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Piaveide. La storia leggendaria del laghetto partenopeo di via Piave
In un momento in cui sono con impegno valorizzate le straordinarie bellezze artistiche e paesaggistiche di Napoli, Lucio Rufolo si cimenta nel recupero di uno dei luoghi più suggestivi ma poco noti della città. In Piaveide elementi storici e leggendari, equamente improbabili, fanno finalmente luce su un angolo nascosto di Napoli che vide, in un lontanissimo passato, l'arrivo e la permanenza della sirena Partenope e addirittura di alcuni ingegneri egizi, che avevano smarrito la via del ritorno. Sconosciuta addirittura agli abitanti dei quartieri vicini, la storia del laghetto di via Piave ci insegna, con le vicende di tre suoi residenti (un barbiere, un fruttivendolo e un contrabbandiere) come ogni periferia cittadina possa essere illuminata dai colori della scrittura umoristica. -
Il giornalista che si fece notizia
Gianluigi è uno che si dà da fare: dirige il telegiornale di un'emittente televisiva locale, organizza inchieste e dibattiti, si è anche inventato un oroscopo cui è il primo a non credere. Un uomo di successo, dunque, omaggiato da tutti e specialmente dalle donne con qualche (inevitabile?) strascico extraconiugale. Finché la sua vita in tv rivela una smodata voglia per i più sofisticati processi della Rete. Ne derivano alcuni comportamenti da giustiziere del web, fino a trasformarlo in un vero e proprio hacker. Ma quali sono davvero i suoi scopi? E qual è questo scoop che gli sta tanto a cuore? -
Nobili e ignobili. Il duca, il prete e la cortigiana
"Nobili e ignobili"""" è il racconto dell'omicidio di Carlo Capecelatro, un duca amico di Ferdinando I di Borbone. Al fatto, realmente avvenuto a Napoli nel 1817, fecero eco un'indagine di polizia e un processo che coinvolse i tenutari di una casa chiusa e un famoso prete... Il romanzo, tra nobiltà e plebe, principesse e cortigiane, lenoni e prostitute, è anche la storia di Napoli nell'ultima fase del Regno di Ferdinando I. Una folla di bizzarri soggetti, quasi tutti esistiti per davvero, e un insolito commissario di polizia, si intrecciano tra ambigue passioni, violenze e amori, miti e leggende di una città misteriosa ed esoterica." -
Un corso di percorsi. Laboratorio di scrittura teatrale
Il teatro e la sua scrittura sono esperienza collettiva e condivisa, e nei suoi laboratori la scrittrice e drammaturga Lucia Stefanelli Cervelli, ha creato un percorso di consapevolezza e analisi attraverso un chiaro e stimolante excursus letterario sulla storia del teatro in tutte le sue forme ed espressioni, oltre a suggerire letture di opere teatrali specifiche. Il Corso ha un taglio attivo e laboratoriale, in modo da rendere i lettori immediatamente protagonisti della propria esperienza attraverso l'utilizzo di schede strutturate, contenenti delle provocazioni propositive. Nel volume sono raccolti testi prodotti da queste sperimentazioni, scelti e organizzati da Simona Vassetti. -
Napoletani che restano
Il Genio abita a Napoli? In una città-mondo popolata da personaggi straordinari, che continuano ad alimentare una tradizione di assoluto valore internazionale, l'Autrice incontra e intervista rilevanti personalità artistiche e culturali, per indagare i motivi che li hanno convinti a non andare via, a non abbandonare Napoli. Perché, come ha scritto Erri De Luca: «Napoletano è titolo solo per residenti, la nascita non basta. Conta chi resta, ogni altro è forestiero». -
Preziose tessitrici di parole. La scrittura di Gabriella Fiori e Margherita Pieracci Harwell
Due studiose di grande spessore, note in tutto il mondo, quali Gabriella Fiori e Margherita Pieracci Harwell dialogano fitto e scoprono le loro passioni nelle straordinarie figure di Simone Weil e Cristina Campo. Tutto parte dall’autobiografia, la messa in gioco di sé come misura e garanzia di verificabilità del proprio discorso e del proprio sapere. Ogni scrittura è una sorta di “messinscena” ma ogni dialogo è al tempo stesso esperienza vissuta e atto creativo. Per queste donne che raccontano e si raccontano apprendere è nominare e nominare è cartografare uno spazio in cui collocarsi. -
Se questo è un valzer
