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2126
Secondo romanzo di Alessandro Del Ben. Un futuro dove umani e androidi convivono, dove un poliziotto si troverà ad affrontare enigmi e misteri che drammaticamente finiranno per coinvolgerlo. Amici che diventano nemici, certezze che vacillano, capovolgimento di situazioni, strane coincidenze che fanno dubitare di tutti e persino di se stessi. Le Terre Irredente per gli ultimi, ai margini della ""Nuova Grandiosa Epoca dello Sviluppo"""". Jimmy Arthur Lown, poliziotto come il padre e il nonno, si presenta al ritorno del lavoro in un momento magico dell'imbrunire, quando il finito della realtà diventa infinito, quando l'asfalto lucido di pioggia riverbera le fioche luci dei lampioni creando giochi di ombre nel silenzio. A Jim piaceva quel silenzio, lo rendeva calmo e talvolta felice. Alla fine del romanzo, lo stesso Jim, con il gesto di David che mostra la testa mozzata di Golia, innalza il cuore grondante di sangue di Callister, il suo cinico e malvagio """"capo"""", colpevole persino del massacro dei suoi genitori, la mamma sanguinante nel vestito leggero a fiori rosa, profumo della felicità. La vendetta fu odio o pazzia? Le sbarre rinchiudono Jim nella cella più piccola del manicomio. È il 2026, o il 2126 come crede Jim?"" -
Prisma Islam
Gran merito alla studiosa Ada Prisco per il suo continuo approfondire le interrelazioni fra le varie religioni. Suddiviso in cinque capitoli, Prisma Islam è incentrato su aspetti poco noti dell'Islam, promettenti per l'umanità del nostro tempo. Una panoramica degli attuali fermenti islamici, scaturiti dal pensiero di alcuni islamisti contemporanei, precede l'approfondimento di poche idee chiave, il futuro, l'essenzialità e l'annuncio, il riscatto sociale e la libertà. Non è una storia dell'Islam, né un trattato di teologia islamica. È una riflessione condotta con il pensiero rivolto alla convivenza pacifica in una società pluralistica. Il libro si chiude (aprendosi) con La saggezza sufi, una perla di libertà. Otto pagine introdotte dal mistico sufi Jalid ad-din Rumi: «Nell'istante in cui fosti dato a questo basso mondo sorse la scala per la quale tu potessi ascendere». -
Cose cosate
Dall'importanza delle cose fra le quali vive Nunzia, spontaneamente nasce in lei la poesia, poesia talvolta ironica, talvolta affettuosa, talvolta incantevolmente poetica, talvolta malinconica capace di guardare a occhio asciutto nell'abisso in penombra dell'anima, nell'indissolubile legame vita e morte. Poesia delle cose dalla quale nasce l'amore e la cura delle cose, una sorta di ""manutenzione d'amore"""" come primo passo verso un futuro in cui si può ragionevolmente sperare in una vera protezione dell'ambiente di vita, come tanti giovani consapevoli ora pretendono dagli adulti. Nunzia Busi, pittrice nel suo atelier, poeta nelle sue stanze, pratica di tante cose nel negozio ereditato dai genitori interrompendo il sogno di diventare medico senza frontiere. Ma senza frontiere rimasero la sua mente e il suo cuore, spaziando fra la poesia, le cose del negozio, la sua smArt opificina pittorica e la famiglia, vivendo pienamente e intensamente tutto. Dedica questo suo libro """"Alle mani"""": la mano non è solo uno strumento, ma molti strumenti al tempo stesso; come scrive Aristotele, """"è strumento prima degli strumenti""""."" -
Il diario del caffè. Una chicchera di esistenza
