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Nati per giudicare. Origine e sviluppo della morale
La competenza nel formulare giudizi morali è una preziosa bussola che ci orienta nella società e una straordinaria capacità che ci permette di generare attività collaborative di enorme complessità. In questo libro, gli autori si interrogano su come i bambini riescano ad acquisire questa competenza. In particolare su quali siano i processi di apprendimento responsabili di questo successo; se esistano della basi innate su cui si innesta lo sviluppo morale dell’individuo; quali relazioni esistano tra giudizio e azione e come cambino nel corso della vita. Per rispondere a queste domande l’attenzione si è rivolta ai progressi compiuti nella recente ricerca empirica e nella teorizzazione psicologica sulle competenze precoci dimostrate dai bambini nei vari ambiti. -
Geografia del turismo urbano
Oltre che un fenomeno in costante crescita e in continuo cambiamento, il turismo urbano rappresenta un campo di studi multidisciplinare che negli ultimi tempi è divenuto sempre più globale, variegato e critico. Il libro indaga le traiettorie evolutive, i tratti salienti, le tendenze più recenti e le sfide più pressanti che caratterizzano il turismo delle città su scala globale. Attraverso le lenti interpretative proprie di un approccio critico di political economy, si pone particolare attenzione alle strategie discorsive e di city branding, ai processi di trasformazione dello spazio urbano, alle pratiche sociali e alle relazioni collaborative e conflittuali che accompagnano la messa in scena della città turistica nell’era del capitalismo globale. -
Diritto e religione. Basi e prospettive. Nuova ediz.
Pierluigi Consorti ha promosso il rinnovamento del tradizionale ‘diritto ecclesiastico’ verso lo studio a tutto campo delle relazioni fra diritto e religione. In questo libro ne chiarisce le basi storico-giuridiche e ne propone alcune prospettive di sviluppo nella società contemporanea, caratterizzata dalla convivenza di una pluralità di fedi e dalla gestione di emergenze che sembrano non finire mai. In questa nuova edizione sviluppa le prospettive della libertà religiosa guardando ai sempre più difficili equilibri geopolitici in un contesto di sfide globali che impongono scelte politiche eticamente condivise. -
La battaglia. Guelfi e ghibellini a Campaldino nel sabato di San Barnaba
11 Giugno 1289. Nella piana assolata di Campaldino, a valle del castello dei Conti Guidi a Poppi, gli eserciti guelfi e ghibellini si affrontano in una battaglia decisiva per le sorti della Toscana e per i futuri equilibri politici ed economici della penisola. Tra i fiorentini Dante Alighieri e Cecco Angiolieri. I fiorentini cercavano a Campaldino il riscatto per la tremenda sconfitta patita a Montaperti nel 1260. Arezzo combatteva per la sua salvezza. Ne nacque una delle battaglie più sanguinose del Medioevo. La battaglia che Dante immortalerà nella Divina Commedia. La battaglia che pose fine all'età dei nobili e definitivamente aprì la strada alla società dei mercanti. -
Il segreto di San Miniato
Sul pavimento di marmo della basilica di San Miniato a Firenze, si trova un'iscrizione del 1207, misteriosa e variamente interpretata. Essa racchiude un segreto antico. Questo libro ne è la storia e la chiave. Tutto accade negli anni in cui Federico Barbarossa cercava di imporre la sua egemonia sui comuni italiani e il Regno di Gerusalemme cadeva sotto i colpi del Saladino. La storia si intreccia con questi fatti e narra la storia di Yosef, giovane ebreo fiorentino, e della ricerca della misteriosa pietra in grado di dare l'eterna giovinezza e la comprensione di tutto il Creato, il mitico Graal. La vicenda cresce pagina dopo pagina, divenendo sempre più serrata, fino al finale arcano e sorprendente. Nel romanzo le vicende storiche si intrecciano vivacemente alle gesta eroiche di Yosef, all'emozionante storia d'amore che lo legherà indissolubilmente a Miriam e a fatti avventurosi e fantastici che coinvolgono il lettore grazie all'abilità dell'autore. -
L' eclettismo nell'opera di Pietro Porcinai
