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Lazzati direttore de «L'Italia»
La diaconia ricevuta dall'Arcivescovo Giovanni Battista Montini individuava in Lazzati la persona capace di imprimere una svolta significativa nella linea tenuta dal giornale ""L'Italia"""", rendendolo sintonico non solo con la via pastorale adottata dall'Arcivescovo, ma anche con le esigenze e i problemi della Chiesa e della società italiana agli inizi degli anni Sessanta."" -
Carlo Carretto a Spello. La Fondazione della «Fraternità»
Il libro aiuta il lettore a comprendere i motivi che hanno spinto, oltre trent'anni fa, Carlo Carretto a fondare a Spello in Umbria la ""Fraternità dei piccoli fratelli del Vangelo"""" di Charles de Foucauld. Per quanti intendono conoscere Carlo Carretto e vogliono approfondire i segni della sua presenza in mezzo a noi, non è possibile ignorare questo momento, perché ha rappresentato la realizzazione di una vocazione vissuta nelle sue espressioni più concrete; un modello di vita, quello di Fr. Carlo, che è un richiamo per quanti sono alla ricerca di valori di riferimento e vanno definendo un volto per la propria fede."" -
Padre Picco, un prete che amò la sua gente
È la storia del gesuita piemontese, vissuto nella prima metà del Novecento, del quale è diffusa, in particolare in Piemonte ma anche al di là dei confini di questa regione, la ""fama di santità"""". Ciò che il volume si propone è indicare alcuni fenomeni che hanno esercitato un influsso consistente sull'ambiente nel quale si è sviluppata l'esistenza del protagonista. Da qui, infatti appare più chiaro perché, attorno alla sua figura, sia sorta e sia andata crescendo la fama di santità: la sua gente sentiva in lui la presenza amante del Signore, centro vitale della sua esistenza terrena e della sua attività sacerdotale."" -
Per una nuova maturità del laicato
Lazzati riflette sulla figura dei laici, del fedele laico, alla luce dell'insegnamento del Concilio Vaticano II. Un contributo alla preparazione del Sinodo: il Regno di Dio è paragonato a un granellino di senapa che un uomo ha preso e gettato nell'orto, poi è cresciuto e diventato un arbusto e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami. Così per la Chiesa il Concilio segna un significativo momento del suo sviluppo ma in una continuità che le permette di essere sempre più Chiesa, difendendone la sua immutabile natura. -
Nizza 360°. Ediz. italiana, francese e inglese
Un volume con immagini stampate a doppia, tripla e sestupla pagina, con fotografie fino a due metri di lunghezza, con testo trilingue e didascalie in sei lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e giapponese). Caratteristica principale dell'opera è il ricorso a una tecnica fotografica particolarmente innovativa, la fotografia orbicolare. Essa permette di rivisitare le città e i comprensori più belli del mondo da angoli visuali inconsueti e affascinanti, riproponendo anche le vedute più note in un modo assolutamente nuovo e coinvolgente. -
Universo Juve
Da un conoscitore e tifoso juventino Maner Palma e da un esperto critico sportivo (e grande tifoso anche lui) Marcello Chirico, nasce questa nuova opera ""Universo Juve"""". La nascita, la storia, l'evoluzione, le statistiche, le curiosità e la nuova rosa della stagione 2009/2010. Con la prefazione di John Elkann e di Giampiero Boniperti."" -
Carte del mondo. Ediz. illustrata
Fin dalle origini l'uomo ha disegnato carte nel tentativo di rappresentare il mondo. I mappa mundi medievali, con la raffigurazione di Gerusalemme al centro, erano a un tempo immagini dell'ecumene e testimonianze di fede. L'impulso alla cartografia spesso proveniva dai naviganti. La storia attesta, infatti, che gran parte dei traffici mercantili seguivano le vie del mare, e le fragili navi del tempo richiedevano carte che indicassero la direzione. Era necessario conoscere porti sicuri, rotte percorribili, fondali attendibili, ostacoli alla navigazione e così via. Un'ulteriore importante valenza della cartografia discendeva dall'esigenza di definire con chiarezza le terre scoperte attraverso la rappresentazione topografica, per poterne affermare il possesso. A piccola scala, le carte illustrano la distribuzione del territorio tra le