Un libro intenso di pensieri, lieve e svelto nella scrittura. È inutile cercare una trama. Non c'è. È un cofanetto dove l'autore conserva le più belle pepite che va raccogliendo di notte. E non sempre ne trova perché, si sa, le pepite sono rare. Le trova setacciando il suo vissuto, sono considerazioni un po' inaspettate, sorprendenti, un po' strane, sempre originali e personali. Frammenti di felicità, la spiritualità con Carlo Carretto, baccalaureato in filosofia, il lungo ritiro a Spello (il distacco dalle cose) e poi con la moglie a Bose, il sindacato, il populismo, la via crucis e i crucifige dei nuovi poveri cristi, Mandela: io comandante della mia nave, l'alpinismo, poesia del Sergio, il nonno in guerra citando Remarque, il ""periodo blu"""" dell'autore col dipinto in copertina (senza offesa a Picasso, giunto infine tanto all'essenza da dipingere come un bambino), L'ultima cena mia e la Barca nella tempesta, Van Gogh e le lettere a Theo, sull'amicizia.... Ribadisce l'autore, nel risvolto di copertina, che le pepite sono notturne. La notte in montagna non è disturbata - tutt'al più qualche cane che abbaia alla luna - non è dispersiva, è stimolante. Per alzarsi nottetempo l'autore non ha bisogno di puntare la sveglia, semplicemente si alza per gustare un caffè. """"Un maniaco"""",si potrebbe pensare. Per niente. Il caffè è l'unica sua arma per buttar fuori un visitatore indesiderato e alquanto ostinato. Da molti anni viene a visitarlo quasi tutti i giorni, o di giorno o di notte: il mal di testa. Un diario notturno all'aroma di caffè... Non c'è una trama, ma un filo conduttore sì..."" -
Il lupo
Un ritaglio del Corriere della Sera dell'11 settembre 1879. Un annegato, forse suicida. Un nome, anzi due, Alessandro Antonio. Nessun cognome. Un caso chiuso in fretta. Ma su di lui sarebbe caduta la gogna di un tremendo passaparola. Un incontro a Milano nel 1994. Un vecchio nipote dell'annegato affida quel ritaglio a uno sconosciuto per trovare una verità che riabiliti il nonno da ogni ombra. Non si rassegna di vederne la memoria infangata da illazioni gravissime: l'aver ucciso delle bambine e abusato delle loro intimità. ""Mio nonno non avrebbe fatto male ad una mosca! Un uomo che ama la montagna non può fare quelle cose lì!"""". Lo sconosciuto lavora a Milano ma abita proprio fra i monti dell'Alta Valle Seriana: Ardesio, il paese dove fatti innominabili e innominati di un secolo prima sono rimasti sospesi fra verità e dicerie. Una ricerca difficile. Pochi risultati nelle cronache locali di quel 1878. Tracce. Piccole. «Una grave notizia corre per la valle nostra, destando sensi di disgusto e sorpresa in molte famiglie». «Turpitudini innominabili...». Il filo di Arianna di quei ritagli conduce alla segheria di Antonio, il vecchio nipote che porta lo stesso nome dell'annegato. Montanaro di poche parole, parole di verità. Frammenti. Così il nostro scrittore si trova a praticare quell'arte che a lui tanto piace. «I giapponesi la chiamano: kintsugi, arte delle preziose cicatrici. È un'operazione ricercata, va oltre la conservazione ostinata di un oggetto, dà senso alle cose, alla vita. l'oro o l'argento ricuciono i frammenti, ridando lustro ad un oggetto. Il perdono può superare una rottura e l'amore ricomporre un conflitto; ecco perché amo il Kintsugi». È il procedere dell'autore nel ricostruire i fatti di tre tragiche estati, quando i lupi, anzi il Lupo, si prese colpe non sue, e il branco ne fu sterminato, ma poi ebbe vendetta. E l'autore lo fa delineando fatti e caratteri, vizi nascosti, virtù ingannatrici, ipocrisie, debolezze ammantate di autorità, situazioni cosi ben narrate che pare di sentirne i sussurri e i sospiri. La commozione trattenuta, e quindi più profonda, per quelle bimbe pastorelle all'alpeggio, una dopo l'altra violata e uccisa. Non si può dire di più perché il romanzo è un noir e deve rispettarne le regole. Presentiamo allora i personaggi. Ombra è il lupo, il nobile capobranco, che il Tone, boscaiolo solitario nella sua capanna fra i boschi, ammira. Il Tone innamorato ricambiato da Gloria. Due figure che si ergono per carattere e grandezza morale. E poi in ordine di apparizione sulla scena del romanzo: il giovane don Lionello, fresco presbitero, predicatore raro e prezioso, venuto per dar man forte al vecchio parroco, don Giuseppe, nella stagione estiva. La montagna è la sua gran passione, """"dopo l'amore per Cristo, s'intende"""". In canonica fa da perpetua la nipote del parroco, la Ligia, detta Luigia, rimasta vedova nel fior degli anni. In canonica, con un garbo fra il malizioso e l'innocente, ritrova i mancati piaceri sponsali con i notabili del paese, primo fra tutti il capo delle guardie. Dopo due bimbe uccise, nell'estate... -
