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Un mondo nuovo
All'inizio del Cinquecento la Spagna, dopo l'unificazione delle Corone di Aragón e Castilla e con la scoperta del Nuovo Mondo, si avvia a diventare un impero del quale Napoli sarà parte importante per il controllo del Mediterraneo. Andreu è stato un leale servitore degli Aragonesi e torna a Napoli con la missione di sorvegliare l'affascinante e ambizioso Gonzalo Fernández de Córdoba, il Gran Capitano, primo viceré che mantiene un rapporto ambiguo con il suo padrone, il re Ferdinando. Didac, il figlio di Andreu, intraprende l'avventura americana, mentre suo padre, il protagonista assoluto di questo romanzo, attraversa il periodo storico di profonda trasformazione che vede Napoli all'interno del sistema imperiale spagnolo nel quale il Meridione d'Italia troverà quella che Giuseppe Galasso definì la via napoletana allo Stato moderno. Con Andreu il lettore assiste anche alle tappe vitali di un uomo raffinato e colto che riesce a navigare nelle sempre imprevedibili acque del potere, le sue vittorie, gli amori, le delusioni dell'età matura. La scrittura di un memoriale e la preoccupazione per la sorte del figlio ci guideranno verso il compimento del suo destino. -
Gli occhi più azzurri. Le storie vere dei Treni dei bambini. Con Video
Una serie di storie vere degli oltre 70mila bambini del Sud che tra il 1946 e il 1952 furono salvati da fame, analfabetismo e malattie, grazie alla solidarietà di donne e uomini che iniziavano a sognare una nuova Italia. A Napoli, il ""Comitato per la salvezza dei bambini"""", coordinato dal PCI, si costituì nel 1946 e organizzò il soggiorno di oltre 12mila bambini presso famiglie del Nord, meno colpite da fame e stenti. Altri comitati sorsero da Roma fino alla Sicilia, e i treni dei bambini salvarono e cambiarono molte vite. Attraverso documenti, articoli di giornale, testimonianze dirette, Simona Cappiello ricostruisce un quadro vivo di questa vicenda, alla quale ha dedicato anche un docufilm (disponibile attraverso QR-Code) con foto e filmati d'epoca che seguono il filo rosso della memoria."" -
Anna Amorosi
Un grande ritratto di donna libera in mezzo a tutte le insidie dell'esistenza e ai tumulti di un'epoca. Una traversata dell'Italia e del Mediterraneo, a partire da Napoli, tra il 1960 e il 1970. La dolce vita nella Roma di Alberto Moravia, i sanguinosi attentati dei neofascisti, le manovre dei poteri occulti, lungo il filo segreto dell'appassionata amicizia vissuta da Anna e Giannatale, il narratore... E soprattutto l'avventura della coppia atipica formata dal ricco conte Roberto Clerici Venosa e sua moglie, Anna Amorosi, donna semplice e ferita a vita, ma di un'intelligenza, una bellezza, un'audacia, una sensualità da far capitolare ai suoi piedi i re... Una navigazione a vista e tra i piaceri, d'isola in isola, dalla Procida di Elsa Morante alla Malta del Caravaggio, l'esistenza amorosa e tragica di una donna che per dieci anni fece scandalo planetario, mettendo in gioco la propria vita, fino al suo fulminante assassinio.Basato su fatti reali e storici documentati con precisione, Anna Amorosi si riallaccia alle migliori Cronache napoletane del suo autore. -
Masaniello innamorato e altri racconti
La battuta pronta di un giovane lazzaro per togliersi dai pasticci; la furbizia del maggiordomo per estorcere una lauta mancia; il celebre Masaniello visto nell'insolita veste di giovane innamorato. Sono questi i personaggi e le situazioni al centro di un trittico di racconti in cui si risentono i sapori della Napoli del Seicento, in cui si incrociano le vite e le voci di nobili e popolani, in una freschezza esilarante tipica dei ""cunti"""" della grande tradizione."" -
Come si cambia. Cronache dell'anno zero
La vita, ma soprattutto il mondo che cambia. Claudio Velardi, comunicatore e ""lobbista"""", per anni diviso tra politica e giornalismo, presenza lucida e discreta del dibattito web e televisivo, costruisce il diario intimo, ironico e profondo di un anno senza volto. Siamo nel 2020, ma in realtà potremmo essere in un qualsiasi """"anno zero"""" che annulla e sospende la vita: e in un certo modo il mondo, quello inteso come """"rappresentazione"""", come costruzione laboriosa della Storia, del sistema complesso di rapporti - quasi mai facili, non sempre felici - tra gli uomini. È in questi momenti, in cui tutto è apparentemente fermo, che ci si rende conto di """"come si cambia"""", per dirla con una canzone bella e triste. Anche se non c'è alcun avvilimento in queste pagine, al contrario fiduciose e ottimiste, in cui Velardi racconta il suo cambiamento attraverso squarci di vita vissuta, spunti di attualità, lavori che finiscono e nascono, dichiarazioni d'amore e lampi di dolore, riflessioni sul futuro. Parlando di lobbying e tecnologie, di comunicazione e neuroscienze. Tutti annunci di un mondo nuovo che è già dentro ognuno di noi, anche quando non ce ne accorgiamo."" -
