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Elogio della follia. Corrispondenza Dorp-Erasmo-Moro
L'Elogio della Follia è una satira paradossale, arguta e ironica: uno sguardo divertito sulla debolezza umana; un divertissement in cui Follia mette alla berlina i vizi degli uomini al fine di correggerli. Intende infatti educare gli uomini nella società e nella Chiesa - attraverso una presa in giro graffiante - ai valori autentici della vita cristiana, giungendo all'affermazione conclusiva che il cuore del cristianesimo è la follia della croce e l'unione mistica con Dio. L'Elogio è preceduto dalla Lettera dedicatoria a Tommaso Moro. L'opera potrebbe dividersi in tre parti, con un proemio in cui Follia si presenta e introduce parenti e assistenti che l'accompagnano abitualmente (Amor proprio, Adulazione, Pigrizia, ecc.). È la prima volta che vengono pubblicate in Italia le lettere della polemica: raffinate nello stile ma puntuali nelle precisazioni: aprono uno squarcio sulla vita intellettuale e cristiana dell'epoca. -
Gesù, il grande «rompi». Vol. 1
Come era Gesù? Non tanto fisicamente, ma come carattere, come comportamento. Cioè: come reagiva alle situazioni che gli si presentavano? Come trattava le persone? Come si rapportava con gli amici, con le autorità, con i compaesani, con i parenti, con le folle, con la mentalità dominante? La risposta è importante. Il cristiano, infatti, non è chi crede in certe cose, o chi fa o non fa certe cose, ma chi accetta di diventare discepolo di Gesù, cioè di vivere come lui. E come si fa a vivere come lui se non si sa come lui viveva? T. Lasconi ci offre una risposta in questo libro, commentando vivacemente i gesti e le parole di Gesù seguendo il percorso dei vangeli. Prima parte: Gesù grande rompi con la sua vita. Seconda parte: Gesù grande rompi con il suo messaggio. Terza parte: Gesù grande rompi come comunicatore. Età di lettura: da 13 anni. -
Ecclesiam suam. Lettera enciclica per quali vie la Chiesa cattolica debba oggi adempiere il suo mandato
Il 6 agosto del 1964, Paolo VI si rivolgeva alla Chiesa e al mondo con questa sua prima enciclica Ecclesiam suam. Fu un documento che segnò uno stile nuovo non solo tra Chiesa e mondo, ma anche per il dialogo interconfessionale e interreligioso. Il Concilio Vaticano II stesso nelle grandi costituzioni come la Lumen gentium e la Gaudium et spes, e nei decreti Unitatis redintegratio, Nostra aetate e Dignitatis humanae, deve molto allo spirito che soggiace a questa enciclica.Per questo, a quarant'anni di distanza, sembra opportuno più che mai ripresentare questa enciclica con una nota teologica, elaborata da don Ettore Malnati, sacerdote della diocesi di Trieste, grande esperto di ecumenismo, che possa aiutare ad apprezzare questo preziosissimo documento che Paolo VI offrì come chiave di lettura del suo intero ministero petrino e del suo modo di porsi a servizio del Vangelo e dell'uomo, pensando a un progetto di Chiesa, Corpo Mistico di Cristo nella storia, dove la dimensione della relazionalità non sia motivo di contrapposizione ma di arricchimento. Questa nuova edizione dell'enciclica è anche arricchita con la riproduzione di alcune pagine del testo autografo di Paolo VI, conservato in Vaticano presso l'Archivio della Segreteria di Stato, nel fondo Raccolta Manoscritti di Paolo VI. -
Ti racconto il primo miracolo di Gesù
Si tratta di un libretto illustrato da C. Murari, impaginato con i quadretti, con semplice testo, che il bambino può completare, riprodurre, colorare. Un modo attivo e divertente per conoscere Gesù e il suo primo miracolo alle Nozze di Cana.Una colorata occasione di gioco. Un'ottima idea-regalo. Un libretto gradevole, istruttivo e divertente. -
Le parole dell'amicizia
