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Mangiafuoco. Storia di un burattinaio
Noi tutti siamo cresciuti e ci siamo appassionati leggendo l'indimenticabile storia narrata da Collodi, ma cosa sappiamo davvero dei personaggi che Pinocchio incontra nelle sue mirabolanti avventure? Mastro Ciliegia, il Gatto e la Volpe, la Fata Turchina, e soprattutto lui, il più amato da tutti i bambini: il burbero e tenebroso Mangiafuoco. E codesta è la sua storia: un romanzo fantastico che ci riporterà nel magico mondo di Pinocchio, svelandoci i tormenti causati da un ciliegio magico al protagonista, il giovane Cecco Parise, trasformandolo così in uno dei personaggi più controversi del romanzo di Collodi. -
Aurora e i mostri nella pancia
Per Aurora, Appo non è un semplice pupazzo di stoffa, ma il suo migliore amico. Sono sempre stati inseparabili, ed è per questo che Aurora non è più la stessa dal giorno in cui lo ha perso. Nemmeno lei capisce cosa le stia succedendo quando i capelli le iniziano a crescere a dismisura, quando spine aguzze spuntano dal suo corpo, quando un fiume di muco la imprigiona al letto, o quando tre mostriciattoli, nati nella sua pancia, le escono dalla bocca. Questi, sono i sentimostri: Neg, Rabby e Tristan, venuti a spiegare a Aurora cosa accada in ciascuno di noi quando si perde una persona importante. Affinché accetti quello che è stato e torni a cercare il sorriso conservando il ricordo di una grande amicizia. Una storia che va oltre il frangente del lutto per discutere di un tema più ampio, con cui tutti, prima o poi e per diverse ragioni, ci confrontiamo: l'improvvisa mancanza di un affetto. Font ad alta leggibilità. Copertina in cartonato. Età di lettura: da 7-9 anni. -
La crostata di Solletico e Cannella
Solletico e Cannella sono due piccoli folletti alti un palmo di mano o poco più e, grazie ai loro poteri magici, trascorrono le loro giornate giocando scherzi ai visitatori del bosco che si dimostrano poco rispettosi della natura che li circonda. Ma Cannella custodisce un grande sogno: riuscire un giorno a compiere una magia che solo gli umani riescono a fare… cucinare! “Quali delizie, quali profumi essi sono in grado di creare!” confida un giorno all’amico. Sarà così che, con l’aiuto di Solletico, la giovane folletta si imbarcherà in un’avventura per cercare di cucinare una deliziosa crostata ai frutti di bosco. Un’avventura che si rivelerà essere non priva di sorprese e imprevisti. Riuscirà la nostra piccola amica a portare a termine la sua missione? Scritto in carattere corsivo. Età di lettura: da 7 anni. -
Dinocronia
Oliver, Liam e Giulia sono tre compagni di scuola che, a causa di un misterioso manufatto, si ritroveranno catapultati in un mondo giurassico popolato da pericolose creature credute ormai estinte. Nella loro lotta per la sopravvivenza, dovranno affrontare i pericoli di un mondo sconosciuto, con piante carnivore, dinosauri feroci e un clima ostile. Durante il loro viaggio, i tre protagonisti scopriranno l'importanza dell'amicizia e della lealtà, e per tornare a casa dovranno affrontare con determinazione le sfide del presente e del passato. Una storia di avventura, azione e scoperta che terrà il lettore incollato alle pagine fino all'ultima parola. Età di lettura: da 7 anni. -
Manuale di magia per piccole streghe
Scopri i segreti nascosti tra le pagine di questo libro. Impara i misteri e gli antichi rituali delle streghe, immergendoti nella magia e nella spiritualità delle loro pratiche millenarie. Apprendi le tradizioni esoteriche del mondo, dai riti vudù ai misteri delle rune, fino alla magia moderna della Wicca. Con questo manuale in mano, avrai gli strumenti per scoprire i segreti dei poteri delle streghe e utilizzarli per migliorare la tua vita. Tuttavia, ricorda, con la magia viene una grande responsabilità, e dovrai usarla saggiamente. Il potere è nelle tue mani, cosa aspetti? Inizia oggi il tuo viaggio nella magia delle streghe. Età di lettura: da 10 anni. -
