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Sguardo sull'eternità. Morte, giudizio, inferno e paradiso
Che cosa ci attende dopo la morte? E, prima ancora, ha un senso farsi questa domanda e supporre che dopo la morte per noi ci sia ancora qualcosa? Il libro affronta questi interrogativi, sui quali grava un silenzio incosciente e spaventato. Di fronte alla cultura moderna, che rifiuta il mistero e interpreta la realtà come frutto del caso, assegnandole per traguardo il nulla, il discorso dell'autore innanzitutto delinea la natura dell'uomo come creatura voluta da Dio per un progetto misterioso che lo trascende e lo salva; e coglie nell'aspirazione all'infinito che segna la sua limitata esperienza terrena il nodo inscindibile fra il suo essere e il suo destino. Poi, sulla scorta della Sacra Scrittura e dell'insegnamento costante della Chiesa, presenta i contenuti precisi delle certezze di fede che illuminano, al di là del tempo, la sorte definitiva dell'uomo e della storia. Così, già ora possiamo contemplare ""come in uno specchio"""" e anticipare in una trepidazione piena di amore ciò che contempleremo """"faccia a faccia"""" dopo aver varcato i confini del tempo."" -
Il collega don Ferrante
In quattro successive sezioni, le prime tre originarie e la quarta aggiunta in questa nuova edizione, il libro raccoglie venti articoli, suggeriti da occasioni, letture e incontri molteplici e per lo più pubblicati in epoche diverse su giornali e riviste; ma tutti, o quasi tutti, legati tra loro da qualche connessione con il mondo manzoniano. Si tratta di riflessioni o «difese», spesso scherzose o semiserie e quasi sempre controcorrente, dedicate a famosi personaggi de «I promessi sposi»; di evocazioni di piccoli eventi personali o familiari dell'autore, stranamente intrecciati con l'opera del Manzoni; di ritratti di persone singolari incontrate nella vita, le quali, nella loro umiltà e umanità, suggeriscono confronti con i protagonisti maggiori o minori del romanzo; di meditazioni più recenti, legate alle tragedie, alle crisi, ai costumi dei nostri tempi e condotte dall'autore in un tacito e commosso colloquio «manzoniano» con il padre scomparso. -
La sposa meccanica. Il folklore dell'uomo industriale
"La sposa meccanica"""" si presenta come una clinica alternativa, il cui scopo è curare l'individuo dal morbo della spersonalizzazione. Più che un libro, si tratta di un medium visivo, fatto essenzialmente di immagini, secondo il credo di chi ritiene finita l'era della carta stampata. Le immagini sono tratte dal folclore di massa, soprattutto pubblicità e nuova segnaletica comunicazionale, solo che il procedimento logico che sta alla base dei segni qui è rovesciato, al fine di ribaltare la posizione dell'uomo industriale da oggetto passivo a essere dinamico. Molte intuizioni – il culto dell'uomo audace; il doppio binario della violenza; la sottomissione del consumatore; la sindrome del successo – si rivelano di chiara attualità. Siamo entrati nell'età del cacciatore, spiega McLuhan, l'uomo in caccia perenne di dati e informazioni indispensabili alla sua sopravvivenza. Prefazione di Roberto Faenza." -
Avete inteso che... ma io vi dico. Spunti di meditazione e di riflessione tra rinnovamento e crisi
«È relativamente semplice essere cristiani di facciata, in modo borghese, frequentando la chiesa o il mondo del volontariato o anche pregando un po' per proprio conto; diciamo quel tanto che basta per sentirsi in pace con la propria coscienza. Non faccio male a nessuno, anzi, ai miei «titoli» borghesi (laurea, famiglia regolare, lavoro di un certo livello) unisco, come titolo aggiunto, l'essere un benpensante cristiano. Sono, insomma, la classica brava persona. Se invece si accetta di lasciarsi sconvolgere la vita dal Vangelo, tutto si complica e, improvvisamente, hanno un senso le misteriose parole: «Avete inteso che... ma io vi dico». Significa accorgersi che il cammino cristiano è un cominciare