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Come si diventa un venditore meraviglioso
L'autore si rifà alla propria esperienza e ricorda come, a ventinove anni, si considerasse un "" fallito """". Non riusciva infatti a imbastire un affare, i clienti lo ascoltavano e lo ricevevano di rado. Un giorno, finalmente, quando era più scoraggiato e deluso, provò a domandarsi quali fossero le cause del suo insuccesso e, esaminandole freddamente a una a una, scoprì """"la grande idea"""", il segreto che doveva tramutarsi nella chiave della sua rapida e felice carriera. """"Il venditore meraviglioso"""" fornisce consigli e informazioni utili per l'uomo d'affari e per chi desidera guadagnare la fiducia e la simpatia del prossimo."" -
L' inchiostro variopinto. Cronache e commenti dai falsi Modigliani al falso Guidoriccio
A partire dal titolo, questo libro annuncia subito il carattere multiforme dei saggi che lo compongono, accentuando semmai, con quel variopinto rivelatore, la vivacità di un ""quasi diario"""" ricco di stimoli e di sorprese. Fervore, vis polemica, ironia e piacere narrativo caratterizzano anche questa silloge di elzeviri, i quali, oltre e più che testimoniare degli interessi polivalenti dell'autore, rispondono a un suo bisogno profondo: quello di puntare la propria attenzione su questioni attuali, più quotidiane, più connesse ai fatti della vita. E lì, sempre da par suo ma con altro afflato, accettare, o meglio provocare, cercare lo scontro con quella - impossibile non richiamare alla memoria l'immagine evocata da Fruttero e Lucentini all'uscita di """"Mai di traverso"""" - """"macina di incompetenza, ignoranza, demagogia, malafede, cinismo, bestiale insensibilità, che continua tranquillamente a stritolare il nostro patrimonio artistico e ambientale"""". Oppure dire la sua su fatti clamorosi che hanno messo a soqquadro l'Italia, come l'affaire Modigliani o il """"caso"""" Guidoriccio, non esitando a ridicolizzare provincialismi o spirito di consorteria. Oppure ancora, svestendo l'abito del polemista, abbandonarsi all'estro narrativo e descriverci incredibili personaggi, trovare il bandolo della matassa di complicate vicende, regalarci un racconto mantenendo sempre intatti l'eleganza e il vigore espressivo."" -
Disegnare ascoltando l'artista che è in noi. Ediz. illustrata
In questo testo Betty Edwards offre una proposta stimolante, poiché è convinta che tutti siano dotati di creatività e che esistano semplici tecniche basilari che possiamo usare per accrescere la nostra stessa espressione artistica e liberare il nostro vero potenziale creativo, indipendentemente dal fatto che il risultato finale sia un'opera d'arte o un'idea originale, un intuito personale o la soluzione creativa a un problema d'affari. Basando il proprio studio sulle più recenti ricerche attorno alla duplice funzione del cervello, l'autrice ci conduce in un'affascinante esplorazione della natura del processo creativo in sé, il quale nasce dalla combinazione del procedimento percettivo-visivo dell'emisfero destro. -
La legge di Murphy
Nel 1949, l'ingegnere aeronautico dell'aviazione americana capitano Ed Murphy, osservando l'andamento dei propri esperimenti, ebbe a dire: ""Se qualcosa può andar male, lo farà"""". Prova della """"verità"""" di questa affermazione è il fatto che Ed Murphy, nel giro di pochi anni, è diventato famosissimo in tutto il mondo: non per le sue scoperte in aeronautica, del resto inesistenti, ma per quella frase, che immediatamente si diffuse sotto il nome di """"Legge di Murphy"""". Oggi la Legge di Murphy in America è talmente famosa da comparire nei dizionari, come: """"Il principio per cui qualsiasi cosa possa andare male lo farà"""" (Funk and Wagnalls, Standard College Dictionary). Laboratori, uffici, circoli di golf, redazioni, banche, palestre, università, biblioteche, studi di dentisti, di avvocati, di fiscalisti, di ingegneri, di architetti, persino ospedali, sale operatorie, cessi sono immancabilmente tappezzati di manifesti, calendari o adesivi che ricordano la Legge di Murphy e le sue applicazioni. L'insieme delle Leggi e Osservazioni di cui la Legge di Murphy è da considerarsi capostipite è stato raccolto da Arthur Bloch nel 1977 nel presente libretto. Una raccolta che è un inventario del pessimismo esistenziale, ma che offre anche l'antidoto più antico e sicuro contro il malumore: la buona, sana e vecchia risata."" -