Attraverso nuovi studi e ricerche il volume arricchisce le conoscenze oggi disponibili sulla figura di Pietro Porcinai, focalizzando l'attenzione su quel carattere versatile ed eclettico che lo ha portato, nell'arco di una lunga carriera, a occuparsi delle più diverse tematiche legate all'architettura del paesaggio. Senza dubbio il più importante paesaggista italiano del XX secolo, Porcinai ha saputo spaziare, con uguale maestria, dal recupero ambientale alla progettazione del verde in ambito pubblico e privato, dal restauro di giardini e parchi storici alla progettazione e mitigazione ambientale di grandi infrastrutture. Il volume restituisce la complessità di un tale lavoro e ridà attenzione a una figura molto apprezzata in Europa, ma ancora poco conosciuta in Italia. Oltre agli interventi nell'omonimo convegno tenutosi a Firenze nel Salone de' Dugento (2004), il libro accoglie saggi di molti studiosi e professionisti del paesaggio, suddivisi nelle sezioni Idee, Luoghi, Strumenti e mestieri e Testimonianze. Conclude un'appendice documentaria che raccoglie sei saggi di Portinai, scritti in momenti diversi del suo percorso professionale (Arte dei giardini e verde urbano, Progetto di giardini di piccola e media grandezza, Il giardino inteso come espressione d'arte, L'epoca della collaborazione, Ancora del verde nell'Urbanistica, L'ordine nel paesaggio). -
Maria Maddalena de' Pazzi. Santa dell'amore non amato
Catalogo della mostra allestita a Firenze (Seminario arcivescovile, 19 maggio20 luglio 2007) in occasione del 4° centenario dalla morte di Maria Maddalena de' Pazzi (25 maggio 1607), il volume descrive i momenti salienti della sua vicenda spirituale: l'ascesi mistica, l'afflato celebrativo degli anni della beatificazione e della canonizzazione, la santa che assurge a simbolo della Chiesa romana dopo il Concilio di Trento: a un anno dalla morte il suo corpo risulta miracolosamente incorrotto, nel 1626 papa Urbano VIII procede alla beatificazione e, nel 1669, Clemente IX la dichiara santa. Il volume presenta un importante nucleo di opere d'arte rimaste celate per lungo tempo nell'ambito conventuale, che illuminano su quel lento processo di autocritica e su quelle direttive moralistiche che, a chiusura del Concilio tridentino, condizionano la civiltà figurativa fiorentina fino al granducato di Cosimo III. Una campionatura di opere fiorite nella Roma dei Barberini, dei Pamphili, dei Rospigliosi testimonia poi quei ""teatri della fede"""" e quei """"teatri del paradiso"""" caratteristici del nuovo corso della Chiesa romana, ma anche le ambizioni e il mecenatismo delle famiglie dominanti."" -
Piccarda Donati. Nella storia del Monastero di Monticelli
Piccarda Donati è il primo personaggio incontrato da Dante nel Paradiso. Obbligata con la forza a lasciare il convento nel quale aveva scelto di rinchiudersi prendendo come sposo Cristo, fu costretta a sposare un ricco rampollo, morendo però provvidenzialmente prima che le nozze si consumassero. Il volume approfondisce la figura di Piccarda, clarissa nel monastero di Monticelli, primo convento francescano dopo quello di Assisi che fu fondato sulle colline di Bellosguardo a Firenze dove adesso ha sede la Fondazione ""Il Fiore"""", di cui l'autrice è presidente. L'obiettivo di questo lavoro è duplice: quello di richiamare alla memoria il nome del convento di Monticelli, teatro di molti avvenimenti, positivi e dolorosi, ma comunque rappresentativi di """"una storia di otto secoli"""", e quello di provocare un'ulteriore riflessione sulle inesauribili tematiche della spiritualità francescana. Senza considerare il desiderio dell'autrice che il libro possa in qualche modo stimolare l'interesse sul luogo e su quanto si può trarre dagli eventi che vi sono avvenuti."" -
Pitigliano, Sovana, Sorano e la civiltà del tufo
