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Come ce l'hanno fatta 77 imprenditori italiani. Atto VI
Il VI atto dell'appuntamento editoriale più atteso da chi fa impresa in Italia. Dopo il grande successo editoriale delle prime cinque edizioni, i membri di OSA, l'esclusiva community dell'Italia che fa impresa, si sono uniti ancora una volta per raccontare e condividere le loro storie di successo. Come ce l'hanno fatta 77 imprenditori italiani - atto VI racchiude le storie di donne e uomini che, inseguendo la loro visione, hanno superato problemi, imprevisti e difficoltà. In ogni capitolo l'esperienza personale e le emozioni dell'autore si intrecciano con le difficoltà e i successi della sua impresa con lo scopo di divulgare una cultura d'impresa pratica, condivisibile ed efficace in una fase di grandi e rapidi cambiamenti. ""Noi imprenditori dobbiamo continuare a crescere, esattamente come ha fatto in questi anni OSA Community grazie ai consigli e agli incoraggiamenti della sua guida, Mirco Gasparotto, grazie ai tanti contenuti di valore condivisi nel corso delle serate di formazione, ma soprattutto grazie allo spirito di collaborazione e cooperazione che spinge tutti i cavalieri a dare, prima che a ricevere."""" Introduzione di Angelo Mastrolia."" -
Insight. La cultura dell'altro. Vol. 9
L’esperienza condivisa è sempre qualcosa di avvincente. In un’immaginaria tavola rotonda interlocutori di estrazione diversa, riflettono, esplorano, approfondiscono, presentandoci osservazioni, visioni, concetti, saperi, riflessioni, che si avvicendano, interpolando e delineando metaforicamente la nostra esperienza individuale e collettiva all’interno di un contesto fisico concreto, il nostro magazine Insight “La cultura dell’altro”. In questa nuova uscita, l’obiettivo che ci si è preposto è di indagare su una relazione, sempre più attuale e in molte situazioni contraddittoria, “mondo reale e mondo virtuale”, riflettendo e condividendone punti di vista interdipendenti. Mondo reale e mondo virtuale, due orientamenti contrastanti, in alcuni frangenti paralleli, in altri, opposti in un vorticoso ritmo frenetico che in molte situazioni annulla la nostra percezione spazio-temporale del qui e ora. Da qui il rischio. La realtà oggettiva, obiettivamente, in questo preciso momento storico è alquanto complessa e ingarbugliata. Nel nostro fluire il tempo quotidiano, c’è qualcosa di veramente incompatibile con la superficialità e in molti casi l’insensatezza, nell’affrontare gli eventi che si susseguono incessantemente in un tempo ricco di mutamenti e trasformazioni. Il vivere consciamente la realtà è una cosa seria e difficile, ci sono opposizioni e difficoltà che vanno affrontate con una sapiente e congrua gestione, a vari livelli, degli espedienti e degli strumenti a supporto, tra cui la tecnologia e la rete. Se rimaniamo solo persone attaccate a dispositivi elettronici e ad altri amnicoli di qualunque genere che ovviano e si sostituiscano ai nostri concreti atti oggettivi, sensoriali e sentimentali, ci renderemo sempre più dipendenti da protesi tecnologiche, correndo il concreto rischio di divenire ciechi e sordi irrimediabilmente. Il progresso tecnologico è importante e valido, se sapientemente indirizzato e attuato. Il suo contributo va gestito in maniera appropriata e ben organizzata. Nel duplice apporto, reale e virtuale, non si può prescindere dalla concretezza dell’essere. Trovo che sia importante uscire fuori da schemi e abitudini che ci condizionano anche nei confronti di molte esperienze di relazione e condivisione. Arriva sempre un momento nel quale è necessario fermarsi per riflettere e interrogarsi sul dove stiamo andando? Dove ci porta esteriormente e interiormente la condotta del nostro operare? -
Perle ai porci. Proverbi e modi di dire per chi non ha tempo da perdere
