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I dodici spiriti
L'equilibrio tra i mondi è stato spezzato, il suo Signore, Ouroboros, costretto ad abbandonare il proprio Corpo per poter salvare lo Spirito. La guerra incombe. Oltre le dodici porte, tante quante sono i frammenti in cui si è spezzato l'Universo, si combatte una battaglia decisiva per la sopravvivenza. Qui i dodici frammenti hanno assunto forma animale e vagato per secoli alla ricerca dell'unico umano che possa risvegliare il Potere e permettere a Ouroboros di ricongiungersi. -
Chiamami cane
La maledizione del pensiero. Duramente conquistato, inutilmente inseguito, soltanto supposto e persino incosciente, ma sempre maledetto, capace di annullare l'essere umano e di fare di un cane un inutile essere votato all'infelicità.Cinque racconti come cinque implacabili specchi. Ciò che vediamo al di là del vetro è un infinito deserto, un fuggire eterno di scelte, un abbandono indolente di volontà e un rovello che mai ci abbandona, il vorticare nebuloso di una galassia di inferni, ognuno a suo modo mortale o sopportabile. Unica via possibile: la fuga. Da se stessi, da chi vorrebbe condurci al guinzaglio, dal proprio doppio che scala alberi e recinzioni per bussare alla finestra socchiusa della nostra intimità, da tutti coloro che pretendono di pensare al nostro posto, magari somministrandoci variopinte sostanze per vivere meglio, meglio per loro. Che sia questa la vera libertà?. -
L' ottava meraviglia
In un paesaggio da sogno, un orso assiste impotente all'avanzare dell'uomo, che con i suoi ""draghi di ferro"""" conquista e distrugge. Ma non si tratta di un orso qualsiasi: è Skopjie, animale coraggioso e determinato a rincorrere la propria """"missione"""". Prima, però, deve interrogare il mondo e i suoi segni per trovare il proprio cammino. E allora ecco l'esilio dal branco, la rinascita dell'amore, l'alleanza con gli altri animali e la lunga lotta per vincere. Ma la Jack's Corporation ha un progetto da ultimare e il senatore Liam non concede sconti. Per fortuna, anche laddove imperano il denaro e il profitto, c'è chi è disposto ad abbandonare tutto per un sogno e battersi per un mondo migliore, perché se uniamo le nostre capacità, è possibile conciliare il progresso con il rispetto e la conservazione del pianeta. Ma occorre farlo adesso, prima che sia troppo tardi: la Natura lancia da tempo i suoi allarmi e noi, che da lei proveniamo e a lei torneremo, non possiamo più far finta di niente. È il momento di lottare per salvare la più sacra delle bellezze, quella che stiamo perdendo a causa della nostra avidità: l'ottava meraviglia."" -
Volti nella nebbia
"Un lungo viaggio, una corsa a perdifiato sull'autostrada della vita per beffare il destino e godere appieno di ogni singolo istante che ci è concesso. Le poesie di Samuele Brancaleoni sono un invito a gioire di ciò che passa e non ritorna, sono lo sprone a trovare il piacere nella maledizione e la bellezza nella follia. La lotta col tempo è impari ma vale la pena di combatterla: una sfilata di ragazze pronte a concedersi nella notte, dalle luci dei marciapiedi o nel pallore etereo della Luna, sono la misura concreta e possibile del Paradiso, la proposta indecente che il Diavolo ci rinnova a ogni incrocio, ma sempre destinato alla sconfitta. La Morte è infatti perdente, il nostro barlume di immortalità è già qui, tra le nostre mani, e odora di carne e sangue, desiderio soddisfatto e sogno estatico di immobilità. Otto mesi di liriche sono così la traccia onirica di esperienze e delusioni, paure e pensieri, confessioni, progetti, amori impossibili e panico, sono la sonda per l'ignoto e il mezzo per calarsi nell'oblio più cupo. Ma la forza della vita irrompe e annienta ogni incubo. Col suo stile esistenzialista, un po' dannato, errabondo e decadente, il poeta ci lancia la sua sfida: siamo ancora in grado di godere?""""" -
