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150 anni di scuola in Italia. Identità, figure, situazioni
Con un mosaico a più voci, questo volume propone una lettura del nostro sistema formativo a 150 anni dall'Unità. Ne è emerso un quadro sconfortante: il privilegio della dimensione ideologica su quella squisitamente educativa ha fatto sì che gli Italiani siano, in pratica, un popolo senza una vera scuola. La politica governativa non meno che le proposte provenienti da intellettuali o da frange impegnate della società civile hanno sofferto di una sorta di schizofrenia, incurabile fino a quando non si comincerà ad ascoltare la voce degli esperti di Scienza dell'educazione. Il solco tra dimensione ideale e condizionamento ideologico si è approfondito, decennio dopo decennio, e oggi appare quasi incolmabile, a meno che non si verifichi un profondo cambiamento di rotta. Ma ci sarà qualcuno che vorrà davvero raccogliere la sfida? -
Padova. Una città nel cuore
"Padova. Una città nel cuore"""" è una selezione di racconti dalla lettura avvincente, attraverso i quali traspare l'indiscusso amore maturato nel tempo verso la città di Padova, un amore narrato con serena malinconia, nella consapevolezza dei tanti cambiamenti epocali, non sempre condivisi. La bella Padova ci appare protagonista di una romantica favola """"del tempo che fu"""" in cui i silenzi, le musiche dei caffè, le ombre ricamate dai portici, la serenità del paesaggio cittadino, la ritraggono carica di dolcezza e di mistero. Questa lettura invita a conoscere meglio la città per meglio saperla amare e raccontare, e ai meno giovani, per poterla ricordare." -
Nel giardino di Armida. Viaggiatori sulla Brenta dalle origini al Gran Tour
La conoscenza di un territorio può avvenire secondo metodi diversi: il geografo scientifico ne propone la rappresentazione attraverso strumenti - carte geografiche e tematiche, serie di dati in tabelle e grafici, cronologie- che permettono una facile comparazione con altre realtà e l'istituzione di un confronto diacronico fra diversi stati della medesima area, evidenziandone l'evoluzione. Un altro approccio utilizza le sensazioni immediate di persone che quel territorio lo hanno conosciuto per esperienza diretta e lo rappresentano utilizzando linguaggi diversi: scrittura, immagine grafica o pittorica, più recentemente fotografia o audiovisivi: le raffigurazioni così ottenute hanno l'ovvio svantaggio di rimanere per così dire fini a se stesse ma il vantaggio di una maggiore vivezza rappresentativa. Nel presente lavoro è stata privilegiata questa visione soggettiva, cogliendo per quanto possibile l'immagine che si è avuta della Riviera della Brenta durante l'epoca del Grand Tour - in sostanza dalla fine del XVII secolo agli inizi del XIX - spingendo lo sguardo sui secoli immediatamente precedenti, nei quali questa immagine si forma. -
Metis. Ricerche di sociologia, psicologia e antropologia della comunicazione. Vol. 19
Il volume XIX si presenta quasi come un volume monografico in quanto contiene un notevole numero di contributi di sociologia dell'arte e della moda curato da Adele Cavedon che presenta quattro contributi (oltre il suo quello di A. Deganello, L. Gaddi, M. Tessarolo) riguardanti lo stilista romano Roberto Capucci. Inoltre: A. Magrin, Consumo di cultura e stile di vita dei giovani universitari; I. Sontacchi, Vite dedicate alla danza: un'analisi di interviste a coreografi e insegnanti di danza sul processo creativo; R. Cortellini, Indagine sui gruppi musicali giovanili trentini; L. Verdi, L. Ferro, E. Bordon, M. Tessarolo, La prova dell'arte. Nuove regie e partecipazione; A. Pierobon, Uno sguardo ai premi letterari in Italia; N. Batic, La Tv che fa paura ai bambini; E. Bordon, Il Sé e l'Altro nel volontariato di Protezione Civile; A. Taietti, Effetti della comunicazione mass-mediatica secondo la prospettiva della teoria di Agenda setting; A. Boccato, Non solo una via. Evoluzione della comunicazione radiofonica tra frequenze e web. -
Metamorfosi negate. Progetti non realizzati di Giuseppe Jappelli per Padova. Ediz. illustrata
