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L' enneagramma della ferita originaria
L'Enneagramma, raffigurato come un cerchio che include un triangolo intersecante una figura a sei lati, è oggi il sistema interculturale più efficace per lo sviluppo personale e la crescita professionale. Utilizzato come una sorta di mappa, presenta ai suoi vertici i nove tipi di carattere, gli enneatipi, caratterizzati da specifici modelli mentali, emotivi e sensoriali. Conoscere i tipi di carattere può essere di grande utilità a chiunque, poiché permette di comprendere meglio le dinamiche che ci guidano nelle scelte fondamentali dell'esistenza e perfino nei singoli momenti della vita quotidiana. Questo saggio promuove l'idea che il carattere individuale sia frutto di una scelta creativa di tipo adattativo che ogni essere umano ha posto in essere per interagire al meglio con l'ambiente in cui è cresciuto. Il lettore che saprà seguire il percorso qui proposto potrà conoscere le modalità di attuazione che portano alla definizione dei nove tipi e quindi sarà in grado di verificare se alcune di esse gli sono familiari e in che modo hanno contribuito a forgiare la sua personalità. L'Enneagramma della Ferita originaria si rivolge sia ai neofiti sia a coloro che già conoscono i tipi e le loro caratteristiche. Inoltre, grazie a numerosi esempi tratti dalla storia e dal mondo della letteratura, del cinema e del teatro, ogni lettore potrà agevolmente ricostruire una mappa precisa dei nove enneatipi. -
La Bibbia druidica. Il reale scenario geografico europeo nell'Antico Testamento
Siamo davvero certi che le vicende narrate nella Bibbia si siano svolte in Medio Oriente? Tutto ebbe effettivamente inizio nella cosiddetta Mezzaluna Fertile? La teoria dell’autore del presente volume è un’altra. Attraverso un attento e meticoloso studio e ripercorrendo la storia di Abramo, Mosè, Giosuè, Davide e Salomone, viene qui ricostruito il reale scenario geografico degli eventi biblici a partire dalla Groenlandia, per proseguire poi nel Doggerland (porzione di continente europeo oggi sommerso dal Mare del Nord) e nelle isole britanniche, fino a toccare due storiche regioni francesi, l’Alvernia e l’Alsazia. -
ABC a chiare lettere. Ediz. a colori
"ABC a chiare lettere"""" è un originale alfabetiere che presenta ogni lettera fustellata e riprodotta in grande formato. Ad ogni lettera è poi dedicata una pagina con una parola-guida illustrata e una pagina con cinque parole che iniziano ognuna con la lettera presentata, seguita ogni volta da una vocale differente. Età di lettura: da 3 anni." -
Antonio Labriola. Filosofia della praxis e impegno politico e civile
Il volume raccoglie - parzialmente modificati, ove necessario, nella forma, ma non nei contenuti - alcuni lavori sul pensiero di Labriola già pubblicati in riviste o in opere collettanee. Oltre ai temi connessi alla concezione del diritto e dello Stato - argomenti classici, ma non sufficientemente approfonditi nel dibattito storiografico - sono riproposti all'attenzione del lettore alcuni aspetti del pensiero del filosofo cassinate che possono stimolare ulteriori sviluppi e approfondimenti, come quelli relativi alla teoria dell'epigenesi nella conoscenza storica e alla sua ricaduta sulla visione filosofica ed etica del pensiero contemporaneo, oppure ancora il problema dell'utopia, analizzato non solo in rapporto o in contrapposizione all'ideologia, ma come possibile modalità di comprensione del processo storico. Infine, Pensiero unico e globalizzazione, che conclude la raccolta, rappresenta il tentativo, appena accennato, di includere Labriola tra i pensatori critici, ante-litteram, della Weltanschauung trionfante nella odierna società globalizzata unificata dalla legge del mercato. -
