Sfoglia il Catalogo ibs026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 781-800 di 10000 Articoli:
-
Dall'abisso
1940. La giovane e sana Teresa si trova in manicomio per volontà del padre. Costretta a convivere con veri malati psichiatrici e sottoposta a elettroshock, ha sviluppato negli anni tutta una serie di nevrosi. Ma quel luogo di reclusione, sofferenza e aberrazione umana diventerà inaspettatamente la sua salvezza. Un ""angelo"""" l'aiuterà a uscire dall'abisso, mettendo a repentaglio la propria vita per amore."" -
Commedia
Come già nel 1921 e nel 1965, la Società Dantesca Italiana non manca l'occasione offerta dal Centenario per fare il punto circa le ricerche e gli studi sul Poema dantesco. Alla pubblicazione della ""Commedia secondo l'antica vulgata"""", a cura di Giorgio Petrocchi (1966-67), hanno fatto seguito più di cinquanta anni di lavoro collettivo, in Italia e fuori d'Italia, che ha approfondito e arricchito l'esegesi del testo, la conoscenza della cultura dantesca, delle sue fonti nonché della tradizione, manoscritta e a stampa, grazie alla quale l'opera si è diffusa fino a diventare un """"classico"""" universale. Nel frattempo, ha avuto significativi, sia pur contraddittori sviluppi anche la riflessione su metodi e procedimenti dell'ecdotica. Era dunque necessario che l'impostazione data prima da Giuseppe Vandelli e poi da Petrocchi all'edizione del Poema fosse messa a confronto con le nuove, cospicue acquisizioni, e con la discussione metodologica più recente. La nuova edizione curata da Giorgio Inglese si fonda su una ridefinita classificazione dei testimoni, ricondotti a tre lecturae del poema formatesi negli anni immediatamente successivi alla morte di Dante. Si riconoscono, in particolare: il testo curato dal """"dantista"""" fiorentino Forese (Donati?) nel 1330-1331, noto dalla collazione Martini e dal ms. Trivulziano 1080 (1337/8); un'esile tradizione emiliano-romagnola, il cui testimone più antico e più puro è il ms. Urbinate lat. 366 (1352); una vulgata tosco-fiorentina, affermatasi ben presto come testo standard del poema, i cui rappresentanti più vetusti e autorevoli sono i mss. Egerton 943, Landiano 190 (1336) e Parmense 3285: collaterale alla vulgata, si distingue tuttavia per antichità e pregio il pisano ms. Ashburnhamiano 828 (ante agosto 1334). Entro questo ambito testimoniale, la lezione prossima all'originale si individua attraverso il confronto qualitativo fra le varianti; dove l'esame ne riconosca la pari ammissibilità o l'indifferenza, la selezione avviene su base probabilistica, prevalendo l'accordo fra i testi foresiani e il codice Urbinate, oppure fra quest'ultimo e la vulgata. Per la veste linguistica, punto di riferimento primario (come già indicato da Petrocchi) è il ms. Trivulziano 1080, rimosse soltanto le forme estranee all'uso fiorentino documentato fra l'ultimo quarto del sec. XIII e il primo del XIV."" -
Piccola guida alle foglie. Ediz. illustrata
Con le illustrazioni di Tom Frost la ""Piccola guida alle foglie"""" offre una nuova prospettiva per identificare alberi e piante intorno a te. Questo tascabile comprende 40 meravigliosi esemplari ed è arricchito da informazioni e curiosità che amplieranno la tua conoscenza mentre esplori il mondo che ti circonda."" -
Il mio taccuino. Marche dalla vigna alla tavola
Quello che vi aspetta non è un viaggio scontato, non è un itinerario che troverete su nessuna mappa e neppure di viaggi onirici si tratta. Saldo, appoggiato alle proprie conoscenze storiche, Luciani ci guida nel mondo in cui prendono vita terre e confini, mari aperti e navi che salpano, saggi filosofi e persone comuni di un territorio che si nutre di leggende sibilline e si narra ai viandanti da tempi immemori. -
Makramè. Non c'è bisogno di ammazzare i tedeschi per essere eroi
Makramè racconta le vicende di una piccola comunità, di esistenze solo in apparenza disgiunte, legate come sono anzi da trame che si intrecciano, nodi che si stringono, tradizioni che hanno radici profonde e perciò sopravvivono, non si dissolvono, partecipano e segnano la grande storia, e da questa sono segnate. -
Il segreto
