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Papà
"Ho imparato che quando un nuonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, lo ha catturato per sempre"""" (Gabriel Garcia Marquez). Piccolo, allegro, da collezionare, da leggere e rileggere, un libricino da condividere e regalare a chi vuoi bene." -
Mamma
"Il lavoro di un uomo dura dall'alba al tramonto, quello di una mamma non finisce mai"""". Piccolo, allegro, da collezionare, da leggere e rileggere, un libricino da condividere e regalare a chi vuoi bene." -
Cani
"Dio si fermò un momento dopo aver creato il cane per guardarlo... e seppe che era buoo, che non aveva tralasciato nulla, che non avrebbe potuto fare meglio"""" (Rainer Maria Rilke)." -
Gatti
"I cani vengono quando li chiami; i gatti si annotano la chiamata, poi ti faranno sapere"""" (Mary Bly)." -
Saggezza
"La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda"""" (Milan Kundera). Piccolo, allegro, da collezionare, da leggere e rileggere, un libricino da condividere e regalare a chi vuoi bene." -
Amore
"Gli eschimesi hanno cinquantadue termini per indicare la neve, perché essa per loro è tanto speciale; ce ne dovrebbero essere altrettanti per l'amore"""" (Margaret Atwood). Piccolo, allegro, da collezionare, da leggere e rileggere, un libricino da condividere e regalare a chi vuoi bene." -
Felicità. Ediz. illustrata
"Non esiste una strada verso la felicità. La felicità è la strada"""" (Confucio). Piccolo, allegro, da collezionare, da leggere e rileggere, un libricino da condividere e regalare a chi vuoi bene." -
100% cioccolato. 50 ricette per chi non può fare a meno del cioccolato. La scatola sale in zucca. Con gadget
Il cofanetto raccoglie 50 ricette infallibili che declinano il cioccolato in tutti i modi e in tutte le consistenze, dalla torta lievitata al pasticcino. Torta cioccolato o e mandorle, fondente al cioccolato o con crema di banane, choco-shake, sorbetto al cioccolato amaro e molte altre. -
Puro cioccolato. 30 dolci da mordere
A forma di una vera e propria tavoletta di cioccolata, questo piccolo volume raccoglie le 30 ricette imprescindibili che chiunque ami i dolci dovrebbe conoscere. Protagonista è il cioccolato: non manca nulla, si tratta di un riassunto esaustivo e ricercato di tutto il meglio che si possa combinare in cucina con il cioccolato. -
Il libro della libertà. La trilogia della maestria. Vol. 3
Il Libro della Libertà è il terzo e ultimo libro della trilogia della Maestria - la seconda trilogia, dopo quella del Verbo - una nuova tappa del viaggio verso la piena espressione dell'Essere. La sua lettura mostra la via che porta al sodalizio con il Sé Divino attraverso il riconoscimento e l'accettazione della vera natura del proprio essere. ""L'umanità è a un punto di svolta, e affidarsi al vecchio per risolvere le vostre difficoltà non vi aiuterà. Solo affidandosi alla Verità e al Divino presente in ogni cosa, si otterranno le misure necessarie per resistere a tutti i cambiamenti nel regno fisico. Quando il cambiamento arriva, può essere silenzioso o fragoroso, questo non ha importanza. L'aspetto di voi che resisterà a tutti i cambiamenti è il Vero Sé, e affidandovi a lui avrete una zavorra per fronteggiare la tempesta e una chiave per liberarvi dalla rete della paura che vi ha catturato."""""" -
«Extraliscio» e «Qui rido io»: due capolavori italiani
Il libro accorpa due film, ""Extraliscio"""" di Elisabetta Sgarbi e """"Qui rido io"""" di Mario Martone. Le affinità sono di etnie, seppure diverse - Napoli e l'Emilia -, di estetica visionaria, di musica - classici napoletani e """"liscio"""" -, di """"pittura"""", di espressioni di teatro. Extraliscio e Qui rido io formano un dittico di cinema d'arte. Elisabetta Sgarbi ha fondato la Nave di Teseo, che si è posta sullo stesso piano delle major consolidate che comandano l'editoria. Gestisce quella macchina imponente che è la Milanesiana. Dirige film. Mario Martone fa un film all'anno sempre presente nei premi di vertice. E dirige un'opera all'anno spesso alla Scala. I due sono attori protagonisti, essenziali, della cultura italiana e non solo. Sono amici, hanno collaborato. Nel libro, l'uno racconta l'altra. Con testi di Eugenio Lio e Francesco Specchia."" -
