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Silla. L'ultimo dittatore dell'antica Roma
L'idea coltivata da Silla di restaurare l'antica repubblica è un'ipotesi ormai inadeguata nel I secolo a.C. quando matura e si conclude la cosiddetta rivoluzione romana con cui si avvia il processo di revisione della vecchia costituzione in modo da modificarne la sostanziale natura oligarchica. Ne deriva una contraddizone deludente e, al contempo, affascinante: quella di un uomo politico che ha una stupefacente determinazione decisionale, un notevole coraggio nel modellare il mondo in cui si muove e contemporaneamente una totale carenza di originalità di idee su come ordinarlo. Più di qualsiasi uomo del suo tempo ha la forza di carattere necessaria a costruire un nuovo futuro per la società romana, ma non quella ideale per figurarlo e realizzarlo. -
Noi siamo i nuovi romantici
Amy e D.J. sono diventati amici alle scuole superiori, quando lei aveva una cotta non ricambiata per lui. Una sera Amy ne ha capito il motivo: D.J. è gay. Da quel momento è iniziata la loro amicizia, nonostante le forti diversità: Amy è ricca, conduce una vita agiata; D.J. proviene da una famiglia proletaria e per mantenere il suo alto tenore di vita, si prostituisce. Le loro voci raccontano alternandosi l'intrecciarsi di questo legame, di continuo oscillante tra amore e odio, in un viaggio attraverso l'Europa durante il quale l'amicizia e la fedeltà verranno messe a dura prova. -
La fiera delle vanità
Becky Sharp e Amalia Sedley sono due ex compagne di scuola. Becky, arrivista e ambiziosa, riesce a sposare un nobile rampollo e a ottenere un ruolo nell'alta società. Amelia, diventata povera per la rovina economica del padre, riesce a farsi sposare dal fidanzato George, improvvisamente tentennante, grazie all'intervento di un altro suo ammiratore, il capitano Dobbin. Quando George muore nella battaglia di Waterloo, Amelia viene a sapre che è stata tradita dal marito con molte donne, compresa la sua amica Becky e così decide di sposare il fedele capitano Dobbin. ""La fiera delle vanità"""" è considerato il capolavoro di William Makepeace Thackeray, nonché uno dei più notevoli romanzi dell'Ottocento inglesi."" -
Poesie d'amore
Il libro riunisce tutte le poesie d'amore edite e inedite di Luciano Luisi, che vanno dal 1948 al 2004. Le poesie d'amore costituiscono la parte più cospicua della sua vasta produzione di versi che vede nel tema dell'amore uno dei cardini in cui si concentra la sua ricerca poetica, accanto al tema della morte e a quello di una visione spirituale della vita, cioè di un possibile incontro con Dio. Il poeta è consapevole che l'amore, in ogni sua accezione, rappresenta il fulcro dell'esistenza, e lo indaga nel suo mistero, attraverso una casistica di vicende amorose. -
Troilo e Cressida. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue
Tra le commedie meno conosciute di Shakespeare, in realtà ""Troilo e Cressida"""" è tra le più attuali. Come spesso accade nelle opere del drammaturgo inglese, l'opera viaggia su un doppio binario: da un lato racconta la storia d'amore tra il figlio minore del re di Troia e la figlia di Calcante (l'indovino che, dopo aver presagito la caduta di Troia, passa dal campo troiano a quello greco), dall'altro rappresenta un'analisi lucida e potente della guerra."" -
La vera storia delle SS
Questo volume ricostruisce l'origine, lo sviluppo e l'organizzazione delle SS, soffermandosi sugli effetti ad ampio raggio che esse ebbero sulla polizia, sulle politiche razziali, sulla storia, l'educazione, l'economia e la società della Germania. Particolare attenzione l'autore riserva al rapporto fra SS e guerra, valutando sia i reali esiti sul campo di battaglia, sia le atrocità commesse nei territori occupati. -
Le torri di Roma. Ediz. illustrata