Si tratta di un'antologia che raccoglie ""il meglio"""" di ciò che Gibran ha scritto sull'amicizia curata da I. Farinelli. Tale concetto, nel suo pensiero come nella sua produzione letteraria, presenta connotati eminentemente spirituali, pur nelle diverse forme - documentate da questo volume - in cui l'amicizia può manifestarsi. Essa può essere intesa come apertura di sé e riflesso di una conciliazione interiore (""""Come posso io amarvi se non siete voi ad amare tutti i vostri elementi?""""); oppure come visibilità dell'Io invisibile (l'amico è l'altra parte di te resa visibile); o ancora come amicizia nei confronti degli elementi della natura. Molto spesso è intensa come l'amore ma, come l'amore, non ha nulla a che fare con un sentimento di dipendenza: nessuno può rivelarci qualcosa di diverso da ciò che già si trova """"all'alba della nostra conoscenza"""". Il confine sfumato tra amicizia e amore è espresso in modo compiuto nel rapporto tra Gibran e Mary Haskell, amica e mecenate americana dello scrittore libanese. I brani che costituiscono una sorta di intermezzo tra le varie sezioni di questa antologia sono tratti appunto dal loro epistolario e dal Diario di Mary Haskell (""""Beloved Prophet: The Love Letters of Kahlil Gibran and Mary Haskell and Her Private Journal""""). Gli altri testi sono tratti dalle principali opere di Gibran."" -
Giorgio La Pira. Profeta di dialogo e di pace
Il racconto biografico si snoda in dodici capitoli, nei quali R. Doni ripercorre incisivamente le tappe della vita di Giorgio La Pira, raccogliendo soprattutto testimonianze dirette, a cominciare da coloro che gli furono a fianco nelle battaglie per la difesa dei lavoratori e delle fabbriche, nei viaggi per la pace (Mosca, Medio Oriente e Vietnam) o nei convegni internazionali dei sindaci delle città capitali e per la pace e la civiltà cristiana. Giorgio La Pira nasce a Pozzallo (Ragusa) il 9 gennaio 1904. Si laurea in Giurisprudenza e si trasferisce a Firenze, dove nel 1934 ottiene la cattedra di Diritto romano. Intensa è la sua attività di studioso tra il 1929 ed il 1939, conosce anche padre Gemelli e Giuseppe Lazzati. Nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale, fonda e dirige la rivista antifascista Principi in difesa di valori come la persona umana, la libertà e principi fondamentali di democrazia. Viene soppressa l'anno successivo dal regime. Dopo la liberazione di Firenze, l? agosto 1944, La Pira vi fa ritorno e insegna. Nel 1946 viene eletto Deputato alla Costituente. Con Moro, Dossetti, Basso e Calamandrei fonda i principi della Costituzione della Repubblica, affermando la libertà civile e quella religiosa, il diritto universale al lavoro, il valore della persona umana. Il 6 luglio 1951 è eletto Sindaco di Firenze (1951-1958; 1961-1965): durante la sua opera di sindaco realizza iniziative di carattere politico e sociale, lotta contro la disoccupazione; ricostruisce Firenze dalle macerie della guerra e fa costruire nuovi quartieri popolari; si impegna per il disarmo, la pace e l'affermazione del primato dei valori umani e cristiani; organizza gli incontri internazionali di Firenze: i Convegni per la pace e la civiltà cristiana, i Colloqui Mediterranei; il Convegno dei Sindaci delle Città capitali del mondo. Muore a Firenze il 5 novembre 1977. -
La vita di santa Lucia. Da colorare. Ediz. illustrata
Un libretto di 16 pagine al tratto che il bambino può colorare.In testa a ciascuna immagine tre righe di semplice testo. Pagina dopo pagina F. Vitali racconta in modo semplice la vita del santo.Sulla quarta di copertina ci sono tutte le immagini colorate, per chi vuole vedere una proposta di colorazione. Età di lettura: da 3 anni. -
Omelie del tempo di Natale