Un segreto covato tutta la vita condiziona fortemente la donna che lo custodisce finché, d'improvviso, la liberazione, e di qui una vera e propria rinascita. Attraverso la narrazione si viene a contatto con un'eroina bella e innamorata e per questo debole e spaurita, ma che non esita ad agire contravvenendo agli ordini del marito e a sua insaputa, atteggiamento questo che già dice molto sulla tipologia femminile brontëana. All'ingenuità di Marian, la protagonista, si contrappone la falsità dell'astuta istitutrice Foxley, le cui trame malefiche sono infine smascherate da un arrabbiatissimo Douro, marito di Marian, non senza contribuire a creare un pathos sottile circa l'evolversi della vicenda. Ciò che caratterizza in maniera singolare questo racconto ancora acerbo della nostra autrice è quel senso di suspance tanto abilmente convogliato dalla pur semplice trama. Intrighi, bugie e duplicità brillantemente superati in nome dell'amore si fondono armoniosamente per far sbocciare quella tecnica narrativa che sarà il piccolo grande segreto racchiuso nella penna di Charlotte Brontë. -
Semi di Resistenza. Francesco Pessina (1888-1922). La breve vita di un proletario combattivo
La presente pubblicazione ricorda Francesco Pessina accoltellato da un fascista, la notte del 30 aprile 1922, a Chiaravalle Milanese, e morto per dissanguamento il giorno successivo. Aveva 34 anni, era sposato con tre figli piccoli, abitava nella frazione di Rogoredo e di professione era muratore. Un morto ""anonimo"""" fra i tanti di quei tragici anni che portarono all'avvento del fascismo. Era socialista, comunista, anarchico? Non lo sappiamo, ma era certamente un anticapitalista, un """"sovversivo"""", come a quei tempi si autodefinivano i proletari. Martiri sconosciuti, come Teresa Galli, la prima vittima della violenza fascista nell'aprile 1919, caduti nelle piazze, nelle strade, a difesa di Circoli, Case del Popolo, Cooperative, sedi sindacali o assassinati per rappresaglia durante le spedizioni delle squadre fasciste o in mortali agguati. Furono anni intensi e cruciali, in cui la brutalità della reazione schiantò l'entusiastica, febbrile atmosfera di attesa per un imminente avvento rivoluzionario accesasi nel primo dopoguerra; anni decisivi per tutta la successiva storia italiana e non solo italiana. Anni di cui occorre recuperare una memoria di parte."" -
Gli anni difficili
Gautier esce con l'affascinante Louise, ma prova qualcosa anche per Marc. Romain non ha mai baciato nessuno. Candice prova a farsi passare i compiti da Pauline. Martin copia da Jeanne. Nicolas ha imparato a suonare Stairway to Heaven. Questo non ha minimamente impressionato Sarah. Michel è troppo timido per parlare con Claire, soprattutto da quando le ha fatto un occhio nero... Attraverso una serie di istantanee, Max de Radiguès ci racconta dei piccoli eventi che hanno formato tutti noi, le prime storie d'amore e i primi dolori, le prime sigarette, i compiti che abbiamo scordato. Gli anni difficili ci immerge con dolcezza nel tempo della scuola e ci ricorda che l'adolescenza non è solo mal di vivere e sofferenza, ma anche incoscienza e piacere. -
La traversata del Louvre
David Prudhomme passeggia per le sale del museo del Louvre. 35000 opere a cui si accostano decine di migliaia di visitatori ogni giorno. Lo sguardo di David non si posa unicamente sui quadri, sulle sculture o sui reperti... ma anche sui loro spettatori. Ed è così che riesce ad osservare lo strano balletto muto che intercorre tra i visitatori e le opere. Quanti musei, come quello del Louvre, permettono a tante persone così diverse di ritrovarsi insieme con il medesimo desiderio di cultura? A maggior ragione se il luogo invita più al raccoglimento che alla condivisione e al dialogo intorno all'arte... E se David, nel bel mezzo di una sala, potesse urlare? -
Londra in pericolo. Lefranc l'integrale (2008-2010). Vol. 7
A sessantanni dalla sua nascita, finalmente in Italia uno dei grandi classici del fumetto di avventura francobelga: ""Lefranc"""", creato da uno dei maestri del fumetto transalpino, Jacques Martin che insieme a Hergé e Edgar Pierre Jacobs formava la celebre """"Scuola di Bruxelles"""". Questo volume raccoglie tre storie in ordine cronologico e integrale: """"Londra in pericolo"""" disegnata da André Taymans; """"Nero Natale"""", ambientata nel bacino minerario di Nord-Pas-de-Calais, di Michel Jacquemart e Régric e """"Il castigo"""" a cui fa da sfondo Hollywood."" -
Com'è facile il tuo smartphone. Manuale per senior
