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Tutto Jean Vigo. Con 2 Blu-ray. Con 3 DVD video
Prima della prematura scomparsa, a ventinove anni, Jean Vigo ha realizzato solo quattro film, eppure la sua opera si è impressa nella memoria di intere generazioni di cineasti e spettatori nel mondo intero. A gennaio 2018 la Cineteca di Bologna distribuirà nelle sale italiane L'Atalante, il titolo più celebre di Vigo e anche uno dei film del lontano passato più vivo nella memoria delle giovani generazioni italiane, per via di quel tuffo nel fiume a occhi spalancati, accompagnato da Because the Night di Patti Smith, che da molti anni introduce la notte cinefila di Fuori orario. Un film straordinario, un inno alla giovinezza eterna dell'amour fou, riportato alla 'purezza originaria' della prima versione voluta dall'autore grazie al nuovo restauro curato dallo storico e ricercatore Bernard Eisenschitz e da Gaumont. Per l'occasione, le Edizioni Cineteca di Bologna propongono il restauro di L'Atalante in un prezioso cofanetto Blu-ray e Dvd che include anche gli altri tre film del regista, tutti nelle nuove versioni restaurate: Zero in condotta, in cui la fantasia anarchica di Vigo investe i dogmi dell'autorità con l'umorismo e l'irriverenza della fanciullezza, anch'esso riportato alla forma voluta da Vigo grazie al nuovo restauro, che per la prima volta si è basato sul negativo originale; À propos de Nice, splendido falso documentario su una città che Vigo trasformò nell'allucinato e incantatorio processo al mondo borghese; La Natation par Jean Taris, Champion del France, breve film sul campione di nuoto Jean Taris, di cui il regista amava particolarmente le scene girate sott'acqua. Un'occasione unica per scoprire o riscoprire l'opera di straordinaria bellezza di un poeta dell'immagine cinematografica. Nel libro che accompagna il Dvd, saggi storico-critici sull'autore e sui film e un'antologia critica. -
Visages villages. Un film di Agnes Varda e JR. 2 DVD. Con libro
Agnès Varda, petite grande dame del cinema francese, unica donna nel gruppo storico della nouvelle vague, Oscar alla carriera 2017, regista di capolavori come ""Cléo dalle 5 alle 7"""" e """"Senza tetto né legge"""", autrice di pietre miliari di un cinema tra documentario e cronaca personale, come """"Daguerréotypes"""" e """"Garage Demy"""". JR, street artist di fama internazionale, autore di gallerie fotografiche che incolla ingigantite sui muri dei luoghi più diversi, dal Louvre alle favelas di Rio de Janeiro. Si incontrano nel 2015. Lei ha ottantotto anni, lui trentatré. Scoprono la comune passione per le immagini e per i dispositivi che permettono di crearle, condividerle, esporle. Decidono di fare un film insieme. Partono a bordo di un 'camion fotografico'. Viaggiano per le strade e i paesi, tra i volti e i villaggi della Francia rurale. Arrivano nei luoghi, stabiliscono contatti, parlano, ascoltano, fotografano, trasferiscono visi e figure su antiche mura, pareti fatiscenti, negozi e fienili. """"Visages Villages"""", accolto con entusiasmo dalla critica di tutto il mondo, è un viaggio sentimentale e antropologico nel cuore del nostro tempo presente, è una riflessione sull'immagine e sulla densità emotiva del primo piano, è la storia di tanti incontri e di un'amicizia ironica e pungente. Un film d'intensa giovinezza e saggezza, un road movie unico al mondo, spinto dall'impetuosa leggerezza di due straordinari outsider dell'arte. Include: bluray del film, dvd del film con contenuti extra e un libro con un intervista agli autori."" -
Cinema muto italiano. Protagonisti