e ricominciare infinite volte, accettando di procedere a piccolissimi passi, senza mai potersi sentire arrivati. Inoltre spesso ci si muove in circostanze non chiare e sentendo dentro di sé la voce di Dio, ma lieve, cosi? tanto lieve che può essere facile dubitarne. E facciamo attenzione a quel sentimento tanto di moda oggi: la tristezza! Il Nemico si serve della tristezza per portare le sue tentazioni contro i buoni; da un lato cerca di rendere allegri i peccatori nei loro peccati e dall'altro cerca di rendere tristi i buoni nelle loro opere buone. Ma contro la tristezza il rimedio c'è. San Giacomo dice: «Se qualcuno è triste, preghi». La preghiera è il rimedio più efficace. «Meglio dirlo subito. Don Ermanno ha una grave colpa. È uno che parla chiaro. Uno per il quale l'evangelico «sì sì, no no» non è solo un modo di dire, ma un tesoro da custodire e difendere, costi quel che costi. E una colpa così, al giorno d'oggi, non viene perdonata. Ma don Ermanno, come se non bastasse la prima, di colpa ne ha poi anche un'altra. Per lui esistono il bene e il male, il buono e il cattivo, il bello e il brutto, il vero e il falso. Esistono in senso oggettivo, motivo per cui non è mai disposto a scendere a compromessi... Questa raccolta di suoi articoli è proprio tutta da gustare, perché riconcilia con il buon senso. Che si parli del gender, del Papa, di scuola, di amicizia, della vita di tutti i giorni, delle grandi questioni riguardanti la vita della Chiesa o dei fenomeni sociali tipici del nostro tempo, don Ermanno ha sempre una parola di buon senso. Ma buon senso cattolico. Cioè fede e ragione. Ragione alluminata dalla fede, come ci ha insegnato san Giovanni Paolo II.» (dalla prefazione di Aldo Maria Valli) -
Il tuo lavoro ha un senso? Un percorso terapeutico per migliorare la vita lavorativa
«L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro». «Il lavoro nobilita l'uomo». «Il lavoro è il modo migliore per far passare la vita». Il mondo ci invita a lavorare e lavorare sodo. Ma perché? E soprattutto, come poterlo fare quando sembra sia una prigione? Questo libro vuole favorire il recupero di un sano senso del lavoro, per chi l'ha perduto e per chi desidera riscoprirlo. Vuole aiutare chi è in difficoltà a trovare il giusto equilibrio tra le dimensioni della vita. Vuole promuovere un sano amore per se stessi, per il mondo e, quindi, anche per il proprio lavoro. Perché si può lavorare bene, con gusto, solo se si ha un valido motivo per farlo. Con un invito alla lettura di Giacomo Samek Lodovici. -
La dottrina cattolica. Il Credo antimodernista di San Paolo VI
San Paolo VI è un grande profeta del nostro tempo. I meriti di questa personalità sono molteplici. Questo libro ne focalizza uno in particolare, che riguarda la difesa che Papa Montini ha fatto, con lucidità e coraggio, della fede cattolica. Il suo grande merito fu quello di aver compreso che il problema di fondo della Chiesa, nella temperie della modernità, era quello di preservare il deposito della divina Rivelazione ad essa affidato. Pur in mezzo a contestazioni e ad attacchi da parte di élites intellettuali che avrebbero dovuto sostenerlo, San Paolo VI combatté la sua battaglia in difesa della fede e una delle sue iniziative più efficaci fu la solenne Professione di fede pronunciata nella basilica di San Pietro il 30 giugno 1968. A chi negava la verità rivelata e subdolamente operava per un pantheon religioso universale, il Pontefice opponeva il Credo cattolico, approfondito in tutti quei passaggi dottrinali che venivano messi in discussione. Nell'attuale clima di «autodissoluzione della fede» e di «apostasia silenziosa», il Credo di Paolo VI, arricchito dagli insegnamenti del Catechismo della Chiesa cattolica, rappresenta una guida necessaria per non smarrire il cammino della verità e tenere accesa la lampada della fede mentre si estendono sempre di più le tenebre della menzogna. -
Beata Edvige Carboni. La vita, le stimmate, gli scritti
