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Il quaderno dell'inverno. A tavola davanti al camino
Proseguiamo il nostro cammino nelle ricette stagionali. L'ispirazione principale arriva dai piatti poveri, quelli della tradizione di montagna: i due prodotti che facevano quotidianamente da supporto alla mensa erano la polenta e il formaggio, che rimangono elementi fondamentali delle nostre tavole, non conoscendo limiti di utilizzo. Per trascorrere l'inverno non possono poi mancare le zuppe e le minestre, i funghi e i secondi di carne ai quali d'estate dobbiamo inevitabilmente rinunciare. Per concludere in bellezza sono fondamentali i dolci: d'inverno fa freddo e abbiamo bisogno di più calorie. E allora via con le castagne, le noci, il cioccolato e chi più ne ha più ne metta, senza rimorsi. L'ultima cosa importante è la nostra digestione: davanti al camino o mentre leggiamo un bel libro, ci possiamo regalare una tisana o un digestivo, rigorosamente fatti in casa e con ingredienti di stagione. -
Fortunale
Nicola è uno scrittore disilluso che trova il suo posto nel mondo come autore di satira, fa incetta di notizie-spazzatura dando loro una forma letteraria. Abbandona il progetto di un romanzo sulla misteriosa storia dell'alpinista Walter Bonatti, raccontata attraverso la poetica di Paul Auster e Albert Camus, dedicandosi completamente all'attività giornalistica. Un ragazzo muore in un incidente stradale prima di concludere il suo primo romanzo. Nicola, nell'approfondire la notizia, scopre che anche quell'inedito raccontava la storia di Walter Bonatti, attraverso la poetica di Paul Auster e Albert Camus. Il protagonista si trova così proiettato nel mondo del ragazzo deceduto, che scopre essere soprannominato l'arabo. È un mondo misterioso, che lo strappa dalla sua città per inseguire quella figura tragica, incatenata alle voragini del caso, degli incidenti e delle coincidenze che guidano la vita. E come gli incidenti sono stati il vero inizio della storia, essi ne decidono anche l'esito. -
Di corsa e altre storie
All’inizio, finché non si spezza il fiato, sembra di stare in salita anche su piano, le gambe legate, le spalle impigrite dal sonno o incassate dalle ore lavorative. Poi i bpm si assestano al passo di marcia, il sangue prende a scorrere veloce nelle vene, mentre pensieri, immagini e suggestioni schizzano impazziti nel cervello, con la musica che fascia le orecchie e le cuffie si fanno tutt’uno con il padiglione. Musica che, a riascoltarla dopo, seduti o passeggiando per strada, richiama quella folla di enunciati verbali e visivi, tutti di corsa, accaldati, sudati, fino a colare e ad asciugarsi sulla carta. -
L'angelo della morte
Valeria vive un’esistenza serena, conquistata dopo anni di meditazione e viaggi introspettivi. Una vita dedicata alla campagna che amava sin da bambina. Una zona d’ombra che riaffiora tra i suoi ricordi viene però a intaccare quell’equilibrio tanto agognato: la relazione con Jerry, vissuta nell’adolescenza, e il turbamento provocato dalla sua fine torneranno a galla trascinando con sé le inquietudini irrisolte del passato. Con uno stile fluido e un ritmo travolgente, Paola Starace costruisce una narrazione dettagliata e intima, nella quale destino e libero arbitrio si intersecano sin dal primo momento. L’autrice proverà che l’inquietante meccanismo della mente umana è capace, ancora una volta, di stravolgere un finale ormai annunciato. -
Black square. La fuga del giovane Holden
Black Square è la storia di una inverosimile evasione. Tra Roma, New York, Amsterdam e San Pietroburgo la vicenda si muove in un equilibrio incerto tra persone e personaggi. Il protagonista, Pietro Maltese, accompagnato dalla figlia appena scoperta, deve fare i conti con il proprio passato e con gli intricati percorsi dell'esistenza. Nello stesso momento, all'Hermitage, una donna scompare in modo misterioso sotto gli occhi di tutti, mentre due illustri Personaggi letterari - che aspirano a una vita- vera - viaggiano, insieme a Pietro, verso l'incontro con un enigmatico quadro nero: Black Square di K. Malevich. Un romanzo che va oltre le leggi della fisica e dell'universo conosciuto. Maria Rosaria Petti, con uno stile deciso e raffinato, ci conduce in un racconto paradossale della realtà, illuminando, nel percorso, gli angoli bui della complessità umana. -
La manutenzione del corpo