Guida alla storia, all'arte e al territorio della ""Toscana dei tufi"""", ovvero a quella parte della Maremma collinare situata tra il monte Amiata, il fiume Fiora, il suo affluente Lente e il confine con il Lazio. Proprio il tufo ha dato la prima impronta a quell'affascinante paesaggio, caratterizzato da un immenso patrimonio archeologico, dai centri storici di impianto medievale e da una natura ricca ed esuberante. Anche mediante numerose cartine, grafiche e bellissime foto vengono descritti i territori di Pitigliano, Sovana, Sorano e i loro tufi. La guida dedica poi un intero capitolo all'insediamento rupestre di Vitozza, così come alle vie cave, a Castell'Ottieri, a Castel Montorio, a Castell'Azzara, a Manciano e a Saturnia. Testi di Emanuela Morelli Fotografie di Roberto Germogli."" -
Dipingere farfalle. Giove, mercurio e la virtù Dosso Dossi: un elogio dell'otium e della pittura per Alfonso I d'Este
Il signore dell'Olimpo su un trono di nuvole, con le gambe accavallate, vestito con una tunica rossa che gli scende fino ai piedi. Di fronte a lui una tela coperta d'azzurro, per simulare il colore del cielo, dove Giove sta dipingendo delle farfalle che volano ad ali spiegate. Si tratta di Giove, Mercurio e la Virtù (1524), un'opera di Dosso Dossi fra le più poetiche del Cinquecento italiano, ""uno dei quadri più affascinanti di ogni stagione"""" lo ha definito Antonio Natali, interpretato in questo volume da Vincenzo Farinella con inedite argomentazioni. Vi si illumina il nesso tra l'invenzione di Dosso e un dialogo dell'Alberti, l'intercenale Virtus. Ma anche il debito nei confronti delle Immagini di Filostrato Maggiore, da cui il pittore o il suo committente trassero ispirazione per la concezione nuovissima di un Giove nelle vesti di """"semplice"""" pittore. """"La pittura è un'invenzione divina"""": Farinella ipotizza sia stata proprio questa frase ad aver stimolato, con ogni probabilità, l'idea del tutto inedita di rappresentare Giove come un artista all'opera. L'analisi prosegue documentando come il dipinto sia stato realizzato su commissione di Alfonso I d'Este, ipotizzando quindi che nell'immagine del dio vada ravvisata anche un'assimilazione mitologica del duca di Ferrara."" -
Il professore
Arrivato ai cinquant'anni Tommaso Salutini, aitante e fascinoso professore di lettere ammirato da alunni e colleghi, sente di stare invecchiando. Per cercare una fuga dalla crisi darà sfogo ai suoi desideri proibiti, in una spirale di erotismo che coinvolge alcune allieve. Con una scrittura diaristica che ne registra ogni pensiero, Il professore è il ritratto di un intellettuale angosciato dalla maturità, ma anche una radiografia impietosa che svela il lato oscuro della scuola e dell'adolescenza. L'abbandono all'insostenibile leggerezza dell'essere, uno stile lento e avvolgente che nel finale esplode selvaggio. -
Sabbia in bocca
Un improvviso temporale di mezza estate. Un vecchio ascensore che si blocca tra un piano e l'altro. Un uomo prigioniero all'interno che diventa suo malgrado spettatore di un feroce omicidio. Quale segreto aveva scoperto la giovane donna massacrata a coltellate? Chi cerca di nascondere una impronunciabile verità sepolta nella memoria? Alex, disegnatore di fumetti appena arrivato a Firenze, sprofonda in una spirale di morte e disperazione la cui origine si perde lontano. Perché qualcosa di terribile è già successo, molto tempo indietro. -
Culto e memoria degli uomini illustri nella storia di Firenze
Il volume raccoglie e propone un materiale straordinariamente ricco e stimolante che consente di ripercorrere la storia di Firenze attraverso tante espressioni artistiche e letterarie ispirate al culto degli uomini illustri. Saggi ed eruditi delle varie epoche si sono infatti sempre preoccupati di scegliere con attenzione personalità degne di essere ricordate, affidando loro il compito di rappresentare i valori civili e morali da diffondere. Attraverso i secoli che vanno dal XIV al XIX l'autrice traccia un percorso disseminato di opere famosissime e altre meno note. La qualità delle opere segnalate, le tecniche e i materiali impiegati sono svariati, come gli artisti che nel corso dei secoli si sono confrontati con un compito arduo quale la rappresentazione, attraverso fattezze reali o idealizzate, degli uomini illustri. Per aiutare il lettore a orientarsi meglio in un materiale così articolato, sono stati ordinati in un elenco cronologico facilmente consultabile gli episodi artistici più rilevanti presenti a Firenze e sono stati proposti alcuni brani di riferimento che diventano quanto mai illuminanti in relazione all'argomento. -