Le torri, di cui la tecnica bellica si è impadronita fin dalla più remota antichità, possono costituire nell'ambito urbano un esempio della capacità organizzativa di una comunità o della sua disgregazione. Quando vengono erette per difendere la tranquillità dei cittadini avremo una comunità efficiente, quando invece il potere non è più omogeneo, la torre costituirà il simbolo più eclatante dei contrasti che dividono i cittadini: mancando una sicurezza comune, ogni famiglia si difenderà costruendo la propria torre. Roma, al pari del resto della penisola, visse lunga parte della sua storia in queste condizioni. La presenza del papa, espressione della potenza non già di una comunità religiosa ma di un clan, non poteva non accentuare quella disgregazione del potere. Inevitabile quindi che la città divenisse spesso un unico immenso campo di battaglia. E su questo brulichio di fazioni le torri si elevano a centinaia. Per lo più vuote, non facili da scalare, ma altrettanto difficili da difendere, le torri ""private"""" svolsero una funzione importante di sorveglianza e osservazione, o nel caso, di difesa. Finita l'epoca delle grandi turbolenze, le torri diverranno una parte dell'abitazione civile; nei casi in cui ciò non accadrà, saranno condannate a perire o ad essere inglobate nell'edificio che erano destinate a proteggere. In questo libro l'autore ricostruisce, rione per rione, la mappa delle torri di Roma, trasformando la loro traccia nel tempo in un romanzo storico della capitale."" -
Roma com'era nei dipinti degli artisti danesi dell'Ottocento. Ediz. illustrata
Non c'è da meravigliarsi che l'arte danese sia quasi sconosciuta in Italia: la Danimarca è un paese piccolo e lontano e la sua cultura ha avuto solo raramente risonanza fuori dall'ambiente scandinavo. Alcune mostre allestite a Roma hanno fatto conoscere la pittura danese della cosiddetta ""età d'oro"""", e dimostrato l'importanza che i soggiorni romani ebbero per i pittori danesi della prima metà dell'Ottocento. """"Ho l'intenzione di fare una collezione delle vedute più belle fra i numerosi punti pittoreschi di Roma e i suoi dintorni"""", scriveva Christoffer Wilhelm Eckersberg all'incisore danese Clemens, """"spero in quel modo di poter rendere a Lei e ai miei compatrioti una idea abbastanza chiara di questo bel paese, dove è quasi impossibile non occuparsi di paesaggistica, essendo troppo bella e pittoresca la natura"""". In queste parole si riassume l'impressione che i danesi ricevevano dall'impatto con la capitale. Quasi tutti hanno descritto la """"Roma sparita"""" da loro conosciuta, quella che va dai primi dell'Ottocento al Risorgimento, e di cui hanno immortalato non solo l'ambiente, ormai radicalmente mutato, ma le feste e i costumi dei tempi andati, i tempi del Pinelli e del Belli. I danesi, come gli artisti di tanti altri paesi, hanno così dato il loro contributo alla descrizione e alla perpetuazione della memoria di questi aspetti della Città Eterna."" -
Il bacio più bello del mondo
L'autore ritrae i personaggi di questo romanzo nel fatidico momento del passaggio all'età adulta, avvero alla soglia dei trent'anni, fotografando l'inquietudine e le delusioni che accompagnano questo momento. I protagonisti sono ragazzi innamorati, depressi, distratti o scombinati, eternamente in bilico tra l'ordine e il disordine, lo slancio vitale e dinamico e una latente tentazione di inerzia esistenziale. -
Piccolo dizionario del Paradiso
Iside, Odino, Era, Shiva... La ragione forse più importante per la grande e costante popolarità della quale dèi e dee godono presso i comuni mortali probabilmente risiede nella singolare e unica combinazione di forza sovrumana e aspetti del carattere estremamente umani. In oltre 200 voci, questo volume presenta le divinità così come si sono manifestate agli umani, attraverso testi sacri, ispirazioni e contatti personali, vale a dire come entità ricche di contrasti, esseri benevoli e spietati, vanitosi, gelosi, servizievoli e generosi. -
La civiltà dell'antica Roma
