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Paesaggi dell'anima
Rosanna Fiorino, istintivamente, ha capito. Lei che dell'istinto ha fatto l'intera vita, senza volerlo e senza deciderlo, ma appunto per istinto, ha cercato voracemente tra le pagine di tutti i libri che l'accompagnavano ogni giorno, in una vita poetica, e ha estratto il nettare di quella coincidenza favolosa e fatale della letteratura: la compenetrazione incondizionata tra amore e paesaggio. Il paesaggio dell'amore, l'amore per il paesaggio. Esiste un paesaggio sentimentale dentro ciascuno di noi e i grandi romanzieri, diciamo dall'Ottocento fino a oggi, hanno sempre, inderogabilmente, posato i loro amori su quell'alcova di alberi e fiumi, oppure dipinto le loro passioni entro la cornice dei cieli e delle montagne, fino a perdersi nell'infinità della natura viva, perché questa e non altra viene data al genere umano, come se fosse l'unico contesto, percepibile dall'essere vivente, capace di contenere il suo amore. In quello specchio che la Fiorino ci svela attraverso momenti cruciali della rivelazione poetica e letteraria sta l'essenza del sentire umano e l'autrice, nel mare della scrittura, ha trovato ora spazi sconfinati o spaesanti, altrove contorni dolcissimi e confortevoli. Sono le sfumature dell'amore, così come le infinite gradualità della natura. Talora un altro da sé immenso in cui finalmente perdersi, tante altre volte una sequenza incessante di corrispondenze, quelle che non sapevamo immaginare, tra i moti leggeri o divampanti dell'animo innamorato e i fenomeni altrettanto mutevoli del teatro cangiante ed infallibile del pianeta terra. Niente di casuale però. Tutto ci rimanda all'essenza di ciò che siamo. Amore e paesaggio, ancora una volta e per sempre. L'istinto dell'uomo e quello della natura, insomma, sono in realtà una cosa sola e questo libro, in poco spazio, riesce a dimostrarlo. -
Alla fine, Balordi
Una dozzina di borghi ed epitaffi storpiati che chiudono le vite di personaggi minori: sei donne e sei uomini che, tra stupidità e innocenza, schizzati dagli insuccessi, hanno inseguito un'importanza mai giunta. Sottovoce e inascoltati, in confuse spiegazioni raccontano le storie, davvero poche, in cui hanno avuto un nome e un luogo. Sono destini privi di futuro, segnati a non averne alcuno. Balordi dal loro inizio. -
Il fantasma dell'hotel
In un antico castello ubicato in un paesino dell'Alto Adige, i coniugi de' Uberti hanno messo in piedi un hotel. Dovranno però fare i conti con il proprietario del castello, Arrigo Francesco Gianmaria di Hofenbruck, ritornato dal mondo degli spiriti per difendere il nome della dinastia di famiglia... ""Il fantasma dell'hotel"""" è un racconto che ricalca la tradizionale letteratura dedicata alle storie da brivido. L'autrice Emma Zorzi lo rende adatto ai nostri tempi grazie a uno stile leggero e ironico, adatto a lettori di fasce diverse, non solo agli amanti del genere."" -
Nel nome del vino... (e col suo spirito)
Che cosa accade quando un buon vino è il filo che lega un'amicizia? A questa domanda sanno rispondere i protagonisti di questo racconto che, tra un sorso di vino e l'altro, iniziano una conversazione su tematiche diverse, talvolta ambientate nella Firenze di oggi, altre in tempi lontani. Sfogliando le pagine di questo libro, il lettore si divertirà a scoprire due narrazioni sovrapposte: una ambientata tra i tavoli poveri e semplici di un vinaino e le ville di campagna di ricchi e geniali latifondisti, animati da una visione futurista attenta e interessante; l'altra, ambientata nella Firenze del secolo scorso che si sta facendo bella per essere capitale d'Italia, ha come protagonisti personaggi storici realmente esistiti le cui vicende si snodano in episodi di pura fantasia, popolati da figuranti altrettanto fiabeschi. Rende più piacevole leggere ""Nel nome del vino"""" (e col suo spirito) il dialetto toscano."" -
Granny Smith