La volpe che visse due volte. Un caso emblematico del cinema italiano contemporaneo
"La volpe che visse due volte"""" è la cronaca di una battaglia: il percorso difficile ma luminoso di un'opera che non ha voluto rassegnarsi a insabbiamenti continui e prolungati. Canto di resilienza di una creazione artistica, """"La volpe a tre zampe"""" di Sandro Dionisio è un film che da 13 anni porta lustro al cinema italiano: tratto dall'omonimo romanzo di Francesco Costa, edito da Baldini e Castoldi e poi da Mondadori, tradotto in greco e tedesco. La mancata distribuzione in sala de """"La volpe a tre zampe"""" è un mistero che il libro non ha la presunzione di penetrare, ma forse ripercorrere le tappe della doppia vita della """"volpe"""" illuminerà lo sguardo del lettore di una nuova consapevolezza sui meccanismi che decretano il successo di un'opera cinematografica. Il volume, curato da Salvatore Iorio con la supervisione di Sandro Dionisio, con interventi di Valerio Caprara e Francesco Costa tra gli altri, racconta curiosità e aneddoti di questa esistenza contrastata ma anche luminosa del film di Dionisio, opera ancora viva e vitale dopo più di un decennio di vita tribolata." -
Made in USA by Andy Warhol. Ediz. illustrata
Andy Warhol è stato prima di tutto un eccellente comunicatore, che meglio di qualsiasi altro artista ha saputo interpretare i cambiamenti rivoluzionari in atto nella società del benessere e dei consumi degli anni '60, comprendendo i potenti meccanismi della pubblicità e utilizzandoli nell'impostare tutta la sua filosofia, la sua poetica artistica, ma soprattutto la sua vita, al punto da essere considerato un'opera d'arte a sua volta. Pittore, fotografo, cineasta, produttore cinematografico, musicale e teatrale, scrittore (filosofo e sociologo) ed editore. Tutti ruoli che ha rivestito alla perfezione portando avanti, con una personalissima visione dell'estetico e della rappresentazione creativa. L'utilizzo di colori accesi e contrapposti, l'esaltazione di idoli rappresentativi in uno schema che si può riassumere nei concetti base di bellezza-potere-moda, il consumismo, la ripetitività, l'arte di Andy Warhol è insomma la raffigurazione di un'epoca attraverso le sue immagini chiave. -
Silvio Porzionato. The book. Ediz. italiana e inglese
Se la vita è un cammino, questo volume è una tappa, una sosta per fare due foto, bere un sorso d'acqua e voltarsi indietro per osservare quanta strada si è percorsa. Quella di Silvio, così come tante vite d'artista, è un'esistenza vissuta di corsa, col piede pigiato sull'acceleratore. È frenesia, è necessità di finire un'opera per poterne iniziare un'altra, è affanno di non tempo per poter realizzare tutto ciò che l'anima riesce a immaginare. The Book è caratterizzato da tre anime. La prima è il racconto della vita artistica di Silvio, presentato attraverso immagini che parlano di ansie, di gioie, di obiettivi raggiunti e perduti. La seconda parte è una chiacchierata fra amici, davanti a un bicchiere di vino. La terza è un'importante raccolta delle opere più significative di Silvio. -
Metal Novel. Ediz. italiana e inglese
La città tutta si configura come un cantiere a cielo aperto nel senso più vasto del termine: uno spazio di accadimenti e di interferenze. Ed è proprio a queste ultime, ai corto-circuiti che inaspettatamente si palesano davanti agli occhi di chi percorre le sue strade, che Vincenzo Rusciano rivolge il suo sguardo di cittadino e di artista. Strutture da cantiere che rimandano a equilibri precari sono al centro di questa nuova serie di lavori che viene presentata nel contesto della chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, dove proprio l'interferenza tra antico e contemporaneo ha già dato vita ad affascinanti sinergie. -
È ancora
Nel frutto maturo, il ricordo del seme. nella rugiada, la brina, la pioggia e il gelo. -
Mikelin
Mikelin è un bambino curioso, anzi molto curioso! Il padre non riesce a rispondere a tutte le sue domande ma un giorno accade qualcosa di inaspettato. Età di lettura: da 3 anni. -