E se fosse normale così
"Una raccolta di racconti multiforme e autentica, due diverse penne che si uniscono per dar vita al variegato quadro della """"sorprendente normalità"""" di oggi, di quella realtà con cui ci troviamo a fare i conti ogni giorno, spesso nostro malgrado. Giovanni Tonellato e Nicola Tonelli, da esperti narratori, creano uno stile proprio e unico, come fossero un tutt'uno, un solo scrittore. Il tema è vasto quanto la vita e altrettanto fugace: solo attraverso l'ironia, la sagace riflessione e la parola leggera si può affrontare ogni nodo insoluto, ogni oscuro anfratto dei rapporti umani contemporanei - l'amicizia, l'amore, il contesto imprevedibile delle vacanze e quello estraniante del lavoro - senza mai cadere nel banale. Anche ciò che appare più solido, come un tranquillo ormeggio raggiunto da tempo, in realtà nasconde falle e insicurezze, anche la più piccola difficoltà quotidiana può trasformarsi in bomba inesplosa e minare l'intero nostro universo più intimo e familiare. La domanda sorge spontanea, ma è già quasi certezza: e se fosse normale così...""""" -
La luna diventa di miele
Il fantasma di un diciottenne si aggira per Torino, con le sue All Star rosse ai piedi e quell'aria un po' frastornata, quella di chi non capisce bene dove si trova e perché. È ai piedi della Chiesa della Grande Madre, fa un caldo bestiale, insolito per il settembre torinese, e lui osserva attonito l'inizio di un matrimonio: quello della sua ex ragazza Valentina. A poco a poco il fu Tommaso Grandi ripercorre le ultime ore della sua vita e la giovinezza perduta: i passi sul cornicione scivoloso, la spinta di qualcuno alle spalle ma chi? -, le serate ai Murazzi, la Regina della Notte e una festa di Carnevale, un DJ tenebroso e i suoi amici, ciascuno coi propri segreti. E su ogni cosa il viaggio in treno a Praga, a riprendersi la sua Valentina: ma può un fantasma viaggiare per città e paesi, parlare con le altre persone, continuare ad amare? Sì, se possiede una drink card speciale, misteriosamente uscita da un locale e con ancora cinque consumazioni da forare: una per ogni contatto con la realtà, con le persone disposte ad ascoltarlo ancora. Ma ogni bevuta ha il suo prezzo e quelle di Tommaso chiedono in cambio ciò che di più prezioso gli resta: il tempo. -
Lola Suárez
Passionale, calda e dal cuore lacerato come quello della sua terra, Lola Suárez vive sulla propria pelle il dramma dei desaparecidos e della Guerra sporca argentina degli anni Settanta. Costretta a fuggire fin dall'infanzia, approda finalmente a Barcellona, dove il padre Diego riesce faticosamente a ricostruire una famiglia ed Ernesto, giovane artista come lei, è il punto fermo dell'amore. Sensuale, eccentrica e selvaggia pittrice, Lola sfonda presto nel mercato dell'arte, ma le losche trame che muovono opere e ricchi acquirenti la costringeranno a scontrarsi ancora con la realtà, mettendo a dura prova la fermezza della passione. Unica perpetua stella polare è la ricerca di Julio, il fratello desaparecido fin dalla nascita: solo a caro prezzo l'affascinante detective Leonardo Sermonti porterà alla luce ciò che il Clero e l'Esercito argentino hanno abilmente celato. Ma il sangue grida giustizia, brucia nel ricordo di Matilde Gonzalés, madre coraggiosa e giornalista esemplare, che ha pagato con la vita il riscatto dell'Argentina. Come un tango impazzito, questa vicenda vi trascinerà nel forsennato fluire di vita e morte, in bilico sul filo tagliente dell'amore e della passione per l'arte. Colpi di scena, incursioni in un passato impossibile da dimenticare e sogni di felicità segneranno i tenaci passi di Lola, simbolo contemporaneo di una speranza che non può, non deve morire. -
Un pesce da aprire