La Beata Edvige Carboni (1880-1952) non era una religiosa, ma una santa della porta accanto che visse i duri periodi delle due guerre mondiali, le difficili fasi di ripresa economica, l'affermarsi in Italia e in Europa di filosofie e ideologie atee, di politiche repressive e neopagane, tra personaggi le cui idee politiche avvelenarono la coscienza di molti. Eppure Edvige riuscì a vivere - divisa tra la sua Sardegna e il Lazio - l'ordinarietà con una incredibile fortezza e in modo davvero straordinario, ponendo Dio al centro della sua esistenza personale e umana. Le sue virtù evangeliche furono cristalline, ammirevoli e contagiose. Molti non la capirono, ma tantissimi videro in lei il dito di Dio. L'Assoluto ebbe in lei il posto d'onore; il Cuore di Cristo fu il centro del suo ed Egli la amò chiamandola a una vita di consacrazione, di riparazione, di preghiera e di offerta. Pur se assorbita dai mille impegni di una vita umile, la Beata assaporava in terra i frutti della sua intimità con lo Sposo celeste e collaborò con lui nel portare la croce fino a essere configurata, nella sua carne, a Gesù crocifisso, che ricreò in lei i simboli della propria Passione: le stimmate. ""La Chiesa di Alghero-Bosa, insieme alle Chiese sorelle della Sardegna, ancora gioisce profondamente per il dono della Beatificazione di Edvige Carboni avvenuta a Pozzomaggiore, suo paese natale, il 15 giugno 2019. Una peculiarità di queste pagine di Madau è la restituzione nitida dell'umanità ricca, saporosa e senza pose di Edvige: tratti delineati sobriamente e che, in qualche modo, rassicurano chi legge circa la reale, densa umanità della mistica. Le virtù eroiche, i carismi soprannaturali ben descritti dall'autore, si innestano in un tessuto umano che potrebbe far sussultare chi pensa che, la santità, non debba essere annoverata tra le cose di questo mondo. Mentre è in un intreccio semplice e sorprendente tra faccende domestiche, visite, ricamo, interesse alla realtà circostante - gioiosa o dolente che sia - che prendono corpo stimmate, estasi, colloqui con il Signore, la Vergine Madre, i santi, fenomeni di bilocazione, condivisione con la Passione di Gesù... Quasi a indicare la normalità della santità nella vita cristiana, anche nelle sue forme più alte e non proprio scontate. La presente biografia di Edvige Carboni ha il pregio di essere documentata, snella e capace di accendere ulteriormente il desiderio di conoscere e avvicinare una donna profondamente evangelica, una donna che ha assunto così pienamente i sentimenti del Figlio da diventarne credibile effigie"""" (Padre Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero-Bosa)."" -
La bellezza divina del cristianesimo
Il cristianesimo è l'unica religione di origine divina, istituita da Dio stesso con la creazione dell'uomo, mentre tutte le altre sono di origine umana, quindi soggette ai limiti, alle oscurità e alle fragilità dell'uomo, che non è entrato nella luce della divina Rivelazione. Quale progetto divino la religione cristiana è fondata sulla persona di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che si è fatto uomo per la nostra salvezza. Solo Gesù Cristo è Dio, solo lui è il Salvatore e il Signore, solo lui è la Via, la Verità e la Vita, solo lui è il Risorto, vincitore del male e della morte, solo lui è il Giudice del mondo, solo lui è l'Amore eterno, origine e fine dell'esistenza umana. I cristiani devono rievangelizzarsi e riscoprire la bellezza e la grandezza della loro fede, che risplende sui volti di Gesù e di Maria, su quelli di innumerevoli santi e nella vita dei fedeli che hanno testimoniato la verità, la bellezza e l'amore di cui il cristianesimo trabocca. È ora necessaria una nuova generazione, che faccia rifiorire la religione divina sulla terra, ormai ridotta a una plaga desolata. Queste pagine sono la trascrizione di alcune catechesi tenute ai microfoni di Radio Maria. Gli interlocutori sono innanzitutto i