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Carmen Capatti. Una vita per gli altri
Carmen Capatti è stata una protagonista della stagione che ha riscritto la storia della provincia ferrarese (e non solo) nella seconda metà del Novecento. La sua testimonianza è raccolta nelle interviste a Daniele Civolani, completate con il contributo di Marco Turchi, infine integrate con citazioni e note allo scopo di meglio inquadrare il contesto e di cucire la sequenza degli avvenimenti narrati in prima persona. «Siamo consapevoli di avere avuto alle spalle una generazione di dirigenti politici e sindacali di grande valore. Il racconto che ce ne dà Carmen Capatti in questo libro-testimonianza è, insieme, un affresco collettivo dettagliato e un percorso di militanza individuale continuo e coerente in cui si mescolano conoscenza diretta, capacità di dialogo e coerenza» (dalla prefazione di Gaetano Sateriale). Il volume è corredato da un ricco apparato di immagini rare o inedite. -
Svisceratissimi e sens'esempio. La storia d'arte e d'amore tra Giovanni Coli e Filippo Gherardi, pittori lucchesi nell'Italia del Seicento
«Le mani di Giovanni erano quelle di Filippo, il viso e il corpo di Filippo erano quelli di Giovanni. Non ricordavano da tempo una situazione di così profonda intimità e la interpretarono come un nuovo inizio. Un nuovo principio umano e artistico». Giovanni Coli e Filippo Gherardi sono due artisti che si fanno largo nella temperie della seconda metà del Seicento. Prima a Lucca dal pittore caravaggesco Pietro Paolini, poi a Roma da Pietro Berrettini da Cortona e infine a Venezia, prima del definitivo ritorno a Roma e Lucca. Malgrado tentativi di avvelenamento e attacchi di pirati saraceni, riescono ad affermarsi e i loro segni sono tuttora ammirabili: i quadri della Biblioteca di San Giorgio Maggiore a Venezia, le tele di Santa Croce dei Lucchesi e gli affreschi di Palazzo Colonna a Roma, la decorazione del catino absidale della Cattedrale di San Martino a Lucca, oltre a numerosi lavori per prestigiose committenze private. Però Giovanni e Filippo sono anche due adolescenti che crescono e diventano uomini insieme, in un percorso affettivo e passionale che dovranno tenere segreto ma che, al contempo, vorranno testimoniare per l'eternità. -
Per le vie di Ferrara. Edicole devozionali mariane e simboli religiosi
Ferrara è una città di piccole dimensioni, la cui cinta muraria - tuttora esistente - è percorribile a piedi, di buon passo, nell'arco di una mattinata. Camminando per le sue strade e i suoi vicoli, l'occhio si posa su dettagli sempre nuovi. Può trattarsi di un cornicione, di un bugnato in una sede inaspettata, di un riflesso del sole sui ciottoli, di un'inferriata dai disegni inconsueti. O di un'immagine devozionale... Trent'anni fa vennero censite 137 immagini mariane in tutto il territorio cittadino, entro e fuori le mura. Per questa breve rivisitazione l'autrice Daniela Fratti ne ha individuate, in un percorso aggiornato e originale, 84 solo entro la cinta muraria. Pagine - documentatissime e mai paludate - che hanno il pregio di non trascurare altre immagini devozionali ferraresi 'intra moenia' di pregevole bellezza e fattura. Volume con schede e fotografie a colori. Prefazione di Diane Yvonne Ghirardo (University of Southern California). -
Universo di noi
Roberto Casini scrive nella prefazione: «C'è bisogno di dire di più?! Più di quello che le poesie stesse ci raccontano? Più di quello che si prova leggendo i versi di Sofia Ilacqua? C'è spessore, intensità, vigore; tutto raccolto intorno alla Passione, che è la forza, il fulcro, il centro, il motivo per cui...». ""Universo di noi"""" è il libro d'esordio della giovane autrice ferrarese."" -
Pensieri sospesi
«Era appena iniziato un capitolo nuovo, il primo anno di superiori che ha smosso troppi pensieri che erano lì pronti ma ancora in sospeso. Tutto forse è lì immobile pronto ad esplodere casualmente sempre nel momento sbagliato. Mille emozioni e scelte si sono presentate tutte in un colpo, insieme. Forse insegnandomi per la prima volta a vivere davvero». Il libro è corredato di suggestive fotografie in bianco e nero, opera dell'autrice stessa. -
Dino Tebaldi e altri scritti
