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El fior del bel cantè. Antologia di poeti pesaresi
Pasolini, che esordì col suo friulano, asseriva che ""la tragedia della perdita del dialetto, era tutt'uno con il problema di una sopravvivenza culturale e antropologica"""". Dialetto, attingendo dal titolo di un'antologia dell''800 e del '900, visto e vissuto da lingua della realtà a lingua della poesia. Ad esso si ricorre spesso per esprimere mondi che non potrebbero essere raccontati altrettanto efficacemente usando l'italiano. Una lingua """"visivamente"""" ricca, con una grande valenza musicale e armonica che, a seconda dell'autore, si arricchisce di interessanti linguaggi personali. La poesia dialettale, ne è un esempio la scrittura dei poeti di questa antologia, diviene occasione per una ricerca linguistica che recupera, in quanto scritta, la memoria del tempo."" -
Se di terra fatti
Raccolta di poesie della poetessa Martini Rossella. -
Li sogni rubbati
Paola Durantini è stata e rimane una delle ultime rappresentanti di quella radicata romanità vestita di un leggero velo di tristezza, frutto di una conoscenza profonda dell'animo umano, di quei vizi e virtù che nella città eterna trovano un concentrato rappresentativo di carattere filosofico, scanzonato, provocatorio, sarcastico, in una fusione di grande umanità. Le sue rime, in rigoroso dialetto romanesco, sono un libro di storia romana attraverso il quale si rivive il costume sociale, i luoghi, le tradizioni di un'epoca, il tutto reso talmente visibile agli occhi di un lettore non romano come uscito da un acquerello di Anivitti o dalla penna di Trilussa. La romanità della Durantini la si riscontra persino nella sua immagine fisica, tipico ritratto di donna/madre, ricca di dolce sicurezza e dal suo parlare pacato dal quale traspare un vissuto in simbiosi con la città, le vicende tristi personali durante la guerra, quelle edificanti della famiglia, e quelle ancora tristi riguardanti il decadimento attuale di Roma. (Marcello Soro) -
I guardiani della casa dell'Elicriso
Cristiano ritorna sui suoi passi e ritrova gli amici di un tempo, Bianca e Daniele. La villa custodisce e piano piano restituisce la tragedia nascosta tra i ricordi dei personaggi, che rievocano la spensierata gioventù, ma tra loro pesano verità non dette, svelate solo alla fine del romanzo. I protagonisti sono consapevoli di essere i custodi della casa e del labirinto che nasconde i loro segreti. Tra ammiccamenti e rimpianti la casa richiederà dunque il suo sacrificio. -
Cucivo le stelle
Poesie del poeta Maurizio Mequio. -
Il valore dei pensieri
Il libro rappresenta un viaggio attraverso i ricordi, le storie di vita, i racconti dei partecipanti ai Laboratori di Autobiografia. Una lettura piacevole, emozionante e ricca di contenuti, scaturiti durante un percorso a tappe. Tale percorso ha visto la presentazione di oggetti, frasi e immagini proposti dalla docente/autrice e la richiesta di scrivere ciò che tali cose suscitassero nella mente e nel cuore. Attraverso quindi una serie di incontri, si giunge alla scrittura di una serie di pensieri che portano il lettore alla scoperta di un vissuto concreto e reale legato alla mente e al cuore di chi racconta. Ogni persona è portatrice di una storia importante e, attraverso questo viaggio, l'""esperienza"""" di ognuno viene valorizzata, recuperandone il senso esistenziale."" -
Mille scarpe da lucidare
Alla sua seconda ristampa “Mille scarpe da lucidare” continua a commuovere, deliziare a anche a turbare i suoi lettori. In poco più di cento pagine Deborah Rossi con chiarezza, sincerità ed estrema dignità riporta semplicemente una storia autobiografica, il racconto della sua esperienza di vita. Una storia triste, quella di una bimba senza genitori, cresciuta tra gli stenti prima da una nonna e poi in un istituto di religiose. Una vita di miseria, di abbandono e di indigenza, in cui la bambina, poi ragazza, fino alla maggiore età soffrirà sempre e soprattutto la fame, il freddo, le privazioni, la mancanza di giocattoli, di stabilità logistica ed affettiva. Una storia triste che colpisce il lettore per la forza e il coraggio con cui l’autrice, la protagonista, racconta con un linguaggio semplice ma incisivo la sua difficile vita. -