ragazzi e i giovani che, in grande maggioranza, conoscono poco e male la religione cattolica e non trovano con chi confrontarsi né strumenti per colmare le loro lacune. In realtà il discorso è rivolto a un pubblico più vasto, in un passaggio storico in cui la fede autentica è sempre più minoritaria, mentre si diffondono una visione atea e materialistica della vita e una religiosità superficiale, costruita prendendo qua e là al supermarket delle credenze e delle superstizioni. Oggi molti cristiani hanno abbandonato il cristianesimo perché non l'hanno conosciuto e non l'hanno vissuto. Della loro religione conoscono soprattutto i luoghi comuni e le caricature anticlericali prodotte nel corso dei secoli. Dimenticandosi in quale grande cultura affondano le radici da oltre duemila anni, vanno alla ricerca delle novità che, in realtà, sono solo la riedizione aggiornata degli smarrimenti e dei vaneggiamenti della ragione offuscata dal peccato di origine. Ma su questa umanità decaduta si è chinata la divina Misericordia per chiamarla a nuova vita, riscoprendo la bellezza divina del cristianesimo. -
Casa Savoia e la Chiesa. Una grande, millenaria storia europea
Non esiste realtà senza storia e l'Europa non può fare i conti con il suo presente e il suo futuro senza il suo passato politico, religioso, sociale e culturale. Se la Famiglia Medici è un punto di riferimento umanistico e rinascimentale, Casa Savoia, con la sua millenaria storia, è di imprescindibile importanza per conoscere culturalmente l'Europa. Tuttavia, i suoi stretti legami con la Chiesa, fino alla breccia di Porta Pia, e le scelte prese da Vittorio Emanuele III durante la Seconda guerra mondiale, l'hanno resa perlopiù sconosciuta, anche in ambito scolastico. Fatto veramente incredibile, se consideriamo la molteplicità, in Italia e all'estero, di residenze, cappelle, chiese, cattedrali, abbazie, biblioteche, gallerie, archivi... legati ai Savoia e visitati da milioni di turisti e studiosi ogni anno. Questo libro - frutto di trent'anni di ricerche storiografiche dell'autrice -, per la prima volta, raccoglie e racconta, in maniera organica e documentale, il profondo rapporto che ha legato Casa Savoia alla Chiesa, mettendo in luce come la dinastia sabauda abbia unito ad essa i suoi destini da un punto di vista sia politico che spirituale. Passano così davanti ai nostri occhi personalità maschili e femminili dal calibro internazionale che, attraverso una precisa documentazione archivistica e bibliografica, anche inedita, spiccano per il loro valore e la loro attività governativa, amministrativa e di grande carità cristiana. Da queste pagine emergono, in tutto il loro vigore e fascino, volti e nomi che fuoriescono dall'anonimato e continuano a sigillare, con l'arte e la toponomastica, i borghi e le città della nostra Europa. -
Liberalismo e cattolicesimo. I mercanti nel tempio
Cos'è il liberalismo? Difesa della libertà personale, della libertà privata, anti-statalismo, concorrenza, bene comune, tolleranza, sussidiarietà? Niente di tutto questo. Il liberalismo è una ribellione nei confronti della legge naturale, in particolare delle sue declinazioni morali e religiose. Durante la Guerra Fredda l'ideologia liberale e il cattolicesimo hanno avviato un processo di avvicinamento in funzione anti-sovietica. Ora, a trent'anni dalla caduta del muro di Berlino, questa alleanza ha ancora senso? Cattolicesimo e liberalismo sono compatibili? È possibile essere contemporaneamente cattolici e liberali? Quali sono i punti di contatto, e quali le differenze tra queste due filosofie? L'ideologia che ha vinto il confronto con il comunismo e che, dopo la caduta della «cortina di ferro» sembrava destinata a governare il mondo, pare aver perso gran parte del suo fascino. Liberato da quello che sembrava essere il suo antagonista, il comunismo marxista, il liberalismo ha mostrato ai popoli un volto meno amichevole e invitante, sempre più simile a quello dell'antico avversario. Quale, quindi, può essere il giudizio della Chiesa sul liberalismo e sulla sua versione economica, il liberismo? Che rapporto può intercorrere tra i cattolici e il liberalismo? La risposta è nella definizione di liberalismo che lo psicologo Roberto Marchesini fornisce con questo suo lavoro approfondito e documentato, tuttavia semplice e accessibile a chiunque. Una Introduzione di Stefano Fontana, direttore dell'Osservatorio Internazionale Cardinale van Thuân, impreziosisce il volume. -