Nera preziosa
Asya Djoulaït ci racconta la caotica transizione della giovane protagonista verso l'età adulta. Che non è solo un passaggio temporale, degli anni che passano, ma anche l'attraversamento di diversi spazi, fisici, linguistici, culturali, alla conquista di una piena identità, e ovviamente del proprio futuro.Céleste è una ragazza brillante. Ma il suo mondo è crollato quando ha scoperto le bugie di sua madre. Oumou, conosciuta nei quartieri africani di Parigi per i suoi negozi di cosmetici, è soprannominata la ""donna-fuoco"""". La figlia pensava che fosse un omaggio alla sua energia, prima di scoprire che la sua pelle rossa è dovuta in realtà a un prodotto nocivo che depigmenta la pelle. Oumou distrugge il suo corpo per diventare più bianca. E Céleste non vuole più essere la """"nera preziosa"""" di questa madre vedova e mitizzata."" -
Napoli. Una metropoli dal cuore antico
Una storia lunga più di 2500 anni, che si dipana via dopo via, monumento dopo monumento. Chiese e palazzi che compongono un itinerario unico al mondo, che appartiene alla storia dell'arte e dell'architettura. Senza rinunciare a una solida struttura, questo libro si distacca dal freddo didascalismo di una qualsiasi ""guida"""" di Napoli, per condurci agevolmente alla scoperta, lungo le varie epoche storiche, dell'ambiente culturale (con le sue tante connessioni, influssi, tendenze) in cui si sono mossi gli artisti che hanno operato nella grande capitale del Mezzogiorno. Una città affollata e da sempre palpitante di vita, le cui stratificazioni urbanistiche e architettoniche si possono sfogliare come le pagine di un libro. Un itinerario accompagnato da 66 tavole originali."" -
Le apparenze
Bibbi ha ventitré anni e lavora in una galleria d'arte del centro. È figlia di una Napoli borghese e di un certo benessere, di una generazione opaca, apparentemente persa tra aperitivi e shottini. Per ingannare il tempo che passa e allontanare le responsabilità. E forse anche per stordire il cuore. Una generazione abituata a parlare attraverso le foto o le storie Instagram, ma che sembra non avere voce né storie. Ma una voce Bibbi ce l'ha, e come. E anche una storia da raccontare, fatta di lavoro e di serate, di amiche e di ragazzi, di viaggi e di pensieri, di sogni e di angoli bui. E ovviamente d'amore. Come tutti, come sempre. -
Il lato B della Storia. Berlusconi tra cinema e televisione
"Il primo pensiero su questo libro - ha scritto Furio Colombo - è ingiusto. Ancora? Possibile che non sia stato detto tutto di Berlusconi? Invece Pesce ci sta dando il libro giusto nel periodo giusto, ovvero un racconto incredibile di un momento incredibile. La storia svelta, asciutta e comica del più imprevedibile personaggio di governo conosciuto dagli italiani"""".Da Fellini a Nanni Moretti, fino a Loro di Sorrentino, la parabola del racconto di Berlusconi e del berlusconismo. Una lunga stagione che, dalla televisione commerciale ai governi di centrodestra, ha cambiato per sempre l'Italia. Evidentemente non in meglio. Perché non è vero che """"basta apparire"""". Ed è stata una follia pensare di poter elevare a sistema di potere il colorato circo della pubblicità e il mondo dello spettacolo. Questo agile saggio ricostruisce, per la prima volta, un racconto tra cinema e televisione (e qualche libro) degli ultimi trent'anni intorno alla figura centrale di Silvio Berlusconi che - prima come imprenditore e poi come politico - ha segnato un'epoca ormai conclusa, che continua tuttavia a proiettare la sua ombra lunga." -
Il vento nero non vede dove va. Cronaca satirica italiana
