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L' epoca del panico. Una prospettiva della psicologia funzionale
Questa è l'epoca del panico. L'arcaico urlo di Pan sembra riemergere dalla polvere dei millenni nell'urlo interiore dell'attacco di panico, emblematica psicopatologia postmoderna. Questo saggio propone una lettura psicosociale dell'epoca attuale dalla prospettiva della psicologia funzionale seguendo le tracce che dal mito portano al nuovo disagio della civiltà. Il Sé sociale contemporaneo esprime un falso sé globale, riflesso della cultura dell'illusione e dell'economia della finzione. Le dimensioni sociali e ambientali del tempo e dello spazio, alienate e alienanti, suscitano sensazioni di vuoto, depersonalizzazione e infine di panico. Il terror panico rivela la perdita della natura selvaggia dentro e fuori di noi e nel paradosso del sintomo il desiderio di riconquistare l'incanto smarrito dell'originario sentimento panico. -
Atlante dei movimenti culturali contemporanei dell'Emilia-Romagna. 1968-2007. Vol. 1: Poesia.
L'atlante, che si articola in tre diversi volumi (questo il primo), ognuno dei quali incentrato attorno ad un argomento cardine (narrativa, poesia, arti-cultura-comunicazione), ripercorre le linee essenziali dei movimenti culturali contemporanei dell'Emilia-Romagna, in un periodo storico, quello compreso fra 1968 e 2007, tanto complesso quanto contraddittorio. Attraverso i numerosi contributi proposti viene così ricostruito anche il clima, il fermento, la vivacità del panorama intellettuale e ideologico di quegli anni, mettendo in evidenza la centralità del ruolo svolto dall'Università di Bologna e da tutti quei personaggi, appartenenti al mondo della cultura, che ne sono stati indiscussi protagonisti. Quello che ne emerge, tuttavia, non è solo un ritratto minuzioso e attento della cultura cosiddetta ""alta"""", accademica, ma anche di quelle controculture, meno visibili ma pur sempre presenti, - come la canzone d'autore, il fumetto, le attività delle radio libere e dei centri sociali - che ad essa si affiancano contribuendo in maniera decisiva a delineare l'intero orizzonte culturale del Paese."" -
Atlante dei movimenti culturali contemporanei dell'Emilia-Romagna. 1968-2007. Vol. 3: Arti.
L'atlante, che si articola in tre diversi volumi (qui il terzo, su arti, cultura e comunicazione), ognuno dei quali incentrato attorno ad un argomento cardine (narrativa, poesia, arti-cultura-comunicazione), ripercorre le linee essenziali dei movimenti culturali contemporanei dell'Emilia-Romagna, in un periodo storico, quello compreso fra 1968 e 2007, tanto complesso quanto contraddittorio. Attraverso i numerosi contributi proposti viene così ricostruito anche il clima, il fermento, la vivacità del panorama intellettuale e ideologico di quegli anni, mettendo in evidenza la centralità del ruolo svolto dall'Università di Bologna e da tutti quei personaggi, appartenenti al mondo della cultura, che ne sono stati indiscussi protagonisti. Quello che ne emerge, tuttavia, non è solo un ritratto minuzioso e attento della cultura cosiddetta ""alta"""", accademica, ma anche di quelle controculture, meno visibili ma pur sempre presenti, - come la canzone d'autore, il fumetto, le attività delle radio libere e dei centri sociali che ad essa si affiancano contribuendo in maniera decisiva a delineare l'intero orizzonte culturale del Paese."" -
Neomedievalismi. Recuperi, evocazioni, invenzioni nelle città dell'Emilia Romagna
