Sfoglia il Catalogo ibs015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9601-9620 di 10000 Articoli:
-
Amore e morte. Antologia de «Il mondo dello scrittore»
Da sempre l'amore è strettamente legato alla morte. Persino la nascita, gesto d'amore per eccellenza, è un atto destinato a culminare con la morte. Entrambe le manifestazioni costituiscono le basi dell'essere umano, dandogli quella concretezza e quella motivazione necessarie a renderlo mortale, volubile e ineludibile innanzi al destino. Nessuno può ribellarsi al fato ed esimersi, almeno per una volta nella vita, di esporsi all'una o all'altra. E, per quanto si possa credere di sfuggire all'amore, alla chiamata della morte non c'è speranza. Questo il tema proposto nel concorso ""Amore & Morte"""" indetto da """"Il Mondo dello Scrittore"""" in collaborazione con EEE-book, e questa antologia raccoglie i 15 migliori racconti pervenuti, con altrettante, personalissime interpretazioni di autori non ancora conosciuti, ma sicuramente interessanti e promettenti."" -
La voce del maestrale
"La voce del maestrale"""" parla da tempi remoti nelle terre siciliane, nascosta tra lo splendore della campagna e l'azzurro del mare. Totò Musumeci è cresciuto ascoltando quella voce e ha conosciuto antiche storie diventate leggenda. È anche un industriale del sud. Quanto ha ereditato è tradizione, e dovrà difenderla come ha già fatto il nonno dalla violenza del principe di Granata, il fondatore del paese, il padrone di tutto. I tempi cambiano e la dinastia del principe si estingue, ma il male resta ed è sempre lo stesso. Il Sole sulla Terra si camuffa dietro accattivanti sembianze e diventa ancora più pericoloso. Totò Musumeci combatterà fino alla fine, nella certezza che dopo di lui qualcuno continuerà a percorrere la strada delle passate generazioni. E quel giorno, la voce del maestrale sarà il grido di un popolo che conquista la libertà." -
Il mare non serve. Ho scelto una margherita
Una sensibilità grande, forse eccessiva, ci spinge a rinchiuderci in noi stessi, ad avere paura degli altri, nemici a cui non mostrare il fianco scoperto. Trovare il coraggio di lasciarsi finalmente andare, di raccontarsi, significa fare un passo avanti verso una grande conquista: l'accettazione di sé. Può essere anche più facile farlo attraverso una metafora, impersonando un fiore. Margherita, la protagonista, è sola, fragile, eppure perseverante nel voler fare finalmente ""pulizia"""" dei suoi pensieri, cessare di nascondersi, mettersi infine in gioco. Il mare che non serve è il passato, spesso amaro, salato, che è meglio dimenticare. Per lasciarlo alle spalle, riconquistare se stessi e il proprio equilibrio, un mezzo importante è la scrittura, catartica, energizzante, liberatoria come questo piccolo racconto in prosa poetica."" -
Il piede sopra il cuore
Sicilia, 1943: mentre gli Alleati sbarcano in Sicilia, la mafia si prepara ad essere protagonista dei nuovi scenari politici del dopoguerra collaborando con gli americani e cercando di insediare i suoi uomini ai posti di potere, mentre cerca di trarre ancora tutti i guadagni possibili dalla borsa nera e dalle connivenze con il fascismo, che ormai sferra gli ultimi colpi di coda. Le persone integre, quelle che rifiutano la collusione, vengono eliminate senza pietà: è il caso del professor Di Salvo, che muore in un attentato in cui è sterminata anche la sua famiglia. Per un caso fortuito, si salverà soltanto il piccolo Santino, che resta solo al mondo. Ma un personaggio molto singolare entrerà in gioco per prendersi cura di lui. Questo romanzo, dove è protagonista la ""piccola storia"""" quotidiana delle persone, che scorre a fianco della grande storia, conduce anche a una riflessione più intima e profonda sul significato della libertà, della responsabilità, della giustizia, della comprensione e, in definitiva, della difficoltà e della grandezza di essere uomini."" -
Il tramonto delle aquile
