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Il mondo interiore del trauma. Nuova ediz.
Ne ""Il mondo interiore del trauma"""" l'analista americano Donald Kalsched esplora il mondo delle immagini oniriche e di fantasia incontrate lavorando con pazienti che avevano subito nella loro vita esperienze intollerabili. Il suo lavoro illustra in che modo, con un'ironica torsione della vita psichica, proprio quelle stesse immagini difensive deputate a proteggere il Sé da ulteriori offese possono diventare malevoli e distruttive, dando origine a un ulteriore trauma per l'individuo. Il perché e il come questo accada sono fra le domande a cui il libro si propone di rispondere. Attingendo a un ampio e dettagliato materiale clinico, l'autore dedica una speciale attenzione ai problemi della dipendenza e ai disturbi psicosomatici, e insieme affronta il tema più generale della dissociazione e della sua cura. Donald Kalsched raccoglie in questo libro le idee di Jung sul trauma e rivisita le molte interpretazioni classiche della teoria junghiana. Focalizzando l'attenzione sulle difese arcaiche e primitive che stanno al centro del Sé e del linguaggio mitopoetico del sogno e delle fiabe, Kalsched mette in relazione la teoria e la pratica junghiana con le più recenti teorie delle relazioni oggettuali e della dissociazione. Al tempo stesso, dimostra come una lettura e un'intelligenza junghiana delle immagini universali del mito e del folklore possano illuminare la terapia del paziente traumatizzato. Il trauma riguarda la rottura di quei processi transizionali della relazione umana che rendono la vita degna di essere vissuta. Donald Kalsched lo vede come un problema che è sia spirituale sia psicologico e, in II mondo interiore del trauma, ci offre una convincente intuizione sulla modalità con cui il sistema di autocura cerca di salvare lo spirito personale dall'annientamento."" -
L' arte per mano femminile. Una prospettiva personale
Dal Nono secolo, come ce lo svela una grande grotta vicino Matera, al Novecento rivoluzionario dell'arte: questo l'ambito temporale e culturale necessario per ricostruire il percorso dell'arte lungo la carica inventiva ed evolutiva espressa da molti pittori e scultori e, in un secondo momento, anche da alcune pittrici e scultrici. Da una parte, la forza di una lunghissima tradizione che come un fiume ricco di acque ha fornito ai soli maschi innumerevoli possibilità di rispecchiamento come di innovazione; dall'altra, la lezione dell'originalità immessa più volte per mano femminile in un canone estetico così duttile da rendere vacui, perfino risibili, gli impedimenti finalizzati all'esclusione sistematica delle donne dall'esercizio della loro facoltà creativa e estetica. Perché l'arte è stata ab origine il luogo adiacente al sacro, addirittura intrinseco a esso nella sua rinascita dopo l'eclisse della pittura romana per quanto riguarda la storia a noi vicina: da allora ne è derivata un'investitura lanciata sull'uomo e da questo portato avanti ben oltre, con alterni valori, fino alle soglie dei nostri giorni. Mentre le artiste che emergono tra il Cinquecento e il Novecento - accanto alle molte altre con minore padronanza, tuttavia, delle esigenze dell'arte o nei confronti delle pressioni socioculturali - sono portatrici di espressioni e forme realmente diverse dell'essere, sentire e sperimentare, così come ciascuna delle quindici che costituiscono questo libro ha fatto della propria vita un tessuto di valori evolutivi del più grande interesse psicologico. Esplorare le loro opere allarga l'orizzonte umano mentre lo arricchisce di un piano estetico e creativo in più direzioni dove ci vengono incontro contrasti emozionanti, dissonanze stimolanti e, perfino, armonie sorprendenti grazie ad apporti genuinamente necessari a una cultura volta al futuro. -
L' ombra. Vol. 16: De anima.