varie nazioni, in particolare per effetto di insediamenti conseguenti a una guerra oppure a conflitti tra conquistatori e indigeni. A livello locale, le mappe possono attestare la proprietà di piccole frazioni di territorio come - molto più chiaramente che altrove - testimoniano gli avvenimenti nel Nuovo Mondo. I monarchi europei concedevano la proprietà di vaste estensioni di terra ai propri emissari affinché fondassero colonie. I confini, per quanto a volte suggeriti da elementi morfologici prominenti (per esempio grandi fiumi), il più delle volte erano arbitrari. Tali emissari successivamente suddividevano il territorio tra i coloni... -
Un' idea di Roma. Ediz. illustrata
In una scansione storica fortemente simbolica per la cultura occidentale, Gabriella Arduino, rinnovando la plurisecolare tradizione dei pittori venuti a Roma dal nord, ricostruisce nei quadri e nei disegni raccolti in questo libro la sua personale visione della città. Il testo di Maurizio Pallante l'accompagna in un itinerario nello spazio e nel tempo, tra le vicende storiche individuali e sociali racchiuse nei suoi monumenti che Roma racconta soltanto a chi sia disponibile a risalire diacronicamente i decenni e i secoli del loro farsi. Ne scaturisce un ritratto della città intrigante e insolito, in cui le sensibilità dei due autori concorrono a delineare un'idea di Roma. Una delle tante che la città ha suggerito e suggerirà a chi le dedichi, parafrasando le parole di Dante, un po' del suo studio e del suo amore. -
Nuto Revelli. Vita, guerre, libri
I temi ricorrenti, le passioni di Nuto Revelli, riguardano la storia vista dal basso, vissuta in prima persona e testimoniata, sia in guerra sia nel mondo contadino, soprattutto quello delle colline e delle montagne del Cuneese. Dalla difesa del mondo dei vinti traspare anche un'attenzione indignata e dolente per l'abbandono di tanti borghi, la devastazione ambientale, la scomparsa di competenze e memorie. Le opere di Revelli sono un invito a non cadere nell'indifferenza, a respingere il conformismo e la prepotenza; sono uno sprone a restare sempre «ribelli per giusta causa», per la giustizia e per la libertà. Ci restano i suoi libri, le sue parole e il suo esempio. -
Colpevole d'alpinismo. Nuova ediz.
La brillante penna di Urubko ci racconta le sue prime grandi imprese, per lo più salite solitarie e in velocità, nei territori dell'ex Unione Sovietica, in ambienti molto selvaggi, poco frequentati, dove le temperature scendono fi no a decine di gradi sotto lo zero. È con Simone Moro che conosce le Alpi, poi muove i primi passi in Himalaya e Karakorum, teatro delle sue più importanti dichiarazioni di stile. Uno stile pulito, alpino, per realizzazioni ideali su linee eleganti, prime assolute, prime invernali. Ma ciò che più interessa nella lettura di queste avventure è lo stile di vita di un giovane che, a dispetto delle difficoltà economiche e attrezzato con equipaggiamento a volte davvero obsoleto, riesce a superare tappe di splendida audacia. Ciò gli permetterà, in seguito, di accedere alle montagne più alte del mondo e di compiervi imprese che già ora sono leggendarie. -
Cesare Pavese. Vita, colline libri
Una biografia aggiornata a tutto campo con aspetti inediti del mondo di Cesare Pavese. Dall'infanzia nella campagna delle Langhe, «paese di verdi misteri», alla scoperta della città, fine dell'adolescenza e inizio della vita adulta. I luoghi amati, i libri, le testimonianze degli amici, gli infelici amori di un uomo e di uno scrittore vissuto - secondo il giudizio di Primo Levi - «nella disperazione», ma in cui intere generazioni di lettori, dopo quel fatidico 27 agosto 1950, hanno trovato consolazione e ispirazione. Una storia di vita e letteratura che inizia con la collina, non solo un aspetto del paesaggio, realisticamente esistente. Le colline di San Grato, Moncucco, Gaminella, sono molto di più che un dato topografico. Rappresentano la meraviglia e il mistero, cioè l'altrove. -
Bushcraft primo soccorso. Guida da campo per curare emergenze nella natura selvaggia
