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Il viaggio. Caratteri di donna e di uomo
La vita di ognuno di noi fa i conti con il viaggio, sia esso un'esigenza o una aspirazione, del corpo o della mente. Rispondiamo insomma, chi più chi meno, alla necessità insopprimibile di conoscere il mondo che ci circonda, di dare un senso al quando e al dove del nostro esistere quotidiano, attraverso la definizione di mete e di percorsi per raggiungerle. -
La sapienza moderna
«In questo libro so di aver ridotto il lavoro di filosofi e scrittori a qualcosa di simile a frammenti di una sapienza oracolare. Nella nostra consuetudine di lettura, una circostanza di questo genere non può che essere una sollecitazione a una riflessione ulteriore. La nostra sapienza, almeno prima di essere interpretata dalla tecnologia contemporanea, non era mai sapienza, ma piuttosto sviluppo di un pensiero, di una interpretazione progressiva, di un'apertura indefinita su nuove forme di interrogazione.» -
Opera poetica. Ediz. critica
Fray Diego de Valencia de Leon è aurore di 42 componimenti, trasmessi per la quasi totalità dall'unico manoscritto superstite del ""Cancionero de Baena"""". La sua attività poetica si colloca approssimativamente fra il 1380 e il 1410, periodo che vide avvicendarsi sul trono di Castiglia i monarchi della dinastia Trastàmara Juan I ed Enrique III, con la successiva reggenza di Fernando de Antequera. E in queste decadi cruciali che si colloca la fioritura della lirica cortese in lingua castigliana, di cui la silloge confezionata intorno al 1430 da Juan Alfonso de Baena, a mo' di omaggio per il sovrano Juan II, rappresenta una prima e fondamentale testimonianza. Con questo volume si offre un'edizione critica del corpus poetico di Fray Diego, includendo anche i numerosi componimenti degli altri rimatori con i quali il francescano interagì, in """"preguntas e respuestas"""" che costituivano un esercizio letterario grandemente rappresentato all'interno del Cancionero de Baena. Il testo critico è accompagnato dall'apparato e da un commento filologico, linguistico, lessicale e retorico. Lo studio con cui si apre l'edizione delinea un profilo dell'autore Volto a ricostruire le origini biografiche, le coordinate culturali e le relazioni che fray Diego ebbe con altri poeti contemporanei e con la corte di Fernando de Antequera. Si indagano inoltre gli aspetti metrico-formali, stilistici e lessicali che caratterizzano la sua produzione, evidenziando gli elementi di continuità e di innovazione rispetto alla precedente esperienza galego-portoghese, così come le influenze di altre tradizioni poetiche (in primis francese e provenzale)."" -
Paideutika. Vol. 26: Insegnamenti, insegnanti, libertà.
Cosa vuol dire Paideutika? Letteralmente essa è la menzione al plurale dell'aggettivo verbale derivato dal greco paideuo (istruisco, educo, formo), da cui anche paideia (educazione, cultura, istruzione, conoscenza). Per cui Paideutika nomina tutto ciò che ha a che fare con la formazione dell'uomo. Così Paideutika intende sviluppare una critica serrata delle pratiche di assoggettamento formativo a partire esattamente dal nesso formazione/cultura. E di farlo nel segno di una tradizione fenomenologica che, con accentuata attenzione esistenziale, non potrà che immergersi nelle infinite forme della vita di cultura - dalla filosofia alle scienze umane, dall'arte alla letteratura, dalle scienze sociali e politiche a quelle dell'educazione - per rivendicare, oggi, l'urgenza di un pensiero radicale. Un pensiero capace di reagire, con metodo decostruttivo, alla confortevole e levigata illibertà che sempre si annida nelle formule retoriche ed edificanti del pedagogismo corrente. -
Gli anni di Nettuno sulla terra
