Sfoglia il Catalogo ibs012
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 701-720 di 10000 Articoli:
-
Introduzione alla filosofia della tecnica. Una prospettiva fenomenologico-evoluzionistica. Nuova ediz.
Che cos'è la filosofia della tecnica? Quali problemi si pone e con quali metodologie? In questo breve testo, Bernhard Irrgang - uno dei massimi filosofi della tecnica tedeschi - offre una via d'accesso peculiare alla Technikphilosophie da un punto di vista fenomenologico ed evolutivo. Muovendo dal confronto con Heidegger e con la sua concezione della tecnica, l'Autore ripercorre la nozione classica del potenziale (e dei limiti) del sapere e del fare tecnologici. Irrgang propone una cornice teorica fondata sulla connessione - operata attraverso la nozione di sapere implicito - tra teoria della conoscenza evoluzionistica e neo-darwinismo, al fine di elaborare una ""ermeneutica critica"""" in grado di comprendere concretamente gli artefatti e le strutture tecniche, il loro sviluppo a partire dalla contemporaneità, nonché il loro potenziale di rischio nell'attualità."" -
Il paradosso della giustizia. Levinas e Derrida
Per giungere a quell'equilibrio instabile che la giustizia richiede, tra l'universalità della norma e la particolarità del caso, tra l'imparzialità del giudizio e l'unicità di ogni singolo individuo, la tradizione filosofica ha elaborato varie proposte. Alcune maggiormente universalistiche, dando rilievo alla necessità di uguaglianza e formalità dei principi; altre invece hanno privilegiato l'individualità dell'oggetto, irriducibile alla legge. Difficilmente si è riusciti a evitare che una istanza prevalesse a scapito dell'altra. La strada che Levinas e Derrida scelgono di percorrere, per quanto riguarda questo tema, cerca proprio di confrontarsi con questa esigenza, e lo fa attraverso una logica altra, quella del paradosso, capace di cogliere il carattere dinamico e sempre a-venire della pratica di giustizia. Il qui presente testo si propone di ricostruire questa paradossale giustizia, attraverso il dialogo, non sempre armonico, tra i due autori. Nel fare ciò l'auspicio è quello di rintracciare i principali fondamenti di un nuovo paradigma, per una giustizia che insieme permetta di «comparare gli incomparabili» e «calcolare l'incalcolabile». -
Renewing Hermeneutics. Thinking with Paul Ricoeur-Renouveler l'herméneutique. Penser avec Paul Ricoeur. Nuova ediz.
Con saggi di John Arthos, Mauricio Beuchot, Irene Breuer, Carla Canullo, Daniel Frey, Orsi Hunyady, Johann Michel, Maria Teresa Russo, Pascal Sauvayre, Alison Scott-Baumann, Yasuhiko Sugimura, Marc-Antoine Vallée. -
La filosofia e l'immagine del metodo
Il libro affronta la questione indagando tre prospettive, quella critica (Kant), dialettica (Hegel) e fenomenologico-ermeneutica (Heidegger). Tre immagini del metodo che, pur in modo diverso, hanno messo in gioco lo statuto scientifico del sapere filosofico, la sua collocazione rispetto al mondo e la definizione del suo modo di essere e del suo senso. Attraverso uno spaccato significativo della storia della filosofia, lo scopo del libro è restituire l'elemento più fortemente problematico del rapporto tra filosofia e metodo: l'esperienza paradossale della riflessione come esercizio speculativo del pensiero. -
Restare vivo
«Quelle sono state le ultime cose che abbiamo fatto insieme, se l'avessi saputo ti avrei detto ti voglio bene, ti avrei stretto in uno di quegli abbracci che non ci siamo mai dati, che tra di noi sono sempre mancati. Dopo qualche minuto è squillato il telefono di casa, mia sorella era ancora a dormire nella sua cameretta. Guardai l'ora, le tre di notte erano passate da poco. Dall'altra parte del telefono c'era la mamma che mi diceva di chiamare un'autoambulanza, la sua voce era debole, priva di dramma. Eri svenuto mentre stavi guidando e vi eravate andati a schiantare contro un muro». Dieci anni fa mio padre è morto a causa di un aneurisma al cervello, una morte rapida, improvvisa. Più o meno nello stesso periodo ho iniziato a soffrire di terribili attacchi di panico e sono stato colpito da una profonda depressione che mi ha portato ad un uso massiccio di farmaci e a manie suicide. Questa è la storia di come sono riuscito a restare vivo. -
