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Una traversata delle Alpi. A piedi da Ventimiglia a Trieste
Una traversata delle Alpi, un viaggio di conoscenza e di ricerca dell'anima profonda di queste terre. L'autore le percorre con leggerezza e curiosità, raccogliendo tra le pieghe di valli e creste, racconti, leggende e storie di personaggi: Aldo il contrabbandiere, Plinio maestro elementare, il burbero Rudi, la capannara Nicoletta, la signora Roberta con i suoi dolcetti e tanti altri sono stati veri waypoint di questa navigazione alpina. Ma altre vicende storiche che incontra sul suo cammino arricchiscono il racconto. Dall'eroica epopea dei Valdesi, alla colonizzazione dei Walser, dall'""oro bianco"""" della Valformazza alla rivolta contadina in Tirolo del '500, dalla nascita dell'alpinismo all'esplosione del turismo di massa. Ed entrano in scena personaggi che a vario titolo hanno lasciato un'impronta su queste montagne. Andreas Hofer, Walter Bonatti, Ettore Castiglioni, Julius Kugy, Henri Arnaud, Pier Fortunato Calvi per citarne alcuni. """"Briganti, pellegrini, soldati, eretici, contrabbandieri, santi, partigiani, perseguitati, sono stati miei compagni di viaggio sul percorso: abbiamo messo i nostri scarponi, uno davanti all'altro, sugli stessi acciottolati""""."" -
Il Mostro di Modena. Otto femminicidi ancora irrisolti
Tra il 1985 e il 1995 furono assassinate a Modena otto giovani donne, tutte consumatrici di eroina e in larga maggioranza dedite alla prostituzione. Vite ai margini, gioventù spezzate prima dalla droga e poi da una mano criminale. Una pagina di storia modenese che non è ancora stata chiusa - nessuno degli otto delitti è stato risolto - e che forse, a ben guardare, non è mai stata davvero aperta: reticenze, lentezza nelle indagini, errori, una città intera che pare essersi chiusa gli occhi davanti al degrado e all'umiliazione dei più fragili, preferendo ignorare il lato oscuro di quel benessere che prometteva di non finire mai. A più di trent'anni dal primo omicidio, un romanzo basato su un'ampia documentazione storica e realizzato con la consulenza del giornalista Pier Luigi Salinaro - il primo a ipotizzare la presenza di uno stesso killer dietro agli otto omicidi - prova ad aprire uno squarcio di memoria su fatti e persone troppo a lungo dimenticati. -
Milano Porta Tosa. Alla ricerca di una stazione scomparsa
Milano Porta Tosa: la stazione che non c'è. Ma che c'è stata, anche se non ha mai avuto un vero sviluppo. I progetti erano grandiosi: edifici imponenti, un piazzale limitato. La realtà fu l'esatto contrario: un vasto piazzale, con edifici piuttosto angusti. E la sua storia fu breve, anche se intensa: al contrario delle altre stazioni milanesi, quasi tutte sopravvissute, alcune ristrutturate o adattate ad altri scopi, Milano Porta Tosa è scomparsa, cosa rara nella storia delle nostre ferrovie. Qualche labile traccia rimane nelle leggende metropolitane e negli incerti ricordi degli appassionati di vecchi binari. E negli archivi, a saperli interrogare, formulando le giuste domande. Chi l'ha pensata? Si conoscono dei progetti? Chi l'ha costruita? Ma è stata davvero costruita? Come, e quando? Quali linee, quali città serviva e come interagiva con il sistema Milano? E infine, e soprattutto: cosa ne è stato? Troveremo molte delle risposte andando ""alla ricerca di una stazione perduta"""". Le troveremo nei documenti, negli articoli di giornale, nella storia cittadina, e anche passeggiando per una geografia urbana che a saperla guardare conserva - nelle case, nel tracciato viario - tracce preziose e sorprendenti. Torneremo indietro alle Cinque Giornate scoprendo che proprio Milano Porta Tosa fu al centro di notevoli avvenimenti storici. Assisteremo a dibattiti tra progettisti, passeggiate sugli antichi bastioni, all'apprezzamento del Re. Perché la nostra stazione si nasconde tra le pieghe di un tempo affascinante, quello dei primi treni: quando l'Italia fece capolino fra le nazioni."" -
Il Maestro è servito. Ventotto menu ispirati alla tavola e alla musica di Giuseppe Verdi
