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D-day. Effendi Colombo-La setta di Nazaret. Vol. 1
L'idea alla base di ""D-Day"""", serie di grande successo in Francia, è un'ucronia che parte da importanti fatti storici, raccontando però realtà alternative, e rispondendo alla più importante e stimolante delle domande che un narratore si possa porre: """"cosa sarebbe successo se...?""""."" -
Lo smemorato di Sanremo. La seconda indagine del commissario Orengo
Sono passate poche settimane dal clamoroso caso del delitto al Festival di Sanremo. Il commissario Francesco Orengo inizia a prendere sempre più possesso del territorio della città matuziana, e si trova un giorno a dover fronteggiare uno strano episodio: un architetto di fama internazionale, in vacanza a Dolceacqua, si rivolge alla polizia per chiedere un intervento urgente. L'archistar vorrebbe visitare lo zio, l'avvocato sanremese Armando Rondelli, attualmente ospitato in una casa di riposo a Bajardo, un paese dell'entroterra nel cuore della Valle Armea. Ma non può incontrarlo, gli hanno detto i dipendenti e la direttrice della residenza protetta, perché devono rispettare uno specifico ordine dei familiari. Il commissario Orengo non ci vede chiaro, e mentre sente parlare del grande successo che sta ottenendo in corso Matteotti un nuovo ristorante, il Music & Lights, che proprio in quel periodo inizia a frequentare, scoprirà che quel locale puzza di bruciato. Decide quindi di scavare a fondo, per scoprire un'amara verità. A quel punto inizia una corsa contro il tempo per bloccare l'irreparabile. Una battaglia ferocissima tra il bene e il male dove Orengo, affiancato dalla compagna Martina, e con il sostegno degli amici del borgo medievale di Castel Vittorio, riuscirà a fronteggiare il suo nemico numero uno, il questore Maurizio Di Leva, a dipanare la matassa e assicurare i colpevoli alla giustizia. Prima di affrontare una prossima avventura tra i misteri di Sanremo e del suo misterioso e inquietante entroterra. -
I delitti di Genova. Un indagine del commissario Nicola Teiro
Il commissario di polizia Nicola Teiro abita sulle alture di Genova. Nel cortile di casa un nibbio reale ha posto il suo nido. Tra lui e il rapace nasce un rapporto 'domestico' pieno di mistero e continui colpi di scena. Nel frattempo una sanguinosa rapina funesta la città. Il malvivente solitario uccide cinque persone, un fatto anomalo e inspiegabile. L'arresto di un ex terrorista e la presenza di un super testimone non convincono il commissario Teiro e l'ispettore Ester Miniati, mentre il dirigente del Ministero degli Interni Ramini, giunto appositamente da Roma, spinge per una rapida conclusione delle indagini, causa anche le imminenti elezioni politiche nazionali. Teiro e Miniati preferiscono condurre una indagine parallela, cercando di scoprire i segreti che anche le vittime sembrano nascondere. Aiutati da Vaclav, un clochard appena conosciuto e dai misteriosi messaggi che il nibbio continua a trasmettere, i due investigatori sveleranno una verità inaspettata e sorprendente. -
Storia d'Europa e del Mediterraneo. Vol. 15: L' età contemporanea
L'esigenza di capire chi siamo e da dove veniamo è particolarmente sentita in questo inizio di millennio, mentre i confini nazionali dei paesi europei si dissolvono sotto l'impulso della globalizzazione economica e dell'unificazione politica, e una spinta migratoria irresistibile provoca un rimescolamento senza precedenti di popoli e culture. In questo contesto la storia ha riacquistato un ruolo centrale nel dibattito politico, culturale ed etico: è diffusa la sensazione che in un passato condiviso si possa trovare la risposta al nostro bisogno di identità. Ma per evitare manipolazioni è indispensabile una riflessione critica sulla storia, che utilizzi gli strumenti d'interpretazione più aggiornati: scopriremo allora che le nozioni oggi in causa, di Europa o di civiltà occidentale, di mondo cristiano o di Islam, non corrispondono a identità