Manfredi di Svevia, ultimo sovrano svevo del regno di Sicilia, racconta in prima persona le complesse e drammatiche vicende di cui fu protagonista, fino alla battaglia di Benevento, in cui perse la vita nel 1266, sconfitto da Carlo d'Angiò. Romanzo scorrevole, di buona scrittura, è adatto anche ad un pubblico giovane, ed ha il merito di avvicinare il lettore alla storia di un periodo complesso e travagliato, in cui il papato lotta per essere protagonista di primo piano, ed usa tutti gli strumenti, compreso quello della scomunica e il sostegno al partito guelfo, per tentare di avere ragione dei suoi avversari del partito ghibellino, di cui Manfredi è il capo riconosciuto. La documentazione attenta e accurata permette inoltre al lettore di immergersi nella vita quotidiana dell'epoca, ricostruita vividamente attraverso un'ambientazione convincente e di comprendere la mentalità medievale, le credenze, le abitudini, di un'epoca in cui affondano le radici del mondo moderno. Età di lettura: da 12 anni. -
Il racconto della campagna di Russia
"Questo è un piccolo libello famigliare, preziosa memoria per sentirsi ancorati alle proprie radici e fieri di esserlo. Nel raccontare eventi tanto drammatici, nonno Donato ha saputo sempre mantenere uno sguardo limpido e coraggioso sulla vita, un atteggiamento generoso e disponibile verso gli altri. Tutto questo, insieme alla sua voglia di vivere e al suo amore per la famiglia, costituisce una grande eredità da conservare e trasmettere""""." -
Il Longobardo. Terra di conquista
A. D.773. Carlo Magno valica le Alpi e in poche settimane cancella il regno longobardo dalle carte geografiche. Da che parte schierarsi? Il dilemma angoscia anche Claudio, discendente dell'antica e potente famiglia dei Ravello. Aiutato da un pugno di coraggiosi, il giovane ingaggia una disperata lotta contro avversari astuti e spietati, compiendo il percorso di maturazione che lo trasformerà in un uomo. Terra di Conquista è un romanzo dal taglio cinematografico e ricco di dialoghi che compongono un affresco accurato di un'epoca violenta e remota in cui la cultura di Roma, nonostante l'imporsi della barbarie, non è del tutto spenta, ma sopravvive oltre che nell'orgoglio di Claudio, anche nella forza unificante della lingua latina e della religione cristiana. Teatro di questa avventura sono la città di Torino, allora sede di un importante ducato, i contrafforti delle Alpi e le paludi e i boschi che all'epoca occupavano gran parte della valle del Po. -
Crepuscoli di luce
"Crepuscoli di luce"""" è la nuova silloge poetica di Andrea Leonelli, un passaggio attraverso il quale si ricongiunge un passato doloroso e catartico con un presente in cui il poeta ritrova lentamente se stesso e la propria identità. L'espressione del linguaggio accentua lo stile tagliente e mai scontato, utilizzando parole in cui il significato viene stravolto a favore di una nuova intensità emotiva. """"La notte non può durare per sempre"""", da questo punto fondamentale l'uomo ricomincia a vivere, cedendo all'esistere con la stessa voluttà con cui si cede a un'amante. Lo spirito si rinnova calpestando le schegge del proprio passato, mentre l'anima si avvia verso una guarigione cercata e voluta." -
Lei è una grande
Vi furono tempi lontani in cui non si parlava ancora di cougar e di toy-boy e davano scandalo le relazioni con differenza d'età, specie se a sfavore del maschio. La categoria ""donna matura"""" non era ancora divenuta allettante, ed era, se mai, un marchio d'infamia. La violenza del pregiudizio poteva essere brutale sui sentimenti delle coppie squilibrate. """"Lei è una grande"""" è il sospiro di un giovane normale, intelligente, laborioso, ma inadatto alla sua età e fatalmente attratto dalle donne ricche di esperienza, autoironia, sapere esistenziale. L'avventura di Federico scivola tra Milano, Vienna, il mare della Toscana, l'amata famiglia piccolo-borghese, la nonna, le vacanze studio, l'esame di maturità. Incontra l'opera, conosce un grande scrittore, ascolta storie. Lo guidano i sogni, il suo amore per gli animali, tra cui i cavalli del destino. Ci sono le ragazze, i compagni di scuola. Ma che meraviglia, che incanto le donne grandi. E quanto son meglio di qualunque altra cosa al mondo."" -
La centunesima infelice
Quante persone vivono, o sono vissute, a Venezia? Quanti, che vi hanno abitato in passato, sono ancora lì, camminatori instancabili, presenze in genere silenziose e ignote a meno che non incontrino qualcuno che riesca a percepirli o a cui possano apparire in sogno. Nell'attesa di transitare definitivamente nell'aldilà, le anime di coloro che hanno amato troppo la vita, che hanno lasciato qualcosa di incompiuto, o che hanno timore di ciò che li attende, vagano per le calli e, talvolta, interferiscono con il mondo dei viventi. Una storia chr parte come un racconto di fantasmi ma diventa un romanzo di formazione, che passa attraverso gli occhi e il linguaggio di una ragazzina di oggi, quella che potreste trovarvi vicina su un vaporetto veneziano, mentre va a scuola al mattino e magari stupirvi se, passando in un certo tratto del Canal Grande, si mette le mani sulle orecchie e comincia a canticchiare un brano di rap. -
