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Il ciclo celta
Il Ciclo Celta è una raccolta di otto racconti incentrata sui condottieri celti Bran Mak Morn e Turlogh O'Brien. Il primo Re dei pitti, il secondo indomito guerriero, affrontano avventure e pericoli secoli dopo la caduta di Atlantide. Tra lotte contro romani invasori, mostri aberranti, norreni conquistatori e divinità dimenticate, il popolo dei celti è messo a dura prova, ma l'aiuto inaspettato di eroi del passato sarà l'ago della bilancia tra la vittoria o l'annientamento. -
La Scienza Inquieta. Sistema e nichilismo nella «Wissenschaftslehre» di Fichte
Il progetto filosofico di Fichte ebbe al suo apparire un effetto dirompente sui contemporanei. A chi vi guardò con entusiasmo, scorgendone i segni dell'inizio di un evo nuovo, si contrappose però da subito chi vide nell'idealismo trascendentale qualcosa di inquietante. L'autore s'interroga sul nesso costitutivo tra l'istanza propriamente scientifico-sistematica che caratterizza l'impresa fichtiana e l'accusa di nichilismo, che le venne presto rivolta da più parti. La ricostruzione della posizione della ""Wissenschaftslehre"""" viene così svolta attraverso il confronto con i suoi avversari e con chi ha visto in essa niente più che una tendenza da compiere, al fine di ripercorrerne iuxta propria principia la complessa dinamica interna. Quest'ultima è indicata nel continuo scambio tra vita e scienza che il sistema fichtiano compone, ma mai risolve, costituendosi come sistema della libertà e, proprio perciò, come scienza inquieta. Presentazione di Piero Coda. Prefazione di Marco Ivaldo."" -
La natura divisa. Hans Jonas e la questione del dualismo
Il «dualismo» è la questione che attraversa l'intera riflessione filosofica di Hans Jonas. Secondo Jonas, la storia dell'Occidente, dalla tarda antichità alla tarda modernità, dallo gnosticismo all'esistenzialismo, è caratterizzata dal «lungo dominio» del dualismo. Il «ruolo storico» del dualismo è ambivalente: solo quando l'uomo prende coscienza della libertà che lo contraddistingue può sentirsi estraneo rispetto alla natura circostante priva di spirito. Il «nuovo monismo integrale» di cui Jonas si fa portavoce deve assumere allora il carattere dell'Aufhebung, del superamento dell'estraniazione dalla natura nella conservazione della libertà dello spirito. Però, proprio il tentativo di mediare libertà e necessità, spirito e materia, in un orizzonte che continua a presentarli come irriducibili (emergentismo psico-fisico e mito simbolico dello Tzimtzùm), conduce la prospettiva di Jonas nella prossimità di quei «paradossi» che proprio egli aveva visto inficiare il dualismo della «conciliazione» di Plotino. Paradossi tanto più pericolosi se si considera che quella di Jonas è l'unica «filosofia della crisi ecologica» oggi esistente. -
Fenomenologia ed espressionismo
"Fenomenologia ed espressionismo"""" è la prima di una serie di opere che Fellmann ha dedicato alla fenomenologia husserliana. Il saggio si propone come uno studio interdisciplinare che indaga le ragioni alla base dell'atteggiamento decostruttivo ascrivibile sia all'espressionismo letterario della Germania di inizio secolo, sia alla svolta idealistica che ha contraddistinto la filosofia di Husserl dopo la pubblicazione delle """"Idee"""" (1913). Entrambi gli stili di pensiero si radicano, secondo Fellmann, in un comune atteggiamento dialettico nei confronti della realtà che egli definisce """"realizzazione derealizzante"""" e che avrebbe rappresentato la cifra stilistico-culturale dell'Europa del primo Novecento. L'analisi fellmanniana si muove sulla linea sempre frangibile e ricostruibile del possibile e del """"realizzabile"""", per come essi sono stati meditati da queste due grandi aperture di pensiero; a ciò si aggiungono le riflessioni di recentissima stesura proposte da Fellmann nella sua Prefazione, le quali offrono nuovi chiarimenti su quanto di ancora inevaso, oggi, riguarda il tema della realtà e del finzionale." -
Quaderni di Inschibboleth (2019). Nuova ediz.. Vol. 12: Ontologia trinitaria.
