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Nuova corrente (2022). Vol. 170: Milo De Angelis
"Nuova corrente"""" rilancia la sua """"lunga fedeltà"""" a Milo De Angelis mettendo sotto la lente di ingrandimento di sei diversi interpreti alcuni punti nodali della sua esperienza di scrittura. Complessivamente privilegiata dall'indagine risulterà la lirica deangelisiana dell'ultimo ventennio, propiziato da Biografia sommaria e poi approdato alle raccolte degli anni Duemila. A integrare e impreziosire il numero, il lettore troverà anche un intervento di Angelo Lumelli, nel quale il racconto di «un'amicizia rara» si unisce a un'idea di poesia assoluta, «irreversibile»; e potrà riascoltare le parole dello stesso De Angelis, consegnate a un'intervista con Stefano Verdino. Il numero si completa infine con una lunga poesia inedita che De Angelis ci ha generosamente donato e che presentiamo in apertura, rimasta per mezzo secolo tra le carte, nell'originale dattiloscritto dell'Olivetti lettera 32: quasi un poemetto, di un autore ancora minorenne, al tempo, ma già con i sigilli di un prossimo protagonista della poesia italiana." -
Il breve tempo
«Perrino ci richiama a un doveroso, silente, meditativo ripiegamento, inteso non come rinuncia, ma come un senecano vindicare se sibi. A poco a poco, centellinando parola dopo parola, verso dopo verso, rimane nel lettore di questi testi un’eco particolare, una vibrazione lontana, assimilabile al rumore di fondo dell’universo, l’onda sonora dell’iniziale Big Bang, che qui si configura come traccia della dimensione interiore, attinta dalla parola nelle profondità dell’anima. Se dovessi ricorrere a un’immagine, penserei alla natura di questa poesia come a un altoforno che trasforma in cristallo purissimo le sabbie (mobili e immobili) dell’esperienza quotidiana, grazie alle altissime temperature prodotte da una passione che non conosce tregua, da una fedeltà che si fa testimonianza, da una ricchezza linguistica che si propone come consapevole dono. Una lente cristallina e potente, traguardando la quale la vita acquista un senso nuovo, perché essa ci conduce a interpretarne il valore, grazie a una interiorità orgogliosamente generosa e rarefatta, ma concreta e tangibile.» (Stefano Quaglia) -
Foglie di tiglio. Vecchi versi 1985-1999
Fogli d'album strappati allo scorrere del tempo come foglie di tiglio strappate al fango dell'autunno. Vecchi versi perché qui raccolti dopo quasi cinque lustri e perché composti per lo più in forme antiche: il sonetto (italiano o elisabettiano, variamente modificato), la ballata, il madrigale, la quartina, la terzina dantesca, la canzonetta e perfino una sorta di sestina lirica; con un quadernetto ""eolico"""" di strofe classiche come la saffica e l'alcaica, inoltre, e con un quadernetto di traduzioni da Orazio, Poe, Baudelaire, Verlaine, Mallarmé e Apollinaire. Alessandro Fo ha trovato questi versi «un po' old style ma sentiti e belli»; e Hermann Grosser ha scritto di essi: «Per le atmosfere, per alcuni temi, per la ricercatezza del linguaggio, la cura meticolosa della forma, la metrica quasi regolare, sembrano poesie riemerse da epoche remote, conservano il fascino dell'antico, in controtendenza con i tempi»."" -
Il cielo sull'asfalto e altre poesie
"La poesia è una lettura complessa, profonda, giustamente di lingua preziosa, alta, ritmata, melodica. Nei testi di Salvo Iacopino c'è il tempo, la cadenza, il ritmo. La lingua canta. Canta il dolore dell'autocoscienza, la ricerca di identità; canta l'amore, la meditazione sulla morte e la riflessione sull'uomo del nostro tempo. Egli è un cantore, un musicista, un percussionista di versi. La parola poetica non è parola, è carne, respiro, sospensione. Nei versi di Iacopino c’è tutto questo. C'è l'epica, il tragico, il dolore antico della vita, del fato, questo è il suo grande registro. Versi avvolgenti, profondi. Poesia che come certa musica si assorbe nell'assiduità."""" (dalla postfazione di Rocco Cento). Presentazione di Gianni Longo." -