Un arresto per omicidio richiama nel piccolo paese della provincia di Livorno, che sorge fra Piombino e San Vincenzo, i più cari amici dell'accusato, i quali convinti della sua innocenza accorrono per aiutarlo. Fra questi c'è Franco Danzi, detto il Nero, commissario di polizia. Ginepre, un paesino tutt'altro che tranquillo, è stato teatro vent'anni prima dell'efferata uccisione di quattro giovani sulla spiaggia, caso risolto proprio da Danzi, ma anche scenografia di altre strane morti, archiviate come incidenti, fino all'ultimo misterioso delitto, che coinvolge una giovane e bella donna filippina. Le indagini seguono inizialmente la pista passionale, quella più semplice, ma ben presto, il commissario supportato dal gruppo degli ex-compagni di scuola, scopre antichi segreti, traffici illegali, complicità insospettate, colpe mai confessate. La storia che si svolge su diversi piani temporali, racconta la vita più o meno segreta degli abitanti di Ginepre. L'autore, oltre a usare alcune espressioni dialettali tipiche del luogo, non rinuncia all'ironia tipica della gente che vive lungo il mare, sulla costa toscana, pungente, scanzonata, che non fa sconti a nessuno e che ha il merito di rendere la lettura oltreché piacevole, anche divertente. Delitti, ma anche amicizie, affetti, amori che contribuiscono a delineare vizi e virtù della provincia italiana. -
Nottefonda
Questo libro è un vorticoso alternarsi di versi e frammenti narrativi che condensano nella parola sentimento e razionalità, conscio e inconscio. I caratteri diversi tracciano tre percorsi paralleli: la vicenda narrata in poesia, le pagine sparse di un diario e il pensiero della protagonista. Una ragazza vive una travagliata storia d'amore, clandestina ma irrinunciabile. Lui è il suo datore di lavoro, più grande e sentimentalmente legato a un'altra donna. Lei è pura passione che gli si dedica interamente: disposta ad assecondare ogni suo desiderio fino a perdere la propria dignità agli occhi degli altri, travolta dall'amore, dal sesso e dall'alcool, si troverà a fare i conti con la faccia più ruvida della vita, quella che non perdona e condanna. La vera tragedia l'aspetterà di fronte allo specchio: rinnegare una gravidanza rende fantasmi, esseri umani privi di futuro e speranza. Ma rinascere si può: con la rabbia è possibile distruggere le ultime macerie e iniziare finalmente a ricostruire. Nottefonda è tradimento, aborto, diffamazione ma anche moralità, fede, preghiera. È soprattutto lotta contro la finzione e l'ipocrisia dei nostri giorni, contro i benpensanti e la morale borghese ormai superata. È fallimento, ribellione e rinascita. -
Il corpo sottile
Una raccolta di otto racconti tratteggiati con abile mano narrativa, quasi schizzi su tela, attimi intensi di vita in cui le protagoniste affrontano i complessi meccanismi che sottendono alle relazioni affettive non solo verso gli altri ma anche e soprattutto verso se stessi. Figure femminili, dunque, al centro delle storie narrate da Claudia Fiorotto Zampieri, le figure maschili appaiono come pennellate solitarie, flash emozionali su tela, figure ambigue, violente o disorientate e pure. Sono le donne, le ragazze, le bambine che emergono nell'apparente normalità di quell'esistenza che spesso si tinge di cronaca nera, che ne pagano il prezzo e sono pronte a rinascere come l'araba fenice dalle ceneri del proprio dolore. Un'adolescente alle prese con una relazione sbagliata, un ragazzino smarrito di fronte alla violenza degli adulti, una bambina vittima di abuso, una giovane donna anoressica, l'addio di una figlia alla madre morente, il pomeriggio di alcuni disabili, una donna alle prese con la bizzarra richiesta di un vecchio, un post-scriptum provocatorio sull'amore. -
Le allegre pecorelle