Da Francesca Bertini a Gabriele D'Annunzio, da Giovanni Pastrone a Lucio D'Ambra, da Segundo de Chomón a Lyda Borelli, da Amleto Novelli a Gustavo Lombardo, in 400 voci il più aggiornato dizionario del cinema muto italiano Aldo Bernardini affida a questa sua opera la 'summa' di una vita di ricerche intorno ai primi trent'anni del nostro cinema. Dopo i repertori filmografici e i volumi dedicati alla storia delle case di produzione, punti di riferimento imprescindibili per gli studiosi, con Cinema muto italiano. Protagonisti Bernardini ripercorre il territorio del muto assommando due virtù: la rigorosa accuratezza, sostenuta dall'ampiezza di prospettive che i restauri e le scoperte archivistiche di questi ultimi anni hanno reso possibile, e la piacevole, funzionale leggibilità di un'opera organizzata per voci alfabetiche. Nomi leggendari, nomi misconosciuti, nomi che incontriamo per la prima volta. In anni in cui la specializzazione professionale si andava formando, erano tutti, semplicemente, 'cineasti': ma possiamo dire che tutti i registi, gli sceneggiatori, gli attori e le attrici, gli scenografi, gli operatori, i produttori che hanno contribuito alla nascita e al primo sviluppo del muto italiano sono qui presenti, e Bernardini ne rievoca il ruolo e la figura con tratti essenziali e sapienti. Nell'insieme, il più aggiornato e affidabile who's who del cinema muto italiano e un apripista che invita ad approfondire le ricerche sui personaggi che questo volume porta oggi per la prima volta alla luce. -
Dive! Lyda Borelli, Francesca Bertini. Ediz. italiana e inglese. Con 4 DVD video
Quattro capolavori del cinema muto italiano per scoprire il fascino del diva-film. Quattro film abitati da formidabili donne e attrici, che un secolo fa divennero protagoniste assolute della cultura dell'immagine. ""Ma l'amor mio non muore!"""", primo film di Lyda Borelli e origine del diva-film: un tuffo nell'immaginario, nella cultura, nella moda liberty italiana. """"Sangue bleu"""", Francesca Bertini raggiunge lo status di diva in un sontuoso melodramma coniugale e materno. """"Assunta Spina"""", 'il' film della Bertini, anche regista: il suo successo più grande, il suo ruolo più appassionato, il capostipite del realismo cinematografico. Ancora Borelli nel film che segna la sua apoteosi e il vertice del muto italiano: """"Rapsodia satanica"""", dramma erotico e fantastico, opera unica per la bellezza dei suoi colori e della partitura musicale composta da Pietro Mascagni. Con saggi di Maria Lewinsky, Ivo Blom, Michele Canosa, Gerardo Guccini, Giovanni Lasi, Eric de Kuyper, Timothy Brock e Gian Luca Farinelli."" -
Mi ricordo, sì, io mi ricordo. Nuova ediz.
In occasione della mostra a lui dedicata, in corso a Roma, esce il libro dell'attore pieno di riferimenti autobiografici.rn«""Mi ricordo, sì, io mi ricordo"""" fu il suo testamento, il docufilm in cui Marcello si metteva a nudo. Mentre una mostra lo celebra, le sue parole sono diventate un libro che racconta vita, amori e soprattutto la celebre amicizia con Federico. Basata su cosa? """"Su una totale, reciproca sfiducia""""» - RobinsonrnrnrnrnrnForse nessun attore si è mai congedato dal pubblico con un testamento palpitante di vitalità come Mi ricordo, sì, io mi ricordo, con cui, alla vigilia dell’uscita di scena, Mastroianni racconta con stoico umorismo, pudica ironia e reticente tenerezza la sua vita d’arte e la sua arte di vivere. Negli intermezzi della lavorazione in Portogallo di Viaggio all’inizio del mondo, fra le montagne e il mare, Marcello si mette di buon grado davanti alla cinepresa e tira i molteplici fili della memoria e della riflessione. Nella sua spericolata navigazione durata mezzo secolo, in mezzo alla vasta costellazione degli autori di Mastroianni, brillano le stelle-guida dell’adorato De Sica; di Visconti, spietato allenatore di palcoscenico; di Fellini, complice pigmalionico; di Ferreri, ispiratore di trasgressioni. E nei discorsi di questo commediante pragmatista emergono a sorpresa riferimenti più alti: Čechov, imprescindibile fratello di sangue; Diderot, con l’aureo precetto che l’attore deve piangere senza piangere; Proust, Kafka."" -