Sogni di cemento
Vittorio Bongiorni, un vecchio pistard piemontese in piena crisi esistenziale si trova per caso a frequentare dopo tanti anni il velodromo di San Francesco al Campo. Qui viene ingaggiato da Parente, padre di un vecchio rivale, perché alleni Adriano: uno dei due nipoti. Il ritorno in pista di Bongiorni crea profondi disagi negli equilibri già precari della famiglia Parente. Si riaccende la rivalità con Gregorio, padre di Junior e zio di Adriano, e si scatenano le ire di Monica: la bella e single madre del giovane che non vuole vederlo fare il velocista. Mentre tra Vittorio e Monica si riaccende burrascosamente una vecchia passione, Vittorio insegna trucchi e malizie della pista al giovane, trasferendogli tutta l'esperienza nella Velocità e nel Chilometro da fermo e consegnandogli i suoi vecchi appunti, i ""Sogni di Cemento"""". La sfortunata caduta di Junior in uno sprint con il cugino scatena una faida familiare in cui la preparazione di Adriano si intreccia con l'evolversi di tradimenti, truffe; amicizie e nuovi amori. Nel corso del romanzo Adriano imparerà a sue spese e nel modo più duro tutti i segreti del ciclismo di velocità su pista e i protagonisti verranno trascinati dalla rivalità in una giostra di avventure che li cambierà irrimediabilmente."" -
Roma in poesia. Una guida. Itinerari, storia, luoghi e percorsi dell'arte che hanno suggerito versi indimenticabili
“Roma in Poesia” è una “guida alternativa” alla scoperta di Roma, uno strumento unico di appropriazione della città, non solo per il turista, il viaggiatore che viene accompagnato alla scoperta e all'esplorazione delle “tante Rome” che hanno lasciato incancellabili tracce nel corso dei secoli, ma anche per il lettore attratto dalla freschezza di un testo abile nel destreggiarsi fra arte e storia, consigli e curiosità, e per chi a Roma ci vive, e malgrado i problemi con cui si deve confrontare nella vita di ogni giorno, ama entrare in risonanza con un città ricca di bellezza e armonia. -
Fuoricampo in alto mare. Hemingway e il grande Di Maggio. L'ultima sfida del vecchio pescatore
Storie parallele che, in un gioco di fantasia, diventano cosa unica. Sono quelle di Santiago, protagonista de «il vecchio e il mare» di Ernest Hemingway, e di Joe Di Maggio, il più grande giocatore di baseball di tutti i tempi. Santiago non prende un pesce da 84 giorni, sale sulla sua barca e va a cercare la gloria per dimostrare che non è ancora un uomo sconfitto. L’azione si svolge dal 13 al 17 settembre 1950 e qui si narrano, parallele all’avventura di Santiago, le sfide che il grande Di Maggio, spesso evocato dal vecchio pescatore, affronta in quel periodo: tre partite tra i New York Yankees e i Detroit Tigers. Momenti epici e brucianti dolori s’intrecciano in questa storia che, anche quando si svolge su un campo di baseball, tiene sempre un occhio aperto su ciò che accade in alto mare, dove il vecchio Santiago lotta prima contro il marlin e poi contro gli squali che lo attaccano. La linea della memoria dà corpo a questo dialogo immaginario tra il campione di Hemingway e il campione delle folle. -
The tarot game. Ediz. italiana
