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Cuore di cane. Ediz. integrale
Il romanzo satirico ""Cuore di cane"""" racconta la storia della trasformazione chirurgica di un cane in uomo, ed è un'evidente critica nei confronti della società sovietica, in particolare dei nuovi ricchi che sorsero dopo la rivoluzione bolscevica. Un cane parlante in agonia scruta e giudica l'umanità, fino a che un professore di medicina di fama mondiale lo salva prendendolo con sé. Un giorno, però, il padrone decide, insieme al suo assistente, di trapiantare all'animale i testicoli e l'ipofisi di un uomo morto. Da questo momento si assiste al fatidico passaggio del cane da animale a individuo e comincia ad assumerne abitudini e vizi."" -
Il libro dell'inquietudine. Ediz. integrale
Il libro dell'Inquietudine è stato pubblicato in Portogallo per la prima volta nel 1982. La difficoltà di lettura dei documenti originali - ritrovati in un baule dopo la morte di Fernando Pessoa - ha richiesto la loro trascrizione completa. Pessoa ci parla del disagio che sente nello stare in mezzo agli altri e di quello che gli procura la solitudine. Non trova sollievo né nell'una né nell'altra condizione; questo logorio lo snerva e lo porta a introiettare dentro di sé e nei suoi eteronimi la sua arte e la sua capacità analitica, per poi riprodurla sulla carta in cui trova il suo sfogo. -
Il grande Gatsby. Ediz. integrale
Il giovane James Gatz, nato da una famiglia umile, decide di andarsene dal Nord Dakota con la volontà di trasformare sé stesso e la sua identità: diventa così Jay Gatsby. A Louisville, dove si trova per l'addestramento militare, conosce Daisy Fay, della quale si innamora; una volta tornato in Europa dopo la Prima Guerra mondiale, però, Gatsby scopre che la sua amata si è sposata con un noto giocatore di polo di Chicago. Qui comincia il suo percorso per riconquistarla, raccontato dalla voce narrante del romanzo, Nick Carraway, cugino di Daisy e vicino di casa di Gatsby. La zona di Long Island in cui vivono brulica di nuovi ricchi il cui unico interesse è organizzare feste e ricevimenti esclusivi, ma in realtà nasconde un mondo fatto di solitudine e fragilità. Gatsby, che ormai fa parte di questa società ""sfavillante"""", dopo essersi reso conto che per realizzare il proprio sogno non è sufficiente possedere qualunque mezzo, subirà una fine infelice, disperato d'amore per la bella Daisy."" -
Candido o l'ottimismo. Ediz. integrale
In quest'opera l'inquietudine metafisica dinanzi all'inspiegabile presenza del male nel mondo si risolve in una farsa grottesca e crudele, che Voltaire ha saputo trasformare in una parabola universale sulla miseria e sulla grandezza dell'uomo. Egli non fornisce risposte che pretendono di essere risolutive: le avventure, le sciagure e le improvvise fortune e delusioni che coinvolgono i personaggi di Candido sembrano dimostrare, infatti, che ogni tentativo di rispondere risulta inutile. Quello che, invece, conta è la forza dell'intelligenza, dell'arguzia e dell'ironia e, se questa non basta, costituisce a ogni modo la sola risorsa concessa agli uomini per far fronte alla realtà. -
Canne al vento. Ediz. integrale
In ""Canne al vento"""" (1913), come in molte altre sue opere - """"Elias Portolu"""" (1913), """"Cenere"""" (1904), """"Marianna Sirca"""" (1915), per citarne alcune - la Deledda ambienta la vicenda nella sua terra d'origine. È un'intensa storia d'amore, dolore e morte immersa in un mondo quasi primordiale e mitico, ove le passioni umane sono dominate da un forte senso del peccato e da un'inesorabile fatalità. Fra tardo Verismo e Decadentismo, ma con un'impronta del tutto originale e straordinariamente suggestiva, la scrittura della Deledda mostra ancor oggi tutta la sua sapiente capacità di penetrare ed evocare i drammi senza tempo della coscienza umana."" -
Il ritratto di Dorian Gray. Ediz. integrale
Dorian Gray, giovane bellissimo che della bellezza ha un culto morboso e decadente, riceve dall'amico pittore Basilio Hallward un ritratto che lo raffigura nella pienezza della gioventù. Per un sortilegio, ottiene che i segni della decadenza fisica dovuta al trascorrere del tempo appaiano sul ritratto lasciando indenne la sua persona. Si dà così una vita dissoluta, ma l'immagine del quadro gli rammenta la sua reale identità. -
Mastro don Gesualdo. Ediz. integrale