Partire. Storia di una famiglia italiana emigrata in Francia
"A quattordici anni! Sei partito a quattordici anni, ma come si fa a partire così giovani, papà? - Niente di più normale. La miseria, niente lavoro, nessuna speranza che le cose potessero cambiare, partivano tutti!"""". Così gli autori, fratello e sorella, interrogano i genitori per ricostruire il percorso migratorio che, dal loro villaggio bergamasco, li portò in Francia negli anni Venti del secolo scorso, dove sono rimasti e hanno cresciuto i loro tre figli, seppellendo le loro origini italiane per meglio integrarsi nella società francese. Un percorso da combattenti il loro, talvolta rocambolesco e spesso più arduo delle precarie condizioni di vita che li spinsero a partire, ma testardamente affrontato con un'incrollabile volontà di farcela malgrado la miseria, l'ambiente straniero, la malattia, la guerra e il fascismo. Le radici si possono plasmare, nascondere o tacere ma non cancellare. Così i figli hanno captato i frammenti di italianità che sfuggivano alla francesizzazione della famiglia declinando la loro appartenenza a due patrie: esaltandole, ignorandole o coltivando """"la differenza"""" per aprirsi all'Altro. Questo mosaico di immagini, di ricordi e di emozioni è anche, in filigrana, il racconto socio-storico di due paesi, quello che si lascia e quello che accoglie, l'Italia e la Francia. È una testimonianza delle modalità e delle sfide dell'emigrazione, del modo in cui, volenti o nolenti, i figli e i nipoti di migranti hanno dovuto gestire il retaggio di un'esperienza di vita al plurale che ha finito per strutturare la loro vita e determinare molte delle loro scelte. È il racconto di un uomo che parte alla conquista di una vita migliore, al tempo in cui si svuotavano le nostre valli. È il racconto di molti e ci ricorda che non esistono modelli di integrazione, ma soltanto l'aprirsi a un'appartenenza multipla. «De l'horizon d'un homme à l'horizon de tous (Paul. Éluard). Un'appartenenza che ha sempre una sottile linea di demarcazione. Yvonne la scoprì quando un'amica le disse: «È stato proprio fortunato tuo padre». «Perché?». «Perché ha avuto la fortuna di incontrare la Francia!». Il sangue mi si raggelò nelle vene. Mi aveva rivelato, inconsciamente, che eravamo diverse. Mi aveva appena detto che la sua percezione della nostra famiglia non era quella di una famiglia simile a tante altre e appartenente alla stessa comunità, ma quella di una famiglia straniera che aveva avuto la fortuna di potersi integrare in Francia. """"La differenza, noi e gli altri"""". Tutto si concatenò velocemente nella mia testa di adolescente. ... Non riuscivo a capire perché il successo di alcuni era cosa dovuta, normale, mentre quello di altri era una chance; perché i francesi erano meritevoli mentre mio padre, che si ammazzava di lavoro, era semplicemente fortunato»." -
I pittori Baschenis. Itinerari bergamaschi
Guida storico-artistica dedicata alle opere realizzate dai pittori della famiglia Baschenis di Averara. Conosciuta soprattutto per la fama di Evaristo, illustre artista del Seicento che ebbe grande successo per le straordinarie composizioni con strumenti musicali e nature morte, la stirpe dei Baschenis seppe interpretare con maestria la visione e la sensibilità della gente di montagna dell'Altobrembo avvalendosi di un linguaggio figurativo, semplice e diretto, supportato da una conoscenza profonda del mondo religioso e mitologico. Curata da Giovanni Valagussa, la pubblicazione abbraccia l'intera provincia con più di quaranta luoghi, tracciati