Quando siete nella natura, a volte non ci sono il 112 o il 118 che vi possono aiutare. In questo titolo della serie di libri Bushcraft, gli esperti di sopravvivenza Dave Canterbury e Jason A. Hunt vi insegnano come essere voi gli artefici del primo soccorso. Gli autori vi spiegano come essere preparati per varie emergenze, illustrando le principali abilità necessarie per la sopravvivenza; cosa portare al seguito per le emergenze mediche e come gestire le prime cure per salvare una vita; come sopravvivere con pochi materiali, mostrandovi come ricavare bende e stecche nella natura e come usare le piante per estrarre delle medicazioni. Dai tagli alle scottature, dalle fratture alle lesioni, Bushcraft Primo Soccorso è la guida che vi serve per essere pronti ad affrontare tutte le vostre avventure all'aperto. -
Il quarto Vangelo. La testimonianza del «discepolo che Gesù amava»
Il volume offre la trascrizione di diciotto relazioni che don Maurizio ha tenute sul Vangelo secondo Giovanni e che spaziano dal Prologo fino ai capitoli sulla Risurrezione. Davvero apprezzabile è il modo in cui l’Autore, in ogni relazione, riesce a unire la serietà e l’intelligenza dello studioso esperto con una semplicità e una chiarezza di linguaggio che permettono a tutti di capire l’animo dell’evangelista Giovanni. -
I sentieri dell'altro
Il testo racchiude l'esperienza viva condotta giorno dopo giorno da una decina di anni, da un frate minore cappuccino e da una operatrice didattica storica dell'arte con bambini e giovani appartenenti a parrocchie, centri di aggregazione di varia estrazione ideologica, ma soprattutto con gli alunni e gli insegnanti delle scuole primarie della città e della provincia di Reggio Emilia. L'arte, la narrazione, la creatività e la realizzazione di piccoli manufatti, sono i linguaggi che ci hanno permesso (e speriamo che lo permettano anche al lettore) di crescere insieme agli utenti sul rispetto del punto di vista altrui, sulla molteplicità dei valori e dei doni è per se e per gli altri e sulla dimensione della fede vista come incontro e relazione, come una modalità che ci permette di passare dall'io al tu e dal tu al Tu. Nella prima parte del testo vengono raccontati quattro laboratori didattici (scelti tra i quindici che gli autori propongono ad insegnanti ed operatori pastorali) e soprattutto la modalità con vengono costruiti. Nella seconda parte viene narrato un focus sulla figura di Don Lorenzo Milani (figura molto studiata, vissuta ed amata tramite i rapporti con i primi allievi del priore da parte di fr. Antonello) e la concretizzazione del suo messaggio di fede attraverso percorsi didattici particolari legati alla sua concezione di scuola e di radicalismo evangelico; percorsi che han dato vita a rappresentazioni teatrali condivise, costruzione di presepi ecc..Concludendo: un percorso creativo perché il nostro vivere ed il nostro essere cristiani e Chiesa scopra quei linguaggi (apparentemente ritenuti inutili o scontati o banali) che ci portano a stringere la mano di altri e dell'Altro. I have a dream scriveva Martin Luther King; anche noi ne abbiamo uno: che questo strumento possa diventare un sentiero che ne suggerisca altri per camminare insieme verso la soglia della casa della Verità. -
Nelle braccia del mistero. Itinerario non religioso di ricerca spirituale
"Come osservatore del nostro tempo e anche come padre di una figlia adolescente e tre giovani, mi sento continuamente provocato a pensare sulla relazione tra religione e spiritualità, quando vedo tanti giovani e meno giovani che non capiscono il senso e l'importanza della religione, ma, nello stesso tempo, non possono non affrontare la sfida costante che viene dal Mistero della nostra vita nel mondo. Che senso ha il dolore, la gioia, l'amore, la vita, la morte...? Sono domande a cui nessuno sfugge e che, mettendoci a confronto con il Mistero della nostra esistenza, ci provocano a prendere una posizione. Di fronte alla sfida del Mistero, possiamo assumere essenzialmente tre tipi diversi di atteggiamento. Un primo atteggiamento è quello di una religiosità sacrale, che pensa di trovare le risposte della vita già tutte pronte e sicure nei riti, nelle tradizioni, nelle dottrine della propria religione. Un secondo tipo di atteggiamento di fronte al Mistero è la sua negazione, cioè l'ateismo. Si nega l'esistenza di qualunque Mistero e si pensa che possiamo spiegare tutto con la ragione e con la scienza, per cui è soltanto in noi che dobbiamo cercare e trovare tutte le risposte.""""" -