Nel corso dei primi decenni del XIX secolo, Giuseppe Jappelli (1783-1852), in veste di ingegnere inserito nei ranghi dell'amministrazione statale o come professionista, elaborò numerosi progetti di attrezzature urbane per la città di Padova, che se costruiti avrebbero contribuito a modificare il volto della città. Delle idee dell'architetto rimangono comunque numerosi disegni e tavole grafiche. Il volume propone un'analisi di questa stagione creativa, condotta con gli strumenti critici della storia storia dell'architettura e della rappresentazione. Si tratta di elaborazioni che nascono dall'incontro tra ricerca accademica e attività didattica. A fianco dei saggi che inquadrano criticamente la cultura architettonica del tempo e le concezioni jappelliane, vengono presentate visualizzazioni grafiche dei progetti condotti con sistemi di rappresentazione usuali, ricostruzioni in 3D e tavole che simulano in computer graphic l'inserimento dell'edificio nel contesto urbano, così come se fosse stato realizzato. -
Un' insolita compagna la dislessia
La dislessia non è una porta murata, ma una porta chiusa a doppia mandata. Per aprirla bisogna trovare la chiave giusta. Attraverso il dialogo di un ragazzo dislessico con la sua maestra delle elementari il romanzo affronta il tema dei disturbi specifici dell'apprendimento. Dal racconto emergono le emozioni, i sentimenti, le mortificazioni e le strategie che hanno portato il protagonista a convivere con la propria difficoltà e a ottenere risultati notevoli. Il libro è rivolto ai ragazzi, ai genitori e a tutti coloro che sono direttamente coinvolti nell'educazione dei bambini dislessici. Il desiderio è quello di far capire quanto sia importante la diagnosi precoce, il sostegno dei genitori, un approccio adeguato con il mondo della scuola per sviluppare e mantenere la motivazione a imparare e a realizzare pienamente le potenzialità dell'alunno. -
Migrazioni, genere, accoglienza. Mentor di comunità e buone pratiche contro la violenza
Il Progetto ""SPEAK OUT! Empowering migrant, refugees and ethnic minority women against gender violence in Europe"""", realizzato col sostegno finanziario del Programma Daphne dell'Unione Europea, ha coinvolto Padova, Madrid, Barcellona, Helsinki e l'Olanda (Amsterdam e L'Aia). Il team italiano, composto dai gruppi di lavoro coordinati da Franca Bimbi (Università di Padova, Dipartimento FISPPA, capofila europeo del Progetto), Antonella Ferrandino (Comune di Padova, Unità di Progetto Accoglienza e Immigrazione), Alberta Basaglia (Fondazione Franca e Franco Basaglia), Alisa Del Re (Centro Interdipartimentale di ricerca e studi politiche di genere), ha promosso il Corso Mentor di comunità per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, a cui hanno partecipato donne migranti, d'origine migrante e rifugiate. Il profilo della Mentor costituisce una proposta innovativa nel panorama europeo. Le partecipanti al Corso hanno prodotto""""storie di lei"""" sulla violenza e sui modi per uscirne, ed una Carta della Mentor di comunità in undici lingue. Inoltre hanno dato vita ad un'associazione per sviluppare autonomamente la prospettiva del Progetto."" -
Lingua e dialetti nelle regioni
L'inizio del terzo millennio sembra consolidare l'affermarsi di movimenti linguistici di direzione opposta a quelli che hanno storicamente portato in Italia al frammentarsi della lingua in mille parlate. I dialetti resistono, lo fanno soprattutto in alcune aree del Paese, ma riescono a farlo solo rinunciando a molte delle loro specificità, assumendo una patina che sempre più li avvicina alla lingua nazionale. L'italiano, varietà oggi stabilmente presente nei repertori di ogni comunità, si colora a sua volta di dialetto, mostrando l'intrecciarsi di variazioni che segnalano, nel momento in cui si fa propria una lingua unitaria, l'inevitabile tendenza a variarne l'uso, quasi a segnalare il bisogno di appartenenza, di non anonimato, di simbiosi con le particolarità di quel tessuto sociale ed economico che concretamente la contiene. La questione della ""regionalità linguistica"""", osservata al di fuori dell'Italia, ci consente di capire più a fondo che cosa succeda ad una lingua nella sua relazione con un territorio inteso come prodotto di stabili interazioni comunitarie."" -
Ponte San Nicolò. Storie di uomini, terre, chiese e mulini nel centenario della costruzione del ponte 1913 - 2013
Questa ricerca, pubblicata nell'anno del Centenario della realizzazione del ponte di San Nicolò (1913-2013), si è posta l'obiettivo di recuperare il nostro passato, valorizzare l'operosità delle donne e degli uomini che ci hanno preceduti, siano essi stati semplici lavoratori dei campi, maestri in lotta contro l'analfabetismo, artigiani, parroci, medici, amministratori e sindaci. Piace immaginare che ognuno di loro, vivendo e lavorando qui, abbia contribuito a tessere un pezzetto di storia del paese. Una storia che si è cercato di ricostruire raccogliendo insieme, come in un affresco, tanti tasselli di vita civile e religiosa dedicati a tutti i cittadini di Ponte San Nicolò, specialmente agli anziani che custodiscono tante care memorie e ai più giovani, con l'augurio che conoscere le proprie origini li aiuti a costruire un futuro migliore. -
