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Tra le due rive
Albania e Italia, ""le due rive"""": in esse vivono i ricordi dell'autrice, la cui anima è perennemente divisa tra la voglia di partire, il desiderio di lasciare il proprio paese e la nostalgia struggente, il malinconico tormento di tornare a casa. Un canto di dolore, un urlo straziante, un pianto soffocato che si stempera nei ghiacci del silenzio, un inno d'amore alla persona più cara; un flusso ininterrotto di avvenimenti, sentimenti, emozioni, sogni infranti che si mescola nei ricordi d'una vita, che cerca dentro di sé le ragioni della propria sopravvivenza e insieme ripete all'infinito la sua disperazione."" -
La barca pari
Quelli di Ilaria Innocenti sono versi che raccontano le ferite e il dolore, a volte ineluttabili in un rapporto d'amore, e sono stati d'animo vissuti consapevolmente, che sgorgano dal profondo dell'anima e che, con la loro intensità, riescono a colpire, quasi a stregare il lettore sensibile. -
Fantasmi in una goccia
Nella pagina scritta e nella lettura sonora l'autore ritrova le figure e la sostanza di passioni e ricordi, di intuizioni e misteri. Attraversa i paesaggi ricostruiti nel suo mondo intimo, tuttavia non tutti i luoghi sono netti e distinti; si trovi avvinghiato da grumi nebulosi e invischiato in miscugli ribollenti che non lo lasciano disaminare la realtà e svilupparla in percezioni trascendenti del tutto o in pagine di sillogismi cristallini. -
Sette volte sette
Margherita, Elena, Signe, Flaminia, Alice, Tiziana, Antonia: una scrittrice, un'insegnante, un'immigrata, una psicologa, un'ex ereditiera, un'impiegata, un avvocato. Sette donne, sette storie. Storie di donne, ma anche storie di tutti, perché ciascuno, uomo o donna, può o potrebbe un giorno identificarsi nel ruolo di una di loro. Storie di persecuzioni, di violenze, di vite spezzate; ma anche storie di rinascita e affermazione di sé, di nuova consapevolezza e apertura alla vita. -
Riforma e controriforma a Brescia
La diffusione dell'eresia e la successiva propagazione della Riforma Luterana, alla ricerca di una seppur parziale risposta alle domande circa il ruolo effettivo svolto da Brescia, detta città di eretici, nella diffusione della Riforma e dalla sua classe dirigente nello sviluppo delle riflessioni eterodosse. Il lavoro si concentra sul Vescovo Bollani, figura cardine della storia bresciana e protagonista di una Controriforma o Riforma cattolica di peculiare declinazione tale da poter parlare di una terza via di riformismo cattolico. -
L' albero sulla spiaggia
In uno scenario idilliaco di una terra accarezzata dal sole e bagnata dal mare, si cristallizzano pensieri semplici, profondi, pervasi da una dolce malinconia che tocca il lettore, frutto del ritorno dell'autrice alla terra d'origine tanto amata, alla Sicilia. Evocazione nostalgica di una vita vissuta e sognata in cui il lettore riesce implicitamente a ritrovare se stesso giovane con l'insieme dei sentimenti più intimi che la voce non pronuncia né lo scritto concretizza del tutto. -
La ruota degli innocenti
C'è un rapporto, a livello inconscio, tra la misoginia e il ""potere"""" della maternità? Perché le religioni sono state spesso il tramite per l'affermarsi di barbare culture patriarcali e maschiliste quali quella in cui viviamo? Sono stati occultati o intenzionalmente modificati documenti antichi per favorire tale barbarie? C'è una regia materiale occulta o la risposta va cercata nei più riposti meandri della nostra psiche? Certo è che il mestiere di levatrice e la sua storia consentono all'autrice di offrire un ampio quadro della barbarie maschilista, costituendo un punto d'osservazione ottimale per inquadrare storicamente e psicologicamente la secolare e irrisolta questione e al tempo stesso per costruire armoniosamente la trama e l'intreccio del romanzo."" -
I due sposi
Mariano è un reduce della seconda guerra mondiale che affronta il ritorno al paese natio con numerosi dubbi e perplessità sulla vita da costruire nel futuro. Ma l'arrivo inatteso di una lettera dall'Armenia squarcia le incertezze sul futuro e proietta Mariano in una sorprendente vicenda in cui l'amore e il desiderio di dimenticare il triste passato trionferanno, cambiando per sempre la sua sorte. -