La spiritualità della natura. La cosmo-teologia in Santa Ildegarda di Bingen
Siamo in piena crisi ambientale, il mondo è a un bivio, la terra soffre e la natura è depredata e violentata. È giunto il tempo di ripensare un sistema economico sostenibile e più rispettoso dell'ambiente e delle persone. Il grande disordine che l'uomo ha creato nella nostra terra si ripercuote anche nelle nostre anime. Si può parlare di spiritualità della natura o del cosmo? Può la natura essere una guida per orientarci nella vita spirituale? Può indicarci un nuovo itinerario per l'evangelizzazione nel mondo moderno? Bene, in questo libro affronteremo un fantastico viaggio tra le rivelazioni profetiche di Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179) e le sue sempre attuali acquisizioni scientifiche: dalla fisica alla farmacologia, alla medicina. Santa Ildegarda ha rivelato per mezzo di visioni quale stupendo e affascinante mondo si trova ordinato al di là della nostra terra, nelle mille sfaccettature del cosmo. Il lettore sarà rapito come da magico stupore nel ripercorrere con lei le immense distese del cielo e le misteriose impronte divine nella natura. Sulle orme della Mistica anche noi saremo trasportati nel mondo soprannaturale, a partire dalla nostra madre terra. «Io, vita di fuoco, fiammeggio sulla bellezza dei campi, risplendo nelle acque e ardo nel sole, nella luna e nelle stelle, e con l'aereo vento suscito tutte le cose, vivificandole con la vita invisibile, che tutte le sostiene, perché l'aria vive nella vegetazione e nei fiori, le acque scorrono come se vivessero, e il sole vive nella sua luce, e la luna, quando è quasi scomparsa, è riaccesa dalla luce del sole come per vivere di nuovo, e le stelle risplendono nel suo splendore come esseri viventi» (Santa Ildegarda di Bingen, Libro delle opere divine) -
Le parole di Maria a Medjugorje. La sua presenza illumina e conforta
Il quarantesimo anno delle apparizioni mariane a Medjugorje ha indubbiamente un significato particolare. Rievoca innanzitutto il periodo delle peregrinazioni del popolo di Israele nel deserto, prima di entrare nella terra promessa. Quaranta è anche il numero dei giorni durante i quali Gesù, con la preghiera e il digiuno, si è preparato ad affrontare e a vincere satana nel deserto. Ambedue questi eventi biblici sono una chiave di lettura per comprendere le più importanti apparizioni della Madonna nel corso della bimillenaria storia della Chiesa. Sono anche quelle conclusive, come in due occasioni la Madonna ha affermato, precisando che è venuta a chiamare il mondo alla conversione per l'ultima volta. Con la celebrazione del quarantesimo anno delle apparizioni, non possiamo certo ipotizzare cambiamenti improvvisi, tuttavia il cuore avverte che siamo giunti a un momento di svolta. La Madonna stessa ha avvertito che le prove sono in arrivo e lo scatenamento della pandemia ha costituito uno shock mondiale le cui conseguenze sono inimmaginabili. Questo libro ha lo scopo di presentare gli straordinari insegnamenti della Regina della pace, che sono luce per gli occhi e gioia per il cuore (Padre Livio). -
Codice cavalleresco per l'uomo del terzo millennio