Di là dal tramonto
Nel 1937, Francis Scott Fitzgerald è un uomo in crisi, minato dall'alcol, ormai lontano dai successi che, negli anni Venti, ne avevano fatto lo scrittore più promettente della sua generazione. La salute lo sta abbandonando, la moglie Zelda è ricoverata in una clinica per malattie mentali e la sua situazione finanziaria, ogni giorno più tragica, gli impone di tentare la sorte a Hollywood come sceneggiatore. Intervallato da flashback sospesi tra nostalgia e dolore, il romanzo segue Fitzgerald dal suo arrivo alla mgm all'innamoramento per la giornalista Sheilah Graham, al lavoro incessante per completare la sua ultima opera, L'amore dell'ultimo milionario, e dedica pagine commoventi al suo disperato tentativo di mantenere una sembianza di vita familiare con Zelda, ormai assente, e con la figlia Scottie. Nelle pagine di O'Nan, la traiettoria letteraria di Fitzgerald e l'Età dell'oro di Hollywood prendono vita attraverso una straordinaria e credibile galleria di personaggi – da Dorothy Parker ed Ernest Hemingway a Humphrey Bogart e Irving Thalberg – ma soprattutto attraverso la voce, i pensieri, lo sguardo di un uomo complesso, diviso tra la passione e il rimpianto, il talento e lo spreco di sé. -
L'arte queer del fallimento
Ci avevano promesso che saremmo stati dei vincenti. Ci avevano indicato gli obiettivi- i soldi, la famiglia, il potere, l'eccellenza - e la strada, fatta di determinazione, sudore della fronte e pensiero positivo: se cadi rialzati, prova ancora e ancora; ci siamo rialzati e abbiamo visto che a cadere era il mondo intorno a noi. Mai come in questi anni è diventato chiaro che l'idea di successo che avevamo in mente è una condanna e che tra volere e potere c'è di mezzo il capitalismo, con tutte le disuguaglianze (e le catastrofi) che si porta dietro. Dobbiamo dunque ridisegnare quell'idea? Dare al termine successo significati nuovi? Jack Halberstam, tra i più noti e originali teorici queer in circolazione, propone una via più radicale e ci guida nell'affollato mondo dei perdenti: lì dove smarrire la strada, non sapere, dimenticare ed essere dimenticati, essere sconvenienti e indecorosi, indisciplinati e improduttivi (tutte cose che le persone queer hanno sempre fatto particolarmente bene) si rivelano strategie possibili per stare al mondo. Correndo il rischio – anzi inseguendolo – di non essere preso sul serio, Halberstam si muove tra teoria alta e bassa, si concede virate controintuitive e disgressioni, si addentra negli «archivi di cose stupide» ricercando forme di conoscenza lontane dal rigore delle discipline. Accade così che in queste pagine vivano insieme Gramsci e SpongeBob, Jamaica Kincaid e il pesciolino Nemo, Saidiya Hartman, Tom of Finland, Valerie Solanas e un'armata di galline in fuga dal pollaio: con loro, Halberstam ci invita a pensare altrimenti, a sperimentare nuove alleanze, a preferire l'ombra alla luce piena, l'illeggibilità al riconoscimento. A desiderare un mondo in cui nessuno ce la fa da solo e nessuno viene lasciato indietro. -
L' amore dell'ultimo milionario
Ultimo romanzo di Fitzgerald, rimasto incompiuto e tradotto per il cinema da Elia Kazan, L'amore dell'ultimo milionario è la storia di un produttore cinematografico di Hollywood, Monroe Stahr (interpretato nel film da Robert De Niro), figura dichiaratamente ispirata a quella di Irving Thalberg, golden boy della mgm dal 1924 al 1936. Stahr è un self-made man autoritario ma illuminato, geniale nelle intuizioni che guidano il suo lavoro. Ha la patina dell'eroe romantico, non tanto per il modo in cui sopporta il peso delle responsabilità, quanto perché una malattia fatale allunga su di lui l'ombra della tragedia. Vedovo della diva Minna Davis, s'innamora di una donna umile e sensuale, mentre sullo sfondo