Tutto si muove da dentro. Un nuovo incontro tra generazioni
"Credo che molte volte sia la presenza del senso di colpa a spingere le generazioni adulte a chiedersi ma che cosa posso fare per te? in una maniera quasi caritatevole, che secondo me non dovrebbe esistere, una generazione che mi guarda così io non la voglio, quello che io voglio, e qui parlo per me, è una generazione di adulti che mi riconosca."""" (dal dialogo con Anna) L'ansia e l'incertezza sono i due sentimenti più diffusi tra i giovani, ma anche tra gli adulti che dovrebbero istruirli e educarli. Che ruolo possono assumere oggi gli adulti che si confrontano sui temi dell'educazione, in un tempo complesso e difficile come quello che stiamo vivendo? Attraverso quali esperienze e atteggiamenti possiamo rigenerare una pratica costruttiva del presente e un desiderio rinnovato di futuro? Tutto si muove da dentro - Un nuovo incontro tra generazioni è un percorso di riflessione alimentato dal dialogo con giovani che raccontano, tra paure e speranze, la propria e originale visione del tempo che stiamo attraversando e delle sue contraddizioni. In esso narrazione e ascolto si propongono come fonte inesauribile di occasioni per pensare il proprio ruolo di adulti in rapporto alla funzione educativa e di sostegno alle nuove generazioni. L'obiettivo è muovere verso la definizione, non di soluzioni magiche, ma di prospettive possibili e atteggiamenti praticabili, finalizzati a rigenerare la qualità della presenza adulta e a superare il rischio, sempre più incombente, di uno stallo e di una resa che avrebbero il sapore di una definitiva sconfitta." -
Storie di navi e naviganti. Fatti noti, ignoti e segreti della storia sui mari
Quanto le repubbliche marinare italiane hanno guadagnato dalle crociate? Colombo, nel suo viaggio verso le Americhe, seguiva una rotta precisa, indicatagli da una carta? Durante la Triplice Alleanza che per trentacinque anni ha legato l'Italia alla Germania e all'Austria-Ungheria, qual era il compito delle loro flotte riunite? Se la Marina Italiana nella Seconda Guerra Mondiale avesse potuto disporre di portaerei, l'esito nel Mediterraneo sarebbe potuto essere diverso? Il libro raccoglie queste e altre ricerche curiose e straordinarie tratte da archivi e documenti, alcuni segreti, della storia dei mari. Ernesto Pellegrini, già autore di una serie di saggi sulla materia, racconta in capitoli diversificati, sia come localizzazione che come epoca storica, dall'alto medioevo alla Seconda Guerra Mondiale, una serie di episodi poco noti e ignoti che, sotto il profilo storico e geopolitico, hanno cambiato la storia delle potenze navali del tempo. -
Annegare il pesce
Le ventuno narrazioni di ""Annegare il pesce"""" funzionano come le tessere scompaginate di un puzzle che di tanto in tanto, misteriosamente, si ricompatti di colpo in una figurazione allarmante. Nessuna pacificazione, in questi testi intrisi di fredda pietà , di ironia labirintica e di duro sarcasmo. Nessuna banale speranza. Il mondo è quello che è; e Lunetta – pur nelle sfumature di un amaro umorismo – ha da offrire ai suoi lettori solo una lucida scrittura della crudeltà , senza sconti facili né promesse patetiche. Così, in queste pagine di delirante realismo, il cinismo politico e l'insensatezza dell'eros, i soprassalti della memoria e le nebbie del mito sembrano obbedire a una sola paradossale logica di prevaricazione e di arbitrio, in un gorgo di autodistruttività senza scampo. Il presente e il passato fino alle età più remote e leggendarie, mescolati come in uno shaker impazzito, lasciano intravedere con vivida energia allegorica, attraverso flussi di energia regolati da un'ottica straniante, il profilo disfatto di un'Italia e di un mondo le cui pulsioni profonde sembrano unicamente votate all'avidità , alla menzogna, alla prevaricazione e alla morte."" -
Giocando a scacchi nei gulag di Tito. L'odissea di un giovane fiumano
