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Introduzione al pensiero politico di Ketteler
Il pensiero di Ketteler è fondamentale per cogliere la nascita delle sfide politiche del mondo attuale. Il volume si propone di presentare la genesi e l'evoluzione della sua filosofia, nel crocevia del dibattito ideologico e nella fondazione dello Stato moderno. La sua diffusione offrirà nuovi stimoli all'interpretazione del ruolo della riflessione etica nella ricomposizione della trama della convivenza pubblica nell'era post-ideologica. -
Il disegno narrativo condiviso. Disegnare e raccontare nella psicoterapia con i bambini
Il disegno narrativo condiviso è una tecnica grafico-narrativa che vede impegnati contemporaneamente bambino e terapeuta e racconta di come dal loro incontro nasca una coterapia: un processo di cura e di guarigione in cui paziente e psicoterapeuta sono essenziali l'uno all'altro. Giocare, disegnare e raccontare in terapia con un bambino è la strada naturale per aiutarlo a superare le difficoltà. Giocare insieme consente al piccolo paziente e al terapeuta di diventare una coppia. La coppia terapeutica avrà una propria identità e nuove risorse, e potrà guardare alla vita, agli altri, ai genitori, ai sintomi e persino alla malattia, da un punto di vista differente. -
Ti ho scelto per amore, ti ho tradito per amore. Cosa può spingere un uomo e una donna a tradire?
Quando ci innamoriamo viviamo quel momento come unico e irripetibile. Ma cosa cambia quando non sentiamo più amore verso quella persona? Cos'è che ci fa innamorare di lui o di lei? Perché nasce l'attrazione che ci spinge verso qualcuno, mentre gli altri ci sono indifferenti? E perché continuiamo ad amarlo anche dopo essere stati traditi? Ma soprattutto cosa può spingere a tradire? Leggendo queste pagine il lettore prenderà consapevolezza di quelle sofferenze d'amore che rendono schiavi, per raggiungere definitivamente un rapporto migliore con se stessi e con gli altri. -
Don Milani in controluce
Un'originale interpretazione di ""Lettera a una professoressa"""" che, a mezzo secolo dalla sua uscita, si presta a una rilettura in chiave sociologica. Concetti come """"capitale culturale"""", """"ideologia delle doti"""", """"violenza simbolica"""", """"habitus"""", """"codici linguistici"""", ne costituiscono di fatto la cornice teorica. Depurando il priore di Barbiana dalle incrostazioni ideologiche che si sono andate sommando nel tempo, fino a falsarlo sublimandolo in una icona buona per tutti gli utilizzi, anche politici, sottolineandone l'eccezionale statura ma anche i, sia pur pochi, limiti, se ne ottiene una rappresentazione più vicina alla realtà, inquadrata nell'ambito della Chiesa fiorentina del suo tempo."" -
Credere. Dopo la filosofia del XX secolo
Questo libro nasce dall'intento dell'autore di fissare idee oggetto di non poche discussioni con persone - colleghi, allievi, amici - incontrate in tanti anni di insegnamento e di partecipazione a convegni dedicati a temi di filosofia della religione e, in particolar modo, ai rapporti tra ragione scientifica e filosofica e fede religiosa. Dunque: un lavoro concepito come una specie di lettera agli amici in cui da una parte tornare sull'idea che la fede è possibile solo in un universo della contingenza e dall'altra mostrare le difficoltà non evitabili della scelta atea. Se non hai dubbi, non hai fede - grandi mistici hanno sperimentato ""la notte dell'anima"""". Ma l'ateo può dire che la sua è una vita vissuta alla luce della verità, di una verità non incrinata da alcun dubbio, non offuscata da nessuna ombra? L'ateo, soprattutto quando si mostra troppo sicuro di sé (e il caso non è raro), usa al meglio la sua ragione o ne abusa? Ha argomenti davvero convincenti in grado di cancellare ogni traccia di """"mistero""""? """"Io non mi considero un uomo di fede. Mi considero un uomo di ragione, di una ragione piccola piccola, che non ha niente a che vedere con gli 'assoluti terrestri', ma è aperta al mistero, esattamente come qualsiasi uomo religioso"""". Questo scriveva Norberto Bobbio ad Antiseri in una lettera del 18 dicembre 1999. La realtà è che, se è