A letto con David. Sogno e incubo nel cinema di Lynch
Non capire David Lynch è una cosa normale: l'equivalente in grande schermo di una formula di Werner, marcata da luci violacee, piedipiatti nottambuli, pischelli curiosi, verginelle di provincia, conigli da salotto, insegne illuminate nel pieno della notte e orecchie mozzate tra rose scarlatte. Visionario multitasking, David Lynch confonde le idee, suscita perplessità e prefigura tendenze in un'America di quartiere contesa tra l'incubo, il sogno e lo sporco sotto il tappeto. Dall'autore di ""Woody Alien. Guida a un uso responsabile"""", un libro che racconta la carriera controversa del grande regista di Missoula: dagli esordi studenteschi ai capolavori della maturità, dalle incertezze della critica ai riconoscimenti più importanti, dalla passione per la musica all'amore per il silenzio. Quel silenzio che fa paura, quel silenzio che - fino a prova contraria - ci dice chi siamo."" -
Ernest Hemingway e il cinema
Hemingway invade le sue pagine come attore protagonista, accredita se stesso come scrittore eroe. Esibisce coraggio, forma fisica, giudizio sicuro. L'intensità è quella di una fiamma ossidrica e dunque nel tempo, vita e scrittura intrecciandosi, hanno prodotto un attrito che ha portato Ernest in quella cantina, quella domenica, il 2 luglio 1961. Chiusura di una vita vissuta in continua iperbole. Larghissime le sue esperienze di uomo e artista. Un'espressione completa può essere rilevata nella traiettoria dei Quarantanove racconti che, scritti in tempi diversi, raccolgono le classiche esperienze e le passioni dello scrittore: la guerra, la caccia, la pesca, la corrida, una certa violenza connaturata e trasmessa. L'unità profonda e ""fisica"""" fra la ricerca dello stile e il dolore per i destini dei suoi personaggi hanno prodotto un linguaggio narrativo che fanno di Ernest Hemingway un modello unico e imprescindibile del Novecento."" -
Centouno perle di saggezza contadina
La forza dei proverbi sta nella loro perenne adesione alla natura, ai riti, alle tradizioni di un popolo che in quelle massime si specchia e si riconosce. Feste religiose e usanze contadine si mescolavano puntualmente, e ogni regione dettava in dialetto le proprie regole. Rime e assonanze erano d'obbligo affinché il proverbio si depositasse facilmente nella memoria e fosse adottato senza discutere grazie al suo carattere imperioso, quasi fosse un comandamento divino. I proverbi insegnavano, senza volerlo, la storia e la geografia, l'astronomia e l'arte culinaria, le scienze naturali e la religione, la medicina e la veterinaria, senza che si dovesse mai aprire un libro. Soprattutto, i proverbi insegnavano la concretezza, la filosofia dell'agire e la supremazia del fare rispetto al dire. -
Tolomeo «al-gharib» e il primo aristotelismo alessandrino
Il 13 dicembre 2021 la Scuola della Cattedrale del Duomo di Milano ospitava Marwan Rashed [...]. Stiamo parlando di uno studioso con una ricca bibliografia; qualche mese prima egli aveva curato, nella collezione dei classici greci de ""Les Belles Lettres"""", il libro Ptolémée """"al-ghar?b"""". Épître à Gallus sur la vie, le testament et les écrits d'Aristote. In queste pagine per la prima volta veniva edito e tradotto un antico testo greco che si era perduto nella stesura originale e ci è giunto nella traduzione in arabo. Si trattava di una lettera scritta da uno sconosciuto Tolomeo, un filologo aristotelico attivo ad Alessandria intorno all'anno 200 della nostra era, nella quale erano riportate la Biografia e il Testamento di Aristotele, oltre a un catalogo di cento titoli sconosciuto altrove. Tale documento è risultato essere una delle nostre migliori fonti di informazione - tra l'altro, l'unica interna alla scuola peripatetica - sulla vita di Aristotele. [...] È anche la nostra unica testimonianza della prima edizione, nell'antichità, degli scritti accademici del filosofo."" -
James Joyce e il cinema