e raggruppati in percorsi chiari e facilmente raggiungibili, suddivisi in cinque itinerari: Valle Brembana, Valle Seriana, Bergamo Città alta, Bergamo Città bassa, Dintorni di Bergamo. Il lettore troverà quindi in questa pubblicazione, arricchita da immagini in quadricromia delle opere e da una mappa per la loro localizzazione, un agile strumento per scoprire e apprezzare la produzione di questi prolifici artisti che affrescarono sia le chiesette di montagna sia i palazzi nobiliari e gli antichi monasteri della città. Questa Guida è uno strumento utile per il turista curioso, come si diceva una volta: appassionato, studioso, e camminatore; finalmente fuori dai luoghi comuni e alla ricerca di luoghi del cuore. Una cosa forse un po' desueta, ma se il cambiamento recente di molte abitudini può averci insegnato qualcosa è anche nella bellezza di luoghi meno comuni e più vicini. -
Quaderni brembani (2021). Vol. 19
L'edizione di quest'anno contiene una lunga serie di contributi di eccellente livello culturale, che ci propongono informazioni inedite su diversi aspetti della Valle Brembana ed espressioni di creatività poetica. Vanno inoltre segnalati i testi legati a iniziative che hanno caratterizzato l'attività del Centro Storico nel corrente anno: la mostra delle antiche fotografie di Andrea Milesi e la carrellata delle opere vincitrici e segnalate del concorso ""Eleganza discreta di una Valle. Concorso di fotografia Marco Fusco"""", che è stato accolto favorevolmente e che riproporremo anche l'anno prossimo. In totale sono una sessantina i testi raccolti nel volume: un numero rilevante, a riprova della vivacità di interessi culturali della nostra valle e dell'importante riferimento costituito dai Quaderni, che può anche essere interpretato come la reazione dei nostri soci all'irrazionalità del male. Non manca lo Scaffale brembano, che raccoglie anche quest'anno brevi recensioni dei libri di argomento locale, oltre ad alcune interessanti tesi di laurea. Le difficoltà e le problematiche connesse con la diffusione della pandemia di Coronavirus hanno duramente colpito anche la nostra Associazione, determinando numerosi lutti tra i nostri soci. Purtroppo la pandemia, assieme ad altre cause, ha portato via ben nove soci, ai quali abbiamo dedicato un affettuoso ricordo nell'apposita sezione dei """"Commiati"""". E proprio alla pandemia, con l'eco dei tragici mesi di forzata chiusura, abbiamo dedicato un'altra sezione, dal titolo """"Tempo di pandemia"""", con le testimonianze di alcuni soci attivi in vari settori e significativi testi poetici."" -
La bottega delle suggestioni. Tenere nostalgie
«Capita spesso, nella vita di tutti i giorni, di trovarsi di fronte ad un bivio: destra o sinistra? L'alternativa che ci si pone, in molti casi, è assolutamente irrilevante: l'una e l'altra scelta non ti aiuteranno a risolvere il problema; l'una e l'altra scelta non sono, di fatto, praticabili; l'una e l'altra scelta, in tempi e modi diversi, risolveranno i tuoi problemi. Un ulteriore caso, infine, è il solo paradigmatico: il problema è risolvibile solo praticando la scelta giusta! L'altra opzione, solitamente, è del tutto incongrua ed è, spesso, fonte di ulteriori problemi. Può succedere, tuttavia, che la scelta sbagliata dispieghi, ai nostri sensi, prospettive prima inimmaginabili, che potrebbero cambiare in meglio la nostra vita. I racconti che propongo sono, nella quasi totalità, le storie di persone che hanno fatto la scelta sbagliata, o palesemente sfavorevole. Ebbene, in alcuni casi, tali scelte si sono rivelate le migliori. Devo avvertire, tuttavia, che quelle raccontate non sono storie di ordinaria umanità. Buona lettura!». Così l'autore presenta il suo libro. -
Luna d'amore
"Luna d'amore"""" è un viaggio di vita, dalla nostalgica ricerca di """"qualcosa"""" di perduto fino alla sorpresa del suo ritrovamento. Un viaggio tutt'altro che concluso: quell'incontro, ormai inaspettato, si rivela l'inizio di un eterno presente che sempre permane e sempre muta alla scoperta di nuove profondità." -
