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La cura dell'altro. Studi in onore di Sergio Bastianel s.j.
Quale senso riconosciamo alla vita nostra e degli altri? Chi siamo, chi vogliamo essere? È possibile vivere la solidarietà nel presente, in condizioni di pluralismo di fatto, di fronte alla complessità di relazioni, con strutture fortemente condizionanti? Quale volto di Dio mediamo nel nostro vivere come credenti in questa storia? Sentiamo da più parti invocare il bisogno di onestà, di trasparenza, di un ritorno all'intenzionalità e alla prassi del vangelo. Ma non basta pensare all'efficacia dell'annuncio, a quadri normativi e criteri di decisione riconoscibili. Occorre curare l'esperienza morale nel suo carattere originariamente umano, consapevole, libero e responsabile di incontro con l'altro. L'accoglienza della Parola è invito a una comunione che ci è affidata. La cura dell'altro esprime una prospettiva della teologia morale legata al nome di Sergio Bastianel, gesuita, professore e formatore di coscienze. L'unità etica, spirituale e sociale della sua riflessione, capace di assumere in profondità le istanze conciliari e quelle del presente, è nota negli ambienti laici ed ecclesiali italiani e internazionali. Il libro nasce come omaggio di riconoscenza in occasione del suo settantesimo compleanno. Esso contiene saggi di discepoli di diversa provenienza che condividono con Bastianel un cammino di comune riflessione sui temi principali della teologia morale. Ad essi si uniscono alcune voci di docenti di teologia morale particolarmente vicini nella riflessione, nell'insegnamento, nella testimonianza di vita. -
Libertà nel mondo
Tommaso Moro è stato, nel XVI secolo, uno degli uomini più potenti dell'Inghilterra. Apparentemente lontano dalla ""perfezione evangelica"""" che veniva identificata comunemente con la condizione del monaco celibe, povero e obbediente ai superiori: era infatti sposato, padre di figli, proprietario di terre e secondo in autorità soltanto al re. Eppure... Eppure, quando Enrico VIII gli chiede di rinunziare ai dettami della coscienza per la ragion di Stato, Tommaso non ci sta: accetta di perdere il potere, le proprietà, la famiglia e persino la vita pur di non tradire ciò che riteneva essere il progetto divino sull'umanità. Con ciò diventa non solo un santo canonizzato dalla Chiesa cattolica, ma un esempio universale di """"libertà nel mondo"""". La vicenda - e le sue implicazioni teologiche - sono magistralmente evocate in questo aureo libretto di Hans Küng, certamente uno dei massimi teologi """"ecumenici"""" contemporanei: le condanne da parte del Vaticano non hanno impedito che i suoi numerosi libri (tra cui la trilogia Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo) siano stati tradotti in decine di lingue."" -
Peppino Diana. Il martire di Terra di Lavoro
Sono trascorsi 20 anni dalla morte di Peppino Diana il giovane parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra. Il suo amico Raffaele Nogaro, oggi vescovo emerito di Caserta, non ha mai smesso dal giorno dell'omicidio di difenderne la memoria, di sostenere i genitori nella richiesta di giustizia, di affermare la testimonianza nel sangue di don Peppino come martirio. In questo libro l'Autore offre una intensa e sofferta riflessione sul senso dell'impegno cristiano di don Peppino e sulla fedeltà al sacerdozio ispirata alla Bibbia che furono la causa della sua morte ma anche la grandezza esemplare della sua vita. -
Sulle tracce dell'altro. Percorsi di ermeneutica