Il volume raccoglie le omelie del fondatore della Piccola Famiglia dell'Annunziata nei suoi quarant'anni di sacerdozio. Sono un documento rivelatore del rapporto di Dossetti con la Scrittura, che lui stesso definiva come rapporto egemonico rispetto a qualsiasi altra parola scritta o ascoltata; in queste omelie, che spaziano dai primi anni settanta agli anni novanta del secolo scorso, è possibile monitorare lo sviluppo continuo del pensiero e del magistero dossettiano e, nello stesso tempo, verificare l'influsso del Vaticano II nella vita e nella liturgia della Chiesa. -
I sermoni del Natale
Il volume raccoglie le 18 omelie tenute da Papa Leone Magno nei giorni di Natale e dell'Epifania, due solennità fortemente legate tra loro. In questi sermoni Leone Magno si preoccupa soprattutto di presentare una catechesi limpida e semplice sul mistero dell'incarnazione del Verbo; si tratta di omelie brevi, eleganti nella costruzione e piene di afflato. Papa Leone non è un teologo speculativo, è un pastore che si preoccupa di far pervenire ai fedeli una dottrina chiara e semplice. I temi ricorrenti del suo magistero sono: la centralità di Cristo Uomo-Dio, la sua vita e morte che hanno ottenuto all'umanità la grazia e la vita nuova, la Chiesa, corpo di Cristo, una nella fede, nei sacramenti e nel magistero. -
La piccola famiglia dell'Annunziata. Le origini e i testi fondativi 1953-1986
Questo volume offre una prima raccolta di testi di Giuseppe Dossetti, relativi alla nascita e alla crescita della sua comunità, la Piccola Famiglia dell'Annunziata( Associazione che ha segnato la storia della Chiesa italiana subito dopo il Vaticano II). Il volume si articola in quattro parti. La prima presenta un testo delle origini, la Forma communitatis (1954), che è una riflessione sulla sostanza della comunità come ""famiglia di consacrati"""". La seconda parte presenta i testi fondativi in senso stretto: la Piccola Regola (1955), compendio di principi spirituali che orienta la vita della comunità; il Rito della professione e consacrazione (1971); lo Statuto canonico (1986), nel quale il lettore coglie la struttura ormai definitiva della comunità. La terza parte è costituita da quattro relazioni e da una lettera, indirizzate agli arcivescovi di Bologna tra il 1964 e il 1984. Attraverso questi testi è possibile seguire il percorso ricco e complesso via via compiuto, e coglierne la linearità e la continuità teologica e spirituale. Nella quarta parte viene pubblicata una relazione pronunciata da don Giuseppe nel corso di un'assemblea capitolare della Piccola Famiglia (1988), in cui egli ripercorre la storia della comunità rileggendo parte dei testi che qui si pubblicano, offrendone così al lettore un'interpretazione autentica e autorevole. In Appendice sono stati posti alcuni testi del 1953, preliminari al primo testo della raccolta, e alcuni altri testi a cui don Giuseppe fa riferimento nella Relazione all'arcivescovo Biffi del 1984. Nell'introduzione, suor Agnese Magistretti, che ha condiviso con don Giuseppe i primi passi della comunità, rivive le tappe del cammino iniziale, per permettere al lettore di conoscere il contesto in cui vanno collocati i testi delle origini e i testi fondativi; e, successivamente, ricorda gli eventi più importanti per lo sviluppo della vita della comunità fino al 1986."" -
La forza della fragilità. Provocazioni sulla speranza cristiana
Questo libro comprende, con alcune modifiche e integrazioni, una serie di meditazioni pubblicate da Paoline nel 1995, in due volumetti: Il tesoro e la creta e Le ferite che guariscono. Nessuno ignora che la vicenda di Cristo comincia in una stalla e finisce su una croce. Ma il credente è chiamato a gettare il suo sguardo, e il suo desiderio, oltre il visibile, nello spazio dove irradia la luce della risurrezione. Ed è qui che si stabilisce la connessione tra la fragilità e la forza, quella che dà il via, e il senso, a tutta una serie di paradossi che la Bibbia e la liturgia non si stancano di proclamare, e che trovano in alcune sintesi vertiginose la loro formulazione più essenziale. Una per tutte: ""Quando sono debole, è allora che sono forte"""" (2Cor 12,10)."" -