La nuova serie della rivista ""l'Ombra"""" riprende il progetto della prima serie, pubblicata tra il 1996 e il 2000, di sviluppare e ampliare le tematiche dell'immaginario e del simbolico in ambito filosofico e letterario, al fine di contestualizzare le dinamiche junghiane nella cultura contemporanea. Grazie all'ingresso in redazione dell'A.R.P.A. (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica), si garantisce alla rivista una connotazione prettamente junghiana aderente alla clinica, senza la quale si rischierebbe di evaporare in pura teoria."" -
Sulla pelle del mare. Tra migrazione, memoria e futuro
Gli innumerevoli naufragi degli ultimi anni al largo delle coste italiane ci restituiscono il tragico rischio che le persone migranti sono disposte a correre per guadagnare la possibilità di un futuro e, al contempo, evidenziano con forza le responsabilità di chi, sulla riva dell'Europa, è invitato a contemplare la propria e l'altrui alterità così da accogliere, cambiare e lasciarsi cambiare. Questo libro racconta del percorso terapeutico di un giovane uomo, Ouro, del suo viaggio di migrazione dal Togo all'Italia e, soprattutto, del viaggio intimo ed esistenziale intrapreso per avverare la sua ""fiaba interiore"""" - la propria autentica essenza -, per compiere ciò che Jung ha definito cammino di individuazione. L'idea di psicoterapia che qui si propone è quella di un incontro di storie e di narrazioni, di uno spazio e di un luogo intimi in cui è possibile ri-raccontarsi per tracciare nuovi significati e nuove prospettive. La psicoterapia sarà uno dei luoghi in cui rivivere il ricongiungimento poetico con l'altro da sé per mezzo del quale è possibile scorgere la sostanza stessa dell'umano. Il processo terapeutico sarà promosso dalla dimensione immaginale della vita e dalla finzione narrativa creata dalla coppia terapeutica attraverso il Disegno Narrativo Condiviso (Dnc) e grazie al racconto di credenze, riti e fiabe della terra di Ouro. Per partecipare alla vita bisogna fare di essa un cammino, una migrazione tra luoghi di anima differenti, per contribuire - assieme a coloro che si incontrano - a migliorare il mondo, a continuarne il racconto, ad avverare storie, perché, al fondo, prestare ascolto alla storia di un altro vuol dire rendere la propria reale."" -
Raccontare la poesia (1970-2020). Saggi, ricordi, testimonianze critiche
"Con 'Raccontare la poesia (1970-2020). Saggi, ricordi, testimonianze critiche', Luigi Fontanella offre un volto riconoscibile e distinto a una folla di poeti all'apparenza enorme e assai variegata sulla quale punta la propria lente di lettore appassionato con un' intensa ricchezza di intuizioni esegetiche e di riferimenti biografici-testimoniali di godibile lettura."""" (Giuseppe Nicoletti, Ordinario di Letteratura Italiana, Università degli Studi di Firenze) """"'Raccontare la poesia (1970-2020)' è un viaggio """"personale"""" di uno scrittore che è, al tempo stesso, poeta e critico. Una congiuntura inscindibile di talenti che dà una forza unica alla """"lettura"""" letteraria in grado di presentare una prospettiva a due livelli: quella di chi crea testi propri, e l'altra di chi interroga i testi altrui. Se è vero che il poeta """"scrive con la speranza / di trovare una mano sconosciuta / da poter stringere / nell'oscurità"""", come pronunciò nel lontano 1972 Aldo Palazzeschi, il critico-poeta di questi saggi, ricordi, e testimonianze concede al suo lettore quella luce indispensabile che rischiara l'oscurità."""" (Anthony Julian Tamburri, Distinguished Professor of European Languages and Literatures, Queens College, City University of New York)" -
L' amore che precede