Con «Quello che gli uomini non dicono. La crisi della virilità», lo psicologo Roberto Marchesini ci ha parlato della mancanza di senso della vita dell'uomo d'oggi. Tuttavia, dopo la presa di coscienza del problema, occorre individuare una soluzione. Qual è l'alternativa all'uomo in crisi proposta dalla società moderna? L'uomo edonista, materialista, superficiale. Un uomo che si accontenta dei simboli esteriori della vera forza: quella interiore, quella che la Chiesa chiama «fortezza». Ma l'uomo del terzo millennio non è costretto a scegliere tra l'uomo in crisi e il selvaggio con il telefonino, tra doverismo ed edonismo. C'è una terza possibilità: la via del cavaliere. È un modello affascinante che, tuttavia, richiede disciplina interiore e perseveranza. Richiede, in poche parole, un codice. Un codice non imposto dalla società, ma scelto liberamente. Perché, come scriveva Goethe, «Vivere secondo il proprio gusto è da plebeo; l'animo nobile aspira a un ordine e a una legge». Per tutti gli uomini che aspirano a un ordine e a una legge, Roberto Marchesini propone, in una nuova edizione completamente rivista, il suo «Codice cavalleresco per l'uomo del terzo millennio». Per pochi fortunati, per un manipolo di fratelli. «Il Codice cavalleresco per l'uomo del terzo millennio si presenta come una mappa per l'uomo contemporaneo per riscoprire se stesso e la grandezza del suo essere maschile attraverso l'arduo cammino delle virtù (da vir, uomo) che contraddistinguono il cavaliere, figura appropriatamente presa dall'autore a modello dell'uomo di ogni tempo. Già, perché, checché ne dica il relativismo storicista, non tutto scorre (facile ricordare il famoso «panta rei» eraclitiano): la natura dell'essere umano resta immutata e immutabile attraverso i tempi. Dunque, non è anacronistico prendere una figura, in questo caso il cavaliere, come riferimento virtuoso per l'uomo di oggi che ha smarrito se stesso sballottato tra modelli effeminati o machisti, non certo virili. Voi uomini sapete e potete compiere straordinarie imprese, a cominciare da quelle della quotidianità» (dalla Prefazione di Giorgia Brambilla). -
Santa Ildegarda di Bingen. Il cibo come medicina del corpo e dello spirito. La conferma della scienza moderna
La collaudata collaborazione tra don Marcello Stanzione, parroco e massimo esperto italiano in Angelologia, e Bianca Bianchini, medico cardiologo con diploma di chef, prosegue con questo libro che, partendo dagli scritti di Ildegarda di Bingen, compara le osservazioni e intuizioni della mistica tedesca in tema di alimentazione con le attuali evidenze scientifiche. Il testo analizza i singoli alimenti conosciuti all'epoca della santa, con esclusione quindi dei cibi giunti in Europa dopo la scoperta dell'America, fornendo per ognuno storia, mitologia, tradizioni, utilizzo da parte delle medicine tradizionali, composizione nutrizionale, documentati effetti positivi sulla salute ed eventuali controindicazioni. La santa ha una visione della medicina olistica, in quanto i disturbi dei pazienti vengono esaminati in un contesto generale che include mente e anima, non trascurando l'influenza dell'ambiente. Fondamentale, anche grazie a una corretta alimentazione, conservare la viriditas, termine che ricorre spesso nei testi della santa, che fa pensare a qualcosa che germoglia e perciò capace di donare freschezza e vigore giovanile. Si tratta della forza vitale intesa nel senso più ampio del termine: ricchezza di sentimenti, fede, energia, vigore sessuale. Perché la badessa di Bingen, pur essendo monaca, con grande franchezza non ha esitato ad affrontare argomenti riguardanti sessualità, procreazione e l'universo dei rapporti uomo-donna. -
L'universo demoniaco. I mistici ci illuminano su una realtà oscura