Preso atto della svolta realizzata da Heidegger e da Gadamer nel campo della riflessione ermeneutica, il testo approfondisce il nesso che lega indissolubilmente il vivere e il comprendere esplorando in diversi modi il carattere costitutivamente storico e intersoggettivo dell'esistenza. Immerse in una trama di rimandi e di legami, al cui interno emerge con chiarezza che non esistono né ""cose in sé"""" né """"uomini in sé"""", cose e persone esistono nella misura in cui coesistono, intrecciate le une alle altre in una varietà di vincoli che non sono destinati a rimanere limiti intollerabili di una libertà immaginata stoltamente come assoluta. I vincoli, infatti, attestano una storia, dicono possibilità, aprono strade affidate alla libera responsabilità di ciascuno. Ecco perché l'ermeneutica si presenta anzitutto come un cammino sulle tracce dell'altro. I testi tramandati dalla tradizione, le opere d'arte, le conversazioni quotidiane, le molteplici esperienze di incontro costituiscono tracce che provocano il domandare e attivano ad intraprendere un cammino. La comprensione autentica promuove una trasformazione di esistenza all'interno di un orizzonte dilatato continuamente dall'esperienza del dialogo, con la disponibilità a mettere in gioco se stessi e la propria visione del mondo."" -
Edith Stein
Per anni fu convinta di essere atea, ma qualcosa si agitava dentro di lei e la spingeva a desiderare ancora. Finché non incontrò Gesù e la sua vita cambiò. Vieni a scoprire la storia di Edith Stein! Età di lettura: da 6 anni. -
Pasqua. Un incantevole racconto
Tanto tempo fa, viveva un uomo chiamato Gesù. In tanti accorrevano per ascoltare il suo messaggio d'amore e di perdono. Quando Gesù fu condannato a morire in croce, i suoi discepoli erano disperati. Ma quella che sembrava la fine di tutto... non era che l'inizio. Celebra la Pasqua con questo intramontabile e splendido racconto. Età di lettura: da 6 anni. -
L' amicizia sai cos'è? Ediz. illustrata
L'amico è una persona speciale che ti fa sentire importante. Per lui faresti qualsiasi cosa, soprattutto tirarlo fuori dai guai. Basta un'occhiata per intendersi, perché tra amici non conta quello che si dice, ma quello che non occorre dire. L'amicizia, perché va coltivata, altrimenti va perduta. Viaggio nel sentimento che accomuna tutti gli uomini della terra. Età di lettura: da 6 anni. -
La tradizione di Gesù, le tradizioni su Gesù
Negli ultimi anni allo schema tradizionale che faceva della storia del primo cristianesimo un processo lineare ed inequivocabile, fondato su un suo sviluppo regolare e quasi necessario, si è sostituita l'esigenza di guardare a tale sviluppo come ad un processo complesso, di cui aspetto fondamentale è la coesistenza di forme e modalità diverse di conservare, rielaborare e tramandare la memoria di Gesù. La convinzione che il Vangelo, inteso quale forma letteraria, fosse l'esito naturale al finire della prima generazione dei seguaci di Gesù ha rappresentato per lungo tempo il presupposto ermeneutico attraverso cui leggere l'intera storia delle tradizioni su Gesù. Tale esito non solo non è dato sin dalle origini, ma trascura - se non addirittura cancella - la dimensione prevalentemente orale della storia del primo cristianesimo. È in un quadro completamente nuovo che deve porsi la nascita del vangelo e il confronto con altre coesistenti tradizioni su Gesù. Il libro si interroga su quello che accadde prima che emergesse in via esclusiva l'opzione scritturistica e si affermasse la forma-Vangelo, facendo luce sulle modalità, in cui nella prima storia cristiana furono trasmessi gli insegnamenti, le parole e le azioni di Gesù, sul Sitz im Leben delle diverse tradizioni e sul dibattito che intorno ad esse andò sviluppandosi. -
Il perdono. La via del bene tra giustizia e amore