Belli, ricchi, privilegiati. Tra le dune di Capalbio, Claire Taylor e Peter Corbo sono sempre stati il doppio misto da battere. Fino a quando il fantasma di Nina ha fatto irruzione in campo, spazzando le righe della loro vita con il mistero della sua scomparsa. Come può una donna volatilizzarsi nel nulla nel Giardino dei Tarocchi? Per rispondere a questa domanda, la giornalista Claire Taylor vestirà i panni della detective, addentrandosi tra le psichedeliche sculture di Niki de Saint Phalle per decifrare gli arcani dei Tarocchi a cui è affidato il segreto di Nina. Un gioco di matrioske, in cui ogni carta ne nasconde un'altra e tutte portano a una verità indicibile. In una corsa contro il tempo tra Capalbio, Firenze e Parigi, Claire intreccerà la sua storia con quella di Niki, di Nina e dell'enigmatica Max, per scoprire che quello che stava cercando era proprio lì davanti a lei: dentro lo specchio. Il 21 maggio 2002 moriva a Miami una delle artiste più visionarie del Novecento: Niki de Saint Phalle, autrice dello spettacolare Giardino dei Tarocchi di Capalbio. A vent'anni esatti da quella data, Absolutely Free Libri ha deciso di dedicarle un romanzo altrettanto visionario, ""The Tarot Game"""" di Claudia Riconda. Un giallo che ha al centro proprio la perturbante figura di Niki de Saint Phalle e il suo Giardino, dove è misteriosamente scomparsa una donna. Capire chi tiene i fili di questo game, che si gioca tra Parigi, Firenze e Capalbio attraverso le carte dei Tarocchi, sarà compito di una giornalista, Claire Taylor: cercando quella donna, finirà per trovarne due, o forse tre..."" -
I fiori del Ventoux. Tour 1967, la tragedia di Simpson. Sognava la vittoria, trovò la morte
Maestoso, brullo e pelato dal vento. Caro al Petrarca, che si narra sia stato il primo a salirci, e ai ciclisti che lo considerano un santuario del pedale. Ma anche tragico il Mont Ventoux, per quel 13 luglio del 1967 quando al culmine della tredicesima tappa del Tour de France su quelle interminabili rampe arse dal solleone andò in scena il dramma di Tom Simpson, baronetto di Sua Maestà stroncato dall’agonia. Sognava la maglia gialla Simpson, per coronare la sua carriera e per garantire un futuro sereno alla famiglia; il sogno si trasformò in calvario, e la sua fu una morte in diretta. Una giornata drammatica, sconvolgente, e scandalosa quando portò alla luce ciò che doveva rimanere sotto la coperta dell’omertà. L’inconfessabile. Come tanti, Tom Simpson pensava che le anfetamine lo avrebbero potuto aiutare; non poteva sapere che con il calore e lo sforzo, avrebbero costituito una miscela mortale. Nella memoria collettiva il suo nome è associato al doping. La prima vittima del doping. Ma Tom Simpson era anche un grande campione, un pioniere nella storia del ciclismo britannico negli anni della Swinging London. -
Il libro dei Mondiali. Le avventure del più grande torneo. Il calcio in quasi cento anni di storie
I Mondiali di calcio raccontati in modo originale attraverso tante storie, grandi e piccole, alcune più note, altre da riscoprire. Quasi un secolo di gesta pedatorie: dall'edizione inaugurale, datata 1930, che vide il trionfo dell'Uruguay di José Leandro Andrade, fino ai giorni nostri, passando per i successi a ripetizione del Brasile, dell'Italia e della Germania. Gli avvenimenti più famosi rimangono sullo sfondo o sono illustrati da punti di vista diversi dal consueto, incentrando la narrazione sul lato umano dei protagonisti. Un'attenzione particolare è riservata alle straordinarie avventure delle squadre minori, che, pur restando ben lontane dal conquistare il trofeo, hanno lasciato il segno in diverse maniere. Lungo il percorso incontriamo dunque Meazza, Fritz Walter, Pelé, Garrincha, Bobby Charlton, Eusébio, Beckenbauer, Paolo Rossi, Maradona, Buffon, Zidane, Ronaldo... Ma anche Mustafa Kamel Mansour, Benito Carvajales, Mo Heng Tan, Ottorino Barassi, Sailen Manna, il cane Pickles, Mick Jagger e il professor Zapotec. Aneddoti e curiosità, fuoriclasse rinomati accanto a figure meno celebri ma comunque degne di approfondimento. Completa il libro un'ampia sezione statistica. -
Professione fenomeni. Le storie di dieci grandi pesi welter