Quaderni di Inschibboleth è una rivista italiana di filosofia che accoglie lavori scientifici di giovani studiosi. -
Relazione e alterità
I saggi raccolti nel presente volume si concentrano, a partire da diverse prospettive, sulla questione dell'alterità e della relazione. Un tratto comune ai diversi contributi si può senz'altro trovare nel pensiero di Jean-Luc Nancy, ma molto presente è anche la figura di Emmanuel Levinas. I principali temi trattati sono la questione dell'identità, quella del soggetto, il comune e il tra noi. -
Azimuth (2019). Nuova ediz.. Vol. 13: Thinking in exile. The nomadic philosophy of Vilém Flusser-Pensare in esilio. La filosofia nomadica di Vilém Flusser.
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-siìmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un: corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo, comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo. -
Azimuth (2019). Nuova ediz.. Vol. 14: Subjectivity and digital culture.
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-siìmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo, comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo. -
La stella ascetica. Soggettivazione e ascesi in Friedrich Nietzsche
Agli ""ideali ascetici"""" Friedrich Nietzsche ha notoriamente dedicato una durissima requisitoria nella terza dissertazione della sua """"Genealogia della morale"""". Eppure, ad un'analisi più dettagliata, non è possibile ritrovare, in questo testo, neanche una singola occorrenza della parola """"ascesi"""". È davvero possibile che il filosofo (e filologo classico) di Röcken abbia omesso casualmente una parola come askesis, tanto centrale per il pensiero filosofico greco, dal suo scritto polemico? Oppure il concetto di ascesi va interpretato in maniera differente rispetto a quello di """"ideale ascetico"""", andando così a creare una costellazione teorica più complessa rispetto a quella che sembra configurarsi in un primo momento? Il presente lavoro si ripropone di effettuare una ricostruzione e discussione critica delle molte declinazioni dell'ascetismo presenti nel pensiero di Friedrich Nietzsche, tanto nelle opere a stampa quanto nei frammenti postumi: dall'ascesi greca di Pitagora e Orfeo, passando per quella (talvolta valorizzata, talvolta criticata) di Schopenhauer, fino ad arrivare alla decostruzione dell'ideale ascetico nella Genealogia della morale verranno prese in considerazione quelle che andranno a configurarsi come le molte ascesi di Nietzsche."" -
Quaderni di Inschibboleth (2020). Vol. 13: Logiche della sensazione.
Quaderni di Inschibboleth è una rivista italiana di filosofia che accoglie lavori scientifici di giovani studiosi. In questo numero dedicato alle Logiche della sensazione, gli autori espongono le diverse prospettive possibili sul tema, dall'arte alla filosofia. -
Figure della crisi. Nuova ediz.
Crisi e critica sono termini che appartengono al vocabolario della ragione occidentale fin dalle sue origini. Da allora, prima o poi, ogni genere di sapere si è trovato ad affrontare la crisi delle rispettive forme tradizionali assumendo la funzione storica di interpretarne non solo gli elementi contingenti e passeggeri, ma le condizioni essenziali. Che fine ha fatto, oggi, questa potenza critica della ragione e, in modo particolare, della filosofia? Intrecciando politica, filosofia e teologia, i saggi contenuti in questo volume delineano alcune tra le figure più significative attraverso cui cogliere il senso speculativo della crisi, dalle origini del sapere filosofico in Grecia fino all'attuale stato della forma rappresentativa democratica. Saggi di M. Adinolfi, M. Bruni, C. Canullo, M. Donà, R. Fabbrichesi, G. Goria, E. Mazzarella, G. Petrarca, G. Pintus. -
I poeti del sogno. Piccola antologia
Dodici poeti che vengono dal passato, che forse non si sono mai letti tra loro ma che sono uniti misteriosamente da un sogno comune, nel quale vengono interrogati in una lingua inesistente. Da Lucio Faleno Magno, patrizio romano, a Gherardo Finzio - architetto e poeta - che del sogno da conto su Facebook, veniamo a conoscenza di autori dalla spiccata personalità, che hanno reazioni molto diverse davanti all'enigma del sogno. Ne conosceremo le biografie, la produzione poetica e alcuni testi scelti. Ma in questa antologia scopriremo soprattutto le capacità mimetiche della 'verità' letteraria e fin dove possa spingersi il poeta con l'immaginazione. -
Quaderni di Inschibboleth (2020). Vol. 14: Lineamenti del pensiero italiano.