Dodici racconti, uno per ogni mese dell'anno, disseminati su quattro decenni, dagli anni Settanta agli anni Duemila. Protagonista è il tempo e la sua puntuale incarnazione in una vita. In ogni racconto il tempo sbroglia la complessità di eventi orizzontali, e si azzarda a restituirci, nella forma verticale sua propria, il senso di un'esistenza. Con un contributo di Elio Grasso. -
Paesaggi e natura nell'Oltrepò pavese. Guida naturalistica all'Oltrepò pavese
Il territorio dell'Oltrepò pavese ha caratteristiche naturalistiche, paesaggistiche e faunistiche di grande interesse. Questo ha fatto sì che sia diventato meta di visite e di gite per appassionati di natura e luogo di studio per esperti. La guida descrive con precisione l'intero territorio e presenta le informazioni utili per tutti coloro che vogliono recarsi in Oltrepò per motivi di svago o di studio. Vengono anche proposti alcuni percorsi (praticabili a piedi o in bicicletta) che permettono di cogliere la varietà e la ricchezza naturalistica del territorio, vengono indicate anche alcune piacevoli soste per chi vuole approfittare delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Nella guida sono riportate le informazioni necessarie per soggiornare nei piccoli borghi della zona. La vicinanza a Milano rende l'Oltrepò pavese una meta comoda e facilmente raggiungibile in tutte le stagioni. -
Il grande dizionario di cucina
Il padre dei ""Tre Moschettieri"""", del """"Conte di Montecristo"""" e di una serie di romanzi di grande successo è stato anche un famoso buongustaio, un gourmand, come direbbero i francesi, un grande gaudente, come diremmo noi. Ma è stato anche l'autore di questo prodigioso """"Dizionario di Cucina"""": una vasta raccolta delle più incredibili e succulente ricette di tutti i tempi. Ricette, menù e pranzi memorabili sono qui presentati con il gusto del grande narratore: prima di essere provate, queste ricette devono essere lette per seguire la galoppante immaginazione, le peripezie storiche e gli aneddoti fantastici che solo un narratore come lui può raccontarci per ricreare il gusto di questi piatti e di queste occasioni."" -
La mia prima volta con Fabrizio De André. 515 storie. Nuova ediz.
Pavia: qui tutto è cominciato. Perché a Pavia è facile incontrarsi. Perché a Pavia è facile mischiare passioni, canzoni, persone. ""La mia prima volta con Fabrizio De André"""": una raccolta di testi cominciata in sordina, tra amici, nel giugno 2013, con un sommesso passaparola e senza nessuna idea di dove saremmo andati a parare. La situazione ci è poi esplosa tra le mani, si è estesa via mail, via facebook e non sappiamo bene come. E sono arrivati testi da ogni parte: Genova e la Liguria, Milano, Roma, Ferrara, Brescia, il Friuli, l'Emilia, l'Abruzzo, la Basilicata, il Piemonte, la Calabria... E non sono bastate le 305 storie raccolte nella prima edizione. Perché tanta è la voglia di raccontare e di raccontarsi. Voglia che abbiamo intercettato nelle presentazioni del libro - intense e partecipate - in giro per l'Italia, tra osterie, biblioteche e librerie. È così che siamo arrivati a questa seconda edizione con 515 storie. Perché è Fabrizio De André che chiama all'appello, è lui che - dopo vent'anni - continua a generare passioni e a unire vite e generazioni. 515 storie per raccontare una Storia. 515 storie, tutte diverse e tutte speciali. 515 incontri con la calda voce di Fabrizio, le sue parole, le sue ribellioni. Un grande affresco collettivo di emozioni condivise. Nel nome e nel segno di Fabrizio De André."" -
Il confronto letterario. Quaderni di letterature straniere moderne e comparate dell'Università di Pavia. Supplemento. Vol. 70: Todo es conforme y segùn. Manuel Machado en el 70 aniversario de su ...