Una giovane donna si offre di stringere un patto col destino e in cambio di un anno di felicità mette a disposizione il resto della sua vita. Si appella al suo diritto di dare e ricevere amore, di scrollarsi di dosso i conflitti con il padre, l'indifferenza della madre, di arginare le storie sfortunate e spesso a senso unico che fino a quel momento hanno, amaramente, costellato la sua esistenza. Ma si può, impunemente, sfidare il destino? E, ancora, ne vale la pena? Quando Simone entra nella sua vita, si rende conto che nulla avviene per caso e che il patto è stato stretto. Grazie a un amore tanto atteso, Biancaluna recupera il sorriso, la voglia di ridere, di confrontarsi con gli altri, di aprirsi alla vita. Ma il suo amore è tanto forte quanto doloroso. Lui non può ricambiarla se non nella tenerezza degli affetti, nella presenza costante, nella gentilezza con cui la tiene per mano nei momenti più difficili. Un amore non corrisposto eppure imponderabilmente amore. Perché un amore platonico può essere appagante anche se ferisce soprattutto nella constatazione che l'altro non ti desidera come tu lo desideri. Così, Biancaluna decide di scrivere una sorta di testamento spirituale in attesa che giunga l'ultimo giorno del patto. -
Surf pensiero
Michele Rizzi, dopo aver cercato di trasmettere il suo amore per il surf attraverso la Surf Art, si cimenta con la scrittura in un'agile raccolta di scritti con al centro l'argomento surf. Una sorta di filosofia di questo sport, per seguire gli insegnamenti e apprezzare i doni che il mare e la natura offrono quotidianamente e, soprattutto, per imparare a sfruttare al meglio qualsiasi possibilità la vita ci offra. Surf pensiero scaturisce da vent'anni passati a surfare, a rincorrere l'onda perfetta. Pensieri che hanno preso forma con modalità, profondità, colori e umori mutevoli. Ed ecco che, dopo avere appreso come scoprire i propri limiti e riconoscere le onde sì da poterle cavalcare al massimo delle proprie potenzialità, Rizzi ci sorprende con aneddoti personali e qualche considerazione filosofica scaturita dalla pratica di questo sport-stile di vita. Non un libro, però, solo per appassionati o cultori del settore, le parole dell'autore scorrono via leggere e potenti portando con sé sia una piacevolissima traccia di ironia che un pizzico di malinconia. Alla fine, ognuno di noi in un momento qualsiasi della propria vita si troverà a dover affrontare l'onda grossa che la vita gli riserva. Che il segreto per non lasciarsi abbattere sia proprio remare e/o surfare al limite delle proprie forze, dunque? -
[a:]
Un romanzo da assaporare lentamente che rivela la sua anima pagina dopo pagina. Lorenzo Meacci costruisce una sorta di labirinto narrativo in cui le cui vicende dei due protagonisti principali, apparentemente diversissimi tra loro, si sfiorano senza toccarsi fino all'epilogo. Lei, Flavia, single quarantenne con un figlio autistico e un compagno inaffidabile che entra ed esce dalla sua vita. Lui, il Maestro, appellativo con cui viene indicato per la quasi interezza del romanzo, regista teatrale di fama internazionale caduto in disgrazia e richiamato nel paese di origine per mettere in scena uno spettacolo bizzarro. Entrambi costretti, ognuno a modo proprio, a fare i conti con i fantasmi del passato e soprattutto con se stessi. Intorno a loro un caleidoscopico universo umano: una ex compagna con cui il Maestro ha avuto una figlia perduta troppo presto, un'amica dalle relazioni complicate, un artista inglese che somiglia in modo inverosimile a Paul McCartney, una improbabile compagnia di attori dilettanti. Flavia e il Maestro toccheranno il fondo della disperazione per risalire, inconsapevolmente l'uno grazie all'altro, la china e tornare ad amare la vita. -
Racconti (di)vini