La casa dei Greci
Il libro offre una panoramica delle attuali conoscenze sulla casa greca, considerandola non solo un ""tipo edilizio"""", ma anche un luogo centrale nella vita delle """"poleis"""" greche, nel quale all'accumulazione dei beni familiari si associava una funzione di distinzione sociale e di coesione fra gli esponenti delle élite cittadine. Accanto alla documentazione archeologica, negli ultimi decenni sempre più abbondante e attenta, sulle dinamiche del """"privato"""" nel mondo antico, il testo propone una lettura critica delle principali fonti letterarie in cui la casa compare come scenario di fatti ed azioni, attribuendo ad esse un ruolo di primo piano nella ricostruzione del mondo reale in cui si muovevano i proprietari. La storia dell'abitazione in Grecia viene così ricostruita cronologicamente a partire dalle abitazioni dei cosiddetti """"secoli bui"""" (XI-VIII secolo a.C.) fino a giungere all'apogeo dell'età ellenistica (II secolo a.C.). Un'appendice contiene infine un riferimento bibliografico critico delle più frequenti acquisizioni su forme e modi dell'abitare nel mondo greco, nel quale un ruolo di primo piano è rivestito dalla documentazione proveniente dalle colonie di Magna Grecia e Sicilia."" -
I miti greci
Prima della scienza, prima della religione, c'è il mito. Modo ingenuo - ci dicono - modo fantasioso, spregiudicato e prescientifico, di spiegare l'origine delle cose e degli uomini, gli usi i costumi e le leggi. Filologia, etnografia, antropologia hanno lacerato il velo del mito, evidenziandone le radici ideologiche, il retroterra di superstizione e di magia. Ma i miti, così dissezionati, ci vengono restituiti alla stregua di freddi reperti anatomici, buoni tuttalpiù per qualche museo. Robert Graves è riuscito a rianimare questa materia ormai inerte, restituendocela con tutto il suo splendore, il suo sense of wonder e (anche) of humour. -
Orto aperto
L'operosa ricerca e l'insaziabile curiosità di Federico Zeri si muovono liberamente nel tempo e nello spazio, dai grandi temi dell'arte ai più minuti o stravaganti aspetti della comunicazione visiva, ravvicinati dalla capacità dell'autore di coinvolgere il lettore e di trascinarlo. Pagine nate in occasioni e tempi diversi acquistano così un'intima unità, animate sempre dalla straordinaria erudiziene, dal costante senso della storia, dalla lucidità interpretativa e dalla puntigliosa foga polemica del grande maestro. I cui intenti, sin dal titolo, risultano palesi: l'""orto"""" che egli coltiva non è chiuso, non è quell'hortus conclusus che indica l'intimità dei segreti pensieri o il geloso campo di un lavoro intellettuale; bensì è aperto, a disposizione del pubblico e insieme luogo da cui si può indagare in qualsiasi direzione. Il ricco corredo iconografico consente inoltre un puntuale riscontro visivo delle affermazioni dell'autore e fa di questo libro un prezioso strumento per la lettura dell'opera d'arte."" -
Dragon
Agosto 1945: un bombardiere americano sta volando verso il Giappone. Un solitario caccia nipponico lo intercetta e lo abbatte. L'aereo si inabissa nel Pacifico e con esso il suo carico micidiale... Ottobre 1993: il Giappone, risorto dalle ceneri della sconfitta, è diventato la più grande potenza economica mondiale. Ma un'organizzazione clandestina di finanzieri cerca vendetta, vuole il potere assoluto sul mondo occidentale, ed è disposta a terrorizzare e a uccidere, usando la stessa arma dell'antico ""nemico"""": la bomba atomica. Lo scontro tra potenze si trasforma in un duello senza tregua tra spie, sicari e moderni samurai. Pochi uomini sono in grado di affrontare una simile sfida, da cui può dipendere la libertà del mondo intero. Pochi uomini, anzi uno solo: Dirk Pitt."" -
