Sfoglia il Catalogo ibs024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8621-8640 di 10000 Articoli:
-
Autobiografia
Nei cinque libri autobiografici pubblicati da Bernhard fra il 1975 e il 1982 (""L'origine"""", """"La cantina"""", """"Il respiro"""", """"Il freddo"""", """"Un bambino""""), e qui radunati per la prima volta, il lettore troverà, di là dalle vertiginose architetture linguistico-musicali dei romanzi, di là dalle riflessioni filosonco-maniacali e dalle feroci tirate dell'implacabile """"artista dell'iperbole"""", la narrazione cruda e immediata della sua vita - una narrazione che non risparmia nulla dei dettagli più urtanti ed eloquenti. Come la rete che dondola, sospesa al soffitto di un barcone in un canale di Rotterdam, dove piange il bambino messo al mondo dalla """"madre nubile"""" in Olanda per non dare scandalo nell'Austria provinciale e bigotta. O come i terribili convitti frequentati in Austria e nella """"Grande Germania"""", con sadici e ottusi educatori prima in divisa nazista e poi in abito talare; o, infine, il fetido """"trapassatoio"""", anticamera della morte nel sanatorio, fra tisici in attesa della bara di zinco: quella turba di pazienti intubati e perforati ogni giorno, quella Comunità della Sputacchiera di cui Bernhard diventa membro a pieno titolo. Eppure, nonostante tutto, quel diciottenne dalla volontà caparbia decide di resistere e vivere, tenendo testa - con implacabile dizione - alla malattia del corpo e dello spirito."" -
Racconto d'autunno
Si sa che l'ultima guerra, e in particolare la Resistenza, hanno per lo più dato origine in Italia a storie di 'uomini e no', inclini a un'aspra sentenziosità. Nulla di meno congeniale a Landolfi, il quale scrisse febbrilmente la sua storia di guerra (questo Racconto d'autunno) nel 1946, ma giocando su tutt'altra tastiera. Qui un indefinito e sanguinoso conflitto fa da quinta a una vicenda di amore e morte che non sdegna nessuno degli attrezzi scenici del romanzo nero, dal ritratto ominoso agli animali demoniaci. E, al centro, una 'dark lady' innocente e perversa, evocata per via necromantica, che ci appare una vera concrezione dell'eros landolfiano. Mai come in questo liro Landolfi si è abbandonato al puro romanzesco, senza turbare e frantumare la narrazione, anzi lasciandola fluire in una corrente rapinosa e ingannevole. -
Il potere della vera forza. Costruirsi la propria resilienza per superare i momenti difficili
Saper chiedere aiuto è un aspetto importante del consolidamento personale. Ma che cosa è la vera forza? Non solo forza fisica ed emotiva, non semplicemente sopravvivere ai tempi duri, ma addirittura prosperare grazie a essi nonostante tutto. Questo testo si propone di spiegarlo precisamente. Lo scopo principale non è convincere i lettori a crederci, ma mostrare loro come si fa. Grazie alle ricerche più recenti e al consiglio di esperti di benessere e flessibilità, questo libro si propone di aiutare ciascuno a scoprire la propria ""misura"""" di resilienza e imparare a trarne profitto. Chi riuscirà a farlo incontrerà nuove gioie e soddisfazioni appena dietro l'angolo; anzi probabilmente finirà per vedere la difficoltà che sta attraversando come una grande opportunità."" -
Racconti popolari di Falconara Albanese. Testo arbëreshe a fronte
Questa raccolta di narrativa orale calabro-arbereshe, registrata alla fine degli anni '60 del secolo passato da Vincenzo Malaj (1928-2000), rappresenta un importante segmento, rimasto sino ad oggi inedito, di una vasta e sistematica ricognizione scientifica delle tradizioni popolari degli Albanesi d'Italia, promossa con grande lungimiranza nella seconda metà del XX secolo, con il sostegno del CNR, dall'Istituto di Lingua e letteratura albanese dell'Università di Roma, sotto la guida di Ernest Koliqi (1903-1975), prima, e di Giuseppe Gradilone e di Elio Miracco, poi. -
Il corporativismo. Dall'economia liberale al corporativismo. I fondamenti dell'economia corporativa. Capitalismo e corporativismo
I saggi raccolti nei volumi qui ristampati sono intrinsecamente legati alla rivista «Nuovi studi di diritto, economia e politica» che fu pubblicata negli anni dal 1927 al 1935 sotto la direzione mia e di Arnaldo Volpicelli. Dal 1932 in poi vennero esprimendo in gran parte le ricerche della Scuola di studi corporativi dell'Università di Pisa, scuola che ebbe anche una sua propria rivista, l'«Archivio di studi corporativi» diretta da Giuseppe Bottai. Il significato del mio rapporto col Bottai è stato da me precisato in una nota Interpretazione del corporativismo - pubblicata in «Il diritto del lavoro», 1965, n. 4-5. Per la storia di tutto questo periodo storico si può confrontare il libro di Antimo Negri, Dal corporativismo comunista all'umanesimo scientifico: Itinerario teoretico di Ugo Spirito, Lacaita editore, Manduria 1964. -
Paesi di Calabria. Insediamenti e culture dell'abitare. Vol. 1-2: La tradizione-La modernità.