L' illusione
In una Chicago dove il crimine è largamente diffuso, un commissario determinato e un audace sindaco cercano di affrontare il problema organizzando delle conferenze presso le scuole, frequentate spesso da studenti con problemi familiari. Ben presto i malviventi sentendosi braccati reagiranno e uno di loro metterà a repentaglio la vita di migliaia di persone. Chi è l'artefice di questi omicidi, spesso di massa, le cui cause appaiono sconosciute? Cosa adopera il killer per uccidere senza lasciare alcun segno? Riuscirà il commissario Christian Kane a fermarlo? Un thriller poliziesco in cui l'illusione funge da filo conduttore. -
In cielo brillava una sottile falce di luna
La protagonista di questo romanzo è Nina, una giovane donna, autrice di testi musicali, costretta a cambiare vita e ad abbandonare le scene. Ella partirà con il suo fidanzato per ritrovare la serenità che il mondo dello spettacolo le ha tolto. Ma il viaggio, che avrebbe dovuto portarli verso la riviera del Conero, li vedrà protagonisti di avventure inaspettate. Da Sirolo alle terre selvagge di Panama, Nina si scontra con una realtà feroce e violenta: piuttosto insicura all'inizio, dimostra invece, nel corso della storia, un carattere quanto mai forte, capace di reagire anche quando sembra non esserci più una ragione per vivere. La sua storia è la storia di chi è disposto a tutto pur di arrivare alla verità; è la storia di chi trova il coraggio di risalire il proprio passato fino alle origini più remote, superando la paura di trovarsi di fronte a qualcosa di indicibile. -
Niente è per sempre
Shaula vive a Villongo, uno splendido paese della bergamasca, insieme alla madre e al fratello gemello Shawn. I suoi genitori sono separati da ormai quattro anni e la ragazza soffre per la mancanza del padre. Presto la famiglia si ritrova ad affrontare una dura realtà, la tragica morte della madre e il terribile destino del fratello gemello portano Shaula a tirar fuori tutto il suo coraggio. Con amarezza lascia Villongo per andare a vivere col padre a Torino, dove grazie soprattutto ad Alex riscoprirà l'affetto e il valore dell'amicizia.Una sera, in un momento di sconforto, la ragazza incontrerà Alberto ed ecco che è l'amore! Ma appena sembra ritrovare un po' di serenità, dall'ospedale dove è ricoverato il fratello, le viene riferito che a Shawn serve un cuore al più presto& Che ne sarà di Shawn? Quello tra Shaula ed Alberto sarà vero amore? Chi è Ezio e quanto sconvolgerà la vita di Shaula? ""Niente è per sempre"""" è un romanzo che infonde emozioni nel lettore, scritto con la passione di chi ama trasmettere il significato dell'affetto, della speranza, dell'amore."" -
La pentola di rame
Sono trascorsi ormai mesi dalla morte di ""Parool"""" e dal giorno in cui il maresciallo Rizzi e Rodolfo hanno risolto il caso riguardante le """"vittime della montagna"""". All'improvviso un nuovo mistero e soprattutto un nuovo omicidio turbano la quiete a Premana e dintorni. Chi ha saccheggiato il Museo Etnico, rubando documenti, pentole di rame e altri oggetti apparentemente di poco valore? E soprattutto chi ha ucciso Mario, un forestiero giunto a Premana insieme alla moglie Eleonora per visionare le baite sovrastanti il paese? Riusciranno Rizzi e Rodolfo a risolvere quest'altro caso e a riportare la quiete nella suggestiva località di montagna? Basterà la loro sempre più salda collaborazione per sconfiggere dubbi e far luce su una vicenda legata a un segreto nascosto da più di mezzo secolo?"" -
L' amore che perdona