Ciao lettore. Sei in libreria? Bravo. Vuoi sapere di che parla questo libro? Di niente, e di tutto. Perle ai porci è un concentrato di cultura popolare, proverbi e modi di dire che hanno un solo compito: mantenere in vita tutte quelle espressioni che si stanno perdendo col passare del tempo. Non hai intenzione di comprarmi? Non fa niente, però lasciami vicino a un libro di cucina prima di uscire, che ho fame. Mi hai preso online e non ti piaccio? Ad ognuno la sua croce (guarda pagina 11). -
Estinti saluti. Come nascevano le campagne pubblicitarie
Questo libro, senza addentrarsi in strategie di marketing o nelle case-histories di campagne di successo, racconta in presa diretta, spesso con lo stile delle short-stories, episodi divertenti, appassionati, a volte amari, sempre realistici, di quella lunga stagione della creatività italiana, - l'epopea dell'advertising made in Italy -, vista con gli occhi, la mente, la penna, i pennarelli, le idee, le parole di chi la pubblicità italiana l'ha creata, tanto da venire definiti ""i creativi"""". Nei primi anni Ottanta del '900, la comunicazione pubblicitaria in Italia è stata quotata 2mila miliardi di PIL in lire; alla fine del decennio avrebbe superato i 10mila miliardi, per crescere esponenzialmente con l'avvento della tv commerciale. Migliaia di giovani creativi furono attratti dalla pubblicità, diventarono copywriter e art director formandosi nelle agenzie di pubblicità, grazie alle generazione professionale precedente. La crisi economica globale del 2004 fece perdere valore di mercato alla pubblicità del 30 percento, perdita che via via negli anni si è allargata a macchia d'olio su tutti i settori merceologici: quella generazione fu quindi messa ai margini dalla velocità centrifuga con la quale si è poi affermato il digitale, interrompendo la dialettica professionale intergenerazionale. Il digitale ha ridefinito la spesa pubblicitaria, i ruoli professionali, l'antropologia del creativo e in sostanza ha cambiato la percezione della pubblicità presso i consumatori. L'idea è che """"Estinti saluti"""" possa essere un buon viatico alla conoscenza storica di quel mondo, attraverso uno strumento agile per riallacciare le nuove generazioni alle storie collettive e individuali in cui si sono formate le esperienze personali, ha preso vita il clima professionale, la mentalità, il modus operandi, le manie e i tic di quello che un giorno Emanuele Pirella definì """"il popolo dei creativi"""". L'autore: Publio Advertito Crea è considerato uno dei più attenti studiosi della pubblicità italiana dello scorso secolo."" -
Inside Business 2 Business. L'arte della comunicazione dentro al b2b
In questo libro Luca Targa ha voluto inserire logiche e pragmatismo frutto della propria pluriennale esperienza nel B2B. Si parte dalle sue idee di futuro per arrivare a diffondere fra le imprese la consapevolezza che fare comunicazione, anche nei mercati cosiddetti di nicchia, rientra in una visione sempre più fondamentale e imprescindibile. Non si tratta di un manuale, né di un elenco spiccio di consigli su cosa occorra per comunicare nel B2B o sugli errori più comuni, quanto piuttosto l'occasione per mettere insieme attente riflessioni sull'argomento che l'autore intende condividere con coloro che masticano il linguaggio delle imprese. L'ipotetico interlocutore di questo libro è pertanto una persona curiosa, attenta, a volte dubbiosa, sicura di sé, indiscutibilmente intelligente perché dialoga e - di conseguenza - ascolta, fa domande, pone interrogativi, non dà niente per scontato. Fa tutto questo perché ama la sua impresa, si identifica in essa, vuole cogliere ogni possibile occasione per farla emergere, progredire e darle il valore che merita. In che modo? Attraverso una comunicazione efficace, in grado di raggiungere obiettivi concreti. -
Storie speciali per gente normale. Storie normali per gente speciale