La strega Rossella-Bastoncino. DVD. Con libro
Una strega dall'animo gentile pronta a condividere la sua scopa volante con un gruppo di amici animali. Un rametto coraggioso disposto a tutto pur di tornare dalla sua famiglia per festeggiare il Natale. Sono i simpatici protagonisti di ""La strega Rossella"""" e """"Bastoncino"""", due film dell'animazione contemporanea tratti dai popolari libri illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler, che mescolano avventura, buoni sentimenti e divertimento e che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti (il primo è stato anche candidato all'Oscar). Presentiamo i due film in edizione italiana accompagnati da """"Il gatto camaleonte"""", cortometraggio animato del 1975 proveniente dal Fondo Corona Cinematografica conservato presso la Cineteca di Bologna."" -
Augusto Genina. Il prezzo della bellezza. Quattro film (1918-1930)- The price of beauty. Con 2 DVD video
Presentati in prima assoluta o nei più recenti restauri, quattro film per riscoprire il genio di Augusto Genina e della straordinaria generazione di attrici, tra divismo e post-divismo, che ha illuminato il suo cinema muto. ""Addio giovinezza!"""", 1918 Dalla celebre commedia di Camasio e Oxilia, miracolosamente ritrovato, un film di palpitante naturalezza, abitato dalla radiosa presenza di Maria Jacobini. """"La maschera e il volto"""", 1919 Una commedia di costumi matrimoniali e sessuali, satirica e abrasiva, che irrompe nel cinema dell'epoca con inedita audacia. E con Italia Almirante Manzini. """"Addio giovinezza!"""", 1927 Un remake: ma è come fosse passato un secolo. Genina e la sua musa Carmen Boni guardano al cinema internazionale e creano una splendida commedia romantica moderna. """"Prix de beauté"""", 1930 Il commiato e l'apoteosi del Genina muto. Louise Brooks risplende di tutta la sua aura innocente e sensuale in un capolavoro europeo senza tempo, grande film sull'amore e la morte, sulla vita e la finzione, sul cinema. Nel libro saggi di Mariann Lewinsky, Andrea Meneghelli, Paola Cristalli, Michele Canosa e sei ritratti di attrici di Vittorio Martinelli."" -
Pupi Avati. Sogni incubi visioni
Cinquant'anni di cinema e un nuovo film, ""Il Signor Diavolo"""", che nel 2019 riconduce Pupi Avati alle sue leggendarie origini gotiche e horror. Regista tra i più personali e di più longeva creatività nella storia del cinema italiano, Avati insieme al fratello Antonio e alla loro factory ha offerto un esempio unico, nel panorama nazionale, di indipendenza produttiva saldamente mantenuta negli anni. Gli esordi eroici e dannati di """"Balsamus e Thomas"""", in una Bologna anni Sessanta che per un attimo si crede Hollywood sul Reno. Il rapporto con la città, che s'interrompe di colpo per non interrompersi mai, nutrito di distanza, ricordi e fantasie. La genesi del cult """"La casa dalle finestre che ridono"""", che nel tempo farà di Avati un punto di riferimento dell'horror internazionale. L'amorosa e crudele esplorazione della memoria personale e antropologica, che s'accende magicamente in un piccolo capolavoro come """"Una gita scolastica"""" e prosegue fino ai risultati più alti della maturità, """"ll papà di Giovanna"""" e """"La seconda notte di nozze"""". La Storia rievocata con profondità visionaria in """"Magnificat"""". II tempo presente e subito passato di """"Impiegati"""", di """"Regalo di Natale"""" e della sua """"Rivincita"""". I titoli sconosciuti al grande pubblico, da riscoprire. E ancora il rapporto con la musica, prima vocazione e primo disincanto, che non abbandona mai il cinema di Avati, dall'epocale successo della serie televisiva """"Jazz Band"""" ai film sulle figure seminali di """"Bix"""" e del giovane Mozart di """"Noi tre""""... Strutturato in ampi capitoli tematici, che ci accompagnano in andate e ritorni nel tempo avatiano, il libro si chiude con l'analisi del lavoro televisivo, delle sceneggiature scritte per altri registi e dei progetti non (o non ancora) realizzati. Ogni capitolo è introdotto da uno scritto inedito di Pupi Avati."" -