Fammi sentire la tua voce. Lectio divina su brani dell'Antico Testamento
ll volume di B. Secondin si articola in dieci capitoli di lectio su brani dell'AT, a cominciare da Genesi? fino a Giobbe. Ogni capitolo prende in esame il brano specifico e lo contestualizza, considerando sia l'habitat del brano, ossia il libro biblico, sia il brano in se stesso e quindi il suo messaggio specifico su Dio e sul tipo di rapporto che egli ha con l'umanità.Sono in molti a trovare difficile fare lectio divina sui testi dell'Antico Testamento: per il linguaggio a volte complicato, per la complessità della redazione del testo, per la minore familiarità rispetto alle pagine del Nuovo Testamento. Eppure la storia della salvezza si realizza in unità intrinseca all'interno dei due testamenti: e tutta la Scrittura, come dice Paolo (2Tm 3,16-17) ""è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia"""".Con questa decina di proposte di lectio divina su alcune figure centrali della prima alleanza e su alcuni passaggi chiave dell'esperienza religiosa di Israele, si intende mostrare che è possibile e fruttuoso un ascolto """"dialogico e orante"""" anche dell'Antico Testamento (la """"voce"""" del Dio che cammina con la nostra storia è una immagine molto suggestiva)."" -
La scelta che non esclude. Buddhismo o cristianesimo
L'Autore G. Dennis mostra come si possa vivere oggi l'identità cristiana aprendosi al dialogo con le altre religioni, e in particolare con il buddhismo. Il confronto con una sapienza millenaria come quella buddhista induce a una profonda riflessione sulle proprie certezze: nel dialogo, il cristiano può comprendere meglio in che cosa consista l'essenziale della propria fede, cioè che cosa regga nel confronto con l'altro e che cosa sia invece dovuto a sovrastrutture culturali. Tuttavia, l'intera trattazione si fonda sulla convinzione che il dialogo non esclude la scelta, ma può al contrario rafforzarla. L'Autore espone appunto le ragioni per le quali egli, pur essendo un profondo conoscitore della ""Via del Buddha"""", abbia però scelto la """"Croce di Cristo"""". La ragione principale è la centralità della relazione tra persone, peculiare - secondo Gira - del cristianesimo. In Gesù, infatti, l'uomo è pura relazione d'amore con Dio e al tempo stesso con gli altri esseri umani. Tale primato dell'amore personale non si ritrova nella tradizione buddhista, che per questo sembra rispondere meno adeguatamente del cristianesimo alle istanze più profonde dell'animo umano. Il testo si articola in 7 capitoli: Il punto di partenza: la mia esperienza di uomo; La questione di Dio; Gesù Cristo: il modo di essere di Dio in questo mondo; Il perdono: al cuore dell'esperienza cristiana; Impegnarsi sulla via del Cristo; La reincarnazione e la misteriosa legge della croce; L'indispensabile Chiesa. Prefazione all'edizione italiana di Marco Guzzi."" -
Esposizione degli oracoli del Signore. Frammenti
Si tratta di 26 frammenti dell'opera di Papia, opera di esegesi dei detti e degli atti del Signore, riportata da altri scrittori, o frammenti in cui si parla di Papia (da Ireneo, Eusebio, fino al dotto armeno Vardan Vardapet) spaziando così dal II al XIII secolo. Il più famoso di questi frammenti ci informa che secondo la tradizione di un presbitero, il vangelo di Marco non è altro che l'interpretazione del kerygma petrino adattato alle varie circostanze. Sempre secondo Papia, Matteo ha composto il suo vangelo in ""dialetto ebraico"""", il che ha dato luogo a infiniti studi e discussioni. Sono frammenti molto difficili per la cui comprensione piena si richiede un approfondimento a livello storico e letterario, analisi filologica e comparazione di testi piuttosto scrupolosi e dettagliati. Sono però