vero che """"la grande filosofìa è scomparsa"""" e che abbiamo assistito al """"fallimento dei grandi racconti"""", rimane e riemerge, irreprimibile, la grande domanda sul senso della vita, della storia degli uomini, dell'universo intero. E l'esigenza di una risposta a queste domande c'è, queste domande ci sono. """"Il che spiega - è ancora Bobbio a parlare - la forza della religione. Non è sufficiente dire: la religione c'è ma non dovrebbe esserci. C'è: perché c'è? Perché la scienza dà risposte parziali e la filosofia pone solo domande senza dare risposte"""". E """"proprio perché le grandi risposte non sono alla portata della nostra mente, l'uomo rimane un essere religioso, nonostante tutti i processi di demitizzazione, di secolarizzazione, tutte le affermazioni della morte di Dio, che caratterizzano l'età moderna e ancor più quella contemporanea""""."" -
Litigi tra fratelli. Competizioni e complicità
La nascita di ogni fratello aumenta le dinamiche e moltiplica i conflitti che caratterizzano il nucleo familiare. Per ogni figlio allora può essere molto complessa la vita nel gruppo dei fratelli, ma può diventare anche di grande stimolo per il suo processo di maturazione. Ogni figlio desidera avere un amico con cui condividere gli anni della crescita, ma è anche spaventato dall'idea di dover spartire con lui tutto quello che possiede, compreso l'amore e le attenzioni dei genitori. -
C'è qualcosa che mi sfugge di te. Alla ricerca della tessera mancante
Siamo nati per soffrire? No, siamo nati per imparare. Quando Felicita acquisisce questa consapevolezza il senso della sua vita cambia radicalmente ed è come se solo in quel momento nascesse davvero. Si lascia alle spalle un matrimonio ormai spento e si impegna alla ricerca di sé, di quel qualcosa di lei che sfugge agli altri, al suo compagno, alle due figlie che ama profondamente, alla gente intorno, che sfugge persino a lei stessa. -
Non ti amo più. Manuale di sopravvivenza dopo la fine di un amore
Come affrontare e superare una delusione amorosa? Questo è il nodo centrale del libro. Quando un amore finisce è difficile guardare avanti. Questo pratico manuale vuole essere un ausilio per superare un momento così complesso. Attraverso degli esercizi e un programma in tre punti, viene offerta al lettore la possibilità di distaccarsi dal percorso del racconto, creandone uno proprio, adatto alla singola storia di vita. Si arriva così alla comprensione profonda di se stessi e della propria esperienza, riuscendo finalmente a dare un senso costruttivo a quanto accaduto. -
Dottor Disney e Mister Hyde. Il crimine nelle favole
Il libro, incredibilmente originale nel suo genere, evidenzia il lato criminologico e più oscuro, nonché psicopatologico, dei film classici di Walt Disney. Si parlerà di storie d'amore malate, di principesse psicologicamente instabili e di un Paese delle Meraviglie intriso di disturbi mentali, e quindi ne ""La Bella e la Bestia"""" della Sindrome di Stoccolma con l'umanizzazione perversa del proprio carnefice. Saranno considerate le prospettive più drammatiche e inquietanti dei capolavori Disney che hanno accompagnato l'infanzia di ogni bambino, non dimenticando neanche la Sindrome del Cappellaio Matto e il suo """"Avvelenamento da Mercurio"""". Si riscontreranno gravi sindromi e aspetti tenebrosi di favole da sempre note per romanticismo e magia. Ecco che la Sirenetta si trasforma, così, in ossessiva accumulatrice seriale e le scoiattoline de """"La Spada nella Roccia"""" si rivelano deliranti erotomaniache. Verrà persino svelato il significato macabro di una pellicola innocente e pura come quella di """"Biancaneve e i Sette Nani"""", con il bacio del principe necrofilo, giungendo finanche a riconsiderare le armi biologiche di cui rimane vittima Maga Magò, nonché Tarzan nella sua involuzione a quattro zampe e la principessa Mulan con la sua disforia di genere. Si assisterà, dunque, a un avvicinarsi di temi tanto distanti che per un attimo si intersecheranno, e a una miscela esplosiva di male e di bene che andrà a combinarsi, così come nella tavolozza di un pittore si mescolano il nero e il bianco, il giallo e il rosa."" -