Sono ben note a tutti le difficoltà sul perdono che s'incontrano a tutti i livelli dell'esistenza umana. E tuttavia, è dal perdono che bisogna passare per un vero cammino di umanizzazione, che sia rivelativo dell'uomo e di Dio. Bisogna, allora, smetterla di opporre il perdono alla giustizia. Così come bisogna profondamente legare il perdono al rispetto e all'amore dovuti ad ogni persona, facendo sì che ogni persona non sia identificata con i propri reati/peccati commessi. Riconoscere, allora, il perdono come una delle vie del bene porta ad individuarlo dentro le grandi coordinate della giustizia e dell'amore/rispetto. E così il perdono apre le porte alla speranza di un futuro migliore. Il senso di questo libro, pensato per lettori che ricercano la verità di questo tema, è di individuare e sviluppare questa ipotesi di lavoro attraverso una metodologia transdisciplinare. L'ampiezza del tema giustifica la necessità di attraversare le diverse prospettive disciplinari a favore del guadagno di un sapere scientifico e sapienziale. -
Il coraggio del dialogo. Mario Sturzo, vescovo di Piazza Armerina (1903-1941)
Lo studio proposto, frutto del percorso conclusivo di dottorato in S. Teologia, nasce dal tentativo di rilettura sintetica del pensiero del Servo di Dio Mario Sturzo, vescovo della diocesi di Piazza Armerina dal 1903 al 1941 e fratello del più ben noto Luigi, intorno al tema della ""relazione"""". Dopo aver presentato gli elementi di base del suo pensiero filosofico, in dialogo con il neoidealismo italiano capeggiato da Benedetto Croce e Giovanni Gentile, se ne evidenziano i risvolti antropologici a partire dallo studio dell'uomo come essere unitario di anima e corpo, per arrivare all'""""impegno sociale"""" visto come necessità di testimonianza; pensiero che influenzerà l'impostazione sociale del cristianesimo del fratello minore Luigi. La perfetta consequenzialità e coerenza della sua ansia pastorale che diventa pensiero filosofico capace di """"capire e lasciarsi raggiungere dall'altro"""", emerge anche dall'analisi di una delle sue ultime raccolte poetiche, tentativo sintetico di tutta la sua tormentata e affascinante vicenda umana."" -
Il racconto biblico. Narrazione, storia, teologia
Perché tanti racconti nella Bibbia? Come mai la modalità narrativa sembra la via privilegiata della rivelazione ebraico-cristiana per dire Dio e per lo stesso comunicarsi di Dio agli uomini? La Bibbia testimonia una narratività di Dio che si manifesta tanto negli eventi di Israele quanto nelle vicende del suo Messia e di ciò che da lui si è originato. Si Deus, tunc narrabilis: il mondo biblico è consapevole dell'importanza del racconto, in tutte le sue varie e ricche articolazioni, per condurre l'uomo dentro il mistero di Dio e del Suo regno. Il ""ritorno alla narrazione"""" e la riscoperta della sua preziosità pedagogica e mistagogica si sono manifestati in modi e ambiti diversi negli ultimi cinquant'anni, con notevoli ricadute sugli studi biblici e sulle metodologie esegetiche. A tale riscoperta è dedicato il presente volume, che raccoglie i contributi del Convegno """"Il racconto biblico. Narrazione, storia, teologia"""" organizzato dal Settore Biblico della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (sez. San Luigi) in memoria del compianto prof. Antonio Fanuli C.M. La sfida intrapresa dai contributi raccolti - a firma non solo di biblisti esperti di analisi narrativa ma anche di studiosi di teologia e cristologia provenienti da diversi atenei italiani è stata duplice: da un lato tracciare un primo bilancio dell'apporto dell'analisi narrativa agli studi biblici e alla riflessione teologica negli ultimi decenni."" -
L' avvertimento dell'oltre in Morandi, Rothko e Manzù
L'avvertimento dell'oltre trama l'arte contemporanea: un avvertimento che può cogliersi nel profondo dell'espressione come riflesso di un'ansia, come turbamento e ricerca non di rado drammatica di ragioni e sensi del mistero della vita. Una ricerca in genere non inquadrabile in un ambito confessionale, che non assume l'ansito di una speranza coltivata come dichiarata religio, ma che può essere vivissima, attingere più di tante pallide e retoriche manifestazioni confessionali alla sapienza del mistero. Come nel caso di tre grandi artisti del Novecento - Morandi, Rothko e Manzù - di cui l'autore, conosciuto critico d'arte, indaga l'opera e la vita. -