Zog-Il topo brigante. DVD. Con Libro
Zog è un draghetto che ha molta voglia di imparare, ma non ottiene grandi risultati a scuola fino a quando in suo aiuto non arriva Sabrina, una principessa anticonformista. Il topo brigante è un roditore dispettoso che, in sella al suo fido destriero, ruba il cibo agli altri animali, ma riceve una lezione da un'anatra molto astuta. «Zog» e «Il topo brigante» sono due capolavori dell'animazione contemporanea tratti, come «Il Gruffalò» e come «La strega Rossella» e «Bastoncino», dai celebri libri illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler, di cui ripropongono storie, personaggi, il racconto in rima e temi universali come il confronto con l'altro e il superamento degli stereotipi. Oltre ai due film presentiamo il raro «Fiabe in fila», cortometraggio animato italo-ungherese proveniente dal Fondo Corona Cinematografica conservato presso la Cineteca di Bologna. -
Fellini 23 1/2. Tutti i film
"Fellini 23½"""". Tutti i titoli di una carriera prodigiosa, al centro di uno studio sistematico e approfondito. Ventitré film e mezzo, fra lungo e cortometraggi, da Luci del varietà (1950, diretto 'a metà' con Alberto Lattuada) a La voce della luna (1990). Federico Fellini, Rimini 1920 - Roma 1993. Progettato e preparato nel corso di una vita, questo volume è approdato infine all'anno del centenario. Raccoglie oltre quattro decenni fitti di studi, di ricerche, di incontri d'amicizia con l'autore e i suoi collaboratori. Laureando in lettere moderne, Aldo Tassone perde la testa per """"La dolce vita"""" e """"8½"""". Grazie allo sceneggiatore Ennio Flaiano, che lo incoraggia a fare una tesi sul regista riminese, dall'anno del """"Satyricon"""" (1969) il giovane critico viene ammesso da Fellini come ospite fisso a Cinecittà. Assisterà alla nascita di tutti i film futuri del cineasta, che generosamente gli consente di lasciarsi intervistare senza porre limiti. Sognando di poter scrivere prima o poi il suo libro sui film di Fellini (non si può rivaleggiare con la biografia ideale scritta da Tullio Kezich), Tassone continua per decenni a raccogliere appassionatamente materiali e testimonianze, entrando sempre più a fondo nell'opera del maestro. """"Fellini 23½"""" è un invito cordiale a immergersi nelle singole opere di uno dei cineasti più originali e venerati del secondo Novecento (come dimostrano le confidenze fatte all'autore da Orson Welles, Luis Bunuel, Akira Kurosawa, Michelangelo Antonioni, François Truffaut, Alain Resnais...). Di ognuno dei 23 film e mezzo si percorre la genesi; si evoca con attenzione al dettaglio da critico d'arte la trama narrativa e la potenza figurativa; si ricostruisce, attraverso la selezione di una mole poderosa di recensioni, l'accoglienza critica italiana, francese e americana, in un serrato e dialettico confronto di voci. Un'attenzione inedita viene riservata ai progetti irrealizzati, """"Il viaggio di G. Mastorna"""" e """"Viaggio a Tulum"""". Nella lunga intervista a Fellini che apre il libro sfumano una nell'altra conversazioni intrattenute con l'autore nel corso di oltre vent'anni. Di pagina in pagina prende forma la misteriosa figura di un regista poeta, che davvero merita l'appellativo di 'Grande Trasfiguratore'; Federico Fellini partì dal neorealismo rosselliniano per approdare presto alle più sontuose creazioni onirico-immaginarie. Come disse una volta Louis Malle ad Aldo Tassone, """"Fellini è il genio capace di prendere l'universo come fosse del gesso, del mastice, e di plasmarlo come vuole""""." -