Tra sorrisi e lotte. Appunti di vita
Testimonianza. Raccontare e raccontarsi. Ricordare piccoli momenti di vita vissuta, frammenti di emozioni, visi conosciuti, attimi di gioia, crepe di sconforto. La vita di un uomo, l'esperienza costante e continua del cristiano, l'evoluzione di una scelta. La Missione nella gioia e nel turbamento. Il fare dono di sé agli altri nella quotidianità, senza sosta e con il faro della modestia. Racconti, pensieri sparsi, certezze e dubbi. Francesco uomo e Francesco sacerdote. La Chiesa come grande casa che tutti accoglie. Il racconto di una vita spesa per gli altri e con gli altri tra lotte per raggiungere gli obiettivi e sorrisi per il bene raggiunto. Nonostante le critiche, i commenti ingenui e a volte malevoli di chi non sa o fa finta di non sapere, l'ignoranza e il perbenismo esagerato. Lotte e sorrisi perché ogni sorriso si conquista con fatica e la fatica si dimentica o si ignora. Il desiderio di fare del proprio meglio per una società giusta, solidale, consapevole, non condizionata dalla mentalità mafiosa e dalla corruzione. Alla fine una grande certezza: ""tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno."""" (Rm 8, 28)"" -
Fango
Il libro è un fluire di immagini e parole, dove queste due dimensioni si mescolano e alimentano a vicenda e, volontariamente, non sono scindibili: l'arte delle parole e il linguaggio delle illustrazioni danzano e si sostengono armoniosamente. L'autore, che nasce come artista-illustratore, dà voce, in questo volume, alle opere che ama dipingere con atmosfere avvolgenti e cura dei dettagli. Una saggio di riflessioni meditate e interiorizzate, dove il sacro e il profano si abbracciano in un'unica dimensione e il cui scopo è suscitare interrogativi nel lettore e infondere quella speranza di cui oggi abbiamo tanto bisogno. Il testo parte da alcuni temi approfonditi negli anni quali: la quotidianità come luogo dello stupore, la fragilità come fonte di ricchezza, la bellezza come spazio irrinunciabile di crescita. La seconda parte è una rilettura di alcune figure evangeliche con un linguaggio diretto e concreto, dove i personaggi tratteggiati ispirano e provocano il lettore proprio perché colti nella loro umanità e vicinanza. Nella terza parte emergono le persone, gli affetti e gli ambienti che circondano il mondo dell'autore. Una suddivisione che in realtà è solo apparente perché chi scrive ama e non riesce a scindere queste tre dimensioni. Proprio per questo il vangelo, qui, profuma di realtà e il reale si incarna nella buona novella. Il testo trova la sua continuità a partire dalle illustrazioni finemente curate e da un linguaggio diretto e poetico allo stesso tempo. Il filo conduttore sta proprio nel titolo ""Fango"""", dove ogni capitolo, ogni persona, risultano l'impasto di acqua e terra vivificato dal soffio divino. Sporco ma benedetto. Prefazione di don Luigi Verdi."" -
I Salmi. Pregherò con lo spirito ma pregherò anche con l'intelligenza
L'autore si propone di favorire l'uso dei Salmi come preghiera, accogliendo le sollecitazioni del magistero della Chiesa, dai tempi antichi fino ai nostri giorni. I Salmi, sorti come preghiera all'interno del popolo d'Israele e pronunciati da Gesù stesso, in seguito furono ripresi anche dalla Chiesa. Da una parte continuò a pregarli nello stesso senso (letterale) che aveva dato loro l'antico popolo di Dio, dall'altra parte li considerò come profezia del Cristo. Questo rappresenta il punto di vista normale della liturgia. L'autore si propone di spiegare il senso letterale sopratutto là dove il significato storico è più incerto e la comprensione più difficile, ma sopratutto cerca di trarre dei suggerimenti per la loro l'attualizzazione, suggerendo spunti di vita per la maturazione della fede. Per ottenere quest'obiettivo, si è valso del commento di autori della Chiesa antica (Origene, Basilio, Teodoreto, Eusebio, Ambrogio, Agostino) e di alcuni autori medievali (Cassiodoro, Bruno di Segni, Gero di Reichersberg). I salmi, prima di essere recitati, vengono meditati perché, prima di essere una parola nostra a Dio, sono una Parola di Dio rivolta a noi. La recitazione frequente dei Salmi non si limita soltanto a migliorare la nostra preghiera ma diventa apertura ad una vera esperienza di Dio. Per questo san Romualdo, fondatore della Congregazione camaldolese aveva suggerito ai suoi monaci: Unica via in psalmis. -
