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(D)istruzioni per l'uso
Livio Salmaso lavora in una delle tante farmacie del centro di Padova. La sua tranquilla routine giornaliera viene sconvolta da un misterioso quanto maldestro tentativo di omicidio, dopo il quale nulla sarà più come prima. In una Città del Santo umida e afosa quanto l'Amazzonia il farmacista sarà coinvolto in una intricata vicenda, tra Assessori, malviventi comuni, poliziotti invadenti, sullo sfondo di un appalto ospedaliero tanto necessario quanto conteso. -
Breve dizionario di politica europea. Ediz. italiana e inglese
Come si struttura l'attuale Unione europea? Quali sono le sue caratteristiche e come deve modificarle se vuole compiere davvero un salto di qualità per portare a compimento il disegno originario di una terra che sia culla di nazioni diverse ma vicine, per diventare una Europa unita e rappresentativa degli Stati e dei cittadini, in una parola, Federale? L'Europa di oggi è una grande porta con tante serrature, ma per trovare l'Europa del futuro e guardare oltre bisogna aprirle tutte e di tutte trovare le chiavi. Ecco il perché di questo libro che fotografa alcuni dei principali aspetti che caratterizzano la nostra Europa attuale, ognuno dei quali è una serratura da aprire e quelle che proponiamo sono per noi le chiavi giuste. Le chiavi di una Federazione europea. -
Di angolo in angolo
Personaggi, aneddoti, sentimenti, passioni. Una raccolta di storie, tenacemente viste dal basso. Pubblicate per anni dal giornalista sportivo Pino Lazzaro, stagione sportiva dopo stagione sportiva, sul Gazzettino, al lunedì. Dai e dai ne è saltato fuori un libro. Questo. ""...una striscia ricostruita di personaggi, situazioni e luoghi. Conosciuti o meno. A fare da filo conduttore, da collante, una sensibilità e un'umanità straordinarie. Un romanzo."""""" -
La forma delle nuvole
Un cadavere viene ritrovato sulla spiaggia di un villaggio turistico della Calabria. Al commissario Sofia Sangiorgi e al suo vice Tommaso Laudadio il compito di far luce sulla vicenda. Tre amiche, una vacanza che le riunisce dopo tanti anni. Vecchi dissapori, rancori mai placati e nuove incomprensioni spuntano fin dai primi momenti di questa storia. Perché una ragazza sempre perfetta e amata da tutti ha perso la vita durante le ferie in uno dei luoghi di vacanza e divertimento per definizione? Malore? Omicidio? Incidente? ttraverso la ricostruzione dei giorni precedenti e la dipanatura di una matassa di sottili intrighi, si arriva a scoprire, attraverso tanti piccoli indizi, una verità sorprendente. -
L' invenzione
Il testo è ambientato in un'imprecisata città veneta. Sviluppare un'idea che ha avuto Marco, nelle sue oniriche fantasie d'inventore (una trovata geniale o un inutile sogno ad occhi aperti?), è la scusa per tre amici del tempo del liceo, che comunque negli anni non si sono mai persi di vista, per ritrovarsi nuovamente a parlare di lavoro e di donne, di aspettative e di sogni, di presente e di futuro e di arrivare, quasi naturalmente, ad uno snodo da dove le loro vite prenderanno direzioni completamente diverse. Il testo è acquerello fresco e sincero di quella che la generazione precedente chiamava ""mezza età"""" e che oggi, per quella attuale, è il momento della resa dei conti tra successo e insuccesso, felicità e infelicità, coronamento dei sogni o fallimento."" -
I luoghi di Mario Rigoni Stern
Prima ancora che un grande scrittore, uno degli interpreti più autorevoli e universali del rapporto fra uomo e natura tra memoria e modernità, Mario Rigoni Stern ha incarnato l'anima stessa della montagna, ed è stato l'icona più profonda e autentica del suo territorio, Asiago e l'Altopiano dei Sette Comuni. È interpretando questo spirito che è stata concepita questa guida, scritta dal giornalista Sergio Frigo: essa intende raccontare la vita e approfondire i temi cari a Mario Rigoni Stern ma anche accompagnare nei suoi luoghi - quelli che lo hanno visto crescere e diventare uomo, scrittore di successo, cantore della montagna e della sua terra, e quelli in cui egli ha ambientato i suoi libri - coloro che amano le sue opere e ne apprezzano l'insegnamento, ma soprattutto i giovani, a cui egli era legatissimo e ai quali il suo messaggio può ora arrivare tramite questa guida. Per coloro che volessero poi conoscere meglio Asiago e l'Altopiano, la guida offre anche alcune proposte turistiche che, in linea con la filosofia dello scrittore, intendono coniugare una serena sintonia col suo mondo con le più svariate opportunità di relax e divertimento. -
