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L' angelo di san Giuseppe
Dieci piccoli racconti in cui la vita di Giuseppe, il falegname più famoso di tutti i tempi, è raccontata dall'insolita prospettiva del suo angelo custode. La voce narrante conduce i bambini a scoprire le vicende della famiglia di Nazaret, tra viaggi, sogni e ritorno alla quotidianità. Ogni episodio è arricchito da preghiere, attività e frasi di riflessione, per favorire il processo di attualizzazione. Età di lettura: da 7 anni. -
La mia Bibbia della buonanotte. Ediz. a colori
Leggere un bel libro prima di andare a letto è uno splendido modo per concludere la giornata. Le storie della Mia Bibbia della Buonanotte sono raccontate con un linguaggio semplice e deliziose illustrazioni. Età di lettura: da 5 anni. -
La mia Bibbia preferita. Ediz. a colori
La mia Bibbia preferita è la perfetta introduzione alle storie più belle dell'Antico e del Nuovo Testamento. Grazie alle ampie finestrelle, ogni pagina riesce a catturare l'attenzione dei bambini, e i segreti nascosti dietro ognuna di esse favoriscono lo svolgersi della storia aiutando i bambini a memorizzarne i contenuti. Vieni a conoscere le più belle storie della Bibbia! Età di lettura: da 6 anni. -
Scopriamo insieme il Credo
Un sussidio dedicato ai gruppi di preadolescenti, per conoscere e approfondire il significato del Credo. Pagine ricche di attività, giochi e proposte di circle time per spiegare ai ragazzi il significato del simbolo della fede e dei suoi vari enunciati. Età di lettura: da 10 anni. -
Scopriamo insieme Avvento e Natale
Un sussidio per spiegare ai ragazzi l'importanza di prepararsi, a tappe, alla celebrazione della nascita di Gesù e alle altre feste proprie del tempo liturgico del Natale. Età di lettura: da 8 anni. -
Gioisci
Esistono fiumi di parole. Alcune giungono come un rimprovero, altre come un incoraggiamento, altre ancora come un dono dal cielo. Queste ultime attivano la fiducia, vanno di bocca in bocca, accompagnate da piccoli gesti e nuovi significati. Fanno bene alla fede e ci avvicinano a Gesù, come la parola ""gioisci"""". Età di lettura: da 6 anni."" -
Il silenzio sulle donne
In una notte milanese un uomo precipita dal terzo piano di una clinica: è un famoso regista cinematografico ottantenne. Un amico, di trent'anni più giovane, gli ha appena fatto visita. Cos'è successo fra i due? Cosa si sono detti? È quello che un commissario di Polizia e un magistrato vogliono scoprire. Nel corso di un interrogatorio che si protrae per l'intera notte le figure di Santiago Conte, il regista, e di Antonio Lopez, l'amico, emergono appassionate, con la loro amicizia, il rispetto e i silenzi di tutta una vita: fra questi, il silenzio sulle donne che entrambi hanno amato. E si svela la figura enigmatica e dirompente di Clara, ultima fiamma di uno dei due. -
La storia della mafia
"Non c'è impiegato in Sicilia che non sia prostrato al cenno di un prepotente e che non abbia pensato a trarre profitto dal suo ufficio. Questa generale corruzione ha fatto ricorrere il popolo a rimedi oltremodo strani e pericolosi. Ci sono in molti paesi delle fratellanze, specie di sette che diconsi partiti, senza riunione, senz'altro legame che quello della dipendenza da un capo... Il popolo è venuto a convenzione coi rei. Come accadono furti escono dei mediatori... Molti alti magistrati coprono queste fratellanze..."""" Così don Pietro Ulloa, procuratore a Trapani nell'anno di grazia 1838. Un giudizio e un ritratto ancora stimolanti, Sciascia se ne appropria e traccia un profilo, denso e inevitabilmente problematico, della cosiddetta onorata società, in questo scritto per la prima volta in volume." -
No allo Stato compatto
No allo Stato compatto è il titolo di una serie di scritti dove Carlo Cattaneo polemizza contro l'ordinamento centralistico. Autentico federalista e perciò critico verso ""la legge piemontese, comunque rafforzata e imbellettata"""", che a suo avviso """"non può essere, né per dieci anni, né per un giorno, la legge dell'Italia nuova"""", aggiunge: """"La mia formula è Stati Uniti, se volete Regni Uniti; l'idra di molti capi che fa però una bestia sola"""". Nelle lettere a """"Il Diritto"""" - pubblicate nel 1864 - si mette in chiaro che anche le autonomie locali sarebbero una chimera. E a sorpresa un ruolo speciale è assegnato alla Sicilia."" -