Nel pugilato c'è una categoria di peso che raccoglie il meglio che questo sport sia in grado di offrire. Un palcoscenico in cui recitano campioni e grandi personaggi. I pesi welter rappresentano la boxe dei migliori. Gli autori ci guidano nella dimensione più intima dei protagonisti. Non solo montanti, ganci e schivate, ma anche personalità complesse, luoghi oscuri dell'anima, sensazionali risorse interiori, tragedie e riscatti imperiosi. Floyd Mayweather, Manny Pacquiao, Ray Leonard, Felix Trinidad, Henry Armstrong, Oscar De La Hoya, Emile Griffith, Barney Ross, Josè Napoles e Jimmy McLarnin sono stati uomini capaci di unire carisma e bravura. È il racconto dei trionfi e delle cadute di chi ha scelto uno sport che scruta l'anima nel suo profondo. I ritratti sono sorprendenti, in grado di appassionare chi la boxe la ama, ma anche chi la conosce appena. Sul ring non si mente, nella vita molti di questi eroi lo hanno fatto. Al suono del primo gong però erano pronti a mettere in gioco tutto, pur di scendere dal ring con la cintura del vincitore. Questa è la storia di dieci fenomeni. Pesi welter, ovviamente. -
Il rugby prima del Sei Nazioni
Il rugby italiano. Una storia, tante storie. Storie di squadre, ma soprattutto di uomini che si sono passati l’ovale, sono avanzati metro dopo metro non solo per vincere una partita o un campionato, ma anche per far crescere un movimento, per raggiungere l’obiettivo di scontrarsi alla pari con i maestri di questo sport. Le origini del rugby in Italia, i primi campionati, l’esordio internazionale. E poi, le sfide con i maestri francesi culminate con il trionfo di Grenoble, le tournée in giro per il mondo, le prime edizioni dei Mondiali. Non solo la nazionale, ma anche le squadre di club che, con sfide e campionati indimenticabili, hanno reso grande il rugby italiano fino a portarlo all’ammissione al Torneo delle Sei Nazioni. Un libro prezioso, scritto in modo accattivante e coinvolgente, che con cronache, aneddoti, statistiche, curiosità, testimonianze inedite racconta quasi un secolo di rugby italiano. -
La boxe dei gemelli diversi. Damiani e Maurizio Stecca: trionfi, discese, dolci risalite
Francesco Damiani e Maurizio Stecca, i Gemelli Diversi. Stesso manager, identico maestro. Vincono l'oro in Coppa del Mondo. Icio vince anche e soprattutto l'Olimpiade di Los Angeles '84. Checco ai Giochi californiani si ferma all'argento, ma nel record ha un successo ai Mondiali '83 su Teofilo Stevenson che brilla come un diamante. Entrambi campioni tra i professionisti. La storia di due romagnoli partiti alla conquista del mondo, un mondo che alla fine hanno conquistato. La violenza di Mike Tyson a confronto con l'appartenenza alla sana cultura contadina di Francesco Damiani. Iron Mike e il ghetto di Brownsville, dove droga e armi sono lo sfondo su cui si svolge il dramma della vita. Francesco e le sue radici nei sapori e negli odori di Bagnacavallo, in terra di Romagna, dove la narrazione del quotidiano assume spesso il ritmo dell'ironia. Nel 1988 la sfida sembrava stesse addirittura per realizzarsi... Il talento di Maurizio Stecca, così forte da accecare chi non possiede cultura pugilistica. Un campione a volte non capito da chi confondeva la sua bravura con l'immaturità tecnica di alcuni rivali, non riuscendo così a godere dei picchi di qualità del romagnolo. -
La luna e il suo doppio. La quarta indagine del commissario Tano Martini