Ma fanculo lui non si sentiva così. Il borghesismo nel quale era vissuto poteva definirsi quanto meno illuminato, aveva amato la bella vita e le cose super, avvicinandosi molto ai luoghi comuni ma, pensava, erano stati sbagli di gioventù, d'altronde se chiudi la porta a ogni errore, anche la verità resterà fuori. -
Parrini, santi e miracula. Un sogno fatto a Filicudi
Per la festa patronale il Parrino organizzava il solito giro ma per l'impupata di San Bartolo scritturava ragazzi e ragazze più grandicelli per affidare a braccia sicure l'antico quadro del Santo Patrono, staccato per l'occasione dall'altare della Chiesa Vecchia e fatto girare case case. Questa volta il carico da undici lo calava San Bartolo in persona! Gli isolani sentivano tuppiare alla porta, aprivano e si trovavano faccia a faccia con il Santo, quello a cui per tutto l'anno avevano chiesto grazie e favori, per faccende gravi o solo babbarie. Lo sguardo del Patrono, lanciato dagli occhi martirizzati penetrava nella coscienza del fedele chiedendogli conto e ragione delle grazie richieste e della protezione ricevuta. Anche il coltello che San Bartolo teneva in mano sortiva il suo effetto. I personaggi dell'isola, con i loro caratteri e le loro disavventure, formano gli ingredienti naturali del romanzo che si combinano, tra il sacro e il profano, nella commedia umana recitata sul palcoscenico di Filicudi. -
La riga sulla emme
Il caso, le coincidenze, oggetti che riappaiono all'improvviso, sino a che il messaggio diventa chiaro: è venuto il momento di raccontare. Raccontare quello che Leone, poche ore prima della morte in una Rsa, svela all'amico convocato per raccogliere le sue ultime volontà. Il legame con il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, nato durante la resistenza partigiana e proseguito negli anni, tra incontri furtivi e missioni segrete. La scoperta che il coinquilino di una casa in affitto è il capo brigatista Mario Moretti. Episodi di una vita rocambolesca e sorprendente. Anche le sue richieste finali sono inusuali: la dispersione delle ceneri in un luogo ben preciso e la distruzione di una scatola sigillata contenente segreti da non violare. Il fuoco aveva arso il corpo e il contenitore misterioso, ma non i ricordi che, a distanza di tempo, tornano prepotenti e si trasformano finalmente in parole. -
Via Claudia Augusta in bicicletta
Questo libro-guida racconta il viaggio attraverso la Baviera, il Tirolo, il Sud Tirolo/Trentino e il Veneto, sulle tracce della Via Claudia Augusta Altinate con la sua variante Padana. Il percorso è stato effettuato in bicicletta, utilizzando piste ciclabili o strade a basso traffico. Ad una parte introduttiva e narrativa che di ogni tappa presenta la storia, i luoghi da visitare e le leggende che aleggiano sulla “strada”, con diversi box di approfondimento culturale, seguono la descrizione del tratto della via, i tempi e le informazioni (numeri telefonici, servizi pubblici, ecc.). Il libro-guida presenta inoltre ambedue i percorsi della Via Claudia Augusta: quello che inizia a Donauwörth, in Baviera, sulle limacciose acque del Danubio, e che termina ad Altino (770 km), prospiciente le acque adriatiche – la Via Altinate –, e quello “padano” affacciato sul fiume Po, l'antico e mitico Dardano, che passa da Trento e arriva ad Ostiglia (641 km). -
Gente libera. Ediz. integrale
Donato Libera nasce ad Ala di Trento nel 1844, dunque suddito austriaco. Orfano di padre, a 10 anni di età è affidato dalla madre morente a un compaesano in partenza per il Lombardo Veneto. È accolto a Verona in un convitto gestito da religiosi. Impara da loro a leggere e scrivere. Lavora come fabbro. A 20 anni è chiamato a combattere con la divisa dell'Austria. Sopravvive alla battaglia di Sadowa contro i prussiani. Torna nel suo paese natale dopo 12 anni di assenza. Non trova nessuno che lo conosca. Il nuovo parroco gli consegna però una busta che contiene alcune lettere. Da esse risulta che ... La figlia di Donato Libera, Valeria, nasce ad Avio nel 1884. A 15 anni entra in servizio presso