Corpi soggetti. Edmund Husserl, Edith Stein, & gli altri
Come leggere il legame del corpo a un principio vitale che chiamiamo io, consapevole di sé e degli altri? Il libro presenta alcuni nodi teorici della filosofia contemporanea - fenomenologia e linguaggio, atti di coscienza e atti di lingua, intenzionalità e performatività - e una questione dirimente, inserita sotto il titolo embodiment - le teorie incorporate della mente elaborate dalle neuroscienze, il ruolo del corpo vivo nella cognizione sociale e nel sistema mirror -, ma la cui origine risale alle ricerche fenomenologiche di Husserl: ""L'intera coscienza di un uomo è in certo qual modo legata al suo corpo vivo, attraverso la sua base hyletica"""". Gli altri sono qui evocati in un duplice rimando, storico-teorico e multidisciplinare: l'analisi dell'esperienza estranea, dei corpi-soggetti o altri io, che per Husserl e Stein risponde all'obiezione del solus ipse e rimanda alla coscienza corporeo-vivente, non viene studiata isolando i risultati conseguiti dalla fenomenologia, che pure sono ritenuti validi, ma inserita nel confronto con alcuni procedimenti metodologici del pensiero contemporaneo, altri dalla fenomenologia - filosofia del linguaggio, Philosophy of Mind, neuroscienze, psicologia, psicoanalisi."" -
Straniero
"I barbari sono uomini che balbettano, il cui linguaggio non ha nulla di umano ma si riduce a suono inarticolato e privo di senso, gli Ebrei rifiutano ogni rapporto con gli altri popoli e sono chiusi nell’incomprensibile culto del loro unico dio, mentre una purezza immune dai vizi della civiltà ispira a Sciti e Germani un istintivo rispetto della giustizia. Sono solo alcuni aspetti di una riflessione sull’Altro che percorre l’intera storia delle culture antiche, tra arroccamenti identitari e spinte all’integrazione, relativismo dei valori e rigida proclamazione di una superiorità refrattaria ad ogni apertura, e che ha segnato in profondità l’immaginario dei secoli a venire. Straniero ricostruisce le tappe e i chiaroscuri di questa straordinaria avventura intellettuale.""""" -
Il canto e il veleno. Bucolici greci minori
Virgilio, Ovidio, Tasso e forse lo stesso Leopardi non sarebbero stati gli stessi senza i cosiddetti bucolici greci minori e il loro contributo all'evoluzione del sogno pastorale. Il tempo non è stato cortese con questi autori, che per molti aspetti ancora sono avvolti da un fitto mistero. Quel che abbiamo è però sufficiente per apprezzarne il rilievo storico-letterario e soprattutto godere momenti di avvincente poesia, si tratti della dolce eleganza di Mosco Siracusano, del pathos bruciante dell'Epitafio di Adone di Bione di Smirne, o del vertiginoso compianto dedicato a quest'ultimo da un oscuro seguace. Ignorata sinora dai non specialisti, con una nuova e aggiornata traduzione in versi e un'Introduzione di ampio respiro, l'opera di questi poeti è per la prima volta presentata al vasto pubblico, che potrà riconoscervi, peraltro, i motivi fondanti della bucolica di sempre: il canto d'amore e l'amore del canto, vanamente insidiati dai diversi veleni del comune soffrire; il disegno di un mondo alternativo al presente, nel quale soggiornare fantasticamente ad libitum. Con la prefazione di Alessandro Fo. -
Il pensiero. Rivista di filosofia (2021). Vol. 601: Sulla critica.