Tutti siamo indigeni! Giochi di specchi tra Europa e Chiapas
La ""musa zapatista"""" ha ispirato i movimenti antagonisti e altermondialisti, europei e non solo, fin dalla seconda metà degli anni Novanta, consentendo loro di rinnovarsi e darsi un linguaggio condiviso. Le narrazioni molteplici che da questa musa scaturiscono sono la materia su cui l'autrice ha condotto la sua etnografia. Il testo è costruito in due parti, una messicana e una catalana: due facce di uno specchio, due parti di una ricerca etnografica policentrica, tesa a seguire la circolazione di narrazioni e immaginari politici che danno senso, oggi, alle scelte di partecipazione e militanza di molte persone. Essa si inserisce nell'ampio dibattito antropologico sulle costruzioni identitarie etniciste, per comprendere alcune declinazioni dell'indigenismo contemporaneo in America Latina. Mostra, ancora una volta, quanto le dimensioni apparentemente localistiche delle cosiddette identità etniche siano in realtà l'esito di interazioni con mondi geograficamente e culturalmente lontani, come in questo caso, composto di relazioni transoceaniche."" -
RicCAA13. Cantiere Arte Ambientale. Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra RicCAA13 - Cantiere Arte Ambientale, Padova, ex Macello26 maggio - 23 giugno 2013. Il ""Cantiere"""" è arrivato al traguardo della quinta edizione, la prima a cadenza Biennale, e con il nuovo nome di RicCAA, acronimo del precedente """"Riciclarti-Cantiere Arte Ambientale"""". È un rinnovamento che mantiene la struttura del progetto, cioè di cantiere sempre aperto ed attivo, che ne amplia il raggio di azione diventando internazionale nella chiamata degli artisti e nella diffusione, nel coinvolgimento del territorio, scendendo sempre più in profondità nell'affrontare i temi guida a cui sono invitati a confrontarsi i partecipanti alla Mostra: l'Arte, la creatività e il rapporto tra l'uomo e tutto il circostante, in una visione di sostenibilità rinnovabile e duratura. Il problema ambientale è il problema delle relazioni, e quindi trasversale a tutti gli aspetti della condizione umana. RicCAA vuole essere un punto di incontro dove permettere e favorire la riflessione su tutte le implicazioni che tali relazioni comportano, attraverso gli occhi degli artisti e dei designers presenti alla Mostra, provocando uno spostamento di visione, un cambio di parametri."" -
Racconti cortinesi
Nota in tutto il mondo per le sue bellezze naturali e per l'agonismo sportivo che vi si pratica, Cortina d'Ampezzo rappresenta anche uno straordinario palcoscenico per chi voglia emergere tanto sul piano artistico e culturale che su quello sociale e mondano. I ""Racconti cortinesi"""", come i precedenti pubblicati tra il 1994 e il 2004, traggono ispirazione da questa seconda prerogativa che, soprattutto negli ultimi decenni del secolo scorso, ha fatto di questo teatro di incontri, scontri e confronti una tappa indispensabile, talora determinante, nella corsa all'affermazione di sé e della propria immagine. I personaggi e le loro storie sono di pura invenzione narrativa anche se le loro azioni e i loro comportamenti non perdono mai di vista quelli dei modelli di riferimento. """"Non voglio scrivere storie che si limitino a documentare la vita così come appare quotidianamente"""" afferma l'autrice che è nata e vissuta a lungo a Cortina. """"Per me scrivere è andare oltre: cerco infatti di portare alle estreme conseguenze il confine di ciò che è possibile e reale. Paradossalmente, tuttavia, è anche capitato che alcune delle storie che ho raccontato abbiano finito per diventare realtà""""."" -
Scrittori francesi in lingua italiana. Vol. 2: Pierre Bricard
Questo libro presenta una moderna edizione del canzoniere del giurista Pierre Bricard ""La Floridea del fedele Ardo"""", pubblicato per la prima volta nel 1601. L'edizione offre l'opportunità di riscoprire questa raccolta, testimonianza del periodo di studi padovano dell'autore e di tornare su un argomento ancor poco approfondito dalla critica come gli autori francesi e la loro produzione in lingua italiana, a partire dal testo fondamentale ma ormai datato di Émile Picot, """"Les français italianisants au XVI siècle"""": fenomeno, quello della scrittura """"in lingua altra"""", prepotentemente in voga nel Cinque e Seicento e testimoniato da numerosi documenti tra cui tre Canzonieri scritti tra il XVI e XVII secolo da Odet de La Noue, Pierre Bricard e Claude-Gaspard Bachet. Il volume costituisce una rilevante documentazione del rapporto di questi autori francesi con il petrarchismo italiano."" -