Con saggi di: Alberto De Vita, Francesco d'Assisi tra reazione e innovazione, tradizione e tradimenti; Maurizio Maria Malimpensa, Per una rilettura di alcuni aspetti teoretici dell'Umanesimo filosofico di Giovanni Pico della Mirandola; Massimo Gorla, Sguardi intorno all'ideale estetico in Giuseppe Rensi; Davide Mogetta, La pienezza di un'esperienza mancante. Sentimento e arte ne La filosofia dell'arte di Giovanni Gentile; Michele Ricciotti, Il ""pragmatismo estetico"""" di Adriano Tilgher. Tra Croce e Gentile; Massimo Donà, Nel cuore antifascista del fascismo. Julius Evola: sul tradimento di un'utopia. Razza, individuo e massa; Giuseppe Maccauro, Ingens sylva: Enzo Paci e la crisi dell'umanesimo europeo; Francesco Valagussa, Severino interprete di Fichte; Nazareno Pastorino, Le insidie dell'anello. Severino interprete di Nietzsche o Nietzsche interprete di Severino?; Paolo Polizzi, Fondamento e contraddizione nella metafisica neoparmenidea; Marco Bruni, Italia secolare. Considerazioni sul rapporto tra """"pensiero italiano"""" e """"secolarizzazione"""". Rivista fondata da Elio Matassi. Direzione: Massimo Donà e Carmelo Meazza."" -
Metafisica e ontologia nella filosofia occidentale e buddista
Il pensiero orientale ha da sempre costituito un'ombra riflessa della filosofia occidentale, una sorta di rimosso che inquieta la filosofia fin dalla sua origine greca e la pone in continuo dialogo tanto con le altre tradizioni di pensiero quanto con se stessa. Il volume Metafisica e ontologia nella filosofia occidentale e buddista di Paola-Ludovika Coriando, costituito da due brevi e intensi saggi legati dal fil rouge della metafisica e dell'ontologia, prova a intessere un dialogo tra le due tradizioni mettendone in evidenza affinità e divergenze. Sostanza, differenza, speranza, vuoto sono solamente alcuni dei concetti attraverso cui l'Autrice orchestra un confronto tra l'ontologia sostanzialistica occidentale (Platone, Aristotele, Agostino, Tommaso, Cartesio, Kant) e la filosofia della 'via di mezzo' di Nagarjuna, consegnandoci così una serie di questioni e di domande, la cui posta in gioco consiste nel pensare spazi fecondi per la felicità e la libertà. -
Azimuth (2020). Nuova ediz.. Vol. 16: Critical Theory Today. An Old Paradigm fNew Challenges?-La teoria critica oggi. Un vecchio paradigma per nuove sfide?.
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-sûmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo. -
Quaderni di Inschibboleth (2021). Nuova ediz.. Vol. 15: evento e la grazia, L'.
26 giovani filosofi da tutto il mondo si interrogano sul tema ""L'evento e grazia"""" a partire dal lavoro svolto all'edizione 2020 della Scuola Estiva Internazionale di Alta Formazione Filosofica di Castelsardo. Con saggi di Angela Arsena, Antonio Bergamo, Raul Buffo, Cristiano Calì, Michele Capasso, Mariangela Caporale, Guelfo Carbone, Alessandra Cislaghi, Maria Benedetta Curi, Lorenzo De Donato, Gian Paolo Faella, Giuseppe Gris, Mattia Lusetti, Marco Martino, Giuseppe Mascia, Alessandra Modugno, Matteo Angelo Mollisi, Tiziano Ottobrini, Donatella Pagliacci, Nazareno Pastorino, Davide Penna, Noemi Sanches, Rosario Sciarrotta, Benedetta Sonaglia, Valentina Surace e Massimo Villani."" -
La facoltà di giudicare. Sociologia dell'agire normativo. Nuova ediz.