Ivo Gavazzi, ""Cuoco d'Oro"""" e anima della cucina e della gastronomia bussetana, può considerarsi un pioniere della moderna concezione dello stare a tavola, un rito in cui i sapori devono sapersi conciliare con le suggestioni culturali e con le più autentiche tradizioni del territorio. Nato nella patria di Verdi, Gavazzi è stato anche il primo a riportare a tavola il Maestro, facendo rivivere le ricette trovate nell'antico libro della cuoca di casa Verdi, Ermelinda Berni, e inventandone di nuove. Ventotto menu completi, dall'antipasto al dolce, compongono questo ricettario atipico che stimola non solo il palato ma anche la memoria e la fantasia, alleate indispensabili di chi ambisce ad eccellere ai fornelli."" -
Cronache di un viandante. Modena-Iquitos, solo andata
Per raggiungere il Perù senza aerei, partendo da Modena, bisogna affacciarsi sull'Oceano, cercare un passaggio in barca, scendere a compromessi con i Caraibi, inebriarsi dei profumi colombiani, districarsi nelle insidiose terre ecuadoriane ed infine scivolare lentamente sui fiumi dell'Amazzonia. Dimenticando ogni convinzione o pregiudizio, fino a dubitare del proprio nome. Siete pronti? Dopo una breve pausa in Italia, Giacomo riprende la strada, destinazione Perù; per questa seconda ed ultima parte di viaggio, dovrà confrontarsi con le onde dell'Atlantico, le notti al timone in cui anche le certezze più inossidabili vacillano dinnanzi all'Universo, la desolazione lasciata dagli uragani e i traffici illegali colombiani. A spingerlo lungo il cammino non è solo una promessa fatta quasi per scherzo in una tiepida notte australiana; man mano che le latitudini scorrono sotto ai suoi piedi, il viandante capisce che in quel viaggio è nascosta l'opportunità di mollare gli ormeggi della Ragione, cullarsi in balia dell'Ignoto per ritrovare qualcosa creduto dimenticato. Incontrando un viaggiatore di passaggio nella vostra via, probabilmente gli chiedereste: ""Chi sei? Dove stai andando? Perché ci vai?"""". E se al posto del viaggiatore ci fosse uno specchio, cosa risponderebbe l'immagine che vi fissa insistentemente?"" -
Là fuori. Il mio mondo ai tempi del coronavirus
Un invisibile re mostruoso ha costretto grandi e piccoli a stare dentro casa per molto tempo. Un diario di una bambina ci racconta paure, emozioni e desideri che appartengono a tutti noi. Andrà tutto bene? -
Quelli della Via Emilia. Storie di trotto da Bologna, Modena e Cesena
Trent'anni fa, un po' meno del tempo di cui mi occupo di questo sport, il trotto e l'ippica erano al centro delle questioni e dei dibattiti sportivi e nei bar, non solo il lunedì come per il calcio, ma tutti i giorni si parlava di trotto e di ippica. Oggi, al contrario, siamo pochi e tutti segnati dall'età e negli ippodromi che nei giorni di gran premio facevano il tutto esaurito, oggi si aprono dolorosi deserti. Attraverso la rubrica di 'Trotto&Turf' intitolata 'Il club della via Emilia' ho cercato in questi ultimi anni di registrare e di recuperare quel mondo che adesso sembra sull'orlo dell'abisso. Ma, al contrario, la mia speranza, è questo mio contributo serva in una prospettiva di rinascita e riqualificazione. La via Emilia è qualcosa di speciale per il mondo del trotto, perché qui, più o meno, è nato e qui ha sviluppato radici che sono tutt'ora vive e cercano di reggere il forte impatto del tempo e della cultura che, anche e soprattutto con l'avvento di Internet, hanno cercato di estirparle. Questa raccolta mirata di ritratti di personaggi particolari, di cavalli, di uomini ma sempre comunque di protagonisti, è un omaggio e un tributo che faccio volentieri a un mondo che mi ha insegnato molto e al quale debbo essere riconoscente. Nel corso della lettura troverete cavalli, allenatori e driver della nostra regione ma anche colleghi giornalisti, appassionati, cultori dell'ippica come una sorta di poesia. Bologna, Modena e Cesena sono tre poli d'attrazione per il trotto, di qui sono passati praticamente tutti i più grandi cavalli e professionisti del settore, qui si corre praticamente tutto l'anno e il nostro umile desiderio sarebbe che tutto proseguisse come prima, quando l'ippica era, dopo il calcio, lo sport preferito dalla gente, giovani compresi. -
Frammenti. Racconti e testimonianze
