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Vite senza destino
"La sua poesia è pura esaltazione dell'esistenza umana e l'intera sua produzione poetica un incessante inno alla vita. Un percorso introspettivo, di indagine e scavo interiori alla ricerca di sé stessi attraverso la poesia, strumento di conoscenza e di scandaglio interiore."""" (dalla Prefazione di Antonio Giovanni Bono)." -
Sentieri di nebbia
All'improvviso, nitida come un quadro, si profila davanti ai suoi occhi l'immagine del lago di Garda. Rivede la magia del tramonto che accendeva le nuvole all'orizzonte di riflessi d'oro e di fuoco, mentre una barca si profilava lontano nello scintillio delle acque. ""Come ho potuto pensare di rinunciare a tutto questo? Tornerò a Sirmione, siederò sulla stessa panchina... non so quando ma tornerò a contemplare le acque calme del lago"""". Un raggio di sole si posa sulle sue mani bianche. Sorride, fra qualche giorno tornerà a casa. Una breve tregua prima di affrontare una nuova estenuante battaglia..."" -
Angelo a primavera
"Nella raccolta di poesie """"Angelo a primavera"""", Aurora Fiorotto Arsetta illumina le emozioni che rendono piena la vita, rende consapevole il cammino faticoso che si deve intraprendere, sempre alla ricerca della voce del cuore... Tutto ciò che nasce dall'anima dolente serve a dare una senso di purificazione a questa emorragia d'amore, a questo dolore così intenso, alla sofferenza che consuma il corpo e rende difficile la voglia di vivere: la poesia diventa un atto salvifico, l'inevitabile tentativo di preservare tutto ciò che merita di essere salvato."""" (dalla prefazione di Massimo Barile)" -
L' Africa di Alì
Questa storia raccontata da Enzo Punzo è una manifestazione di simpatia che diviene voglia di conoscenza profonda. Una naturale evoluzione di istinti apparentemente superficiali che divengono fatti di civiltà via via più complessi e maturi. Il marciapiede di Portici è il sito di incontri straordinari, tra Cd appezzottati, contatti e collegamenti spericolati, libri difficili da vendere ma facili da leggere per chi li riesce ad aprire... -
L' albero delle albicocche
La storia del signor Frank e della sua vicenda umana. Da un piccolo paesino inizia una immersione nei ricordi dell'infanzia, nelle storie che scorrono veloci dalla figura della nonna, al doloroso periodo della guerra, alla ricerca della fede con un viaggio a Betlemme. Denso di malinconia e di ""immagini incerte"""", Franco Calderoni con tono pacato racconta l'umano incalzare degli eventi che si fissano nella memoria, la scoperta della diversità delle visioni della realtà circostante, le incertezze ed i dubbi nel cammino verso la fede. La ricerca costante di qualcosa forse irrimediabilmente perduto. Come l'epilogo imprevedibile di questo romanzo."" -
Maschere-Mascharas
In questa silloge di poesie, Andrea Scano offre la sua visione della vita costantemente ricollegata all'immagine della ""maschera"""" che può mutare in relazione al dipanarsi dell'esistenza. Ecco allora che tutto assurge a simbolo per spiegare ciò che si nasconde sotto la patina superficiale, per indagare ciò che viene celato, per scandagliare le zone d'ombra e cercare, per quanto è possibile, di avvicinarsi alla sostanza autentica delle cose, al significato più profondo della vita stessa... Le parole di Andrea Scano rimangono """"nel cuore"""", cercano costantemente di offrire emozioni e dissolvere i pensieri offuscati dalla fatica del quotidiano vivere come a voler riportare in luce un """"sogno d'amore"""" che si deve sempre """"portare nel cuore"""". La sua sensibilità poetica diventa una sollecitazione per andare oltre l'apparenza, per svincolarsi dalle consuetudini della vita, cercando di liberarsi in un volo libero verso la fonte luminosa d'un giusto vivere."" -
Il cerchio del tempo. Un canto per non morire
Dopo il volume ""Ramon e Rosa"""" e la loro dolorosa storia d'amore, Andrea Scano, con questo nuovo racconto dal titolo """"Un canto per non morire"""", propone la seconda parte de """"Il cerchio del tempo"""". La storia raccontata in questo nuovo libro è completamente differente ma tutto ha inizio dal solito misterioso """"cerchio del tempo"""", con Andrea e l'amico Daniele, che grazie ad un rito magico, chiamano lo spirito di Manuelito, lo spirito guida capace di accompagnarli in viaggi nel passato per far conoscere loro le vite precedenti. Le manifestazioni ultraterrene, il misterioso cerchio magico del tempo, le vicende raccontate, che dalla dolorosa storia d'amore tra Ramon e Rosa possono passare alla tragicità e al dolore dell'esperienza nei campi di concentramento, fanno sì che Andrea Scano possa recuperare infinite storie, raccontate sempre con discrezione, da inserire in un novelliere del cerchio del tempo."" -