II revival medioevale è un fenomeno che ha caratterizzato l'Italia, e non solo, tra Otto e Novecento. Questa la premessa da cui partono gli autori del volume per esplorare quell'insieme di forme, modelli e influenze ascrivibili sotto il nome di neomedievalismo, che in Emilia-Romagna ha trovato terreno particolarmente fertile. Partendo da un piano architettonico-monumentale, i contributi mirano a cogliere il senso culturale e politico di tale operazione e a mettere in luce le conseguenze sulla collettività. Al di là dell'interesse di istituzioni e di privati per l'arte, la cultura e l'architettura del passato, il revival medioevale è stato anche un potente strumento politico utilizzato per aumentare la partecipazione e rafforzare il potere, come nel caso del fascismo. Queste ed altre le spiegazioni ad un fenomeno complesso che ha coinvolto luoghi (Ravenna, Bologna, Ferrara, Faenza), persone (architetti, pittori, ecclesiastici) e regimi politici, e che si è manifestato in una molteplicità di forme e significati. -
Oreficerie e potere a Bologna nei secoli XIV e XV
Il libro ripercorre la storia dell'oreficeria a Bologna nei secoli XIV e XV: dalla nascita ed evoluzione della corporazione degli Orefici fino alle vicende dei protagonisti che l'animarono. Ma al centro del lavoro ci sono le opere, mirabili capolavori di perizia conservati fino ad oggi, emblemi sublimi di messaggi religiosi e politici. L'oreficeria a Bologna si intrecciò infatti, spesso, con il potere politico e i reliquiari divennero media per promuovere il culto di un santo, decretarne l'iconografia e riaffermare l'importanza della chiesa che custodiva gelosamente i ""vasa sacra""""."" -
La vegetazione boschiva d'Italia. Manuale di fitosociologia forestale
II volume, che rappresenta un'edizione rinnovata, riveduta e ampliata rispetto alla precedente, si configura come uno strumento indispensabile per riconoscere le tipologie fitosociologiche della vegetazione forestale in genere, con una particolare attenzione a quella italiana. Costituisce inoltre una concreta base di riferimento per ecologici vegetali, laureandi in Scienze naturali. Scienze biologiche, Agraria e Scienze forestali, dottorandi, futuri e attuali laureati che operano in campo ambientale. -
D'incanto in incanto. Storia del consumo di arte primitiva in Occidente
Quel che oggi chiamiamo arte primitiva ha affascinato l'Occidente sin dal tempo delle grandi scoperte geografiche. Nel Rinascimento i manufatti esotici, provenienti dall'Africa fin dalla seconda metà del Quattrocento ed in seguito dalle Nuove Indie, suscitavano incanto e meraviglia: oggi si inaugurano nuovi musei ad essi dedicati, e le aste di arte primitiva registrano valori inusitati. Il libro ripercorre le tracce di questa storia, che è storia dell'appropriazione, della ricezione e della fruizione (in una parola, del consumo) degli artefatti esotici in Occidente. Al tempo stesso, illumina il tentativo di distanziare gli Altri da Noi, respingendoli in un esotico funzionale alla mercificazione non solo della loro arte e artigianato, ma delle loro stesse culture. -
Introduzione alla letteratura del Romanticismo tedesco
Il presente volume, ponendo l'attenzione sull'etimologia e sull'evoluzione storico-linguistica della parola ""romantico"""", permette di avere una """"base filologica"""". Il breve excursus sul pensiero filosofico del tempo e quello sul legame Romanticismo/settore scientifico fa partire la vera e propria analisi, che evidenzierà la predilezione per la dicotomia luce e oscurità, rimandando al rapporto fra conscio e inconscio. Il dilagare del movimento interesserà, anche, la pittura, che considererà il paesaggio come rappresentazione dell'unità di materia e spirito."" -
L' album di scenotecnica di Koki Fregni
Le decine di tavole che Koki Pregni compose per gli allievi dei suoi corsi, compaiono quale strumento utile a tutti coloro che vogliano affrontare le professioni dello spettacolo. Il mondo del palcoscenico e del set cinematografico ha un suo lessico ed uno specifico metodo di rappresentare la tridimensionalità dello spazio. Tradizioni, convenzioni e novità si mescolano per creare quell'ambiente che, ideato dal regista, progettato dallo scenografo, costruito materialmente dallo scenotecnico, è indispensabile all'attore. Questo manuale pratico, che è arricchito da un glossario in italiano - estratto dagli appunti di Koki Pregni - e da uno in inglese, redatto dai curatori, si rivolge agli appassionati di teatro e, soprattutto, ai giovani desiderosi di divenire professionisti dello spettacolo, acquisendo il linguaggio che si parla tra gli addetti nel backstage e la competenza sulle tecniche fondamentali, per realizzare materialmente gli oggetti e gli spazi necessari alla messa in scena. -