I due culmini della sessualità umana, nell'infanzia e nella maturità, pongono al soggetto il problema del suo confronto con il tema della generazione. Questo confronto è traumatico. A quattro anni la struttura del ""luogo della fobia"""" ne tempera il primo impatto. L'epoca dell'adolescenza fa paradossalmente emergere la permanenza di un'istanza di conservazione e restaurazione delle """"teorie sessuali dei bambini"""" alle quali la psicoanalisi consente di guardare come a una Scienza segreta dell'Amore che salva l'errore dalla tirannia della verità. L'autore sottolinea come una psicoanalisi capace d'intendere il significato delle teorie sessuali dei bambini, così come la centralità del luogo della fobia, fondamenti della strutturazione del soggetto, sia utile per la comprensione di modalità psicotiche da cui tutti siamo abitati."" -
L' arte ci precede. Da Lascaux a Anselm Kiefer
Sulla scia della tradizione psicanalitica junghiana Christian Gaillard, con questo volume, ci accompagna in un appassionante viaggio nelle profondità dell'arte e di noi stessi. Profondità recondite, abissali, oscure, arcaiche, indifferenziate, inquietanti, persino sconvolgenti, popolate da fantasmi, da fantasie che ci agitano, ci tormentano ma nel contempo ci animano e ci convocano, chiedendoci di essere plasmate in una forma, di emergere, di avere voce in capitolo. Magistralmente guidati in una sorta di movimento regressivo, ci addentriamo quindi in quel mondo interiore che ferve in ognuno di noi e che troppo spesso tendiamo a ignorare. Dal freddo delle grotte e dei rifugi rupestri alle installazioni di Anselm Kiefer, dal ""Giardino del Paradiso"""" di Francoforte ai grandi dripping di Jackson Pollock, le opere d'arte diventano l'occasione privilegiata per riconoscere, osservare, vivere intensamente ciò che abitualmente ci sfugge e tuttavia ci abita, ci ossessiona, ci spinge in avanti, verso un altro divenire, inducendoci a interrogarci su ciò che avviene di inatteso e imprevisto, nondimeno sospirato e intuito. L'autore ci prende per mano e ci conduce in una straordinaria avventura attraverso il tempo e lo spazio, nella consapevolezza che, come Jung nel suo """"Libro rosso"""", procederemo a tentoni, opera dopo opera, incontro dopo incontro, senza sapere bene dove arriveremo, cosa troveremo. Da un secolo all'altro, scene, storie, personaggi, oggetti e paesaggi che credevamo di conoscere appaiono di fronte a noi sotto una luce diversa, drammatizzate: scorgiamo il mistero celato dietro un apparente equilibrio, i segreti racchiusi nei particolari, aprendoci in questo modo all'attesa, al cambiamento, alla percezione sensoriale, visionaria, all'ascolto immaginativo."" -
Ninfa in labirinto. Epifanie di una divinità in fuga. Nuova ediz.
La ninfa. Il suo carattere inafferrabile emerge in questo libro da un excursus in cui si susseguono momenti filosofici e luoghi poetici. La sua figura misteriosa e appariscente si specchia nell’andamento narrativo del testo. Invasiva e maniacale, attratta verso il basso, mobilissima e incatturabile, di questa piccola semi-divinità è forse possibile reperire un “filosofia” grazie ai concetti platonici di vita e movimento, attribuiti all’anima mundi. Attraversando la distesa delle sue successive incarnazioni femminili (Kore, Clizia, Arianna…), inevitabilmente si leverà una voce lirica – cantata da Porfirio, Nietzsche, Warburg, Montale… – che condurrà alfine a scorgere la drammatica reciprocità tra Ninfa e Labirinto: tra solitudine dell’anima e luogo del transito e della perdita. Da sempre incline alla discesa cosmica, questa creatura attraversa oggi un’indubitabile decadenza materiale; ma, quale emblema della Ninfa demonica, riesce ancora a costituirsi come un’inudibile, immanente musica delle sfere: il canto e il moto stesso del mondo. Premessa di Sergio Givone. -
Uomini giusti. Dal patriarcato alle nuove maschilità
Come impedire agli uomini di farsi beffe dei diritti delle donne? In materia di uguaglianza tra i sessi, che cosa si intende per un “bravo ragazzo”? È urgente, oggi, definire una morale della virilità in ogni sfera sociale: famiglia, impresa, religione, politica sessualità, linguaggio. Poiché la giustizia di genere è una delle condizioni della democrazia, abbiamo bisogno di uomini ugualitari, ostili al patriarcato, innamorati del rispetto più che del potere. Il fine di questo libro è ridefinire la mascolinità che, da secoli, ha associato la virilità al dominio. Un’altra virilità è possibile? In un mondo dove si assiste ancora al femminicidio quotidiano, l’Autore si impegna a decostruire la virilità millenaria, proponendo anche un’alleanza con il femminismo, correttamente inteso come lotta per un cambio di civiltà e per la giustizia per tutti e per tutte. -