Psicomotricità relazionale. Le mappe emotivo-comportamentali dall'infanzia all'adolescenza
Il bambino nel movimento e nel gioco ci racconta la sua storia, la sua realtà presente e le sue aspirazioni future. Nella relazione con gli adulti e i coetanei intraprende il viaggio dalla dipendenza alla autonomia costruendo le basi della sua personalità. L'autore, ideatore del metodo della Psicomotricità Relazionale in Italia, ci presenta il suo percorso professionale e una teoria dello sviluppo frutto della sua trentennale ricerca e applicazione nell'ambito, dell'età evolutiva e della formazione. La sua riflessione parte dal concetto di bisogno come motore dello sviluppo del bambino. Inizialmente il bisogno è di natura fisiologica, ben presto, nella relazione si arricchisce di aspetti emotivi ed affettivi, favorendo la progressiva trasformazione del somatico in psichico. Come avviene tutto ciò? Quali relazioni e buone pratiche favoriscono questa esperienza? Nei primi capitoli si sviluppa il concetto di Mappa Emotivo-Comportamentale, un percorso personale nel gioco e nel movimento grazie al quale il bambino impara progressivamente a trasformare le emozioni in stati d'animo e sentimenti, ad agire correttamente nello spazio, nel tempo, con gli oggetti e le persone per soddisfare in autonomia i bisogni di attaccamento, di separazione, di identità di genere e costituire il proprio Modello Comunicativo-Relazionale. L'ultimo capitolo è interamente dedicato all'adolescenza, alla descrizione di come in questo particolare momento evolutivo e di maturazione vi siano delle correlazioni molto strette con le mappe emotivo-comportamentali costituitesi nell'infanzia, che condizionano in senso positivo o negativo lo sviluppo del giovane. L'opera mette in luce le naturali difficoltà della crescita e le strategie relazionali più opportune per il loro superamento. La psicomotricità relazionale si sta affermando come disciplina interpretativa ed organizzatrice dello sviluppo dall'infanzia all'adolescenza, come un valido contributo teorico ed operativo per tutti coloro che quotidianamente operano in ambito pedagogico e clinico. -
L' invisibile educativo. Pedagogia, inconscio e fisica quantistica
Il libro analizza alcune delle ragioni storiche e teoriche dell'insuccesso scolastico e pedagogico che caratterizza gli attuali processi formativi. Le cause principali sono individuate nella ridotta conoscenza della realtà educativa su cui opera la pedagogia. Da quest'ultima, la scienza primaria del coordinamento pluridisciplinare dell'educazione scolastica, vengono vistosamente trascurate, da un lato, le dinamiche e le modalità della realtà quantica e dell'intima formatività della nostra esistenza, e, dall'altro lato, la realtà della dimensione non cosciente della vita di ogni uomo, ove prendono corpo i destini personali e sociali. -
La donna e la cultura. Questione femminile e partecipazione pubblica
Nel saggio la Weber si pone in aperta critica con Georg Simmel e con una determinata tradizione filosofica che guarda al genere femminile esclusivamente da una prospettiva essenzialista, consegnando la donna a una dimensione sovra-umana e sovra-storica. Nel restituire alla donna dignità di analisi sociologica, la Weber rimette in discussione anche la tesi centrale nel pensiero simmeliano e nelle ""Kultur-wissenschaften"""", di una crisi della modernità, che avrebbe origine da una scissione all'interno dell'individuo tra cultura soggettiva e cultura oggettiva, da una atrofizzazione della prima a causa di una ipertrofia della seconda. Per Simmel, tuttavia, è solo l'uomo di genere maschile a vivere questa separazione, mentre la donna, più vicina alla sfera della natura, mostra un'essenza indivisa che può però conservare solo se mantiene le sue funzioni tradizionali di madre e moglie. Secondo la Weber, invece, le trasformazioni della società moderna offrono alle donne nuove forme di partecipazione alla produzione culturale nello spazio pubblico. Il cuore del problema, piuttosto, sta in come il pensiero filosofico e sociologico dominante, a lei coevo, ha fatto corrispondere cultura oggettiva e cultura soggettiva a due spazi sociali contrapposti, """"pubblico"""" e """"privato"""", relegando, di fatto, la coltivazione di una cultura soggettiva al genere femminile nello spazio ristretto e idealizzato dell'ambito domestico."" -
