Sfoglia il Catalogo ibs026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 141-160 di 10000 Articoli:
-
Valutazione del funzionamento familiare. La prospettiva triadica della procedura TIAP
Il volume illustra una procedura di analisi delle interazioni familiari messa a punto attraverso studi che ne hanno testato la validità in famiglie non cliniche, con l’individuazione di costrutti specifici. A partire dai risultati emersi, la TIAP (Triadic Interaction Analytical Procedure) è stata applicata anche nel contesto psicoterapeutico. Durante una psicoterapia, la TIAP consente di generare nuove ipotesi in quanto, concentrandosi sulle interazioni familiari osservabili, permette l’accesso alle storie vissute, facendo luce su aspetti del funzionamento familiare che non emergono nella storia raccontata dalla famiglia. Nell’ambito della valutazione della genitorialità, la TIAP consente di mettere in evidenza la soggettività del minore rispetto alla relazione con i genitori, mostra come la coppia gestisce l’intreccio tra asse coniugale e asse genitoriale e promuove interventi a sostegno della genitorialità. -
Interrogare la ricerca qualitativa. Pratiche critiche e sovversive
Questo libro è un testo utile e provocatorio. Presenta un approccio critico, capace di sfidare gli orientamenti convenzionali che animano la ricerca qualitativa, al fine di produrre un sapere nuovo. Attingendo a un’ampia varietà di materiale empirico, gli autori forniscono esempi per interrogare le diverse fasi che caratterizzano una ricerca, nonché i dati su cui si costruisce nell’analisi. Inoltre, sollecitano lo sviluppo di una maggiore consapevolezza rispetto a questioni legate al potere e all’etica sia come oggetti di indagine sia in quanto elementi su cui si misura chi fa ricerca. In un mondo in continuo divenire, il libro offre modi innovativi di immaginare le prassi per condurre la ricerca. Ciò che costruisce la linea di sviluppo del testo è la domanda: come fare ricerca sociale, psicologica, educativa e nelle organizzazioni, nel continuo movimento della vita che sfida la relazione tra le cose e le parole che possediamo per raccontarle? -
L'elettronica è donna. Media, corpi, pratiche transfemministe e queer
Un volume collettivo per esplorare la galassia dei linguaggi elettronici sonori e visuali in ottica transfemminista, queer e postumana: “L’elettronica è donna” propone una ricostruzione corale e trasversale dell’importanza dei contributi femminili dimenticati dalla storiografia in quasi due secoli di sperimentazioni tecnologiche, artistiche e musicali. Un viaggio reale e virtuale che spazia dall’invenzione dei primi algoritmi alla pratica del djing, dalla live performance alla videoarte, dalle installazioni multimediali alla sonic art, dall’intelligenza artificiale alla musica techno, elettroacustica e sperimentale segnati dal fattore femminile e LGBTQI+. Tutti i contributi, fedeli allo spirito transdisciplinare e intersezionale, provengono da autrici che riflettono, praticano, studiano e operano al confine dei linguaggi elettronici contemporanei. -
La conversione
Romanzo dark che crede nella felicità e nell’amore eterno, anche se l’amore è destinato a vivere più come nostalgia vaga, rimpianto, “disattenzione del tempo”, memoria struggente di ciò che non si è compiuto. Il giallo è come un baule con sottofondo, e la vera indagine è quella del protagonista, Tancredi, dentro se stesso, tra i fantasmi dell’infanzia e il groviglio affettivo del nucleo famigliare. Un esito che non dipende tanto dall’intelligenza, da una ipertrofia della ragione, quanto da un abbandono alle emozioni, sapendo che le emozioni non sono mai separabili dall’intelletto. -
Come onde del mare. Diario di bordo di un’esperienza umanitaria