Nessuno escluso
"Dopo trent'anni di polizia, Fiorillo non aveva ancora capito che esistono verità all'inferno e menzogne in paradiso."""" Ma qual è l'inferno e quale il paradiso? E chi è davvero l'uomo che un giorno, alle due del pomeriggio, si presenta alla Direzione Investigativa Antimafia di Roma? Ettore Milazzo, commercialista palermitano, braccio destro di un latitante, adesso teme per la propria vita e decide di offrire collaborazione in cambio di protezione. Affidato a due funzionari, vuota il sacco e mette insieme i cocci di un mondo in cui la menzogna sembra una verità e la verità una menzogna. Un romanzo sui pentiti e sul pentitismo, pubblicato nel 1995, mentre Buscetta porgeva a Falcone il bisturi giudiziario da affondare nella grande pancia della Sicilia corrotta e sanguinaria, questo giallo avvolge il lettore nella tela incalzante di un intreccio ancora attuale. Forse troppo: perché la """"cantata"""" di Milazzo prende di mira, a parte il suo antico padrone, anche lo Stato con le sue zone d'ombra, una banca d'affari, un papavero dei servizi, alcune talpe, un magistrato del pool; bersagli sospettabili e insospettabili." -
Patatrac. 1870: l'ammutinamento della Brigata «Modena»
Il tentativo di ammutinamento della Brigata ""Modena"""" è un episodio dimenticato del Risorgimento. La notte del 24 marzo 1870, durante una nevicata inattesa, alcuni sottufficiali allertano e armano i loro battaglioni di stanza a Piacenza e a Pavia. Lo scopo, politico-patriottico, è di far scoccare la scintilla di quella rivoluzione che completi l'unità grazie alla proclamazione della Repubblica. Intanto, sullo sfondo, si profila l'ombra di Mazzini. Il fallimento del """"Patatrac"""", questo il nome dato alla rivolta, è scritto nell'Italia di quei tempi, inquieta, divisa, tormentata dalla miseria, tutt'altro che tesa al rovesciamento del nuovo ordine monarchico."" -
La cavalcata
Il marchese Gaspare Invrea, in arte Remigio Zena, è, fra gli irregolari del secondo Ottocento, uno dei talenti più puri ed eclettici. Zuavo nel 1870 in difesa del Papa re, poi magistrato itinerante, ne La cavalcata racconta di una Palermo eccentrica e straniante, divisa tra lo zolfo di certi eccessi satanici e l'omertà dei picciotti. Ritratto non scontato di una città sospesa fra vizio e virtù. -
Il caso Lolli
Se non ci fossero tre omicidi sarebbe un mistero buffo tra servo e padrone. E invece è il primo caso del commissario Boffa appena arrivato in una cittadina delle Marche. Un conte con un passato da torturatore repubblichino viene trovato ucciso durante una partita di bridge. Un maggiordomo e una governante sono tra gli indiziati, una compagnia di eccentrici giocatori e amici tra i possibili omicidi. Per eredità, invidia o vendetta? Chi ha davvero ucciso Manolo Lolli? -
L' onorevole Qualunqui e i suoi ultimi diciotto mesi di vita parlamentare
"L'onorevole Qualunquo Qualunqui rappresenta al Parlamento italiano il secondo collegio di Dovunque dalla quindicesima legislatura, e fino agli ultimi tempi ha fedelmente combattuto nel partito dei Purchessisti, propugnando il programma Qualsivoglia e appoggiando costantemente il gabinetto Qualsisia."""" Cinico, adultero, corrotto, velleitario, prepotente, ambizioso, adulatore, in una parola: qualunquista. Ha tutti i difetti del peggiore politico e sogna di diventare ministro del Regno d'Italia mutando opinione, partiti e gabinetti. Padre dei deputati peones e di tutti i voltagabbana del nostro Paese, pronto a trasgredire qualsiasi legge pur di sedere nei seggi più alti del Parlamento, promette ponti, favorisce l'abusivismo edilizio, sfugge a qualsiasi tribunale. Occulta scandali finanziari, da sinistra a destra, d'opposizione e di governo. È l'onorevole Qualunqui, nato nel 1898 dal gianburrasca della satira, Vamba, e mai più scomparso. La goffa presa del potere di un uomo qualunque divenuto carattere nazionale." -
La strage di New Orleans