La filosofia di Biancaneve. Spunti per i tempi che cambiano
La diffusa percezione che si sia arrivati alla fine di un'epoca lascia disorientati. L'Occidente, e gran parte del mondo globalizzato, sembrano trovarsi in un'impasse, determinata dall'aver innescato un processo di competizione globale, basato esclusivamente sul profitto. La sfiducia in progetti e ideologie che possano costituire un senso alternativo vede una via plausibile sorgere dalle esigenze spontanee della collettività: il desiderio latente di un sapere e saper fare, radicati nell'esperienza umana. Sono le innumerevoli attività amatoriali che, superando sia l'intellettualismo vigente, sia la semplificazione spettacolare dell'intrattenimento, si aprono a un arricchimento interiore, alternativa all'ansia di conquiste materiali. Una cultura vissuta in modo diverso, in cui è privilegiata l'azione pratica volta a conciliare gli opposti, tra pulsione appassionata e approfondimento conoscitivo, riavvicinando razionalità e sentimento, maschile e femminile, divenire ed essere. Superamento degli egoismi individuali per aprirsi alle differenze come arricchimento reciproco. Si rivelano le tracce di una saggezza atavica, espressa in diverse epoche e culture: il processo alchemico applicato alla nostra contemporaneità, da cui affiorano archetipi, tracce originarie di senso che costituiscono un nuovo e antico fondamento. Ce ne parla la struttura simbolica della fiaba di Biancaneve, dove le fasi alchemiche sono percorse in modo dettagliato. Principio pratico di trasformazione, necessario ogni qualvolta si sono esaurite le possibilità di elaborazione cosciente del senso. -
L' ombra. Vol. 17: Tra politeismo e panpsichismo. Per un'ecologia della psiche.
Contributi: Panpsichismo: i vestiti nuovi dell'archetipo ; Remo Sobrero; ; L'Ombra del panpsichismo; Alessandro Defilippi, Ferruccio Vigna; ; Magical mistery Le Saux: il viaggio terrestre; di un monaco cristiano-hindu-; Eliseo Ghisu; ; Panpsichismo come risposta al dualismo. Anima, fattore connettivo tra psiche e corpo; Ugo Fama; ; Per una semeiotica panpsichista dell'anima; Francesca Zizzi, Luciano De Blasi; ; Panpsichismo e visione del mondo: una salutare ""media terra"""" tra naturalismo e teismo; Luca Freiria; ; Ogni cosa è illuminata; Monica Manfredi, Ferruccio Vigna; ; Coscienza e innocenza in Raimon Panikkar. Cosmoteandrismo, ecologia della mente, individuazione; Alessandro Croce; ; Il tramonto del materialismo. Per una prospettiva quanto-psicoide sul principio di realtà; Antonio Portaluri; Ecologia della psiche: un percorso a ritroso ; Angela Michelis; ; Il monismo di Henri Bergson: la durata e lo slancio vitale; Donato Piegari; ; I santi e gli antichi dèi: politeismo e culto cristiano in Pavel Florenskij. Appunti e spigolature; Alessandro Giovanardi; ; Panpsichismo, fisica quantistica e sincronicità. Il monismo quanto-psicoide, verso la dimensione informativo-spirituale della materia-energia; Donato Santarcangelo; ; Carla Stroppa, Gli spostati. Vivere senza amore; Ferruccio Vigna; ; Carl Gustav Jung, Rinascere ; Alessandro Defilippi; ; On Theology and Psychology: C.G. Jung and Adolf Keller; Robert M. Mercurio; ; Raffaele Floro, Chi si umilia s'innalza ; Riccardo Garofalo; ; Angelo Tumminelli, Max Scheler sull'amore ; Angela Michelis; ; Augusto Romano, Musica e psiche; Alessandro Croce; ; Claudio Widmann, La divina commedia come percorso di vita; Alessandra Morgagni."" -
Rinascere a questa vita. Perché la resilienza non basta