Affabulazioni seriamente divertite, o scherzosamente serie, su una sorta di ""gloria nazionale"""" quale è il vino. L'Italia è da sempre un paese di grande cultura enologica, una cultura che spazia dalla produzione al consumo di vino che nell'immaginario collettivo riveste il simbolo della libertà di essere e di esprimersi: in vino veritas! Eugenio Felicori versa nel calice della scrittura la propria anima dionisiaca. Ogni sorso è portatore di una storia, ogni profumo conduce in un viaggio sensoriale unico. Otto racconti, un'unica atmosfera e un luogo senza tempo, regole, inibizioni, status e giudizi, per rinforzare il legame indissolubile tra l'essere umano e la terra, tra vino, eros e libertà. È il tentativo di un'improbabile Sherazade enogastronomica, il rapporto con le generazioni precedenti, i ricordi, gli amici, i fallimenti, i dolori e le aspirazioni, è la vista annebbiata, il cuore accelerato, il fragore di migliaia di bottiglie stappate, risate, emozioni di un attimo, che si rinnovano. Una raccolta che appare come un inno alla gioia di vivere anche e soprattutto in tempo di crisi."" -
I colori di Venere
Una raccolta di nove racconti tutti deliziosamente interpretati al femminile. Nove storie, nove donne diverse, nove registri stilistici differenti una sorta di architettura narrativa tra fantasia e realtà, tra noir e favola, tra cronaca e autobiografia. Simona Bertocchi dipinge con le parole l'universo femminile, descrive il colore che impregna la realtà facendo ricorso a una narrazione istintiva, calda e appassionata. Un tentativo riuscito il suo di penetrare l'animo femminile per raccontarne tutti i colori fin nelle improvvise sfumature e nei malinconici chiaroscuri. Le sue sono donne reali, donne che combattono, soffrono, sognano, sono complici, sono nemiche, sono mogli, sono madri, sono amanti, sono sanguigne, sono rassegnate, sono diabolicamente intelligenti, sono fantasiose o malate di realtà e ognuna vive il rapporto con l'uomo in modo diverso. Le unisce un fil rouge: la fragilità, valore umano, traccia sincera della nostra essenza, punto di forza per rimettersi in gioco con il coraggio che è proprio di Venere. -
Io vivrò nel buio
Interi universi prendono forma dalla penna di Lucietta Trimarco, si popolano di creature inquietanti e apocalittiche visioni, sogni e incubi, fate, elfi, vampiri e stanze perse nelle dimensioni. L'uomo è solo al centro di un cosmo in cui il terrore spesso proviene dagli abissi della mente, un mondo in cui l'unica possibile salvezza è riuscire a smascherare e affrontare le proprie paure. La scrittrice dimostra un'invidiabile capacità nel saper gettare un ponte tra il mondo dei sogni e quello della veglia, finché a poco a poco l'uno trascolora nell'altro in un amalgama originalissimo. Forze terribili e misteriose, inafferrabili e incombenti agiscono sotto la superficie di quotidianità delle sue storie. Elementi risvegliati da casuali combinazioni, da atti più o meno intenzionali oppure filtrati attraverso fratture nella realtà stessa delle cose. Personaggi persi in un cosmo sempre più alieno, estraneo all'essere umano, alla ricerca di un disegno che sbiadisce progressivamente sino a una tragica e definitiva scomparsa. -
Chiudi gli occhi e seguimi
Anni Sessanta. Anna è una ragazza dolce e insicura costretta a vivere in un clima familiare oppressivo dominato da un padre-padrone che maltratta la moglie e per lei nutre solo disprezzo. Il divorzio dei genitori porta finalmente un po' di serenità nella sua giovane vita e rafforza il legame con la madre che lotta duramente per assicurare a entrambe un futuro dignitoso. In balia di relazioni con uomini che in un certo senso fungono da sostituti del padre e dai quali viene inesorabilmente ferita, Anna confonde l'innamoramento con l'amore e la dedizione cieca con la complicità di coppia. Finché un tragico fatto di sangue sconvolge la sua famiglia e la costringe ad affrontare molte avversità, contando unicamente sulle proprie forze fino a prendere consapevolezza che la vera possibilità di cambiamento coincide con il coraggio dei sentimenti. Un delizioso miscuglio di leggerezza e sostanza che ruota attorno a una giovane donna, un romanzo profondo dove il presente si intreccia ai ricordi in una sequenza di immagini e profumi, nostalgie e rimorsi; e dove infine trionfa la vita, sublime e ineluttabile, nella bellezza dei piccoli gesti, nella grandezza delle piccole cose. -