Alla scoperta di Agnès Varda in 5 film. 2 DVD. Con Libro in brossura
Una voce unica nel coro nouvelle vague, prima regista donna a ricevere un Oscar alla carriera. Nata fotografa, Agnès Varda per oltre settant'anni ha girato film con lo stesso contagioso piacere, abbattendo le frontiere fra fiction e documentario, fotografia e video, analogico e digitale, colore e bianco e nero, confondendo generi, formati e durate. Un cinema in prima persona, singolare, fatto di luoghi, di strade, di attese e soprattutto di persone, lo sguardo che si fa all'occorrenza femminista e sociale, senza perdere in libertà poetica. La sua opera mostra oggi una longevità naturale, i suoi film continuano a risplendere per calore e umanità, ponendo ancora questioni vive e urgenti. Rendiamo omaggio alla grande signora del cinema francese, proponendo quattro film tra i più belli ed emblematici della sua carriera, in altrettanti preziosi restauri curati dalla stessa regista: il primo folgorante lungometraggio di finzione, ""Cléo dalle 5 alle 7"""", e i documentari """"Salut les Cubains"""", """"Daguerréotypes"""" e """"Réponse de femmes"""". Insieme al suo ultimo film, l'autobiografico """"Varda by Agnès"""". """"Varda by Agnès"""" (Varda par Agnès, 2019, 115'): Attraverso la 'messa in scena' di conversazioni sulla sua opera, il punto di vista di Agnès Varda su che cos'è il cinema. Lezione e testamento d'artista. """"Cléo dalle 5 alle 7"""" (Cléo de 5 à 7, 1962, 90'): Due ore di tempo (quasi) reale per conoscere Cléo, graziosa e capricciosa chanteuse. L'angosciante attesa di un responso medico la apre a una vita più vera, mentre una Parigi-verité le scorre intorno. """"Daguerréotypes"""" (1975) Insieme alla figlia Rosalie, Varda esce in strada a Parigi, nella sua rue Daguerre. La cinepresa interroga le vite di bottega, cogliendone la concreta poesia. Uno dei grandi documentari moderni. """"Salut les Cubains"""" (1963): Un dinamico e gioioso montaggio a ritmo di cha-cha-cha di foto scattate all'indomani della rivoluzione castrista. Commento di Michel Piccoli. """"Réponse de femmes"""" (1975): Cosa significa essere donna? In sette vorticosi minuti, attraverso associazioni facete e immagini iperrealiste, Varda strapazza i tabù sul corpo femminile. Contenuti libro: Un saggio inedito di Anna Masecchia sul cinema di Agnès Varda, approfondimenti sui film presenti nel cofanetto con dichiarazioni della regista e un'antologia critica. Completano un profilo biografico e una filmografia."" -
Charles Chaplin. The freak. La storia di un film incompiuto. Ediz. illustrata
Una sceneggiatura mai pubblicata. La storia di una bellissima donna-uccello e del suo impossibile rapporto con gli umani. Un film immaginato, scritto, disegnato, progettato, avviato alla produzione tra il 1967 e il 1970. E poi svanito. Per la prima volta, l'ultimo Chaplin. Nel 1969 Chaplin ha ottant'anni, durante la lavorazione di La contessa di Hong Kong (1967) una brutta frattura gli ha fatto capire che Charlot - quella divinità senza limiti fisici quell'acrobata dei gesti impossibili, capace di varcare i limiti umani - lo ha lasciato per sempre. Il suo nuovo film germoglia proprio in questa fase: avrà come protagonista Sarapha, una bellissima donna-uccello. Ora che la vita gli impone nuovi limiti, Chaplin vuole varcare, con l'ultimo film, i confini dello spazio, del genere e, addirittura, quelli tra essere umano e animale. The Freak alla fine non verrà realizzato, per ragioni che restano in certa misura misteriose, ma questo libro ci consente di sognarlo, attraverso le tante scoperte, le preziose interviste, l'ultima versione della sceneggiatura. Con la sua consueta generosità e un'insaziabile curiosità per le detective stories, David Robinson ha illuminato questa storia, e per farlo è tornato nelle profondità di quel laboratorio creativo chapliniano che lui per primo aveva percorso, indagando le possibili fonti di ispirazione per la storia, analizzandone le molte varianti, le fasi successive dei trattamenti, le diverse versioni della sceneggiatura, e il meraviglioso corpus iconografico (storyboard, disegni, provini fotografici) che accompagnò la vita di un film destinato a non vedere mai la luce. -