Cuciniamo per... Pronto Soccorso in cucina
Cuciniamo per... - Pronto Soccorso in cucina è un ricettario nato da un'idea di Marina Dalla Francesca Billotto per aiutare la giovane nuora giapponese ad orientarsi tra i fornelli della cucina italiana e non solo. Tutti i proventi derivanti dalla vendita del libro, però, verranno destinati al Pronto Soccorso dell'ospedale di San Donà di Piave, città dove vivono Marina e le sue amiche che l'hanno aiutata a scrivere questo simpatico ricettario, per l'acquisto di due apparati meccanici per consentire la respirazione di pazienti traumatizzati. -
Bad bankers. Ediz. italiana
Un fatto di sangue scuote la tranquillità di una filiale di banca. Un solerte ispettore della Polizia di Stato e un direttore in perenne crisi di coscienza, cercano di individuare il colpevole tra la moltitudine di personaggi che incrociano la vita lavorativa e privata della vittima. In campo lungo, la vita del capoluogo della Marca. In primo piano, un tambureggiare di relazioni umane e professionali tra protagonisti verosimili e attuali. In mezzo, un mondo bancario raccontato alzando un lembo del tappeto sotto il quale vengono nascoste meschinità, ingiustizie, verità scomode e contraddizioni. L'autore, alla sua seconda esperienza, ci consegna un avvincente romanzo giallo e una vivida testimonianza delle banche venete il cui crollo ha colpito migliaia di ignari e incolpevoli risparmiatori. -
Mestre Venezia. Baci, abbracci, bisticci, tradimenti
L'isola delle statue, dove sarà mai? E Giulio Cesare, Attila, Marco Polo, due papi, re e governanti di ogni parte d'Europa, artisti di chiara fama come il Canaletto, Bernardo Bellotto, il Cima da Conegliano, Giacomo Casanova, Napoleone Bonaparte, Carlo Goldoni, Giuseppe Verdi e Giuseppe Garibaldi: cosa hanno mai avuto a che fare con Mestre? È quello che si scopre leggendo questi ventuno racconti che, spaziando dalla preistoria ad oggi, narrano dei tanti, costanti, immancabili intrecci che ci sono stati fra le due città che si affacciano al di qua ed al di là della laguna. Episodi curiosi e vicende parallele, storie per lo più leggere ma a volte anche serie e dai risvolti drammatici, che hanno costantemente ed alternativamente rafforzato o allentato i legami fra Mestre e Venezia. Per farci scoprire che quando le due città si amministravano ciascuna per conto proprio c'erano molto più baci e abbracci che bisticci e tradimenti. -
L' inferno di ponte di Nanto. Il dramma di Graziano Stacchio e Robertino Zancan
Le vite di Graziano Stacchio e Robertino Zancan, ed il loro drammatico racconto della sanguinosa rapina avvenuta alla gioielleria di Ponte di Nanto il 3 Febbraio 2015, un evento che ha cambiato profondamente le loro esistenze. -
Il Principe dei gondolieri-The Prince of gondolieri. Ediz. bilingue
Attraverso la storia di Mario detto ""il Principe"""" e Ninetta, lunga molti anni, si vede Venezia nella sua quotidianità e unicità: palazzi, camini, porte d'acqua, ponti, chiese gondole e vaporetti. Ha lo scopo di spiegare ai bambini le bellezze di Venezia e nel contempo dà un messaggio di speranza, cioè se si crede veramente in qualcosa lo si può realizzare. Età di lettura: da 6 anni."" -
Notte e nebbia
Notte e nebbia, dal tedesco Nacht und Nebel. Così erano classificati i prigionieri politici all'interno dei campi di concentramento nazisti. Portavano scritte sulla schiena, come un destino, due grandi ""N"""". La loro morte, ci ricorda infatti Boris Pahor nella postfazione, """"sarebbe stata un viaggio notturno nella nebbia, finito in fumo nei camini del forno crematorio"""". Erano """"i più disgraziati tra i disgraziati"""", condannati a un'eliminazione segreta. Jean Cayrol, scrive ancora Pahor, """"fu uno di questi disgraziati che riuscì a salvarsi"""". Nel 1946, reduce dall'esperienza concentrazionaria, compone la raccolta di poesie Poèmes de la nuit et du brouillard, che trova poi nel 1955 il suo prolungamento in forma narrativa nel testo che Cayrol scrive per il film di Alain Resnais Nuit et brouillard, non un semplice """"esempio sul quale meditare"""", ma, come suggerisce lo stesso Cayrol, """"un 'dispositivo d'allerta' contro tutte le notti e tutte le nebbie"""". Un appello rivolto a noi tutti che """"facciamo finta di credere che tutto questo appartenga a una sola epoca e a un solo paese, e non pensiamo a guardarci intorno e non sentiamo il grido senza fine""""."" -