Corallo rosso
La poesia di Salvatore Mezzopane oltrepassa il velo delle apparenze, indaga più a fondo il segreto del cosmo, si accosta con maggiore e più penetrante consapevolezza alla vertigine delle passioni e dei sentimenti, primo fra tutti quello dell'amore, avvolti come sono le une e gli altri da una cortina di nebbia attraverso la quale percepiamo e catturiamo frammenti, riflessi, schegge di quell'enigma infinito che, da una parte, è il mondo esterno e, dall'altra, quello interiore. Egli, dunque, schiude il proprio complesso mondo interiore in un linguaggio raffinato ed esclusivo con una carica espressiva che trascina, libera da ogni vincolo, portando così alla luce frammenti di esistenza, di vita e di natura. -
Non prendeteci sul serio
"Non prendeteci sul serio"""" è una raccolta di quaranta liriche. L'opera è costruita in modo da alternare le due tematiche cardine di ogni componimento poetico: l'amore e la vita. I due filoni vengono trattati in modo da esaltarne ogni singolo aspetto e sfumatura, così da mettere a nudo e indagare profondamente l'immagine della realtà che si offre tutti i giorni a ciascuno di noi. Nello specifico ad ogni lirica d'amore ne succede una a tema libero." -
La pedagogia e l'opera educativa del nido
Dopo aver passato in rassegna le posizioni di alcuni tra i più influenti pedagogisti del '900, si analizza l'importanza del progetto e dell'osservazione come strumenti che mirano a dare una struttura metodologica all'attività didattica e a valutare il risultato del percorso educativo che si mette in moto durante lo sviluppo del bambino. Il nido diventa l'ambiente in cui il piccolo impara a vivere e a condividere le prime regole sociali, a giocare e a divertirsi, a instaurare relazioni all'interno del gruppo anche con coetanei di cultura diversa o con abilità diverse, in situazioni organizzate e spontanee, e in cui l'azione dell'educatore entra in gioco sia come parte di un gruppo di lavoro sia come figura di riferimento. -
Cocci di tessere corsare
"Cocci di tessere corsare"""", la raccolta di poesie, di Cecilia Piras, richiama alla mente i pirati, dunque saccheggi, oggetti rubati o rimasti sommersi nelle profondità del mare. I """"cocci"""" danno l'idea di un oggetto che si è spezzato, frantumato; le """"tessere"""" sono i pezzi che compongono un puzzle, che si ricompone nel momento in cui le tessere riemergono, anche se esse sono diventate """"corsare"""", cioè hanno acquisito un carattere avventuroso, che ha impresso loro un nuovo coraggio." -
Come e perché. Saggio sull'intelligenza
Che cos'è l'intelligenza? È un dono naturale o divino? È innata, oppure è una facoltà che si arricchisce e si affina nel tempo? È un'entità quantificabile e misurabile? Esiste una definizione generale e universale d'intelligenza, valida per tutti gli individui viventi in natura? L'autore, capitolo dopo capitolo, cerca di dare una risposta a questi e altri interrogativi, proponendo una definizione del concetto di intelligenza che parte dall'osservazione diretta e sperimentale del mondo che ci circonda. -
Le tre razze guerriere
Il mondo di Agame è in pericolo. Il malvagio Dio Araktum ha creato un esercito di Goblin per annientare tutte le razze e dominare il mondo. Spetterà al druido Howe, insieme ai suoi allievi e al cacciatore Minos, riunire le tre razze e guidarle in un'epica guerra contro il male. Umani, gnomi e grifoni combatteranno, uniti nella causa comune, ma solo uno di loro potrà sconfiggere definitivamente Araktum, dimostrando di essere l'eletto degli Dei, l'unico in grado di utilizzare le sacre rune. -
La perla degli abissi
L'amore, la passione, il trasporto hanno sicuramente un ruolo centrale in queste liriche, pervase da stati d'animo a volte anche contrapposti tra loro, infatti emergono spesso anche la delusione, la tristezza per un abbandono. Ma non sono gli unici temi trattati. La poetessa osserva la realtà, la società odierna e riflette sull'umanità attuale. -
Arcobaleni sul mondo