La ricchezza delle determinazioni, delle esperienze, degli stili di pensiero che è possibile ricondurre sotto una delle parole più fortunate della modernità, critica, rende forse difficile delimitarne rigorosamente l'uso, o perlomeno recensirne le numerosissime declinazioni. Alla ovvia difficoltà comportata dall'ampiezza dell'orizzonte che occorrerebbe perlustrare, si aggiunge un'ulteriore complicazione, comportata dal fatto che, entro la tradizione critica della modernità (tradizione critica: un ossimoro non più avvertito come tale), si è fatto necessario volgere la critica in autocritica e rimeditare incessantemente le condizioni del suo esercizio. A che punto è dunque, oggi, la critica? È ancora critica la postura del filosofo, ed è sufficiente essere critici, nel senso più generale del termine, per pensare en philosophe? Come debbono essere avvicinate queste due parole, critica e filosofia? In quali ambiti si può e si deve dire oggi, come Kant dice nella Critica del Giudizio, che la critica tiene il luogo della teoria? Critica significa, per la filosofia, rassegnarsi a una vena malinconica e impotente, o mantenere il rigore e finanche la spietatezza della differenziazione? -
La psicologia di Dante
Scritto a soli 25 anni, ""La psicologia di Dante"""", apparso nel 1884, rappresenta uno dei primi contributi della produzione simmeliana. Ci viene offerto un quadro del percorso culturale dantesco: l'ingenua devozione giovanile, gli interessi politici dell'età matura, l'adesione alla Scolastica, la convinzione più tarda di una fondamentale inadeguatezza di tutto ciò che è terreno. Simmel non attenua il contrasto tra le varie fasi della vita del poeta, anzi vuole """"vedere il conflitto"""", vuole assistere allo scontro tramite cui dalla vita emergono le forme di un'epoca. Il rapporto tra intelletto e indole, tra anima e corpo, tra rivelazione e salvezza, tra linguaggio e pensiero, e ancora la questione del libero arbitrio, dell'immortalità, il senso del peccato, il governo del mondo sono temi letti alla luce di un fondamentale dualismo che anima la psicologia dantesca. Il testo inaugura quasi un """"metodo di lavoro"""" e vi si può già intravedere lo """"stile"""" di Simmel, in cui i vari aspetti dell'umano - oggi rubricati separatamente sotto le etichette di psicologia, sociologia, teologia, economia, politica, estetica - vengono tenuti insieme nell'interazione reciproca tra l'individuo e il suo tempo."" -
Immanuel Kant. L'architetto della «Neuzeit». Dall'abisso della ragione il fondamento della morale e della religione
La filosofia trascendentale di Kant segna una svolta radicale nella concezione tradizionale del mondo e dell'uomo: il passaggio dalla ""necessità"""" dell'essere alla 'libertà' del dovere. Infatti, la dislocazione dello sguardo del filosofo dall'analisi dei concetti che dicono come """"è"""" il mondo, alla operativa dimostrazione del modo in cui l'uomo dà forma al proprio mondo - e cioè: l'""""operazione"""" che caratterizza la logica trascendentale, che Kant paragonò alla """"rivoluzione copernicana"""" - non si arresta alla sfera 'logica', ma investe la prassi, il diritto e la morale, quindi l'esperienza religiosa."" -
Corsi di filosofia. Liceo «Blaise Pascal» di Clermont-Ferrand