Il lavoro, in due volumi, legge e interpreta la realtà insediativa calabrese in ottica interdisciplinare, tracciandone il divenire storico-urbanistico e culturale, dalle origini medievali sino ai giorni nostri, con approfondimenti sulle diverse maniere di concepire gli abitati in rapporto ai modi di vivere e ai caratteri dei territori di pertinenza; il tutto approdando a un'antropologia della contemporaneità, che guarda i comportamenti e le trasformazioni di comunità disperse fra paesi, divenuti periferici, degradati, in abbandono, e nuove, precarie urbanizzazioni, di cui si indicano un possibile riuso, nuovi modelli di convivenza e una migliore vivibilità. -
Formazione professionale e politiche del lavoro nelle regioni italiane. Uno sguardo d'insieme
La pubblicazione analizza gli avvisi regionali del 2017 in materia di politiche di Istruzione e Formazione Professionale e di Politiche Attive del Lavoro attraverso un patrimonio informativo di 238 avvisi, per un valore complessivo di quasi due miliardi di euro. Ne emergono evidenze, linee di tendenza e spunti di riflessione anche per l'evoluzione delle programmazioni regionali verso un sistema stabile, ampio, universale. Il volume legge le policy regionali analizzando i destinatari, le misure di Politica Attiva, i meccanismi di funzionamento amministrativo, il rapporto tra finanziamento a processo e risultato e i diversi soggetti chiamati a realizzare le attività. Uno strumento di lettura dei sistemi regionali utile a decisori politici, dirigenti pubblici e operatori del settore. -
Pratiche negoziali e reti di potere. Carmine Nicola Caracciolo tra Europa e America (1694-1725)
Il volume segue la carriera di Carmine Nicola Caracciolo, principe di Santobuono, intrecciando il percorso personale con il più ampio quadro politico della Monarchia spagnola. La ricostruzione del suo cursus honorum - tra la penisola italiana, la Spagna e il Perù - consente di affrontare alcune questioni di particolare rilievo in una fase di ridefinizione degli equilibri, come fu quella attraversata dalla Monarchia spagnola tra i regni di Carlo II d'Asburgo e di Filippo V di Borbone: il dilemma della fedeltà di fronte al cambio dinastico; le strategie familiari e fazionali per ottenere titoli onorifici; le pratiche negoziali di volta in volta messe in atto per costruire e rafforzare reti di potere capaci di sostenere ambizioni politiche. La vita e la carriera di Caracciolo, lungi dal seguire un tracciato lineare e privo di ombre, costituiscono un punto d'osservazione privilegiato per riflettere sulla mutevolezza degli equilibri di potere sia a livello locale sia in una dimensione internazionale. -
Autobiografia della neve. Le forme dei cristalli, la fine dei ghiacciai e altre storie da un mondo silenzioso
Zovi compone un’autobiografia poetica, un omaggio a un mondo ogni giorno più precario: una spedizione di recupero verso il proprio passato, e un urgente tentativo di salvaguardare la nostra storia, racchiusa nella neve.rn«Sono pagine appassionate, piene di scienza e di esperienza, di etica e di poetica, alla neve» - Marino Niola, Robinson «Per me la neve è una vecchia storia, una storia d’amore collettiva. C’era un periodo dell’anno in cui eravamo certi che sarebbe caduta, portando il silenzio e la gioia.»Per Daniele Zovi, nato tra le vette che incorniciano l’altopiano di Asiago, la neve fa parte del paesaggio della memoria, lo spazio fisico in cui si muovono i nostri ricordi. Quello con dar snea – come la neve viene chiamata nella lingua cimbra dell’altopiano – è un amore iniziato fin da bambino, mentre osserva i fiocchi scendere lenti, e rimasto poi costante e appassionato in una vita di lavoro da forestale.rnAttraverso racconti personali e leggende, studi e dati scientifici, Zovi ripercorre in queste pagine la sua educazione alpina. Seguiamo i suoi passi lungo i sentieri innevati, dalle esplorazioni sugli sci dell’adolescenza, sulle montagne di casa, alle marce militari lungo le vie della Grande guerra, dai viaggi in Russia e sulle Ande fino alle pendici dei grandi ghiacciai himalayani, dove, incastonata nei cristalli, è conservata la memoria biologica del nostro pianeta.rnrnTra i boschi e il ghiaccio, ci ritroviamo immersi in un mondo fantastico, fragile e silenzioso, di cui, in questi ultimi tempi, abbiamo cominciato a perdere esperienza: mentre ogni anno le precipitazioni nevose diminuiscono drammaticamente, Zovi compone un’autobiografia poetica, un omaggio a un mondo ogni giorno più precario: una spedizione di recupero verso il proprio passato, e un urgente tentativo di salvaguardare la nostra storia, racchiusa nella neve. -