La Rivista ""Il confronto letterario"""" è pubblicata dal Dipartimento di letterature straniere moderne dell'Università di Pavia. I contributi pubblicati riguardano le tematiche letterarie e filologiche di tutte le letterature moderne. Gli articoli sono caratterizzati da un notevole rigore scientifico. Tuttavia, al di là degli specialisti, il contenuto, proprio per le tematiche di tipo letterario che lo caratterizzano, è fruibile anche da un pubblico generico e non universitario."" -
Cerimonia
«Narra la storia di Tayo, reduce della Seconda guerra mondiale che cerca di liberarsi dai fantasmi del conflitto attraverso i riti nativi, per riconquistare la sua identità in una terra di falsi miti» - Marco Bruna, la LetturaCerimonia è la storia di un giovane indianoamericano che ritorna alla sua riserva, devastato dalle violenze della guerra nelle Filippine, cercando di riconquistare la sua identità in un labirinto di esperienze distruttive. Cerimonia è inoltre la storia di un popolo che deve scegliere tra i falsi miti della società bianca e il duro cammino verso una rigenerazione fisica e spirituale. -
Con-dividuo. Cellule e genomi XVII corso. I corsi dell'Open Lab
Questo volume nasce dall'idea di Manuela Monti di discutere di CON-dividuo a Mechrí / Laboratorio di filosofia e cultura, curato da Florinda Cambria e chiude un'ideale trilogia iniziata con ""No razza, sì cittadinanza"""" (2017) e """"Migrazioni"""" (2018) presentando le ragioni del CON-declinate in tanti lemmi, tutti basati sull'ineludibile riflessione della necessità del riconoscimento dell'Altro per quello che è e non per quello che vorremmo fosse. I conflitti nascono dal misconosci-mento, che si configura come il primo passo per la negazione dell'Altro. Solo il riconoscimento e l'inclusione di tutti assicura le condizioni per vivere nella società complessa. Dobbiamo dunque liberare dal fascino dell'ignoranza, creata dalla pervasività delle comunicazioni e delle immagini, i tanti """"pollicini"""" che con posting, liking, retweeting tengono in mano il mondo e far loro capire """"cosa è umano"""", far chiaro che è un dovere morale l'accoglienza dell'Altro, del migrante (non è solo un vantaggio biologico ed economico). Ogni uomo viene al mondo solo perché qualcuno ce lo ha messo, la vita si dà nell'incontro con qualcuno, qualche cosa, un evento; ciò che dà fondamento all'umano è la relazione, la comunità, il collettivo; l'uomo vive perché qualcuno l'accoglie e prende posizione in una architettura esistenziale dalla quale non può prescindere: """"gli Altri ci sono sempre qui con-"""" (Martin Heidegger, Sein und Zeit, 1927). Umberto Eco ricordava che nessun fondamentalismo o razzismo o nazionalismo riesce a fermare la Storia: """"È esistito un patrizio romano che non riusciva a sopportare che diventassero cives romani anche i galli, o i sarmati, o gli ebrei come san Paolo, e che potesse salire al soglio imperiale un africano, come è infine accaduto. Di questo patrizio ci siamo dimenticati, è stato sconfitto dalla storia. La civiltà romana era una civiltà di meticci. I razzisti diranno che è per questo che si è dissolta, ma ci sono voluti cinquecento anni, e mi pare uno spazio di tempo che consente anche a noi di fare progetti per il futuro""""."" -
Grande dizionario di cucina
Il padre dei ""Tre Moschettieri"""", del """"Conte di Montecristo"""" e di una serie di romanzi di grande successo è stato anche un famoso buongustaio, un gourmand, come direbbero i francesi, un grande gaudente, come diremmo noi. Ma è stato anche l'autore di questo prodigioso """"Dizionario di Cucina"""": una vasta raccolta delle più incredibili e succulente ricette di tutti i tempi. Ricette, menù e pranzi memorabili sono qui presentati con il gusto del grande narratore: prima di essere provate, queste ricette devono essere lette per seguire la galoppante immaginazione, le peripezie storiche e gli aneddoti fantastici che solo un narratore come lui può raccontarci per ricreare il gusto di questi piatti e di queste occasioni."" -
La vita è un cetriolo... Alla scoperta dell'umorismo arabo
