Sfoglia il Catalogo ibs013
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9281-9300 di 10000 Articoli:
-
Ordinati al presbiterio per una Chiesa in uscita. A cinquant'anni dal decreto conciliare Presbyterorum Ordinis
A cinquant'anni di distanza, il Concilio Ecumenico Vaticano II continua a segnare la vita della comunità cristiana e il suo cammino nella storia. La chiesa riscopre continuamente nei documenti conciliari la freschezza degli insegnamenti e l'anelito missionario in essi contenuto, che spingono verso una nuova primavera di evangelizzazione. Il cinquantesimo anniversario (7 dicembre 2015) della promulgazione del decreto conciliare Presbyterorum Ordinis, sul ministero e la vita dei presbiteri, ha permesso di avviare un percorso di riflessione e di studio, voluto dalla commissione presbiterale siciliana e dal centro regionale per la formazione permanente del clero ""Madre del Buon Pastore"""", in seno ai presbitéri delle cinque metropolie della Sicilia. Il volume raccoglie i contributi di diversi studiosi convenuti insieme ai presbiteri e ai vescovi dell'isola per riflettere sul presbiterio, chiamato a diventare scuola di formazione alla relazione."" -
Il rispetto sai cos'è? Ediz. illustrata
Attraverso le avventure di fata Respicenda, i bambini scopriranno il valore del rispetto e del suo ruolo fondamentale nella costruzione di un mondo d'amore e di pace. Il rispetto è prima di tutto non sprecare l'occasione di accorgersi degli altri e della bellezza del confronto! Età di lettura: da 6 anni. -
San Giovanni evangelista. Il piccolo gregge. Ediz. a spirale
Giovanni era un pescatore. L'incontro con Gesù gli cambiò la vita. Lasciò tutto per seguirlo. Diventò uno dei dodici apostoli, scrisse il quarto Vangelo e l'Apocalisse. Età di lettura: da 6 anni. -
Diario del testimone
«La sapienza greca ha convertito il cristianesimo alla dottrina. L'impero romano ha convertito il cristianesimo al potere. Il capitalismo occidentale ha convertito il cristianesimo all'uso spregiudicato della ricchezza. Il mondo virtuale ha convertito il cristianesimo alla spettacolarità. [...]. Per annunciare il Vangelo occorre la libertà della missione. I testimoni di Cristo del nostro tempo non possono essere più i consacrati da una Chiesa, costituiti quali amministratori del sacro e funzionari in carriera. Sono bensì i ""chiamati"""" come Pietro: """"Tu seguimi"""" (Gv 21,2) e che amano talmente il Cristo Gesù, fino a donare, come Lui, la propria vita per fratelli. Solo i testimoni (martiri) di Gesù salvano l'umanità» (R. Nogaro). In questo libro il vescovo Raffaele Nogaro offre al lettore una densa e originale meditazione sul profilo del testimone, una meditazione che smaschera i ritualismi religiosi e restituisce al cristianesimo l'autentico scandalo della testimonianza di Gesù Cristo."" -
La vita sai cos'è? Ediz. illustrata
La vita è sacra. È una chiamata all'amore che non deve mai essere sprecata. Il mozzo Pedro guiderà i lettori alla scoperta del senso più profondo della vita e del tesoro che essa custodisce. Nelle pagine di diario, i ragazzi avranno la possibilità di interrogarsi, sentirsi stimolati e raccogliere i pensieri sull'argomento. Al termine del racconto, potranno approfondire la riflessione grazie ai brani dell'Antico Testamento e alle parole di Gesù. Età di lettura: da 6 anni. -
Le reliquie e le immagini dei santi
È oggi una necessità la riscoperta dell'immagine pura che è veicolo di valori e di pietà. Si tratta dell'immagine significante al di là del tratto e del segno in opposizione ad un mondo che ne ha fatto l'espressione del futile e del vacuo come rappresentazione dell'attimo non impressionante legata ad un cavo o ad un satellite. Recuperare il senso dell'immagine, significa ridare a questa particolare espressione comunicativa il valore didattico-pedagogico che da sempre le è stato riconosciuto. Nel Libro secondo della Quarta Disputa Generale, La Chiesa Trionfante, per la prima volta in edizione critica e traduzione in italiano, Roberto Francesco Romolo Bellarmino (1542-1621) dialoga e si confronta con Giovanni Calvino (1509-1564), teologo riformatore, sulla opportunità di ritenere le immagini e le reliquie dei santi degne di venerazione, senza incorrere nel peccato di idolatria. Questo libro dà lo spunto per riflettere sull'attualità della tematica e sul quinto centenario del movimento protestante con la conseguente nascita delle Chiese Cristiane Riformate. Si tratta di «Un invito a ripercorrere insieme il cammino della tradizione della Chiesa indivisa per riesaminare alla sua luce le divergenze che i secoli di separazione hanno accentuato tra noi, onde ritrovare, secondo la preghiera di Gesù al Padre (Gv 17,11.20-21), la piena comunione nell'unità visibile» (Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Duodecimo espleto saeculo a concilio Nicaeno II, 4 dicembre 1987). -