Il tempo e la poesia. Un quadro novecentesco
In un ideale repertorio a numero chiuso dei temi novecenteschi, il tempo si classificherebbe ai primissimi posti: la vita stringe per tutti. Per questo la poesia può fare da specchio all'intera modernità. Il volume vuole illuminare quanto di un nuovo ""sentimento del tempo"""" è passato nella poesia del Novecento: ne abbiamo inseguito le tracce nel lessico condiviso della poesia, in poeti di prima e seconda grandezza, in movimenti letterari, in interessi di traduzione, in esperienze di continuità o di rottura. I saggi qui raccolti, scritti e discussi da studiosi dalla diversa formazione, vogliono dare un contributo a questo importante tema: una proposta pluriprospettica e (felicemente) intergenerazionale. Le interviste a cinque poeti del nostro tempo (F. Bandini, S. Ramat, D. Rondoni, T. Rossi, P. Valesio) coronano idealmente lo sforzo interpretativo."" -
De re metallica (1530-1556). Un dialogo sul mondo minerale e un trattato sull'arte de' metalli
II presente volume raccoglie due delle opere più note di Georgius Agricola, rinomato studioso di tecniche di estrazione e Lavorazione dei metalli: il ""Bermannus"""" (1530) e il """"De re metallica"""" (1556), quest'ultimo nel facsimile dell'edizione in lingua toscana stampata a Basilea nel 1563. Il """"De re metallica"""" può essere considerato come il primo trattato sistematico in campo minerario e metallurgico. Qui Agricola espone in maniera precisa le sue osservazioni sui giacimenti minerari, le tecniche di ricerca, coltivazione ed il trattamento metallurgico dei minerali. Essa è particolarmente celebre sia per il suo valore culturale, sia per la spettacolare presenza di oltre 290 xilografie, che illustrano lo sviluppo delle tecniche minerarie e metallurgiche raggiunto in quei tempi in Europa. Le opere di Georgius Agricola sono documenti preziosi circa le conoscenze tecnologiche del XVI secolo, e mostrano non solo le conquiste dell'ingegneria, ma fanno anche riflettere su modi, forme e tempi della circolazione delle conoscenze, e sul rapporto tra crescita culturale, sviluppo delle attività industriali ed evoluzione dei sistemi produttivi."" -
Storia dell'Australia
Benché l'Australia sia stata l'ultimo dei continenti raggiunti dall'espansionismo europeo, vanta una cultura millenaria che negli ultimi due secoli si è trovata a confronto con la storia, la legislazione e i costumi dei ""nuovi arrivati"""". Questo libro racconta in che modo gli europei hanno imposto la propria presenza sul territorio, e descrive come sono stati introdotti lo sviluppo tecnologico e delle istituzioni perché divenissero fondanti nel processo di colonizzazione. Illustra inoltre le difficoltà, e la conseguente frustrazione, incontrate dalla popolazione locale nel tentativo di riconoscersi in tradizioni condivise, mentre all'orizzonte si affacciavano sempre nuovi abitanti. Oggi, però, dal momento in cui possiamo affermare che la colonizzazione ebbe inizio con una vera e propria invasione, gli australiani sembrano essersi riconciliati con il proprio passato, in attesa di nuove sfide per il futuro."" -
Davanti alla legge. Testo tedesco a fronte