Una missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo a bordo di una nave Open Arms vissuta e raccontata in prima persona da un’operatrice umanitaria e il suo resoconto delle situazioni di emergenza sociale a Roma. Con lo sguardo competente di chi lavora con le istituzioni ogni giorno per aiutare persone emarginate a trovare un varco in una società che le respinge, Valentina Brinis racconta le vicende della drammatica migrazione in corso da un punto di vista spesso lasciato in ombra, quello dei soccorritori e degli operatori sociali che entrano in azione a terra. I professionisti, i giovani volontari, i marinai esperti che dedicano il proprio tempo al salvataggio e all’accoglienza combattono la loro battaglia con l’indifferenza a volte senza l’appoggio dello Stato, spesso a dispetto di decisioni disumane, ostacolati dal cinismo, ma anche sostenuti dalla generosità della gente comune. Un viaggio personalissimo e universale in una piega buia della nostra contemporaneità guidati da chi mette le proprie capacità al servizio della comunità allargata degli esseri umani. -
Putin e il neozarismo. Dal crollo dell’Urss alla conquista della Crimea
È il 2014 quando, con l’annessione della Crimea, Vladimir Putin lancia il guanto di sfida all’Occidente manifestando apertamente il suo obiettivo: restituire alla Russia un ruolo da protagonista nello scacchiere mondiale. Ripercorrendo la storia dell’ex «impero del male» – un Paese dove corruzione e affari degli oligarchi la fanno da padroni, e dove la democrazia si è rivelata una fragile «illusione» – Sergio Canciani, storico inviato della Rai a Mosca, accompagna i lettori in un appassionante viaggio che dall’era Eltsin arriva proprio a quegli anni, e profeticamente sostiene che l’obiettivo dello “zar” Putin è quello di rioccupare, su scala appena più ridotta, i territori dell’Unione Sovietica, a partire dalla frontiera sud, lungo l’asse che da Kiev porta a Sebastopoli, la popolosa città della Crimea al centro delle tensioni con l’Ucraina. -
La festa nera
Nessuna vita è bella come sembra, nessuna vita è brutta come sembra: c’è una crepa in ogni singola cosa. Cercala, infilaci due dita e guarda la luce che entra. Segui quella luce fino a quando non senti di aver toccato il fondo.rnDopo un terribile caso di shaming che li ha quasi distrutti, Misha, Nicola e Ali tornano dietro la macchina da presa per raccontare il mondo in cui sopravvivono. Sono reporter, ma soprattutto sono ragazzi. Nell’Italia del futuro, fare documentari è un lavoro socialmente utile, l’ultimo stadio di un’umanità che ha scelto il tracollo come aspirazione esistenziale.rnL’unica via di fuga è la Val Trebbia, culla di nuove comunità autarchiche. Seguendo il fiume come una linea d’ombra, i protagonisti incontreranno madri che venerano il dolore, uomini convinti che la donna sia un virus invincibile, hipster eremiti che ripudiano la tecnologia, famiglie integraliste che credono in un’Apocalisse ormai passata di moda, un misterioso guaritore, “il Padre”, capace di sanare ogni malattia, a un prezzo.rnUsando i colori più vividi del genere, Violetta Bellocchio sfiora i temi brucianti del presente illuminando la narrazione con una scrittura espressiva, caustica, mai arresa. Un racconto tragicomico che non ha paura di colpire dove fa più male, mostrando il lato nascosto della violenza, quello che quando le luci rosse delle telecamere si spengono non fa più notizia, la vera festa nera. -
L' ultimo melograno
Una storia contemporanea e senza tempo, avvolta in un’atmosfera fiabesca, con castelli, sorelle magiche, ragazzi dai cuori di vetro, e un albero, l’ultimo melograno, che collega le vite di tutti i personaggi.rnrn""Con questo romanzo Bachtyar Ali ha conquistato l’Europa.” - rnDie ZeitrnrnUna favola ambientata in tempi recenti, la storia di un amore paterno che diventa la parabola di un popolo. Un ex soldato rivoluzionario che ha lottato per l’indipendenza dei curdi in Iraq torna libero dopo ventun anni trascorsi in una prigione nel deserto. Muzafari Subhdam è ormai estraneo alle cose del mondo, ma c’è ancora uno scopo che lo sprona ad affrontare il presente e un Paese divenuto irriconoscibile: ritrovare il figlio che ha dovuto abbandonare ancora in fasce.rnSu una barca che lo porta in Europa insieme ad altri profughi, Muzafari racconta la sua incredibile vicenda personale, che rispecchia quelle di un’intera generazione perduta tra gli orrori della guerra."" -