I miti nordici
Verso la fine dell'VIII secolo la storia conosce nuovi protagonisti: i Vichinghi. Il mondo ""civile"""" viene infatti sorpreso e sconvolto dalla comparsa, sulle coste britanniche, di predoni del mare provenienti dal Nord dell'Europa. Sono le prime avvisaglie di una serie crescente di incursioni e di imprese grazie alle quali questi uomini raggiungeranno terre ignote e lontane. Abilissimi navigatori, sagaci commercianti, predatori spietati, guerrieri pressoché invincibili, i Vichinghi hanno potuto custodire e trasmettere per secoli l'eredità culturale dei loro avi. A questo retaggio di tradizioni è dedicato il presente volume, che pone al centro del proprio interesse il patrimonio mitologico delle popolazioni nordiche."" -
Tesoro
Dopo 1600 anni dal rogo che distrusse nel 391 d.C. la grande biblioteca di Alessandria, Dirk Pitt scopre non solo che gran parte della biblioteca si è salvata e che la chiave per ritrovarla giace, sepolta dai ghiacci, in Groenlandia, ma che un'organizzazione internazionale trama per impadronirsene al fine di sconvolgere gli equilibri mondiali, provocare il crollo economico degli Stati Uniti, annientare Israele e ricattare il mondo intero. Un solo uomo è in grado di fermare quella folle impresa, Dirk Pitt. -
Sahara
Tre fatti lontanissimi nel tempo e nello spazio eppure uniti da un'inquietante e intricata serie di eventi drammatici che coinvolgono i popoli del deserto (diventati d'un tratto feroci cannibali), un dittatore che vuole avvelenare la popolazione terrestre, un potentissimo e corrotto industriale francese e... Abramo Lincoln. Una matassa veramente ingarbugliata che solo Dirk Pitt può districare. A patto di non lasciarci la pelle... Dal romanzo, uscito in Italia nel 1993, è stato tratto il film di Breck Eisner con Penelope Cruz e Matthew McConaughey. -
Magazzino vita
Una grande, vecchia casa con un'infinità di porte. L'autrice le apre a una a una, dalla cantina sino alla soffitta, per vedere chi vive, chi ha vissuto in ciascuna stanza, procedendo il più indietro possibile nelle generazioni che si sono susseguite. Attraverso le sue stanze, i corridoi e le scale,i mobili e i soprammobili, un edificio di pietra e calce riesce a raccontare la storia di alcune generazioni di uomini e di donne. Personaggi oscuri e meno oscuri rivivono, attraverso le cose che hanno toccato, ai panorami che hanno guardato, a pavimenti che hanno calpestato, ai letti nei quali hanno dormito o amato. -
Cyclops
1918: la carboniera Cyclops che trasporta trecento passeggeri e un prezioso carico affonda in circostanze misteriose al largo delle coste cubane... 1988: Raymond LeBaron, un finanziere con la passione per l'avventura, decide di recuperare la Cyclops, ma l'uomo muore, lasciando una vedova molto disposta a essere consolata. Dirck Pitt, nella veste di direttore dei Progetti Spaciali della NUMA, predispone un piano per il recupero della nave. E presto capisce che quel naufragio è solo un particolare di uno scenario complicato che vede coinvolte le massime potenze mondiali in lotta per la conquista di qualcosa che va al di là delle più sfrenate ambizioni umane. Una storia che si proietta nel futuro, fino alla prima battaglia per la conquista di una base lunare. -
La via dell'artista. Come ascoltare e far crescere l'artista che è in noi