importantissimi per l'informazione su pratiche e dottrine di ambienti cristiani antichissimi che, attraverso una tradizione orale e la trasmissione diretta di discepolo in discepolo, erano ancora in contatto con la prima generazione di discepoli di Gesù. Il lavoro, curato da E. Norelli, dopo uno studio di vasto respiro sull'ambiente e le tematiche emergenti, presenta i Frammenti con il testo originale a fronte. Ogni frammento, inoltre, è inserito nel contesto dell'opera che ce lo presenta e quindi commentato e annotato per coglierne tutte le informazioni (e anche le più piccole allusioni) che ci possano ridare l'ambiente delle origini cristiane."" -
La dipendenza affettiva. Come riconoscerla e liberarsene
In che modo e per quali motivi si diventa affettivamente dipendenti? Come si vive questa realtà nella vita quotidiana? Come si può uscirne e vivere serenamente? Attraverso queste domande l'autore, D. Pietro, sviluppa il tema della dipendenza affettiva, di cui egli stesso ha fatto esperienza (ferite psicologiche, alcool, senso di abbandono, mancanza di autostima). Egli ritiene che la causa della dipendenza affettiva sia da ricercare nella carenza d'affetto verificatasi durante l'infanzia. Uscirne è possibile, a patto che si prenda coscienza del problema, si cerchi un aiuto psicologico adeguato e si abbia davvero la volontà di dare alla propria vita un corso diverso.Il volume si articola in dieci capitoli. Nei primi tre, l'autore espone la propria storia (padre ""assente"""" e madre autoritaria, dipendenza dall'alcol, psicoterapia individuale e di gruppo, ritiro spirituale, presa di coscienza delle proprie possibilità, uscita dalla dipendenza). Nei capitoli successivi, indaga sulle cause e su alcune manifestazioni della dipendenza affettiva, come: l'amore-passione; la depressione; i problemi causati da separazione e divorzio; il lutto; l'alcolismo e la tossicomania; la compulsione alimentare. Chiude il volume una breve Bibliografia."" -
Costruire la casa sulla roccia. Lectio divina sulle parabole delle scelte decisive
Le parabole commentate da Anna Maria Cànopi in queste pagine pongono davanti ai nostri occhi due modi opposti di condurre l'esistenza: o secondo il Vangelo o secondo la mentalità del mondo. I racconti toccano vari aspetti della vita. La prima grande alternativa riguarda il posto accordato alla Parola di Dio: la leggiamo e meditiamo con assiduità o la lasciamo cadere nel vuoto (parabola delle due case)? La parabola degli invitati al banchetto di nozze ci interroga sul posto che riserviamo a Dio nelle nostre scelte: egli è per noi una Persona o è solo un ""valore""""? Due parabole poi - quella del ricco epulone e quella del giudice iniquo - ci interrogano sul nostro modo di rapportarci con il prossimo. Le ultime tre parabole mettono in evidenza gli atteggiamenti fondamentali che si addicono ai veri """"discepoli"""" di Gesù: saper rischiare tutto per il Regno dei Cieli (parabola delle mine); essere sempre disponibili a compiere la volontà del Padre (parabola dei due fratelli); collaborare al piano di salvezza di Dio (parabola dei vignaioli omicidi).Queste parabole offrono, in sintesi, un fondamentale insegnamento: durante la vita ci troviamo a dover prendere tante decisioni. Per quanto irrilevanti esse possano apparire ai nostri occhi, non bisogna mai trascurarle o affrontarle con leggerezza. In ogni istante, infatti, si decide per l'eternità."" -
Gli angeli. Nella vita e negli scritti di Gemma Galgani
Il libro di Tito Paolo Zecca tratta degli angeli. In particolare dell'angelo custode visto nella vita e negli scritti di Gemma Galgani. Attraverso la narrazione di eventi che hanno dello straordinario nella vita di questa santa, emerge la funzione dell'angelo custode nella sua vita. È una lettura di esclusivo interesse spirituale. La straordinarietà di molti episodi può incuriosire, ma resta la storia di esperienze mistiche che, a chi non le sperimenta resta comunque l'idea di qualcosa di soprannaturale che di certo esiste nella vita degli uomini. Del resto, anche Gesù nel vangelo parla degli angeli. Presentazione di Vittorino Andreoli. -