Cosa reclama l'interrogativo ""come giudicare""""? In che senso chi giudica è al contempo giudicato dal suo stesso giudizio, commisurato incessantemente con l'esigenza di dover giudicare? Tale questione si piega in due margini che si bilanciano e si intersecano reciprocamente. Da un versante la legge assente. Punto di vista negativo che corrisponde a una condizione positiva, al vantaggio di un vincolo, di una obbligazione: bisogna trovare la legge. Dall'altro versante, il diritto non coincide con la legge di natura: riguarda normative che la facoltà di giudicare si prescrive da sé. Questi aspetti si accordano e rilanciano reciprocamente nel rifiuto del principio di totalità in favore della regola della pluralità. Il che mette in gioco la questione della non derivabilità dei canoni del giudizio. Oppure, detto in altri termini: al fine di evitare la caduta nel totalitarismo e nella barbarie, il movimento del giudicare non può far altro che rinunciare ad imporsi ai suoi oggetti secondo un modello dato in anticipo che si tratterebbe solo di applicare. Con la prefazione e un testo di Jean-Luc Nancy."" -
Phàsis. European journal of philosohy (2021). Vol. 6: pudeur et la honte, La.
Alcuni importanti filosofi europei discutono della necessità del pudore per la salvezza della società contemporanea. -
L' auditorio di Görlitz
La poesia non avrà la forza di impedire gli eventi, ma ha la possibilità di divenirne racconto. Non modifica fatti, o almeno non direttamente, ma ne è presa di coscienza, espressione lucida e ferma. Accanto ad altri, questo è uno dei principi emersi dalle riflessioni di Farré, che passeggia instancabile per i luoghi sterminati della poesia. Ne frequenta i boschi, le città, i siti solitari e desolati - le soste ad Auschwitz e a Varsavia ne sono un esempio - stilando al suo ritorno dai viaggi una deliziosa e personale raccolta di riletture poetiche. Tali riflessioni non rimangono nello spazio dell'io ma vengono condivise con l'altro, il lettore; un lettore animato dallo stesso desiderio dell'autore: quello di avvicinarsi, quanto più possibile, all'essenza stessa della poesia. È, quello di Farré, un auditorio poetico-letterario, spaziale e esistenziale, in cui riecheggiano differenti sonorità: slovene, polacche, ceche, catalane e anglosassoni. -
Azimuth (2021). Vol. 17: subject of politics-Il soggetto della politica, The.
Nel corso degli ultimi anni lo sfuggente fenomeno del populismo ha acquisito un progressivo protagonismo nel panorama politico globale, cui ha fatto seguito una sempre crescente attenzione, da parte della teoria politica, nei confronti delle sue plurivoche manifestazioni. Nonostante la difficoltà di definire un oggetto di studio per sua natura restio a lasciarsi catturare da un approccio classificatorio, la poliedricità del fenomeno implica nondimeno la necessità di interrogare filosoficamente i presupposti che caratterizzano l'attuale crisi della democrazia rappresentativa. Scopo di questo numero è dunque quello di sviluppare una prospettiva genealogica rispetto alle istanze del presente che permetta di riconoscere gli elementi che hanno configurato il divenire storico dei processi di democratizzazione, così come le elaborazioni teoriche che li hanno accompagnati. Non si tratta pertanto solamente di mettere a confronto le diverse proposte teoriche che tendono a riconoscere nel populismo il nucleo incandescente della politica attuale, né di analizzare criticamente l'articolazione delle differenti strategie populiste esistenti, ma di discernere i processi storici e le problematiche filosofico-politiche cui esso risponde, nel contesto più ampio del progressivo istaurarsi dell'egemonia neoliberale.