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Le lettere di una vita (1909-1970). A cura di Francesca Bernardini Napoletano
Per tutta la sua lunga esistenza Giuseppe Ungaretti ha coltivato numerosissime relazioni epistolari; alle lettere, sempre estremamente curate dal punto di vista formale, ha affidato una sorta di autobiografia, il racconto di «una vita diritta e coerente, e quant'altre mai, drammatica e complessa». La qualità letteraria del dettato, infatti, dimostra quanto le missive di Ungaretti non fossero «fatte per essere bruciate», come quelle di Campana, ma per durare; anzi, spesso avevano quasi carattere di ""lettera aperta"""", inviate a specifici destinatari ma scritte con l'intenzione rivolta a un pubblico presente e futuro. Questo volume ne raccoglie un migliaio, in parte inedite, selezionate privilegiando il valore intrinseco del documento – biografico, estetico, storico – ed evidenziando i rapporti con il maggior numero possibile di destinatari. Le epistole permettono di analizzare l'interiorità del poeta, documentano la vita familiare, i rapporti con amici e personalità del mondo politico e culturale, il contesto storico, i diversi ambienti geografici con cui interagisce il poeta «giramondo»; ma soprattutto sviluppano questioni legate alla ricerca letteraria, alla traduzione e alla scrittura. Nel loro insieme, forniscono una documentazione ricca e suggestiva sull'opera, la personalità e la vita di Ungaretti, e inoltre sugli avvenimenti, sulla cultura, sul clima di sessant'anni e più di storia non solo italiana. Ne emerge la figura di un artista e intellettuale a tutto tondo, in dialogo con il mondo intero, al centro degli snodi cruciali della letteratura del Novecento."" -
Fiabe mai raccontate. Per ragazze senza paura. Ediz. a colori
Regine guerriere, mogli che salvano i mariti, damigelle che scampano al pericolo senza alcun aiuto, fanciulle intelligenti che risolvono enigmi e incantesimi. Ecco le protagoniste di questi racconti, antichi eppure quasi del tutto sconosciuti, riunite in una raccolta che celebra la forza delle ragazze da ogni parte del mondo. È giunto il momento di raccontare tutta un'altra storia! Età di lettura: da 8 anni. -
Le tre stigmate di Palmer Eldritch
XXI secolo. L'umanità ha colonizzato il Sistema Solare e si è stabilita su ogni pianeta o satellite abitabile. Ma la vita fuori dalla Terra è dura e tutt'altro che piacevole. Per questo Leo Bulero fa grossi affari vendendo ai coloni marziani l'illusione di essere ancora ""a casa"""", grazie ai plastici della bambola Perky Pat. Certo, non bastano mobili e accessori in miniatura: perché l'effetto sia completo serve anche il Can-D, una droga se non legale quanto meno tollerata. Bulero non è l'unico imprenditore a cercare di guadagnare sfruttando la nostalgia della Terra: ancora più spregiudicato di lui è Palmer Eldritch, che si reca fino a Proxima Centauri in cerca di nuove ricchezze da commerciare. Ma non è più lo stesso quando, dopo dieci anni, torna sulla Terra e mette sul mercato il Chew-Z, che consente esperienze molto più potenti del Can-D."" -
Storia marittima del mondo. Quattro millenni di scoperte, uomini e rotte
Seguendo mercanti, esploratori, marinai, conquistatori, avventurieri, pirati, cartografi e studiosi in cerca di spezie, oro, avorio e schiavi, terre da colonizzare e conoscenza, Abulafia ha dato vita a un'opera di storia universale concepita da una prospettiva radicalmente originale (non dalla terraferma e dai suoi confini, ma dalle onde del mare sconfinato) e, insieme, a un vivido racconto dell'incessante lotta dell'uomo con la vastità degli oceani, condotta con scopi a volte nobili e a volte esecrabili, ma sempre per viaggiare, commerciare, conoscere e, in fondo, per sopravvivere.Per buona parte della nostra storia, mari e oceani hanno costituito le vie principali dello scambio e della comunicazione a grande distanza fra i popoli, i canali primari