La manutenzione del corpo è una raccolta di poesie suddivisa in quattro parti. La suddivisione è pensata per evocare e smontare - cioè guardare dentro e attraverso - le esperienze più estreme che può vivere un corpo. In Guasti c'è la decadenza della carne, la malattia; in Eredità, quello che stringono le mani di chi resta dopo una morte; le terre battute nei viaggi in Traslochi; la vita che prende forma dentro un utero, la bellezza e il terrore, in Prima e dopo. Il movimento è circolare, le poesie animate da nostalgia, il respiro con cui Francesca Scialanga compone i suoi scritti gravido di ricordi. Al centro le contraddizioni dell'amore quale sentimento trainato fino al confine della possibilità, invocata e sperata, di dare un senso alla vita. -
Reverie di una vita in terza persona
La réverie,per definizione, è quell'abbandono esclusivo all'immaginifico che elude ogni riferimento al Reale. Réverie di una vita in terza persona è il continuo dialogo intimo e soggettivo tra la particolare e sognante interiorità svelata di Lei, protagonista e voce narrante senza nome, e il mondo rarefatto in cui si muove. I brevi capitoli del libro, ognuno compiuto in sé, sono espressione dell'essenza di Lei e sono sempre protesi verso l'altro e verso l'esterno, costruendo un'esperienza tradotta in una struttura ideale. Una struttura multiforme e multi sensoriale che, grazie alla capillare presenza della musica, come un etere che sostiene il movimento di Lei, e delle immagini, dipinge la percezione reale del mondo e al contempo quella rarefatta e frammentata, ma non meno reale, dell'essere di ""Lei"""", in un movimento simbolico ed evocativo costruito con sapienza e abilità."" -
La lingua delle madri
La notizia di un attentato a Parigi arriva a sconvolgere la vita di Irene e Giacomo alla vigilia del loro trentesimo anniversario di matrimonio. Si susseguono ore di frenetica attesa nella ricerca del figlio Luca, che da pochi mesi si è trasferito da Roma nella capitale francese per un incarico di docenza alla Sorbona. Alla conferma del coinvolgimento di Luca nella notte di violenza che ha sconvolto il quartiere del Marais, la coppia parte per Parigi. Durante le giornate trascorse al capezzale del figlio, Irene scopre un aspetto sconosciuto della vita di Luca. Una rivelazione che manda in frantumi la sua identità di madre e di donna. Sopraffatta dal dolore e dalla rabbia, segnata dalla paura, annichilita dal tradimento, Irene inizia un viaggio introspettivo alla ricerca del senso profondo della maternità. Racconto di radici. Una ferita alla Storia. Il ricordo del grembo. -
Il grande tu
Quindici racconti di cambiamento, resistenza, crescita e speranza, ambientati in quel Molise ""che non esiste"""", zimbello d'Italia, che qui diventa invece una """"provincia dell'anima"""" e una terra mitica e leggendaria,popolata da strane e profetiche creature: da una lettera indirizzata al proprio pube a un noir rurale, da un messaggio in bottiglia sparato nell'etere a un mystery metafisico, da tre versioni di una stessa storia a un unico muro parlante. La sfida è quella di mostrare gli aspetti più eccentrici della realtà quotidiana, tramite uno stile e un linguaggio vivace, agile e sopra le righe, a indicare le meraviglie che l'altro può dischiudere, perché a dispetto dei media che ci vorrebbero sempre al centro del mondo, il grande Tu """"si riesce a percepirlo solo quando c'è il tempo e il vuoto per lasciarsi sfiorare""""."" -
In un battito d'ali
L'esistenza scorre faticosa ma dolce a Castelfosso in Toscana, dove la comunità vive e lavora in armonia come una grande famiglia. Agnese, donna forte e solida, conduce la sua casa con amore e prendendosi cura del marito Pietro e dei figli Ginevra e Tommaso. Intorno a loro si muovono tutti gli altri abitanti del paese, con le loro storie, i loro dolori e le loro gioie: Giulio, l'amato di Ginevra, sospettato da Agnese di voler usare la ragazza per i suoi possedimenti, il vecchio Gino, impazzito dopo la morte del figlio e la malattia della moglie, Gina, Bruna e tutte le altre donne che, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, sono costrette a vedere i propri mariti, figli, cari partire al fronte, mentre la Resistenza combatte contro l'occupazione tedesca coinvolgendo anche Ginevra, che mette a rischio la propria vita per amore. Un romanzo corale che racconta l'intimità, le speranze e le miserie di un pezzo di storia d'Italia in un susseguirsi di eventi ed emozioni. -
Kito