Lasciatelo parlare
Lasciatelo parlare è il primo capitolo della trilogia Vivrò l'amore degli altri che Cayrol compose tra il 1946 e il 1950 dopo la sua esperienza di deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Si tratta, per dirla con Barthes, della storia ""non di un uomo o di un avvenimento, ma di una durata"""". Quella che segna il ritorno alla vita, la rinascita di chi, come Lazzaro, non è sopravvissuto alla morte, ma dalla morte è dovuto risorgere. Una lenta e progressiva gestazione, prima ancora che di un personaggio, di una umanità nuova, rinnovata. Il protagonista che Cayrol consegna al lettore è un personaggio allo stato nascente, collocato in una dimensione aurorale adamitica verrebbe da dire - della propria esistenza, uno spazio che è al di qua di ogni sociologia e di ogni psicologia. Colui che parla è infatti, come scrive Valeria Pompejano nella prefazione, """"un individuo estraneo a se stesso: uno straniero dell'esistenza, incerto lui stesso della propria esistenza"""". È un uomo ridotto a mera voce. Ed è solo attraverso la parola, l'unico strumento di cui dispone, che Lazzaro potrà ritornare alla vita. Lazzaro parla. Lasciatelo parlare."" -
I primi giorni
Ci eravamo congedati, nel precedente Lasciatelo parlare, da un uomo senza nome giunto, al termine del suo monologo, alle soglie della speranza, l'ingresso nella comunità degli altri uomini. Ne I primi giorni ritroviamo un individuo (Armand) uscito oramai dalle secche dell'anonimato, alle prese con il proprio apprendistato alla socialità. Non ci sono più gli oggetti-rifugio, adesso è il corpo a imporsi, ancora impacciato e incerto, un corpo che si apre al rischio di un incontro, di una relazione. Quello che si profila in questo secondo capitolo della trilogia Vivrò l'amore degli altri è, come scrive Valeria Pompejano, ""il lento processo di accostamento alla trama sentimentale dell'esistenza, conquistata per gradi, dapprima attraverso lo spettacolo dell'amore degli altri, fino ad approdare alla presa di coscienza della propria personale capacità emotiva"""". Sarà infatti solo attraverso l'amore di una coppia (Albert e Lucette), un amore vissuto per procura, in modo parassitario, e nel quale si insinuerà a poco a poco il sentimento della gelosia, che Armand muoverà i primi passi verso un'educazione sentimentale, un apprendistato ad amare che, per Cayrol, """"altro non è che vivere""""."" -
Lazzaro tra noi
"Lazzaro tra noi"""" riunisce due testi originariamente apparsi su rivista: il primo è il tentativo di dare corpo a una tassonomia dei sogni concentrazionari; il secondo racconta la genesi di una nuova forma romanzesca (Cayrol la definisce lazzariana) che dovrebbe incaricarsi di restituire le sensazioni del ritorno alla vita di quegli uomini che hanno conosciuto la tragedia dei campi. È un'opera il cui linguaggio attraversa ripetutamente i confini del saggio e del romanzo, scivolando ora in una digressione narrativa per poi riemergere in riflessioni il cui afflato filosofico, per non dire teologico, appare in tutta la sua evidenza. Una sequela di incubi notturni, il disegno di una letteratura in gestazione, in cui ci sono gli stessi motivi, gli stessi stili che ritroviamo anche nelle opere dichiaratamente narrative di Cayrol. Il libro ospita anche, quasi in forma di appendice, l'articolo Testimonianza e letteratura nel quale un insolitamente corrosivo Cayrol prende in esame quel filone letterario che, riducendo i campi a materia da romanzo, ne ha disinnescato lo scandalo, facendo di quell'esperienza «intrasmissibile, solitaria, instabile» qualcosa semplicemente alla portata di chiunque." -
Ida o il delirio