Prima che te lo dicano altri
Finalista Premio Bancarella 2019Grazie a una lingua lirica, affilata e precisa, Magliani costruisce una storia durissima di formazione, che non fa sconti alla nostra storia recente e che ci racconta di un affetto che travalica sentenze e confini spaziotemporali per restituirci l’avventura epica per eccellenza, la ricerca delle proprie radici.rnrn«Marino Magliani svela il mondo attraverso la lingua. La natura, le relazioni, la luce: tutto, nei suoi libri, sembra nuovo ed eterno allo stesso tempo.» - Fabio GedarnrnrnrnrnPrima di essere un cacciatore e bracconiere, e agricoltore solitario con la passione dell’innesto, Leo Vialetti è stato un bambino della Val Prino nell’Italia del boom che qui non è mai arrivato, una Liguria di frontiera che vede il mare per sbaglio e in cui crescere senza padre significa diventare grandi troppo presto. rnIn un’estate decisiva come tutte quelle che fanno da preludio all’adolescenza, l’unico adulto che sembra volersi prendere cura di lui è uno straniero, un argentino, Raul Porti, che gli dà ripetizioni scolastiche e gli insegna ad amare e rendere fertile la terra, prima di sparire improvvisamente.rnQuando Leo deciderà di comprare all’asta la vecchia villa di Raul Porti, ciò che scoprirà lo costringerà a perdere un mezzo amore appena sbocciato e partire alla cieca per l’Argentina, per capire dove e come sia finito l’uomo più importante della sua vita, proprio nei giorni più terribili del Novecento sudamericano, quelli dei desaparecidos. rnGrazie a una lingua lirica, affilata e precisa, Magliani costruisce una storia durissima di formazione, che non fa sconti alla nostra storia recente e che ci racconta di un affetto che travalica sentenze e confini spaziotemporali per restituirci l’avventura epica per eccellenza, la ricerca delle proprie radici.rnrn“Sono nato in un ospizio per anziani e un fatto del genere credo meriti di restare, e comunque sia è una cosa con la quale devi fare i conti. Me ne sono andato di casa che avevo otto anni, prima in un collegio, poi in un altro, e nel frattempo, durante le vacanze, in qualche colonia estiva, e poi ancora in collegio. Anche queste sono cose con le quali devi fare i conti. In qualche modo, da quei collegi non sono mai più andato via. Al di là di questo, da quando a diciassette anni ho abbandonato gli studi e l’Italia, ho fatto il manovale, il bracciante, il mozzo sui traghetti, il cameriere, il lavapiatti, il traduttore in italiano dei menù di qualche centinaio di ristoranti sparsi tra coste spagnole e isole. Poi mi sono stabilito sulle coste olandesi e ho fatto per qualche anno lo scaricatore al porto di IJmuiden e scritto parecchi romanzi e raccolte di racconti. Un giorno mi sono ricordato che ero stato traduttore di menù, e ho pensato che avrei potuto tradurre storie dallo spagnolo e dall’olandese.” - rnMarino Magliani -
Necropolis
Una storia esemplare che ci porta in un mondo altro che assomiglia moltissimo al nostro. Un apologo politico sul senso degli estremi e degli opposti, scritto con stile tagliente e sfrenato. Una voce unica.rn«La ricchezza del mondo che Tedoldi immagina, anche al di fuori delle necropoli, in bilico tra l'incubo e il visionario, è affascinante» - Alessandro Beretta, La Letturarn«Mi servo della letteratura per scioccare. Raccontare cose inaudite. Quello che i miei libri dicono sul mondo è che tutte le concezioni del mondo non dicono nulla di paragonabile all’esperienza di una vita nel mondo. E che il Vangelo di Giovanni ha torto: noi non solo siamo in questo mondo, ma siamo anche di questo mondo.»rnrnrnLiberarsi della Storia. Della Verità. Della Giustizia. Degli altri. Delle Abitudini che avevano preso il posto della Costituzione e delle vecchie leggi scritte. Liquidare le tradizioni morte che soffocano l’essenza dell’Uomo. Questo sembra essere il pensiero recondito del Maresciallo Yarden quando, come ogni cittadino, si ritrova obbligatoriamente chiamato a scegliere la sua sepoltura: a schierarsi, da vivo, per la morte. Il motto della Necropoli Ovest era: ”Vivi per la morte”. Il motto della Necropoli Est era: “Muori