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Batman. Il cavaliere oscuro. Vol. 27
Proseguono le avventure della serie. -
Mosaic. Lanterna verde. Vol. 1
I Guardiani di Oa hanno deciso di intraprendere un esperimento: prendere pezzi di svariati pianeti (inclusi i relativi abitanti) e metterli assieme in un nuovo mondo: Mosaic. A guardia di questo melting pot galattico troviamo John Stewart, la Lanterna Verde scelta anni prima da Hal Jordan in persona, il cui compito è studiare e mantenere assieme la comunità, tra cui anche una parte prelevata dalla Terra. Ma riuscire a far stare assieme razze aliene diversissime tra loro può risultare impresa davvero impossibile, specie quando è la sua mente a essere frammentata e scomposta. E nel profondo, qualcosa di potente e rabbioso si annida, pronto a emergere... qualcosa di rosso e sinistro... -
Justice League America. Vol. 18
La Justice League United è avvolta da domande la cui risposta potrà essere la morte di uno dei suoi membri. Hawkman sacrificherà se stesso per salvare Rann, uno dei suoi nemici? Alanna e Adam verranno mai riuniti? E in appendice, due avventure di Aquaman e degli Altri, occupati a scoprire chi sia la misteriosa figura in armatura che vuole il tridente di Aquaman e le altre vestigia atlantidee... -
Hellblazer. Vol. 42
Brian Azzarello (100 BULLETS) continua la sua discussa run di Hellblazer in un'avventura che sta portando John Constantine a scoprire sempre di più il marcio che giace in fondo all'animo umano e a testare i propri limiti etici. -
Per sempre... Fables. Vol. 22
Il grande e potente lupo è tornato cattivo! Sotto il controllo di Leigh grazie alla scheggia di vetro incastonata nel suo anello che apparteneva al suo corpo. Luca è diventato una bestia furiosa e omicida, ben decisa a buttar giù il castello di Favolandia per sterminarne gli abitanti. L'unica soluzione è ucciderlo? Campanula e Rosa Rossa ne sono convinte, anche se Bianca Neve spera ancora di poterlo salvare... ma a che prezzo? Il destino di Luca è davvero segnato? Oppure Rosa Rossa ha un altro piano, che affonda le radici in un passato che lei stessa ignora ma che le sarà presto svelato... e che può solo portare a un drammatico finale... -
Freccia verde. Vol. 3
Oliver Queen ormai si è stabilito in via definitiva a Seattle, rassegnato al clima piovoso della città ma non alla criminalità che, in varie forme, infesta le sue strade: traffico di droga, violenza urbana, corruzione... come Freccia Verde, la sua guerra è senza sosta. E non conosce confini, portandolo a volare fino a Londra o nei boschi remoti dell'Alaska per combattere contro una cinica multinazionale del petrolio. Ma la carriera di questo giustiziere non consiste in sole vittorie, ma anche sconfitte e dolori che mettono a rischio la sua sanità mentale e il rapporto con la donna che ama, Dinah Lance, una volta nota come Black Canary. Uno sguardo disincantato ma ancora pieno di speranza su una realtà cinica e spietata da parte dell'autore che ha ridefinito il personaggio di Freccia Verde nella sua versione più moderna. -
JLA. Il battesimo oscuro
Quando i più grandi della Terra scoprono che una famiglia di demoni chiamata i Diablos ha dichiarato guerra alle Sentinelle della magia, tra cui il Dr. Fate, Zatanna e Deadman, la JLA si divide per proteggere i maghi dell'universo DC. -
Il capobranco
Una tempesta di neve d'inusitata intensità e durata si abbatte sull'Oasi della Quiete, un isolato albergo in montagna dove è riunito un gruppo di amici per celebrarvi la fine dell'anno. Lo straordinario evento meteorologico ha un esito tragico, l'albergo viene stretto in una morsa di ghiaccio che rende impossibile una sortita o l'intervento di soccorsi. In pochi riusciranno a salvarsi. La forzata segregazione e l'angoscia per l'incerto destino mettono a nudo caratterialità e debolezze rivelando un quadro di ipocrisie e opportunismi che costituivano il tessuto connettivo del gruppo. In questa situazione un impensabile assassino tesse la sua tela di ragno. ""Il capobranco"""" è un noir psicologico. Introspezione in un definito segmento di antropologia urbana, i cui valori si identificano con quelli della """"liquidità"""" baumaniana nella ricerca sistematica di occasioni e mezzi di svago e intrattenimento. Metafora anche della deriva del collante-fiducia nel corpo sociale come causa e a un tempo conseguenza del vuoto di potere politico."" -
