Sfoglia il Catalogo ibs033
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 401-420 di 10000 Articoli:
-
Il mio primo capodanno
"Luisa Parrini dice che cinque minuti è il tempo che serve per capire gli uomini. Dice che, da come uno ti guarda, capisci che tipo è: se tiene sempre gli occhi bassi è uno sfigato, se ti guarda fisso le tette è un segaiolo, se ti guarda dritto negli occhi è uno stronzo. 'E un uomo normale non c'è?' le chiede il mio amico Lucio Motta"""". """"Il mio primo capodanno"""" è una raccolta di racconti legati ai luoghi della Versilia e di Lucca. Spesso i protagonisti sono ragazzi fra i venti e i trent'anni; a volte sono pure più giovani. Le storie si svolgono in tempi recenti, recentissimi e provano a essere specchio di questi anni e dei sentimenti di queste generazioni." -
Libero e invisibile
"Questa è la storia dell'incontro tra un clochard ed un cucciolo di cane abbandonato: due emarginati che fondono le loro misere vite fino a diventare un'unica entità. Due esseri sprofondati nella disperazione della solitudine per poi risorgere nella felicità di trascorrere assieme le proprie vite. I giorni che passano cimentano la loro necessità di dare e ricevere amore, un amore così grande che porta l'esistenza dei due a divenire simbiotica. I protagonisti si muovono fra le strade e le piazze di una delle città più belle al mondo: Firenze. I personaggi che incontrano sono gente comune: la spazzina, il gestore di un bar, l'impiegata dell'ufficio postale, il falegname tifoso della Fiorentina ed altri che si possono trovare ovunque. Una mia carissima conoscente, alla quale ho dato questo scritto in bozza per averne un parere, mi ha detto: """"Sai Paolo, una domenica mattina ho preso il tuo libro ed ho fatto il percorso che compie il protagonista. Ma non sono riuscita a trovare gli esercizi e i negozi di cui parli. Suppongo siano inventati come i personaggi. Sono però descritti così bene che pensavo fossero veri!"""" Complimento piú bello non potevo ricevere"""". (nota dell'autore)" -
Il cinema delle Apuane. I set e i protagonisti
Esplorando con l'occhio di vetro della macchina da presa questo lembo della Toscana settentrionale, è inevitabile fare riferimento all'universo delle cave del marmo. Luoghi particolarissimi, di fatica e di aspra bellezza, dunque di evidente interesse cinematografico. Ma non ci sono soltanto le cave nel panorama cinematografico di Massa-Carrara. La bellezza del litorale e il fascino dei paesi e delle città sono altrettanti motivi di interesse che hanno attirato i set nel corso del tempo. I due autori di questa ricerca, Fabrizio Borghini e Umberto Guidi, sono giornalisti e studiosi di cinema che hanno dedicato molti sforzi per approfondire i rapporti tra il territorio toscano e la settima arte. Hanno pubblicato testi su location e attori di Pistoia, Lucca, Livorno, Versilia, Siena, Prato e Arezzo: con questo studio su Massa-Carrara viene aggiunta un'altra tessera al mosaico del cinema in Toscana. Nella prima parte del lavoro viene ricostruita la storia dei film ambientati nella provincia apuana.Nella seconda parte, Fabrizio Borghini offre un dizionario ragionato dei protagonisti del cinema di ieri e di oggi che sono nati o sono particolarmente legati a questo lembo di Toscana. -
Anthony Burgess. Riflessioni su elementi di attualità nella fantascienza distopica
Terzo millennio. Finito il secolo breve di Hobsbawn (e quello delle idee assassine di Robert Conquest) strizzato fra la Piazza Rossa e il Muro di Berlino. Finito l'ultimo sogno socioprometeico materialista quando Gorbaciov pronunciò il nome breve di Dio alla fine del secolo breve. Nome che non era stato più pronunciato ufficialmente in Unione Sovietica da quasi un secolo appunto. Il crepuscolo degli dei ha continuato però a far cadere miti anche al di là dei confini dell'impero sovietico: sono crollati i grattacieli di New York insieme alla concezione economicoeudaimonistica dell'american way of life; crollata la Grande Muraglia Cinese per l'ascesa postmaoista della Cina alla conquista del mondo dopo i prolungati isolamenti; nell'America del Sud finito il sogno di Simon Bolivar Guevara, alimentato dal comunismo solare di Castro che sembrava lontano dalla Siberia dei gulag; crollate letteralmente, fisicamente, geograficamente le ""sicurezze ecologiche"""" che davano la certezza del dominio dell'uomo e della sua moderna tecnologie sulle primitive forze della natura: i diluvi cose da chiudere nelle pagine della Bibbia (le catastrofi attuali non risparmiano né capanne né metropoli); fra gli ultimi miti o sogni ridimensionati, se non scomparsi sul nascere, deve essere ricordata l'Europa che si presenta molto lontana dalle impostazioni di rinascita postbellica di De Gasperi o Adenauer (l'Europa dei popoli si manifesta, chiaramente e sensibilmente, come quella delle banche e dei suoi banchieri). Questa è la breve panoramica catastrofica sui disastri della prima decade del terzo millennio. Postula la rivisitazione di due testi di un campione della letteratura distopica come Anthony Burgess (l'incipit del libro)."" -