"Frammenti"""" è una raccolta di racconti autobiografici e di testimonianze accumulate dall'autore negli anni e durante numerosi viaggi. Pur non seguendo un ordine cronologico, l'insieme di storie si presenta come un vero e proprio """"diario"""" di vita, fatto di incontri, di ricordi (anche collettivi), di episodi spiacevoli o addirittura tragici, di aneddoti comici, ma soprattutto di riflessioni e rivelazioni personali. Questo libro è una sorta di """"regalo"""" che l'autore vuole fare a chiunque vorrà leggerlo, mettendo nero su bianco la realtà che ha incontrato, sperando possa essere utile e significativa anche per altri. E di certo non lasceranno indifferenti gli episodi e i temi trattati: testimonianze di sopravvissuti a tragedie umane, di chi è fuggito dalla «cattiva sorte» e di chi l'ha subita, di malcostume lento a venir meno, di credenze e tradizioni di una volta, di costumi e culture differenti, di ricordi d'infanzia che strappano un sorriso, ma soprattutto una sincera e spontanea confessione intima dell'autore che indaga le proprie fragilità, le proprie scelte e la propria risolutezza. Un libro che spinge il lettore a riflettere, a scoprire l'orgoglio della solitudine e il fascino del Silenzio, ad entrare in empatia con i """"protagonisti occasionali"""" delle vicende della vita e ad andare oltre la superficie." -
Lezioni di panico
Ogni volta che dici «se fosse andata così» apri una finestra sul nulla, una finestra dalla quale è molto più facile buttarsi che restare a guardare il panorama. Gli universi paralleli sono molto pericolosi. Bologna, 2020. Due insegnanti all'epoca della morte dell'istruzione, relazioni instabili e ansiogene, psichiatri, psicofarmaci, la difficoltà di procreare e di procedere. Una famiglia di immigrati si confronta con l'istituzione scolastica e con la vita in periferia, per niente adatta a far attecchire i sogni. Il narratore onnisciente è nel buio di un'osteria bolognese ad osservare ogni singolo movimento del circo incessante che gli si muove attorno... -
Lockdown Story
8 marzo 2020: inizio del lockdown, in italiano confinamento, una data che nessuno di noi potrà più scordare. È cambiata la vita? E come? È cambiata per tutti allo stesso modo? Quali sono stati i risvolti psicologici, i cambiamenti interiori, gli effetti che ha avuto sulle nostre relazioni umane, affettive, sentimentali? In questo diario di vita personale e sociale, Gianni Ricci vuole rispondere almeno in parte a queste domande, rispecchiando pensieri, sensazioni ed emozioni di una piccola ma variegata campionatura di popolazione modenese e non, che ha vissuto questo difficile e straordinario periodo. Ma la vera domanda è: riusciremo a far evolvere tutta questa fatica e questo dolore in qualcosa di positivo? Riusciremo ad imparare dalla storia? -
Vipitenesi. Storia di una comunità dalle origini al dopoguerra
Pubblicazione realizzata dal Comitato di Educazione Permanente di Vipiteno. Queste pagine raccontano, con parole e immagini in gran parte inedite, la nascita e lo sviluppo della comunità di Vipiteno, dagli albori al dopoguerra. Sullo sfondo delle principali vicende storiche che hanno interessato il territorio, trova spazio la viva voce di tanti testimoni che hanno contribuito a ricostruire un affresco ampio e corale della vita della città. Storie di duro lavoro, di privazioni e sacrifici, ma anche espressione di una grande voglia di costruire un futuro comune di prosperità per se stessi e per le nuove generazioni di Vipitenesi - Sterzinger. -
Le storie dell'almanacco. Tacchi, pacchi e trucchi rock
Non una storia del rock, e nemmeno un'enciclopedia, ma una chiacchierata ricca di ritratti, aneddoti e curiosità sulle grandi star musicali che tutti adoriamo. Francesca Mercury, organizzatrice e produttrice di eventi, curatrice della rubrica ""Almanacco Mercury"""" (presente su tutti i social network e fonte di buona parte del materiale di questo libro), ma soprattutto grande appassionata di musica, ci conduce in un viaggio nella formidabile epopea del rock, intrecciandola con le proprie storie di vita vissuta, le esperienze professionali e personali, riflessioni sparse sul mondo dello spettacolo e... un amore incrollabile per i tacchi alti! È per questo che il suo viaggio si svolge sia nel pubblico che nel privato, sul palcoscenico come dietro le quinte, sotto i riflettori ma anche on the road, in una narrazione che ci fa sentire i nostri miti, come non mai, vicini e umani."" -