Migrazioni tra identità e sicurezza
Cinque anni dopo il monografico ""Fuori dall'emergenza. Immagini delle migrazioni nel racconto dei media"""", Comunicazionepuntodoc torna a focalizzare l'attenzione sul tema delle migrazioni, oggetto di studio di rilevante interesse tanto dal punto di vista dei mutamenti nei processi culturali della modernità quanto da quello delle rappresentazioni mediali. Tenendo conto anche del Convegno organizzato dalla sezione di Processi ed Istituzioni culturali dell’Associazione Italiana di Sociologia – PIC-AIS il 13 marzo 2019, il numero offre una rassegna di riflessioni critiche e ricerche empiriche volta ad alimentare la discussione pubblica intrapresa dalle scienze sociali sul tema delle politiche migratorie degli ultimi anni."" -
Confessioni di un pubblicitario
Il teorico dell'advertising. Questo libro spiega con argomenti solidi e tuttora attuali perché David Ogilvy ha dato un contributo decisivo alla costruzione della moderna teoria della pubblicità: non è certo un caso che, dalla sua prima uscita nel 1963, sia stato tradotto in quattordici lingue e che abbia venduto oltre un milione di copie. Uno dei segreti di questa longevità è senza dubbio il fatto che Ogilvy ha sempre anteposto i contenuti e la teoria della comunicazione al business fine a se stesso. ""Confessioni di un pubblicitario è un testo"""", come tutti i """"classici"""", di grande attualità. Gli stessi problemi della comunicazione cui Ogilvy ha dato risposta si ripropongono oggi a un livello più alto. Oggi il compito della pubblicità è più serio e impegnativo di quanto non lo sia mai stato. Viviamo nell'era della proliferazione dei media e più che mai l'insegnamento di Ogilvy rimane valido: si tratta ancora di dare a ogni messaggio un autentico valore, di costruire una personalità di marca con un'identità precisa, mantenendola nel tempo e comunicando in modo davvero interessante la promessa vera di un prodotto o di un servizio. Per dirla con le parole di Ogilvy: """"Unless your advertising contains a big idea, it will pass like a ship in thè night"""". Prefazioni di Giuseppe Mastromatteo e Roberta La Selva."" -
Per il pane del Reich
Sotto i cieli di guerra la Germania è stremata dalla fame. I campi, privati dell'ombra di una spiga di grano, vivono una notte nera. Nel 1941, il Terzo Reich attacca la Russia e la speciale Unità botanica SS, al comando del tenente Heinz Raucher, segue le truppe d'invasione per fare incetta di un'enorme quantità di semi commestibili. La più organizzata pirateria botanica del secolo deve gettare letteralmente il seme di una nuova espansione imperialistica ad est degli Urali e garantire alla popolazione tedesca il pane. Raucher, giovane genetista formatosi nell'università di Yena (fulcro dell'ideologia della razza superiore), nutre un progetto grandioso: dare vita in laboratorio al seme perfetto, gloria della botanica ariana. Un seme tale da consentire alla Germania nazista il dominio botanico del pianeta. Dopo la sconfitta del nazionalsocialismo e il crollo del progetto, l'ex tenente nazista fugge con una cospicua parte del bottino. La narrazione segue il percorso dei campioni dei sette cereali fratelli, i più resistenti ed antichi della terra, che conduce dalla Russia alla Germania e, attraverso la Spagna e la Svezia, sino al Sudamerica. Scenario mondiale in quanto di un oscuro capitolo di sangue del secondo conflitto mondiale questo romanzo tratta. In Argentina Heinz Raucher, alias don Enrique Mequinez, diventa socio del ricchissimo proprietario di una sconfinata tenuta vinicola ai piedi delle Ande. Il suo sogno, però, è quello di creare nella pampa la prima banca della Scienza del grano a tutela del corredo genetico delle Graminacee. Passano i decenni e, a settantacinque anni, il destino presenta il conto al vecchio pirata di Hitler che, nel corso della sua vita, si è fatto molti nemici. I narcotrafficanti lo vogliono morto per fermare le ricerche dello scienziato sul virus che secca la pianta di coca. Gli agenti dei servizi segreti russi, le intraprendenti spie del Mossad, le Agenzie umanitarie e l'agguerrito covo dell'estrema destra tedesca riescono a fiaccare la resistenza con cui Raucher difende il suo tesoro. E la sua ultima fuga si chiude in Patagonia nel turbinoso viaggio dentro le memorie del proprio passato, nel delirante incontro con e ombre di chi più l'ha amato e più l'ha odiato. -