Quand'è stata l'ultima volta che avete avuto l'impulso di disegnare? Che siete entrati in un museo? Che avete scritto i vostri pensieri come vi venivano in mente? Che avete danzato? Forse non riuscite neppure a ricordarlo... Tutti noi abbiamo sognato di dipingere, ballare, scrivere, comporre musica, ma poi, spesso, abbiamo rinunciato a quel sogno, convinti di non avere sufficiente talento per l'«arte». Ci siamo giustificati con gli impegni della casa o del lavoro, oppure nascosti dietro il timore, la vergogna, i sensi di colpa. Nessuno, infatti, ci ha mai spiegato come dare forma a quelle passioni, a quegli slanci creativi che spesso proviamo e che ammiriamo in certi personaggi della cultura e dello spettacolo. La via dell'artista comincia proprio dall'idea che l'espressione artistica non sia qualcosa di artificiale o d'innato, bensì la naturale direzione della vita di ognuno. Una direzione che va scoperta al di là delle paure, seguita amorevolmente, abbracciata con tutti noi stessi. Non c'è bisogno di lunghi tirocini né di sofferenze inaudite per «creare»: basta capire come mettersi in ascolto di se stessi. Nel percorso tracciato da Julia Cameron (e che già milioni di persone in tutto il mondo hanno seguito con successo) imparerete proprio come sia possibile diventare artisti, superando quei blocchi psicologici e pratici che, come una fitta nebbia, v'impediscono di scorgere le vostre potenzialità. È un percorso che si articola in dodici settimane, durante le quali farete degli esercizi semplicissimi, che però daranno risultati sorprendenti. Non importa quali siano le vostre abilità, le doti che credete (o non credete) di possedere: la via dell'artista è aperta. Se siete pronti a cambiare – in meglio – la vostra vita, allora questo è il libro che fa per voi. -
L' isola della desolazione
E' un incarico delicato, quello affidato a Jack Aubrey: deve precipitarsi a salvare nientemeno che William Bligh, il celebre comandante contro cui si scatenò l'ammutinamento del Bounty e che ora, diventato governatore in Australia, è stato fatto prigioniero da un manipolo di soldati ribelli, con l'accusa di aver ""sovvertito le leggi della colonia"""". In compagnia del fidato amico Stephen Maturin, Jack dunque parte sulla Leopard alla volta di terre ancora selvagge, ignaro del fatto che a bordo della sua nave si trova una spia, tanto bella quanto pericolosa."" -
Essere e tempo
Quando nel 1927 Martin Heidegger pubblicò Essere e tempo, si ebbe subito la sensazione che un nuovo astro fosse sorto nel firmamento della filosofia. Da anni le sue lezioni – di cuiEssere e tempo è il distillato – avevano richiamato intorno a quel giovane «sciamano del pensiero» un folto gruppo di allievi e ascoltatori. Ma con l'apparizione del capolavoro fu chiaro a tutti che Heidegger emanava davvero un'aura magica:era un pensatore capace di fare filosofia in grande stile. Adottando una terminologia nuova, a tratti ostica e cruda, con cui cercava di superare la crisi del linguaggio filosofico tradizionale,Heidegger riprende e radicalizza l'antico problema di Platone e Aristotele: il problema dell'essere. Ma nella sua palpitante interrogazione tale questione è riproposta in modo tutt'altro che erudito o astratto, riflettendosi in essa le inquietudini di un intero secolo: il venir meno del sentimento religioso, il tramonto della metafisica e la crisi delle ideologie, la fine dell'assoluto e il diffondersi del nichilismo, lo stridente contrasto tra una macchina moderna sempre più complessa e un uomo sempre più elementare. Essere e tempo ha così ispirato importanti correnti della filosofia, della teologia, della psichiatria del Novecento. E il continuo susseguirsi di nuove letture – che lo interpretano via via comebibbia dell'esistenzialismo, decostruzione dell'ontologia, parabola gnostica o versione moderna della filosofia pratica – non fa che confermarne l'incontestabile centralità e attualità, alimentando ulteriori interrogativi. Perché quest'opera rimase incompiuta? Qual è il segreto del suo inesauribile fascino? Che significato ha la «svolta» fra il primo e il secondo Heidegger? C'è continuità o rottura fra lo Heidegger «ermeneuta dell'esistenza» e quello che si proclama «pastore dell'essere»? Le risposte vanno cercate in questo libro, al quale sempre si è tornati e sempre si tornerà. La nuova edizione italiana approntata da Franco Volpi – rispettando nella terminologia la storica versione di Pietro Chiodi, ma adeguandola ai criteri richiesti da una ormai consolidata tradizione di studi e di rigore filologico – è corredata di cospicui apparati e riporta per la prima volta le Glosse manoscritte da Heidegger a margine della propria copia personale. -