Il profeta-Il giardino del profeta. Con disegni dell'autore. Testo inglese a fronte. Ediz. integrale
In questo volume sono raccolti i due capolavori di Kahlil Gibran. ""Il Profeta"""" fu pubblicato per la prima volta a New York nel 1923 e, come tutte le grandi opere, provocò critiche ed entusiasmi ugualmente accesi. Nelle intenzioni dell'autore doveva essere la prima parte di una trilogia sui rapporti dell'uomo con se stesso, con la natura e con Dio. La seconda parte, """"Il Giardino del Profeta"""", rimase incompiuta e fu pubblicata postuma. La terza non fu mai scritta. I versi, che scandagliano l'animo umano con sensibilità poetica e forza visionaria, richiamano alla mente Blake, Nietzsche, i mistici dell'India, gli asceti del mondo islamico."" -
Metafisica dell'amore. Cos'è veramente l'amore e come funziona
Questo saggio accompagna il lettore in un vero e proprio percorso iniziatico in cui ogni tappa costituisce il superamento di un pregiudizio, toccando di volta in volta aspetti universali del vissuto amoroso: l'amore non corrisposto, l'abbandono, il tradimento e gelosia, la sessualità ed infine il mito archetipale dell'anima gemella. La seconda parte illustra come inserire tale percorso nell'ambito della Cabala ebraica, colonna portante della tradizione esoterica occidentale. -
Storia di Violante
Violante è una ragazza moderna, sensibile e piuttosto irrequieta. Orfana di madre fin dalla nascita, si mette sulle tracce di un padre problematico, rimasto assente dalla sua vita per oltre vent'anni e ricomparso, inaspettatamente. Con determinazione, troverà in sé la forza di ricercare le radici più profonde della sua esistenza e, in particolare, recupererà quella figura paterna, la cui latitanza è sempre stata fonte di grande dolore. L'esistenza di Violante pare segnata dagli abbandoni, ma lei reagisce a ciò che sembra l'accanirsi di un destino ineluttabile, diventando il simbolo del coraggio, della compassione per i calpestati dalla vita - come risulterà il proprio padre - dell'amore e del desiderio di emancipazione personale. Violante è una giovane donna in cammino, verso una maturità affettiva e personale non ancora totalmente raggiunta. Ce la farà a realizzare i suoi obiettivi, senza dover rinunciare all'amore? -
Che storia lo sport. Viaggio nella storia di tutti gli sport
Pensi che lo sport finisca li dove si accendono i riflettori? La risposta è no! Seguimi. Sapevi che lo snowboard era praticato anche sulla cenere di un vulcano? E che il tuo smartphone è un oggetto utilizzato in una particolare disciplina sportiva? E se lavori in ufficio preparati, perché esiste anche il campionato del mondo di Sedie da Ufficio. Il Quidditch? Certo che esiste nella realtà! E questi sono solo alcuni degli sport più curiosi e improbabili che sono presenti in questo libro. ""Che storia lo sport"""" nasce dall'esigenza di creare un volume di riferimento per la cultura sportiva, facendoti immergere in un viaggio nella storia di tutti (o quasi) gli sport esistenti al mondo, dai più famosi a quelli storici, da quelli meno popolari a quelli tradizionali della nostra Italia. Se vuoi conoscerli tutti, ti auguro buon viaggio. Spero anche tu alla fine possa dire: """"Che storia lo sport"""" ."" -
Con il prosciutto sugli occhi