La civiltà romana era diversa dalla nostra? Certamente noi ne siamo gli eredi, ma possiamo affermare di conoscerla davvero? E cosa significa ""civiltà""""? Forse un insieme complesso di costumi, di tecniche, di regole sociali esplicite o implicite, di gusti, di stili di vita, di aspirazioni spirituali e necessità materiali che si fronteggiano. In alcune civiltà, inoltre, il peso del passato paralizza le forze più vitali. A Roma invece, almeno per alcuni secoli, ciò non avviene. Tradizione e innovazione sembrano trovare un equilibrio e si assiste a un continuo fiorire di nuove idee che però non rinnegano il passato. L'effetto, e senza dubbio anche lo scopo, è quello di dare all'uomo i mezzi per vivere dignitosamente e liberamente. Per questo i problemi dell'antica Roma non sono mai troppo lontani da quelli del nostro tempo e il loro studio ci aiuta, se non a risolverli, almeno a prenderne coscienza. Con le sue luci e le sue ombre la civiltà romana rappresenta quindi uno dei grandi momenti della storia dell'umanità."" -
Le grandi donne di Roma antica
Storie di donne di Roma antica in diciannove ritratti, da Rea Silvia a Galla Placidia.. Una storia di passioni e letti, non di rado determinante nella lotta per il potere, al pari di battaglie e congiure o colpi di stato. Senza dimenticare l'intelligenza dell'inganno raffinatamente femminile. Il tappeto srotolato ai piedi di Cesare con dentro Cleopatra: il frutto succoso d'Egitto vale le battaglie al Faro di Alessandria e al Pelusio. Due figure dell'universo femminile di Roma antica hanno colpito soprattutto la memoria popolare: Cornelia, madre dei Gracchi, e Messalina, giovane moglie dell'imperatore Claudio, i due estremi. Esempio luminoso per le donne della sua epoca l'una; prototipo di lussuria, sregolatezza e specchio deformante di una società che toccava il limite della depravazione, l'altra. Fra le due corrono duecento anni. E il periodo prodigioso e irripetibile di Roma: dalla polis (città stato) dei sette colli alla esplosione come caput mundi. Dalla Repubblica all'Impero fino all'avvento del Cristianesimo, con la moralizzazione della vita pubblica e dei costumi. Tramontava l'epoca del mondo pagano: piuttosto che la morigeratezza, dilagò l'ipocrisia. Né migliore sorte ebbero le donne. Elena, madre di Costantino, era una stabularla, ragazza di taverna. E Fausta, la moglie di Costantino, fu soffocata nei bagni di palazzo dopo la scoperta che ""si prostituiva a ogni persona""""."" -
Miti e leggende dell'antica Roma
Le leggende e i miti raccolti in questo volume ci restituiscono, senza pesanti zavorre filologiche, l'immagine di un mondo perduto, eppure così vivo nella coscienza e consapevolezza dell'uomo contemporaneo, connotato da alti valori etici e civili che sembrano oggi esser venuti meno o, forse, non essere mai esistiti. Le ovvie difficoltà d'approccio incontrate sono da ricercarsi nella peculiare fisionomia della religione romana che, tacciala di eccessivo utilitarismo e, quindi, di aver ceduto angusti spazi al libero gioco della fantasia, è piuttosto carente nel corredo documentale, come attesta la propensione di alcuni autori - Varrone, Ovidio ecc. - a proporre rimaneggiamenti aulici secondo i modelli della più dotta Grecia. Al di là di una spiccata tendenza al sincretismo e della riscontrata assenza di una definitiva matrice generativa di valori, il patrimonio mitico dei Romani coincide con la loro stessa storia, con la fondazione della città. Anche se la leggenda delle origini troiane di Roma ripropone la fondamentale istanza di una sua fluidità massima negli scambi culturali. -
Giulio Cesare