Storie folk. Il folk revival nell'Italia settentrionale e centrale raccontato dai protagonisti. Testimonianze e documenti
Perché ""Storie folk""""? Perché sono tante voci a raccontare tante storie! La storia del movimento di folk revival degli anni '50 e '60. Le storie dei protagonisti del nuovo movimento revivalistico degli anni '70 e '80 nell'Italia settentrionale e centrale. Le storie odierne della mazurka klandestina e delle nuove realtà giovanili del bal folk."" -
Il cimitero dei vivi
Modena, fine anni Settanta. Un ragazzo di vent'anni con in testa la poesia e in corpo molto vino, tra strade, fossi, osterie e l'argine del fiume, sempre in bilico tra città e campagna, tra sogno e realtà, alla ricerca di se stesso. Una giovinezza segnata da inquietudini e vagabondaggi, amori, delusioni, scoperte, profonde malinconie e sconfinate aspettative. Una giovinezza che ci viene restituita tutta intera, come una folata di vento, in queste pagine che traboccano di ritmo e di vita. -
La cruda storia del gatto Leonzio (narrata da lui medesimo)
"Potete ingannare chiunque, ma è quasi impossibile riuscire a ingannare un gatto: sentono d'istinto quando qualcuno non li ama"""". (Signorina Plunkett) Come tutti i gatti che si rispettino, anche il rosso Leonzio sa leggere e scrivere. Sulle ginocchia della sua buona padrona, appassionata di romanzi rosa, ha ascoltato infinite storie che lo hanno educato ai bei discorsi e ai buoni sentimenti. Così quando la sua amata signora muore, forse avvelenata dalla perfida donna che la assiste, Leonzio ha un unico proposito per l'avvenire: vendetta. Attraverso le surreali peripezie di un gatto e dei suoi bizzarri compagni di viaggio, l'autore mette in scena il variopinto spettacolo di un'umanità di provincia, tra mariti fedifraghi e vedove poco allegre, artisti sognatori e trafficanti senza scrupoli, matti che non sono poi così matti e pittori di chiara fama che non sanno dipingere. Nell'angusto spazio di un sonnolento condominio si intrecciano imprevedibilmente i destini di umani e felini, sul filo di un'ironia tagliente e sorniona che nulla perdona a chi non ama il suo prossimo, umano o felino che sia." -
In cammino. Sulle orme di Francesco da La Verna a Roma
"Sono stato accolto, accudito, conosciuto. Mi hanno offerto passaggi, colazioni, spuntini e assaggi vari, ho visto proprietari andare a recuperare pellegrini stremati, accompagnarli ad un punto di partenza distante dal posto che gestiscono. Ci sono alcune di queste persone che nel loro tempo libero vanno sul sentiero per pulirlo dalle sterpaglie, insieme ai volontari svolgono un lavoro incredibile, noi riusciamo a percorrere questi sentieri grazie ad un gruppo di persone che dona tutto sé stesso per gli altri"""". Ad agosto del 2019 mi metto in viaggio per affrontare un pellegrinaggio. Un viaggio che mi accompagnerà per 500 chilometri, attraverso la Toscana, l'Umbria e il Lazio. La mia missione è portare una preghiera a San Francesco per mio figlio che sta per nascere. La narrazione racconta delle tappe che compongono il cammino, le emozioni di quei giorni. Ogni ricordo accompagna una riflessione che nasce dal rapporto cammino-vita quotidiana, dagli incontri e dai fatti vissuti. Sullo sfondo della storia rimane la spinta di raccontare per dare voce a tutte quelle cose che diamo per scontate nella vita, non godendo appieno del tempo che abbiamo. Una riflessione sulla quotidianità, raccontata prima che sia troppo tardi per tutto, come purtroppo capita alle persone che ci lasciano. Un pellegrinaggio tra la natura e la scoperta interiore di cose inaspettate." -
Platone. Il suo insegnamento tra antico e presente
"""""Platone ha lasciato pagine e pensieri su ogni campo della conoscenza umana, con dovizia di particolari e un'accuratezza che ancor oggi sorprendono per profondità di analisi e ineguagliabile fantasia..."""" Dalle sorgenti del pensiero filosofico riemergono contenuti più attuali che mai, che si dipanano nel corso della storia arrivando a noi dopo un'attenta analisi sulle più importanti opere di Platone (472-428/347-348 a.C.). L'autore mette in evidenza l'attualità del pensiero dei padri della filosofia, proponendo interessanti considerazioni su quanto trattato e tramandato dagli antichi greci. Politica, società, sanità, sono alcuni dei temi trattati in questo piccolo saggio"""". (Claudia Panigadi)" -