non solo per l'esplorazione, la conquista e il commercio, ma anche per la diffusione delle idee e delle religioni. Andando oltre i confini della storia navale e ripercorrendo la circolazione umana lungo le coste e attraverso i maggiori specchi d'acqua del pianeta, David Abulafia ci invita a ridisegnare la nostra mappa mentale del mondo e a prendere atto che le rotte marittime sono state molto più importanti di quelle terrestri come forza motrice dello sviluppo delle civiltà, dalle prime incursioni di popoli su canoe scavate a mano alle più antiche società marinare, dall'epoca dei celebri navigatori alle gigantesche navi portacontainer di oggi. -
La Pura Vida
Cosa succede quando ti abitui all'infelicità? Alessio non ci ha mai pensato, fino al giorno in cui Elena entra nella sua vita e gli mostra che esiste qualcosa di bello e luminoso al di là delle responsabilità sul lavoro e della routine. Ma poi Elena sparisce, così com'è arrivata. E Alessio entra in una strana crisi personale: ha 29 anni, vive a Milano e ha un lavoro che gli piace. Però manca qualcosa: qualcosa di suo e di nessun altro. I sogni di un tempo dove sono finiti? La sensazione è quella di aver accumulato già troppi rimpianti, e così Alessio decide di fare il primo colpo di testa della sua vita: prendendo come riferimento una vecchia lista di desideri mai realizzati trovata per caso (o per destino?), decide di buttarsi in un'avventura che lo aiuti a evolvere nella persona che vorrebbe essere: un viaggio in Centro America, alla riscoperta di quel ""buon vivere"""" che sembra aver dimenticato."" -
365 giorni
Laura Biel e il suo fidanzato sono in vacanza in un luogo da favola: la Sicilia! Proprio il giorno del suo ventinovesimo compleanno, però, Laura viene rapita dal bellissimo don Massimo Torricelli. Cosa può volere un capomafia locale da una turista polacca? Massimo ha le sue ragioni: quella splendida donna, infatti, è identica all'angelica figura che gli è apparsa quando ha rischiato di morire in seguito a un attentato. Miracolosamente sopravvissuto, ha giurato che avrebbe fatto di tutto per trovarla e farla sua. A ogni costo. E ora intende mantenere quella promessa: terrà Laura prigioniera nella sua meravigliosa tenuta per 365 giorni, trascorsi i quali, se lei non si sarà innamorata, la lascerà andare. Ma se lei cercherà di scappare prima, ucciderà tutta la sua famiglia. Laura in effetti cede al fascino di don Massimo, ma riuscirà la loro precaria relazione a resistere alla forza del destino? -
Apolide
Apolide è un'opera il cui deciso carattere, nella visione delle cose e nella forza della parola poetica, si pone come una rilevante novità nel panorama della poesia d'oggi. Impervia e coinvolgente, già ben attiva in questi anni sulla scena letteraria con opere di narrativa e poesia, Mary B. Tolusso propone ora con Apolide, testo organico e compatto seppure internamente articolato, un percorso poetico dove i momenti della quotidianità e della storia si manifestano nel loro incidere e rispecchiarsi nei destini individuali. Il poeta ne registra la presenza con un senso di precarietà, di turbata inappartenenza, di problematica estraneità del soggetto lirico, già in parte svelata dal titolo. Chi prende la parola si esprime nel desiderio o nel timore di «ridursi all'essenziale», alla semplicità elementare dell'esserci; e questo avvertendo, passo dopo passo, la desolante concretezza del corpo, la materialità a volte sinistra delle cose e dell'umana esperienza. Tolusso realizza ogni singola sezione, ogni singolo componimento, arricchendo il percorso di precisi riferimenti culturali, attraverso un'energia espressiva a volte anche utilmente violenta, in una fitta, ispida presenza di dati, di figure e situazioni di animali e umani, in un insieme al tempo stesso trasparente e misterioso. Veglia e sonno, con frequenti presagi di morte, entrano sulla pagina attraverso le modalità di un dire spesso drammatico, tra