Il cristiano come memoria e speranza. Lo statuto storico dell'esperienza cristiana nella «meditazione teologica» di Giovanni Moioli
Gesù di Nazareth è l'avvenimento-verità della storia e la sua può essere definita come una storicità assoluta o singolare. Questa determina, secondo Giovanni Moioli, la storicità paradossale del cristiano. Infatti l'esperienza che il cristiano vive nella storia è determinata dal riferimento ineludibile a un evento passato, di cui egli è costituito ""memoria"""" nello Spirito. Tuttavia proprio la normatività e la definitività dell'evento Cristo conferiscono al cristiano anche il senso della relatività di questa storia e dischiudono davanti a lui l'orizzonte di un futuro che rappresenta il compimento delle promesse di Dio. Ciò fa del senso dell'escatologia un elemento discriminante dell'esperienza cristiana. Viene così a delinearsi la posizione paradossale del cristiano dentro la storia: egli guarda a Gesù di Nazareth come alla verità normativa della propria esperienza e di questi viene costituito """"memoria"""" nell'oggi storico; allo stesso tempo egli vive nell'attesa di un futuro che non è sinonimo di ignoto ma ha i contorni del Dio di Gesù. Proprio per questo il cristiano è, contemporaneamente, """"memoria"""" e """"speranza"""". Il percorso all'interno della «meditazione teologica» del Moioli si snoda, in questo volume, attorno a tre assi portanti: l'individuazione del nucleo incandescente del pensiero del teologo milanese nell'idea decisiva della """"singolarità"""" di Gesù; l'instaurazione di un dialogo, attorno a questo nucleo, tra le due forme principali della teologia unitaria di Moioli, la teologia sistematica - in particolare la cristologia e l'escatologia - e la teologia spirituale; la messa a tema di un dato sensibile che accomuna le due forme della teologia moioliana e che fa emergere tutta la singolarità cristiana, ossia lo statuto storico della fede."" -
Semi e voci di Vangelo. La cattedra dei piccoli
Con questo terzo quaderno per la storia della Chiesa di Trapani, continua la nostra ricerca di modelli credibili di amore alla città. Stimolati dall'Anno della misericordia (8 dicembre 2015 - 20 novembre 2016), abbiamo cercato i testimoni a noi più vicini, di cui non vogliamo perdere la memoria. Uomini e donne che rispecchiano la sensibilità del tempo in cui hanno vissuto, ""piccoli"""" che hanno saputo dare pienezza alla loro vita: nel deserto di continue """"perdite"""" come la venerabile Teresa Fardella; offrendo la vita per la Chiesa come il vescovo Filippo Jacolino che giunge in una città dilaniata dalle ferite della guerra; costruire comunità come don Benedetto Palumbo ad Alcamo; mostrarci che la beatitudine del Vangelo è possibile come ha fatto Manuel, il bambino di Calatafimi, con la sua breve ma intensa esistenza. Sono eco della voce-tuono di Gesù, testimoni del suo amore, persone ricche d'ideali umani e spirituali, che parlano ancora dopo la loro morte. Il quaderno contiene anche note che richiamano l'attenzione su padre Benedetto Vivona di Calatafimi e padre Giovanni Sarcona di Castellammare del Golfo, oltre che sull'ex Asilo Charitas in Trapani (ora """"Arco della Speranza""""). Come di consueto sono aggiunte alcune recensioni di volumi di autori della realtà diocesana."" -
Lettera ai cappellani militari. Lettera ai giudici