Come scrive Paolo Branca: «[...] i motti di spirito, non solo per il contenuto, ma per la loro stessa dinamica funzionale, uniscono popoli che potrebbero essere considerati talmente e tanto irriducibilmente diversi da far disperare rispetto a qualsiasi possibilità di intesa e di scambio. Se queste pagine sono servite a far incrinare anche solo di un poco barriere ritenute insormontabili, avremo raggiunto il nostro scopo». Le barzellette, al pari dei proverbi, ingiustamente considerati generi 'minori' di espressione, sono invece il distillato di lunghe esperienze e forniscono dettagli non secondari sulla cultura popolare diffusa e condivisa. Proprio per questo permettono di cogliere elementi profondi e specifici di una società e delle sue modalità di relazioni tra le persone. Il mondo arabo non si sottrae a questa considerazione generale e l'analisi condotto da Angelo Villa, psichiatra, e Paolo Branca, docente di lingua e letteratura araba, ci permette di cogliere aspetti rilevanti della società araba. -
Leggere il «Simposio» di Platone
Il ""Simposio"""" è lo straordinario e raffinato dialogo che Platone dedica all'amore. A casa del poeta Agatone si riuniscono Socrate, il giovane Fedro, il commediografo Aristofane, il retore e politico Pausania, il medico Erissimaco e il rampante Alcibiade. Qui Dioniso e Afrodite, il vino e l'amore, si incontrano: il simposio diventa l'occasione per un agone di discorsi in onore di Eros. Le voci dei personaggi che descrivono il gioco erotico e intellettuale tra amante e amato, le due forme di Afrodite, la scienza dell'amore dei corpi, il mito dell'androgino, la morbidezza e l'asprezza di Eros conducono al nucleo della dottrina platonica dell'Eros. La sua presentazione è affidata a Socrate e alla sacerdotessa Diotima, la quale rivela che Eros, celebrato come un dio, è in realtà un dèmone che mette in comunicazione umano e divino. Dunque, quest'amore non è altro che l'immagine della filosofia, e Socrate, in mezzo tra gli ignoranti e i sapienti, è la personificazione di Eros, con il quale condivide la natura demonica."" -
Uomini e topi. Eugenetica in democrazia
Il 26 novembre del 1998, la scrittrice e poetessa Mariella Mehr fu ospite dell’Università di Basilea in occasione del conferimento del dottorato honoris causa da parte della Philosophisch-Historische Fakultät. Non senza ironia, Mariella Mehr, di etnia Jenisch, vittima del programma Kinder der Landstrasse di Pro Juventute nella conferenza Uomini e topi ricostruisce, citando gli atti che la riguardano, quella drammatica esperienza. Nel volume viene proposto anche un saggio di Emmanuel Betta, professore di Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza, che ricostruisce la diffusione dei programmi di eugenetica in Europa nel corso del Novecento, e ricorda come «tra il 1926 e il 1972, l’agenzia federale svizzera Pro Juventute organizzò, gestì e attuò il progetto Hilfswerk für Kinder der Landstrasse (Ente assistenziale per i bambini di strada), con il quale intendeva contrastare il nomadismo, attraverso politiche di sedentarizzazione forzata. 600 bambini jenisch furono sottratti alle famiglie d’origine, consegnati in affidamento a famiglie diverse o internati in orfanotrofi, cliniche psichiatriche o istituti penitenziari». -
Democrazia e schiavitù. Gli Stati Uniti e la violenza razziale
Il movimento Black Lives Matter ha tra i suoi riferimenti ideali uno schiavo fuggiasco dell'Ottocento: Frederick Douglass (1818-1895), autore del celebre Ricordi di uno schiavo fuggiasco, opera fondamentale della letteratura afroamericana. Douglass, grazie alle sue doti oratorie, divenne un apprezzato conferenziere, tanto da essere invitato, nel 1852, a pronunciare il discorso del 4 luglio, per la festa dell'Indipendenza. Il suo discorso, che volle tenere in realtà il giorno successivo, è una chiara e netta denuncia della contraddizione tra le affermazioni della Costituzione degli Stati Uniti, ispirata ai principi di libertà e democrazia, e la permanenza della condizione di schiavitù e di sfruttamento di milioni di persone di colore. Nel volume sono contenuti altri tre interventi di Douglass che approfondiscono e delineano con chiarezza la sua analisi sui temi della segregazione razziale e della violenza nei confronti degli afroamericani. Prefazione di Marco Sioli. -