Francesco e i pentecostali. L'ecumenismo del poliedro
Il 28 luglio 2014 papa Francesco ha compiuto un gesto destinato a rimanere nella storia: è andato a Caserta a far visita al suo amico Giovanni Traettino, pastore pentecostale della Chiesa della Riconciliazione. Vincendo la resistenza dei protocolli e della diplomazia, papa Francesco ha affermato il primato della libertà della coscienza e della relazione. A partire dai discorsi pronunciati in quell'occasione dal papa e dal pastore, gli autori presentano il senso profondo di quell'incontro richiamando anche le dolorose vicende delle persecuzioni subite dai pentecostali in Italia negli anni del fascismo e nel primo decennio della Repubblica ad opera anche di non pochi cattolici. Persecuzioni per le quali il papa a Caserta ha chiesto perdono. -
Luigi Martin e Zelia Guerin. Il piccolo gregge
Vieni a scoprire la storia dei beati coniugi Martin, testimoni dell'amore di Dio, genitori di Teresa di Lisieux, segno di speranza per tutte le famiglie. Età di lettura: da 6 anni. -
Don Bosco
Durante una bella passeggiata in montagna, nonno Antonio racconta ai suoi nipotini la storia di don Giovanni Bosco, un sacerdote che ha fatto dell'accoglienza, dell'istruzione, dell'amicizia e dell'allegria il suo modo di evangelizzare e dare speranza e futuro a bambini e ragazzi di tutto il mondo. Un libro per ripercorrere insieme la vita, i sogni e le opere di don Bosco. Età di lettura: da 6 anni. -
I saperi della liberazione. Una mappa delle teorie critiche della società nel pensiero contemporaneo
Nella società di mercato dove il sistema finanziario ha assunto una centralità egemonica, la coscienza collettiva ha smarrito sempre più la capacità sia di analizzare criticamente la situazione storica presente, sia di immaginare vie di trasformazione sociale e modelli di vita alternativi. In un contesto simile, risulta preziosa l'eredità della ""teoria critica della società"""" elaborata nella prima metà del '900 a Francoforte da un gruppo di filosofi, psicologi, sociologi e politologi. Da allora sono fiorite numerose teorie critiche che offrono strumenti di diagnosi delle patologie sociali e insegnano a valutare la validità o la negatività delle logiche che presiedono all'organizzazione della convivenza. Oggi possiamo avvalerci del contributo sia dei principali esponenti della Scuola di Francoforte - Horkheimer, Adorno e Marcuse -, sia di autori e autrici come Hannah Arendt, Michel Foucault, René Girard, Emmanuel Lévinas, Nancy Frazer, Sheyla Benhabib e altri ancora. Questo libro, elaborato da un gruppo di giovani studiosi coordinati dal prof. Roberto Mancini, presenta l'apporto di ognuna di queste prospettive. Esso offre per la prima volta al lettore italiano una mappa organica delle teorie critiche della società nel pensiero contemporaneo, aprendo la via che conduce a una visione integrata. Una visione che può consentirci di ritrovare l'orientamento verso la priorità della dignità umana, così da rigenerare le forze culturali, sociali e politiche necessarie per avviare il processo storico..."" -
Quando il futuro governava il presente. La storia di Alberto Scandone, un politico pressato dalla grazia