II racconto-parabola ""Davanti alla legge"""", che Kafka inserì nel penultimo capitolo del Processo, apparve agli occhi del grande regista Orson Welles (che dal romanzo ne trasse un film) - e della migliore critica che già da tempo ne aveva colto il più profondo significato - come una sorte di mise en abyme del romanzo stesso. In altre parole, si tratta di una chiave fondamentale per comprendere il romanzo. Tuttavia, la maggior parte delle interpretazioni si è sempre limitata a esaminare il testo della narrazione, senza prendere in considerazione il colloquio immediatamente successivo al racconto tra il cappellano del Duomo e Joseph K. che, a sua volta, fornisce un'importante chiave di lettura della parabola. In questa edizione con testo a fronte, la parabola è presentata nelle due versioni - quella inserita nel Processo (completata dalla discussione fra i due personaggi) e quella pubblicata come racconto autonomo - con una nuova traduzione e un commento che tiene appunto conto del-l'interpretazione contenuta nel testo stesso e del profondo significato teologico e storico della parabola nella costellazione spirituale del primo Novecento."" -
Giovani e generazioni in Italia. Lo stato della ricerca
Come definire la categoria sociale della giovinezza? Quali sono state e quali sono ancora le esperienze collettive, sociali, culturali, esistenziali che la caratterizzano? Una ventina di storici italiani riflettono su questi temi e si confrontano su questioni e metodi nello studio della storia dei giovani e dei conflitti generazionali nell'Italia contemporanea, con incursioni nella storia europea ed extra-europea. Le ricerche presentate nel volume coprono un arco temporale che va dal Risorgimento all'Italia degli anni Ottanta del ventesimo secolo, passando per le due guerre mondiali, gli anni della contestazione giovanile e la nascita delle controculture. -
Scena e dramma. Per una fenomenologia del teatro
Che cos'è il teatro? A questa domanda risponde Waldemar Conrad in ""Scena e dramma"""", uscito nel 1911 e ora tradotto in italiano. Protagonista dell'estetica fenomenologica tedesca, l'autore offre uno dei rari studi filosofici sulla natura dell'arte teatrale, dando un contributo determinante per l'estetica del teatro. Conrad, che scrive sullo sfondo della rivoluzione di Wagner, Appia e Craig ed è a sua volta autore teatrale, difende l'autonomia di quest'arte sia rispetto alla pittura e alle arti rappresentative in genere, sia rispetto alla poesia, andando contro il pensiero dominante e ancora vigente, sopravvissuto nei secoli da Aristotele ad oggi. Svolgendo l'analisi alla luce delle nozioni di corporeità ed empatia, e facendo valere la sua esperienza di spettatore attento e appassionato, egli trova il principio del teatro nella """"falsità priva di inganno"""" e il suo motore nel """"corpo vivo"""" dell'attore in carne e ossa. Conrad affronta così con lucidità le grandi questioni del dramma e della scena: in che rapporto stanno parola e azione? L'attore prova in prima persona i sentimenti del suo personaggio? Come si comporta il pubblico?"" -
Il bianco e il nero. Esperienze di etnopsichiatria nel servizio pubblico
Il libro racconta le esperienze di etnopsichiatria effettuate presso un servizio pubblico di Bologna, il Centro universitario Georges Devereux. Psichiatri italiani che riflettono sull'incontro con ""l'altro culturale"""" e la sua sofferenza, discutono la non facile ricerca per comprenderne il senso, l'origine e la possibilità di dare un aiuto specificamente psicoterapico. In una dialettica il più possibile orizzontale, senza arroganza, consapevoli delle spinte motivazionali connesse al progetto migratorio e delle somiglianze con il nostro passato di emigranti. Con uno sforzo sistematico all'immedesimazione, spesso trascurando manuali e teorie, ma senza mai abdicare all'essere nati, cresciuti e diventati psichiatri e psicoterapeuti in occidente."" -
Al di là del Muro. Cinema e società della Germania Est 1945-1990