Nell'epoca moderna, e soprattutto a partire dagli scrittori illuministi, riscontriamo una serie di tentativi sistematici tesi a mettere in discussione l'esistenza del diavolo. Anche alcuni teologi, prima i protestanti e poi i cattolici, hanno contribuito alla negazione della sua esistenza. Notevole per la dottrina cristiana sulla demonologia è stato l'intervento di Paolo VI nel suo discorso del 15 novembre 1972: «Esce dal quadro dell'insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla [la terribile, misteriosa e paurosa realtà del demonio] esistente, ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente essa pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni». Nella Bibbia non si parla del diavolo se non per annunciare la vittoria di Gesù su di lui a favore dell'intera umanità. Con ciò si rivela che il discorso su Satana non è e non deve essere una sorta di informazione, in sé inutile e dannosa, sul diavolo medesimo, bensì una informazione, o meglio un approfondimento, riguardante il mistero dell'uomo e di Gesù. In questo testo, don Marcello Stanzione, angelologo di fama internazionale, ci offre i profili di 30 mistici che nella loro esperienza cristiana hanno incontrato il demoniaco e lo hanno descritto nei particolari, a volte superando l'abisso delle più tormentose possessioni. -
Fidati di Gesù
«Figli miei, in momenti di confusione e rinunce dovete solo cercare il volto di mio Figlio». L'incontro con Gesù sconvolge la vita di una persona. Nessun altro incontro è più importante e più decisivo. È la vera sorpresa dell'esistenza umana, capace di imprimerle una svolta irreversibile. Prima dell'incontro con Gesù uno cammina da solo lungo la strada della vita. Solo Gesù diventa una compagnia stabile, che ti seguirà fino alla meta. Non ti sta semplicemente al fianco, ma diventa l'amico intimo del tuo cuore, sul quale puoi fare affidamento e che non ti abbandonerà mai. La fede è l'evento che ti fa incontrare Gesù e che ti permette di affrontare la difficile navigazione della vita contando sulla sua presenza e sul suo aiuto. Il cammino di fede non è una scalata che uno fa da solo, ma è un'amicizia reciproca che va coltivata e resa sempre più intima nello svolgimento della vita quotidiana. L'amicizia con Gesù va riscoperta nelle varie situazioni della vita, specialmente in quelle più buie, dove sembra che non ci sia una via di uscita. Imparare a fidarsi di Gesù comporta una fatica del cuore, grazie alla quale la fede si rafforza e si diventa capaci di vincere le grandi battaglie della vita. Gesù è l'amico fidato di ogni uomo che viene al mondo. È lui stesso ad andare alla ricerca dei suoi amici. Beati coloro che si fanno trovare e gli aprono la porta del cuore. (Padre Livio) -
La luce e le tenebre. Riflessioni fra storia, ideologie e apologetica
«Con questo ""La luce e le tenebre"""", giungo al quinto libro di una collana denominata """"Vivaio"""" e che prende il nome da una rubrica fortunata da me tenuta prima sul quotidiano """"Avvenire"""" e poi sulla rivista di apologetica """"Il Timone"""". Questo quinto volume, che naturalmente può essere letto anche come autonomo rispetto agli altri, conclude in un certo senso un lungo ciclo. Qui le materie trattate, come negli altri volumi del resto, sono le più svariate, ma tutte inquadrate in tre grandi filoni, quello della storia, quello delle ideologie imperanti e quello dell'apologetica. In un certo senso riassumono il mio pensiero sempre più convinto con l'amato Pascal che se ci sono nel mondo abbastanza ombre per chi non vuol credere, non manca abbastanza luce per chi vuole credere. Ecco allora """"La luce e le tenebre"""", un testo che parla di fatti a volte di qualche anno addietro, ma con uno sguardo contemporaneo, uno sguardo da credente che, attraverso le armi del cronista, scandaglia storia e cronaca per rintracciare i passi felpati ma non assenti del Signore della storia» (Vittorio Messori)."" -
Prima che l'abuso accada. La finestra del padre