Italia comunicante. Pensieri molto liberi sul mondo della comunicazione
Ma poi cosa è la buona comunicazione: quella che segue le regole, non di rado ambigue, della correttezza o quella che fa vincere? Questo libro di pensieri molto liberi, avvincente e ritmato come un romanzo breve, racconta con ferrigna franchezza realtà e mitologia, riti linguistici e proclami autoreferenziali del mondo della comunicazione. Un mondo sempre più centrale, nel bene e nel male, nelle dinamiche del paese. E insieme racconta come comunicare sia un mestiere onorevole, indispensabile alla democrazia e alla prosperità economica, e come in Italia in tanti lo esercitino con deontologia, professionalità e onestà intellettuale. Il mondo della comunicazione in Italia conosce la buona, la mola e lo malissimo comunicazione. Conosce la commedia dell' arte di tanto giornalismo televisivo e non; le contorsioni equilibriste della crisis communication e degli uffici stampa; le finzioni degli influencer; lo strapparsi le vesti enfatico e inutile sulle fake news. Conosce le corse terrorizzate al taglio dei costi; l'enfasi sulla responsabilità sociale dell'impresa che sembra stia bene su tutto meno che sul lavoro; i miti verbosi sul cambiamento epocale che ogni trimestre partorirebbe un mondo nuovo; le ansie per il posto di lavoro e i giochi di potere intorno al tavolo cliente-agenzia. E conosce le capacità, le fatiche e l'impegno per cercare di fare le cose per bene. -
Mito e brand. Tra Est e Ovest
"La forza del mito consiste nel fatto che si trova in ogni parte del mondo, che si afferma a prescindere dal contesto e soprattutto deriva da un racconto spesso anonimo che viene recepito dalla collettività."""" In origine il brand serviva a identificare o per differenziare, oggi assume la forma di una macchina narrativa per costruire e diffondere significati. In questa logica il mito appare come uno strumento prezioso, un sistema dinamico di simboli, archetipi e schemi che tende a comporsi in una narrazione. Il racconto mitico è un'entità flessibile in quanto scomponibile: ha personaggi, ambientazioni, oggetti simbolici, è composto da differenti unità semantiche. Il mito consente al brand di sviluppare un linguaggio basato sull'immaginario per costruire un universo che produca al suo interno la propria verità. Insomma sembra che miti e brand tendano a convergere almeno sotto il profilo della comunicazione: entrambi propongono storie che diventano fattori di identità per i consumatori. I concetti """"verità"""" e """"mito"""", normalmente considerati come antitetici e inconciliabili, costituiscono un binomio affermato nella comunicazione. II rapporto mito/brand si fonda sul patrimonio di colori, immagini, forme, numeri e parole presenti nell'inconscio dei consumatori. Quando si sviluppa un brand occorre tener presenti simboli e archetipi che hanno attraversato in modo subliminale le generazioni. Il mito è importante per il brand perché propone un codice di riconoscimento che consente al consumatore di comprendere l'essenza del marchio. Le storie che il libro racconta mettono in luce un tratto comune: la sinergia brand/mito può determinare rilevanti e duraturi successi nei mercati. Non solo: può funzionare come fattore dinamico permettendo a piccole aziende di entrare in mercati di massa dominate da grandi player." -
Estasi infame
Francesca Leonora Carimonti è una raffinata intellettuale dal fascino carismatico, ossessionata dal suo delirio erotico di dominatrice. È una donna determinata a ""scalare questo paese"""", che scivola inesorabilmente verso una malinconica mediocrità, maneggiando con talento e spregiudicatezza le consolidate leggi del successo, con il solo fine di realizzare le sue pulsioni sessuali e di potere. E poi correre, sfrenata e senza più controllo, verso l'ebbrezza di un potere allucinato e di una immoralità senza ritorno. Fino all'estasi infame, aggrovigliando la sua libidine fisica e mentale con il sospetto angoscioso, e il brivido eccitante, di dover rendere conto delle sue azioni, dopo la morte, a un essere superiore. Il romanzo affonda in modo vertiginoso negli abissi della psiche umana, negli interrogativi immutabili e senza risposta, nell'eros irresistibile che stravolge le menti, nelle meccaniche inesorabili del potere e in quelle misteriose della sottomissione. Nell'angoscia non placabile davanti al bene o al male, a un al di là dove le sofferenze verranno compensate nel giorno del giudizio o saranno destinate a restare senza riscatto nell'indifferenza cosmica."" -