Legenda di piante. Nostra protezione ed equilibrio in terra
Il viaggio ha inizio da un Albero Cosmico, il Frassino del Tempo Senza Tempo, e si dipana coinvolgendo, mese dopo mese, l'anima primigenia di Dodici Piante: Abete, Acero, Betulla, Faggio, Sequoia, Tiglio, Fico, Quercia, Olivo, Noce, Castagno e Olmo. Questo cammino sulle ali della Fantasia e della concretezza, attraverso lo strumento della fiaba e delle capacità di guarigione di ogni pianta, ci insegna il canto, la musica e la danza delle diverse specie, svelandoci le peculiarità di ogni radicamento e consentendoci di acquisire consapevolezza delle qualità che ci trasmettono le nostre radici. Una scrittrice, la cantastorie, un'erborista, la donna di medicina, una costellatrice, la strega guaritrice e un fotografo, il sognatore, interpretano con le loro diverse arti lo spirito e la magia delle piante e il loro potere di guarigione. -
Testo al fronte
"Testo al fronte"""" è il quarto volume della collana “Contrappunti” (poesia verbovisuale). Anche in questo volume si presentano poesie verbovisuali (ovvero, parole che si vedono, immagini che si leggono: d’altronde un po’ come è da sempre nelle abitudini di Moio) che contraddicendo scavano nei meandri disabitati della lingua, anche a rischio di sfiorare l’”incomunicabilità”, affrancando le conflittualità del linguaggio da un fatto prettamente privato, intimistico, illusorio, in quanto la poesia deve saper dire sempre del disagio che incontra sul suo cammino. Il volume è suddiviso in due parti, con alternanza ˗ appunto ˗ di testi lineari e visuali. I versi si appropriano della pagina implodendo ed esplodendo in ogni direzione, rinominandosi tra ritmi e suoni, allitterazioni e calembours, anagrammi e neologismi. È una poesia che non offre proclami, non propone formule o soluzioni ma un’esplorazione tra parole e segni, un lavorio sulla scrittura, una concezione plurale della realtà, maggiormente per frammenti, sottratta alla facile fruizione, a un qualunquismo intimistico-emotivo per riconoscere qualcos’altro tra i meandri della realtà stessa." -
Non guardarmi
Un delitto, soprattutto per la sua efferatezza, scuote la tranquillità di un piccolo centro di provincia. L’avvocato Federico Antinori è titolare di un prestigioso Studio Legale che a Firenze, da ben quattro generazioni, si occupa principalmente di Diritto Penale. La sua, a differenza della maggior parte dei propri clienti, è sempre stata una vita facile e caratterizzata dal benessere economico che non lo ha mai dovuto fare privare di niente. Se proprio gli è mancato qualcosa quello è stato il vero concetto di famiglia, motivo per cui, alla soglia dei cinquant’anni, continua a non sentire ancora il desiderio di averne una tutta sua. Condivide con Marcella un rapporto sentimentale senza schemi né progetti, mentre si sente appagato dalla professione di avvocato penalista che esercita con scrupolo e coscienza incondizionata. Questo equilibrio si incrina dal momento in cui decide di accogliere la richiesta di difendere un nuovo cliente coinvolto, all’apparenza immotivatamente, negli ingranaggi della Giustizia. Al di là di ogni aspetto giudiziario, Federico capirà di avere commesso un grosso errore di valutazione. Ne aveva avuto sentore sin dal loro primo incontro, quel colloquio nel corso del quale l’avvocato studia, oltre alle ragioni prettamente giudiziarie, anche i tratti caratteriali dei nuovi clienti che si trova davanti per decidere se offrire loro la propria assistenza legale o meno. Ignorando quei segnali che lo avevano allertato, per ragioni all’apparenza poco chiari Federico aveva invece deciso di accettarne comunque la difesa. Non immaginava neanche lontanamente quanto però questa scelta gli avrebbe rovinato la vita. -