Il libro di Giobbe. L'indagine esistenziale del giusto
Sull'inserto culturale de ""Il sole 24 ore"""" di domenica 15 agosto all'interno dell'illuminante articolo """"Dio nascosto fra le pieghe della vita. Sacre Scritture. Tre studi su Rut, Giobbe e Qohelet rivelano come il Padre sia capace di ribaltare le sorti umane senza suscitare alcun clamore"""" il cardinale Gianfranco Ravasi scrive del libro della San Lorenzo: """"(...) Il nostro obiettivo passa, poi, dall'atmosfera paesana e contadina di Betlemme, con una storia familiare tormentata ma alla fine placata in un sereno happy end, a una vera e propria cattedrale poetica. Essa si leva imponente - pur con le lesioni che il tempo le ha inflitto - con le sue 8343 parole ebraiche, affidate a un lessico mutevole, teso fino all'estremo delle sue potenzialità, come lo è il suo progetto tematico, impressionante ma difficile da stanare. Stiamo parlando del libro di Giobbe, un capolavoro assoluto di tenebra, di urla, di silenzi, di parole estreme e supreme. Con coraggio un altro studioso - tra i tanti commentatori che si sono arrischiati a inoltrarsi sul crinale tagliente tra fede e negazione disegnato dal protagonista, lo «sceicco» straniero 'Jiôb di Uz - si è confrontato con questo testo dalla complessa stratificazione letteraria e teologica. È Benedetto Piacentini, che ha alle spalle una vasta esperienza di studi ma anche di vita nella terra della Bibbia. Il suo approccio a quest'opera dalla redazione piuttosto travagliata è minuzioso nell'analisi, minuto nei caratteri tipografici e minore nella tonalità che esclude una netta definizione del messaggio, affidandone la scoperta all'accurato spoglio del testo stesso, condotto versetto per versetto ma anche con uno sguardo sintetico su ogni sua tappa. Alla fine irrompe il Dio contestato e chiamato in causa incessantemente dal grande sofferente. Ed è qui che si raggruma, nel gomitolo delle domande (e non delle risposte) divine, il filo del significato ultimo del libro che riesce a far prevalere la teologia, cioè il discorso su Dio, rispetto all'antropologia, ossia lo scandalo della sofferenza, spazzando via i teoremi «razionali» degli amici teologi di Giobbe. Testo di crisi, quindi, nel senso genuino del termine, di discriminante tra «il dire cose rette» su Dio oppure solo stereotipi. (...) Gianfranco Ravasi. Presentazione di Roberto Vignolo."" -
Squarci di Pasqua
Davvero grande è il mistero di pasqua! Inesauribile, provocante, sorprendente. La pasqua è evento eternamente presente, profumo di ogni istate, senso autentico di ogni giorno della vita del credente. Il mistero che essa racchiude e disvela invita a piegare le ginocchia; a lasciarsi invadere dallo stupore che solo la contemplazione genera; ad inebriare sensi, mente, e cuore della drammatica bellezza, della graziosa condiscendenza, della inguaribile amorosa follia di cui è intriso, narrando ciò che dell'eterno amore è apparso nel tempo. Seduce la pasqua, e chiede di fissare lo sguardo sul volto sfigurato e trasfigurato di un Dio che si mostra vulnerabile nello splendore delle sue piaghe, innamorato nel canto che intona per la sua sposa. E' un invito, la pasqua, a gustare in estasi l'arcobaleno che incornicia il Golgota e il giardino, la croce e la tomba vuota, le tenebre del venerdì e lo splendore dell'alba della risurrezione. Al mistero di pasqua ci si può accostare in due modi, o considerandolo nel suo insieme, oppure scrutandolo nei suoi particolari, che sorprendentemente aprono scenari spesso inediti. L'autore fa sua questa seconda modalità. Il mistero pasquale viene di volta in volta gustato a partire da un elemento particolare: le vesti, lo squarcio, l'unguento, il canto, le donne, le folle, il grembiule, il catino, il velo del tempio, il sangue, la memoria, il presente, il futuro. L'immersione nel frammento permette il racconto di una esperienza mai detta fino in fondo, impossibile da dirsi per intero, che si può solo evocare con pudore e pur con audacia.