La figura di Cesare come avventuriero è stata variamente abbozzata e accennata dagli studiosi che hanno scritto e narrato di lui. Napoleone, che se ne intendeva, ha attribuito a Cesare la passione per la guerra in quanto ""bella occupazione"""", cioè attività professionale divertente, esaltante e, spesso, meravigliosamente remunerativa per i generali. Ma questa coloritura personale è stata sopraffatta e messa in ombra, nella tradizione, dalle monumentali conseguenze storiche scaturite dalle azioni del politico e del soldato. E tuttavia essa sembra la sola capace di delimitare uno spazio in cui sia possibile, senza residui e senza vuoti, sistemare, come in un puzzle, le varie tessere che compongono il personaggio. Può darsi che questo sia riduttivo della valenza storica del soggetto, ma più di qualsiasi altro approccio avvicina all'uomo Cesare e fa conoscere le sue passioni, le speranze, la sua fatica quotidiana, gli errori, le crudeltà, i reati da codice penale, insomma la sua vita. L'autore pedina l'itinerario di questo avventuriero senza sottrargli meriti ma anche senza indulgenze complici e reverenziali, per concludere nel riconoscimento di una personalità straordinaria, carica di quel fascino proprio di quanti hanno il coraggio di vivere il limite estremo del loro destino senza timori o esitazioni."" -
Le grandi donne di Milano
Questo libro intende gettare uno sguardo diverso sulla storia della città di Milano. Oltre a duchi, eroi, patrioti, artisti vi sono state anche duchesse, eroine, patriote e artiste, insomma donne che hanno condiviso il medesimo destino. Sono qui raccolte e raccontate storie di vita quotidiana, ma anche di esistenze straordinarie, in ogni epoca. Dalla Milano imperiale, con gli intrighi orditi dalla scaltra imperatrice Eusebia, o dalla Milano longobarda, in cui regine e aristocratiche hanno fondato alcuni dei più antichi monasteri della città, duemila anni di storia milanese hanno parlato anche al femminile. Nella Milano a tratti oscura e misteriosa del Medioevo, Guglielmina la Boema è stata creduta l'incarnazione dello Spirito Santo, venerata dai suoi adepti, condannata per eresia dalla Chiesa. Nella superba Milano dei Visconti e degli Sforza, donne come Valentina Visconti, Bianca di Savoia, Bianca Maria e Caterina Sforza hanno portato cultura e buon gusto, ma hanno anche saputo tenere le redini del potere, promuovere opere pubbliche o sacrificarsi, spose costrette, sull'altare della ragion di stato. Una galleria di personaggi femminili da conoscere o da riscoprire. -
C'era una volta una serial single
II rosa è il colore preferito di Anna, una bellissima single di successo. Poi, a colorarsi di rosa, è il test di gravidanza e allora apriti cielo! Ross non sarà stato un amante da urlo, ma a letto deve averle fatto quanto basta perché lei restasse incinta. D'accordo, la data di nozze con lui è fissata tra sei mesi e nei loro piani non c'era affatto l'idea di mettere su famiglia, ma ora lui si mostra orgoglioso del bimbo in arrivo. E poi ci sono i preparativi per il matrimonio, il corredo per il piccolo, il nome da scegliere tra quelli assurdi suggeriti dagli amici, una suocera già impazzita per il cucciolo di Ross e soltanto trentasei settimane di tempo per mettere la testa a posto! Con la nausea in agguato Anna dovrà dire addio ai momenti di gloria, agli aperitivi con le amiche, agli abitini mozzafiato... Cosa ne sarà di lei? -
Viaggio a Roma e nella sua campagna. Ediz. illustrata
Già nel Seicento il Grand Tour attraverso le principali città della vecchia Europa (e, in particolare, dell'Italia) era sentito dall'intellettuale come una ""necessità esistenziale""""; ma è nell'Ottocento che esso diventa addirittura un """"abito mentale"""" perché tale viaggio, confidava lo scrittore Samuel Rogers all'amico Byron, """"ci restituisce in sommo grado quello che noi abbiamo perduto""""; per tutto il secolo scorso, dunque, il """"Bel Paese"""" è stato tappa d'obbligo e meta prediletta di artisti e letterati provenienti da ogni parte d'Europa. Roma, """"una città di provincia mal tenuta"""", secondo l'ironica definizione di Taine, rappresentava per Henry Adams """"il vizio più violento del mondo"""" e chi veniva nella Città Eterna alla ricerca dei """"fondali"""" rappresentati dalle basiliche, dai palazzi, dalle piazze e dai suoi paesaggi rimaneva ben presto affascinato dal popolo che l'abitava, dai costumi, dalle tradizioni da immortalare con il pennello e, di lì a poco, con la carta emulsionata """"mercé la luce""""."" -
