Sfoglia il Catalogo ibs017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8961-8980 di 10000 Articoli:
-
Decostruire formando. Concetti pratiche orizzonti
Il volume si articola su tre livelli di analisi. In primo luogo sui presupposti teorici della critica radicale come metodo di formazione pedagogica. In secondo luogo sulla descrizione di un seminario/tipo di formazione e sulla definizione di una specifica e originale metodologia che consente di sperimentarlo nelle diverse situazioni operative. In ultimo sulla descrizione/interpretazione dei tre campi di applicazione - la scuola, le professioni di cura, l'educazione territoriale - in cui, tramite l'esemplarità di alcune esperienze concrete, si mettono in gioco le diverse professionalità pedagogiche. Concepito come modello d'intervento educativo, il testo si presenta in forma di strumento/guida per coloro che, impegnati a fronteggiare la crisi del cambiamento formativo nei diversi campi di lavoro, intendono agire secondo una prospettiva che lega in maniera radicale il tema della formazione all'analisi complessa dei processi culturali e sociali. In questo senso il volume si rivolge non solo agli studiosi e agli studenti universitari di discipline pedagogiche e di scienze umane, ma soprattutto a insegnanti, educatori e responsabili delle professioni sanitarie. -
Giuseppe Gorani e la brigata paesana
Giuseppe Gorani (1740-1819), nobile milanese, attraversa gli eventi cruciali che hanno portato l'Europa dall'Illuminismo alla Restaurazione, passando per il grande fuoco della Rivoluzione francese. Ma non è un semplice spettatore: partendo dalla Milano asburgica e poi illuminista di Beccaria e dei fratelli Verri, Gorani percorre l'Europa come militare dell'esercito austriaco nella Guerra dei Sette Anni, poi come girondino nella Rivoluzione francese, in seguito come diplomatico a Ginevra, e, infine, come esule ancora a Ginevra, dove compone, negli ultimi anni, le sue memorie. Una vita avventurosa che ben si presta alla ricostruzione romanzata come dimostra questa vivace interpretazione di Claudio Bianchi. -
Le difficoltà scolastiche
"Paradossalmente, un allievo in difficoltà è spesso un bambino brillante. Le sue conoscenze stupiscono chi gli sta intorno. Di fronte a un mondo chiuso e opaco, egli sciorina tesori di immaginazione, di abilità e di intelligenza per innalzarsi al livello dei suoi compagni. Ma i suoi sforzi girano a vuoto. Il successo non arriva mai all'appuntamento. (...) Imparare - come camminare o parlare - è un'attività naturale dell'uomo, una sorta di piacere, rinnovato senza sosta, non esistono degli zucconi innati, dei bambini privi delle capacità di integrare correttamente le conoscenze. Questa affermazione, come una professione di fede, permette di capire le angosce cui devono far fronte i bambini che si trovano in una posizione di insuccesso scolastico. Come i loro compagni, hanno in sé una sorprendente spinta vitale. Ma ad un certo punto della loro vita, sfortunatamente, sono caduti in fondo ad un pozzo. Buttate loro una corda, ci si arrampicheranno. Da soli."""" (Alfred A. Tomatis). Prefazione di Concetto Campo." -
Pietre d'Abissinia. Viaggio nell'arte e nella storia dell'altopiano etipico
A metà tra il diario di viaggio d'un vecchio viaggiatore e il saggio d'un colto amante d'arte, in parte ancora guida all'Abissinia e racconto d'un sentimento, il libro nasce come divertissement d'un autore di testi personalissimi che hanno esplorato l'Africa da vicino e nel profondo. L'autore, in bilico tra giornalismo e ricerca, descrive un'Abissinia che non è soltanto l'acrocoro etiopico, geografia politica, intrigante rebus dell'Italia della prima metà del secolo scorso, ma soprattutto il luogo di un'arte straordinaria fiorita in mezzo all'Africa, ispirata alle eccellenze del Mediterraneo. Potrebbe anche essere il primo libro sulla storia dell'arte dell'Abissinia. -
I libri della mia vita. Tavola di moltiplicazione per giovani poeti