una famiglia di Trento. Valeria non è una ""irredentista"""", ma nel 1914 segue a Firenze i suoi padroni, che sono amici di Cesare Battisti. Poiché è suddita austriaca ed è andata a vivere """"in una Nazione nemica"""", le è impedito – per cinque anni – ogni contatto postale con la cognata di Trento e con il fratello soldato in Galizia. Nell'immediato dopoguerra presta servizio presso la stessa famiglia, ma questa volta a Roma. È testimone della metamorfosi politica del suo datore avvocato, diventato fascista dopo essere stato un socialista. Subisce poi un trauma psicologico conseguente al suicidio di una collega. In seguito avviene che... L'altro figlio di Donato Libera, Giovanni Battista, nasce ad Avio nel 1887. Nel 1909, mentre lavora come operaio in ferrovia, ha modo di conoscere a Trento Benito Mussolini. Suddito di Francesco Giuseppe, nel 1914 è spedito soldato in Galizia. Mentre la guerra ancora infuria, è congedato dall'Austria perché ferito. Tornato a Trento, Giobatta non può riprendere il suo lavoro perché risulta """"milite leso"""". Nel novembre 1918, diventato suddito di Vittorio Emanuele III di Savoia, si ripresenta alla stazione di Trento; ma questa volta è respinto in quanto """"ex combattente nell'esercito nemico"""". Trova lavoro presso la fabbrica di un ex """"ardito"""", ma già nell'ottobre 1922 viene licenziato perché rifiuta di marciare con il padrone in un corteo fascista. Giobatta emigra da solo in Argentina; vi trova un contesto ideale ed invita la moglie a raggiungerlo con i due figlioli. Succede che..."" -
Camminando con il cane in Trentino. Itinerari a 6 zampe
Venti itinerari per poter godere l'essenza unica della natura e del nostro territorio con occhi diversi. Poter camminare fianco a fianco con il proprio cane calandosi per una volta in un mondo che è più vicino al loro che al nostro. Escursioni suddivise in difficoltà che possono soddisfare l'appetito di tutti, da chi è alle prime armi con il cane e la montagna, a chi è più esperto e cerca qualcosa di un po' diverso o di nicchia. Ci sono alcuni classici, ma anche qualcosa che non ci si aspetta. -
Un delitto di famiglia. Mistero e morte sugli altipiani Cimbri
Il cadavere di Franz Kammeralnder, mite studente austriaco in Italia con il programma Erasmus, viene trovato in prossimità di uno dei forti austro-ungarici trentini della Grande Guerra. Tutto fa pensare a un tragico quanto banale incidente di montagna, e così viene liquidato dalle autorità locali, ma alcuni particolari non convincono il suo fraterno amico Sgorbia, bizzarro scultore del legno che ha scelto di vivere tra le Prealpi Cimbre dopo aver lasciato la sua città. Insieme a Bianca, amica del cuore di Franz, fare chiarezza sulla morte del ragazzo li trascinerà in una spirale perversa che rischierà di travolgerli, rievocando lontane vicende legate all'Opzione cui furono chiamati anche i Cimbri di Luserna e alle devastanti conseguenze, vive ancora oggi, di quelle sventurate scelte. -
Il profumo del gelo. Una casa sul confine dei ricordi
C'è una casa lungo una statale e lì di fronte il cimitero di un paese di montagna dove si intrecciano le storie degli “ospiti” e dei vivi. Dafne, vive da sola nella grande casa. È la casa della sua infanzia ormai vuota dopo la morte dei genitori; un padre autoritario e freddo, una madre rassegnata che impasta le sue frustrazioni e delusioni con ingredienti dal sapore amaro. È inverno dentro e fuori. In questo gelo che non accenna a calare, Dafne, tra una traduzione, un caffè e una sigaretta rubata, osserva dal suo terrazzo la strana umanità che si incontra tra i viali del cimitero. Tra loro l'uomo che si tiene in disparte con i suoi messaggi chiusi in una busta di plastica e che serviranno a ricomporre la storia. Una sera, proprio al cimitero, incontra Diego, un giovane medico che l'aiuterà a rimettere insieme i fili della sua vita e dare un senso alla storia della sua famiglia mentre avanza finalmente il disgelo. -