della depressione economica combatte una battaglia cruenta per il controllo della casa di produzione in cui lavora. Già pubblicato con il titolo Gli ultimi fuochi, in una versione infedele e rabberciata, L'amore dell'ultimo milionario viene ora riproposto con la cura filologica e il rigore che spettano di diritto a un maestro del romanzo del Novecento. Monroe Stahr emerge da queste pagine incompiute come l'ultima incarnazione dell'eroe fitzgeraldiano, dopo Jay Gatsby e Dick Diver. Nella malattia che lo opprime, ma che non gli impedisce di aprirsi a un nuovo amore e di lottare per la propria arte, non è peraltro difficile intravedere un autoritratto commovente e autunnale dello stesso scrittore, e degli ultimi, sofferti anni della sua breve vita. -
Improvviso il Novecento. Pasolini professore
«Mi alzo alle sette, vado a Ciampino (dove ho finalmente un posto insegnante a 20.000 lire al mese), lavoro come un cane (ho la mania della pedagogia), torno alle 15, mangio e poi...». È il 1952, e Pier Paolo può dedicarsi alla letteratura solo «poi», nel tempo libero dall'insegnamento,. Attorno agli anni ciampinesi di Pasolini e ai ricordi dei suoi alunni e dei suoi amici (Bertolucci, Cerami, Pivano) – quei primi anni Cinquanta in cui nasceva Ragazzi di vita – Meacci costruisce un libro che è al contempo saggio, reportage, diario di viaggio e racconto, e in cui trova posta un'intera teoria di figura del nostro Novecento (e non solo): Totò, Fellini, Hemingway, gli sfollati del dopoguerra, Mizoguchi, il Vangelo, Mantegna, le tradizioni contadine, Simone Martini, il comunismo, Anna Magnani, Goldrake e Happy Days, l'America, Roma, il terremoto del Friuli, la grande poesia, la «scomparsa delle lucciole». -
La costruzione dell'identità
L'identità è un compito impegnativo. Anzitutto perché, ogni volta che si cerca di definirne le componenti, ci si imbatte in qualcosa di analogo a quando un biologo osserva una cellula al microscopio: appena, manovrando l'obiettivo, riesce a mettere a fuoco una struttura, deve rinunciare a vederne altre, che man mano si sfocano e indietreggiano per poi svanire del tutto. Ma soprattutto perché oggi, in un mondo mutevole e liberato dai ruoli assegnati dalla tradizione, dalla famiglia e dall'assetto sociale, l'individuo sperimenta una fatica nuova nel realizzare la propria identità in maniera autentica e senza perdere sé stesso. Sfuggente e polimorfa, l'«identità» si vuole da un lato permanente e stabile, nonostante tutte le trasformazioni, le influenze e gli scossoni cui è sottoposta. Ma dall'altro è irriducibilmente (e fecondamente) porosa, permeabile alle sollecitazioni dell'Altro. Che tenti di radicarsi nella famiglia, nella comunità sociale o politica, nel corpo, nel genere, nella sessualità o nei vasti territori dischiusi dal mondo virtuale, l'identità si configura al contempo come ricerca di una continuità sicura in cui riconoscersi e come esplorazione e superamento di confini percepiti di volta in volta come obsoleti, vincolanti, malfermi. Forte di moltissima esperienza clinica e di competenze teoriche che ha continuato ad aggiornare nel tempo, Anna Oliverio Ferraris ci racconta in questo libro questa sfida difficile e decisiva. Cercando di mostrarci le ragioni e gli argomenti di una verità preziosa: che la costruzione dell'identità è simile alla costruzione della memoria, con cui va di pari passo. Un impegno che dura tutta la vita. -
La filosofia di Spinoza e il duello con Schopenhauer e Nietzsche