Napoli. Università Orientale. Nel bel mezzo del cortile viene ritrovato il cadavere di Jamil Bouda, nordafricano dal passato oscuro, da tutti chiamato Vetril per il vezzo di portare sempre con sé un tergicristalli a mano. Un caso complesso, sul quale è chiamato a indagare Marcello Orlando, commissario pigro e politicamente scorretto, ma coadiuvato da una squadra molto più solerte di lui. Intorno al delitto gravitano tanti altri personaggi: una bizzarra studentessa che ripete sempre le cose; un ragazzo ombroso e romantico che ha la fissa di fare barchette di carta; un prete con trascorsi da pugile; un pusher dall'animo gentile. Tutti protagonisti, più o meno volontari, di un macabro valzer di morte. -
Madama Bovary single e felice
Marina è una lettrice doc, così ogni capitolo della sua vita le richiama alla mente un romanzo. È single, e non per scelta, anzi lei un po' ci prova e un bel giorno sembra che la grande occasione possa arrivare per davvero, e invece niente. Ma, nonostante le difficoltà, e le chiacchiere dei suoi compaesani comunisti e bigotti, lei è felice. È felice perché con forza d'animo, un pizzico di buonumore e tante letture appassionanti, ha trovato il suo equilibrio e può sorridere anche delle disfatte. Cosa che, vedrete, succederà anche a voi. -
Il linguaggio perduto degli oggetti
Una storia breve e venti racconti essenziali, in cui Luisa osserva, esamina, coglie e cerca i punti fatali del guasto, il momento in cui esso si insinua e non sai mai bene quando: c'è un prima, c'è un dopo. Il guasto è in ogni cosa, negli oggetti, negli esseri umani, nelle piante, negli animali. Allora Luisa cataloga, pensa, ricorda, specula per trovare il bandolo della matassa, ma forse è in questo intrico insondabile e a volte assurdo che sta tutta la vita. Anche la sua, un caos ordinato che aspetta di essere compreso e capito anche attraverso il linguaggio perduto. -
I vecchi s'innammorano di prima mattina
In letteratura, cinema e teatro, si sono sempre, salvo rare eccezioni, narrate storie a lieto fine. ""...E vissero tutti felici e contenti"""" è quasi d'obbligo, per dare un messaggio di speranza; si dice. La realtà, però, è ben diversa e questa piccola antologia la rappresenta così com'è: nuda e cruda. Attraverso le storie di personaggi che potremmo facilmente incontrare nel nostro quotidiano, si raccontano le piccole e grandi sconfitte della vita."" -
P.t. Perdita di tempo
Ignazio Settesoldi è un imprenditore napoletano di successo che vive in Costa Brava con la famiglia e, a volte, torna in Italia. Quando lo fa, qualcuno muore! Perché Ignazio Settesoldi è anche Re Leone, uno spietato killer di camorra. Ingaggiato per l'ennesimo crimine, Ignazio si catapulta dalle spiagge della Catalogna alle falde del Vesuvio, ma questa volta deve lottare per difendere la propria vita e quella dei suoi cari: una lotta mortale, fatta di astuzie, ricatti e ambigue collusioni con la polizia. -
Lui dorme e altri racconti
Racconti di donne in bilico. Alia ricerca di sé stesse, di una dimensione di equilibrio in cui l'altro diviene elemento centrale per raggiungere la consapevolezza di sé. Sorelle antagoniste tra determinazione e confusione, voglia di emergere e bisogno di nascondersi. Amiche che si usano a vicenda, forse in modo inconsapevole. Racconti di ossessioni e depressioni, di famiglie disfunzionali e di rapporti difficili. Racconti di cibo, troppo cibo, subdolo ""alleato"""" che si offre a colmare i vuoti dell'anima. E la musica a ricordare a una giovane pianista il senso della vita. E l'amore e l'assenza di esso. Il dolore, la rinascita che passa attraverso una vendetta che dà la forza di andare avanti a chi forse l'aveva persa."" -
Le tigri e l'agnello
Napoli è sconvolta da una serie di oscuri delitti, omicidi all'apparenza senza un nesso fra loro se non quello dell'arma usata: uno spillone per capelli dall'antica foggia conficcato nella nuca delle vittime. Toccherà al commissario Salina e alla sua squadra far luce sul mistero, muovendosi fra le strade e le caverne napoletane ma anche nelle campagne e nelle abbazie toscane, guidati dai versi enigmatici di un'antica poesia inglese. Una Napoli vista dal sottosuolo, per un ponte tra passato e presente, amicizia e vendetta, colpa e responsabilità. -
Nomen omen. Così parlò la Sibilla