Educare gli affetti. Studi in onore di Bruno Rossi
Il volume, articolato in due sezioni (Itinerari teorici e Contesti e azioni), si compone dei contributi di autorevoli pedagogisti cultori del tema dell'educazione affettiva. Pur contrassegnati da specificità teorica e metodologica, i singoli saggi sono accomunati dalla consapevolezza della portata umanizzante di un'affettività educata, della rilevanza esercitata dal potere affettivo nei confronti del divenire umano, della stretta correlazione tra affettività tutelata e promossa e realizzazione di un'identità autonoma e responsabile verso se stessi e verso gli altri. Nella competenza affettiva, ultimamente, può essere trovato il fondamento delle autonomie della persona. In particolare, nei differenti lavori, può essere facilmente colto il convincimento che nei processi di apprendimento che si attuano nei diversi contesti è intensamente implicata la vita emotiva di chi educa e di chi è educato e che per questo di essa occorre aver cura. -
L' anima verso il dono della libertà
La cifra della complessa esperienza di vita di Pasquale Picone la si può ritrovare nel vecchio adagio citato da Freud sulle tre professioni impossibili «il cui esito insoddisfacente è scontato in anticipo: educare, governare, curare. Docente, dirigente scolastico e psicoanalista junghiano, Pasquale Picone ha attraversato con efficacia e passione tutte queste dimensioni dell'impossibilità. L'istituzione psichiatrica e quella scolastica, nelle quali ha svolto il suo rigoroso impegno di lavoro, gli apparivano luoghi privilegiati per osservare l'eterna dialettica tra controllo e liberazione. -
Pedagogia della lettura ad alta voce. Esperienze con pazienti psichiatrici e disabili
"Leggere un libro consente di volare con la fantasia, di vedere posti nuovi, di vivere le vite degli altri. Si sperimenta la gioia di entrare nella storia e il dispiacere quando l'ultima pagina viene voltata. Leggere per gli altri è un atto d'amore, il donarsi incondizionatamente. Chi legge si mette a nudo, privo di ogni sovrastruttura culturale, libero dai condizionamenti che la vita sociale impone, ed è questa veridicità che viene recepita dalle persone con disturbi cognitivo-comportamentali. La storia narrata può diventare un linguaggio comune, lo spazio neutro condiviso nel quale esprimersi. Quando nel 2010 ho proposto un laboratorio di lettura per i ragazzi disabili di un centro diurno, credo di aver provocato stupore, curiosità, riflessione sia agli educatori che al piccolo, sparuto gruppo di volontari facenti parte di un circolo di lettura ad alta voce. Leggere negli ospedali o nelle carceri erano esperienze già note e vissute, ma ai disabili? Avrebbero mai capito il senso di quello che sarebbe stato loro letto? Su questi interrogativi si fonda la mia esperienza di lettura agli adulti di un Centro di Salute Mentale, una sfida raccontata sotto forma di diario.""""" -
Operette morali. Con DVD video
L'abbinamento del libretto ""Leopardi il filosofo della speranza"""", (con relativo DVD a cura di Silvano Vinceti) con le """"Operette morali"""" (a cura di Ludovico Fulci), rappresenta una felice composizione volta a dare maggiore valore alla vita e alle opere del grande poeta Recanatese. Il libretto - """"Leopardi il filosofo della speranza"""" - rappresenta una inedita e originale ricostruzione della vita e del pensiero filosofico di Leopardi che fa emergere un aspetto, la speranza, del tutto assente nelle molteplici interpretazioni storiche. Una rilettura che ci offre un altro modo di rapportarsi al grande poeta e raffinato filosofo della vita. Ludovico Fulci offre una diversa interpretazione de """"Le operette morali"""" dove la dimensione filosofica di Leopardi riemerge in tutta la sua ricchezza e originalità. Le """"operette morali"""" non sono tanto poesia in prosa ma pensiero filosofico che si veste degli abiti della prosa."" -
La società aperta e i suoi nemici. Nuova ediz.