Questo manuale, scritto con un linguaggio chiaro e schematico, è stato ideato in modo specifico per gli utenti Senior venendo incontro alle loro esigenze in fatto di nuova tecnologia. Qui troverete i passaggi principali con lo smartphone per gli SMS, WhatsApp, Google Maps, Facebook, l'email, YouTube, per realizzare le foto e i video, le impostazioni più importanti, le applicazioni più utili, i giochi e tanto altro. Un testo da leggere, consultare, conservare e riprendere in sicurezza tutte le volte che si hanno dei dubbi o non ci ricordiamo bene le operazioni. Per diventare finalmente indipendenti con lo smartphone! -
Racconti gotici rurali. Ediz. integrale
Racconti di occultismo, spiritismo, stregoneria e mistero ispirati a casi realmente accaduti nella campagna italiana. -
Coney Island Baby
Perché Hugh Hefner tenta di dissuadere due giovani aspiranti conigliette dall'intraprendere la carriera di pin-up? Perché - così spiega l'attempato fondatore di «Playboy» - si tratta di una via che richiede un grande equilibro interiore, come dimostrano le sfortunate parabole di Bettie Page, icona sexy degli anni Cinquanta, e Linda Lovelace, protagonista nel 1972 del cult movie Gola profonda. Comincia così il racconto delle vite parallele di due donne, molto diverse tra loro, che hanno lottato per accordare la realtà con i propri desideri. Come in ogni apologo, ai successi segue sempre la caduta, mentre le intenzioni di Hugh nascondono una paradossale, inaspettata morale. Nine Antico non giudica, ma tesse con leggerezza una complessa trama di temi e di sentimenti attorno alle esistenze di Bettie, donna di genio che si ferma sulla soglia della celebrità, e di Linda, la ""ragazza della porta accanto"""" che tutti cercano di sfruttare. Ironica e risoluta, avvolge il suo segno di una sensualità esplicita ma mai ammiccante, riuscendo a mostrare le più delicate sfumature delle relazioni umane."" -
L'uomo di vetro
Questa storia si svolge tutta in una notte, dalla tarda sera sino alle luci dell’alba. L’ambientazione è la villa sul mare, presso Roma, di Gianni Cravero, già̀ Primo Ministro della Repubblica Italiana, a suo tempo travolto da un processo di collusione con la mafia da cui venne assolto grazie alla testimonianza di una sua ex amante. Il che, salvandolo dalla condanna, finì col precipitarlo in un inferno coniugale. Nella villa, con fare smarrito, si introducono Maurizio e Federica, una coppia di amici invitati a passare lì la notte per ragioni che si collegano alla giovane figlia del padrone di casa. ""L’uomo di vetro"""" racconta la capacità spiazzante e manovriera di una diabolica intelligenza politica in grado di entrare nella pancia crassa di una nazione sempre più̀ incline a un progressivo degrado ideologico nell’incultura e nella barbarie."" -
A mosca cieca. Diario spagnolo
Max Aub arriva il 23 agosto del 1969 a Barcellona, aeroporto El Prat, dopo trent'anni di esilio in Messico, imposto da ragioni politiche. ""Sono venuto ma non sono tornato"""", è il suo commento a caldo. Durante il suo soggiorno spagnolo, in quella che dovrebbe essere la sua patria ma che non è più in grado di riconoscere, Aub registra a ritmo serrato eventi, personaggi e pensieri in un """"diario totale"""" di impressionante forza e lucidità, nel quale predominano il; disincanto e l'amarezza per lo stato di degrado in cui versano le patrie lettere, cui si aggiunge la constatazione che quasi nessuno ha mai sentito nemmeno pronunciare il suo nome. A casa sua, egli è dunque un perfetto estraneo. Da qui comincia una sorta di nuovo esilio: """"Alla fine, io sono la gallina cieca, spiumata, appesa al mercato comunale. Uno di questi polli appesi, spiumati, che mi terrorizzavano da piccolo e che appaiono nella Fàbula verde..."""""" -
Poesie (1963-2014)
Due anni prima della sua scomparsa, Valentino Zeichen ha raccolto in questo volume la sua produzione poetica a partire dai versi composti nei primi anni Sessanta fino all'ultimo libro, Casa di rieducazione (2011), e ad alcuni testi fino ad allora inediti. Figura di primo piano della sua generazione, Zeichen fa coesistere il vivacissimo estro di un'intelligenza capace di indimenticabili invenzioni con il disincanto di un'amarezza lucidamente controllata. La sua è una poesia vistosamente antilirica, che privilegia il movimento narrativo, l'andamento prosastico, l'approccio saggistico, il gioco che spesso raggiunge risultati genialmente esilaranti. Tutto questo anche nell'affrontare grandi argomenti storici, come la Seconda guerra mondiale, o il tema amoroso, o il legame indissolubile con una grande capitale, Roma, che è la sua città di adozione. Tra esercizio caustico della ragione e frequente sconfinare nell'assurdo, tra nobile gestualità ironica o autoironica e sottostante malinconia, Valentino Zeichen è venuto componendo un'opera spregiudicata e solitaria, mirabilmente solida e concreta, pur nel funambolismo del suo tratto svagato e nella grazia noncurante e lieve del suo porsi. -