«Portare la carriola era il lavoro più pesante perché bisognava spingere in salita e in certi tratti correre su tavole traballanti. Alle carriole in legno erano state inoltre rialzate le sponde e portavano quasi il doppio del carico. Venivano chiamate jeep. Spesso mi impegnavo in questo lavoro perché mi dava modo di giocare a scacchi – alla cieca – con un detenuto jugoslavo che incrociavo ogni tanto e che faceva parte di chi sa quale desetina. Le mosse d'apertura le facevamo al primo incrocio, raggiungendo di solito una posizione teorica nota ad entrambi. Poi seguivano le altre, una per una, qualche volta con una proposta aggiuntiva: ""Se rispondi con la Torre in ciotto, io gioco il Re in accauno."""" Il ritorno era in discesa e quindi potevo pensare alla partita. L'invisibile scacchiera stava appoggiata sulla carriola e la vedevo perfettamente, come se fosse vera, e non era difficile valutare la posizione e fare le analisi necessarie. Un giorno stavamo giocando l'attacco Richter-Rauzer della Siciliana e nel corso del mediogioco ero venuto a trovarmi in una posizione molto promettente. A un tratto si udì, nelle nostre vicinanze, un crepitare di spari. Le carriole, le vanghe, le pale, rimasero paralizzate e un brivido freddo percorse l'intero schieramento. Si trattava di un tentativo di fuga verso l'al di qua o verso l'aldilà ? Le probabilità di riuscita erano pochissime perché la zona era quasi piana e solo in lontananza verdeggiava una linea d'alberi. Forse strisciando tra l'erba alta. Ma una volta individuati non c'erano più speranze. Il grande meccanismo si rimise in moto con una certa lentezza mentre il Cavallo nero della morte batteva i suoi zoccoli nella testa di tutti. Tornai con il pensiero alla partita, anche se non era facile trovare la giusta concentrazione. Attesi invano la sua mossa. Forse, dopo quel trambusto, aveva cambiato attrezzo di lavoro. Forse aveva tentato la fuga, verso qualche forma di libertà .»"" -
La strada delle donne infedeli
"Le donne della nostra strada continuano a vivere nelle case in cui la loro esistenza è cominciata: festeggiano allo stesso indirizzo il loro decimo, trentesimo, cinquantesimo compleanno; portano i mariti nella casa natale e poi sgattaiolano via per incontrare i loro amanti."""" Una strada di Zagabria diventa, allo sguardo indiscreto e pettegolo di una sua abitante, una piccola Peyton Place, in cui tutte le donne, quasi la strada fosse stregata (e forse lo è), hanno uno o più amanti. Un romanzo all'insegna delle fantasie sessuali più sfrenate delle donne che, con l'ironia sorniona di una scrittrice controcorrente, mette alla berlina una certa società patriarcale per la quale solo gli uomini possono godere delle libertà , altrimenti proibite alle mogli." -
Mongolia. La terra degli inseguitori di nuvole
Mongolia vuol dire natura selvaggia, praterie senza fine. Un paese sterminato – cinque volte l'Italia – dove metà della popolazione vive in continuo movimento, perché l'essere nomadi fa parta della sua essenza più intima. Un milione e mezzo di persone, metà di tutti i mongoli, vivono ad Ulan Bator nella capitale più fredda del mondo (temperatura media annua -13 °C); gli altri sono nomadi nell'hodoo – la campagna – come vezzosamente chiamano tutto quello che è steppa, deserto, vallate, foreste per migliaia di chilometri intorno. Una presenza umana fondamentale quanto irrisoria (la densità è di nemmeno 2 abitanti per chilometro quadrato, un altro record mondiale). Non poteva che nascere e attecchire qui lo sciamanismo, la religione della natura, dell'estasi e della semplicità . -
Aggressività e violenza maschile al tempo della globalizzazione