Gli allegri compari
Sulla scogliera di Aros, il vecchio Gordon, ormai divorato dalla follia, attende che il mare, ""la grande porta dell'inferno"""", gli consegni i tesori delle navi, spingendole a far naufragio sulla costa. Un racconto ambientato su un'isola della Scozia occidentale, in un mondo fatto di solitudine e di grandi spazi. E gli """"Allegri Compari"""" sono le onde del mare del Nord, che sanno diventare terribilmente cupe e pericolose. Ma all'origine del dramma c'è un delitto misterioso che aleggia nella coscienza turbata di Gordon, lo zio dello scrittore... Un racconto 'nero', quindi, uno dei più belli di Stevenson, in cui lo stile e la lingua si piegano a rappresentare evocativamente gli eventi e il quadro stesso in cui si muovono i personaggi."" -
Nell'officina dei lumi. Studi in onore di Gianni Francioni
Saggi di G. Assereto, Ph. Audegean, L. Bianchi, G. Cospito, C. Cuttica, L. De Michelis, S. Feloj, L. Fonnesu, F. Frosini, G. Gaspari, F. Giudice, S. Granata, L. Guerra, A. Gurrado, G. Imbruglia, G. Invernizzi, E. Mazza, G. Mori, G. Panizza, A. Peroni, S. Rosini, G. Silvestrini e F. Toto. Composti da studiose e studiosi di età, formazione e interessi disciplinari differenti, i contributi qui raccolti non sono stati pensati soltanto come un omaggio a Gianni Francioni in occasione del suo pensionamento, ma traggono ispirazione dall'assunto, che ha guidato tutta la sua produzione scientifica, che l'indagine teorica (filosofica, storica o letteraria) si debba necessariamente fondare sull'accurata ricostruzione filologica dei testi e dei loro contesti. Muovendo da uno dei principali ambienti in cui si forgiarono gli strumenti dell'«officina dei Lumi», l'Inghilterra tra la metà del Seicento e i primi decenni del Settecento, i saggi trattano quindi i principali esponenti delle Lumières, da Voltaire a Rousseau, per soffermarsi poi sull'Illuminismo lombardo, con particolare riferimento a Cesare Beccaria e ai fratelli Pietro e Alessandro Verri, ma senza trascurare personaggi meno noti come Luigi Castiglioni. Il quadro del Settecento europeo si allarga quindi alla Genova degli ultimi decenni della Repubblica, alla nascita della Natural History ancora in Inghilterra e al pensiero politico di Kant. Il volume si chiude con tre lavori che, pur ponendosi cronologicamente fuori dai limiti del XVIII secolo, affrontano nessi e questioni tipicamente settecentesche, dal materialismo di Leopardi al tema della compassione in Nietzsche, ai rapporti tra Franco Venturi e Carlo Dionisotti. -
Paideutika. Vol. 32: Cornelius Castoriadis e l'educazione.
Cosa vuol dire Paideutika? Letteralmente essa è la menzione al plurale dell'aggettivo verbale derivato dal greco paideuo (istruisco, educo, formo), da cui anche paideia (educazione, cultura, istruzione, conoscenza). Per cui Paideutika nomina tutto ciò che ha a che fare con la formazione dell'uomo. Così Paideutika intende sviluppare una critica serrata delle pratiche di assoggettamento formativo a partire esattamente dal nesso formazione / cultura. E di farlo nel segno di una tradizione fenomenologica che, con accentuata attenzione esistenziale, non potrà che immergersi nelle infinite forme della vita di cultura - dalla filosofia alle scienze umane, dall'arte alla letteratura, dalle scienze sociali e politiche a quelle dell'educazione - per rivendicare, oggi, l'urgenza di un pensiero radicale. Un pensiero capace di reagire, con metodo decostruttivo, alla confortevole e levigata illibertà che sempre si annida nelle formule retoriche ed edificanti del pedagogismo corrente. -
Intervista a Stalin
Nel 1934 H. G. Wells visitò l'Unione Sovietica e il 23 luglio intervistò, per quasi tre ore, Joseph Stalin. Wells era già stato in Unione Sovietica nel 1920, dopo la rivoluzione del '17 e la guerra. Ora ritorna trovandosi in un paese molto diverso, radicato nel socialismo, con Stalin saldamente al potere e con ancora grandi difficoltà economiche. Il testo è una potente testimonianza di tutto questo e dal dialogo si coglie la tensione che, dietro all'apparente cordialità, pone in contrapposizione due visioni politiche e sociali differenti.