Italia un domani senza figli. Un paese che avrà bisogno di immigrazione per non estinguersi
Il libro di Diego Masi, già autore di ""Eurafrica, l'Europa può salvarsi, salvando l'Africa?"""" parlerà di denatalità, declino e forse estinzione di paesi europei un tempo rigogliosi e ricchi. Di come l'Europa perderà cento milioni di cittadini per ritrovarsi, a fine secolo, vecchia, meno potente e con molti paesi in via di estinzione, tra cui l'Italia. Se va bene, perderemo più di 20 milioni di abitanti, se va male 30 e diventeremo metà di quello che siamo ora, passando da ottava potenza del mondo a ventesima, perdendo PIL, ricchezza, servizi, assistenza, sanità. Le nostre donne in età fertile passeranno da 6 milioni di oggi a soli 4 milioni nel 2070, gli anziani saranno pari al 35% della popolazione e su ogni persona """"attiva"""" peserà un bambino e un anziano, con servizi assistenziali impoveriti. Le famiglie per il 60% saranno senza figli o saranno composte da una sola persona. Chi ne avrà, ne avrà uno solo. Famiglie quindi verticali senza più legami e senza più parenti. In un Italia spopolata più al sud che al nord, con le isole dimezzate, con le grandi città svuotate, con la chiusura di metà dei borghi del Bel Paese. Numeri veri. Una catastrofe mai annunciata, taciuta, poco nota. La politica e i governi interessati al breve termine se ne disinteressano. Possiamo cambiare la tendenza, facendo più figli? Offrendo qualche servizio in più ai nostri cittadini come assegni unici, congedi parentali o asili sotto casa? La risposta è tranciante: no, se non in minima parte. Non possiamo fare più nulla per contrastare il fenomeno occidentale della denatalità. Siamo condannati per una scelta culturale irreversibile a fare sempre meno figli. Allora ci resta solo l'immigrazione. Invece di costruire muri o lucrare elettoralmente sulla paura dell'immigrato, dobbiamo costruire ponti. Dobbiamo solo deciderne le modalità: costruire ponti per i flussi spontanei che arrivano dall'Asia o dal Sud America Latina. Oppure, i ponti possono essere pianificati con l'Africa, questo gigante poverissimo e governato in modo dittatoriale, suddiviso in 54 stati, che giace ai nostri piedi e che può rappresentare una via concreta contro l'estinzione del nostro paese. Se capiamo che l'Africa è il serbatoio del prossimo futuro dell'Europa possiamo riuscire a mettere il nostro paese e il nostro continente in sicurezza. Come possiamo farlo? Possiamo costruire con intelligenza sistemi di istruzione, per preparare e poi accogliere immigrati di qualità, formati dalle nostre scuole ed università nei paesi che hanno sottoscritto accordi e che vengono selezionati in base alle esigenze della nostra economia, aiutando anche i loro sistemi democratici. Quindi, riassumendo… Costretti ad accettare l'immigrazione, abbiamo queste vie: Possiamo riceverla contro la nostra volontà sotto la spinta della necessità e della mancanza di forza lavoro. Oppure pianificarla e programmarla, creando le premesse per una accoglienza organizzata ed esportando contemporaneamente democrazia, diritti e libertà. Se invece facciamo finta che la denatalità non è un problema, che è bello stare tra le nostre mura che crollano, che l'immigrazione è un male da combattere e che la """"razza bianca"""" è superiore sperando di lucrare... -
Best wine stars 2022. Ediz. italiana e inglese
Da Nord a Sud, dall'Italia all'Europa, dai piccoli poderi alle aziende più strutturate: Best Wine Stars mette in risalto le stelle del vino, esaltandone la passione e l'unicità che traspare dalle storie aziendali, fino a descrivere i profumi e i sapori di ogni prodotto. -
Comunicazionepuntodoc (2022). Vol. 25: Lower the top. La sfida delle piattaforme digitali, tra sovranità statuale e saperi sociali