Romano Conti, pratese ""doc"""", ha conosciuto i grandi successi economici degli anni Ottanta e la bruciante recessione della seconda metà dei Novanta. Uomo di ampie vedute, generosità e disponibilità, riesce a creare un impero per poi vederlo distrutto dalla realtà politica del paese, in un clima avvelenato dai sospetti nati con Tangentopoli. Raggiunto il fondo del baratro, inizia una faticosa risalita armato di coraggio e determinazione. La sua storia è ripercorsa attraverso gli avvenimenti e, più ancora, attraverso i sentimenti: soddisfazioni, orgoglio, affetti familiari, ma anche amarezza, umiliazione, sofferenza fisica. Dopo profondissime, ingiuste ferite l'autore ha ritrovato la pace di chi ha agito coerentemente in piena coscienza e, facendo i conti con la memoria, ha raccontato con serenità una triste pagina della nostra storia."" -
Ratto nel paese degli animali brutti
Benvenuto nel paese degli animali brutti che fanno paura.rnRatto abita in una bella casa dove si rende utile mangiando le briciole finite sotto il tavolo, ma la proprietaria lo trova disgustoso. Scacciato da quella e da molte altre case, trova rifugio nel bosco dove abitano tanti animali brutti come lui. Da quel giorno decide che troverà una nuova casa a ognuno di loro: dal millepiedi alla lampreda, dalla tarantola alla talpa naso a stella. -
Il cervello connesso. Ipotesi di una didattica futura
Il continuo moltiplicarsi delle tecnologie telematiche in gran parte del tessuto socio-culturale ha sensibilmente cambiato la conoscenza, che è sempre più legata ai processi di digitalizzazione prodotti da internet, mutando in modo decisivo anche le pratiche attraverso le quali il sapere viene fruito, prodotto e condiviso. Una metamorfosi dovuta al dilagante affermarsi del web 2.0 e dei network sociali, che obbliga il sistema educativo a ridisegnare il proprio ""territorio"""" epistemologico in termini sia di obiettivi formativi e programmi di studio che in termini metodologici e didattici; ridefinizione, questa, che si rende necessaria per cogliere le opportunità offerte dai nuovi media e, soprattutto, per adeguare le strategie educative agli stili cognitivi della generazione digitale. Il testo, pertanto, si propone di analizzare la proliferazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e il suo effetto sulle pratiche educative con una precisa prospettiva d'indagine: quella che mette a fuoco l'intersezione tra neuroscienze-educazione-tecnologie, definendo tale reciproca contaminazione una delle chiavi di volta possibili per comprendere le dinamiche intellettive, affettivo-emotive e motivazionali dei nativi digitali, e di conseguenza un passaggio scientifico-culturale obbligato con il quale iniziare a rileggere e ridefinire il sistema didattico-pedagogico."" -
Il diritto dell'arte. Vol. 1: L'arte, il diritto e il mercato
Il ""diritto dell'arte"""" è un neologismo che vuole indicare un sistema giuridico complesso: si interessa della disciplina di ogni rapporto che abbia a che fare con l'opera d'arte e la sua circolazione o con l'artista o con le varie vicende che possono riguardare tali oggetti o tali soggetti. È forse il settore del diritto che più abbraccia la totalità delle discipline giuridiche (civilistiche e commercialistiche, associativistiche, pubblicistiche e tributarie; aprendosi anche agli scenari del diritto penale e dei diritti di proprietà intellettuale e della personalità). Il """"diritto dell'arte"""" si propone di regolare, proteggere e facilitare l'esistenza dell'opera creata, e la creazione in sé, come anche la circolazione e il godimento dell'oggetto artistico. Gli interessi giuridici coinvolti sono complessi e differenziati, spesso in conflitto tra loro: così una penetrante visione della funzione educativa e sociale del prodotto artistico può talora scontrarsi con gli istituti privatistici che tutelano la proprietà, come elemento di patrimonio individuale. E questo significa che le problematiche potranno trovare talora soluzioni differenziate, a seconda che prevalga nello studioso o nel legislatore l'atteggiamento pubblicistico o quello privatistico."" -
Zappettini. Catalogo ragionato