Il liceo classico ""Alessandro Manzoni"""" si colora di giallo. Manca un mese agli esami di maturità quando un terribile omicidio sconvolge la vita degli studenti. Un loro compagno, Paolo, è stato assassinato. Chi l'ha ucciso? Il professore di letteratura italiana, Davide D'Amico, è coinvolto nelle indagini. Riuscirà a decifrare l'inquietante vaticinio della Sibilla cumana che contiene forse la soluzione per far luce sulla vicenda? Amore, amicizia, passione, una carrellata di personaggi insoddisfatti e varia umanità vive, lotta, ama e si rialza, colta nelle fragilità proprie dell'esistenza. Un viaggio nel mistero e nei riti di passaggio tra l'adolescenza e l'età adulta."" -
Due di picche. Romanzo semiserio x non essere + single
Mirko, Dante, Romualdo: tre menti brillanti in grado di affrontare qualsiasi problema tranne uno: trovare una fidanzata. A insegnar loro l'antica arte della seduzione ci proverà Massimo Valsecchi, ex divo dei fotoromanzi, forse un po' invecchiato, ma ancora in grado di conquistare qualsiasi donna, oltre che esperto di trucchi e strategie amorose... Riusciranno i nostri eroi nell'ardua impresa o spetterà loro il più classico dei due di picche? -
Riappropriamoci del sorriso
Il percorso interiore intrapreso da Adriana e Claudia in modo totalmente diverso, con l'aiuto di Adele, psicoterapeuta, rivela finalmente i veri sentimenti di amicizia, o presunta tale, fra di loro. I problemi interiori delle due sodali si intrecciano con le storie di vita di altri protagonisti, all'interno di uno stage, un circle timepsicologico di tre giorni. Il tutto sullo sfondo dell'isola di Ischia e di un ambiente sereno che invoglia i partecipanti a confidarsi, mettendo a nudo le proprie fragilità per prenderne coscienza, rimescolando emozioni e sentimenti con il ritrovato desiderio di superare le difficoltà della vita quotidiana. -
Alla luna
Linda si ritrova a leggere una poesia di Leopardi ed è risucchiata dal passato. Da qui parte la storia di una donna con un marito e tre figli che a metà della vita, complice un antico ricordo, si trova a chiedersi se la strada che ha percorso finora è quella giusta e se riesce a vivere una normalità che non riconosce più come sua. Questa domanda metterà sempre più in crisi il rapporto con il marito. Chiave del libro è il confronto tra i sogni e il reale, tra le aspettative e la vita, tra i desideri e la quotidianità che imprigiona. Una prosa intensa e suggestiva che chi ha amato Doppio sogno di Schnitzler non mancherà di apprezzare -
L' uomo che volle farsi strega
Si può chiedere di essere ammesso a una congrega di streghe essendo un uomo? Usare la macchina del tempo per fare le ricerche di scuola senza stravolgere i libri di storia? Essere una fata senza un fisico da ballerina? Ecco alcune domande esistenziali cui l'autrice risponde attraverso il fantastico e l'umorismo, sfatando tre luoghi comuni in un sol colpo. Il primo: che la letteratura fantastica rappresenti una fuga dalla realtà. Secondo: che temi ""seri"""" debbano per forza essere trattati con toni dark e opprimenti. Terzo: che le donne non siano portate per il fantastico."" -
Una via dritta. Cronache di italiani a Barcellona
Barcellona, primo ottobre 2017: Irene, Marco e Tati assistono a una carica della polizia contro dei votanti al referendum catalano, asserragliati in una scuola. Davanti ai loro occhi, l'anziana Pepita rimane ferita alla testa. Da quel momento le vite della catalana e quelle dei tre ""cervelli in fuga"""" si intrecciano in un percorso irrituale, che porta i giovani espatriati a riflettere sulle loro scelte, sul rapporto con l'Italia e sul futuro. Perché, come si lamenta Irene, per chi è costretto a vivere lontano dal proprio paese il cammino da percorrere non è mai una via dritta."" -
Come finisce la rivoluzione
La raccolta narra delle vicende e della sopravvivenza di un ragazzo meridionale fra storie d'amore finite, relazioni nuove, percorsi di identità sessuale, lutti familiari, convivenze fallite e un tentativo di ritorno a casa. Mozzillo prova a rimettere insieme i pezzi di un percorso, facendo luce sui desideri, sui sentimenti, sugli avvenimenti personali e sociali e sui mutamenti vissuti, nel tentativo di chiudere una parabola destinata a finire esattamente dove era partita, per ""ricominciare dal ricominciato"""", nell'attesa di una """"rivoluzione"""" che tarda ad arrivare.""