Bolzano scomparsa. La città e i dintorni nelle vecchie cronache. Vol. 13
Racconti sempre nuovi, spesso incredibili, che riemergono da anni lontani, racconti che alle volte l'autore ha vissuto in prima persona, quando vestiva le divise che il fascismo imponeva ai bambini, o anche più tardi, da liceale. Fino alla divisa di alpino. La serie Bolzano scomparsa, insomma, continua ad attingere dalle lontane esperienze di Ettore Frangipane, oppure da letture non ancora completate di giornali dell'Ottocento, reperibili prevalentemente presso la biblioteca provinciale Tessmann, quando c'era il Kaiser e l'aquila bicipite, e si scriveva e leggeva in gotico. Poi apparvero nelle nostre edicole i giornali italiani in caratteri latini, con tanto di aquile fasciste, ed altre aquile più tardi ancora, ma stavolta naziste, fino a giungere – oggi – all'aquila tirolese. Dalle aquile di Druso, figliastro di Augusto, che conquistò a Roma queste valli, questo corrucciato rapace le ha sorvolate nel tempo in lungo e in largo, e non è forse un caso che la legione di Druso di chiamasse “Rapax”. Ma un'aquila che i più anziani a Bolzano ricordano ancora, fu quella catturata in val Gardena negli anni Trenta, ed esposta in una voliera a parco Petrarca (che allora non si chiamava così). Era un omaggio di scalatori ladini al prefetto fascista di Bolzano, nel ricordo, per l'appunto, delle lontane aquile romane. Una povera aquila questa, via via più spennacchiata col trascorrere degli anni, fino a spegnersi. Da allora la voliera non esiste più e di rapaci non è più il discorso Anche per avviare questo tredicesimo volume della serie Bolzano scomparsa sono stati consultati vecchi e vecchissimi giornali. Ne sono stati ricavati 50 articoli e un centinaio di foto. -
La manutenzione dell'universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri. Ediz. integrale
Quanto può restare un essere umano senza mangiare, bere e dormire? Maria Domenica Lazzeri per 14 anni di fila, pare. Protagonista, ogni venerdì, di una sorta di morte apparente. Sulle mani, sui piedi e sulla fronte sangue che ignora la forza di gravità. Eventi inspiegabili, sparizioni e altro ancora. Personaggi illustri la visitano incessantemente da tutta Europa. Un medico ne segue con attenzione e con spirito laico i prodigi. È il quadro in cui si svolgono le straordinarie vicende di questa donna vissuta nella prima metà dell'Ottocento nel paese di Capriana, in Trentino. Vicende che, nonostante una popolarità di livello continentale, non sono mai riuscite ad emergere del tutto. Tanti, infatti, i misteri ancora irrisolti a cui si aggiungono l'incertezza e la prudenza con cui la Chiesa pare muoversi, ieri e oggi, attorno ai fatti di Capriana. Con questo libro, Pino Loperfido porta a compimento una ricerca durata oltre vent'anni. E lo fa quasi in forma di romanzo, con una narrazione in cui letteratura, storia e scienza si intrecciano con le sue più intime memorie personali. Tra le pagine, infatti, spunta ben presto una seconda, inattesa protagonista. È Teresa, la madre dell'autore, mancata nel 2008. “La manutenzione dell'universo” è un racconto dai diversi registri letterari. È un libro del lutto, ma è anche una cronaca giornalistica; è un moderno memoir e allo stesso tempo un romanzo storico. Un testo in grado di interrogare, di stupire e di commuovere. -
Sogno inconfessabile
Da quando ha conosciuto Jon, Lucia non è più riuscita a dimenticarlo. Ma allora lei era la giovanissima figlia del boss mafioso DiStefano e Jon un agente dell'FBI che indagava, sotto copertura, proprio su suo padre. Eppure, due anni dopo, le loro strade s'incrociano di nuovo, il giorno del venticinquesimo compleanno della ragazza. Le cose sono cambiate: il padre di Lucia è morto, Jon deve difendere suo fratello da un'ingiusta accusa di omicidio e ha bisogno del suo aiuto. Proprio quella sera, infatti, Lucia riceve un logoro pacco regalo che contiene una vecchia foto in cui si nascondono molti preziosi indizi. Indagando fianco a fianco, i due sentiranno che la loro attrazione è una forza concreta, impossibile da ignorare. E sembra proprio che per Lucia sia valsa la pena di aspettare Jon per fare di lui il suo primo, appassionato, indimenticabile amante. -