Regno «Forse si-forse no»
Le favole sono come un granello di fantasia e basta un lieve soffio di vento o un raggio di sole ed esse sbocciano, ci tengono compagnia nell'infanzia, ci regalano momenti di fantasticherie senza limiti fino a farci volare in mondi immaginari e a farci vivere storie incredibili. Tutti abbiamo delle favole da ricordare e basta solo che ripensiamo alla giovane età e a tutto ciò che poteva capitare quando la fantasia si impossessava di noi. Allo stesso modo Rumyana Yordanova Sofronieva conduce in un Regno dal nome strano ""Forse sì-forse no"""". In questo regno esisteva un Re, basso e grasso, e una Regina, bassa e grassa anche lei, che avevano molti figli. Il nome del regno derivava dal fatto che la risposta ad ogni domanda era sempre la stessa: forse sì forse no."" -
Occhi sul confine della memoria
Felice Giovannetti svolge la professione di insegnante. Alterna alla lettura di thriller e romanzi storici lo studio delle recenti teorie di filosofia della mente e del linguaggio, che risultano appassionanti per chiunque abbia il desiderio di conoscere meglio i meccanismi impervi che originano il pensiero e quindi anche il componimento poetico. Nelle sue poesie è infatti a volte presente l'eco di questi ricorrenti approfondimenti dell'animo umano, soprattutto quando si intravede il fantasma, bonariamente trasfigurato, di un dualismo mente-corpo che rappresenta pur sempre il dilemma su cui discutono, senza fine, le diverse scuole filosofiche originatesi nell'ultimo scorcio del XX secolo. Alcuni fili conduttori di questo libro: La memoria, che rappresenta ragionevolmente un fardello di vita non sempre facilmente recuperabile. Il confine, cioè l'estremo limite mentale che l'essere umano raggiunge con fatica e senza mai sapere se si possa considerare falso o vero, apparente o reale. -
Nel deserto
La condizione poetica implica un allontanamento dalla logica ed un avvicinamento al confine con l'incomprensibile. In questo punto si può entrare in contatto con se stessi in maniera profonda e creare un linguaggio che possa esprimere qualcosa dell'esperienza umana. Qui ha origine ogni tipo di gioco e creatività, in cui germoglia l'essenza ed il fascino delle cose. Ciò, probabilmente, per un essere umano significa essere vivo. -
Anime di diamante
Fratelli nati da relazioni diverse, le stesse paure, gli stessi sogni, lo stesso padre. Vivono in città diverse e lontane, piangono, crescono e diventano adulti. Ognuno, più o meno casualmente, in seguito a percorsi di cresciuta (terapie di gruppo, corsi sul respiro, eccetera) scopre di essere alla ricerca degli stessi abbracci perduti. Si ritroveranno, con le loro famiglie, alla tavolata di Natale. -
Tra tenebre e bagliori
"... Partendo da un pessimismo individuale, il poeta si inoltra in una visione più universale in cui l'uomo e la natura ne sono ugualmente coinvolti: """"Oggi non direi la Natura benigna, (...) ma gelida matrona maligna..."""" (La paura del cane). Una continuità della vita, scandita dal vivere alla giornata, """"Non si vive che nel """"qui e ora"""""""" (Ucronia), in un tempo senza passato e senza futuro, ma dove vi sono elementi che la rendono accettabile, in primis l'arte, e in particolare la musica, recepita dal poeta come consolatrice del corpo e dello spirito. [...] Stefano Tonelli diventa specchio del nostro tempo e portatore di una particolare bandiera della comunicazione. La sua poesia gioca un ruolo molto importante: è una continua confessione-analisi con il suo sicuro potere salvifico, sia psichico sia fisico. E nel contesto di una società umana dedita più alle cose materiali che a quelle dello spirito, il suo itinerario esistenziale e poetico può a ragione divenire un buon suggerimento per il recupero degli effettivi valori della vita"""" (Dalla Prefazione di Benedetto Di Pietro)." -
Osare naufragi