fisse e immutabili, ma che il loro volto attuale si è formato nel corso dei millenni, in un gioco incessante di condizionamenti reciproci. Il titolo stesso della Storia d'Europa e dei Mediterraneo contiene una risposta all'interrogativo cruciale: che cos'è l'Europa? I quindici volumi di quest'opera rintracciano l'intero sviluppo della civiltà europea, nella convinzione che questa vicenda millenaria possa essere compresa soltanto nel quadro più ampio del bacino mediterraneo, col suo intreccio senza eguali di culture e di fedi diverse. Le sei sezioni in cui si articola l'opera coprono l'intero percorso della nostra storia, dall'apparire dell'uomo preistorico alla diffusione della civiltà greca, dal trionfo dell'ecumene romana al crogiolo medioevale, dall'Età moderna fino all'era della globalizzazione. Nonostante la vastità del percorso e la diversità delle metodologie, unifica la Storia d'Europa e del Mediterraneo il proposito di cogliere la complessità, ma anche l'unità di fondo, della vicenda umana che si è sviluppata sull'arco dei millenni nel bacino mediterraneo e nel suo entroterra continentale: cosi piccolo se commisurato alla vastità del globo, eppure cosi decisivo, nel bene e nel male, per il destino dell'umanità. -
Ho sognato di essere me. Testo inglese a fronte
La poesia di Ron Padgett arriva al pubblico italiano attraverso un percorso atipico rispetto a quello canonico offerto dall'editoria di settore, in un certo senso scavalcandola e passando invece ""direttamente"""" attraverso le maggiori potenzialità comunicative del mezzo cinematografico. Sue, infatti, le sette poesie attribuite al personaggio del poeta-autista d'autobus interpretato da Adam Driver nel film Paterson di Jim Jarmusch, piccolo gioiello di delicatezza e di poesia (appunto) che ha anche contribuito a rilanciare la fama di uno dei maestri del cinema indipendente americano. Eppure negli Usa Padgett è un poeta piuttosto conosciuto, ha al suo attivo una ventina di libri, è tradotto in decine di lingue, ha vinto gran parte dei premi americani di settore ed è stato uno dei maggiori rappresentanti della seconda generazione della New York School. La presente pubblicazione, nata a margine della presenza del poeta al Festival """"La Punta della Lingua"""", intende cominciare a colmare questa lacuna editoriale contribuendo alla conoscenza di una voce che ha saputo trovare, con la misura e la nitidezza tipica di tanta poesia americana, un perfetto equilibrio tra tonalità ironiche e sapienziali."" -
La malattia e la morte raccontate dai grandi della letteratura
Nei libri di medicina la descrizione della malattia è fredda, asettica, oggettiva e necessariamente distaccata; nei romanzi prevale la soggettività ed è presente, soprattutto, la componente relativa al malato: è lui che descrive, dalla sua prospettiva, il dramma della malattia, della sua evoluzione, in alcuni casi, fino alla morte. ""La malattia e la morte raccontate dai grandi della letteratura"""" analizza, anche da quest'ottica diversa, il rapporto medico-paziente, il rapporto con i familiari, il contesto sociale nel quale si sviluppa ed evolve la malattia. È messa in risalto la presenza, nei romanzi, di temi di attualità come il fine vita, le terapie palliative, la terapia del dolore, l'approccio sociale e religioso al problema. L'autore ha voluto sviluppare su questo doppio binario la descrizione di alcuni quadri clinici presenti in romanzi noti."" -
Lada. Cronaca di un amore felice e fedele
Attraverso la storia dell’amore sbocciato fra la cagnetta Lada, abbandonata dai padroni ritornati in città alla fine dell’estate, e la vecchia e sola Aleksandra Egorovna, Timur Kibirov rappresenta la vita, con le sue gioie e i suoi dolori, vista dalla parte dei più deboli, ma sempre con salace ironia. L’azione si svolge nel villaggio di Pian delle Streghe dove, durante il resto dell’anno, vivono solo due anziane donne e due giovani uomini, personaggi eccentrici e bizzosi superstiti dell’Unione Sovietica, che divertono il lettore con le loro stravaganti vicende. Giocando soprattutto con i testi fondanti della letteratura russa, Puškin e Nabokov fra gli altri, e della letteratura anglosassone, Chesterton, Eliot, Auden, l’autore parla di campagna e di abbandono, ma anche della capacità dell’individuo di ritrovare valori fondamentali come la solidarietà e la capacità di saper sorridere di fronte alle infinite sorprese della vita. -