La solitudine per riscoprire se stessi
L'assunto su cui si basa il testo è che la solitudine è connaturata all'essere umano. Ogni uomo è necessariamente solo nella sua originalità, nelle sue peculiarità di persona unica e irripetibile, ma anche nelle esperienze della vita, nelle quali nessuno può sostituire un altro. Ci si può quindi sentire soli anche in mezzo agli altri, e in questo la solitudine si distingue dall'isolamento, che è la scelta consapevole di vivere lontano dagli altri. A seconda di come si vive la solitudine, si può entrare in un'angoscia paralizzante o uscirne liberi e più coscienti della propria originalità. Quest'ultima via è quella percorsa da V. Albisetti, secondo il quale la solitudine è il mezzo per ""accedere al significato più profondo dell'esistenza umana"""". Questo può comportare sofferenza, ma """"non esiste coscienza di sé senza dolore"""". In definitiva, la solitudine è un passaggio obbligato per crescere psicologicamente e spiritualmente."" -
Omelie e istruzioni pasquali 1968-1974
Questo è il primo di alcuni volumi che conterranno un'ampia scelta della predicazione di Dossetti nel corso dei tridui pasquali, a partire dal 1968 fino al 1996. In questo volume si arriva fino al 1974 e i tridui sono celebrati a Monteveglio. Per i primi anni - 1968 e 1969 - le omelie sono soltanto quelle proprie delle celebrazioni eucaristiche (messa in coena Domini, Veglia pasquale e giorno di Pasqua), mentre, a partire dal 1970, si affianca alla tradizionale omelia una forma particolare di predicazione, tenuta abitualmente subito dopo la celebrazione dell'Ufficio delle letture, nelle mattine del venerdì e sabato santo e a volte anche del giovedì. La predicazione di don Giuseppe è sempre profondamente teologica, nel senso in cui i Padri parlano di teologia, cioè di un retto parlare di Dio a partire da quanto Lui stesso ci ha rivelato del suo mistero. La parola di Dio, assiduamente, amorosamente frequentata, fa balenare sempre nuove scintille di luce a confronto con i bisogni antichi e nuovi degli uomini del nostro tempo. Tra questi due poli si muove la riflessione di Dossetti: la coscienza lucida e sofferta dei dolori, dei bisogni, delle prove, dei drammi degli uomini del nostro tempo - tutti gli uomini - e, dall'altra, la luce serena della divina rivelazione, quella Parola che è molto più di una semplice parola, perché è la presenza viva, energica, sempre in atto del Verbo eterno del Padre. Non mancano i riferimenti alle grosse questioni di quegli anni. Siamo negli anni immediatamente successivi alla grande assise conciliare e... si sente. Le acquisizioni maggiori del Concilio vibrano nel cuore dell'omileta. Così come l'ansia per alcuni problemi: la questione femminile, la crisi della famiglia, il confronto drammatico con l'ebraismo e l'islam, l'identità del cristiano, il problema della sofferenza... -
Omelie sull'eucaristia
Nell'anno dedicato dalla Chiesa all'Eucaristia, pubblichiamo le 16 omelie sull'Eucaristia, trascritte dallo stesso Carlo Borromeo o da fedeli testimoni. Il santo vescovo si rivolge al popolo, ai potenti, ai principi dell'epoca, al suo clero, ai religiosi: a tutti indica con chiarezza la via di una intensa devozione eucaristica. Numerose e scelte con cura le sue citazioni della Scrittura. Ferma e illuminante la dottrina. Pagina dopo pagina l'Eucaristia diviene modello e fonte di vita cristiana, di armonia nella comunità, di trasformazione del mondo. Con una completa biografia dell'autore e un'attenta introduzione sul tema ""Il pensiero di San Carlo sull'Eucaristia"""".""