Il vicequestore Tano Martini è insoddisfatto. Pur essendo arrivato al colpevole della morte di Carlotta Trevisano e di Giordano Bruno (le cui vicende sono state raccontate nel volume “L’urlo”), si chiede, con sempre maggiore insistenza, chi abbia ucciso l’assassina dei due, Maria Vittoria Costa. A questo interrogativo risponderà in modo esauriente alla fine del presente volume della saga, quando capirà le motivazioni che hanno indotto il vero assassino, uno spietato serial killer, al misfatto. Solo dopo indagini sofferte, tutte condotte tra Roma e dintorni, il buio si dirada e Tano Martini arriva al dunque. La vicenda tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo e porta alla scoperta di altri delitti rimasti impuniti. Giovane, bello, innamorato del proprio lavoro e della moglie Gemma, Martini è un commissario diverso dagli altri che affollano la scena letteraria italiana. È abile nel condurre le indagini, piace alle donne e non ha fantasmi nell’armadio. -
Serena, l'ultima diva. Williams story. Venticinque anni al centro del tennis
L'edizione 2022 degli US Open ha ospitato l'ultimo match in carriera di Serena Williams, una delle maggiori fuoriclasse che il tennis abbia mai espresso nel proprio percorso ultrasecolare. Forse la Più Grande di sempre. Il libro racconta nei dettagli l'emozionante storia della campionessa statunitense, classe 1981: la difficile infanzia trascorsa nel ghetto di Compton, il precoce arrivo nel circuito WTA al seguito della sorella Venus, più grande di 15 mesi, l'esplosione ai livelli più alti, il primo trionfo Slam a New York nel 1999. Le rivalità più sentite e palpitanti. Gli innumerevoli stop per infortunio. Le grandi vittorie nei Major in singolare sono state 23, gli ori olimpici 4 (tre in doppio). La storia di una atleta, donna, mamma, che in 25 anni di attività ha cambiato il tennis femminile ed è stata di esempio per molte giovani tenniste. I segreti e i retroscena di una carriera lunga e gloriosa, la cui influenza ha travalicato i confini dello sport. -
Federer, i match che sconvolsero il tennis. Roger Story
Un campione unico, lo stile classico ed elegante dei gesti bianchi riportato in auge ai tempi del power tennis. “È Mozart e i Metallica allo stesso tempo”, scrisse David Foster Wallace, “e l’armonia è sopraffina”. Roger Federer, “The Swiss Maestro”, ha calcato i campi del circuito internazionale per un quarto di secolo, incantando il mondo e scrivendo pagine memorabili di storia dello sport. In questo libro rivivono le sue imprese leggendarie, i match che sconvolsero il tennis e gli Slam con cui ha tagliato per primo il traguardo “impossibile” dei venti trionfi. Dalla vittoria su Pete Sampras nel 2001 a Wimbledon, che fece da annuncio agli otto titoli sull’erba dei Championships (il primo nel 2003, l’ultimo nel 2017), al meno noto successo su Andy Roddick nel 2002 a Basilea, che ne rivelò al mondo le doti di straordinario giocoliere. Fino al match clou degli Open d’Australia 2017 con Nadal che gli consegnò il 18° Slam. Incontri da ricordare e da rileggere, al centro di una carriera luminosissima che ha vissuto di grandi rivalità, su tutte quelle con Rafael Nadal e Novak Djokovic, protagonisti assieme a lui di un’era irripetibile. -
Un tempo bello. Gli anni Ottanta del Napoli Basket. Interviste e ricordi
Nel 1978 l'ingegnere Nicola De Piano rileva il titolo sportivo dalla vecchia società cestistica napoletana, la Partenope, e fonda il Napoli basket di cui manterrà la proprietà fino al 1994. Sono anni indimenticabili per il basket napoletano: all’ombra del Vesuvio sbarcano campioni NBA come Walter Berry e Alex English, giocatori italiani nel giro della Nazionale come Marco Bonamico e Stefano Sbarra, allenatori come Arnaldo Taurisano e Mirko Novosel (inserito nel 2010 nella Hall of Fame della Fiba) e ancora il giocatore più alto della serie A, Tonino Fuss, con i suoi due metri e venti. In quegli anni alla domenica si andava al glorioso palasport Mario Argento, di cui oggi restano solo le macerie, con molti tifosi che, dopo aver visto giocare il Napoli allo Stadio San Paolo, si spostavano a piedi al Mario Argento per seguire i campioni del basket. Alle volte erano gli stessi giocatori del Calcio Napoli a incitare i colleghi del basket: di tanto in tanto faceva capolino Diego Armando Maradona. -