Storia regionale della vite e del vino in Italia. Toscana
Il volume è parte di una grande opera editoriale che costituisce un utile strumento culturale per valorizzare le specifiche esperienze regionali acquisite attraverso i secoli e per comprendere la portata dei progressi realizzati. Un riferimento per gli appassionati della vite e del vino e uno strumento indispensabile per i produttori toscani perché, consapevoli dei traguardi raggiunti e delle posizioni d'avanguardia occupate sul mercato mondiale, affrontino meglio le grandi sfide che li attendono. Prefazione di Antonio Calò e Franco Scaramuzzi. -
Barbie sogna Caterina de' Medici. Ediz. italiana e inglese
Il volume racconta in maniera ricca e dettagliata tutte le fasi della trasformazione di Barbie, la bambola più famosa del mondo da sempre icona indiscussa di stile e femminilità, in Caterina de' Medici con indosso l'abito, comprensivo di accessori, del suo matrimonio con Enrico di Valois, avvenuto il 27 ottobre 1533. L'abito è stato presentato il 18 gennaio 2008 a Palazzo Medici Riccardi, in occasione di Pitti Bimbo. Molte aziende hanno contribuito alla straordinaria trasformazione, compiendo ciascuna un piccolo capolavoro di alta sartoria o oreficeria: la Decobel di Montale (Pistoia) ha fornito la stoffa realizzata appositamente con tecniche manuali e digitali dalla pittrice Laura Armani. La Sartoria Teatrale Fiorentina di Massimo Poli ha realizzato l'abito in scala reale. Il sarto Mauro Angiolini, specializzato in creazione di vestiti e restauro di bambole antiche ha invece realizzato l'abito in scala. Le scarpette sono state invece ricreate dal Calzaturificio Sacchi, dal 1829 specializzato in produzione di calzature di scena, mentre dei gioielli si è occupato il Laboratorio Orafo La Vena d'Oro. Le miniature di scarpe e gioielli sono state invece eseguite rispettivamente da Mauro Angiolini e dalla GM Microfusione di Giovanni Melozzi. Completano il volume un'ampia introduzione sulla simbologia di Barbie, la storia di Palazzo Medici Riccardi, la figura di Caterina de' Medici, la vita a corte e alcune curiosità di cosmesi nel Rinascimento. -
Barberino di Mugello. Una storia millenaria
Barberino di Mugello è una terra di passaggio, un incrocio di cammini. Lo testimoniano il capoluogo del Comune e le tante frazioni con le loro peculiari vicende storiche, ancor oggi riconoscibili, nonostante i terremoti, le guerre e le recenti metamorfosi. È una terra che si può vivere e apprezzare nei suoi vari aspetti: le bellezze artistiche e architettoniche, il turismo, il commercio, la gastronomia, le feste. Suddiviso in capitoli monografici illustrati, il libro documenta la realtà territoriale rappresentandola a tutto tondo: dalla storia agli insediamenti, dalla viabilità all'economia, dalla memoria all'ambiente, dal lago di Bilancino al capoluogo, dalle principali frazioni alle case coloniche e alle grandi ville. -
Modelli comunicativi e ragion di Stato. La politica culturale sabauda tra censura e libertà di stampa (1720-1852)
Il volume approfondisce le dinamiche che portarono all'elaborazione e allo sviluppo dei sistemi censori negli stati preunitari, terreno d'indagine di grande attualità e di riconosciuta centralità per la storiografia. Gli interessi attorno al controllo sulla circolazione delle idee rappresentano la spia di una tendenza politica volta non semplicemente al controllo sociale, ma alla formazione di un consenso e alla nascita di un'opinione pubblica. Se si focalizza l'attenzione sui caratteri che questo fenomeno assunse negli Stati sabaudi, affiorano i contorni di un dirigismo culturale che, col tempo, avrebbe assunto una chiara connotazione politica. I Savoia miravano ad affermare il primato della censura laica su quella ecclesiastica, consentendo la diffusione di una significativa quantità di opere poste all'Indice. Allo stesso tempo