"ll apologies Scusami amore, se ti chiamo a volte amore, perché amore sei per me, a volte. Scusa se d'amore è la mia poesia, perché scusa d'amore è la mia poesia, a volte. A volte scusami, amore a volte, perché a volte è scusa d'amore, perché a volte è sempre, perché a volte e sempre. Splendi eterno solo sole che non spegne luce calda che colore spande; muori ogni notte ma più splendido rivivi: e l'aria fai azzurra a coprire il firmamento. Perdona me che sono e amo, che ti odio e perdono, perché sei, perché mi ami... and these are all apologies.""""" -
L' inferno addosso
Negli anni Ottanta del '900 il piccolo villaggio di Karanau presso la città petrolifera di Kirkuk, a nord di Bagdad, così come l'intero Kurdistan entrano nel mirino del regime iracheno di Saddam Hussein. Per sfuggire alle atrocità che le haras al kaumi perpetreranno contro quel popolo, il giovanissimo Tarik abbandona il suo paese e si rifugia in Italia, dove intraprende gli studi universitari e conoscerà l'amore. Il suo ritorno dopo 32 anni sarà colmo di sofferenza e di dolore. I bombardamenti che durante la sua infanzia e la sua assenza avevano gravemente colpito il suo villaggio avranno un'eco assordante nel suo cuore: l'operazione Al-Anfal, condotta dall'esercito iracheno durante la Guerra Iran-Iraq, nel conflitto curdo-iracheno, oltre a distruggere interi villaggi e luoghi di culto del Kurdistan, cuore della resistenza e nascondiglio dei Peshmerga, aveva aperto una crepa insanabile nella sua famiglia e in tutto il suo popolo. L'autore, guidato dai ricordi e dai drammatici racconti di familiari e conoscenti, scrive pagine di un diario-memoria straziante, affollato di lacrime e traboccante del sangue di vittime innocenti, per ricordare il genocidio silenzioso compiuto contro i suoi fratelli e contro il popolo kurdo. -
Letture di felicità. Sulle orme dei grandi filosofi
Si può parlare di felicità in due modi diversi: investigarla con erudizione secondo trattati più o meno noiosi oppure insegnarla con saggezza secondo consigli e norme di vita che possono aiutare gli infelici a diventare felici. Questo libro ricalca la seconda opzione. E lo fa rivisitando in chiave moderna i concetti di felicità di quattro grandi filosofi del passato (Epicuro, Plutarco, Schopenhauer e Russell), depurandoli della loro prosa magniloquente e proponendoli sotto forma di semplici riflessioni, in modo che tutti quelli che soffrono d'infelicità possano trovare in essi un insegnamento da seguire per guarirne in forma durevole. Il messaggio che viene fuori dal pensiero dei quattro filosofi, seppur da prospettive diverse, è univoco: in questa nostra nostalgica società, piena di inquietudini e di afflizioni, la felicità è ancora possibile, nonostante molti intellettuali vogliano indurci a credere il contrario, e chi non la trova deve cercarne la causa in tre possibili errori che ogni essere umano è portato a commettere: chiedere alla vita più di quanto essa possa dare, non accorgersi che si può vivere felicemente vivendo il meno infelicemente possibile, pensare di poter essere felici senza sconfiggere completamente il dolore. Le riflessioni di questo libro, comprese quelle personali dell'autore, non solo vogliono aiutare, chi non è capace, a evitare gli errori citati, ma vogliono orientare le menti umane a liberarsi stabilmente della loro infelicità e a conquistare quel briciolo di felicità a cui hanno diritto. -
La teoria della discendenza. Sadhana
Tra di noi camminano creature che non temono l'invecchiamento e la morte, così antiche e potenti che sono costrette a celare la verità alla loro stessa progenie, lasciata quindi sola con l'arduo compito di scoprire le proprie origini e la propria diversità… Ma in una società sempre più razionale e materialista c'è ancora spazio per conoscere e scoprire se stessi? In una Torino contemporanea e frenetica, Simone, come i suoi fratelli prima di lui, si trova a scontrarsi con le credenze e le sicurezze che il mondo gli ha messo davanti agli occhi… Riuscirà a vedere la realtà nascosta dietro il velo di illusione? -
Morgan e l'orologio senza tempo