Il libro di sabbia
«Ci troviamo di fronte a versi allusivi, evocativi, magici, inafferrabili. La loro segreta e più intima aspirazione sembra quella di cogliere nel perenne e inarrestabile fluire del divenire e del mutamento tracce abrase e quasi illeggibili di permanenza: impronte e segni destinati inevitabilmente a sbiadire, corrodersi, sfaldarsi, dissolversi, svanire, sfuggendo in tal modo al nostro inesauribile e instancabile desiderio di comprensione. L’autrice sembra accettare la sfida: da una parte si confronta con l’impossibilità di bloccare l’inarrestabile divenire delle cose con il loro perenne fluire; dall’altra si confronta con un Essere inconoscibile e inafferrabile nella sua essenza e permanenza, che si manifesta solo in modo frammentario, occasionale, sfuggente.» (estratto della Prefazione di Giancarlo Baroni) -
Le ragioni del cappero
L’incipit di questa raccolta poetica, il punto iniziale e programmatico, va individuato ne in “Il vagito del papavero”. Qui l’autrice scrive alla sua anima, dunque a se stessa e a ogni forma di vita presente nell’Universo «...Schiuditi anima mia / lascia a terra l’elmo e lo scudo / vesti la luce e perdona / l’ottusità conformata / la sepoltura dell’identità...» Sembra davvero un piccolo manifesto di poetica, una sintesi di ciò che si dispiega nel corso della silloge. (di Giovanni Petta) -
I fantasmi della fabbrica alta
Il giovane Alex, per completare la sua tesi di laurea in Archeologia Industriale, si reca a Schio per fare un sopralluogo alla Fabbrica Alta dell'ex Lanificio Rossi. Tra i ruderi di quel grande edificio abbandonato scopre vivere la Betina, una bambina di un'altra epoca, vittima di un incantesimo. È l'inizio di un'avventura che travalica il tempo, tra la seconda metà dell'Ottocento e i giorni nostri, a cui prendono parte personaggi alquanto bizzarri. Tutti sembrano avere identità e ruoli mutevoli, che cambiano da un piano temporale all'altro. Tutti nascondono dei segreti e sono in cerca di qualcosa, ma per trovarlo devono fare i conti con quello che accadde a Schio in un giorno ben preciso del passato. Un mistero impalpabile aleggia nell'aria, e i pezzi che compongo il puzzle sembrano ricondurre a un enigmatico giaguaro di pietra, dagli occhi di un verde fosforescente e messo a guardia di una grotta. -
Back home
In un futuro non troppo lontano, “il Messaggio”, una breve sequenza sonora trasmessa contemporaneamente da tutti gli apparecchi di comunicazione del mondo, ha cancellato la civiltà umana, facendo regredire tutti quelli che l’hanno ricevuto allo stadio di belve assetate di sangue. Adam, uno dei pochi scampati, si muove in un mondo in rovina alla ricerca di sua figlia, rapita da un gruppo di predoni e venduta come schiava. In questo scenario post apocalittico l’uomo sarà costretto a ingannare, torturare e uccidere per raggiungere la propria meta, ma in questa lunga discesa nel proprio inferno personale finirà per smarrire se stesso. E compirà così la scelta più drammatica. -
Il fiume dei profumi
May Ta Tung appartiene a una famiglia di proprietari terrieri che vive nei pressi di Saigon. Il Vietnam è ancora sconvolto dall’ennesima guerra, i suoi abitanti hanno dovuto di nuovo imbracciare le armi pe r difendere la propria libertà e autonomia. May studia a Parigi e diventa professoressa di letteratura orientale alla Sorbona. In un viaggio verso casa in aereo incontra Pierre Clermont un cronista di guerra francese, che durante il suo breve soggiorno documentando i drammi del conflitto, conosce Marcus Erbert che opera come chirurgo in un ospedale da campo americano. Al ritorno May e Pierre si rivedono mentre la città e la Francia sono investite da un vento di rinnovamento politico e sociale. Marcus tornato anche lui a Parigi riprende la sua attività di cardiochirurgo. Gli eventi del Vietnam e della Francia negli anni sessanta fanno da sfondo ad una storia in cui le vicende dei personaggi si intrecciano tra Oriente e Occidente. -