La special issue intende avviare un dialogo tra differenti discipline, nel tentativo di produrre nuove coordinate di senso e nuovi strumenti concettuali per meglio comprendere le dinamiche trasformative del potere contemporaneo che si producono all’incrocio tra piattaforme digitali, sovranità statuali e saperi sociali. Il numero comprende contributi sia di carattere teorico che empirico (studi comparativi e case studies) che affrontino il rapporto tra OTT, autorità pubbliche, e processi culturali di produzione della conoscenza. -
Grandangolo temporale. Il metodo
Tra l'immanente e il trascendente esiste una comunicazione in attesa di essere penetrata con i giusti strumenti. ""Ti sono grata Agnese per aver potuto leggere il tuo libro, grata di poter scrivere e condividere una prospettiva che mi appartiene. Ma soprattutto sono grata di potermi specchiare nel benessere di una volontà che spiega molto bene l'allenamento per espandere la nostra mente. Vi è stato un attimo in cui un'intuizione ha invaso il mio modo di osservare la realtà, da quel momento ogni mia valutazione sulla realtà è diventata nuova, la realtà stessa si è trasformata e nulla è più stato come prima; un'intuizione che è emersa mentre dipingevo una tela già pregna di colore, come piace a me. In questa tela mi accorsi di aver terminato il nero, e mi accorsi che effettivamente erano i colori scuri quelli che utilizzavo principalmente e osservai che in effetti per far emergere la luce nel mio quadro dovevo rendere molto molto profonde le ombre: capii insomma che la luce emerge solo dalle ombre più scure"""". Ora possiamo finalmente dire cos'è: il Grandangolo è uno specifico obiettivo fotografico, utilizzato da professionisti, per una caratteristica importante che possiede: è infatti in grado di avvicinare il soggetto dell'immagine (grazie ad una distanza focale minore) e nel medesimo istante di ampliare il campo della visuale (maggiore campo), cioè comprendere maggiore visuale nell'immagine fotografata. La definizione grandangolo temporale fa allora intendere da sé quale azione presuppone: quella di osservare/osservarci più attentamente e più da vicino, ma con uno spazio temporale maggiore, un maggiore cioè campo di osservazione temporale non solo spaziale. È una strategia cognitiva/intuitiva che ho iniziato ad utilizzare a studio, nello specifico parlando con donne/madri nel pieno dell'esperienza del conflitto parentale. Prefazione Elena Tempestini. Introduzione Rachel Walle. Postfazione Vincenzo Manfredi."" -
Comunicare la complessità. Il progetto FQTS dall'identità visiva al brand
La pubblicazione, oltre a comunicare l'importanza strategica dell'identità visiva per gli enti non profit in generale, illustra l'evoluzione di FQTS, progetto di formazione per i quadri del Terzo Settore approdato ad un'identità visiva dai tratti quasi ""sperimentali"""". Al centro non c'è, infatti, un marchio immutabile, chiuso in una composizione rigorosa e in una forma unica, ma invece un segno aperto e dinamico, che vive ed """"esce"""" dal progetto di identità visiva (pur sempre attraverso forme e colori codificati) per muoversi verso i suoi interlocutori e rappresentare nella maniera più efficace la ricchezza del percorso di FQTS e la pluralità dei suoi attori."" -
Media maker. Professionisti che integrano i brand in contesti editoriali. Antologia transdisciplinare di saperi utili
Questo libro, evoluzione delle dispense del corso di formazione ""Media Maker"""", mette a fuoco il profilo professionale di chi, per conto delle media company, propone contenuti editoriali come occasioni per la comunicazione commerciale e per le attività di marketing. I media maker non lavorano più solo nelle concessionarie, si stanno diffondendo, perché la crescita e lo sviluppo di canali TV, web, radio, social, moltiplica la ricerca delle risorse economiche necessarie. Il libro comprende capitoli dedicati a comunicazione, semiotica, tecnologia, economia, statistica, storia, diritto ed etica, dove l'autrice inserisce conoscenze, ricavate dalle sue esperienze professionali, alcune più tecniche e altre più generali. Il risultato è una visione allargata del sistema professionale, resa possibile da un approccio transdisciplinare che consente di focalizzare quanto il lavoro dei media maker abbia impatti su diversi ambiti strategici della società: i media, la crescita economica, e, nello scenario attuale, anche il raggiungimento degli obiettivi ONU 2030. Prefazione di Antonella Di Lazzaro.""