Il libro analizza dal punto di vista filosofico, psicoanalitico e spirituale i differenti scenari di senso in cui s’inscrivono i concetti di resilienza e di rinascita. Mentre la resilienza rimanda alla capacità di ritornare alla condizione antecedente all’evento che ha alterato un determinato equilibrio, la rinascita connota la capacità di agire un cambiamento in sostanziale discontinuità con il passato, che si rivela in grado di liberare forze e potenzialità d’essere precedentemente inespresse, perché imprigionate in visioni del mondo e stili di vita che ne inibivano l’emersione. Laddove la prima rischia di essere in odore di rimozione (non ci avete fatto niente, andrà tutto bene, tornerà tutto come prima) la seconda, rinascere a questa vita ma in forma nuova, fa leva sulla capacità di rielaborare l’esperienza che abbiamo attraversato grazie a un sapere dell’anima che, interrogandosi sul senso di ciò che ha vissuto, non si limita a promuovere un semplice cambiamento di mentalità, ma favorisce una vera e propria trasformazione del proprio modo di organizzare e decodificare l’esperienza esistenziale. Nuove possibilità di significato vengono così prodotte assieme a un diverso modo di sentire e di stare al mondo, maggiormente autentico e individuato. Si tratta di un processo che richiede innanzitutto di riparare le ferite originariamente inferte da un ambiente disfunzionale che, altrimenti, rischiano di confinarci ai margini della vita, in vere e proprie esistenze non vissute, emotivamente congelate, cronicamente sfiduciate, non di rado autodistruttive e sempre più spesso paralizzate da diffusi attacchi di panico, tutti fenomeni che l’autore propone di leggere alla luce della categoria clinica del trauma relazionale complesso, per provare a comprendere, e superare, il delirio d’impotenza che sembra attanagliare il nostro tempo. Prendendo avvio da un episodio autobiografico e dalla sua esperienza di analista l’autore ci guida attraverso un suggestivo percorso di morte e rinascita in questa vita che, rilanciando il senso del possibile e la cura delle sue possibilità inespresse, si rivela in grado di favorire una nuova fioritura dell’esistenza. -
Salvare il futuro. Dall’homo hybris all’Homo pathos
L’uomo può vivere senza anima e senza un senso? Ben prima della pandemia, nel mondo imperversavano cinque virus che avevano contagiato la mente e l’anima dell’uomo. L’uomo, dominato da sentimenti distruttivi quali l’avidità e l’arroganza, pensava di poter soggiogare il creato ma la pandemia ha mostrato la sua intrinseca fragilità. Un sogno, che si sta rivelando come il prossimo incubo, si è impossessato della mente umana: l’onnipotenza, la perfezione assoluta, il controllo totalizzante. Il Post Uomo, che si sostituisce a Dio e che sottomette la Terra e il Cielo: l’Homo hybris. Ma è ineluttabile la supremazia del post umano e del disumano? La crisi sociale, ambientale, sanitaria ci chiama a una conversione interiore per salvare il pianeta e la comunità umana. Si avvicina un confronto tra il lato oscuro della Forza, l’Homo hybris, e il lato chiaro, l’Homo pathos. Homo pathos è l’uomo che sa tenere insieme mente, corpo, anima e che pone al centro della sua esistenza la relazione armoniosa – e non più il dominio – con la Terra, il Cielo, l’altro. Il libro è ispirato a questa prospettiva ed è animato da un ricco concerto di pensatori e autori tra cui Jung, Bateson, Capra, Hillman, Morin, Panikkar, papa Francesco, Màdera, Magatti, Magris, Veca, Zoja, Hillesum, Kristeva, Ortese, Vegetti Finzi, Zambrano, che, in un dialogo di senso con l’autore, orientano verso il nuovo paradigma. -
Lo sguardo che si alza
La nuova raccolta di Maria Grazia Maiorino, è un testo sfaccettato e ricco di immagini che testimoniano un inesausto bisogno di ripensare alla propria vita, di misurarne la consistenza, di vagliarne le contraddizioni segrete e di riconoscerne gli spiragli intermittenti di bellezza. Benché il passo dei versi si sposti tra spunti, visioni e forme molto varie, tra ricordi altalenanti, tra figure di mare e di terra, una sorta di segreta ansia sembra, all'inizio, intridere la voce dell'autrice: spesso i suoi pensieri tendono a ""sentieri irraggiungibili""""; alcuni luoghi del suo passato assomigliano a """"stanze vuote lavate dal pianto"""", e le sue mani, a