«Ho conosciuto Dino Tebaldi, il maestro Dino Tebaldi, l'insegnate d'Italiano presso il carcere di Ferrara. Ancora: il pedagogo soccorritore degli zingari di Ferrara, il giornalista e il tipografo. Di più: scrittore e storico, romanziere e saggista. Geniale uomo d'infinita e semplice cultura perché modesto e umile servitore dell'altro e di tutti noi. Seduto vicino al tavolo della cucina; lo vedo ancora, mentre cerca di aprire le buste di plastica che contengono alcune penne - rigorosamente ad inchiostro verde -, i suoi quaderni per scuole elementari chiusi con elastici; la mano trema certamente per la voglia di lavorare e farmi vedere l'ultimo scritto. E sento la sua voce affaticata e cambiata dalla malattia che m'incoraggia, se possibile, a correggere lo scritto per poi stamparlo senza fretta! Così - dopo la mia testimonianza - troverete gli ultimi scritti di Dino Tebaldi: pensieri che parlano della sua vita, della Pace, del Destino e... infine egli stesso parla della morte. Considerazioni personali dalle quali si capisce la persona Dino Tebaldi; in modo particolare nel suo ultimo periodo di vita.» (Francesco Pozzati). -
La Terra delle meraviglie. Teatro e musica tra Ville e Delizie
Il lettore-spettatore percorrerà un viaggio dove potrà scorgere - tra Ville e Delizie - la bellezza frugale o febbrile, l'estro e i dirompenti sensi che legano lo spartito alla partitura delle nostre esistenze. Queste pagine vogliono essere una riflessione sulla ricerca del sapere e uno studio sulla genesi dell'arte nelle sue espressioni teatrali e musicali, in una terra, quella italiana, modellata dalla civiltà dell'uomo. Da un teatro palladiano al concerto delle dame, da un pirotecnico spettacolo rinascimentale alla melodia polifonica, dalla tragedia greca alla compagnia dei Bardi, dal 'recitar cantando' al Paese del melodramma, il suono e il ritmo si fonderanno con l'inchiostro per plasmare l'essenza della musica e scandirne le diverse virtù ('ethos') tra uomo e natura, 'mousiké' e 'oikos'. Suoni, visioni e conoscenza come momenti per avvicinarsi delicatamente al mistero della voce umana che prende sembianze diverse: ora lamento amoroso e inno, ora rappresentazione teatrale e finzione, ora maschera e segreto. 45 contributi, 42 autori (docenti universitari, studiosi, musicologi). Tavole fuori testo a colori. Prefazione di Marco Dorigatti, University of Oxford. -
Il padrone. Storia di una manipolazione, storia di una tragedia
Roma, via della Magliana, 29 maggio 2016. Sara Di Pietrantonio era il suo nome ed è morta ammazzata dall'uomo che diceva di amarla, prima strangolata e poi data alle fiamme. E lasciata bruciare sull'asfalto, al buio e in solitudine, qualche ora prima dell'apparir dell'alba. Come un fagotto abbandonato. Aveva 22 anni. L'avvocato, come un inviato in zona di guerra, si ritrova spesso sul fronte del processo a misurarsi con storie di vita, d'amore e di morte. Ci sono vicende che, più delle altre, lasciano il segno, un marchio a fuoco capace di toccare le corde più profonde dell'animo umano. Questo libro racconta quella di Sara e Vincenzo, che potrebbe iniziare con ""c'era una volta"""", come nelle favole. La loro però non è una favola, è un fattaccio da titoloni sui giornali di cronaca nera. È un legame finito male, nel peggiore dei modi. Come tanti, come troppi. Queste pagine non sono solo il racconto di un femminicidio, ma molto di più: sono la cronaca di una manipolazione affettiva, una violenza che spesso non lascia lividi visibili. Perché molti non sanno di essere manipolati o manipolatori, molti sottovalutano, pochi capiscono, pochissimi chiedono aiuto."" -
Il cocchiere del diavolo. Una maledetta storia sul Po
A Ponte Vecchio, un borgo della Bassa emiliana tranquillo e dimenticato da Dio, viene ripescata dalle acque una grossa e antica macina da mulino, che trasuda liquido rossastro. Prospero Molinari, imprenditore sospettato di condurre affari illeciti con la navigazione sul Po e con le escavazioni abusive, asporta la macina dalla piazza dove è stata esposta. Da questo momento si sussegue, in poche settimane, un'inspiegabile catena di tragedie senza precedenti: tutti i compaesani precipitano in un mesto sconforto. E iniziano a parlare della maledizione della macina. Guido Sabbatini, professore in pensione appassionato di storia locale, e Giuseppe Dossi, studente universitario, si interessano del misterioso oggetto. Così, spulciando carte polverose e sconosciute in un palpitante viaggio da Ferrara a Roma, tra cripte buie, libri bruciati, preti allucinati, archivi comunali e vaticani, i due si imbattono in una terribile vicenda, realmente accaduta a Ponte Vecchio sul finire dell'XI secolo, con protagonisti una macina di granito rosso e un mugnaio... -
Inferno dentro