"Arcobaleni sul mondo"""" è una disperata richiesta di aiuto del singolo che affoga nell'indifferenza generale, senza una parola di conforto, un sorriso, una carezza. È un grido contro le ipocrisie sociali e religiose di una società dell'apparenza in cui il cristianesimo è vissuto come pura esteriorità senza vere emozioni interiori, senza applicare la parola nella propria vita. È la denuncia di poca carità cristiana nei confronti del fratello handicappato, del sofferente, del portatore di problemi irrisolti nella sua vita. La soluzione, a volte, è intravista dal poeta nei suoi sogni che parlano del Signore, della sua benevolenza ma anche della sua rabbia che finisce, però, quasi sempre col perdonare e concedere un'altra occasione all'uomo. """"Dopo il temporale c'è sempre il sereno, all'orizzonte compare l'arcobaleno: dopo la notte, l'alba arriva puntuale; un nuovo giorno ripete il rituale"""". L'uragano è passato, la natura ha sfogato la sua rabbia ancora una volta; a suggello di un nuovo patto del mondo con il cielo, compare l'arcobaleno. Quella scala eterea e variopinta invita tutti a salire in alto, verso il cielo per uscire dalla dannazione esistenziale quotidiana ed inaugurare una nuova era sociale." -
Il respiro della sera
"Il respiro della sera"""" nasce dalla ricerca di un nuovo modo di fare poesia, un modo innovativo, nato dall'osservazione e dallo studio delle tecniche a disposizione nel grande bagaglio culturale nazionale e mondiale. Tutto ciò col tempo si è trasformato in un tramite per far fuoriuscire la sensibilità personale dell'autore. Egli ama chiamare gli eventi e i periodi della vita strati. Strati che si sovrappongono uno sull'altro, come fossimo sempre in continua evoluzione e cambiamento e la nostra forma mutasse giorno per giorno, regalandoci un dipinto nitido, raffigurante ciò che siamo." -
Amore reale
Cinque racconti, un unico tema predominante: l'amore. Nonostante esso sia unico, si scinde e ogni individuo interpreta e disegna nuovi volti a questo sentimento rendendolo un diamante dalle numerose sfaccettature. Tra le righe si scoprirà come l'amore sia ""reale"""", una consapevolezza vera che, quando cattura l'uomo, persiste nel suo animo, entrando a far parte della sua vita. Ma anche inteso come regale, come passione pura, che nulla cerca, se non solo il donarsi. Sebbene siano ambientati in luoghi diversi, alcuni personaggi dei cinque racconti fatalmente si incontreranno, come se fossero legati a un unico filo, quello dell'amore. Un filo quasi impercettibile come filigrana, che sarà presente nella sua insita purezza, nella forma dell'acqua. Un'acqua che disseta, che lava i ricordi, che conduce a nuove rotte, tracciando nuovi destini. Gli innumerevoli ostacoli, le difficoltà spesso separano, ma l'amore è come l'acqua, si fende al passaggio, ritornando a chiudersi e cancellando la scia poco dopo."" -
La mia coscienza
Spesso, per ritrovare la serenità perduta, abbiamo bisogno di cercare le risposte nel passato, dove giacciono, sepolte sotto il peso dello scorrere inesorabile del tempo, le ferite di rapporti vitali non vissuti, di sorrisi mai ricevuti, di parti di sé mancanti per l'essenza di chi ci ha dato la vita, ma non ci ha accompagnati durante gli anni della nostra crescita. Ed ecco che, nello sciogliersi i nodi sofferenti, s'imparano il perdono e la capacità di amare di chi ci circonda con rinnovato vigore. -
I vecchi, una volta, avevano cinquant'anni
Sullo sfondo dell'incantevole panorama dello Stretto di Messina, in un paesino sui monti denominato ""la perla dei Peloritani"""" per la bellezza del paesaggio, si snoda la vicenda del barone don Lorenzo vissuto, come un novello Gattopardo, a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Ma mentre il principe di Salina nel 1860 fu testimone del tramonto della Sicilia borbonica e dell'inizio della nuova era del Regno d'Italia, don Lorenzo, quarant'anni dopo, fu testimone ed attore del definitivo cambiamento che caratterizzò l'inizio del Novecento: la fine dei privilegi della casta nobiliare e l'affermarsi della borghesia. E di questo cambiamento visse tutte le fasi infrangendo le convenzioni irrigidite da secoli di strapotere dell'aristocrazia: sposò una borghese ed emigrò in America, in cerca di miglior fortuna.""