Talent show. Maradona, Schumi e gli altri. I momenti che rivelano il campione
Non è un programma televisivo e non ci sono concorrenti da eliminare. “Talent show” (Maradona, Schumi e gli altri. I momenti che rivelano il campione) è invece un’espressione letterale: quando il talento si manifesta in tutta la sua evidenza. 10 storie di campioni dello sport (individuali e squadre) che raggiungono notorietà e successo all’improvviso. E per sempre. Epoche diverse, differenti discipline. Qualcuno di loro emerge in maniera inaspettata, qualcun altro era atteso dagli addetti ai lavori ma non era ancora conosciuto presso il grande pubblico. C’è anche chi ha ottenuto grandi risultati dopo gravi infortuni, senza i favori dei pronostici. La capacità individuale e/o di squadra fa la differenza all’improvviso, il talento emerge con una prepotenza inequivocabile. Ma la dote naturale non potrebbe molto senza la forza del carattere. I miracoli non esistono. Esistono le imprese, esiste quel misto di talento, tenacia, fede e buona sorte. È l’eccellenza, quella che il Collettivo Banfield racconta in questo volume. -
Spuntavano scudetti a Marechiaro. I fratelli Porzio e la grande pallanuoto. Gli anni di Napoli capitale
Grandi Fratelli. Un aggettivo e un vocabolo, le iniziali rigorosamente in maiuscolo. Franco e Pino Porzio centrali e basilari nella trionfale terza fase di Napoli sportiva dominante in Italia per oltre sessant'anni.rnNapoli alla marinara, città d'acqua con abitanti, talora al centro di un paradosso: culla e capitale della pallanuoto talvolta senza avere una piscina degna di questo nome.rnMiracoli sportivi, la Rari Nantes, la Canottieri, il Posillipo disegnatori di entusiasmanti egemonie. Napoli e lo sport di squadra che in assoluto le ha regalato di tutto e di più, in quanto a vittorie: 24 scudetti, 4 coppe Campioni, pallanuotisti d'oro, d'argento di bronzo alle Olimpiadi, titoli europei e mondiali.rnLa leggenda del Settebello è nata a Napoli. Il testimone poi consegnato a mo' di ricca eredità alla Canottieri pluriscudettata negli anni dispari e al Posillipo, autentico magnifico despota negli anni Ottanta e Novanta. Con la griffe evidente dei Porzio, fratelli di Napoli e d'Italia.rnUn libro scritto con la penna della nostalgia. -
Eureka Football Club. Gol e dribbling, rovesciate e veroniche. Le grandi invenzioni nella storia del calcio
Quante volte gli spettatori di oggi hanno sentito parlare del modulo «WM», o della «zona», o del «pressing»? Parole ormai entrate nel vocabolario collettivo del calcio, ma da dove derivano, chi ha inventato quegli schemi, quei sistemi di gioco, chi li ha modificati in corso d'opera? Questa serie di racconti porta sul palcoscenico gli uomini che hanno avuto la grande trovata che è poi diventata consuetudine: da qui il titolo «Eureka Football Club». Basti pensare al «doppio passo»: oggi tutti (o quasi) lo fanno, ma forse non sanno che il padre di quel colpo da funambolo è un italiano: Amedeo Biavati. Giocava nel Bologna e nella Nazionale, e il suo stile ha influenzato persino Pasolini. In queste pagine ci sono grandi campioni: da Meazza a Pelé, da Eusebio a Hidegkuti. E grandi allenatori: da Rappan a Chapman, da Michels a Sacchi. Ci sono pure figure minori, come «Cocò» Roccotelli che con la sua «rabona» faceva impazzire. È un viaggio che dura 160 anni, più o meno quanti ne sono trascorsi dalla prima partita disputata a Sheffield il 26 dicembre 1860. Ed è anche l'occasione per illuminare le ombre che si sono accumulate. Il tiqui-taca che ha reso meraviglioso il Barcellona di Messi lo faceva già la Ternana negli anni Settanta: lo sapevate? Magari non così bello e così fluido, ma il principio di base era lo stesso. E ciò testimonia che l'Idea, quando è buona, è sempre vincente.