Tra il 1883 e il 1888 Bergson insegna al Liceo ""Blaise Pascal"""" di Clermont-Ferrand. Si tratta di un periodo cruciale per la sua formazione: scrive le due tesi di dottorato, in particolare Il saggio sui dati immediati della coscienza, e svolge la professione docente, affinando le sue abilità oratorie e comunicative. Proporre in italiano la traduzione di alcuni dei corsi tenuti a Clermont-Ferrand ha quindi un duplice scopo: da una parte si fornisce uno strumento importante per ricostruire il laboratorio del pensiero bergsoniano; dall'altra si ha modo di entrare nella classe di Bergson, vedere come conduceva le sue lezioni e formava le """"teste ben fatte"""" dei suoi alunni, per dirla con Montaigne. Bergson invita a ripensare la didattica attraverso un approccio per concetti, in cui l'insegnante è chiamato a fare filosofia """"con"""" i propri discenti e non semplicemente a impartire le nozioni principali dei grandi classici del pensiero."" -
Sibilla Aleramo. Notte in un paese straniero
Attingendo agli archivi privati della scrittrice, René de Ceccatty, romanziere e biografo dei maggiori scrittori italiani, ha approfondito la conoscenza di Sibilla Aleramo (nata Rina Faccio, 1876-1960), facendone la protagonista del romanzo di una vita che attraversò il Novecento: da Una donna (1906), la sua precoce autobiografia, ai suoi diari intimi, ritratto unico della vita intellettuale dalla Seconda Guerra Mondiale alla sua morte, è l'autrice di un'opera ricca e complessa, in cui narrativa, saggistica e poesia costruiscono la figura unica di una donna indipendente, ma sempre generosamente impegnata nella vita politica, socialista poi comunista. Di una bellezza stravolgente, Sibilla Aleramo fu un'amante appassionata, ma molto infelice. Dino Campana, Giovanni Papini, Umberto Boccioni, Salvatore Quasimodo e tanti altri hanno condiviso periodi emblematici della sua vita agitata, ma sempre autentica. Le sue amicizie con D'Annunzio, Emilio Cecchi, Gorki, Julius Evola o Valery Larbaud le permettevano di partecipare ad una vita letteraria internazionale. -
Folklore
Folklore, le ""conoscenze del popolo"""": una parola inglese, moderna, che descrive un fenomeno dalla storia lunghissima. Già gli antichi, infatti, avevano tutto un patrimonio di canti, giochi, indovinelli, scongiuri e magie, favole e spauracchi, proverbi, leggende e fiabe. Era la forma di cultura più accessibile: per molti l'unica, per tutti la prima, quella che in un certo senso ogni bambino apprendeva con il latte materno. E anche se la letteratura elevata tendeva a marginalizzare e ignorare questa dimensione, abbiamo numerose allusioni e frammenti che gettano luce su questo aspetto inedito della Grecia e di Roma. La comparazione con il folklore moderno e contemporaneo, evidenziando i punti di contatto ma anche le differenze, permette di contestualizzarlo e comprenderlo meglio. L'eredità dei Greci e dei Romani non comprende solo le tracce materiali della loro civiltà o gli splendidi frutti della loro arte e della loro letteratura: queste culture hanno consegnato all'Occidente anche un vocabolario per descrivere il mondo, catalogare le forme della vita associata, organizzare le avventure dell'intelligenza o la percezione del corpo e della natura. Ecco perché esplorare quel vocabolario significa per un verso guardare agli antichi da un osservatorio privilegiato, in grado di restituire l'immagine di una straordinaria esperienza storica, per l'altro riconoscere loro la funzione di interlocutori dei quali non possiamo fare a meno per pensare le grandi questioni del nostro tempo."" -
Quaderni di Inschibboleth (2021). Vol. 16: Proposte attuali di filosofia.