Segreto inconfessabile
Due uomini e una donna, una notte di passione trasgressiva, impossibile da rifiutare. Tutto inizia per gioco con Hunter, che pensa di avere il pieno controllo. Kata, però, non è una donna comune. È fragile e dolce, ma anche determinata e scaltra. Una notte non è abbastanza per lui, perché l'ha scelta come sua ultima conquista e niente e nessuno potrà distoglierlo dal desiderio di averla tutta per sé. Ma a cosa sarà disposta a rinunciare Kata? Riuscirà ad affidarsi alla protezione di Hunter, ad arrendersi agli istinti più inconfessabili e a mettere in gioco tutta sé stessa, rivelando la sua vera natura indomita e indomabile? -
Sei ore e ventitré minuti
Settembre, è notte nella campagna toscana. Frida è irrequieta e ha voglia di camminare. Si sente sicura, conosce quei luoghi e non ha paura. Afferra uno scialle mentre il cellulare le sta squillando, non se ne accorge ed esce. Pochi passi, un rumore di foglie calpestate, e Frida viene afferrata da dietro, trascinata in un casolare, legata a un letto per sei ore e ventitré minuti. Se urla, l'ammazza, se non fa come dice lui, aumenta il dolore. L'unico modo per sopravvivere è isolare la mente e volare lontano dove non c'è traccia di tutto quel sangue... Cosa sarebbe successo se avesse risposto al telefono? Quale destino le avrebbe riservato il futuro? Avrebbe evitato l'orrore di quella notte che l'ha segnata per sempre? Con l'abile tecnica dello sliding doors, Domitilla Di Pietro racconta la sua drammatica storia, una violenza subita anni fa per una notte intera, il dolore fisico e la profanazione mentale, la morte del cuore e la sua resurrezione, ipotizzando anche un'altra vita, fatta di sogni e problemi quotidiani. Ma non sempre quello che sembra destinato a essere più rassicurante è ciò che ci rende più forti e profondi. -
Silvio Berlusconi. L'uomo, il leader, il combattente
C’è una vecchia foto in bianco e nero. Si vede un bambino, stretto in un cappottino nuovo, che tiene per mano un uomo di mezza età, sullo sfondo piazza Duomo, a Milano. È il piccolo Silvio Berlusconi insieme a suo padre. Il futuro, per quel bambino, è tutto da inventare. Non ci sono ancora le intuizioni che faranno di lui l’ideatore di una realtà come Milano 2 e uno dei maggiori imprenditori edili del nostro Paese. Non ci sono le prime televisioni commerciali, l’impero di Mediaset, le case editrici, Mondadori in testa, il Milan stellare di Sacchi come quello di Kakà. Non c’è la nascita di Forza Italia prima, e del Popolo della Libertà poi, con i quattro mandati da presidente del Consiglio. Se esiste un uomo che è stato capace di lasciare il segno sull’Italia a cavallo tra la fine dello scorso millennio e l’inizio degli anni Duemila, quello è senza dubbio Silvio Berlusconi. Charles Higgins ha deciso di raccontare, con l’attenzione dello storico, la vita del Cavaliere di Arcore in una biografia. -
Le avventure di un monaco in bianco e nero. Padre Paolino Beltrame Quattrocchi
Il monaco in bianco e nero è il benedettino e trappista Padre Paolino Beltrame Quattrocchi, le sue avventure sono fatti storicamente accaduti nel corso del '900, testimonianza di come si possa sempre rivolgere il proprio sguardo ""dal tetto in su"""", pur conservando i piedi ben piantati per terra. Giovanissimo frate benedettino, cappellano in guerra e medaglia d'argento al valor militare, protagonista temerario di pagine rocambolesche e toccanti della Resistenza, predicatore severo e instancabile curatore di anime, ispirazione per Guareschi dell'amatissimo Don Camillo, Padre Paolino ha vissuto un secolo senza fermarsi mai.""