Teatro e spettacolo in Magna Grecia e in Sicilia
Il volume offre una sintesi di tutto ciò che attiene allo spettacolo nelle varie forme presenti in Magna Grecia e in Sicilia nel periodo che va dall'età arcaica agli anni della conquista romana. In esso sono raccolte fonti letterarie ed epigrafiche, produzioni artigianali e architetture, comprese tra il VII e il I secolo a.C., concernenti quella che fu senza dubbio una delle espressioni più alte della cultura antica occidentale. -
Mezzanotte
Elisabeth, la giovane protagonista, assomiglia a quelle eroine dei romanzi settecenteschi che un destino perverso mette fin da bambine in balia di un mondo ostile che si accanisce a sottoporle alle peggiori angherie. Orfana di una madre suicida, mortificata e respinta da tre zie ottuse o malvagie, fugge la notte stessa della morte della madre e, dopo una serie di peripezie, viene raccolta da un forestiero caritatevole che la cresce insieme alle proprie figlie. Ma è una tregua di breve durata. La morte del benefattore la costringe ad accettare l'ospitalità che le offre, o le impone, a Fontfroide un misterioso signor Edme, che altri non è che l'uomo per il quale sua madre si era uccisa. -
Il visionario
In una provincia mai nominata ma facilmente identificabile come l'Alvernia, il giovane Manuel, diciottenne, si trasferisce dalla zia materna dopo la morte dei genitori. Nella casa della zia, Madame Plasse, vive anche la figlia di lei, Marie-Thérèse, quattordici anni, per la quale il cugino sembra nutrire un'attrazione morbosa, assolutamente non ricambiata dalla ragazza, che anzi sogna e vagheggia una vita monacale anche per sfuggire alla durezza della madre, e per poter godere della gentilezza e dell'affetto delle monache presso le quali studia. Madame Plasse al contrario, tanto è dura e anaffettiva con la figlia, tanto riversa sul nipote amore e attenzioni in assoluto contrasto con il suo carattere chiuso e incapace di slanci. Ma anche l'amore della zia nulla può contro le accuse di comportamento scorretto mosse a Manuel da un'amica di Marie-Thérèse e il ragazzo viene allontanato e mandato a lavorare nel castello che domina il paese, dove vivono un anziano visconte ormai in punto di morte e la figlia, una donna bellissima e misteriosa. Un romanzo a due voci, raccontato da una Marie-Thérèse ormai anziana e dalle pagine del diario dello stesso Manuel, in cui ritroviamo, potente, la forza visionaria di Green, che ci regala una storia di un erotismo silenzioso e violento che sconfina nel sogno, nell'irrealtà, perché solo il sogno può servire a raccontare, e forse spiegare, l'assurdo in cui viviamo immersi. -
L' uomo che sognava altre donne
In una calda mattina di luglio, Victor Phillips si alza dal letto (la moglie dorme ancora) e si prepara per andare al lavoro. Ma quello non è un lunedì come tutti gli altri. Durante quel giorno, Mr Phillips si ritroverà a chiaccherare con un regista di film hard, a inseguire una star televisiva, a pranzare con un giovane rampante industriale e finirà in ostaggio di un gruppo di banditi durante una rapina in banca. In una Londra surreale, Mr. Phillips cammina (molto), osserva (soprattutto le donne) e riflette. E quel lunedì si rivelerà, per lui, il primo giorno di una nuova vita, o meglio il primo giorno per scoprire ciò che di nuovo la vita potrebbe riservargli.