dovettero fare i conti, per oltre un secolo, con un'anomalia di carattere istituzionale rappresentata dall'antico Regnum Sardiniae, che imponeva loro di creare appositi regolamenti e di attivare procedure parallele, anche in ambito censorio, per rispettarne più o meno formalmente la peculiarità delle istituzioni sarde. Quella costante e scrupolosa supervisione sulla stampa, destinata a non arrestarsi neppure durante l'età napoleonica con i regnanti confinati in Sardegna, si sarebbe riaffermata in forme nuove e originali durante l'età della Restaurazione divenendo il principale terreno di scontro tra ambienti conservatori e riformisti. -
Gli stemmi dei Vicari di Certaldo
Tibaldeschi sostiene una verità talora trascurata negli studi araldici, e cioè che le decorazioni araldiche dei palazzi pubblici italiani sono tra le non molte e tra le più importanti, anche quantitativamente, fonti primarie di cui lo storico dispone in questo campo: sono veri e propri stemmari istituzionali costruiti nel tempo che riflettono con esattezza le intenzioni dei contemporanei e non, come gli stemmari costruiti ex post, compilazioni soggettive. Allo stesso modo il Palazzo Pretorio di Certaldo è ricchissimo di questo materiale che l'autore analizza attraverso schede illustrate ragionate. Egli ha incrociato i dati iconografici con quelli provenienti dalle fonti d'archivio (e in particolar modo la straordinaria documentazione, anche araldica, relativa ai vicari certaldesi); ha seguito e tentato di ricostruire, per quanto possibile, la struttura originaria della decorazione; ha colmato le lacune negli stemmi e nelle legende; ha indicato e commentato infine tutti quegli elementi stilistici e figurativi (dalla forma degli scudi, agli ornamenti esteriori, alla trattazione delle figure) che vanno spesso perduti nelle compilazioni secondarie, ma che risultano decisivi per comprendere l'evoluzione degli stili, del gusto e delle pratiche araldiche, troppo spesso trattate dagli storici con superficiale uniformità. Il tutto nella forma agile di chi guida il lettore, anche il profano, fornendo tutti gli accessori di rito. -
Weit weg von hier-Più lontano da qui. Landschaftsstudien-Studi di paesaggio
Il volume è il catalogo della mostra allestita a Monteroni d'Arbia presso la Fondazione Sergio Vacchi (Castello di Grotti - Ville di Corsano) a settembre-ottobre 2009. Un altro paesaggio, tutto suo, tutto diversamente motivato, non certo dunque rappresentativo, documentariamente evocativo, in quanto invece sostanzialmente di riflessione e spiazzamento interiore, che assume inflessioni più romantiche che classiche (pur quando sembra affiorarvi un reperto di eco archeologica, pur senza la fatiscenza decadentistica d'un Theimer). Paesaggi premontani, in quei disegni, risalendo per esempio, si legge in uno, ""sulla via per Scarperia"""". Singolarmente arcaici: essenzializzati fra la stereometria delle case isolate, la plasticità degli alberi radi, quasi simbolici (come in affreschi trecenteschi), catturando qualche eventualità fluida di nuvole invece di geometria frattalica; paesaggi singolarmente deserti di animali e umani. In una essenzialità che proprio lì cogli istintivamente penetrata d'echi di arcaismi strutturali del paesaggismo, appunto d'orgoglio rurale, toscano fra le due guerre. (Da L'avventura del paesaggio di Enrico Crispolti)."" -
Stefano Bardini e Wilhem Bode. Mercanti e connaisseur fra Ottocento e Novecento
Il presente studio prende le mosse dal rinvenimento del carteggio privato intercorso tra l'antiquario Stefano Bardini e Wilhelm Bode tra il 1875 e il 1920, un periodo cruciale della storia dell'antiquariato. Il fondo epistolare, che testimonia gli assidui rapporti tra Stefano Bardini e Wilhelm von Bode per quasi mezzo secolo, non solo introduce a un'appassionante ricostruzione della relazione tra i due , ma permette anche di entrare nell'officina internazionale del ""gusto Bardini"""", che attraverso Bode e la Prussia avrebbe raggiunto i musei tedeschi, mentre sul versante opposto veniva esportato negli Stati Uniti e fatto proprio da collezionisti e direttori di musei.""