Dopo le prime prove letterarie, ancora influenzato da un Romanticismo attardato e dalla Scapigliatura, Giovanni Verga, sin dalla novella Nedda (1874), tenta una nuova maniera narrativa, volta a rappresentare con sempre maggior realismo temi e personaggi ispirati alla natia Sicilia. Egli approfondirà e consoliderà con esiti sempre più rigorosi tale ricerca nelle sue raccolte e nei romanzi ""veristi"""", ossia I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1888). In quest'ultima opera, appartenente al ciclo dei """"vinti"""", Verga continua nella sperimentazione di canoni stilistici innovativi, al fine di rappresentare la condizione di un uomo che, pur avendo conseguito col proprio lavoro una posizione economica ragguardevole, è comunque destinato alla sconfitta, a un destino cieco e incomprensibile contro il quale è del tutto inutile ribellarsi."" -
I fratelli Karamazov. Ediz. integrale
Il continuo e violento contrasto tra padre e figli è la tematica centrale del romanzo, forse il più articolato di Dostoevskij. Fëdor, vecchio malvagio e libertino, con il suo carattere arrogante e tirannico suscita l'odio dei quattro figli Alësa, Dmitrij, Ivan e dell'illegittimo Smerdjakov. Accomunati dal profondo disprezzo per il padre, i fratelli Karamazov si presentano con caratteri profondamente diversi: Alësa, il minore, è novizio in un convento, ma si trova costretto a tornare a casa dopo l'omicidio del padre; Dmitrij, giovane impulsivo e appassionato, si innamora di Grusenka, una seducente ragazza amata anche da Fëdor; Ivan è un arguto e raffinato intellettuale, diviso tra fede e ateismo, mentre Smerdjakov, a causa della sua epilessia, viene ridotto alla condizione di servo della casa. Quando l'anziano padre viene ucciso, il primo ad essere accusato è Dmitrij, colui che ha il motivo più evidente per volersi liberare di Fëdor. Nel raccontare le vicende umane della famiglia Karamazov - il conflitto generazionale, la disgregazione e il crollo dei valori e delle regole della società patriarcale, che sfociano nel parricidio, manifestazione più alta e concreta di questi nuovi sentimenti - Dostoevskij mostra tutta la potenza evocativa della sua scrittura che da sempre conquista i lettori di tutto il mondo. -
I Malavoglia. Ediz. integrale
Dopo le prime prove letterarie, ancora influenzate da un Romanticismo attardato e dalla Scapigliatura, Giovanni Verga, sin dalla novella Nedda (1874), tenta una nuova maniera narrativa, volta a rappresentare con sempre maggior realismo temi e personaggi ispirati alla natia Sicilia. Egli approfondirà e consoliderà con esiti sempre più rigorosi tale ricerca nelle raccolte successivamente pubblicate (Vita dei campi, 1880, Novelle rusticane, 1883, Per le vie, 1883, Vagabondaggio, 1887, I ricordi del capitano d'Arce, 1891, Don Candeloro & C., 1894) e nei romanzi ""veristi"""": I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo. Specie ne I Malavoglia, ove il Verga sperimenta canoni stilistici radicalmente innovativi, l'estrema durezza della vita quotidiana delle popolazioni meridionali, e la loro condizione di """"vinti"""", in balìa di un fato cieco e incomprensibile, sono senz'altro fra gli aspetti più incisivi della narrazione."" -
Il principe. Ediz. integrale
Il Principe è un trattato di dottrina politica che parte da un punto di vista realistico ed amaro. Poiché gli uomini tendono per natura a sopraffarsi gli uni con gli altri, è necessario che intervenga un potere al di sopra delle parti che valga a dominare il tumulto delle passioni. In tempi di corruzione e disordine, questo potere spetta al ""Principe"""" cioè ad una singola, fortissima personalità che dell'egoismo umano sappia fare uso economico ed utile. Lo stile di quest'opera rappresenta un modello insuperato di concisione e di forza in cui la lingua si piega a tutte le esigenze del pensiero."" -
Il fantasma di Canterville e altri racconti
Nelle tenebre illuminate da candele, da più di tre secoli, il fantasma di Sir Simon si aggira tra le antiche stanze del castello di Canterville. Da buon fantasma usa tutte le armi in suo possesso per terrorizzare gli inquilini del castello fino a quando arriva un'audace famigliola americana che lo sconfiggerà a colpi di fionda e scetticismo. Il fantasma, ormai stanco e sconsolato, verrà aiutato dalla dolce Virginia che cambierà per sempre il suo destino. A questo si aggiungono in questa raccolta altri celebri racconti del più noto autore irlandese. -