recitativo e moderato canto, nell'incisività tagliente della pronuncia. Dunque un dire che, nella freddezza (solo apparente) dei toni, riesce ad avvincere, a trasmettere vibrazioni intellettuali ed emozioni cangianti. Impressioni perciò mai univoche, nella lettura della verità «indecente» del vissuto, di una quotidianità continuamente increspata, trasfigurata da una tensione morale che invita a osservare la complessità spesso ingannevole del reale. Efficace è in tutto questo l'identità di uno stile funzionale e libero, capace di alternare la prosa poetica al verso, in un composito ritmo musicale, nell'addensarsi di pensiero e visioni, fra opacità dell'esperienza e veloci impennate definitorie. -
Vivi nascosto. Un'indagine del club di Montecristo
La notte sta per cedere il passo all'ennesima, caldissima giornata dell'estate emiliana quando Bruno Muta, ex enfant prodige della moda, viene ritrovato brutalmente assassinato nel garage di casa sua. Lo stilista, uscito da non molto di prigione dopo una condanna per falso in bilancio, viveva solo e senza contatti esterni, ma da alcuni dettagli nella scena del delitto la polizia deduce che conoscesse il suo assassino. Questo particolare non può non scuotere il Club Montecristo, l'associazione segreta di mutuo soccorso fra ex-detenuti in cui stava per entrare Ares Malerba, a lungo compagno di cella di Muta. Ora Malerba è scomparso, evaso dalla semilibertà nelle stesse ore del delitto, e conoscendo l'accanimento degli inquirenti contro chiunque si sia macchiato in passato di una colpa – non importa se già scontata e riscattata –, il Club teme che Ares finisca in cima alla lista dei sospettati. Urge una contro-indagine al di fuori della legge, affidata alla bizzarra coppia che ha già risolto il caso Ferrante: Arno Maletti, hacker a tempo perso, e Lans Iula, un passato da pittore e rapinatore di banche. Riusciranno i due amici a venire a capo dell'omicidio, e, ancor più difficile, dei loro guai e misteri personali? -
L' ultimo segreto
Julian Lawndsley ha rinunciato alla sua carriera nella City per una esistenza più semplice e gestisce una libreria in una piccola cittadina di mare. Ma solo un paio di mesi dopo l'inizio della sua nuova vita, una serata di Julian viene interrotta da uno strano visitatore. Edward, un emigrato polacco che vive a Silverview, la grande tenuta ai margini della città, sembra sapere molto sulla famiglia di Julian ed è un po' troppo interessato ai meccanismi interni della sua modesta nuova impresa. Quando un'importante spia di Londra riceve una lettera che lo avverte di una pericolosa fuga di notizie, le indagini lo portano proprio nella tranquilla cittadina sul mare dove si trova Julian. L'ultimo segreto è la storia affascinante dell'incontro tra innocenza ed esperienza e tra dovere pubblico e morale privata. Nel suo ultimo capolavoro, John le Carré, il più grande cronista della nostra epoca, si chiede cosa si deve al proprio paese quando non lo si riconosce più. -
La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia
Questo libro è il racconto di un cammino, quello che Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ha percorso dal giorno dell'omicidio del marito, cinquant'anni fa. Una strada tortuosa che, partendo dall'umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l'ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all'abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l'idea del perdono. Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana. Un'intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace. -
Le origini. Minecraft Dungeons
Archie, vittima del bullismo dei suoi compagni abitori e respinto dai villici, non ha mai cercato il potere: il suo unico desiderio è un posto da chiamare casa. Vagando tra foreste profonde e su montagne impervie, incappa in una caverna che nasconde un segreto, destinato a cambiare per sempre la sua vita: la Sfera del Predominio. L'oggetto sussurra promesse di potere e di riscatto, ma ben presto trasformerà Archie nel peggiore e più temibile dei nemici... Età di lettura: da 11 anni. -
Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo
Il volume racchiude cento biografie di donne che hanno lasciato il loro paese d'origine per una moltitudine di ragioni diverse: chi per trovare nuove e migliori opportunità, chi per il bisogno di sfuggire a situazioni difficili. I lettori scopriranno le vite di Josephine Baker, ballerina e attivista, di Asma Khan, rinomata chef e di Alice Guy, la prima regista della storia, e ancora la cantante Carmen Miranda, l'eclettica Rihanna, la fumettista Marjane Satrapi e tante altre. Informatiche, chirurghe, musiciste, politiche, campionesse di judo e scacchi: queste figure fuori dal comune ispireranno le bambine - e i bambini - di tutto il mondo a inseguire i propri sogni, oltre ogni confine. Per non smettere di sognare: da qualsiasi posto veniamo, ovunque andiamo. Età di lettura: da 8 anni. -
Niente paura
«La morte è dolce; ci libera dalla paura della morte», scriveva Jules Renard quand'era giovane e in salute. «Una consolazione? No, è un sofisma. O piuttosto una prova supplementare che per sconfiggere la morte e i suoi terrori ci vuole ben piú della logica e del ragionamento». Lo sa bene Julian Barnes, che dell'una e dell'altro ha sempre fatto ampio uso nel tentativo di esorcizzare la piú atavica e insuperabile delle paure, quella della morte, senza mai riuscire ad addomesticarla. Quali armi restano, dunque, all'agnostico scrittore che, per trovare sollievo dall'idea dell'estinzione, non può neppure contare sul balsamo della fede? Be', innanzitutto ricordare che, oltre a essere la piú viscerale e antica, la paura della morte è anche la piú comune e condivisa. E se è vero che «ogni tanatofobo ha bisogno del conforto temporaneo di un caso piú grave del proprio», guardarsi intorno può aiutare. Julian comincia dal suo entourage piú immediato, la famiglia di sangue – suo padre, un professore «amabile e tollerante», sua madre, anche lei insegnante, ma «lucida, categorica, apertamente intollerante delle opinioni contrarie», e suo fratello maggiore Jonathan, filosofo aristotelico, ateo, asciuttamente pragmatico – trovandoli tutti piú bravi di lui in «questa cosa del morire». Allarga quindi lo sguardo ai compagni quotidiani della sua vita, la sua «vera famiglia»: artisti, filosofi, compositori e soprattutto scrittori, in primo luogo Jules Renard, di cui ripercorre la breve esistenza segnata da lutti prematuri, ma anche Émile Zola, Stendhal, Somerset Maugham, l'amato Flaubert. Le loro risposte all'ineluttabilità della fine si affiancano, in questo semi-dolente excursus, a riflessioni sull'estasi estetica e la religione dell'arte, le réveil mortel e l'inaffidabilità della memoria, Richard Dawkins e i geni egoisti, le ultime parole e i vari tipi di paura, la criopreservazione e la distruzione del pianeta. Ne nasce una sorta di vasta «tanatoenciclopedia» con cui il Julian Barnes scrittore, complice una buona dose di umorismo, dimostra di aver saputo trovare, dopotutto, nella penna la via per la propria sopravvivenza. -
Per un pugno di conchiglie. L'Africa occidentale dall'inizio della tratta degli schiavi all'Età delle rivoluzioni
Alla fine del xix secolo, ai tempi della «corsa verso l'Africa», il continente era già da molti secoli connesso globalmente. Il suo oro alimentava le economie dell'Europa e del mondo islamico da circa mille anni, e i suoi sofisticati regni commerciavano con gli europei lungo le coste, dal Senegal fino all'Angola, a partire dal xv secolo. Fino almeno alla metà del Seicento fu un commercio tra eguali, basato su diverse valute, soprattutto conchiglie: le conchiglie di ciprea importate dalle Maldive e le conchiglie nzimbu importate dal Brasile. Toby Green ricostruisce il mondo dei regni africano, la cui esistenza, non diversamente dall'Europa, ruotava intorno