Fu un commento casuale della sorella Eve, nostalgica dei cinematografi di Trieste, a scatenare in Joyce un'inedita frenesia imprenditoriale: a Dublino mancava una sala cinematografica, e lui stesso vi avrebbe rimediato. Senza un soldo, se non quelli spesi per l'alcol, Joyce si mise alla ricerca di finanziatori. E li trovò. A fine ottobre affittò un edificio al 45 di Mary Street e due mesi dopo il primo cinematografo dublinese, il Volta, aprì i battenti. Ma l'avventura, purtroppo, non andò come aveva sperato. Una nuova pagina nella storia di James Joyce, in cui si racconta anche il rapporto tra il cinema e le sue opere: riuscirà il grande schermo a riprodurre la ricchezza e la voluttuosità della prosa joyciana senza che il film si riduca a mere e asciutte «citazioni dal libro con diapositive»? -
Discorsi. «Corpo ermetico» e «Asclepio»
Con il loro stile oracolare e carattere sapienziale, i Libri ermetici, scritti da dotti greci in periodo ellenistico, sono delle vere e proprie summae del sapere classico, che assimila stoicismo e neoplatonismo, miti gnostici ed ebraici, astrologia, alchimia fino alle scienze occulte. E in quelli teologico-filosofici, come il Corpo ermetico e l'Asclepio, che di esso fa parte, questo sapere viene veicolato sotto forma di dialogo fra Ermete Trismegisto e i suoi discepoli, a cui vengono rivelate la struttura dell'universo, le leggi che lo governano e la natura divina. Il nome di Ermete Trismegisto, considerato l'autore di questi due trattati, racchiude infatti in sé quello del dio greco Hermes e della divinità egizia Thoth (??????????o?, ""tre volte grande""""), rendendolo emblema della principale prerogativa dell'ermetismo, ossia la fusione tra la cultura ellenistico- romana e quella orientale."" -
John Steinbeck al cinema
John Ernest Steinbeck (27 febbraio 1902-20 dicembre 1968) è stato uno scrittore statunitense. Ha studiato per un certo periodo alla Stanford University, ma nel 1925 ha abbandonato gli studi per trasferirsi a New York. Dopo aver brevemente lavorato al «New York American», torna a Salinas. Il suo primo libro, ""La Santa Rossa"""", un romanzo storico scritto nel 1929, non ha successo. Il secondo romanzo, invece, """"Pian della Tortilla"""" (1935), gli fa ottenere il primo premio letterario, la medaglia d'oro per il miglior romanzo scritto da un californiano, assegnata dal Commonwealth Club of California. E con questa storia umoristica raggiunge la notorietà. A breve giro pubblica """"La battaglia"""" (1936) e """"Uomini e topi"""" (1937). Segue quello che viene considerato il suo miglior lavoro, """"Furore"""" (1939). Nel 1940, quando il romanzo viene adattato per lo schermo, riceve il premio Pulitzer. Altri romanzi arriveranno, come il grande """"La valle dell'Eden"""" (1952). Nelle sue opere, Steinbeck ritrae spesso personaggi della classe operaia che affrontano la Grande depressione in California, esprimendo sensibilità e compassione verso i più deboli. Molti dei suoi romanzi sono stati adattati per il cinema e lo stesso Steinbeck ha spesso partecipato anche in veste di sceneggiatore (di film e documentari) riuscendo a conoscere a fondo i meccanismi di Hollywood."" -
Interpretazione della natura
L’immagine della natura che emerge da questo saggio filosofico pubblicato per la prima volta nel 1753 è quella di un organismo regolato da un ordine omogeneo e dinamico, che l’uomo ha la facoltà di interpretare e modificare. Il suddetto ordine è riscontrabile in tutti gli eventi naturali che, di conseguenza, non rispondono al caso, ma a leggi predeterminate. Diderot coniuga quest’ordine geometrico con l’atomismo di matrice epicurea e spiega che la materia ha origine dal cozzare degli atomi che la compongono, i quali si uniscono e si combinano da sempre e all’infinito, in un continuo divenire, generando tutto ciò che ci circonda. -
Capire la musica. Saper ascoltare
Dalla Quinta Sinfonia di Beethoven al melodramma, Matteo Marangoni accosta alla sua grande passione per l’arte quella per la musica. Questo saggio del 1953 si va a unire alle altre due celebri opere ed è un excursus nella storia della musica – quella italiana e quella tedesca, il ritmo, il connubio melodico-armonico, l’accordo, la modulazione ecc. – che analizza le opere dei più famosi compositori.