«L'autore tratta il delicato e doloroso argomento degli abusi sessuali sui minori con competenza professionale e saggezza spirituale. Ne delinea le sotterranee dinamiche psicologiche fino a raggiungere il suo nucleo profondo nei complessi meccanismi che generano l'abuso compiuto da sacerdoti. Analizza quindi l'inganno dell'abusatore come tradimento del significato più intimo della paternità, attraverso la rilettura della tragedia di Edipo e del mito di Narciso. Nella parabola del «figliol prodigo» giunge a considerare la genesi di una nuova forma di paternità, più profonda, che diventa costitutiva della identità del figlio e vero e ultimo limite preventivo ad ogni forma di abuso. Suggerisce quindi che, nei percorsi di formazione, prevenzione e guarigione, venga dato maggiore rilievo allo sviluppo di tale paternità interiore e considera la necessità e l'urgenza di operare un accurato screening psicologico e un adeguato discernimento spirituale, al fine di individuare i fattori di rischio che potrebbero ingenerare forme di abuso» (David Songy, St. Luke Institute, Maryland, USA). «Il testo di Salvatore Franco affronta un tema scomodo, la cui trattazione incontra ostacoli culturali, sistemici e individuali. Il mio augurio è che trovi ampia diffusione e contribuisca a una presa di coscienza e favorisca un atteggiamento pro-attivo nella creazione di un ambiente sicuro nella Chiesa e nella società» (Hans Zollner, Pontificia Università Gregoriana). -
La meraviglia di esistere. Le domande sul senso della vita
"La meraviglia di esistere"""" è un messaggio rivolto alla nostra generazione perché scopra la grandezza e la bellezza della vita, che è il più prezioso dei doni e il più impegnativo dei compiti. Le generazioni dei nostri «padri», che insieme alla vita avevano ricevuto la luce della fede, hanno affrontato la navigazione nel mare tempestoso del tempo conoscendo la meta verso la quale dirigersi e i mezzi per superare le difficoltà. Benché dovessero fronteggiare situazioni più difficili delle nostre per vivere e sopravvivere, avevano delle certezze che infondevano determinazione e coraggio a noi sconosciute. Oggi la situazione è profondamente diversa. La visione religiosa della vita si è offuscata, i valori nei quali credere e per i quali lottare si sono dissolti, gli interrogativi di fondo sul senso del vivere sono stati rimossi. La vita umana è diventata un progetto funzionale ai bisogni della società e alle esigenze di sopravvivenza personale. Gli obiettivi da raggiungere non vanno oltre orizzonti ristretti. I fini da perseguire si riducono all'accumulo dell'avere. Lo scenario nel quale l'uomo si muove è quello di una comparsa irrilevante. Questo libro è il frutto di una intensa comunicazione con i giovani via radio ed è un invito ad aver fiducia, perché l'uomo non è stato creato per la mediocrità." -
Cristalloterapia e enneagramma. Le pietre di santa Ildegarda di Bingen applicate agli enneatipi
Questo testo del sacerdote Marcello Stanzione, studioso di enneagramma, e di Chantal Raimondo, studiosa di litoterapia, tratta delle conoscenze di cristalloterapia in epoca medievale di una donna straordinaria, la santa monaca benedettina Ildegarda di Bingen. Recentemente canonizzata dalla Chiesa e già definita da Giovanni Paolo II «luce del suo popolo e del suo tempo», grazie all'osservazione, allo studio e all'ispirazione divina ella è riuscita, in tempi in cui la farmacopea era ancora limitata, a curare o lenire molti disturbi grazie a quanto offerto dalla natura. L'utilizzo di pietre preziose e cristalli a fini curativi, disciplina oggi più nota con i termini «cristalloterapia» e «litoterapia», si riscontra in tutti i popoli fin dall'antichità. I due autori accostano le pietre e i minerali scelti da santa Ildegarda ai nove enneatipi dell'enneagramma, che è un metodo per individuare la tipologia della personalità molto antico, oggi riscoperto e apprezzato anche da psicologi e uomini di fede. Diversi dei rimedi da proposti dalla monaca di Bingen, che fanno parte della tradizione medica popolare, sono stati validati dalla scienza moderna. Le pietre curative utilizzate possono davvero essere amiche dell'uomo, e in particolare dell'ammalato, a patto però che nessuno pensi di lasciare loro la responsabilità del proprio benessere o della propria guarigione. In questo senso possiamo dire che le pietre ci responsabilizzano.