per la vita degli altri”. Accompagnato dal nipote Rama, tredici anni e mezzo, dal flemmatico segretario Pierre e dal negromante Max, il protagonista di questo sulfureo e spiazzante romanzo ci conduce nel suo lungo viaggio nell’oltretomba. Un’immersione da vivo in un aldilà popolato di artisti, filosofi, scienziati, terroristi, rivoluzionari, militari, poeti che sembra convincere Yarden che la decisione migliore sia non decidere. Boicottare il libero arbitrio divenuto la parodia di se stesso e strumento di controllo mentale, consapevole che la sua non scelta potrebbe mettere in crisi tutto il sistema. Ma a quale scopo? Forse, nell’essenza del dualismo forzato, e nel suo superamento, egli ha scorto ciò che tutti gli altri non hanno visto, o che forse vedono ogni giorno fin troppo bene. -
L' invenzione degli animali
Ambientato in un futuro imminente, L'invenzione degli animali ruota attorno ai temi della coscienza degli esseri umani, la relazione tra genetica e mente, la diversità rifiutata, la responsabilità morale dei singoli individui e i rischi legati alla perdita di un'idea etica del mondo.rn«Ambizioso thriller fantascientifico italiano» – Il Venerdìrn«Credo che Zardi ami scrivere come baluardo contro la grettezza che ci circonda» – Valeria Parrellarn«Un'avvincente e lucida riflessione etica e filosofica sull'essere umano e la sua coscienza» – La LetturarnAscoltami – disse Kapor –, il segreto è che la morale è solo un altro modo di dire la parola economia. Capito?rnrnIn un'Europa dilaniata dagli scontri e tagliata in due, in una società in cui la democrazia è stata svuotata di ogni significato e ogni cosa è decisa dagli imperativi dell'economia, l'azienda più grande del mondo ha riunito le migliori giovani menti del continente e ha affidato loro il compito di inventare un nuovo futuro. Tra questi promettenti scienziati c'è Lucia Franti che a Parigi lavora su un progetto di ibridazione genetica: l'obiettivo è porre le basi per un allevamento su larga scala di animali donatori di organi. La morte di una delle cavie, tuttavia, svelerà una realtà che nessuno vuole riconoscere e Lucia, suo malgrado, si troverà costretta a prendere decisioni che, in un drammatico crescendo di eventi, metteranno in pericolo la sua stessa vita. Ambientato in un futuro imminente, «L'invenzione degli animali» ruota attorno ai temi della coscienza degli esseri umani, la relazione tra genetica e mente, la diversità rifiutata, la responsabilità morale dei singoli individui e i rischi legati alla perdita di un'idea etica del mondo. Con una scrittura efficace e asciutta, Zardi costruisce un thriller inaspettato che ha il coraggio di guardare in faccia gli aspetti più oscuri del contemporaneo. -
Il dramma di un'epoca. L'affaire Dreyfus e il giornalismo italiano di fine Ottocento
Il volume ritorna sulla straordinaria vicenda di Alfred Dreyfus, accusato nel 1894 di spionaggio nei confronti della Germania, condannato all'esilio perpetuo e alla degradazione e infine ""graziato"""" dopo un'imponente campagna internazionale in suo favore. Una folta schiera di giornalisti italiani ne seguì le alterne vicissitudini, scrivendo su organi di stampa di orientamento politico e culturale differenti e persino opposti: dal «Corriere della Sera» alla «Stampa», dalla «Tribuna» al «Secolo», fino ai giornali militanti di varia natura. Gli interventi di letterati e scienziati, esperti di affari militari e giudiziari, uomini politici e diplomatici, rivoluzionari e sacerdoti in esilio compongono un mosaico che restituisce la dimensione polifonica e internazionale di un evento capace di mettere in discussione consolidate convinzioni morali e politiche e di caratterizzare un'epoca densa di tensioni e di contraddizioni, di speranze e di illusioni."" -
Il grande squilibrio. L'emergenza climatica raccontata a fumetti
«Ci siamo sbagliati, la situazione è peggiore di quanto avevamo previsto in precedenza. È la sostanza di quanto sta scritto nell'ultimo rapporto dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). La velocità di crescita della temperatura superficiale media del pianeta è maggiore di quanto avevamo fin qui stimato.» (Angelo Tartaglia). In collaborazione con il Controsservatorio Val Susa. Prefazione di Luca Mercalli. -