ripensarle ora, si rivelano """"troppo piccole"""" per le carezze che avrebbe voluto offrire a chi invece è fuggito altrove, chissà dove, chissà perché. Di fronte a questo vacillamento intimo i ricordi sbandano, rischiano di smarrirsi. Eppure qualcosa come un risveglio spirituale si è compiuto, a un certo punto, nel cammino della poetessa, e la raccolta sa testimoniarlo con poesie e prose poetiche di rara intensità. Lo sguardo di chi scrive, allora, comincia a inarcarsi verso il cielo, verso la scala di Giacobbe, verso """"la via / dove abita la luce"""". Il bisogno radicale di sentieri """"altri"""", di incontri con la madre di Dio o con grandi spiriti di artisti accende le partiture testuali e le fa vibrare come nel """"risvegliarsi di un canto"""" angelico. Ciò che la vita non ha dato rinasce come il """"giardino di una sconosciuta libertà"""": il dolore di essere stata abbandonata da un sogno d'amore diventa la gioia di abbandonarsi a tutto ciò che viene come in una danza, in un dolce esercizio acrobatico o in una trance mistica."" -
Ne li occhi porta la mia donna amore. Dante, la «Divina Commedia» e l'amore perduto al tempo della pandemia
Forse i lettori si chiederanno: “Ancora un libro su Dante?”. In realtà non si tratta di un altro saggio sulla “Divina Commedia”, bensì sull’amore, su come raggiungerlo, mantenerlo e svilupparlo. In questo periodo storico, caratterizzato dalla pandemia e dal conseguente distanziamento sociale che ci ha allontanati dal reciproco contatto fisico e affettivo, è emerso maggiormente il bisogno di amare ed essere amati. Abbiamo “perduto” l’amore e non sappiamo come riconquistarlo. Con la loro straordinaria attualità, le opere di Dante ci soccorrono, dimostrandoci che il tema di un sentimento puro e vitale come quello amoroso travalica il tempo e i tempi. Nelle pagine di questo saggio lo sguardo è pertanto rivolto alla lettura della traiettoria che affiora – in filigrana – dagli incontri femminili di Dante, durante la sua vita e lungo il viaggio nell’Oltretomba, con altrettante forme e variazioni affettive del sentimento d’amore. In tal senso, la modernità del Poeta consiste nell’aver individuato un’evoluzione che procede verso la consapevolezza di come l’amore sia una via privilegiata per approfondire il senso delle cose che accadono, con l’avvertimento che, essendo un bene prezioso, si conquista gradualmente sul piano personale e di coppia, rinunciando ad asserzioni narcisistiche e autoassolutorie. Osservare l’amore di cui parla Dante consente di comprendere come in fondo nulla sia mutato: si tratta dello stesso sentimento con cui gli uomini di ogni epoca e latitudine si confrontano, tra croce e delizia, dalla notte dei tempi. Guardare “quell’antico amore” con occhi contemporanei ci insegna ad affrontare l’ansia, l’insoddisfazione, il rimpianto, la paura, l’insicurezza, l’incertezza, la rabbia e la violenza, vortici da cui è facile farsi risucchiare quando si smarrisce la “diritta via”. Il Sommo Poeta esplora per noi questa vasta gamma di emozioni negative, indicandoci un percorso di trasformazione della coscienza che ci consente di uscire dalle melmose paludi in cui ci ha impantanato la pandemia. -
Atque. Al grembo delle parole. Vol. 28-29
Contributi di Giuseppe Civitarese, Francesco Di Nuovo, Enrico Ferrari, Elena Gigante, Angiola Iapoce, Roberto Manciocchi, Maria Ilena Marozza, Giuseppe Martini, Paolo Francesco Pieri, Silvano Tagliagambe, Antonino Trizzino. Prefazione di Maria Ilena Marozza e Paolo Francesco Pieri. Argomenti: Intorno agli aspetti germinativi dell'esperienza estetica, con specifici riferimenti alla talking cure. In forma di dizionario; Cura e parola: un intreccio necessario; I tre paradossi della traduzione psicoanalitica; Parole che immaginano; ""A me piace sentire le cose cantare"""". Variazioni sul tema dell'esperienza tra psicopatologia e filosofia; Resti inesprimibili. Transiti estetici nella talking cure; Musica, parola, gesto: lo """"sguardo attraverso""""; L'identità di terribile e felicità: sublime, sublimazione e unisono nell'arte e nella psicoanalisi; Musica involontaria. Il simbolo delle cose nelle cose stesse; La cura della parola incurabilis; Glossario di un lettore."" -