Il romanzo della pasta italiana
L'autore con un grande atto d'amore verso la verità e la cultura sulla pasta, regina della dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell'umanità, Unesco 2010, ha donato i più antichi documenti del Pastificio Russo all'Archivio Digitale Reggiane, tenuto dall'Università di Modena e Reggio Emilia, rendendolo fruibile a studenti e ricercatori. Le Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia erano i fornitori degli impianti con cui si produceva la materia prima della pasta siciliana e furono i costruttori di una macchina industriale, la pulitrice delle semole, che per anni ha contribuito a produrre pasta alimentare a Termini Imerese e in Sicilia. La semolatrice oggi è tornata a Reggio Emilia grazie all'impegno di Nunzio Russo ed è esposta all'ingresso del Tecnopolo Reggiano dell'Unimore. Ogni volta che sentite soffiare il maestrale, sicuramente Nunzio Russo è in una scuola, in un convegno, in una fiera di libri, in mezzo alla gente a raccontare la sua storia, la storia della sua famiglia, la storia della Sicilia attiva, la storia della pasta che tanta libertà avrebbe potuto continuare a dare. -
Voce
Con la sua silloge ""Voce"""", la poetessa Elisabetta Bagli riprende alcuni dei temi che le sono più cari e allarga ulteriormente il suo sguardo, tornando anche a osservare, con il suo modo di sentire viscerale, il mondo che le sta attorno. Affronta temi quali le radici, anche se la terra, in cui esse affondano, assume sapori diversi; le donne e la femminilità, raccordandosi a uno degli argomenti a lei più cari; la vita nelle sue molteplici sfumature e, immancabile, l'Amore. Un amore che coglie tutte le accezioni possibili: vissuto, negato, frustrato, passionale, finito e sognato. Una raccolta poetica completa e intensa, che ripropone i versi raccolti in un periodo fresco nella poetica dell'autrice, arricchiti da maturità stilistica e introspezione personale."" -
C'era una volta in Sardegna
Qualcuno ha scritto: ""Se il terrore potesse avere una voce, parlerebbe sardo."""" Ebbene, """"C'era una volta in Sardegna"""" risuona di accenti che trasportano il lettore all'interno dell'isola, direttamente nelle atmosfere sconcertanti che il libro propone. Cosa accade a Solus? E che significato ha la lettera che viene recapitata al protagonista, costringendolo a tornare al paese natio? Ogni episodio crea quel perfetto tassello che, come un puzzle, ricompone la storia, offrendo un quadro che nessuno avrebbe potuto immaginare, se non le vittime e i carnefici. Eppure, nemmeno le vittime, o gli stessi carnefici, avrebbero potuto organizzare una tragedia di così ampia portata. Solus non è quello che sembra e i suoi abitanti nascondono segreti che sarebbe meglio non scoprire."" -
Il fiordaliso spinoso
Petronilla, quarantenne single nata in Sardegna ma residente in Liguria, decide di trascorrere una decina di giorni di vacanza nella sua terra d'origine: sarà un modo per partire alla ricerca di se stessa, con lo spirito di una ragazzina che si addentra in una favola. Il principe azzurro c'è, anche se forse di un azzurro un po' appannato; la fata madrina c'è pure lei, però rappresentata da uno Zio affezionato, e c'è anche una centenaria e bizzarra tartaruga di nome Zippo. -
Il sogno segerto di Zekharia Blum
Zekharia Blum, nato nel 1930, di modestissime origini, riesce a costruire una discreta fortuna finanziaria, sempre operando con grande onestà e offrendo lavoro a persone bisognose. Intanto, si costruisce una famiglia e insegna ai suoi figli la serietà nel lavoro, l'altruismo e la generosità. Quando nasce il nipotino Mykhael, però, Zekharia muore d'infarto e il suo più grande desiderio, quello di trasmettere le sue conoscenze al nipotino, come suo nonno aveva fatto con lui, rimane inesaudito.""Qualcuno"""", però, non soltanto troverà il modo di esaudire Zek, che entrerà in modo molto singolare in contatto col nipote Mykhael ormai dodicenne, ma anche di portare aiuto a una coppia che soffre per la perdita di un figlio. Questo romanzo, che piacerà ai ragazzi, ma di certo anche agli adulti, lascia ai lettori un insegnamento morale, insieme ad un messaggio di ottimismo e di speranza. Età di lettura: da 12 anni."" -