Giapponismi italiani tra Otto e Novecento
Stimolato dal tentativo, da un lato di verificare e approfondire alcuni temi già toccati nella mostra fiorentina ""Giapponismo. Suggestioni dell'Estremo Oriente dai Macchiaioli agli anni Trenta"""" del 2012, dall'altro di aprire il discorso su nuove realtà indagando aree geografiche, culturali e cronologiche rimaste fuori dalla ricerca avviata in quell'occasione, il presente volume raccoglie gli atti - ampliati e integrati - del colloquio """"Giapponismi italiani tra Otto e Novecento"""" organizzato presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa all'aprirsi del 2014. I nuovi studi qui presentati confermano che, a fronte del sempre più ricco filone di esposizioni e studi dedicati al Giapponismo internazionale, le ricerche sull'incidenza di questo fenomeno nel contesto artistico italiano possono rivelare ancora molte sorprese e scoperte poiché il Giapponismo fiorito nella nostra penisola - al contrario di un antico pregiudizio duro a morire - non solo è indubbiamente esistito, e in termini molto più precoci e articolati di quanto solo fino a qualche anno fa ci si potesse immaginare, ma che detti termini possono essere ravvisati anche ben oltre i primi decenni del Novecento, confermando così, anche sotto questo profilo, l'ampiezza di un problema che sembra aver rivelato solamente la punta di un iceberg fecondo di sviluppi ed approfondimenti ad oggi ancora imprevedibili."" -
Non santi ma uomini. Studi bonhoefferiani
Questo libro raccoglie dieci saggi in cui Alberto Gallas (1951-2003), profondo conoscitore di Dietrich Bonhoeffer nonché curatore dell'edizione italiana delle sue opere, ripercorre la vita e gli scritti del teologo protestante fatto giustiziare da Hitler. Frutto di una lunga attività di studio, questi saggi illustrano la costante attualità del pensiero di Bonhoeffer e la sfida che le sue opere continuano a porre alla teologia contemporanea a partire dal conflitto tra cristianesimo e modernità. -
Jerusalem
Alla fine dell'Ottocento, la quasi totalità del piccolo villaggio svedese di Nås si trasferisce a Gerusalemme per unirsi a una colonia fondata da una setta americana. Affascinata dalla ""follia romantica dell'impresa"""", la Lagerlöf va a trovarli per cercare di capire. Ne nasce un romanzo epico in cui trovano spazio i suoi temi più cari: il contrasto fra l'attaccamento alla terra e la nostalgia di un ideale, fra realtà e utopia. Nelle vicende dei protagonisti s'incarna quella ricerca di riconciliazione con se stessi e con il proprio destino che è di ogni essere umano.Negli ultimi anni dell'Ottocento la quasi totalità di un villaggio svedese, la piccola comunità di Nås, in Dalecarlia, si trasferisce a Gerusalemme, per unirsi a una colonia fondata da una delle innumerevoli sette americane ispirate a un ideale cristiano di uguaglianza, fratellanza e concordia, in millenaristica attesa del ritorno di Cristo. Che cosa ha spinto quella trentina di agricoltori benestanti a vendere le loro proprietà, lasciare le loro solide fattorie, lacerare le loro famiglie per vivere una vita di povertà in Palestina? Affascinata dalla «follia romantica dell'impresa», Selma Lagerlöf va a trovarli a Gerusalemme per cercare di capire. E quella che poteva essere la stravagante vicenda di uno sparuto gruppo di fanatici si trasforma nel romanzo in storia epica. È la famiglia Ingmarsson che fa da cuore al duplice dramma: da una parte lo sradicamento dalla terra e dall'altra la nostalgia di un ideale irraggiungibile nel contrasto fra utopia e realtà, fra