Roma è ricca di storia, splendore, arte, ma anche di piccoli e grandi orrori quotidiani. Lo sa bene Rolando Lanzi, ispettore di polizia esperto, ostinato e ribelle, quotidianamente alle prese con prostituzione, bande di quartiere, omicidi efferati e lo squallore delle periferie della capitale. Da anni Rolando conduce indagini non autorizzate sul caso archiviato della morte di sua moglie, Marzia, scomparsa in circostanze misteriose. Una svolta inaspettata lo porterà a immergersi nel lato più oscuro della città, tra le sette esoteriche più radicali, in una strada spianata tra Roma e l'Inferno stesso, dove la caparbietà non sempre è sufficiente per salvare l'anima. -
La prescelta
Grandi cataclismi su scala globale, un intero pianeta coinvolto in fenomeni di devastazione senza precedenti: una condanna che grava sulle vicende umane. Quando sta per incombere il rischio definitivo della dannazione, ecco però ergersi un messia con l'ingrato compito di traghettare l'umanità verso una nuova forma di salvezza: Elizabeth. Il suo viaggio la porterà a conoscere un insospettabile mondo sotterraneo, abitato da un'antica civiltà foriera di ignote minacce ancestrali, mentre le autorità ufficiali brancolano nel buio. L'infinita lotta tra il Bene e il Male si incarna in questa nuova battaglia per la salvezza, con la consapevolezza che la propria vicenda sia sempre legata al destino di tutta l'umanità. -
Nel ruggito della spiaggia scossa dalle onde. Antologia pirata
Edgar Allan Poe, tra moltissime tematiche trattate, non seppe resistere al fascino inquietante del crimine e delle storie piratesche. Diversi sono i racconti e le poesie dall'animo tipicamente ""losco"""" dell'autore americano perfettamente inerenti alle storie fin qui presentate all'interno della collana Settemari, tra cui un racconto straordinario come """"Lo scarabeo d'oro"""", del 1843, che descrive il ritrovamento del tesoro del pirata William Kidd (1645-1701), personaggio storico a cui lo stesso Daniel Defoe dedicò un intero capitolo della sua opera (nel secondo volume della Storia generale dei Pirati). Questa è una sorta di mini-antologia, tesa a dare in poche pagine un quadro il più completo possibile della poetica di uno dei più grandi e influenti scrittori americani."" -
Pesci di città
Elsa è il simbolo di una generazione sofferente e un po' perduta. In Italia vive nella frustrazione, convinta di aver buttato anni di vita tra studio ed esperienze lavorative inutili; per questo si trasferisce a Parigi, in cerca di un nuovo inizio, o forse di un vero e proprio inizio: il sogno borghese che tanto critica ma a cui in fondo aspira. Nella metropoli, però, Elsa dovrà confrontarsi con un luogo alieno, dove la bellezza dell'umanità si distrugge e si impone con veemenza allo stesso tempo. ""Pesci di città"""" è il racconto del disagio di un'epoca e di una generazione che non ha riposo. Un mondo in cerca di definizione e senso d'appartenenza, un vuoto condiviso tra gli esasperati che scappano all'estero, i resilienti in lotta con la quotidiana frustrazione e coloro che tornano a casa dopo un tentativo di fuga mancato."" -
Ritorno a Valverde
Come gli steli della ""Freesia alba"""", le osservazioni e i ricordi della vivaista-giardiniera Ester Cappadonna spuntano esuberanti dalle saie, le canalette sopraelevate che irrigavano gli agrumeti. Portano la grazia e il profumo dei fiori, ma restano annidati nelle fessure delle pietre laviche. Non si lasciano strappare facilmente, testimonianza a loro modo di un tempo personale e di una certa Sicilia. Almeno quella di Catania e dei suoi giardini e del loro alfabeto di piante semplici, tenaci, indistruttibili. Nel riconoscerle e ricoltivarle si articola il doppio ritorno di Ester: quello alla terra della sua infanzia e all'identità e allo stile di un territorio."" -
Babaman uragano rasta
Uno dei fenomeni underground più discussi degli ultimi anni si racconta in un libro. La storia di Massimo Corrado, al secolo Babaman, paladino del reggae rastafariano militante, è una delle più curiose e affascinanti vicende umane e artistiche degli ultimi decenni. Cresciuto in una famiglia povera e minata dall'assenza paterna, dopo anni passati a sbattersi fra lavori sottopagati e le prime rime rappate per un pubblico che di fatto ancora non c'era, trova la sua dimensione dopo essersi trasferito a Madrid, quando si imbatte in un gruppo di rastafariani. Convertitosi al credo rasta, da esso trae ispirazione e, in pochi mesi, trasforma la sua musica e le sue liriche in messaggi intrisi di spiritualità, riferimenti biblici, fede