Nella silloge di poesie ""Osare naufragi"""", Flora Lalli alimenta di continuo, e miscela con mano sapiente, le suggestioni della vita ritrovate nelle immagini reali, negli stati d'animo, nel flusso incessante dell'esistenza. La poesia di Flora Lalli, intensa ed incisiva, si dispiega fino a raggiungere """"sentieri inconsueti"""", conferendo alle sue parole l'energia d'un impulso vitale che vuole rendere pienamente tutto ciò che viene vissuto: emozioni e incantamenti, inquietudini e sogni, come a cogliere i segnali indecifrabili fino a quel momento, le """"impronte disseminate"""", la sommessa armonia, gli enigmi che sempre si presentano davanti ai nostri occhi."" -
Punto a punto
La luce e il buio, il bianco e il nero, il silenzio e il rumore, l'amore e l'odio, l'innocenza e la malizia, la verità e la menzogna, la salvezza e la dannazione, l'acqua e il fuoco, la femmina e il maschio... I protagonisti prendono vita proprio nel luogo in cui vedono la loro fine tutti gli oggetti usurati, rotti o semplicemente inutili scartati dalla società: un bidone della spazzatura... -
Il suono della prima neve
In un lontano futuro, esattamente nell'anno 2087, siamo nell'epoca dei cyborg che dominano il pianeta. La situazione è terribile. Il protagonista, un tingan che viene dal pianeta Fyn, si trova prigioniero, insieme ad altri esseri umani, in una fossa fangosa e fetida. Gli esseri umani sono letteralmente schiavi dei cyborg e devono sopportare torture indicibili, il dolore regna sovrano e le urla di disperazione riecheggiano ovunque. -
Il magico giardino
Il romanzo è avvolto da un'atmosfera quasi surreale, come a ricercare un incanto dietro l'altro, in un susseguirsi di suggestioni, di profonde riflessioni sul significato della vita, sull'inevitabile ricerca del proprio essere, dell'autentica essenza che ogni essere umano ha dentro di sé. -
...E dal silenzio
Sono passati 27 anni da quel 2 agosto quando una valigia di esplosivo collocata da terroristi fascisti causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200. Da quel momento è iniziata una costante attività di ricerca della verità e della completa giustizia. Tutti gli interpreti di questa ricerca hanno cercato di dare il loro meglio per mantenere la memoria sempre viva in una prospettiva di continuità nel tempo. La memoria si compone di fatti personali a volte inseriti in un grande contesto, essa è determinante per continuare a volere verità e giustizia. Un commovente momento di ricordo mentre passano le canzoni preferite dal marito, i ricordi, gli anni passati con lui. Tutto in un dialogo con una persona ""presente"""". Il ricordo e l'attualità."" -
Cinque come le strade della mia vita
"Giunto ad una età tale da poter tirare le somme, ho tentato di rispondere alla domanda più difficile nella vita di ogni essere umano: quella sul significato della propria esistenza. Un percorso fatto di gioie ma anche di sofferenze che io qui ho direzionato in cinque strade, e che ho cercato di raccontare nella maniera più dettagliata possibile... Avendo avuto modo di visitare l'ospedale Meyer di Firenze, mi sono reso conto di quante difficoltà abbia il personale, sia medico, che infermieristico, nell'esercitare il proprio lavoro. Ho deciso, quindi, che tutto il ricavato derivante dalle vendite di questo libro lo devolverò a questo ospedale. Una goccia, che insieme a tante altre potrà formare un mare"""" (l'autore)." -
Cuori di rondine
"Ritrovo, così, in Roberta Iacobucci, nelle metafore da lei usate, nell'importanza assegnata alle relazioni personali, alla cura dell'altro, al bisogno di fermarsi e mettersi in discussione (anche se vuol dire soffrire), quel senso profondo alla base del vivere ecologico, che un padre dell'ambientalismo, Alex Langer, riassumeva in tre parole: """"lentius, profundius, suavius"""", (più lento, più profondo, più dolce). E io aggiungo più piccolo. Ecco perché, come Viola, """"ancor di più di un cuor di leone, vorrei avere un cuore di rondine"""" (Dalla prefazione di Grazia Francescano)." -
Le pure scorie
"... Tante cose mi vengono in mente rileggendo queste poesie, cose sempre diverse. Ed è proprio questa la forza, la potenza letteraria, la componente onirica e simbolica che permette al lettore di renderle proprie e di interpretarle come crede, dandogli un significato personale, adattandole alla propria esistenza, gioia, sofferenza. Leggendo, rileggendo, possiamo trovarci con le lacrime agli occhi o sorridere di gioia ma, in ogni caso, la sensazione che proviamo è lo stupore, quello di un bambino che scopre il mondo per la prima volta, ogni volta sempre la prima, ogni volta sempre diversa...""""."