Versi perversi di Roald Dahl. DVD. Con Libro
Immaginate che Cappuccetto Rosso e Biancaneve diventino grandi amiche, che Jack, noto a tutti per aver barattato una mucca per un fagiolo, s'innamori perdutamente della vicina di casa, Cenerentola, o che il più furbo dei tre porcellini sia diventato niente meno che un banchiere. E se il principe non fosse davvero così azzurro? E se Cappuccetto Rosso decidesse di vendicare la nonna? Il lupo, in ogni caso, ha una sua versione dei fatti da raccontare... Come l'omonimo capolavoro di Roald Dahl da cui è tratto, Versi perversi trasforma e ribalta alcune favole tradizionali e i relativi protagonisti con risvolti ironici e sorprendenti. Apprezzato e premiato (vanta anche una candidatura agli Oscar), questo gioiello dell'animazione contemporanea è realizzato dall'inglese Magic Light Pictures, la stessa che ha prodotto Il Gruffalò, Gruffalò e la sua piccolina, La strega Rossella, Bastoncino, Zog e Il topo brigante. Il gioco di rimandi e capovolgimenti di fiabe prosegue con i due cortometraggi animati inclusi nel Dvd: La volpe e il leprotto, ispirato alle favole della tradizione russa e proveniente dal Fondo Corona Cinematografica conservato presso la Cineteca di Bologna, e Sleeping Betty, rilettura surreale della Bella addormentata nel bosco. -
Monsieur Verdoux. 2 DVD. Con Libro
Nuovo restauro. Con un disco di rarità e approfondimenti e un libro con immagini e documenti inediti. È il 1947, nell'aria risuona ancora l'eco pesante dei massacri di guerra, e Chaplin presenta al mondo il suo personale gioco al massacro: Charlot è diventato Barbablù. Tra i boulevard e i giardini di una Parigi immaginaria, l'amabile viveur Henri Verdoux sposa e uccide ricche vedove, per mantenere un'idilliaca famigliola e per pulsione omicida. La sua logica è cruda, ironica, senza sbavature: quel che lui fa per iniziativa privata e correndo i propri rischi, governi ed eserciti lo fanno su grande scala e senza sanzione. Monsieur Verdoux lasciò il pubblico sconcertato, venne tacciato di comunismo nel clima isterico di una caccia alle streghe ai suoi albori, segnò l'inizio della fine dei rapporti di Chaplin con l'America. Allo stesso tempo i più grandi critici e artisti dell'epoca colsero la potenza di questo meraviglioso film allucinatorio, a cui dedicarono pagine rimaste nella storia della critica cinematografica novecentesca. -
Chaplin
Che cosa si può dire ancora di Charles S. Chaplin? Quel che ancora si può dire ce lo dice Peter von Bagh, una delle voci più originali della critica cinematografica internazionale, scomparso nel 2014. Questo libro, scritto nei suoi ultimi anni e maturato lungo una vita intera, è stato il naturale punto d'approdo d'una cinefilia colta, libera, ironica e sempre operativa (tra festival, cineteche, università, divulgazione e mestiere di regista). ""Chaplin"""" nasce da una devozione dichiarata e la espone alla luce di un'intelligenza capace di imprevedibili affondi e prodigiose sintesi, secondo uno stile di pensiero critico a cui forse non siamo più abituati. Uno studioso inimitabile si confronta con uno dei cineasti e delle figure più influenti della cultura del Novecento. Il risultato è una lettura dove si fondono sapere storico, vocazione letteraria e ricerca archivistica, dove ogni film risplende in una nuova, personale interpretazione, con speciale attenzione ai primi anni della carriera chapliniana, mai oggetto di una ricognizione così profonda."" -