Morgan è un giovane capitano che vive la sua vita all'insegna della pirateria, con la sua fedele ciurma sempre al seguito. Avidità, vanità e presunzione sono tra le sue doti migliori, ne dispensa a profusione mescolandole a una forte ironia e sprezzo del pericolo; nulla di strano, trattandosi di un pirata, peccato che Morgan sia una affascinante piratessa! Un giorno una serie di inspiegabili eventi segnerà il preludio di un'avventura che la porterà a scoprire il suo passato, nonché a segnare il futuro e le sorti della terra in cui vive. Tra inseguimenti, battaglie, inganni e colpi di magia, il capitano e i suoi compagni diventeranno i custodi di un segreto molto antico e di un preziosissimo monile: un misterioso e minuscolo orologio da taschino, le cui lancette stanno ferme sulle dodici esatte... Silvia Roccuzzo esordisce con un fantasy ricco di azione e di sentimento. -
Alto Dindon e i suoi amici trattori
In un villaggio di montagna, proprio sul punto più alto dove si erge una chiesa, vive Alto Dindon, il campanile che tutti conoscono e che con i rintocchi delle sue campane scandisce il tempo. Alto Dindon mette allegria e tiene compagnia anche alle persone sole. Peccato che lui invece sia per gran parte del tempo solo, visto che lassù non arriva mai nessuno. Ma un meraviglioso giorno di primavera le cose cambiano. Una rondine ritardataria per una volta non ha paura di avvicinarsi a un luogo tanto rumoroso... A differenza di Alto Dindon, Tosin e Tasin sono amici fin da piccoli. Il secondo è più grosso dell'altro, ma nel momento del bisogno anche il piccolo Tosin saprà cavarsela chiamando a raccolta degli aiutanti inaspettati... E nell'ultimo racconto spunta un altro personaggio, Tesin, un enorme trattore verde specializzato nel lavoro invernale di sgombero della neve. Sia Alto Dindon che Tosin e Tasin però si accorgono della sua tristezza. Tesin è chiuso, fa il suo lavoro con gentilezza ma poi scappa ogni volta verso la sua casa rifiutando gli inviti degli amici. Nessuno sospetta che dietro il suo silenzio ci sia una storia di amore tenero e disinteressato per una marmottina che ha conosciuto... Età di lettura: da 6 anni. -
I sette elementi e l'uomo. La coscienza umana nello specchio dei sette elementi
Dopo la sua prima opera, ""La via iniziatica al cuore cosmico"""", Debora Colagreco ci sorprende nuovamente con questo libro nel quale, attraverso un viaggio onirico vissuto dalla stessa autrice, ci troviamo in un sogno dentro un sogno fino a giungere nel mondo reale (se davvero lo è). In questa opera, Colagreco interagisce, attraverso dialoghi immaginari, con menti eccelse quali Pitagora, Einstein, Prometeo, Jung, Steiner, come anche con persone a lei care non più in vita. Ma i veri protagonisti sono i Sette Elementi Archetipici, che inviano messaggi importanti su ciò di cui l'essere umano ha bisogno per elevare la sua coscienza. Dalla Fisica Quantistica allo Sciamanesimo, dalla Filosofia alla Psicologia, i temi trattati lasciano al lettore un grande insegnamento che lo connette al suo cuore."" -
Il bar sopra il cielo
La diversità circonda la nostra vita quotidiana in svaria forme, prima tra tutte quella di genere e di orientamento sessuale. ""Il cielo blu chiaro, di un turchese intenso, così perfettamente terso, e con la brezza marina, il vento della campagna campana quasi, attorniato com'era da quelle fabbriche di ossigeno che erano i boschi e le riserve naturali intorno: aree protette senza il velo costante dello smog; si elevava sulla città e con il disegno geometrico del Tempio di Giove di cui rappresentava l'esercizio pubblico ufficiale, risaltava ancora di più, a contrasto con le mura candide verniciate di fresco per l'inizio della stagione balneare."""""" -
#storiedielvira