Quaderni di Serafino Gubbio operatore
Nei ""Quaderni dì Serafino Gubbio operatore"""" Pirandello si misura con le rivoluzionarie innovazioni tecnologiche dei suoi tempi raccontando la storia della star cinematografica russa Varia Nestoroff, crudele seduttrice di uomini. La vicenda è narrata dal punto di vista del cineoperatore Serafino Gubbio, alienato da un'industria culturale sempre più asservita alle pure logiche del guadagno. Romanzo polemico e controcorrente nel clima di una modernolatria dannunziana e futurista, i Quaderni si propongono a difesa di un teatro """"vitale"""" (crocevia di partecipazioni emotive fra attori e pubblico) contro un cinema """"formale"""" (frigido ripetitore di stereotipati fotogrammi)."" -
Ontologia della libertà
Il volume contiene gli scritti che, nelle intenzioni dell'autore, avrebbero dovuto costituire due libri distinti. Nel rispetto più scrupoloso delle strutture che Pareyson intendeva conferire a ciascuno, essi confluiscono ora in questa ""Ontologia della libertà"""", una sorta di 'opus maius' dei suoi ultimi anni di lavoro. Nel grande solco della filosofia moderna, emerge la matrice esistenzialistica del pensiero di Pareyson, """"che potrebbe anche essere interpretato come la versione italiana di quella filosofia dell'esistenza che egli fissava nelle quattro grandi figure di Jaspers, Heidegger, Marcel e Berdjiaev, o anche come uno sviluppo veramente originale di essa""""."" -
Il seminario. Libro IV. La relazione oggettuale 1956-1957
In psicoanalisi la relazione oggettuale indica il modo di relazione del soggetto con il mondo. Ma il mondo del soggetto non è la realtà grezza bensi la realtà filtrata dal fantasma. Fantasma che si costruisce nell'interrelazione tra il soggetto e i suoi oggetti pulsionali, ma anche nella relazione con quelle persone che hanno per il soggetto un ruolo fondamentale: in primis la madre. Per questo motivo la madre è un personaggio chiave del Seminario. IV In questo seminario Lacan critica la posizione dei postfreudiani. Sappiamo infatti che, sebbene Freud la citi, la relazione oggettuale non fa parte del suo apparato concettuale. Che cosa critica Lacan? Critica il fatto di porre come centrale l'oggetto oppure la relazione con la madre. Sia perché l'oggetto è la cosa più variabile nella pulsione sia perché la madre, nel suo legame con il bambino, si presenta già in rapporto con una mancanza che è costitutiva del suo essere donna. Lacan insegna quindi che non è l'oggetto ma la sua mancanza, elaborata nelle sue diverse modalità castrazione, frustrazione, privazione - e secondo i diversi registri immaginario, simbolico, reale - a essere fondamentale per ogni soggetto che viene al mondo. Questo seminario sulla relazione oggettuale è dunque, in realtà, un seminario sulla relazione che il soggetto ha con la mancanza di oggetto. -
Toscana '900. Da Rosai a Burri. Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine
Alcune collezioni d'arte fiorentine sono normalmente chiuse al pubblico o accessibili solo a studiosi e pochi altri fortunati. Eppure si tratta in qualche caso di raccolte che figurerebbero perfettamente tra quelle di un grande museo dedicato all'arte italiana del XX secolo. Oltre a numerose collezioni private, il libro presenta una selezione di pitture, sculture e grafica appartenenti all'Accademia di Belle Arti, al Monte dei Paschi di Siena, al Gabinetto Vieusseux, alla Biblioteca Nazionale, all'Istituto d'Arte di Porta Romana. I saggi ripercorrono la storia delle raccolte e l'importanza delle singole opere nello svolgersi dell'arte del Novecento. Tra gli artisti principali Casorati, Sironi, Rosai, Marini, Carena, Quasimodo, Donghi, De Pisis, Morandi, Burri, Quinto Martini, Depero, Munari, Fontana, Balla, De Chirico, Baj. Il volume è il Catalogo della mostra di Firenze (Villa Bardini, 3 ottobre 2015 - 10 gennaio 2016).