Il dolce rumore della vita. Giuseppe Bertolucci tra cinema, teatro, televisione e poesia. Con documentario ""Evviva Giuseppe"" di Stefano Consiglio
La personalità artistica e professionale di Giuseppe Bertolucci ha una singolare, complessa e multiforme specificità: regista, drammaturgo, sceneggiatore, poeta, saggista tra cinema, teatro e televisione, sperimentatore di formati e supporti, di media differenti e di forme espressive plurivoche, operatore culturale, a lungo presidente della Cineteca di Bologna. Il volume ha l’obiettivo di studiare alcuni degli aspetti salienti della sua attività proponendo uno sguardo d’insieme tale da privilegiare alcuni momenti che riteniamo particolarmente significativi. Nella prima parte del libro gli studiosi coinvolti analizzano film, tematiche, figure attoriali, caratteristiche estetiche e stilistiche, con l’intento di rimisurare i vari momenti della carriera di Bertolucci e di andare oltre la prospettiva meramente autoriale, privilegiando le ibridazioni, le sperimentazioni, il sistema di scambi tra linguaggi e forme discorsive. Nella seconda parte sono raccolti ricordi e testimonianze di attori, sceneggiatori e artisti vicini a Bertolucci, che hanno collaborato ai suoi scritti e alle sue regie. Questi due diversi punti di vista contribuiscono a rendere conto della ricerca e della coerenza sperimentale di un percorso artistico estremamente rigoroso e allo stesso tempo teso a rimettersi in discussione, che ha segnato quarant’anni di storia dello spettacolo italiano. Nel DVD allegato il documentario ""Evviva Giuseppe"""" di Stefano Consiglio."" -
Lontane da casa. Donne italiane e diaspora globale dall'inizio del Novecento a oggi
Nel contesto del crescente interesse per le tematiche e la prospettiva di genere nell'esame dei movimenti di popolazione in ambito globale, il volume si propone di fornire un contributo allo sviluppo della storiografia sulle migrazioni femminili italiane attraverso undici casi studio basati su ricerche e fonti originali, preceduti da due ampie rassegne storiografiche. Partendo da conoscenze consolidate, questa raccolta di saggi apre nuove prospettive d'indagine, identificando elementi comuni ed esperienze peculiari delle vicende delle donne di origine o di ascendenza italiana nel mondo. L'approccio si configura come storicamente diacronico, con attenzione all'intero arco del Novecento fino agli anni più recenti. Da un lato, il libro approfondisce le conoscenze sui flussi verso i paesi europei, le Americhe e l'Australia; dall'altro, fornisce elementi sull'esodo diretto in regioni che le analisi precedenti hanno lasciato in ombra, come il Nord Africa francese negli anni tra le due guerre mondiali. Soprattutto, il volume declina in una dimensione specificamente femminile gli orientamenti e gli interessi più recenti della letteratura sulle migrazioni italiane quali il transnazionalismo, l'impegno politico (con particolare rilievo per la militanza antifascista), la nostalgia per la terra natale e il senso dell'appartenenza etnica nelle loro poliedriche e molteplici implicazioni. -
Da Odessa a New York. Una grande aquila, un re dello shund e altre stelle vagabonde
A Odessa fu Jacob Adler, giovane campione di boxe e di ballo, a dare vita al primo teatro yiddish russo. Negli Stati Uniti Boris Thomashefsky, giovanissimo immigrato senza alcuna formazione specifica, fondò la prima compagnia yiddish professionale. Adler diventò un attore-mito con il soprannome di Grande Aquila, Thomashefsky fu il re dello shund, l'amato e disprezzato teatro-spazzatura. Per oltre un ventennio l'amicizia e la concorrenza tra i due diedero l'impulso più rilevante a un genere spettacolare al tempo stesso popolare e innovatore, capace di proporre in scena episodi biblici e scabrosi fatti di