Vocazione, ricerca, successo, crisi, rifiuto, abbandono, oblio, scavo interiore costituiscono i momenti topici della vita e dell'arte di Gianfranco Zappettini, raccolti in questa poderosa opera d1 catalogazione. Dagli esordi genovesi nel 1962 con maturi lavori astratti e strutturalisti, al successo degli anni Settanta, culminato nella partecipazione a Documenta 6 nel 1977, al ripensamento della pittura negli anni Ottanta, alla nuova felice stagione che dura tuttora, Gianfranco Zappettini (Genova, 1939) è stato un protagonista internazionale nell'ambito della cosiddetta ""Pittura analitica"""". Il rigore con cui ha affrontato le questioni inerenti al supporto e alla superficie, escludendo ogni narratività pittorica, lo pongono come paradigma importante del versante più concettuale della tendenza, che oggi conosce nuove fortune. La notevole produzione dell'artista trova in questo catalogo ragionato - che raccoglie oltre duemilacinquecento opere, sino al 2021 - uno strumento di verifica utilissimo al collezionista e al conoscitore, nonché di conoscenza per lo storico e lo studioso. Curato da Marco Meneguzzo, oltre al catalogo vero e proprio delle opere, comprende infatti un lungo saggio storico-critico che ne contestualizza l'opera in campo internazionale, un'antologia critica e un apparato scientifico completo."" -
Enrico Della Torre. Catalogo ragionato dell'opera pittorica 1953-2020. Ediz. italiana e inglese
Enrico Della Torre è uno dei più raffinati autori dell'arte italiana dal secondo Novecento. La sua indagine sulle forme, il colore, la linea e la composizione ha prodotto, nel corso di oltre sessant'anni di attività, una multiforme congerie di soluzioni originali, in costante mutazione, che hanno attraversato le vicende dell'arte dal secondo dopoguerra a oggi, con un'impronta fortemente personale. Sempre teso al risultato sintetico nella costruzione delle soluzioni pittoriche, nella sua pittura permane un dialogo fra immagine (nei vari periodi paesaggistica, zoomorfa, architettonica) e autonomia del segno-colore. Il catalogo delle opere pittoriche di Enrico Della Torre è curato da Francesco Tedeschi e si inserisce fra le iniziative avviate dal Centro di Ricerca sull'Astrattismo in Italia (CRA.IT), attivo presso il Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell'Arte dell'Università Cattolica. Hanno collaborato alla ricerca riguardante lo studio delle opere e alla realizzazione del loro catalogo Federica Boragina, Bianca Trevisan e Margherita Mauri. Un contributo sulla fortuna critica è fornito da Luca Pietro Nicoletti. Il catalogo presenta le circa 1500 opere pittoriche realizzate da Enrico Della Torre in un percorso cronologico, organizzato tenendo conto anche dei caratteri tematici che caratterizzano i diversi momenti della sua produzione, dalla fase iniziale, dei primi anni cinquanta, quando, dopo la frequentazione dell'Accademia di Brera, muove da una pittura di carattere tonalista, per passare presto a forme di sintesi del paesaggio, che si rapportano alle ricerche del ""naturalismo informale"""", e sviluppare in seguito una semplificazione materica che fa emergere il valore segnico di filamenti, allusioni organiche che generano presenze metamorfiche, alla fine degli anni sessanta. In seguito, la sua pittura va definendo una più decisa volontà strutturale, in una fase di maggiore affinità con le forme dell'astrazione, fino a istituire rapporti di carattere """"architettonico"""" tra forma e colore. In ogni momento della sua attività, però, Della Torre ha saputo lavorare sulla variazione più che sull'iterazione del segno, dando vita a composizioni anche molto diversificate. Il riconoscimento critico che la sua opera ha ottenuto è oggetto di attenzione, in un libro che intende dare il carattere complessivo dell'opera dell'artista."" -
Archistar d'interni
Questo libro propone un'ampia rassegna dei più talentuosi interior designer del mondo e mostra come i professionisti dell'architettura d'interni affrontino oggi gli spazi da una prospettiva multidisciplinare, muovendosi tra architettura, psicologia ambientale e decorazione, con un'attenzione particolare a colori, superfici, sistemi di illuminazione e arredamento.