Insieme a Vilma
Un manager, in coma a seguito di un attacco cardiaco, rivive un incontro fantastico con una sua cugina venuta dall'Africa. Uscito dal tunnel della malattia, il ricordo di quell'evento cambia profondamente la sua vita. Si reca in Africa dove, insieme ad un missionario cattolico, si dedica ad opere benefiche caratterizzate e ispirate da sentimenti di altissimo valore umano. Nel missionario trova un amico sincero che lo aiuta anche a risolvere un problema familiare complesso e delicato. -
Campobello
Campobello si è addormentato da anni, immobile nell'anonimato. Gino nemmeno ci fa più caso, a lui basta fumare. Massimo vi ha fatto ritorno insieme al figlio Sebastian per provare a viverci. Elisabeth è prigioniera dell'ignoranza del padre. Marco, invece, cerca qualcuno. E il circo? Il circo ha risvegliato Campobello. Un passo dopo l'altro lungo la strada sterrata: la polvere si alza e l'odore di terra si ficca nel naso. Basta salire una sola volta per non liberarsene più. Le mura stringono il paese, le voci restano imprigionate tra i vicoli come le leggende che sono attecchite quassù. Campobello guarda tutto e tutti dall'alto. Campobello cambia le persone e Massimo lo sa. -
Ventuno. Quel dolore che porta al coraggio
Per essere felici ci vuole coraggio. Monica narra l'incontro con la giustizia e la condanna di un colpevole ottenuta da parte di una donna coraggiosa che trova nell'amore verso se stessa, il compagno, la famiglia, le amiche e gli amici la forza di denunciare la violenza subita, affrontare i disagi del processo, superare l'ipocrisia di chi guarda con pietà e dà facili giudizi. E coraggio è stato, per Monica e per tante altre, esprimere la volontà di far perseguire il colpevole, di prendere la parola e chiedere ascolto anche in sede giudiziaria. Il libro di Monica, come ogni voce di donna che fa dono alle altre della sua storia, rappresenta sulla scena pubblica la libertà di donne coraggiose che rifiutano il ruolo di vittime e provano a costruire un mondo in cui la libertà femminile sia qualità della vita. Perché la voce di donne coraggiose e libere è capace di influire sui maschi e modificarne i comportamenti (dall'introduzione di Maria Pia Lessi). -
Esca. La Darsena di Viareggio in poesia
La Darsena: polmone e cuore di Viareggio. Il martello dei cantieri ritma il tam tam dei bragozzi sotto il faro della Madonnina. Questo breve volume di ""telegrammi poetici"""" da corsa riproduce momenti, aspetti, vedute di questo piccolo """"paese"""" fra il cielo e il mare che ancora continua a navigare anche controvento. Non poteva sfuggire all'autore il centro dei centri della vicenda operaia di questa isola nautica: il Cro è infatti uno dei punti di riferimento più forti che ha attraversato la storia fin dal primo associazionismo dei maestri d'ascia e calafati come testimoniano le iconografie politiche alle sue pareti che arrivano alla Cuba mitica del Che. Questo libretto implicitamente è anche un invito ad approfondire tutti gli aspetti di una Darsena che ancora oggi è accarezzata dalle vele di Viani e i cui cantieri mescolano il """"cacciucco della vita"""" (prefazione di Deborah Mazzoni, la vivandiera del Cro)."" -
Re di cuori
Praga, settembre 2006. Una ragazza viene uccisa nello scantinato della farmacia del padre. Il commissario Belkov della squadra omicidi si reca sul posto con i suoi uomini. Nella farmacia mancano soldi, medicine e strumenti chirurgici. L'adepto si reca dal sacerdote suo capo, consegnando un misterioso oggetto con poteri occulti ed evocativi molto potenti. In un paesino al confine con la Polonia, in un monastero benedettino, padre Kasimir riceve una telefonata da un confratello di Praga: si stanno verificando nella capitale strani omicidi in sequenza. Il rito è iniziato: dopo un silenzio di cinquecento anni qualcuno ci sta riprovando. -
Un soggetto suppostosi in cura