Questo libro si apre con una presa di posizione incendiaria di storia intellettuale. Spinoza è la figura più importante dell'età moderna; la sua Etica ne è il sistema filosofico più potente; e il rapporto tra i sistemi di pensiero di Nietzsche e Spinoza rappresenta la chiave di lettura decisiva della modernità. L'età moderna, spiega Giametta, è stata condensata nella sua essenza dalla filosofia di Spinoza. Attorno a questa si muovono due riflessioni capitali. Quella di Nietzsche, che Giametta definisce il «compimento dell'età moderna». E quella del suo «unico grande maestro», Schopenhauer, al contempo «perfetto antidoto» di Nietzsche e approdo finale della linea collaterale indiretta dell'età moderna, quella di carattere scettico. Giametta scioglie la sua tesi nelle pagine di questo testo breve e appassionato, che ha la forza e l'ambizione non di una «semplice» interpretazione storiografica, ma di una vera e propria filosofia della storia. -
Orient
Orient, Long Island. In questo paradiso marittimo abitato dalle stesse famiglie da molte generazioni, arriva un giorno lo sconosciuto Mills, ospite, in cambio di lavoro, di un signore che possiede una bella casa di famiglia da sgombrare dopo la morte dei genitori. La comunità locale lo accoglie con diffidenza, tanto più che presto, uno per volta, si cominciano a rinvenire numerosi corpi senza vita. Mills, con l'aiuto di Beth, ex artista, decide di indagare su una pista parallela a quella della polizia, determinato a capire chi e che cosa c'è dietro il mistero, in una corsa contro il tempo prima che la piccola cittadina finisca per distruggerlo. -
L' ultima favola russa
È con verve straordinaria, e un punto di vista originalissimo, che Francis Spufford racconta la storia dell'Unione Sovietica tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Una serie di personaggi veri e inventati, giovani scienziati brillanti, strateghi di partito, normalissime famiglie, coppie di innamorati, si muovono sullo sfondo di vicende storiche ben documentate per darci il quadro generale di un periodo intricato, spesso falsato dalla propaganda politica: la corsa dell'«economia pianificata» in gara con quella americana per il primato di ricchezza e progresso. L'autore racconta la storia di un'idea con un tono leggero, spesso ironico: il dramma di un popolo che crede nelle favole prende forma senza bisogno di enfasi, di scene tragiche. -
Psicopatologia della prima infanzia. Vol. 3: Il bambino, la famiglia e le istituzioni.
A quasi un secolo dalle rivoluzionarie affermazioni di Freud sull'importanza delle vicende infantili per l'equilibrio psichico dell'adulto, esiste oggi un enorme interesse per le fasi più precoci della vita del bambino, dalle prime settimane della sua esistenza intrauterina al primo-secondo anno di vita. Il volume affronta numerosi temi che nel loro insieme documentano l'attività clinica e di ricerca in questo settore, che coinvolge più discipline: pediatria, genetica, psicologia, psicoanalisi, sociologia, epidemiologia, etologia, neuroscienze. -
Curare il bambino
Il volume presenta una rassegna delle terapie (psicologiche, fisiche e farmacologiche) dei lattanti, dei bambini e degli adolescenti, effettuabili nella pratica privata o in contesti pubblici quali ad esempio i day hospital, per disturbi che si manifestano in situazioni familiari, istituzionali o scolastiche. Le tecniche e gli interventi proposti si ispirano a una scuola prestigiosa in campo internazionale, quella di Ginevra, oggi riconosciuta come la più autorevole per quanto riguarda lo studio e il trattamento dei bambini anche piccolissimi e delle coppie madre-bambino. -
Metodi di psicofisica e scaling unidimensionale
La psicofisica è una disciplina che studia e misura gli eventi psicologici, dalla percezione visiva a quella tattile, traendone leggi di carattere generale, con una metodologia scientifica pura, quella fisica. Evolutasi nello scaling, la psicofisica ha contribuito allo sviluppo dei metodi di misurazione oggettiva nei numerosi campi di interesse della psicologia e in quelli di altre scienze. Il volume introduce storicamente le leggi della psicofisica, i metodi della psicofisica classica, la teoria della detenzione del segnale, i metodi di scaling unidimensionale. Le appendici completano la trattazione con riferimenti alla teoria della misurazione, cenni di analisi matematica e di geometria analitica e analisi della varianza. -