Nel febbraio del 1965 i cappellani militari della Toscana emanano un comunicato stampa accusando i giovani italiani obiettori di coscienza di essere dei vili. In loro difesa interviene don Milani con una lettera aperta agli stessi cappellani, una lettera di altissimo valore morale e civile nella quale chiede rispetto per chi accetta il carcere per l'ideale della nonviolenza. Per questa sua lettera Milani viene denunciato da un gruppo di ex combattenti e messo sotto processo. Impossibilitato a parteciparvi per l'aggravamento del tumore che lo porterà, di lì a poco, alla morte, Milani scriverà una memoria difensiva sotto forma di lettera ai giudici. In essa la storia civile dell'Italia unita viene riletta senza retorica celebrativa come storia feroce di guerre, di spietato colonialismo, di sopraffazione di poveri. La lettera, vero manifesto contro l'obbedienza cieca, metterà anche sotto accusa la illusoria deresponsabilizzazione dell'esecuzione di ordini, anche omicidi, impartiti da una autorità. Le due lettere di Milani sono accompagnate da note che ne chiariscono il senso e le relazioni con la sua opera. -
I cristiani e la città
Lo studio della città antica si accompagna a una sterminata storiografia e a innumerevoli indagini che, con svariati interessi, hanno affrontato questo tema, sia per il periodo precristiano sia per quello posteriore al diffondersi del cristianesimo. Gli studi che compongono questo volume contribuiscono a tracciare una una storia del pensiero sulla città, in alcuni suoi aspetti peculiari. Organizzata secondo uno sviluppo cronologico e assiologico, questa silloge di saggi si apre con un'indagine nell'ambito dei testi neotestamentari e si chiude con una riflessione sul pensiero di Agostino. I singoli studi, ognuno per la sua parte, si raccordano alle grandi tematiche che la storiografia recente continua a indagare da prospettive diverse. -
Donna sacerdote? Ma con quale Chiesa?
Nel medioevo si riteneva che la donna fosse esclusa dal sacerdozio perché inferiore all'uomo per natura e quindi non adatta a un ministero direttivo. Dio crea la donna perché sia di ""aiuto"""" all'uomo, ciò comporta che la donna non abbia una identità autonoma, ma è in funzione dell'uomo. Per secoli questa è stata la fede indiscussa di tutta la cristianità. Poi il vento della modernità ha spazzato via queste false certezze. Pur crollato il fondamento dell'inferiorità della donna, l'esclusione dal sacerdozio rimane. Si trova un altro fondamento: la metafora nuziale tra Cristo uomo-sposo e la Chiesa donna-sposa, quindi il ministro che agisce in persona Christi deve essere uomo-maschio. A parte l'inconsistenza del fondamento, perché le metafore servono per spiegare, mai per dimostrare, è curioso notare come una convinzione permanga nonostante il crollo delle motivazioni su cui poggia. Gesù non ha mai usato il termine sacerdote, che compare all'interno della comunità cristiana solo nel terzo secolo. Nel contesto cristiano ha senso il sacerdote o l'apostolo? C'è una differenza essenziale. Allora ciò che deve essere messo in discussione nella istituzione della Chiesa è la struttura maschilista e sacerdotale."" -
La «Carità» di Ludovico da Casoria. Chiesa, cultura e movimento cattolico a Napoli dopo l'Unità di Italia
Stereotipi e pregiudizi storiografici hanno delineato un modello di cattolicesimo napoletano permeato di cultura antirisorgimentale, imbevuto di legittimismo borbonico e intransigenza filopapale. La vicenda biografica di Ludovico da Casoria (primo santo napoletano del pontificato di Papa Francesco) e della rivista da lui tenacemente voluta, La Carità, è emblematica di una questione cattolica napoletana molto più complessa e articolata. In un contesto ancora esacerbato dalle polemiche tra Stato e Chiesa negli anni immediatamente postunitari e dalla perdita di Napoli del ruolo di capitale, il periodico diventa ben presto l'espressione più qualificata di una cultura cattolica sempre più influenzata dagli stimoli dell'incontro tra liberalismo non anticlericale e cattolicesimo non antinazionale (la rivista ospita articoli di A. Capecelatro, P. Campello della Spina, C. Cantù, E. Cenni, A. Conti, F. Dupanloup, F. Persico) e sempre più attenta e sensibile quindi ai cenacoli e alla stampa italiana che privilegiano la coraggiosa scelta di una progressiva conciliazione tra liberali e cattolici, favorendo la maturazione di un movimento cattolico che anche a Napoli si avvia speditamente nel percorso dell'impegno sociale e politico. L'avvento del pontificato di Leone XIII e la sconfitta irreversibile della corrente intransigente con l'enciclica Immortale Dei, valorizzano ancor più le sensibilità culturali del periodico che ormai è diventato la voce più autorevole a Napoli di un cattolicesimo autenticamente nazionale, il quale con l'enciclica Aeterni Patris si impegna attivamente nella lotta anti-hegeliana ed anti-positivista, per la costruzione di una filosofia compiutamente cristiana attraverso l'evoluzione di un tomismo non più reazionario e chiuso agli influssi e al confronto con la modernità. -