Il mercante di Venezia. Testo inglese a fronte
Tra le opere più famose del grande autore, poeta e drammaturgo inglese, è doveroso citare Il mercante di Venezia, commedia in cinque atti scritta tra il 1596 e il 1599. La vicenda, ambientata a Venezia e a Belmont, ruota attorno a due donne particolarmente astute: Porzia e Nerissa, mogli rispettivamente di Bassanio e Graziano, che si fingono avvocato e scrivano per difendere i loro interessi dall'usuraio ebreo Shylock. Ne Il mercante di Venezia vengono affrontate diverse tematiche care all'autore, tra cui: il conflitto fra ego e amore, che caratterizza la personalità dell'ebreo Shylock il quale mette gli affari economici al di sopra delle relazioni umane; il pregiudizio e l'intolleranza tra ebrei e cattolici, questione nata dal forte e reciproco disprezzo tra le due religioni; la pietà e la legge, strumento da manipolare per scopi ingiusti, ma al contempo artefice di bene. -
Romeo e Giulietta. Testo inglese a fronte. Ediz. integrale
Romeo e Giulietta è la più nota tragedia di Shakespeare e anche una delle più drammatiche storie d'amore che siano mai state raccontate. La vicenda dei due innamorati è diventata il simbolo, per eccellenza, di una concezione totale, assoluta e profondamente romantica di un sentimento che si oppone con coraggio, ma senza successo, agli ostacoli sociali e culturali di un'epoca, all'odio e alla lotta di due famiglie divise da un rancore antico e implacabile. -
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Ediz. integrale
Cervantes, Dumas, Conan Doyle: scrittori il cui nome, forse, può non essere ricordato, o suonare polveroso e persino antipatico, specie a motivo di deludenti ricordi scolastici. Nessuno però ignora Don Chisciotte e Sancio Panza, D'Artagnan e Sherlock Holmes, personaggi di carta a cui è toccata la sorte d'essere più vivi e longevi dei loro creatori. Destino analogo pure per il Dottor Jekyll e per Mister Hyde, i quali - come vuole la leggenda - si racconta siano stati sottratti ad un incubo e messi su pagina da Stevenson nel 1886, dopo un rapido quanto forsennato travaglio scrittorio. Di che tratti il racconto è universalmente noto: il ""doppio"""", la lotta fra il Bene e il Male, una metamorfosi sconcertante, la Londra vittoriana e i suoi più perturbanti segreti, i pericoli tremendi che l'uomo affronta ogni volta che sfida l'ignoto, mirando, magari, a trascendere l'Humana condicio. Siamo dinanzi, forse, a un vecchio libro per nuovi lettori: lo """"strano caso"""", difatti, inizia da una porta, da un uscio a cui non si presta volentieri attenzione; eppure, Jekyll e Hyde aspettano inquietanti poco oltre... E, non per caso, chi già sta leggendo si trova similmente su una soglia: giusto il tempo di cambiare pagina e si è oltre, dentro i labirinti e gli abissi di un capolavoro senza spazio né tempo."" -
Delitto e castigo. Ediz. integrale
Raskol'nikov è uno studente che, mosso tanto della miseria quanto dall'orgoglio intellettuale, si risolve a progettare e a compiere l'omicidio di una vecchia usuraia. I rimorsi e i dubbi legati a questo atto assoluto minano le sue convinzioni filosofiche e lo fanno precipitare in uno stato allucinato e febbrile. In una Pietroburgo afosa e inquieta, il giovane vaga senza requie, dando inizio a un lungo percorso di espiazione che trova redenzione nell'accettazione e nell'amore di Sonja, incarnazione di una bontà incondizionata. Pubblicato nel 1866, Delitto e castigo è uno dei massimi capolavori della letteratura russa e mondiale, che affonda le proprie radici nella doppiezza della natura umana e nel suo tormentoso viaggio tra bene e male, tra singolo e collettività, tra morale e superbia al limite del divino. Il più celebre romanzo di Dostoevskij ispira e dialoga ancora con il lettore contemporaneo grazie alla complessità del suo ordito narrativo, in cui il tumultuoso intrecciarsi delle vicende viene scandito da innumerevoli colpi di scena, una fine ricerca psicologica e una ricchezza tematica impareggiabile. -
Memorie del sottosuolo. Ediz. integrale