Nel nome del figlio
Ricciarda Malaspina, marchesa di Massa e signora sovrana di Carrara è una donna gelida, calcolatrice, avida di potere e di denaro, dotata di una crudele ironia ma anche colta, intelligente e amante della frivola vita di corte. Nel 1520, giovane, vedova, orfana, con diritti opinabili sul marchesato, grazie a un'abile politica matrimoniale consolida la sua posizione sposando Lorenzo Cibo, nipote di Lorenzo il Magnifico. Pronta a ordire intrighi, gelosa del suo feudo è disposta a tutto pur di difenderlo anche a sacrificare il figlio Giulio, legittimo erede al titolo. La voce narrante è Beatrice Pardi, dama di compagnia della marchesa, che in una sorta di diario trascrive impressioni, riporta avvenimenti sia di carattere politico che non. Donna di umili natali, indipendente e di buona cultura, Beatrice ha un solo punto debole ovvero la bellissima figlia Angelica legata a Giulio Cibo Malaspina da un forte sentimento che indispone la sua padrona. -
L' impiccione
Vladimiro è un professore vicino ai settant'anni, architetto e designer di successo. Divorziato, benestante, ha tre figlie con cui i rapporti non sono particolarmente buoni per diversi motivi. Impegnato in progetti importanti, conosce molte persone influenti. È un uomo gentile, ma impulsivo. Pensa innocentemente di avere sempre ragione, di potersi permettere tutto, di saper risolvere ogni conflitto e ogni contrasto. La sua bontà d'animo lo spinge a voler aiutare sempre tutti, spesso complicando le situazioni per poi stupirsi se gli altri si arrabbiano o non gli sono riconoscenti. Un impiccione, insomma, che agisce però senza alcuna cattiveria. Oggetto e soggetto delle sue attenzioni sono sostanzialmente tre personaggi dal vissuto difficile: il giovane Teseo, artista bizzarro e stravagante; Tilde, ex concertista che ha appena terminato di scontare una condanna per l'uccisione della sua famiglia; Gennaro, un fruttivendolo angosciato dalla suocera e dal pizzo. Vladimiro, ovviamente, vuole risolvere tutti i loro guai: assolda avvocati, investigatori e non sente ragioni neppure quando le circostanze lo consiglierebbero. Il tema della famiglia aperta intesa come gruppo di persone che si scelgono e che consapevolmente decidono di aiutarsi stante la mancanza di legami di sangue è alla base di questo romanzo in cui si fondono toni più leggeri a toni più drammatici laddove l'autrice affronta temi difficili come la pedofilia. -
Vanità soldi fango
Dario è bellissimo. Giovanissimo, fisico atletico, occhi verdi. Ammirato, desiderato. Ma è anche povero, non si sente a suo agio in famiglia, neppure col fratello più piccolo che gli vuole invece bene e lo prende a modello. E allora ci vuole un attimo a lasciarsi andare, a ritrovarsi in un vicolo buio in attesa del prossimo cliente; un barbone a smistare le auto e a mettere in coda chi attende il proprio turno. Senza coinvolgimenti emotivi, solo per soldi, consapevole di essere il sogno di tutti. Ma è facile confondere il sesso con l'amore e l'amore malato può trasformarsi in ossessione. ""Vanità soldi fango"""" è un romanzo breve scritto di notte e riletto per strada. È la storia di un disagio, che mette come centro la periferia, e come periferia il mondo. Si legge con la fluidità di poco inchiostro lasciato colare giù, verso il fondo. Leggendolo si deve stare attenti alle pagine, perché rischiano di ferire le dita e la morale. Protagonista è la classe più bassa della società, che si scava il fosso e si nasconde di notte. Dario in questo buio scenario è solo una comparsa, sarà lui a di-mostrare la vanità che si trasforma in adulterio e i soldi che diventano fango; così: quasi senza volerlo.""