Ida è morta. Una vecchia domestica al servizio di Madame Besson. Figura discreta e ammaccata dall'età. Serva taciturna e tuttofare. Un coeur simple. La sua vita si riduceva al suo lavoro. Amava i fiori che regolarmente annaffiava la sera. Diceva enigmaticamente di essere «un uccello notturno» (Ida-Loulou?). Ida è stata investita da un camion e scaraventata a otto o nove metri di distanza dal punto d'impatto. Incidente? Crimine? Suicidio? Bessette ci tiene a precisare che questo libro «non è assolutamente un romanzo poliziesco». Si tratta infatti del «romanzo-problema Ida». Chi era veramente Ida? Perché passava tutto il tempo a fissare i suoi grandi piedi, invece di prestare attenzione al mondo che la circondava? «Ida non camminava come noi»: questo forse il suo problema, il «Problema-Ida». Il suo delirio, che l'ha portata - etimologicamente - a errare fuori dal tracciato, dalle strisce, finendo scaraventata fuori strada. D'altra parte, come dice Bessette, è dall'errore «che nasce il romanzo». -
Sarajevo
Sarajevo è un radiodramma scritto da Blaise Cendrars per la radiotelevisione francese. Il racconto ruota attorno all'attentato del 28 giugno 1914, in cui persero la vita l'arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie. L'evento viene messo in scena, in un gioco di flash-back e dissolvenze narrative, da alcuni improbabili avventori di una vineria nella Sarajevo degli anni '50, dov'è in corso un improvvisato processo alla Storia. Come in un girotondo folle e insensato, Cendrars avvicenda sul palcoscenico una pletora di figure secondarie - di comparse -, il cui carattere quasi caricaturale, di inetti in costante balìa delle giravolte del caso (o è il destino?), rende palese la (comica) sproporzione tra essi e ciò che nei quarant'anni intercorsi tra l'attentato e il «processo» è accaduto (a tacer d'altro, le due guerre mondiali). Sarajevo è dunque un dramma che vira al grottesco. Come se la Storia non fosse altro che una farsa priva di spazi di redenzione, o di catarsi. -
Sentimenti. La mia vita in versi
Non ricordo il preciso momento in cui sentii l'esigenza interiore di iniziare a scrivere e non ricordo neppure il motivo per cui scelsi di farlo usando i versi della poesia. Era comunque il lontano 1968, da poco avevo compiuto 17 anni ed era cominciato l'autunno... Il carattere timido, riservato, solitario e con una malinconia di fondo, che caratterizzò la mia giovane età, mi spinse ad esprimere i miei sentimenti nella scrittura che si rilevò un sostegno alle mie turbolenze interiori. Con gli anni, iniziai a trovare il mio posto nel mondo e a costruirmi una serenità interiore ma, lo scrivere poesie restò parte integrante della mia vita... Poesie che crescevano e maturavano insieme a me e all'evoluzione della mia vita, fino ad arrivare ad oggi che ho deciso di condividerle e di condividere i sentimenti che ho vissuto e che mi hanno sempre accompagnato... -
Pellediluna e il riscatto del Pianeta Terra
Il Pianeta Terra era avvolto da incantesimi malefici e da guerre in ogni dove, volute dal malvagio Macis, Dio delle forze oscure del male. Rifiutato per l'ennesima volta e pieno di rancore, Macis aveva rapito la Bella Isador e messo al collo un ciondolo che l'aveva fatta cadere in un sonno profondissimo e senza sogni. Non contento, Macis, con tutta la sua energia negativa, aveva costruito attorno al corpo della Dea una prigione di roccia, un sarcofago nel cuore della montagna. La leggenda narra che solo il risveglio della Dea potrà far cessare le guerre e le ingiustizie nel mondo e aprire le porte ad una nuova Era... Potrà l'amore universale della nostra eroina Pellediluna, venuta dal Pianeta Ting, risvegliare il cuore assopito degli abitanti della Terra e sconfiggere le forze oscure del male? -
Le revéil. Histoire d'animaux, de personnes et de rêves. Ediz. a caratteri grandi
Dal mistero della malga illuminata al risveglio di Adriana e l'avverarsi di un sogno. Storia di animali e persone e di come il puro ma totale amore di una bimba di circa 8 anni, per gli animali e per la sorella maggiore, potrà far accadere un miracolo. Storia di sogni e di come, a volte, la realtà può essere un sogno e di come un sogno può aiutare la realtà. Storia di persone semplici ancora saldamente legati ai valori veri della vita. Storia di risveglio e di come una circostanza sfortunata, potrà aiutare le persone a crescere, a riconnettersi all'essenza della vita, a valorizzare i legami veri e profondi. Età di lettura: da 4 anni.