a guerre, tasse, commercio, diplomazia, complesse credenze religiose, ostentazioni e stravaganze regali e produzioni artistiche. Nel corso del tempo, le relazioni tra Africa ed Europa s'incentrarono sempre piú sul commercio degli schiavi, danneggiando il relativo potere politico ed economico dell'Africa, mentre i valori di scambio monetario si spostarono drasticamente a vantaggio dell'Europa. Nonostante i crescenti squilibri di capitale, relazioni di lunga data assicurarono cospicue connessioni tra l'Età delle rivoluzioni d'Europa e America e la nascita di un xix secolo rivoluzionario in Africa. -
Fídeg
Perso in un autolavaggio il dattiloscritto del suo romanzo storico di millecinquecento pagine sugli eroi da Garibaldi ai nostri giorni, Bisi, articolista freelance e aspirante autore frustrato, decide di riscrivere quel suo piccolo capolavoro, con l'intenzione di ridurne il numero di pagine. Tuttavia, una volta al lavoro, anziché occuparsi di eroi, decide di raccontare la figura dell'antieroe, piú novecentesca e domestica, dietro cui si nascondono le disillusioni e il senso di invisibilità dell'intellettuale incompreso. Di chi cova il sospetto di trovarsi dalla parte sbagliata, come l'ambizioso manoscritto su Garibaldi dimenticato nel baule della Punto Van e probabilmente finito al macero. Corrosivo e divertente, Fídeg mette in burla vari aspetti della società contemporanea, in particolare i riti del mondo editoriale, immaginato come un articolato schema idraulico, completo di wc e omini serafici in cima ai tubi, intenti a produrre letteratura. -
Salvarsi a vanvera
Autunno 1943. Secondo un'antica maledizione – inventata di sana pianta e venduta al comando tedesco come leggenda popolare – nelle viscere di una miniera di carbone sulla sponda del Rio Fogazza si nasconderebbe la Salamandra Ignifera Gigante Cinese, capace di folgorare a vista qualsiasi forestiero si avvicini. Per l'ebreo Mozenic Aràd, che giusto prima delle leggi razziali ha pensato bene di diventare Mestolari Aride, la scoperta casuale del giacimento è l'unica speranza di salvare se stesso e la sua famiglia. E cosí, mettendo insieme una squadra di persone altrimenti destinate a fine certa – una professoressa di liceo, un suonatore di clavicembalo, un fattorino e un numero imprecisato di irregolari che dal giorno alla notte si cuciono addosso il titolo di geologo, minatore, fuochista, carpentiere o artificiere – Aride comincia a vendere carbone alle milizie, tenendole ben lontane dalla miniera con lo spauracchio della vampa infuocata. Finché il maggiore Aginolf Dietbrand von Appensteiner, comandante di piazza, comincia a insospettirsi... Dopo La vita dispari, Paolo Colagrande ci consegna un romanzo straripante d'intelligenza e di invenzioni. Pagina dopo pagina, assecondando «l'impostura del destino», costruisce una bugia grande quanto un intero paese: il piano geniale di un pugno di ebrei padani per salvarsi la vita. -
Pasolini e Moravia. Due volti dello scandalo
Il legame tra Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia durò piú di vent’anni, dai primi anni Cinquanta fino al tragico omicidio del poeta nel 1975. Amico di entrambi, Renzo Paris ripercorre in questa «affabulazione critica», colma di un affetto ancora vivo, le loro diatribe pubbliche e private, dal Terzo Mondo al Sessantotto, passando per il femminismo, l’aborto, il divorzio, il neo-capitalismo, il calcio. Come due pugili, si sfidavano senza esclusione di colpi sul ring di giornali e riviste, senza che il match avesse mai un vincitore. In Moravia agiva una profonda insofferenza antiborghese verso la società conformista, sempre pronta a scandalizzarsi. Pasolini, che arrivò a cercare apertamente lo scandalo, si spinse fino al sacrificio assecondando la passione che gli ordinava di «gettare il corpo nella lotta». Ariano l’uno, attico l’altro, entrambi «lucenti eremiti». -
Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano.