Un incidente automobilistico, due giovani ufficiali dell'esercito italiano, Franco e Giovanni, finiscono in ospedale. Giovanni muore dopo una settimana, non prima però di aver raccomandato al padre l'amico Franco che invece gli sopravvive. Dimesso dopo quasi due mesi dall'ospedale, Franco è ospitato e curato dalla famiglia dell'amico, come dalle sue ultime volontà. Nella nuova famiglia, egli troverà le attenzioni di Silvia, la bella sorella di Giovanni, la simpatia di Primo il padre, e le ostilità di Aurora, la madre. Iniziano così le vicissitudini di Franco, che si susseguono nello splendido scenario di Villa Colleoni, dove sarà protagonista la grande scala di marmo bianco. In un'escalation di emozioni e colpi di scena, tra sentimenti contrastanti che vireranno in sospetti e congetture pesanti. Spesso un evento, una malattia, un infortunio possono cambiare la vita, ma non sempre in peggio... -
Il tempo delle lucciole
1915 l'Italia entra in guerra. Tre anni di scontri che lasceranno profonde cicatrici nel nostro paese, famiglie distrutte, altre riunite. Un uomo stanco e provato si ferma davanti al cancello di casa Montali, nella pianura parmense; scorge una bimbetta dallo sguardo vivace e l'espressione curiosa. Riconoscerebbe quegli occhi ovunque. Emma sa che quello è il suo papà, assomiglia un poco alla fotografia che sua madre le mostra quando parla di lui. Corre ad abbracciarlo, per la prima volta. Tra i due nasce un rapporto esclusivo, che nel tempo si trasformerà in conflitto. Una battaglia silenziosa e dolorosa tra un padre padrone e la sua unica figlia, che segnerà la crescita di una giovane donna, forte e determinata a proteggere se stessa e sua madre, per ritrovare il sorriso e il suo posto nel mondo. -
Proud
Chi sia il Bepi praticamente ogni bergamasco (e non solo) lo sa. O forse no. Anzi, sicuramente no. In pochi, infatti, ne hanno saputo cogliere l'animo sfumato, spesso contorto, in costante evoluzione, delineatosi attraverso una ventina di lavori discografici, una serie innumerevole di concerti e diverse trasmissioni TV. Nato come mero personaggio di cabaret che, attraverso l'autoironia ed il dialetto, prendeva in giro la provincia bergamasca e i suoi abitanti, col tempo il Bepi è divenuto un portavoce, musicale e non, di qualcosa di molto più profondo che faceva leva anche (ma non solo) sull'inflazionatissimo concetto di orgoglio. Un orgoglio da non interpretare sempre e solo come pugno battuto sul petto, ma pure come presa di coscienza di ciò che andava necessariamente migliorato e portato ad un altro livello affinché risultasse sempre più difficile, anche per chi non ama i bergamaschi, trovare pretesti che avallassero facilmente i luoghi comuni. -
Racconti da leggere sotto i raggi della luna
Racconti che infondono calma e suscitano spunti di riflessione, affrontando interessanti tematiche sociali e ambientali. Storie che accompagnano e rilassano la mente del lettore fino a quando anche il momento della lettura serale termina, si può spegnere la luce e abbandonarsi al sonno. -
Transition. La laguna delle anime oscure
Al centro della storia c'è Jade, un'adolescente che si trasferisce con la famiglia da New York a Londra. Il distacco dal proprio ambiente originario segna l'inizio di un percorso di crescita che prevede delle prove, incontri con nemici e nuovi alleati. A Londra Jade conosce Liam e Ned, due fantasmi suoi compagni di scuola. La giovane potrà attraverso queste amicizie, e l'amore poi, vivere tra presente e passato esperienze surreali e tangibili allo stesso tempo che le faranno provare l'ebbrezza di incontri impossibili e dell'amore eterno. -
Ritorno a Venezia
"Ritorno a Venezia"""" è un romanzo che si sviluppa su quattro storie diverse e diverse collocazioni temporali, ma unite da un filo conduttore che fa da collante nella parte finale del racconto. Un vecchio pescatore, un ragazzino, un brigatista rosso, un partigiano. Una storia di guerrieri contemporanei tra le strade di periferia di Venezia negli anni settanta, e fra le montagne nel corso del secondo conflitto mondiale. Storia di popolo, storia degli ultimi."