Kito è un elefante visibile solo ai bambini che ne hanno bisogno, è un compagno di avventure che li incoraggia, li aiuta e insegna loro ad affrontare il mondo. L'autrice ci accompagna attraverso sette racconti per curiosi e appassionati lettori in un susseguirsi di avventure in cui regnano la fantasia, la dolcezza e il coraggio. Ogni racconto ha per protagonista un bambino, tra cui Arthur ricoverato in ospedale, Bernard e Violetta in casa famiglia, Peter il paffutello, Eleonor la danzatrice. Tutti loro si trovano ad affrontare le sfide che l'infanzia e la vita presentano e solo insieme all'amicizia e alla saggezza di Kito impareranno a fronteggiarle, diventando fieri di se stessi. -
C'è sempre il mare
Riflessioni, memorie, storie di personaggi forti, malinconici, autentici. Ma il vero protagonista è solo uno: il mare. Quel mare che conserva i ricordi dolci di un'infanzia passata, custodisce le confessioni più intime e profonde, è testimone delle esperienze più belle e più dolorose, rievoca chi non c'è più e colma tutti i vuoti. Il mare raccontato da Domenico Russello è una certezza, accompagna la gente nelle piccole o grandi storie di ogni giorno, facendosi cornice o elemento essenziale di ogni vicenda, filo conduttore di questa raccolta di racconti che spaziano dalle riflessioni sui temi più attuali agli amori, alle violenze, ai turbamenti del cuore e della mente. -
Briciole di notti
Briciole di notti è un viaggio tra gli intrecci della mente, dove sogno e realtà hanno un labile confine che solo grazie all'uso della parola il poeta riesce a valicare. Un dialogo con il proprio sé per creare una comunicazione con noi stessi, scavando dentro ed estrapolando quel lontano ricordo che sembrava vittima dell'oblio. All'interno di questa raccolta Andrea Ruggeri si racconta, dialoga con i propri desideri e con i propri incubi, ripercorre la propria vita guardandosi da fuori, analizzando tutti i momenti in cui stava per soccombere, ma a un passo dal bilico sono i suoi versi a salvarlo. -
Con un soffio di Meltemi
Zoe ha tutto quello che ha sempre voluto: un lavoro che la soddisfa, un marito che la ama e, finalmente, anche la gravidanza tanto a lungo cercata. La sua serenità viene però sconvolta dalla morte improvvisa del padre Carlo, unico genitore che abbia mai avuto, e dal ritrovamento, nel suo appartamento, del vecchio diario di una vacanza in Grecia di tanti anni prima, ricordo di un tempo felice, di prima che sua madre sparisse, lasciando lei e Carlo senza mai guardarsi indietro. È proprio dalle pagine di quel diario, che si interrompe bruscamente a metà, che Zoe parte alla ricerca dei loro protagonisti, per ricostruire i tasselli della vita come un puzzle sparpagliato dal Meltemi, il vento dell'Egeo, dove, appena bambina, trascorreva l'estate con un padre avventuroso a bordo di un bellissimo catamarano in felice compagnia. Scoprirà così che il vento può scompigliare, ma anche rimettere tutto al proprio posto. -
Tuo è tutto ciò che resta
Chiara deve decidere se chiedere la separazione dopo trent'anni di matrimonio. Lucia, invece, ha già scelto, non ha potuto tollerare oltre i continui tradimenti del marito. Due donne, due vite che s'inceppano e si somigliano nel comune sforzo di ricostruire un equilibrio dopo uno strappo imprevisto e lacerante. Due amiche che si ritrovano nel loro piccolo paese di provincia per dodici ore e si raccontano. Riaffiorano ricordi, volti familiari, il tempo di una giovinezza ancora carica di speranza. Come saranno i loro bilanci? Saranno riuscite a risalire il corso della loro esistenza e a sanare i guasti delle perdite? E come? Un intenso resoconto psicologico supporta-to da una scrittura puntuale e precisa che sa addentrarsi nell'universo femminile con grazia e coraggio. -
La neve di marzo
Nell'Italia del primo dopoguerra, il Mezzogiorno ancora fatica a riconoscersi nel sogno realizzato del Paese unito, ultimissima ruota del carro dello sviluppo; l'industrializzazione e la Riforma agraria sfiorano appena le sue terre remote. Terre segrete riarse dal sole, punteggiate di orti e campanili arroccati, rosse del fuoco dei focolari, una messe di corpi rugosi piegati al lavoro nei campi. Un inferno di miseria abbandonato nelle mani di Dio. Tecla ha gli occhi di cristallo, lunari; è nata in Brasile figlia della speranza, da una famiglia italiana fuggita al Sud in cerca di più ricca fortuna. Il Paese d'origine l'accoglie nel suo grembo quando il Brasile si rivela un miraggio sfumato; la saluta sommessa, in partenza per gli Stati Uniti, dove poter guadagnare a sostegno della famiglia in rovina. Ma Tecla non dimentica le sue valli odorose e cantanti di campane, il primo amore, la sorella Nora: tornano alla mente e nel cuore costanti e puntuali come la neve di marzo. -