Il mondo maschile sta affrontando nel terzo millennio una regressione mentale e comportamentale grave e generalizzata, portatrice di aggressività e violenza diffusa e trasversale ovunque nel Mondo. I rapporti umani si caricano di una profonda, complessa e arcaica distruttività , ove le donne, l'infanzia e i soggetti deboli pagano un prezzo alto, trovandosi al centro di queste energie represse e mai educate. Per l'autore, l'aggressività e gli esiti conseguenti appaiono un correlato tra fattori biologici-psicologici-sociali il cui meccanismo appare inceppato a vari livelli. Il volume offre una ""mappa orientativa"""" densa di nuove argomentazioni, integrate tra pensiero psicoanalitico, neuroscienze e psicologia sociale, che costituiscono la nuova frontiera dell'indagine scientifica. Un linguaggio asciutto e comprensibile, capace di innescare un pensiero riflessivo rivolto a tutti, educatori, professionisti, cittadini, ha l'ambizione di scalfire un quotidiano umano spesso anestetizzato e travolto dalla nuova """"banalità del male"""", che si alimenta anche delle molte forme di """"demenze digitali"""" indotte dalla globalizzazione."" -
Il paese degli orchi. Crescere una figlia difficile
Dopo il primo anno di vita la figlioletta aveva manifestato comportamenti rigidi e scoppi di rabbia incontrollabili. Mostrava la sua collera graffiando, dando testate alle persone oppure scagliandosi contro il muro. Era risultato sempre arduo sospendere i suoi isolamenti, convincerla a obbedire senza energiche resistenze da parte sua. La bambina non aveva mai mostrato una naturale motivazione per la condivisione, per l'interazione con gli altri, per imparare cose nuove. Si isolava anche in classe o quando si trovava in compagnia di qualche amichetto. Durante i primi anni della scuola dell'infanzia era stata attratta dalla manipolazione, ma piano piano l'interesse era diminuito e alla fine scomparso quasi completamente. Allo stesso modo, in un breve lasso di tempo era svanita anche la passione per i colori. Mentre i bambini iniziano a comunicare ancor prima di saper parlare guardando quello che fanno le persone che li circondano, condividendo esperienze, pensieri ed emozioni, Elena non aveva mai imitato nessuno. Non tollerava le proibizioni e non accettava gli insegnamenti, neanche dalla mamma. Le sue reazioni erano spesso esagerate, i rinforzi sembravano inutili e anticipare le crisi non era sempre possibile. Con il trascorrere del tempo la diversità tra la figlia e gli altri bambini era sempre più evidente: non giocava, i giochi erano insignificanti e senza finalità , i tempi di attenzione duravano pochi secondi, mugolava in continuazione non trovando piacere in nulla di sensato e funzionale. Inoltre, cresceva il suo disagio, e l'incapacità di comprensione la rendeva irrequieta e poco disponibile a qualsiasi tipo di proposta. Era ostinata a seguire quella sua logica spesso incomprensibile. Negli ultimi tempi, per esempio, quando nella loro abitazione iniziava a regnare l'oscurità della sera, Paola si doveva armare di tutta la sua pazienza dal momento che Elena preferiva rimanere avvolta dalle tenebre invece di accendere l'interruttore. -
Indagine su Eichmann. Il boia nazista, nel dopoguerra, nascosto per anni in Italia. La storia, i luoghi, i complici
Il boia nazista, nel dopoguerra, nascosto per anni in Italia. La storia, i luoghi, i complici Articoli, libri, trasmissioni televisive hanno sempre affermato che Adolf Eichmann, subito dopo la guerra sia fuggito in Argentina. Invece per ben quattro e più anni uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista visse nascosto e indisturbato in Italia, e precisamente in località dell'Appennino tosco-emiliano, in centri dove maggiore fu lo scontro tra i nazifascisti e i partigiani. A indagare su questa pagina di storia e interessi più o meno criminali che complicità nazionali e internazionali hanno fatto sì che venisse rimossa ci ha pensato Fabio Galluccio con le armi, se non del ricercatore di professione, con quelle di un ostinato democratico amante della verità , dando così vita a un saggio che ha i contorni del giallo, tanti e tali sono i misteri nei quali si è imbattuto e che avvolgono il soggiorno italiano di Eichmann dal 1946 al 1950. L'autore non si sottrae nel denunciare complicità , ragioni di stato e le implicazioni, non secondarie, del Vaticano, con verità finora inedite al cui gioco del silenzio l'autore si è ben guardato di stare.