"Mi dispiace di non aver mai avuto una biblioteca mia."""" Così, tristemente e quasi sottovoce, Salamov chiude questo suo breve testo in cui il gulag quasi scompare, in cui l'angoscia dell'autore trova conforto nella lettura e, attraverso la lettura, egli trova la forza per resistere alle sofferenze e alle persecuzioni. La semplicità espressiva, l'immediatezza della narrazione nasconde la Kolyma, il campo di concentramento. Restano i libri e resta il desiderio di lettura. La vita di Varlam Salamov (1907-1982) è infatti segnata dal gulag, in cui viene rinchiuso a più riprese a partire dal 1929, per la sua opposizione al sistema di potere staliniano. Dalle remote terre della Siberia, dal gulag di Kolyma, """"l'Auschwitz di ghiaccio"""" come è stato definito, ci sono giunti i """"Racconti di Kolyma"""", l'opera che gli ha dato fama mondiale. In questo testo, Salamov ripercorre i momenti drammatici della sua vita per trasmetterci il suo amore per i libri, per farci capire il valore affettivo e il significato liberatorio che la lettura ha avuto nella sua esistenza." -
Lingua pensiero canto. Un seminario sull'essenza della parola
Il libro affronta il tema dell'essenza della lingua madre mirando a determinare tale essenza alla luce del suo carattere originariamente poetico-pensante. Il libro prende le mosse da una decostruzione del ""comune concetto della parola"""", mostrando la natura coercitiva degli assunti-di-fondo di ogni approccio tecnico-scientifico al dire. L'elemento interessante per il lettore odierno è che ci aiuta a capire come la dote della lingua sia sì un bene ma anche un'insidia: un bene, perché essa è il necessario orizzonte di ogni via verso la verità - un'insidia, perché, proprio in forza della potenza della parola, l'uomo trova la via dell'inganno e della violenza. Lo stile della trattazione è didattico e chiaro, e non presuppone particolari competenze filosofiche. Il volume è una ristampa ampliata al 2014."" -
La biografia impossibile
Il libro prende spunto da una riflessione di Musil, ne ""L'Uomo senza qualità"""", in cui lo scrittore austriaco scrive che """"In fondo, nella maturità, pochi ricordano come sono di fatto arrivati a se stessi"""". Cioè non è facile ricordare come si è svolta la propria vita, quali svolte ci hanno condotto ad essere quello che siamo, le scelte che ci hanno portato dove siamo. Quasi che tutto sia accaduto per una sorta di casualità, di involontarietà. Così il passato ci appare come una serie di immagini, di momenti che si illuminano per poco, senza poter dare corpo a una continuità, ad una permanenza. È appunto l'impossibilità di una biografia, di una storia che abbia una continuità, uno sviluppo e uno svolgimento. Non una biografia, quindi, ma la narrazione di alcuni momenti rilevanti di una vita, alcuni avvenimenti che ne hanno segnato il percorso."" -
Dall'ecologia all'ecosofia. Percorsi epistemici ed etici tra Oriente e Occidente, tra scienza e saggezza
Il libro affronta il tema dell'ecosofia, cioè del nuovo sapere che propone uno sguardo filosofico sull'""abitare la terra"""", del vivere nel mondo con un atteggiamento nuovo, secondo una sensibilità diversa, in una forma rispettosa della natura e delle persone. L'ecosofia, insomma, come forma di un nuovo umanesimo planetario post-meccanicista, oltre il rozzo antropocentrismo. Le radici di questo sapere affondano in una cultura plurale che, come recita il sottotitolo del libro, si rifà al pensiero dell'Occidente cristiano e dell'Oriente, si richiama a teologi come Buber, uomini di pace come Gandhi, scienziati come Einstein, scrittori come Coetzee. Si tratta dunque di un pensiero che unisce prospettive diverse in un insieme complesso e organico. Non si tratta tuttavia di un testo per specialisti, ma di un'opera che con rigore assume un tono divulgativo e accessibile."" -
Un uomo di colore in viaggio intorno al mondo