Don Lorenzo Milani. Ediz. illustrata
Lorenzo Milani era un ragazzo di buona famiglia, sveglio e interessato all'arte. Un giorno entrò in una chiesa e lesse il Messale. Da quel momento non poté più fare a meno di Gesù. Età di lettura: da 6 anni. -
Per un nuovo umanesimo
I contributi raccolti in questo volume, nonostante la diversità degli approcci, sono collegati tra loro attraverso il desiderio di fornire un apporto specifico alla formazione del ""nuovo umanesimo"""". Gli autori si soffermano a considerare l'uomo nel suo ambiente esistenziale (geografico, territoriale, sociale, ecclesiale) e in relazione con gli altri, soprattutto dal fronte delle religioni, per offrire una possibilità di incontro e di cooperazione proprio attraverso la rivisitazione del concetto di misericordia. Non si pretende di aver esaurito gli argomenti toccati. Le posizioni espresse hanno permesso di percorrere un buon tratto di cammino insieme verso la comprensione dell'uomo di oggi, delle sue potenzialità, conflittualità e dei suoi limiti, a volte spinto verso le zone dell'infraumano puramente biologico e altre volte verso le frontiere del postumano dei robot, o ancora delle chiusure egoistiche. Nel confronto dei saperi e nel dialogo onesto tra le persone è possibile ancora l'indagine sul mistero dell'uomo e sul mistero di Dio, il Dio-Amore che avvolge e attira ogni persona."" -
La Bibbia in 365 giorni. Storie dalla Bibbia per ogni giorno
Un'idea regalo che vi accompagnerà in un eccitante viaggio alla scoperta delle più belle storie della Bibbia, una per ogni giorno dell'anno. Illustrata con cura, La Bibbia in 365 giorni avvicina i ragazzi ai personaggi biblici, da Giuseppe e Mosè, da Davide a Daniele. Ripercorre inoltre la vita di Gesù, la nascita, i miracoli, le parabole e i suoi ultimi giorni. -
La mia prima Bibbia illustrata
Età di lettura: da 6 anni. -
Storie dimenticate della Bibbia
Età di lettura: da 6 anni. -
Gesù. Cosa fece? Perché è ricordato ancora oggi?
Duemila anni fa un falegname di nome Gesù ha cambiato il mondo. Scopri il suo mondo, le sue storie, le sue parabole, i suoi miracoli. Vieni a conoscere la vita di colui che ha ispirato milioni di persone. Età di lettura: da 6 anni. -
Letture devote ed esegesi critica nel lungo XIX secolo
Il presente volume riporta alla luce materiale documentario in parte inedito sull'interpretazione del testo sacro attuata dalle donne nel corso del XIX secolo. Cattoliche, protestanti, ebree ed ortodosse provenienti dall'Europa e dal Nord America, dunque da diversi contesti linguistici e religiosi, si rapportano al testo sacro con diversità di approcci, ma con la stessa passione e inventiva. Si va dall'assunzione di personaggi biblici, come modelli per impostare la propria vita, fino alla partecipazione alla nascente esegesi storico-critica. -
Coltivare il cuore. Storie vocazionali e percorsi di discernimento in terra di Sicilia
Un testo, Coltivare il cuore, in continuità coerente e contestualizzante, con la proposta che ci viene da tutta la Chiesa in preparazione al Sinodo Giovani, fede e discernimento vocazionale e si assume la responsabilità di tradurre in esperienza regionale, cioè locale, quanto viene indicato come cammino propedeutico, come mentalità da rinnovare, come esperienza da raggiungere. È scelta di linguaggio-prossimo, cioè di un parlare, scrivere, riflettere in modo incarnato, a contatto con la realtà e non semplicemente ribadendo i discorsi di sempre, principi teorici, importanti, ma lontani spesso dalla percezione reale dei nostri giovani, e forse, anche dei nostri operatori di pastorale vocazionale. Ma il nostro testo contiene anche una sua nota specifica, locale, sempre sinodale, ma di quella di sinodalità che si compie come communio sanctorum nella terra-cielo di Sicilia.