la sognata città di Dio dalle mura d'oro e la Gerusalemme in cui «tutti si odiano e si combattono a maggior gloria di Dio». La vendita all'asta dei beni in patria è come la disgregazione di un mondo, ed è il momento in cui il protagonista, per salvarlo, compirà quel tradimento di se stesso che solo il sacrificio e la forza dell'amore potranno alla fine redimere. Così si realizza in Jerusalem il miracolo dei romanzi di Selma Lagerlöf, «l'unica narratrice di grande talento», come dice Marguerite Yourcenar, capace di «raggiungere coerentemente il livello di epica e di mito».COME COMINCIAEra un mattino d'estate, e un giovane coltivatore era uscito con l'aratro in campagna. Il sole splendeva, l'erba era umida di rugiada, e l'aria deliziosamente limpida e fresca; i cavalli ne sembravano inebriati, e tiravano l'aratro come un giocattolo. Non era il calmo trotterello solito, e il giovane doveva quasi correre per rimanere al loro fianco.Dove passava il vomere la terra si apriva nera, umida e grassa, e il giovane pensava lieto alla prossima semina della segale. E diceva fra sé:«Perché sono a volte così preoccupato, e la vita mi sembra tanto difficile? Non basta un po' di bel tempo e di sole per essere felici come in paradiso?»"" -
Repertorio dei matti della città di Milano
"Panzeri la spia marocchina si calava gocce pure di acido lisergico sulle zollette di zucchero. Era convinto che i genitori fossero delle spie inviategli dallo stato del Marocco. Girava in pigiama con uno spolverino antipioggia color cammello, sia d'estate sia d'inverno: parlava sempre sottovoce per non farsi sentire dal nemico. Talvolta non tornava a casa per giorni, dormiva in macchina. Capitava che i genitori, anziani, andassero a recuperarlo al parchetto per riportarlo a casa con lui che urlava e si dimenava inveendo contro lo spionaggio marocchino.""""" -
John Ford. Sfida infernale
Attraverso la fantasia cinematografica di John Ford rivive l'epica sfida all'OK Corral. Come in un diario leggendario si dipanano gli incontri tra personaggi quotidiani e miti ormai divenuti patrimonio comune. Il ritmo da sinfonia costruito dal regista in ""Sfida infernale"""" rende sublime una vita da ultima frontiera, ancora disperata e violenta. Il testo di Francesco Ballo indaga i modi e i metodi della messa in scena fordiana, il suo montaggio classico, la direzione degli attori: elementi che rendono """"Sfida infernale"""" un capitolo unico nella filmografia di Ford e in quella del cinema in generale."" -
Woody Allen. Manhattan
All'epoca della sua uscita ""Manhattan"""" riesce per qualche tempo a mettere d'accordo ammiratori e detrattori del regista e interprete Woody Allen. Lo stesso Andrew Sarris, vecchio vate della critica statunitense e denigratore giurato del comico newyorkese fin dai suoi esordi, definisce """"Manhattan"""" come l'unico """"grande film americano degli anni '70"""". Il segreto del successo del film - o almeno della sua fortuna critica - risiede senza dubbio nella sua capacità di fondere in un equilibrio nuovo, maturo e seducente, tutte le componenti dell'universo alleniano: una perfetta comunione tra umorismo verbale e visivo, tra commedia e dramma, amalgamati in uno stile personale e originalissimo che mette il senso dello spazio e del ritmo, del racconto e degli ambienti, dell'ombra e della luce, al servizio della visione del mondo di un autore che si è cercato a lungo, e ha trovato nel cinema la sua strada."" -
Il marketing gentile non convenzionale
Ogni esempio o aneddoto vorrebbe suggerire come essere più propensi alla gentilezza. Potranno aiutarvi a migliorare la vostra conoscenza al riguardo, oppure confermarvi ciò che sapevate già. Fa parte del gioco. La mia narrazione ha l'obiettivo di stimolare la vostra autostima o la vostra autocritica. Potrete così misurare il grado di gentilezza che applicate nei comportamenti quotidiani in famiglia, al lavoro, in società. Spero che il manuale sia in grado di rendervi consapevoli del vostro abituale rapporto con la gentilezza e possa contribuire a identificare gli ostacoli da superare per migliorarvi ed essere più felici, facendo così, anche più felice il prossimo. -