Il libro di viaggio di David F. Dorr costituisce un caso unico nella storia della letteratura di viaggio. Dorr infatti era uno schiavo che alla metà dell'Ottocento accompagna il suo padrone in un viaggio attorno al mondo con il compito di stendere il diario del viaggio. Ma la grande intelligenza di Dorr ci ricorda Attilio Brilli - trasforma il viaggio del suo padrone nel ""suo"""" viaggio e il diario diventa il """"suo"""" diario: Dorr fa della scrittura e della narrazione del viaggio una metafora della libertà e con ciò afferma il diritto di impossessarsi, lui dichiaratamente nero e schiavo, di una tradizione culturale - quella del viaggio d'istruzione - che era appannaggio esclusivo e vanto di classi bianche ricche ed egemoni. Si tratta infatti di una consuetudine culturale di origine britannica che gli permette di osservare, di commentare e di giudicare il mondo circostante come qualsiasi altro individuo nato libero e culturalmente dotato. Con la descrizione di città e di costumi del Vecchio Mondo e dell'Oriente mediterraneo, il suo libro non può che essere riconosciuto ancor oggi come uno dei più sorprendenti gesti ironici della storia."" -
La Austríada. Ediz. critica
La Austríada del cordovano Juan Rufo, pubblicata nel 1584, e poi riedita nel 1585 e 1586, è uno dei più interessanti poemi epici del Siglo de Oro spagnolo, anello di congiunzione fondamentale tra il Manierismo maturo e Góngora. Questa edizione (la prima dopo il XIX secolo) offre finalmente un testo sicuro, e chiarisce i rapporti tra le tre edizioni antiche con perizia filologica. Inoltre, dell'opera studia con grande attenzione le componenti ideologiche, a partire dalla materia trattata (la guerra dell'Alpujarra e Lepanto), e quelle letterarie. La struttura bipartita, che trova nell'unico dux, don Juan de Austria, protagonista di entrambi gli eventi, la propria salda unità, è per la prima volta messa a nudo e interpretata, anche nella sua proiezione sulla costruzione del singolo canto, e financo sulla forma tassiana dell'ottava, quasi sempre organizzata per schemi binari. E anche il sistema di fonti storiche e modelli letterari (tra Virgilio e Tasso, passando per Lucano, Juan de Mena, Ariosto e Camões) è identificato, facendoci scoprire un poeta coltissimo, ben determinato a salvare la differenza che deve correre tra un'opera storiografica e un poema. L'arioso studio introduttivo, la scheda critica apposta a ciascuno dei 24 canti, il minuto commento verso a verso (che disegna, in particolare, il profilo pregongorino della lingua del poema) offrono, su scale diverse, tutti gli strumenti per accostare e comprendere un'opera che fu ammirata anche da Cervantes. -
La carta non è impaziente. Lettura e scrittura: piccole forme d'eternità
"La scrittura è un risarcimento a solitudini precoci..."""", esordisce Monique Pistolato. Ma la scrittura, per lei, è un'esperienza totale, che scava nella persona e nel mondo circostante in un continuo rimando tra dentro e fuori. Ripartire dall'autobiografico, dalla scelta precoce della scrittura, per scoprirne il senso profondo, il perché delle storie, il significato di termini lisi dal consumo quotidiano. I sensi sono, per l'autrice, un elemento conoscitivo, una bussola per orientarsi nell'incontro con """"l'altro"""", recettori che incamerano esperienze da tradurre in parole. C'è così un """"perché scrivo"""" e un """"di che cosa scrivo"""" e infine, naturalmente, un """"per chi scrivo"""". E se l'interno si confronta con l'esterno, in quadri di vita, così la parola si lega ad immagini: grazie agli scatti Mariateresa Crisigiovanni i testi trovano un completamento e un'intensificazione." -
Pellegrinaggio nel cuore dell'impero
Come è scritto nella presentazione, ""questa non è una normale guida"""" di Londra: Byron ci porta in un 'Pellegrinaggio nel cuore dell'Impero', perché ci fa visitare i luoghi connessi all'epoca imperiale di Londra, ci presenta le figure che hanno contribuito a rendere grande l'Inghilterra, ci mostra aspetti che le guide tradizionali non riportano. Ma Byron è una guida molto 'british' e quindi sa assumere uno sguardo distaccato e ironico nei confronti del passato e della gloria imperiale, sa raccontare avvenimenti e storie con l'eleganza del grande affabulatore."" -