Un soggetto suppostosi in cura canta amaramente e al contempo dolcemente i diversi tentativi affettivi e le varie sconfitte sentimentali che hanno caratterizzato l'esistenza dell'autore, il quale si confronta (in un continuo colloquio interiore e in una riflessione sull'amore progressivamente scandita) con i tu, quasi di montaliana memoria, che nei ricordi - poesia dopo poesia e verso dopo verso - si susseguono e che talvolta paiono confondersi, decretando in ultimo una consapevole fine di ogni illusione. La rinuncia all'amore, spesso individuato proprio nell'amore impossibile e irraggiungibile, non è infatti la morte della capacità d'amare ma il proposito di portare in futuro la poesia (altra e alta forma d'amore) su nuovi territori. -
Oscuri dí, Josef Katazovic
Scrittore trentacinquenne d'origine jugoslava non ancora conosciuto al vasto pubblico, Josef Katazovic - dopo aver vissuto a lungo in Francia - ha infine costruito in Italia, con la moglie Serena, un'ipotesi di stabilità. L'improvvisa irruzione nella tranquilla vita della coppia di un misterioso uomo proveniente dal lontano passato di lei provocherà il crollo dell'emotività e di ogni certezza del marito che comincerà a tremare, perdendo il controllo delle proprie mani. Ormai abbandonata la vita di ogni giorno per via di quel tremore, Josef si ritrova un dí a vagare per le strade della propria città, quando - passando davanti alla stazione ferroviaria - sente annunciare un treno in partenza per una strana destinazione: Josef Katazovic. Dapprima stupito, poi sorridendo di follia, il giovane - udito ripetere l'assurdo annuncio - entra in stazione e decide di salire in carrozza. Inizia cosí un viaggio, in uno spazio fantastico e in un tempo reversibile, che - tra vicende psicologiche e qualche intuizione psicanalitica - accompagnerà il protagonista attraverso una serie di incontri capaci di condurlo a una piú complessa e completa conoscenza di sé. Ma ciò gli sarà sufficiente? -
Una vita in mare
"Ho trovato tutti questi scritti di mio padre e mi è sembrato un peccato si perdessero senza che nessuno potesse leggerli. Ho cercato un filo conduttore tra i vari racconti in modo da dare un senso unitario all'opera. In parte lui mi ha dato una mano, quando ancora era cosciente, e in parte ho dovuto fare da sola dato che dopo la sua rovinosa caduta si è ammalato e non ha potuto più aiutarmi. In questo volume troverete storie sulla guerra, troverete persone (che papà era bravo a descrivere con un tocco d'ironia), troverete la vela, le regate, ma soprattutto troverete il mare. Sono felice di veder realizzato il progetto di questo libro, grazie al quale spero chi avrà modo di leggerlo possa vivere almeno in parte le sue esperienze"""" (dalla premessa di Francesca Cerri)." -
Poesie per un'alba lontana
Tra lirismo e memoria la voluminosa raccolta ""Poesie per un'alba lontana"""" si scandisce come un lungo apprendistato dalla notte concreta e tesa dell'insonnia alla notte morale della solitudine e fino al suo termine tanto atteso (quasi un """"viaggio"""", per citare il primo Céline); è come se attraverso la notte si delineasse un percorso ineluttabile e metaforico dove l'io del poeta diviene tra l'altro occasione di confronto con le persone che hanno caratterizzato la sua esistenza, passando poi attraverso il vaglio del tempo e dei ricordi - sopravvissuti alle tante intemperie e bufere - in poesie che raccolgono tutta la nostalgia (ora amara, ora disincantata) di chi vede perduti i propri punti di riferimento e le proprie certezze; ma l'alba, pur lontana, è ammessa e sperata come possibilità e tra ombre, nebbie e cupi nubi il libro diventa infine momento di riflessione e dialogo con una realtà più immediata e spietata che sembra voler omologare ogni differenza e diversità; la poesia si rivela così in ultimo e ancora una volta come pensiero d'amore e apertura verso il futuro, orizzonte di appartenenza e unica ipotesi di verità."" -
Il sogno di una rovina
Un'altra storia di fantasia, un altro doloroso paradosso: le vicende esistenziali e la vita sessuale insaziabile e folle della giovane Adele, psicologa e psicoterapeuta, sono al centro di questo romanzo ambiguo e crudele. Ripresasi dopo anni - grazie a un impegno costante nello studio nonché per merito della propria famiglia - da un scandalo che aveva stupito tutto il piccolo paese nel quale viveva e divenuta ormai psicoterapeuta, Adele - in un momento di crisi e di estrema fragilità - crolla di fronte al senso di colpa antico e mai affrontato completamente e - raggiunta una apparente quanto effimera tranquillità - compie una serie di errori di pensiero e di giudizio che, l'uno dopo l'altro, la fanno decidere di trasformare il proprio conflitto interiore in un fatto. Adele elabora così un proprio ""sogno di rovina"""" e di perdizione scegliendo di concedersi senza riserve ai propri pazienti, intenzionata a punirsi e condannarsi per tutta la vita. Soltanto il progressivo e disastroso evolvere degli eventi condurrà Adele a una consapevolezza più profonda e alla liberazione dalle proprie ossessioni. Ma il prezzo da pagare sarà alto e la segnerà inevitabilmente."" -