incrollabile e positività. Nonostante amici e colleghi gli consiglino di parlare di tematiche più accattivanti, Babaman se ne frega, va avanti per la sua strada e - cantando l'amore per Jah, la lotta per la libertà e dichiarando guerra alla corrotta Babylon - ottiene un successo inaspettato. In questa biografia senza filtri né censure, l'artista milanese insieme a F.T. Sandman - stradaiolo poeta e scrittore che ben conosce le rasta motivation - racconta la sua complessa vicenda umana, una storia di fame, lavori saltuari, scelte controcorrente e grande motivazione. La stessa motivazione che oggi l'ha portato a riempire i locali di tutta Italia e ad essere uno degli artisti reggae più apprezzati di tutto il panorama nazionale. -
Manja ganja. 80 prelibate ricette a base di canapa
Finalmente in Italia un ricettario per una delle piante più curative (e proibite) sulla faccia della Terra. Seguite la mano esperta di Epìsch Porzioni mentre vi introduce a un ricettario tutto da scoprire. Addentratevi nelle preparazioni base, i burri, gli oli. Tuffatevi a piene mani negli antipasti e sperimentate i primi. Assaggiate gli intingoli che Epìsch ha in serbo per voi, frutto di una ricerca di anni nel campo delle alternative al proibizionismo e delle politiche di riduzione del danno. Ogni ricetta viene spiegata passo per passo, e ricordandosi di seguire le dovute precauzioni e dosaggi sensibili. -
L' abito delle mani. Viaggio nel mondo della guanteria in forma di racconto. Ediz. multilingue
La presente opera, frutto della creatività del giornalista Franco Biancacci e basata su un'idea di Alberto Merola, artigiano-imprenditore leader della storica azienda Merola Gloves, ripercorre la storia del guanto attraverso un viaggio che parte dalla mitologia greca per snodarsi lungo un percorso in cui si incontrano grandi nomi della Storia, dell'arte, della letteratura e dello spettacolo: da Cleopatra a Giovanna D'Arco, da Elisabetta I a Oscar Wilde, da Giorgio De Chirico a Michael Jackson... Una particolare attenzione è dedicata alla storia della Merola Gloves, le cui radici affondano nel mondo dell'artigianato partenopeo di fine Ottocento e i cui guanti sono stati indossati da grandi dive come Audrey Hepburn, Rita Hayworth, Nicole Kidman e Kate Winslet. All'interno del volume è presente anche la traduzione in lingua inglese. -
Spia suo malgrado
Conteso dalle agenzie di spionaggio di mezzo mondo, sedotto dalle donne più belle e tentato da ex spie corrotte... né sesso, né denaro potranno però distogliere Agostino dalla sua unica missione: far breccia nel blocco sovietico con gli spazzolini da denti elettrici. -
Stonehenge. Fra archeologia e storia
Il suggestivo complesso architettonico di Stonehenge è senza dubbio il più celebre tra i monumenti megalitici, nonché uno dei più complessi da studiare e comprendere. Non a caso, nel corso del tempo si sono fatte strada innumerevoli ipotesi e interpretazioni che spaziano dalla storia dei popoli celtici a quella dei cavalieri templari, arrivando a includere tematiche esoteriche ed ""extraterrestri"""". Il presente volume propone invece un tipo di analisi puramente archeologica e storica, suggerendo tra l'altro che l'area monumentale di Stonehenge - eretta in tre fasi successive, tra il 3100 e il 1600 a. C. - abbia raggiunto l'assetto definitivo (quello che possiamo vedere oggi, con le spettacolari strutture ad anello e a """"ferro di cavallo"""") solamente in epoca medievale, grazie però all'abile utilizzo di materiali """"preistorici""""."" -
Giacomo Boni e il restauro architettonico
Giacomo Boni (1859-1925), archeologo e architetto, mostrò sempre un vivo interesse per la cultura classica, approfondendo tra l'altro la conoscenza della letteratura e delle lingue greca e latina nonché della storia romana. Egli fu fortemente influenzato dal rapporto con John Ruskin, al cui romanticismo aderì con ardore. Responsabile degli scavi al Foro Romano, brillò anche come restauratore di architettura, rifacendosi alle tesi di Ruskin e a quelle di William Morris. Più di tutti, egli apprezzò però l'opera di Luca Beltrami, quanto di più antitetico si possa immaginare rispetto alle istanze inglesi. Nel complesso, l'esame degli scritti di Boni e la verifica condotta sul monumento per il quale più si adoperò, ossia la Cattedrale di Nardò, ci mostrano un personaggio che aderì pienamente a una metodologia di restauro fondata su un ""metodo storico"""" basato sul concetto di ripristino, così come espresso dalla cultura del positivismo italiano.""