cronaca, controversie filosofiche e battaglie politiche. Le donne che i due incontrarono e che li affiancarono come attrici e compagne di vita furono altrettanto fondamentali nel determinare la fisionomia del teatro yiddish nella transizione dalla vecchia Europa a quella Amerike nella quale le più diverse etnie e culture cercavano di costruirsi un futuro di benessere e felicità. Sempre mescolando divertimento e commozione, risate e lacrime, il teatro yiddish realizzato durante pochi decenni tra il XIX e il XX secolo da alcune centinaia di artisti straordinari non fu soltanto il principale elemento identitario di una comunità ma anche un incredibile laboratorio senza il quale il teatro contemporaneo sarebbe molto più povero. -
Metacognizione, neuropsicologia e riabilitazione psichiatrica. Un metodo per il trattamento di gruppo nella schizofrenia
Questo volume, nato per divulgare una ricerca-intervento sulla costruzione e la valutazione dell'efficacia di un trattamento per la schizofrenia, si è rivelato un manuale che può soddisfare le esigenze di informazione e formazione dei professionisti impegnati nella Salute Mentale e degli studenti dei Corsi di Laurea in Riabilitazione Psichiatrica e Scienze Psicologiche. La natura multifattoriale della schizofrenia rende complessa la cura nei servizi che devono offrire all'utenza trattamenti evidence based e fondati su best practice. Aderendo a queste linee guida, il training qui presentato, è il frutto di una vision e di studi integrati che abbandonano visioni parziali dirigendosi verso approcci integrativi per condurre il paziente ad una progressiva riacquisizione della propria identità ed al riadattamento all'interno della comunità. Sono anche affrontate le questioni relative alla recovery, qui intesa come condizione soggettiva di recupero legata al rafforzamento delle attività cognitive di base e alla metacognizione, abilità imprescindibili per il funzionamento psicosociale e per il consolidamento del senso del sé, nonché per la ricostruzione della dimensione dell'identità del paziente, spesso umiliata e irrigidita dalla patologia e dallo stigma sociale. Scopo del volume è di promuovere una visione più fiduciosa sull'esito della patologia schizofrenica, restituendo speranza ai pazienti, ai familiari e agli operatori della salute mentale. -
L' Alcesti di Euripide nell'Alcesti secondo Alberto Savinio
Sul mito di Alcesti Euripide costruisce un dramma ambiguo, mescolando luoghi tipici della retorica tragica, elementi di marca satiresca, spunti di diatriba filosofica, intensificando l'aspetto paradossale della storia e restituendola come enigma che si condensa nel finale dominato dalla figura della donna velata. Un enigma che ispirerà, nel secondo dopoguerra, anche Alberto Savinio e la sua contestatissima pièce, Alcesti di Samuele, dove il mito s'intreccia alla storia vera di una donna ebrea, suicidatasi per non essere d'intralcio al marito in un'Europa insanguinata dalla follia nazista. Il rapporto fra modello e riscrittura, però, non si risolve in semplice ""attualizzazione dell'antico"""": è un ben più sottile gioco di prossimità e distanziamenti, un dialogo che teorizza il proprio farsi. La tessitura analogica che connette il mito al contemporaneo si rivela spazio complesso e conflittuale, in cui alla narrazione si affianca una contronarrazione, al tragico l'antitragico, al mito la sua dissoluzione: proprio in questo si mostra del resto la profonda affinità di Savinio con Euripide, abile a scovare nei miti tensioni ossimoriche e destabilizzanti. Da entrambi Alcesti è messa in causa come incarnazione di un conflitto fra identità e rappresentazione (assenza e presenza), mentre lo scambio che sostanzia il suo sacrificio viene scandagliato su un piano in cui la dicotomia fra vita e morte si riduce a pura approssimazione.""