Memorie del sottosuolo esce a puntate nel 1865 sulla rivista «Epoca», in un momento cruciale della vita personale e lavorativa dello scrittore. Questo romanzo si divide in due parti: nella prima si trova il vero e proprio monologo filosofico contro il positivismo e il romanticismo; la seconda parte, invece, è incentrata sulla rievocazione memoriale della storia accaduta al protagonista che l'autore usa per dare credito alla malvagità dell'animo umano. Il protagonista delle Memorie, che ha tratti autobiografici di Dostoevskij, è un uomo timido, senza risorse, respinto nel sottosuolo dalla brutalità della vita sociale. Per questo motivo decide di tormentare Liza, una giovane prostituta incontrata in una gelida sera di neve, cercando soddisfazione e rivalsa dalle crudeltà inflitte alla donna. -
La suocera. Testo latino a fronte
La fabula si snoda intorno all'improvviso abbandono del tetto coniugale da parte della giovane Filumena, durante l'assenza del marito Panfilo, e alle congetture fatte dai vari personaggi per comprendere le motivazioni del suo gesto e trovare una soluzione per la spiacevole situazione. A monte di tutto c'è la volontà di nascondere il suo stato di gravidanza, frutto di una violenza subita prima del matrimonio per opera di uno sconosciuto. Da qui nasceranno una serie di equivoci dovuti a valutazioni sbagliate, pregiudizi fuorvianti e notizie parziali che porteranno a sospettare della suocera Sostrata. Il lieto fine è reso possibile dall'intervento della bona meretrix Bacchide, ex amante di Panfilo, che attraverso il riconoscimento dell'anello perso dallo stupratore durante la violenza rende possibile individuare proprio in Panfilo il padre del bambino, favorendo così la riconciliazione dei coniugi. -
L'arte della guerra. Ediz. integrale
L’arte della guerra, ispirato agli insegnamenti di Sun Tzu, fu probabilmente scritto nel IV secolo a.C. ed è pertanto considerato il più antico manuale bellico. È ispirato a un unico chiarissimo principio: il modo migliore per essere certi di vincere una guerra è assicurarsi la vittoria ancora prima di cominciare a combattere. Ciò significa studiare l’avversario, i suoi punti di forza e di debolezza; conoscere alla perfezione il terreno di battaglia, ma anche i propri limiti; giocare di sorpresa, con manovre e scelte tattiche inaspettate; e soprattutto contare sulla massima velocità nelle informazioni (che saranno carpite al nemico da un nutrito esercito di spie) e nell’organizzazione delle contromosse. Tutto ciò farà sì che ogni azione abbia la massima efficacia possibile ed eviti inutili stragi. L’arte della guerra è diventato oggi un libro di culto anche per migliaia di manager e dirigenti aziendali. -
Cuore. Ediz. integrale
Amore per la patria, impegno nello studio e nel lavoro, sacrificio, rispetto per i genitori, gli insegnanti e le autorità: questi sono i valori che il libro Cuore difende strenuamente e ha trasmesso a innumerevoli generazioni di ragazzi. Pubblicato per la prima volta a Milano nel 1886, il romanzo si affermò ben presto come il più celebre libro per ragazzi scritto in Italia e uno dei più famosi al mondo, grazie alle traduzioni in moltissime lingue straniere. Quando il libro uscì, l'Italia si trovava di fronte al titanico sforzo di diffondere su tutto il territorio un'unica coscienza nazionale, realizzando inoltre un'unificazione linguistica e culturale che ancora mancava. Ecco che Cuore, con le sue pagine accorate, va letto come ambizioso tentativo di farsi catalizzatore di quel fondamentale processo. -
Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni. Ediz. integrale
Se si considera la personalità dell'autore e l'estroso argomento, Flatland potrebbe apparire come un capriccio letterario, rampollato semmai nell'otium accademico di un bonario erudito ottocentesco. Potrebbe essere definito un compiaciuto paignion, un esercizio virtuosistico animato dal «gusto minuto, miope, paziente dello svolgimento di un teorema». Eppure, l'operetta di Abbott non è solo questo. Essa si inserisce coscientemente in una precisa tradizione anglosassone, che potrebbe dirsi fantastica, la quale, da Thomas More a Lewis Carroll, configura mondi alternativi che permettono uno sguardo straniato su quello reale e contemporaneo allo scrittore. Spazia, inoltre, tra i generi senza coincidere con alcuno, giacché per lo meno gli andrà anche attribuita la funzione di pamphlet satirico, fine meccanismo di denuncia sociale. In tale contesto, paragonando gli uomini a linee, piani e figure geometriche l'autore lancia la sua critica verso una società statica e piatta, teorizzando l'esistenza di mondi a più dimensioni tutti ancora da scoprire attraverso l'elevazione della mente.