Giovani filosofi da tutto il mondo si interrogano sul tema Fonti patristiche e medioevali dell'ontologia trinitaria a partire dal lavoro svolto all'edizione 2021 della Scuola Estiva Internazionale di Alta Formazione Filosofica di Castelsardo. -
«Heimat di tutti i giuristi». Il contributo di Philipp Lotmar al diritto romano
Philipp Lotmar (1850-1922) definiva nel 1896 il diritto romano «gemeinsame geistige Heimat aller Rechstgelehrte», nella convinzione che l'esperienza giuridica romana rappresenti il fondamento imprescindibile di ogni branca del diritto e costituisca la chiave di lettura e di comprensione dei problemi giuridici. Di lì a poco Lotmar tradusse nei fatti questa sua convinzione, mettendo le sue competenze romanistiche a pietra d'angolo dell'architettura del diritto del lavoro, di cui è considerato uno dei padri fondatori in Europa. Il volume concentra in un'unica sede contributi in lingua italiana sulle sue ricerche romanistiche, mirando a testimoniare, oltre al suo faticoso percorso accademico e scientifico, la latitudine di interessi che lo portò ad affrontare - sempre con grande serietà e rigore scientifico - i temi più diversi della disciplina. -
Il trionfo di Proteo. Tecnica e metamorfosi dell’umano
Il presente studio propone un’interpretazione del pensiero della tecnica del Novecento (Spengler, Jünger, Heidegger, Gehlen, Anders) alla luce della mutazione fondamentale del nostro tempo per cui il reale diviene il luogo dell’operare tecnico e l’uomo si autocomprende sempre di più come mero componente di un Sistema tecnico (Ellul), che segue esclusivamente le proprie ferree leggi di autopotenziamento, o come ingranaggio di una Megamacchina tecnico-economica (Latouche). Le dinamiche ibridative uomo-tecnica, al centro della riflessione del postumanismo, delineano inedite figure dell’umano, ma sembrano immunizzarlo da ogni autentico incontro con l’alterità, traducendo la tragicità del divenire nei termini rassicuranti e narcotici di una fantasmagoria metamorfica. -
La madre segreta
Quando Tessa Markham torna a casa, trova nella sua cucina un bambino che la crede sua madre. Ma Tessa non ha figli. Non più. Non sa chi sia il piccolo né come sia arrivato lì. Dopo aver contattato la polizia, Tessa viene sospettata di aver rapito quel bambino misterioso. La sua intera vita è stravolta e poi suo marito le rivela un segreto... Tessa non è sicura di cosa credere o di chi fidarsi, perché qualcuno sta mentendo. Per scoprire chi, però, dovrà affrontare il suo doloroso passato. Che la verità sia più pericolosa di quanto lei possa immaginare? -
La storia che volevamo
"Il avevo un unico obiettivo: giocare a football. Ero grosso e cattivo, veloce e coordinalo, intelligente e determinato. Ecco perché risultavo un vincente, perché non permettevo a niente e a nessun di ostacolarmi"""". La cosa che Gregory """"Ego"""" Madden desidera di più nella vita è vincere il campionato con i California Bears, diventare il più famoso wide receiver della storia e riscattare un passato da emarginato. Il suo innato talento potrebbe garantirgli un futuro di successo e denaro, se solo fosse capace di controllare la rabbia che lo divora. """"Io ero strana, non sapevo socializzare, ma ero brava in ciò che facevo, io non ero spazzatura, lo avevo dimostralo a loro e a me stessa, soprattutto. Il fatto che non lo urlassi al mondo, che non lo esprimessi con rabbia e aggressività, non significava che fosse meno vero."""" La cosa che Dawn Riddle desidera di più nella vita è laurearsi e poi specializzarsi in Paleontologia. Ha sempre preferito la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e ha potuto frequentare l'università solo grazie a una borsa di studio. Nella sua vita, segnata dal dolore e dalle rinunce, non c'è spazio per niente altro. Solo tra le braccia del buio, la luce risplende. Questa è la storia del loro incontro." -
L'equilibrio. Matefinder. Vol. 3
Da quando Kai ha rivelato agli esseri umani l'esistenza delle razze soprannaturali, sul Monte Hood regna la confusione. Aurora è stanca di aspettare che Layla faccia la sua mossa, in modo da poter compiere la sua missione e ucciderla, riportando così la pace nel suo branco e fra la sua specie. Kai fa tutto ciò che può per tenerla al sicuro, confinata sulla montagna e costantemente sorvegliata. Tuttavia, l'Alfa dovrebbe oramai sapere che nessuno può davvero impedire ad Aurora di fare ciò che vuole nella vita e lei è determinata a stanare Layla e a mettere fine a quella guerra per sempre. Ma quale sarà il prezzo?