A vent'anni dalla caduta del Muro di Berlino, questo studio analizza il cinema della Repubblica democratica tedesca, in particolare la DEFA, l'industria cinematografica della Germania orientale attiva tra il 1946 e il 1992. Il libro, scandito per decenni, presenta i più significativi lungometraggi di finzione, i registi e gli attori, i generi, le fasi storico-politiche che hanno determinato i soggetti, l'accoglienza del pubblico, le politiche culturali e la censura. Attraverso il filtro cinematografico è soprattutto presentata la società tedesca orientale, come è andata modellando, pur sotto l'influenza sovietica, una propria identità e culture, miti, gusti e svaghi. La cinematografia tedesca orientale evidenzia inoltre conflitti e confronti interni esistenti tra generazioni, tra uomini e donne, tra ceti sociali, tra apparati dello stato e società civile, tra correnti riformiste e conservatrici nel partito guida, tra partito e intellettuali. Il lavoro si sofferma soprattutto sul ruolo di quest'ultimi, divisi tra progetti e realtà, tra l'impegno nella costruzione di un stato socialista e l'influenza esercitata su di loro dalle democrazie e dai mercati occidentali. Una particolare attenzione è conferita al conflitto tra potere e creatività e tra la politica culturale e il lavoro degli autori; e non ultimo al complesso rapporto della cinematografia con il passato recente tedesco, con il nazismo e con la tradizione antifascista. -
Mai sotto Saturno. Girolamo Manfredi, medico e astrologo
Girolamo Manfredi (Bologna, 1430-1493) è stato uno dei maestri di punta dell'Università di Bologna nella seconda metà del Quattrocento. Medico e astrologo, raggiunse rapidamente una fama che varcò i confini universitari e cittadini, soprattutto per la proficua attività di estensore di pronostici astrologici. Medico di personaggi dell'élite cittadina, il suo nome, tra i posteri, fu legato allo straordinario successo della sua opera Liber de homine o Il Perché, originale compilazione enciclopedica sul sapere medico del tempo, ristampata fino al XVII secolo, ma egli fu autore anche di un trattato sulla peste e di un'opera di anatomia. Ripercorrerne la vicenda biografica, accademica e intellettuale, ci porta nelle aule dello Studio, tra le antiche autorità del pensiero medico e le dissezioni anatomiche; nei cenacoli degli intellettuali e imprenditori che danno vita, in quegli anni, a imprese tipografiche complesse e di successo, come la Cosmographia di Tolomeo; nell'ambiente della corte bentivolesca, nel rapporto stretto, ma non del tutto chiaro, con Giovanni II; infine, nel mondo degli astri e dei pianeti, tra le polemiche dei suoi detrattori e e le difese dei suoi paladini. -
L' ambivalenza del tempo della storia in Sant'Agostino
Nel 1950 Marrou, uno dei massimi specialisti del pensiero di sant'Agostino, tenne la conferenza ""L'ambivalenza del tempo della storia in sant'Agostino"""", un testo che sta alla base del posteriore studio di Jacques Le Goff su """"Tempo della Chiesa e tempo dei mercanti"""". Il saggio di Marrou mette in luce la strutturale ambivalenza tra il tempo della storia umana - terrena- e una temporalità altra - celeste - il tempo della città di Dio. Grazie alla relazione dialettica fra questi due sensi del tempo, la storia umana si iscrive così in un disegno universale. E questo legame ci permette di parlare di un senso - e di un fine - della storia stessa."" -
Storia. La formazione del concetto moderno
Nel corso del tempo, la funzione politico-sociale della storia e il suo stesso concetto cambiano profondamente. E il vero momento di svolta, che coincide appunto con la formazione del concetto moderno di storia, ha inizio precisamente nell'ultimo trentennio del XVIII secolo. Il saggio di Reinhart Koselleck illustra in ogni dettaglio questo profondo processo di trasformazione, per cui il termine tedesco Geschichte, assorbendo l'area semantica del vecchio lemma Historie si trasforma in un concetto insieme della realtà e della riflessione. La storia diventa la misura immanente del tempo umano, di cui assorbe ogni dimensione, proiettandosi anche in un'attesa del tempo futuro con cui muta persino il senso del passato.