Leggere L'origine delle specie di Darwin
"L'origine delle specie"""" di Charles Darwin ha cambiato per sempre la nostra visione della natura e del posto dell'uomo in essa, ma di rado è letta nel contesto del processo di scoperta che ha segnato l'intera vita del suo autore. I temi dell'Origine erano già presenti nei Taccuini giovanili darwiniani, venti anni prima. Il capolavoro del naturalista inglese nacque poi rapidamente, dopo due decenni di reticenze. Ne uscì un testo che è al contempo un trattato scientifico e un saggio per il vasto pubblico. Qui l'opera viene per la prima volta presentata sullo sfondo della logica della scoperta scientifica di Darwin. Emergono così in dettaglio la sua metodologia innovativa, la struttura tripartita, le obiezioni degli avversari e le strategie di difesa sia del suo nucleo scientifico centrale, ovvero la teoria dell'evoluzione per selezione naturale, sia del suo perno filosofico, cioè la confutazione della teologia naturale. """"Un lungo ragionamento"""" che ancora oggi muove le acque del dibattito filosofico." -
Cucina per veri amanti
Passionale e sempre partecipe dei piaceri della vita, Alexandre Dumas ci ha lasciato anche un gran numero di ricette e consigli gastronomici che rappresentano un fondamentale aiuto per i veri amanti: amanti della cucina, ma anche amanti che usano la raffinatezza della cucina per le loro conquiste. Cibi afrodisiaci, piatti seduttivi, menù che possono far crollare le difese delle più algide e altezzose dame parigine e non solo. Del resto in questo campo Dumas era un vero intenditore: le sue avventure galanti e le conquiste femminili non si contano. Oltre alla sua feconda parola, è certo che usava abilmente anche cibi e bevande scelti da lui personalmente. Una collezione di consigli, prodotti e menù che magari funzionano davvero! Per coronare questa sua grande passione per la gastronomia, Dumas ha scritto il monumentale e prodigioso ""Grande Dizionario di cucina"""": un'incredibile raccolta di tutto quello che contribuisce al piacere della tavola. Ricette, menù e pranzi memorabili sono presentati con il gusto del grande affabulatore."" -
L' immagine del rigore. Committenza artistica di e per Pio V a Roma e in Lombardia
Summus et perpetuus inquisitor, cardinale con il titolo di Santa Maria sopra Minerva, pontefice dal 1566 al 1572 con il nome di Pio V, il domenicano Antonio Michele Ghislieri è ricordato agli annali della storia come intransigente e rigoroso difensore dell'ortodossia cattolica. Subito dopo la sua elezione al soglio pontificio, a Roma e in Europa si guadagnò la fama di sovrano insensibile alle arti e alle antichità e poco incline a manifestazioni di grandiosità nell'architettura. I saggi riuniti in questo volume, che ha origine da una giornata di studio tenutasi presso il Collegio Ghislieri di Pavia nel 2005, riprendono in esame la questione storiografica e le testimonianze del mecenatismo di Pio V per delineare un profilo diverso del pontefice alessandrino. Le immagini dipinte e le fabbriche architettoniche da lui commissionate o eseguite durante il suo pontificato - a Roma e in Lombardia - esprimono la forza e la risolutezza dell'impegno profuso da papa Ghislieri nella salvaguardia della fede cattolica, in un quadro in cui forme auliche e recupero dell'antico si fondevano in un'unica calibrata visione celebrativa della Chiesa. A queste vicende si aggiungono, in proseguo di tempo, le iniziative volte a conservare e divulgare l'immagine del papa, beatificato nel 1672 e canonizzato nel 1712, nonché gli episodi rilevanti del suo regno quali la battaglia di Lepanto e i culti da lui promossi come quello della Vergine del Rosario. -
Vecchia Brianza in cucina