Kafka. Diario di un disperso
Eccolo, Franz. Franz dal volto fanciullo, un giunco fasciato in abiti turchini. Franz il sorridente, il nevrastenico, il ritardatario, il buon amico. Franz digiunatore, ipocondriaco e nemico della medicina. Franz l'ossessivo che mastica 100 volte il boccone. Franz, sognatore e colpevole. Il masochista, l'ignavo perfezionista atterrito dalla completezza. Franz il mutaforma e i suoi Doppi, disallineato e isolato, passivo e parassita. Franz, eterno e sadico fidanzato. Franz: l'angelo e il vampiro che, tra quattro mura, cerca l'Indistruttibile nella notte. Kafka. Kafka il leguleio, costruttore di mondi-macchine, Kafka il golem creato da un padre padrone, Kafka l'ebreo. Franz Kafka, l'osservatore, che scrive di notte per comprendere come facciano gli altri a vivere i loro giorni. -
La linea d'ombra
Il romanzo narra la storia di un giovane chiamato a comandare una nave perchè il suo capitano è morto. Egli deve condurla in un porto dell'Oceano Indiano ma la traversata nasconderà molte insidie e pericoli. -
Flatlandia
Se si considera la personalità dell'autore e l'estroso argomento, Flatlandia potrebbe apparire come un capriccio letterario, rampollato semmai nell'otium accademico di un bonario erudito ottocentesco. Potrebbe essere definito un compiaciuto paignion, un esercizio virtuosistico animato dal ""gusto minuto, miope, paziente dello svolgimento di un teorema""""."" -
I gioielli indiscreti
"I gioielli indiscreti"""" narra di un sultano che, per combattere la noia, usa un gioiello magico ricevuto da un genio e capace di far parlare i """"gioielli"""" delle donne verso cui è rivolto." -
L'enigma sepolto
All'interno dell'area archeologica di Urbisaglia, una piccola città nelle Marche, vengono ritrovati due cadaveri nel giro di poche ore. Si tratta del sindaco e di una giovane influencer. È solo l'inizio di una catena di omicidi, tutti commessi all'interno del sito, nell'anfiteatro romano e nelle gallerie sotterranee. Apparentemente, le vittime non hanno nulla in comune tra loro, tranne il fatto che su ognuna l'assassino ha lasciato un numero e una lettera. L'ispettore Piero Nardi e il suo braccio destro, Gaetano Gambuti, non riescono a dare un significato agli strani messaggi. Ma una cosa è certa: in questi indizi si trova la chiave che collega le morti e che permetterà di rispondere a ogni domanda. Qual è lo scopo dell'assassino? Perché ha scelto proprio l'area archeologica? E che legame c'è fra i suoi crimini e gli antichi gladiatori romani? -
I senza luna. Storie della cacciatrice
Tre ragazze sono state aggredite: i corpi straziati presentano squarci profondi, ferite provocate dalle zanne che affondano nella carne, dagli artigli che lacerano in profondità la pelle e i muscoli. Sembra essere opera degli ulfhednar, temibili esseri dalla forza di cinque uomini, che possono trasformarsi in lupi sanguinari nelle notti di luna piena. Laila è una Cacciatrice, sul lato sinistro del suo corpo è tatuata la pianta di stramonio, simbolo della sua Legione: il suo compito è quello di proteggere gli abitanti della Valle dagli ulfhednar. Fermare i responsabili delle brutali aggressioni non sarà però semplice perché le cose non sono come sembrano e dal passato affiora un dolore mai dimenticato, che Laila deve affrontare per giungere alla verità. -
L' altra terra
Il padre di Emma scompare nel nulla durante un'escursione in solitaria. A nulla valgono le ricerche, di lui non c'è traccia, e la ragazza quasi si rassegna al fatto che non lo vedrà mai più né saprà cosa gli è accaduto. A distanza di un anno, però, il padre ricompare nei sogni di Emma: la figlia riesce a incontrarlo, persino a parlare con lui, come facevano una volta. Sulla scia malinconica di questi incontri, Emma decide di mettersi sulle tracce dell'uomo, ripercorrendo i suoi ultimi passi e visitando i luoghi che amava, alla ricerca di un amore perduto o forse di ciò che alberga e attende dentro di lei.