Dagli anni Trenta residente a New York in qualità di docente alla Columbia University, Giuseppe Prezzolini è un attento osservatore della realtà americana, ma anche delle vicende che riguardano la comunità dei nostri emigrati. Corrispondente per vari giornali, ne La strage di New Orleans racconta il primo episodio clamoroso, risalente al 14 marzo 1891, in cui sono implicati i ""siciliani"""". Si tratta di un pogrom perpetrato da una folla inferocita contro i nostri connazionali accusati di aver eliminato uno sbirro invadente. Una curiosità: i nomi dei coinvolti nell'eccidio ricordano quelli di certi membri di Cosa Nostra finiti negli ultimi decenni nelle maglie della giustizia."" -
Azorin e Mirò
Un classico cominciato nella Firenze occupata dai nazifascisti e pubblicato per la prima volta nel 1948. Una storia capace di farsi beffe della Storia, del contesto in cui è nata, e dell'ambiente letterario e politico in cui di volta in volta è riapparsa. Proprio come un classico. Il libro descrive le alterne fortune dell'amicizia fra i due protagonisti, Azorin e Mirò (dietro i quali si nascondono lo stesso Cancogni e Carlo Cassola), con uno stile rapido, preciso, senza fronzoli. E con la storia delle vicende dei due amici, racconta la teoria letteraria che insieme avevano elaborato: quella del sublimare, che tanto ha fatto discutere la critica letteraria, in particolare nell'immediato dopoguerra, in nome del neorealismo sì-neorealismo no. -
L' arte di far debiti
L'arte di far debiti è un libello dotato di chiarezza, capacità di sintesi e gusto, alla maniera transalpina, per quel genere di polemiche a metà strada fra il contrasto delle idee e l'iperbole letteraria. L'autore, personaggio pubblico assai noto nella Francia dell'età della Restaurazione e che assomiglia un po' a Voltaire e un po' a Swift, vuole mettere alla berlina certe ortodossie degli economisti del tempo, e lo fa ricorrendo a paradossi e verità apparentemente estremi che, letti col senno di poi, hanno il sapore acre proprio delle intuizioni anticipatrici. In breve, un vecchio testo che parla quasi il linguaggio dell'oggi e forse può persino aiutarci a intendere meglio i nostri destini di indebitati cronici in una stagione di incipiente e forse irreversibile declino. -
Risorgimento indiscreto
Un Risorgimento a parte, indiscreto e scapricciato, è al centro di alcuni medaglioni poco noti di quello che è ormai considerato uno dei narratori più talentuosi del secondo Novecento. Si tratta di storie minori, piuttosto osé, con protagonisti pezzi da novanta dell'Italietta post 1861. Esemplare quella dedicata alla macchinosa liaison fra il bardo Giosuè Carducci e una sua intraprendente e assai civetta ammiratrice; un racconto da antologia che è anche uno spaccato irriguardoso e un ritratto in punta di penna di miserie, nobiltà e doppiezze morali di un Paese che fatica a varcare la soglia della modernità. -
Il seduttore
Nel corso di una notte né buia né tempestosa un giovane avvocato di provincia viene rinchiuso in una prigione senza sbarre né mura. All'inizio gli riesce difficile comprendere cosa gli stia accadendo, mentre dice e fa cose che non aveva motivo né di dire né di fare. Piano piano comincia a conoscere il suo carceriere, un noto scrittore che, nell'ideazione del suo romanzo, ha pensato a un personaggio particolare: a un seduttore pronto a servirsi di uomini e (soprattutto) donne per lasciarsi alle spalle la provincia e il provincialismo. Lo scrittore si chiama Walter, e senza conoscerlo l'ha immaginato così intensamente da riuscire a renderlo schiavo della storia che sta scrivendo. Non sei personaggi in cerca d'autore, dunque, semmai un autore in cerca di un personaggio. Ma è mai esistito uno schiavo che non sognasse di liberarsi delle sue catene? -
Mastro Adamo il calabrese
Alla maniera del miglior Dumas, Mastro Adamo, il Calabrese è un racconto a tinte forti. Al centro le alterne fortune di un rustico pittore calabrese di Madonne e l'universo che lo circonda, lungo l'interminabile stagione che va dal tracollo dell'ancien régime all'età della Restaurazione. In campo il conflitto, dagli esiti incerti, fra guardie e briganti, redenti e non, sullo sfondo una società praticamente immobile, dove la storia sembra essere scivolata via senza lasciare traccia. Soprannaturale e religiosità popolare non mancano di far sentire la propria voce. Ora presenze attive ora ingombranti, ma sempre trasfigurate dalla straordinaria capacità di affabulazione di un talento dalla fantasia pressoché illimitata.