Il sogno della farfalla
Sardegna, fine settembre; tempo di vacanze solitarie per il protagonista, uno scrittore cinico e disilluso, che cerca l'ispirazione per un nuovo romanzo. Un giorno, dopo essersi appisolato su una spiaggetta isolata, vede una bella ragazza arrivare dal mare stremata, dopo una lunga nuotata. È l'inizio di una storia che dura pochi giorni, come la vita della farfalla di cui la ragazza porta il nome. Una farfalla che ha un segreto. E il protagonista troverà molto di più di una semplice storia da raccontare. -
Mala carusanza
L'adolescenza di Tina, una povera ma spensierata ragazza siciliana, diventa bruscamente una mala carusanza a quattordici anni, quando viene rapita e violentata da Salvatore, e successivamente costretta a un matrimonio riparatore. Siamo nella Sicilia degli inizi del Novecento, e non c'è altra scelta, per una ragazza che ""ha perduto l'onore"""". Educata alla sottomissione all'uomo, ma dotata di un carattere forte, è in realtà lei ad avere le redini della famiglia e a lavorare duramente per sostentare i suoi figli. Attraverso la storia delle varie fasi della vita di Tina, il romanzo mette in scena ben cinque generazioni, offrendo un interessante spaccato della Sicilia rurale dal Ventennio fascista fino alle soglie del Duemila e dei profondi cambiamenti culturali che coinvolgono i nipoti di Tina che risiedono al Nord, i cambiamenti di mentalità e le difficoltà di comprensione tra persone di età diverse, ma anche il perdurare di valori e di tradizioni della terra d'origine."" -
Il secondo eroe
Il protagonista di questo hard boiled è Alessandro Vinci, già protagonista del romanzo ""Eroe"""" dello stesso autore. Vinci è un ex poliziotto e scrittore dalla vita movimentata, profondamente innamorato della bella moglie Caterina, che tuttavia soffre per le scelte di vita del marito, incapace di adattarsi ad una tranquilla routine quotidiana, ma sempre bisognoso dell'adrenalina data dal rischio e dall'avventura. Per aiutare un amico al quale una banda di criminali ha rapito la figlia per obbligarlo a ripagare dei debiti di gioco, Vinci partirà per l'Egitto, dove riuscirà con un piano audace a liberare la bambina, divenendo però a sua volta bersaglio dei malviventi che, per eliminarlo, non esiteranno a rapire la moglie Caterina. Come un antico cavaliere, Vinci parte alla ricerca della donna e riuscirà a liberarla, ma diventare l'eroe di lei avrà un prezzo altissimo."" -
Maeva, la benvenuta
Matilde è una donna moderna e coraggiosa. Non più sposata, decide di inseguire il proprio sogno di maternità, negatole nel precedente matrimonio e di affrontare da sola le fatiche e i dubbi di un'adozione. La nuova condizione è un'operazione delicata e affascinante, di certo anche coinvolgente ma spesso difficoltosa, proprio perché vissuta come unico genitore. La donna parte per la Thailandia e, dopo aver superato la burocrazia e la diffidenza del personale dell'orfanotrofio, incontra così Maeva, una bimba scampata miracolosamente al terribile tsunami del 2004, che diviene finalmente sua figlia adottiva. Ritornata in Svizzera, dove ha la sua residenza, Matilde sente che l'amore è entrato nuovamente nella sua vita, grazie al rapporto con la bambina, e l'amore richiama sempre altro amore. La vita della giovane donna, e anche quella della bambina, conosceranno una svolta positiva assolutamente inattesa. -
Il pescatore
Sebenico, 24 marzo 1923: Martino Martinelli, in una lettera, descrive la sua condizione di italiano che abita le terre orientali istriane e dalmate. Zara, 1981: un vecchio pescatore lancia solitario nella notte una lenza nel mare nero come la pece. Tra queste due date, con cui si apre e si chiude il libro, vi è l'epopea di Marcella, figlia di Martino, costretta ad abbandonare Zara, la sua città assediata dalle bombe, e a tentare insieme al marito un viaggio della speranza che la porterà dopo innumerevoli impedimenti a rivedere l'Italia e c'è il dramma dei profughi dalmati e istriani, sepolto per decenni e solo da poco emerso dal buco nero dell'indifferenza generale della politica e della cultura nostrane. ""Il pescatore"""" non è un saggio storico e non è un romanzo: è la testimonianza vera di una vita straordinaria, quella di una donna obbligata a lottare con tutte le sue forze per la propria libertà e legittimare giorno dopo giorno il suo cammino di conquista della felicità.""