"Non è solo un ricettario, e un viaggio... Sono oltre 350 pagine di informazioni e ricette precedute da scorrevoli capitoli di curiosità e testimonianze vissute. Un eccellente esempio di contributo accademico alla cultura della tavola"""" (E. Lo Scalzo, Accademia Internazionale della Cucina). Come è stato scritto l'opera di Ottorina Perna Bozzi occupa lo stesso posto che occupa """"La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene"""" di Pellegrino Artusi: sono due libri che rappresentano un punto di riferimento insostituibile non solo per le ricette ma anche per tutte le informazioni che danno: """"Anche Ottorina Perna Bozzi, come l'Artusi ha avuto la capacità e il merito di saper mettere 'ordine' nella cucina lombarda e milanese. Non tanto perché dà le ricette, che cambiano sempre e che ognuno ritiene di detenerne la migliore, ma per la descrizione dettagliata e puntigliosa dei metodi di lavorazione dei diversi piatti.""""" -
Taraipù. Viaggio in Amazzonia
Nella foresta amazzonica, nel cuore di uno degli ultimi luoghi selvaggi della Terra, Bianchini ci coinvolge in una nuova ricerca dell'Eldorado: un Eldorado però ben diverso da quello della mitica città d'oro. In questa storia, più che l'avventura, a sedurci è la grande attenzione per la vita dei popoli, per la condizione della natura, è la sensibilità naturalistica e l'attenzione antropologica. -
Il confronto letterario. Quaderni di letterature straniere moderne e comparate dell'Università di Pavia. Vol. 60
La Rivista ""Il confronto letterario"""" è pubblicata dal Dipartimento di letterature straniere moderne dell'Università di Pavia. I contributi pubblicati riguardano le tematiche letterarie e filologiche di tutte le letterature moderne. Gli articoli sono caratterizzati da un notevole rigore scientifico. Tuttavia, al di là degli specialisti, il contenuto, proprio per le tematiche di tipo letterario che lo caratterizzano, è fruibile anche da un pubblico generico e non universitario."" -
Leggere «Il visibile e l'invisibile» di Merleau-Ponty
"Il visibile e l'invisibile"""" (1964) è l'ultima opera a cui Maurice Merleau-Ponty stava lavorando quando la sua morte improvvisa gli impedì di portarla a termine. Pubblicato postumo nel 1964, questo scritto contiene preziose indicazioni relative alla svolta ontologica che Merleau-Ponty stava imprimendo alla propria concezione della corporeità, elaborata nella Fenomenologia della percezione del 1945. Il testo è composto da quattro capitoli e da una selezione di note di lavoro che consentono di valutare le direzioni teoriche verso cui il pensatore francese stava muovendo. La concezione della soggettività incarnata viene qui radicalizzata in quella che Merleau-Ponty chiama """"ontologia della carne"""". Si tratta di una revisione complessiva delle categorie tradizionali della filosofia che interessa direttamente il pensiero fenomenologico, ma tocca più in generale il pensiero sull'esperienza. I fondamenti di questa revisione si trovano nella riflessione condotta sul concetto di natura, e sfociano in una cosmologia fenomenologica, in cui il nesso tra corpo e mondo diventa il punto centrale a partire dal quale intendere in modo dinamico il senso dell'essere." -
Viaggio in Francia in automobile
Nel 1907, Edith Wharton fece questo rapido giro in Francia con il marito Teddy, utilizzando un'automobile Panhard. È forse la prima testimonianza di un viaggio del genere, un viaggio fatto con un mezzo più veloce di tutti quelli usati finora dagli scrittori di viaggio. Così, la più europea degli scrittori statunitensi ci presenta un punto di vista nuovo e diverso. La particolarità è proprio questa: all'inizio del novecento, Edith Wharton ci propone un nuovo sguardo, creato e, in un certo senso, condizionato dal mezzo utilizzato. Per lei, l'automobile diventa il modo per riconquistare l'avventura del viaggio, perché cancella le costrizioni e la promiscuità della ferrovia, il vincolo di orari fissi e di percorsi determinati.