Pandemia e trasformazione. Un anno per rinascere
“Ricorderemo il 2020 come l’anno della pandemia da Covid-19 e sapremo di averlo vissuto.” Con queste parole si apre il racconto dell’anno di pandemia di Marta Tibaldi che, insieme a Simona Massa Ope, ha scritto “Pandemia e trasformazione. Un anno per rinascere”. Nel libro le autrici descrivono che cosa hanno fatto di un tempo eccezionale come quello della pandemia: più di dodici mesi che hanno sconvolto gli esseri umani, ma che hanno offerto, nel contempo, la possibilità di una trasformazione profonda del proprio modo di essere e di vivere, aprendo a nuove visioni di sé e del mondo. L’anno di Marta Tibaldi e la sua rinascita sono stati caratterizzati da una lettura inconsueta, ma molto utile dal punto di vista pratico, quale la mappa alchemica delle trasformazioni psichiche. Si tratta di una modalità che coglie con grande accuratezza psicologica i dinamismi del trauma pandemico, focalizzandone le potenzialità trasformative e offrendo gli strumenti per farne un’esperienza di rinascita. L’approccio di fondo di Simona Massa Ope è invece quello del finalismo psichico junghiano, secondo cui la pandemia può essere letta, sia in termini soggettivi che di rapporto con il mondo, come movimento compensatorio e progettuale orientato al cambiamento. Osservata da questa prospettiva, la pandemia indica molti sentieri trasformativi per una rinascita umana. Il libro ha un’Introduzione di Alessandra De Coro, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA) e una Postfazione di Andrea Pamparana, giornalista sensibile e attento alle tematiche junghiane e osservatore critico della complessità del vivere nel tempo attuale. -
L' appalto nel condominio. Manuale per la manutenzione ordinaria e straordinaria
Il condominio è un fenomeno complesso, sottoposto all'applicazione di numerose ed eterogenee norme. Tra queste, oltre alla disciplina condominiale, sono ricomprese quelle relative al contratto di appalto disciplinato dal Codice civile. Ne scaturisce un ""sistema"""" di non facile applicazione, che impegna gli operatori del settore in un'attività interpretativa dagli esiti a volte incerti. In particolare, utilizzando il contratto di appalto possono essere realizzati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del fabbricato e anche le cd. """"innovazioni"""". È necessario, quindi, coordinare le norme condominiali con quelle contrattuali, operazione che deve essere rigorosa se si vuole evitare di incappare in prevedibili inconvenienti. Inoltre, con l'introduzione del Superbonus 110%, agevolazione fiscale finalizzata a favorire l'effettuazione (a costo zero) di importanti lavori di ammodernamento dell'edificio, l'esigenza di armonizzare tutte le regole applicabili diviene ancora più pressante. La seconda edizione di questo volume (aggiornata e ampliata con la disciplina sul Superbonus 110%) ha la finalità di guidare l'operatore in questo difficile compito."" -
Guida pratica fiscale. Imposte indirette 2021. Vol. 6: 2° semestre.
La Guida Pratica Imposte Indirette illustra, con una trattazione completa e operativa, la disciplina relativa all'imposizione indiretta: Iva, registro, bollo, imposte ipotecarie e catastali, di successione e donazione. Questa edizione è aggiornata con le novità in tema di E-commerce e vendite a distanza, di note di variazione Iva e di termini di sospensione dei versamenti e dei ruoli di cui al decreto Sostegni-bis (D.L. 73/2021) -
Guida pratica fiscale. Imposte dirette 2021. Vol. 2A: 2° semestre.
La Guida Pratica Imposte Dirette 7/2021 illustra, con una trattazione completa e operativa, la normativa e la prassi in tema di imposte sul reddito delle persone fisiche e delle società, Irap, accertamento, agevolazioni tributarie, riscossione, reati tributari e sanzioni amministrative e ravvedimento operoso. Questa edizione è aggiornata, da ultimo, con le novità del D.L. 73/2021.