Selvatico e coltivato. Storie di vita bioregionale
"Normalmente non uso seggiole né tavoli. Sul pavimento della cucina, che è anche la stanza principale, c'è un tappeto per sedersi e per mangiare basta una piccola tovaglia per terra su cui appoggiare pentole e ciotola. I popoli che più sono vicini alla madre terra, al selvatico, siedono a terra a gambe incrociate. E così pure andare scalzo il più possibile, con meno vestiti possibili, il corpo a contatto con l'aria, con il vento, la pioggia, offrire il corpo agli elementi, prendere energia dagli elementi"""". Una raccolta di testimonianze diverse in risposta ad unico obiettivo: difendere la Terra dalla distruzione dei paesaggi e delle culture. Introduce il volume uno scritto di Gary Snyder." -
10 ottimi motivi per confessarsi dopo tanti anni
Georges Bernanos, scrittore brillante e fervente cristiano, parlando con alcuni amici fece questa confidenza: «Non vivrei neppure cinque minuti fuori della Chiesa Cattolica; e se venissi cacciato, vi tornerei subito a piedi nudi, in camicia e con la cenere sul capo e accetterei qualunque condizione per rientrare nella Chiesa». Perché? Perché solo nella Chiesa Cattolica poteva ricevere il perdono di Dio, del quale tutti abbiamo bisogno. Il profondo pensatore Søren Kierkegaard ha scritto: «Perché ci si possa veramente fidare di un uomo, si esige la sua parola. Anche Dio ci ha dato la Sua Parola: Cristo!». E Cristo, in mezzo alla nostra cattiveria, ha gridato: «Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno». -
Il mistero della Pasqua. Omelie delle Messe di Pasqua
La festa di Pasqua è la più importante di tutto l'anno liturgico. È una festa di luce: il Signore risorto c'illumina, mette nei nostri cuori un'immensa gioia, un'immensa speranza, e li riempie anche di amore. -
Bernard Lonergan, il metodo teologico, le scienze e la filosofia
Questo volume riprende e amplia gli interventi di un convegno tenutosi presso la Facoltà Teologica torinese nel 2005 sul metodo e il pensiero del gesuita canadese Bernard J. F. Lonergan, teologo, filosofo, metodologo ed epistemologo. Si è voluto presentare la feconda riflessione metodologica ed epistemologica del pensatore canadese, frutto di un'acuta intelligenza e di una vasta esperienza di insegnamento prima in Canada e poi all'Università Gregoriana di Roma. -
Berlino. In fuga dal muro. Storie e imprese spettacolari
Epiche, geniali, studiate o estemporanee. Così avventurose da sembrare romanzesche, tra dramma e commedia. Sono le fughe da Berlino Est. Dal 1961 fino alla storica caduta nel novembre '89, il Muro di Berlino non è stato solo il simbolo della guerra fredda, della divisione della Germania e dell'Europa, ma anche lo spettatore di storie e imprese di uomini assolutamente normali che tentarono di riprendersi la vita superando quella barriera, inviolabile come una montagna, con la forza dell'immaginazione e del desiderio di libertà. Alcuni di loro pagarono con la vita, ma molti riuscirono nell'impresa. Queste pagine raccontano le fughe più spettacolari e assieme più genuinamente umane. ""Non volevo rimanerci neanche sottoterra a Berlino Est. L'ultima parte della vita almeno la volevo vivere da uomo libero"""" (Max Thomas)."" -
Piccoli vegetali
Come cresce una pianta? Qual è il segreto della vita vegetale? Siamo abituati a osservare il verde nel cortile della scuola, in un prato, in un parco, in un bosco, ma non sappiamo, a volte, spiegare tali fenomeni, soprattutto ai bambini. Il volume propone percorsi di osservazioni e attività che stimolino l'attenzione dei più piccoli, suggerendo un'interessante mediazione tra ciò che essi sanno e guardano e ciò che insegna la biologia. Esperienze che vogliono abituare i bambini a percepire il mondo in tutta la sua complessità e a interpretarne i meccanismi nascosti.