La cronaca di Jean-Noël Schifano svela interi pezzi del romanzo criminale vero che l'Italia vive giorno per giorno sotto i nostri occhi sbigottiti, e che colpisce in pieno - estremo sintomo occultato del male italiano attuale - la little Africa, tra Capua e Napoli. Nel corso di questa discesa nel turbine tragicomico dell'Italia e fino al cuore del Vaticano, alcune verità, non sempre piacevoli, emergono dai deliri del poter e del sesso al potere, dall'impostura degli scrittori, dai simulacri mediatici, religiosi e storici che deformano, pervertono, sviano, censurano, accecano.Chi ha mai saputo o voluto distinguere il falso dal vero in questo Bel Paese dove si rappresenta, da centocinquant'anni, una mortale commedia? L'autore, provvisto di tutte le sue armi di testimone e di romanziere, porta qui allo scoperto falsificazioni inaudite e sanguinosi retroscena. -
Dialoghi col vulcano. Storie di corsa e altri amori
In un flusso di emozioni che pescano nella malinconia come nel sorriso, nella dimensione onirica ma pure nella realtà più asciutta e tagliente, Ersilia Saffiotti riavvolge le sue storie di donna alla ricerca di sé, del proprio angelo custode, scugnizzo come lei, e della sua napoletanità impastata di carne e di levità. La vita irrompe attraverso Mariam, ""riconosciuta"""" in un continente difficile e lontano, o Enza, ultima tra gli ultimi nella resistenza scomposta agli attacchi della vita; o semplicemente attraverso gli occhi di uno sconosciuto, incrociati in un bar dopo una corsa. Su ogni cosa e su ogni sentire, c'è la voce del Vesuvio: come una radice, come un amico generoso che capisce anche quando non gli arrivano parole e spiegazioni, come un'idea che si coltiva segretamente per non sentirsi soli."" -
Giordano Bruno. Oltre il mito del nolano
L'eclettico scrittore italo svizzero Marc Monnier (legatissimo a Napoli, dove visse a lungo) ripercorre in queste pagine soprattutto l'avventurosa vita di Giordano Bruno, liberandola fin da subito dell'abusato cliché del ""vulcanico estro napoletano"""", e mettendo piuttosto in risalto l'irrequieta modernità europea, che fu la sua vera cifra e anche la sua condanna.La storia di Giordano Bruno, conclusasi tragicamente nella Roma del 1600, era cominciata a Nola, dov'era nato nel 1548. Dopo gli studi e l'ordinazione nel convento di San Domenico Maggiore di Napoli, girò per l'Italia e l'Europa, seminando curiosità (e sospetti) per le sue geniali, irrequiete e inquietanti idee filosofiche. «D'ogni legge nemico e d'ogni fede», si considerava «professore della scienza più pura e innocente, non uomo di toga o di spada, non monaco o laico, ma cittadino e domestico del mondo, figlio del padre sole e della Terra madre»."" -
Terremoti
Nel cuore dell'Irpinia devastata dal sisma del 23 novembre 1980, un giovane geologo - Andrea - si scontra con la precarietà, il dissesto ambientale, la prevaricazione dei notabili e l'insipienza di politici e tecnici. A guidarlo verso la sopravvivenza e la speranza è l'amore di Stefania, nonché il ritorno (sempre carico di sentimenti, pensieri, emozioni) nei luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza. Tra dramma della quotidianità e della memoria, nella vita di Andrea l'emergenza provocata da terremoti e sciami sismici si intreccia così ai dissesti dell'anima, in un racconto di straordinaria intensità. «Non è solo la storia personale a scorrere in questo libro - ha scritto Raffaele La Capria -, c'è anche una memoria storica e civile, che riguarda la fine di un'Italia contadina nelle spire di una male-assimilata modernità che genera soltanto ibridi e brutture». -
Pummarola meccanica
Cirillo, Della Notte e Beneventano sono famiglie napoletane di diversa estrazione sociale, ma unite dalle stese paure e solitudini. I loro destini si incrociano in una mobilitazione generale fatta di affetti, sogni, bugie, riscatti; ma in fondo cercano - come tutti - forse solo un po' di felicità. Per raccontare questo circo umano sempre in bilico tra blasfemo e devozione, tra l'eroismo dei giovani e la vigliaccheria degli adulti, Peppe Lanzetta utilizza una narrazione cinematografica. Come in un film, in questo romanzo le vite di protagonisti e comparse si incontrano e si mescolano, fino ad accogliersi in un grande carosello finale in cui tutti riacquistano (desiderano, sognano) l'innocenza e la gioia. Perché, in fondo, non serve a nulla farla tragica, su questo grande palcoscenico che è la vita. -
Il vangelo secondo Diego. La mano de D10S in 10 «rivelazioni»
Un ben riuscito esercizio di Pop-Theology, come direbbe il vescovo Antonio Staglianò, quel filone contemporaneo che si pone l'obiettivo di rintracciare i semi del Vangelo laddove non sono immediatamente visibili, laddove non te li aspetti.Questo libro, parafrasando Manzoni, vuole sottrarre la figura di Diego tanto all'«idolatrico encomio» e del sincretismo tipico della religiosità del Sud, quanto al «codardo oltraggio» di chi con ipocriti fariseismi calca la mano sugli innegabili limiti umani dell'argentino per infangarne la memoria. I contributi raccolti mostrano come El Pibe fosse animato da una genuina fede cristiana che, se non riuscì a preservarlo da vizi ed eccessi, ne orientò nettamente molte scelte cruciali e ne animò innumerevoli azioni. -