A Elvira ne capitano davvero di tutti i colori: quando è in ufficio, quando è in viaggio, quando è in giro, quando è con gli uomini… soprattutto quando è con gli uomini! Ha incontrato tutte le sfaccettature del ""non uomo"""", e ogni volta, ci è cascata! È sfortuna o coazione a ripetere? Tra situazioni esilaranti e momenti imbarazzanti, tra fugaci incontri, chat, notti insonni e messaggi tormentanti, le storie di Elvira catapultano il lettore in un mondo dove i due sessi non trovano mai un incastro perfetto. Da inguaribile romantica, scambia spesso le coliche addominali con le farfalle nello stomaco, ma, ogni volta non smette di sperare e persevera nella ricerca di quello giusto, che si augura prima o poi arriverà. Queste sono le sue storie, tutte accomunate dall'ironia e il cinico realismo che la contraddistingue."" -
C'era una volta un anello
«C'era una volta un anello» è una raccolta di racconti brevi, ognuno con un'ambientazione diversa ma tutti con un messaggio specifico da trasmettere. Giadette Madeleine Sent, alias Laura Nassi, costruisce immagini evocative precise che riportano il lettore all'interno della storia. Otto racconti e una preghiera a Gesù. -
L' albero del ginepro
Il professor Giovanni Armati, per tutti lo Zio Barba, era uno scapolo non pentito, solitario e un po' selvatico, viveva in una casa isolata tra boschi e vigneti, fu l'unico della sua grande famiglia che non se andò mai via dal suo paese d'origine. Si era laureato in matematica e aveva una grande passione per la musica e gli uccelli. Il suo più grande sogno fu decifrare il canto degli uccelli. Alla sua morte è il nipote ad occuparsi di tutte le sue cose, la vendita della casa e la suddivisione fra i parenti dei suoi averi. Con la scoperta illuminante dei suoi nastri magnetici, presto tutto cambia, niente è come sembrava. Un romanzo in cui il vero protagonista è il tempo, da vivere e non sprecare, con passione e cuor leggero. -
Un flusso di 24 ore
«Riccardo Tubani [...] ci permette proprio di fare questo:[...] ci mostra come la parola possa arrendersi (o forse sarebbe meglio dire plasmarsi) alle esigenze vitali dei propri pensieri, in un continuo, bellissimo, mutare. In questa nuova silloge, 'Un flusso di 24 ore', il verso si fa più esteso, quasi fosse venuta meno la necessità impellente di una frammentazione, lasciata in secondo piano rispetto a una musicalità che diventa più armoniosa, più delicata, pur in scelte iconografiche sempre precise e marcate». (dalla prefazione) -
Notte blu
I viaggi fantastici che danno il titolo ai racconti presenti in questa raccolta sono vere e proprie immersioni in un universo dove la natura dialoga in modo creativo e sensibile con gli esseri umani più attenti ai suoi richiami. Le creature che popolano la valle fiorita sono speciali, dalla fatina Fantasy alla lucciola Light, così come nel bosco di Fatalamanga il vento diviene messaggero dello spirito. Se una verde prateria vede correre insieme tre meravigliosi cavalli, dai soprannomi affascinanti, ""Luce"""", """"Terra"""" e """"Cielo"""", nel penultimo racconto proprio la protagonista umana, trasformatasi in creatura magica, desidera riabbracciare il suo """"Re"""" col quale ha condiviso qualcosa nel passato. Il loro dialogo serrato e pieno di mistero è una promessa di amore che dovranno essere in grado di mantenere, pur abitando mondi lontani..."" -
Dominio
Caduta e rinascita, ombra e luce, viaggio e cambiamento... Tutto in questa storia sembra parlare per simboli. Grazie a una narrazione quasi onirica, Gabriele Pettinari riesce a raccontare le fasi universali di una vita con una delicatezza che permette al lettore di rivivere le proprie esperienze attraverso il racconto del protagonista, dalla sua caduta fino alla comprensione e il superamento dei propri limiti. Una fiaba d'altri tempi che si avvicina al mito per toccare il cuore di ogni lettore. -
Persone
Venti racconti. Venti destini tutti diversi ma tutti uguali, con in comune la forza di rinascere. ""Persone"""", di Laura Daveggia, è un inno al coraggio e alla vita, anche quando tutto sembra ormai perduto."" -
Il mito di Seth
"Ascolta il tuo Angelo che ti indica di vivere le tue aspirazioni. Realizzale! E attraverso esse realizza la tua trasformazione alchemica, la trasformazione che fa del ferro oro, dell'infelicità Gioia, dell'odio amore."""""