Consapevole fin dall'adolescenza della propria responsabilità morale e storica, Alberto si formò culturalmente e religiosamente nella Firenze di La Pira, ricca di fermenti, e nel clima ecumenico di due collegi svizzeri. Allontanatosi dalla Chiesa cattolica nel 1961, s'impegnò con passione in un progetto politico che fosse all'altezza del ""crinale apocalittico"""" degli anni Sessanta, rispondendo all'esigenza di portare a compimento la giovane e incerta democrazia italiana. Dalla fondazione di """"Nuova Resistenza"""", all'azione svolta come dirigente della Federazione giovanile socialista (1964-66), dalla poliedrica attività pubblicistica su Astrolabio, Rinascita, l'Unità e sul quotidiano palermitano L'Ora, no alla sua adesione al PCI (1968) e all'intenso lavoro svolto a Botteghe Oscure, si articola un percorso in cui l'attenzione per il mondo cattolico e l'interesse per la ricerca teologica non vennero mai meno. L'audace progetto politico del """"compromesso storico"""" berlingueriano cui diede il suo creativo contributo e l'inquieta e onesta ricerca interiore, testimoniano quella """"volontà di futuro"""" che farà approdare la sua breve ma intensa esistenza a una lucida resa all'amabile azione della Grazia."" -
Il cristiano tra potere e mondanità. 15 malattie secondo papa Francesco
Nel discorso alla Curia romana del 22 dicembre 2014, Francesco ha elencato 15 gravi malattie da cui essa può essere affetta. Ma come si possono prevenire e curare queste 15 malattie che non colpiscono solo la Curia ma investono tutte le forme di potere, dalle comunità ai singoli Occorre una riforma che secondo Francesco ha come precondizione la conversione e la parrhesia. La terapia e imparare ad essere più umani, superando: le tentazioni del potere come dominio e la sua divinizzazione e sacralizzazione, le lusinghe di una mondanità spirituale fondata sull'effimero e sul successo camuffati da esigenze ""di risultati pastorali"""", i falsi misticismi che mettono al primo posto le ritualità rispetto al primato della persona e al suo ascolto."" -
Non lasciatevi rubare la speranza. Papa Francesco visita la città di Caserta
Il 26 luglio 2014 papa Francesco si è recato a Caserta per una breve visita alla diocesi, in una terra devastata dalla corruzione e dalle emergenze ambientali. La città di Caserta è simbolo di tutte le periferie che vivono nel mondo la catastrofe umana dell'inquinamento sistemico e del degrado morale. Di fronte ad esse Francesco rinuncia a generiche condanne e scontate raccomandazioni lasciando a tutti un compito impegnativo affermando: ""Non lasciatevi rubare la speranza"""". A partire da questo appello l'autore riflette su chi siano i ladri della speranza, quali illusionismi utilizzino per rubarla e cosa fare per prevenire questi furti. Ne viene fuori un programma di vita che si fonda sulla formazione di coscienze libere e autonome, capaci di resistere al male, ai suoi miraggi e alle tentazioni di nuovi regimi di cristianità."" -
I parroci di Kabul: dal re ai talebani. Una strana missione tra diplomatici, mujaheddin e beduini
Il volume raccoglie una documentazione selezionata e significativa sugli ormai oltre 80 anni di una strana missione iniziata quando Amanullah, re dell'Afghanistan, accolse la richiesta di alcuni diplomatici e tecnici occidentali, che lavoravano in quel paese, di avere un cappellano cattolico che svolgesse il suo servizio religioso in tutto il paese. L'accordo tra gli Stati dell'Afghanistan e dell'Italia e la Santa Sede, stipulato nel 1921 e reso operativo nel 1 gennaio 1933, non fu mai revocato in tutte le vicissitudini politiche del paese. La Monarchia Afghana, il sorgere della Repubblica dell'Afghanistan, la successiva egemonia sovietica, i talebani ""signori della guerra"""", dopo l'11 settembre 2001 la coalizione internazionale e l'attuale governo di Karzai non hanno mai messo in discussione la presenza di un cappellano italiano per i cattolici e per i cristiani presenti nel paese. Si sono avvicendati senza interruzione cinque sacerdoti barnabiti che hanno sempre rispettato le condizioni richieste di non svolgere alcuna forma di propaganda religiosa o di evangelizzazione presso la popolazione locale. Questa storia quasi incredibile è qui sinteticamente presentata attraverso lettere, diari, relazioni e testimonianze inedite. È un Afghanistan diverso, vivo, osservato da occhi attenti e onesti che raccontano una realtà ignorata dai mass media.""