Quella volta che... Aneddoti, storie, ricordi dei cinque anni più belli della nostra vita
Il presente volume è frutto del lavoro degli alunni della classe quinta elementare delle Scuole Mantellate di Viareggio (anno scolastico 2016/2017) che sono stati invitati a proporre un proprio testo incentrato su - come recita il sottotitolo - aneddoti, storie, ricordi dei cinque anni più belli della loro vita, ovvero dei loro primi cinque anni di studio. -
Alla ricerca della sinistra perduta
"Questo mio scritto non intende analizzare con il rigore dello storico le vicende attraversate e neppure fare una compiuta autobiografia. Molto più specificamente vuole mettere a fuoco le mie esperienze - nella sinistra - dandone una lettura personale e sintetica e facendo valutazioni al riguardo. E certamente non vuole neppure essere un'operazione nostalgica e retrospettiva. Al contrario, facendo leva sui periodi più fecondi per la concretizzazione degli ideali della sinistra e avendo presenti quelli negativi, auspica un rilancio unitario e forte della sinistra stessa - con un robusto ancoraggio valoriale - nell'attuale pesante e a volte drammatica situazione nazionale e internazionale."""" (Montemagni Marco). Introduzione di Luciana Castellina." -
Il lago racconta. Storie 2017. Vol. 1
"Chi avvicinandosi al Lago di Massaciuccoli non è rimasto colpito dalla dolcezza del luogo, dai suoi riflessi, dalle sue placide acque, da quell'atmosfera calma e rilassante che ha ispirato e affascinato il maestro Giacomo Puccini? È partendo da questa riflessione che abbiamo indetto il concorso artistico-letterario da cui nasce il presente volume, affinché i nostri ragazzi possano conoscerlo, amarlo e quindi preservarne la bellezza."""" (Monica Marinari)" -
Frammenti. Storie
"Perché leggere un'opera letteraria in un mondo - come quello attuale - così centrato sul reale, sul pratico, sugli oggetti, sul denaro, sul qui e ora? Quando si legge una vera opera letteraria, in modo inevitabile si entra nella mente di un altro - che sia quella di un personaggio di un romanzo o di un poeta - e quindi ci si pone nella prospettiva altrui, si cerca di immaginarne i pensieri, gli stati d'animo, le aspettative, le aspirazioni, le speranze, le delusioni etc. In questo modo ci si decentra da se stessi, dalle convinzioni, dai desideri e dalle emozioni che ci contraddistinguono, raffigurandoci invece i contenuti mentali di altre persone. La lettura delle opere letterarie di qualità rappresenta da sempre uno dei modi fondamentali con cui impariamo a elaborare - come diciamo noi psicologi - una teoria della mente (cioè la rappresentazione che ciascuno di noi ha della mente altrui) per conoscere gli altri, provare empatia e simpatia per essi. Il presente [...] libriccino di Donatella Manzuoli non si sottrae a tale nobile caratteristica della letteratura [...]. L'autrice si pone in prospettive diverse per ruolo, genere, situazioni di vita e ne immagina implicazioni, dolori, gioie, tormenti, dubbi sostenendoci nell'imparare a decentrarci e a elaborare le teorie della mente altrui."""" (dalla prefazione di Davide Dettore)" -
Coriandoli. Frasi, aforismi, poesie e pensieri spettinati
"Ci sono parole come coriandoli di carta speciale. Colorate di profumi. Avvolte da misteri. Festose e simpatiche. Impertinenti. Che scodinzolano e mordono. Riscaldano e ghiacciano. Accarezzano e schiaffeggiano. Facili e difficili. Bianche e nere. Ti svegliano e ti addormentano. Portano incubi e sogni. Si fermano, ripartono e corrono. Parole dai sensi insensati. Diversi e consapevoli. Sfuggono. Ti corrono incontro radiose. Spariscono senza ombra. Ci sono parole importanti. Da portare a letto.""""" -
Neanche Pazienza. E altri racconti
"Neanche Pazienza"""", l'ultimo racconto della raccolta (ma il primo a essere stato scritto), è ambientato nella Bologna degli anni ottanta tra alcuni studenti del Dams che nel loro giovanile entusiasmo mescolano arte e vita e si confondono con i personaggi dei fumetti di Andrea Pazienza. L'apprendistato artistico all'insegna della sperimentazione avanguardista - rievocato in questo brano autobiografico - trova un'ideale forma di continuazione e di sviluppo nella raffigurazione del teatro della vita presente negli altri racconti maggiormente legati all'attualità dell'Italia d'oggi, quella della crisi economica."