2040. Scenari futuri delle attività sportive giovanili in Provincia di Modena
Quali scenari futuri si prospettano per l'attività sportiva in provincia di Modena nei prossimi 20 anni? Partendo dal prezioso contributo di esperti, tecnici e dirigenti sportivi, esponenti di Federazioni Sportive Nazionali ed Enti di Promozione si è deciso di indagare i trend e i possibili scenari futuri per l'attività sportiva giovanile nella Provincia di Modena fino all'anno 2040. Nel libro, dopo una breve introduzione allo ""Strategic Foresight"""", viene riportato uno studio empirico effettuato nel contesto modenese. La pubblicazione si rivolge a coloro che sono interessati a sviluppare ulteriormente la capacità di previsione all'interno di organizzazioni sportive di qualsiasi livello, in istituzionali pubbliche e governative nonché in aziende, in termini di miglioramento delle capacità strategiche e di sviluppo di strategie a lungo termine. Vuole inoltre far riflettere tutti gli stakeholder che incidono sulle politiche sportive italiane (quindi le istituzioni sportive ai vari livelli, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni aziendali che hanno rapporto con lo sport, i consulenti, le scuole di formazione ecc.) sulla necessità di focalizzarsi su visioni future utili a individuare strategie volte allo sviluppo effettivo della pratica sportiva, tenendo in considerazione i mutamenti e i cambiamenti già in atto in varie aree che incidono sull'attività sportiva."" -
Terremoto della Marsica, 13 gennaio 1915. I pompieri di Modena a Pereto (L'Aquila)
Il 13 gennaio del 1915, a pochi anni di distanza dal devastante sisma che distrusse Messina e Reggio Calabria, di nuovo il terremoto si abbatte sul nostro Paese. Scosse che raggiungono una magnitudo di 5,7 Richter colpiscono il centro Italia, al confine tra l'Abruzzo e il Lazio con epicentro nella conca del Fucino. Nel territorio marsicano, cittadine come Avezzano o Gioia dei Marsi sono letteralmente rase al suolo. 33.000 saranno i caduti mentre decine di migliaia saranno i sopravvissuti sfollati dalle abitazioni in rovina. Nella corsa agli aiuti, che vide protagoniste tutte le provincie italiane, a Modena fu affidato il paese di Pereto (AQ). Sotto il coordinamento del Comitato Provinciale di Soccorso, presieduto dall'allora sindaco di Modena Giuseppe Gambigliani Zoccoli, parte une missione di soccorso per la costruzione di un campo di accoglienza per le trenta famiglie del paese che persero la casa nel sisma. Il ritrovamento nell'archivio del Comando di Modena del fascicolo dedicato all'intervento dei pompieri modenesi in soccorso ai terremotati della Marsica e in particolare il manoscritto del diario della missione hanno spinto l'autore a ricostruire la storia di quei quattro mesi. Una storia di solidarietà che scorre sotto l'ombra incombente della prima guerra mondiale; l'opera dei civici pompieri modenesi, affiancati dagli operai della cooperativa falegnami, termina infatti il 26 maggio, due giorni dopo l'entrata nel conflitto del Regno d'Italia. -
Nei giorni dello scorpione
"Gli sembrava che il segreto dello scorpione fosse lì, alla sua portata. Si disse allora che lo avrebbe fatto soltanto per sé, per il gusto di sapere"""". Tra le sontuose sale affrescate del Palazzo ducale di Sassuolo, un piccolo dettaglio attira l'attenzione di Delio: nel soffitto dipinto della Camera dell'Amore, tra gli ori e i turchesi sgargianti, spicca la sagoma nera di uno scorpione. Più in basso un Ercole nerboruto pare accorgersi della minaccia e vacilla pericolosamente sotto al globo terrestre. Cosa ci fa uno scorpione nell'armonia di quella stanza? E, soprattutto, cosa rappresenta davvero? Una vicenda artistica ancora sconosciuta e una scrittura saggistica che si fa racconto per sporcarsi d'intreccio e di sentimenti: ecco l'anima di queste pagine, dove la ricerca umanistica, nell'incastro di argomentazioni e documenti, assume talora i contorni dell'indagine poliziesca e del racconto psicologico. Unico filo conduttore l'amore per l'arte, ovvero il desiderio di dipanare il mondo fuori di sé."