La bottega della psichiatria. Dialoghi sull'operare psichiatrico a vent'anni dalla Legge 180
A vent'anni dalla legge 180, che ha trasformato in Italia l'assistenza psichiatrica e la stessa psichiatria, il volume contribuisce a tracciare un bilancio e a indicare orientamenti futuri; nello stesso tempo, intende promuovere la dimensione del dialogo, ma anche lo studio, l'aggiornamento, la riflessione, come costitutivi della prassi psichiatrica. -
Psichiatria prossima. La psichiatria territoriale in un'epoca di cri si
La crisi di cui parla il sottotitolo non va intesa in senso negativo: quello che la psichiatria oggi vive è infatti un periodo di grandi prospettive. La recente aziendalizzazione dei servizi sanitari impone un attento esame della situazione, non tanto sul piano politico, quanto piuttosto su un piano dinamico. Emergono nuove categorie di disagio e di sofferenza, con nuove modalità di presentazione del bisogno da parte dell'utenza. Il libro, con un linguaggio a tratti provocatorio, presenta una critica serrata dell'attuale funzionamento dei servizi psichiatrici pubblici, ed è un'occasione di riflessione per quanti operano in questo campo, oltre che di stimolo a una rifondazione teorica della psichiatria territoriale. -
Lavorare in psichiatria. Manuale per gli operatori della salute mentale
Questo manuale si propone come testo base per tutti coloro che operano in campo psichiatrico. Di concezione innovativa e di taglio decisamente pratico, non è ordinato sistematicamente per patologie ma, in una visione trasversale, ripercorre in modo esaustivo un panorama estremamente variegato di strategie di intervento, attività, esperienze quotidiane e problemi, presentando gli scenari, gli strumenti utilizzati, le diverse professionalità con cui oggi la psichiatria affronta i bisogni, i disagi, le patologie e le situazioni conflittuali nelle diverse età della vita e nei diversi contesti sociali e familiari. -
Mente e corpo. Dai dilemmi della filosofia alle ipotesi della neuroscienza
Tramontata la fiducia in una spiegazione comportamentistica, un gruppo di filosofi australiani propose negli anni Sessanta una teoria dell'identità tra stati mentali e stati fisici cerebrali. Contro questi materialisti si levarono ben presto le voci dei funzionalisti con la tesi che la mente non è realizzata fisicamente, ma svolge le funzioni del programma di un computer. Il funzionalismo, però, non è riuscito ad affermare una terza via tra riduzionismo e dualismo. La fine degli anni Settanta ha visto poi l'ingresso delle neuroscienze in un dibattito che era stato tipicamente filosofico. La prospettiva adottata in questo volume auspica una limitazione delle pretese della neurofisiologia, senza incorrere nel dualismo. -
Questioni italiane. Demonologia, antropologia, critica culturale
La prospettiva da cui l'autore osserva qui alcuni tratti della società italiana è quella di una sostenuta critica culturale. L'antropologo non esplora, in questo caso, l'esterno del sistema cui appartiene, né implode al suo interno, in una zona oscura dove imprevedibilmente si abbarbica un'irriducibile alterità; si muove lungo una zona di margine, di confine, di contatto culturale e di dialettica sociale. Si sofferma sia su alcune questioni teorico-metodologiche della disciplina, sia su alcuni aspetti della vicenda italiana, con l'intento di restituire modi peculiari di documentare e rappresentare l'alterità.