Le aquile della morte
Nel cuore di Parigi un prete italiano viene assassinato e il suo corpo, orrendamente mutilato, è gettato nella Senna. Il sacerdote ha pagato con la morte il prezzo di un segreto impossibile da confessare. Un segreto che riemerge insieme al suo cadavere, nel corso dell'autopsia, facendo riaffiorare il ricordo di un furto clamoroso compiuto settant'anni prima. Jennifer Brown, una giovane e ambiziosa agente dell'FBI inizia a lavorare su questo strano caso. Per lei, si tratta dell'ultima occasione per dare un senso a una carriera apparentemente compromessa e recuperare il terreno perduto. Immersa nel lavoro investigativo, Jennifer, partendo dai pochi indizi a sua disposizione, risale fino al sensazionale furto dell'unico esemplare conosciuto di Double Eagle, una moneta di inestimabile valore trafugata dal teoricamente inespugnabile Fort Knox. Tom Kirk, ex agente della CIA e ora famigerato ladro specializzato in opere d'arte, finisce immediatamente nella lista dei sospettati del detective Brown. Una circostanza che complica la situazione di Tom, dibattuto tra il desiderio di abbandonare definitivamente il mondo del crimine e le pressioni di Cassius, boss della malavita che pretende il suo impegno in un ultimo impossibile colpo. Tom non ha scelta: in fuga tra Londra, Parigi, Amsterdam e Istanbul dovrà ritrovare Double Eagle e con essa la libertà. -
Bologna criminale. Il volto più inquietante e drammatico della placida e ricca capitale dell'abbondanza
Chi immagina una Bologna paciosa, col volto sorridente e bonario che lo stereotipo del petroniano ha sempre avuto, non si è mai addentrato nei meandri tortuosi e inquietanti della sua cronaca nera. Fin dall'inizio del Novecento e anche prima - la città ha visto consumarsi all'ombra dei suoi famosi portici alcuni dei delitti più efferati che la cronaca ricordi. Dal famoso delitto Murri del 1903, che ha segnato un'epoca, fino ai recenti delitti della ""Uno bianca"""", a Bologna la criminalità ha sempre colpito duramente, sia che si tratti di opere di singoli che di stragi. Il volume racconta le storie, alcune delle quali sono solo un pallido ricordo dei più anziani, dei delitti che la città vide consumare all'ombra delle sue torri: dalla scomparsa del giudice Cavagnati al delitto Coltelli, dal delitto di villa Frank al caso Sensi, attraversando crimini di cui ancora oggi si parla: il caso Murri, il delitto Nigrisoli, la banda Casaroli, il caso Alinovi, la """"Uno bianca""""..."" -
La santa casta della Chiesa. Duemila anni di intrighi, delitti, lussuria, inganni e mercimonio tra papi, cardinali, vescovi, sacerdoti e cardinali
La storia della Chiesa cattolica è costellata di episodi che hanno ben poco a vedere con la fede e con l'ammaestramento delle anime. Dalla vera e propria guerriglia urbana per l'elezione del vescovo di Roma al traffico delle reliquie, dalla gestione delle catacombe alla definizione di tariffari per la visita ai luoghi santi e per la remissione dei peccati, sin da quando alle faccende di spirito si è affiancata l'attività commerciale e finanziaria un'ombra di peccato e di colpa ha oscurato le gerarchie ecclesiastiche. La ""donazione di Costantino"""" che fondava su un falso storico l'ambizione secolare della Chiesa è solo uno degli scandali succedutisi, forse il più noto. Dalla """"vendita delle indulgenze"""", in vari modi durata fino a oggi, alla creazione di attività commerciali, dal riciclaggio di denaro """"sporco"""" con la costituzione di istituti bancari, alla compravendita di immobili, istituti e case di cura """"senza fine di lucro"""", in questo libro Claudio Rendina ricostruisce duemila anni di malaffare, di delitti e crimini, di privilegi acquisiti o venduti a caro prezzo. Perché proprio alla corte del papa, in quella che dovrebbe essere la """"Santa Sede"""", troppo spesso si nascondono attività diaboliche e peccaminose.""