In una società costruita a immagine e somiglianza degli uomini, metà della popolazione, quella femminile, viene sistematicamente ignorata. A testimoniarlo, la sconvolgente assenza di dati disponibili sui corpi, le abitudini e i bisogni femminili. Come nel caso degli smartphone, sviluppati in base alla misura delle mani degli uomini; o della temperatura media degli uffici, tarata sul metabolismo maschile; o della ricerca medica, che esclude le donne dai test «per amor di semplificazione». Partendo da questi casi sorprendenti ed esaminandone moltissimi altri, Caroline Criado Perez dà vita a un'indagine senza precedenti che ci mostra come il vuoto di dati di genere abbia creato un pregiudizio pervasivo e latente che ha un riverbero profondo, a volte perfino fatale, sulla vita delle donne. -
Prima persona singolare
Murakami Haruki è da solo in viaggio nel nord del Giappone. Al calar del sole si ferma in un ryōkan, le tipiche locande di montagna giapponesi, e decide di approfittare del bagno termale per rilassarsi. Ed è lí, tra i vapori dell'acqua calda, che entra una scimmia: «Buonasera», dice la scimmia, «vuole che le lavi la schiena?» La scimmia ha imparato a parlare dal suo antico padrone, ama ascoltare Bruckner e ha una vita molto interessante alle spalle. La racconterà al nostro narratore mentre si bevono una Sapporo come due vecchi amici che, complice la notte, si confrontano sul tema dei temi: l'amore. Inizia cosí uno di questi otto racconti in cui Murakami dice finalmente «io», otto gemme che anche quando sconfinano nei mari del fantastico non rinunciano alla sincerità, al calore della confessione, all'emozione di un cuore per la prima volta messo a nudo. -
Fondamenti di chimica generale. Con e-book
"Fondamenti di chimica generale"""" presenta i concetti della materia con la chiarezza e la coerenza tipiche di Atkins, articolati in una struttura modulare pensata per insegnare e apprendere in maniera flessibile. L'obiettivo principale degli autori resta quello di portare lo studente ad affrontare la disciplina con approccio insieme critico e quantitativo, attraverso solide basi, imparando a costruire un modello teorico, a perfezionarlo con i dati sperimentali e a esprimerlo in numeri. Novità di questa edizione è il raggruppamento dei grandi argomenti della chimica in nove focus tematici, suddivisi in capitoli e intervallati da quattro sezioni di approfondimento sulla chimica contemporanea, gli interludi. Il docente ha così la possibilità di scegliere la successione in cui affrontare gli argomenti, anche omettendone alcuni, e questo si traduce in maggiore fruibilità per lo studente. Per ogni focus una mappa concettuale mostra il filo conduttore che lega un capitolo ad altri, fornendo al docente la libertà di selezionare alcune parti e allo studente un quadro d'insieme. Per favorire l'autonomia di studio i capitoli sono scritti in modo da risultare il più possibile svincolati rispetto all'ordine di presentazione; si aprono inoltre con due domande: Perché dobbiamo conoscere queste cose? e Che cosa dobbiamo già sapere? che aiutano gli studenti rispettivamente a mantenere viva la motivazione e a orientarsi nella materia. La flessibilità del libro arriva poi a toccare il cuore della teoria. L'approccio cinetico e l'approccio termodinamico ai fenomeni dell'equilibrio vengono presentati in parallelo, nella rubrica Come si spiega?, un'innovazione che permette di affrontare questo argomento da due diversi punti di vista."