Questa edizione unisce, in un unico tomo, i due volumi de ""La società aperta e i suoi nemici"""", uno dei grandi classici del Novecento e una difesa appassionata della democrazia dai suoi nemici, quali Platone, Hegel e Marx. Secondo Popper, Platone fu un grande uomo. Ma i grandi uomini possono commettere grandi errori. E il grande errore di Platone fu quello di aver teorizzato la """"società chiusa"""": «Platone fu costretto a combattere il libero pensiero e il perseguimento della verità; fu indotto a difendere la menzogna, i miracoli politici, la superstizione dei tabù, la soppressione della verità e, alla fine, la violenza brutale». Per tutto ciò, «la lezione che noi [...] dovremmo apprendere da Platone è esattamente l'opposto di quanto egli vorrebbe insegnarci. È una lezione che non deve essere dimenticata. Per quanto eccellente fosse la sua diagnosi sociologica, lo sviluppo stesso di Platone dimostra che la terapia che raccomandava è peggiore del male che tentava di combattere». Anche nei confronti di Marx, Popper è stato forse il più acuto e tenace critico. Le sue argomentazioni hanno devastato il materialismo storico e quello dialettico ed hanno inoltre dimostrato che il pensiero marxista contraddice il canone principale della ricerca scientifica: quello di accettare confutazioni. «Il marxismo, oggi, non è più scienza; e non lo è poiché ha infranto la regola metodologica per la quale noi dobbiamo accettare la falsificazione, ed ha immunizzato se stesso contro le più clamorose confutazioni delle sue predilezioni. Da allora esso può venir descritto solo come non-scienza, come un sogno metafisico, se volete, congiunto con una realtà crudele»."" -
Il bambino in ospedale. Dal curare al prendersi cura: bisogni e servizi. Nuova ediz.
Come si può rimanere insensibili di fronte alla sofferenza di un bambino e all'angoscia della sua famiglia? La sensibilità della società odierna pretende maggiori attenzioni e tutele nei confronti dei minori. In questa prospettiva, gli Autori di questo saggio si sono riuniti intorno a un progetto che ha come perno centrale il benessere nei reparti pediatrici e come fine quello di dare inizio a una nuova esperienza di ""scuola in ospedale"""". Gli autori hanno messo a confronto le loro esperienze di dirigenti scolastici, psicologici, pediatri ed educatori, dando vita a un'alleanza terapeutica, e tra persone caratterizzata da un forte senso di solidarietà."" -
Pampaedia
Pampaedia, ovvero ""educazione universale"""", è un metodo didattico teorizzato da Comenio per imparare divertendosi. Il suo obiettivo era istituire un sistema di insegnamento graduale che partisse, nell'età dell'infanzia, da concetti elementari per arrivare a quelli più complessi. L'educazione, in questo modo, non si limitava all'adolescenza ma continuava in ogni fase della vita formando la mente dell'individuo, la sua moralità e spiritualità. Lo studio, secondo Comenio, deve essere «tutto pratico e tutto gradevole e tale che per mezzo di esso la scuola diventi veramente un gioco, cioè un dolce preludio a tutta la vita»."" -
L' arte contemporanea e la scoperta dei valori della tattilità
Esiste un rapporto tra arte e tattilità? Che cosa ci insegna l'arte contemporanea? L'esperienza del Museo Omero consegna alla riflessione estetica un contributo innovativo nella scoperta dei valori della tattilità. Il volume propone una nuova lettura dell'arte contemporanea fondata su una modalità plurisensoriale di approccio all'opera, tattile in particolare. Alcuni orientamenti artistici, a partire dal XX secolo, coinvolgono tutte le potenzialità espressive dei sensi, in maniera sempre più densa e complessa, con la valorizzazione dei materiali e la richiesta di un ruolo attivo del fruitore. Un apporto significativo in tale direzione viene offerto anche dall'esperienza delle persone con disabilità visiva, che nel processo di integrazione culturale e sociale hanno scoperto i valori dell'arte attraverso un approccio non visivo. La ricerca del Museo Omero propone uno spettro di percorsi e proposte educative che apportano una nuova prospettiva critica alla museologia tradizionale.