I napoletani non sono romantici. Con 8 microracconti di Elvio Porta. Con 14 brani musicali
Come in una melodia melanconica e al tempo stesso allegra - disperatamente felice - uscita dal suo sax, in queste pagine Marco Zurzolo ripercorre una serie di momenti artistici e di vita, battendo sui tasti della memoria e del cuore. Ed ecco spuntare, nella luce della Napoli degli anni '70, via San Sebastiano e il Conservatorio di San Pietro a Majella, Enzo Avitabile e Pino Daniele (il Gigante con gli occhiali). Ma soprattutto Rino, il fratello che accende la passione per la musica. Che col suo basso dà il tempo alla vita, anche se poi il tempo lo tradisce. Va via troppo presto, Rino. Come l'amico Elvio Porta - geniale sceneggiatore e regista, una vita prestata al cinema, confusa tra le ombre della sala - di cui Zurzolo raccoglie otto ""microracconti"""" che formano la seconda parte di questo libro. Completa il volume una selezione di 14 brani musicali, tra i più belli di Marco Zurzolo, da ascoltare attraverso QR-Code."" -
La casa di mio nonno
La casa di mio nonno è una raccolta di racconti che ci dà una lettura dell'animo umano, ma soprattutto offre una rammemorazione di ciò che è avvenuto, cogliendo, nella maggior parte delle vicende, aspetti che riguardano la terra amata dall'autrice: Scapoli. Sembra di immergersi in quei luoghi, di gustarli, di vederli con i propri occhi, di osservare i particolari delle stradine o i monti che la scrittrice descrive. In questo scenario si inserisce la maggior parte dei personaggi, molti dei quali sono realmente esistiti... -
Forti di crederci
"Forti di crederci"""" è un libro che penetra nella vita quotidiana di una Italia sfaccettata, in cui vi sono uomini che hanno il coraggio e il desiderio di cambiare tutto, ma che spesso sono impotenti sia nelle decisioni comuni sia in quelle private. L'autore stesso richiama ad una parola che fa fortuna oggi, il termine """"mafia"""", ma lui ha colto un'essenza di questo concetto, forse la più radicata, più abituale e più drammatica al contempo. La mafia non è solo quella che spara, ma è anche quella che abbiamo dentro il cervello, che gestisce le azioni di supremazia a partire dalla mattina a lavoro, sino a quando si vuole oltrepassare prepotentemente la fila alla posta oppure al supermercato." -
Mare di luna
"La poesia di Corrado Calabrò ha suscitato, sin dai suoi esordi tra gli anni sessanta e settanta del '900, un costante interesse. In essa esiste una variabilità di motivi, seguendo un criterio diacronico, ma è altrettanto vero che per Calabrò alcuni di essi sono diventati paradigmi, costanti reflussi di un conscio-inconscio che continuamente emerge nella scrittura. Un dato ponderabile ha messo tutti d'accordo, almeno sulla presenza tematica, ovvero l'incidenza di alcune figure essenziali: il mare, la luna e la donna. In """"Mare di luna"""" si pubblicano alcuni testi che stilisticamente possiamo definire """"marcati"""", cioè si tratta di componimenti che, rispetto alla restante produzione del poeta, hanno come caratteristica più evidente la struttura poematica lunga. Bisogna, tuttavia, costantemente considerare che nella originalità stilistica di questi ritroviamo i temi e i simboli della scrittura dell'autore."""" (Giuseppe Manitta)" -
Boccaccio e la Sicilia
Considerare la Sicilia nelle opere di Giovanni Boccaccio significa non solo rivolgersi alla geografia dell'autore, ma anche e soprattutto valutarla in relazione al dato storico, mitico, intertestuale e culturale in genere. La Sicilia, nell'ordine di queste idee, rientra nel tessuto mediterraneo e offre personaggi e situazioni peculiari, eppur tuttavia porta con sé una serie di significati e di tradizioni del suo immaginario, che il certaldese fa propria, rimodula con variazioni, contamina, rivolgendosi sia ad un livello erudito sia popolare (o popolareggiante) e mostrando dell'isola la sua immagine mercantesca e classica. Considerare questi aspetti significa, in primo luogo, affrontare sotto vari punti di vista le opere che Boccaccio ci ha lasciato, da quelle erudite alle prose narrative e alla poesia