Lasciami accendere le stelle
Segreti, misteri, suspense, ma soprattutto amore e speranza sono il filo conduttore di questo romanzo, imbrigliato nel torbido. Italia, Umbria. Un'azienda agricola auto-sostenibile. È qui che giunge dal Canada la ventiquattrenne Eva alla ricerca disperata del presunto fratello gemello di sua madre Denis. La donna è stata travolta da un'auto pirata e, da sette mesi, giace in coma in una clinica di Toronto. La figlia ha trovato, ben nascosti in un suo cassetto, uno strano medaglione, una foto e l'indirizzo di quell'ignoto parente. Nel cuore della ragazza si accende la speranza di risvegliare sua madre. Eva si prefigge di riportarle il fratello ad ogni costo. Confida che le emozioni che ne scaturiranno saranno così intense da spingerla ad aprire gli occhi. -
A fair field full of folk-Un bel campo pieno di gente. Testo a fronte inglese. Ediz. bilingue
In queste poesie Maureen lotta contro l’erosione della cultura e dei diritti d’autore nel suo atto di creazione poetica, assumendoli allo stesso tempo come soggetto poetico. Onora il passato, impegna il presente e offre possibilità per il futuro. -
Il moschetto appoggiato al cielo. Il cammino di un piccolo uomo di pianura all’indomani dell'armistizio
Il romanzo narra una storia vera. Seslio è un toscano della Valdichiana nato da famiglia contadina, povera ma dignitosa. Chiamato alle armi e scampato al fronte russo con un sotterfugio, sperimenterà all'indomani dell'Armistizio la paura, la fame e la disperazione. Ma anche – e soprattutto – a di straordinaria generosità attraverso un susseguirsi di vicende che lo vedranno, sempre, animato da un unico scopo: tornare a casa, a ogni costo. A parlare tramite la penna di suo figlio è solo un giovane che, indifferente alle illusioni politiche più o meno clandestine maturate nel Ventennio, ha ostinatamente inseguito il sogno di rivedere la propria terra e riabbracciare i propri cari. -
La strada non aspetta
Riccardo Masi è un capitano del ROS che in passato è stato infiltrato per anni nel clan Lo Bianco, una delle famiglie più potenti dell’Ndrangheta calabrese. In quella missione gli ideali di giustizia in cui credeva hanno iniziato a vacillare cambiandolo radicalmente. Solo grazie all’aiuto del Vecchio, misterioso personaggio dei servizi segreti, Riccardo riesce a liberarsi dalla sua posizione e chiudere con il mondo malavitoso per ritrovarsi intrappolato a capo di una squadra fantasma dei servizi, gli Evangelisti, che ha il solo scopo di svolgere azioni al limite per contrastare la piaga dell’Ndrangheta. Riccardo Masi è un uomo stanco che non ne può più di quella vita e insieme a Tania, la sua donna, ha architettato un piano per sparire e cambiare vita una volta per tutte. Un’ultima missione e poi la fuga, Riccardo non pensa ad altro. Nella squadra c’è una talpa, qualcuno sta facendo il doppio gioco. L’ispettore Antonio Ilàri ha dei sospetti e lo tiene d’occhio. Tutto è deciso quando alla vigilia della partenza, Tania sparisce misteriosamente. Mentre Riccardo inizia a cercarla la sua copertura salta a causa di un video in rete: il Clan che ha tradito è sulle sue tracce. -
Torna da me. Ci sono confini che non andrebbero attraversati
L’ombra di un bacio sullo specchio. Un disegno che sorride. Voci, rumori che si inseguono tra pareti e corridoi. La casa in cui Dado è vissuto fino a pochi mesi fa si sta rianimando, riportando alla vita le esistenze di Gioia e di Alessandro. C’è una presenza chiara, che manda messaggi tutti da interpretare, fino a quando la medium chiamata a fare luce sui fenomeni sempre più intensi e sempre più sconcertanti, scoprirà l’indicibile verità alla quale nessuno di loro è preparato… Quale forza ancestrale ha rievocato il piccolo Dado? Tenendosi in costante equilibrio tra la ghost story e il thriller psicologico, Torna da me corre sul filo teso di un amore disposto a spingersi oltre confini che non andrebbero attraversati.