Intolleranze Elementari
Libro candidato da Antonella Sabrina Florio al Premio Strega 2022Un palazzo sul fiume. Venti storie. Idiosincrasie.Venti storie per sorridere, piangere, sdegnarsi, inorridire e sempre riflettere. Donne maltrattate, amori discriminati, vite straniere che con fatica cercano di reinventarsi, famiglie sul punto di scoppiare, tra non detti e tradimenti, rifiuto dell'altro, fatica di trovare il proprio posto nel mondo. I protagonisti, commoventi, acidi, tragici, comici, sono i testimoni di quelle intolleranze piccole – ""elementari"""" – subite e inflitte quotidianamente, originate da preconcetti di cui si è persa la consapevolezza e diventate abitudini o convinzioni. Intolleranze che non sempre si fanno violenza conclamata, ma a volte sì. Elisabetta Darida tratteggia in ogni racconto un piccolo universo, crea un intreccio di vite, una ragnatela di relazioni che vanno oltre il singolo individuo formando il grande e sfaccettato affresco dell'esperienza umana, una trama tessuta intorno a un palazzo romano che affaccia sul Tevere.Proposto da Antonella Sabrina Florio al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«Intolleranze Elementari è un indice puntato contro la diversità che disturba. Un affresco graffiante tracciato con una scrittura fluida e incisiva che non fa sconti, perché dietro all'ironia sottile che lo permea, si cela tutta la pesantezza dell'intolleranza, sia essa subita o inflitta. Un velo nero, come lo definisce l'autrice, che per essere trasparente e impalpabile non è certo meno cupo. Incomprensioni, fratture, discriminazioni, rivincite sociali, rifiuto del mondo che cambia, amore, maltrattamenti e riscatto sono il pane quotidiano dei venti personaggi che intrecciano le loro vite intorno a “un palazzo sul fiume che da sotto sembra una nave”. Venti esistenze che si raccontano senza remore in altrettanti monologhi, ciascuno con la propria voce, il proprio stile, il proprio carattere, dando libero sfogo alla rabbia, alle passioni, alle aspirazioni e alle frustrazioni che guidano i loro pensieri e il loro agire. Non è difficile ritrovarsi in questo coro di voci, in questi sguardi che si incrociano e a volte si scontrano nel microcosmo in cui evolvono: i venti personaggi siamo noi con le nostre idiosincrasie e i nostri rifiuti che avvelenano la vita, nostra e altrui. Un libro che insieme al sorriso suscita sdegno, commozione, turbamento e sempre invita alla riflessione su tematiche sociali delicate ed importanti, verso le quali non dobbiamo rimanere indifferenti, ma al contrario dar voce con attenzione e sensibilità. Per questi motivi candido Intolleranze Elementari al Premio Strega 2022.»"" -
Acciaio. Storia breve del più grave problema industriale dell'Italia di oggi
Che cos'è l'acciaio? È questa la prima domanda a cui Enrico Maria Pedrelli risponde, una questione fondamentale che permetterà di porre le basi per poter seguire l'autore in questo viaggio nella storia dell'acciaio e dell'industria siderurgica attraverso i secoli. Partendo dall'Inghilterra della Prima Rivoluzione Industriale, ci si sposterà in Italia agli inizi del Novecento, seguendo le fasi dello sviluppo industriale lungo il corso dei grandi eventi della nostra penisola, fino ad arrivare a oggi. Con un'analisi esaustiva dell'universo che ha girato e gira tutt'ora attorno all'acciaio, Pedrelli riesce a mostrare quali sono stati e quali sono i punti di forza e le debolezze dell'organizzazione siderurgica italiana, che, come dice Oscar Sinigaglia in relazione alla questione siderurgica del 1937 è ""il più grave problema industriale dell'Italia di oggi""""."" -
La cicogna che voleva diventare mamma
Non è una cicogna qualsiasi Esmeralda. Lei non si limita a consegnare cuccioli, sa anche coccolarli, parlare con loro pur con il fagotto appeso al becco, farsi sentire da un pesciolino attraverso l'acqua della sua palla di vetro e consolare un pipistrello che pensa di essere brutto. Ma Esmeralda non è solo la più brava, è soprattutto dolce e forte insieme, proprio come sa essere una mamma. Ecco perché avrà un dono davvero speciale, frutto di quella strana formula per cui l'amore, quando viene dato a tanti, invece di dividersi e diminuire si moltiplica e aumenta all'infinito. Età di lettura: da 4 anni. -
Dono e mercato nel mondo del fitness
Roberto Carlo Deri presenta il suo ultimo lavoro, un'indagine antropologica sul tradizionale concetto di dono applicata al mondo contemporaneo, con particolare riferimento a uno dei luoghi peculiari delle società moderne: il centro fitness.