Scrittori francesi in lingua italiana. Vol. 3: Claude-Gaspard Bachet
Questo libro presenta una moderna edizione commentata de ""Le Rime"""" di Claudio Gasparo Bacheto, matematico e letterato francese, pubblicate per la prima volta nel 1616. L'edizione offre l'opportunità di riscoprire questa raccolta e tornare su un argomento ancor poco approfondito dalla critica come gli autori francesi e la loro produzione in lingua italiana, a partire dal testo fondamentale ma ormai datato di Émile Picot, """"Les français italianisants au xvie siècle"""": fenomeno, quello della scrittura """"in lingua altra"""", prepotentemente in voga nel Cinque e Seicento e testimoniato da numerosi documenti tra cui tre Canzonieri scritti tra il XVI e XVII secolo da Odet de La Noue, Pierre Bricard e Claude-Gaspard Bachet. Il volume costituisce una rilevante documentazione del rapporto di questi autori francesi con il petrarchismo italiano."" -
Un portale per l'anima
L'invenzione poetica della raccolta ""Un portale per l'anima"""" tesse immagini in un movimento di scrittura minimalista ed essenziale dando forma a umori agrodolci di profondo spessore. Le città di nebbia, l'odore aspro dell'ignoto, un fresco sorriso di bimbo evocano momenti di vita indimenticabili e rivissuti nella memoria."" -
Les amantes di quatrième étage. Ediz. italiana e francese
In una città che sa di magia e custodisce i più inconfessati segreti, un uomo e una donna casualmente si incontrano, si frequentano, si amano. È, il loro, un amore non banale, non quotidiano, che porta i due protagonisti sempre più a conoscere se stessi, in un intimo e progressivo rivelarsi. ""Les amants du quatrième étage"""" è anche un originale progetto teatrale di Questa Nave: un'esperienza di lettura del racconto condotta dal vivo da un attore e un'attrice nell'intimità delle abitazioni private, mentre sul televisore di casa scorrono le immagini in animazione create per l'occasione dal graphic designer Andrea Santuari."" -
Cima del Monte Parnaso Español con las tres musas castellanas Calíope, Urania y Euterpe
José Delitala y Castelví pubblicò la sua ponderosa Cima in epoca tardobarocca (1672) in un territorio marginado dell'impero spagnolo come la Sardegna, pensandola come prosecuzione della Cima del monte Parnaso di Francisco de Quevedo, monca delle ultime tre muse. Stalliere del regno al momento della pubblicazione, ma in seguito addirittura viceré, Delitala è uomo di potere, peraltro aggiornatissimo sulle novità culturali della corte e fine segugio degli umori politici e letterari. Il suo canzoniere, composto ad hoc e non solamente per fini occasionali, è un documento interessante del rapporto fra centro e periferie. -
Il nome
Paesaggi imprevedibili, segnali indecifrabili e, dietro, macerie. Trasformazioni frenetiche senza potersi figurare un futuro. Mutazioni genetiche, per chi saprà adattarsi. Ci sarà un nome per questo? Saprà la parola scovare ancora indizi d'arte? O crearla? E l'arte, sarà un concetto sopravvissuto o il punto d'inizio di un nuovo ordine? -
Sonetti. Ediz. multilingue
I 154 sonetti di Shakespeare pubblicati nel 1609, una delle più intense raccolte della lirica del Rinascimento inglese, cantano due sofferti amori, quello per l'amico, il bel giovane, e quello per una donna i cui occhi 'portano il nero' e, nell'intrecciarsi delle relazioni, tanto tormento. La storia d'amore che la poesia eterna, si nutre però anche della consapevolezza della caducità umana e del potere distruttivo del tempo. Il senso di una lirica non sta soltanto nel lessico prescelto: una traduzione che si limitasse al solo significato denotativo comporterebbe la sottrazione di una parte importante del messaggio. Salvare il ritmo, la musicalità, gli elementi connotativi del verso oltre che la lettera del testo, è stato l'obiettivo che il traduttore si è posto. D'altro canto, lo scrupolo di fedeltà, oltre che nel lessico e nel ritmo, appare evidente anche nella sintassi, nell'attenzione alla corrispondenza dei versi. -
Negoziare i consumi. Voci, esperienze e rappresentazioni di bambini e genitori
Questo non è un libro sui consumi dei bambini, tanto meno uno studio di marketing rivolto ai bambini. È una riflessione, basata su una specifica e variegata ricerca, che intende comprendere come nella quotidianità si costruiscono le interazioni tra bambini e genitori relativamente alle attività di consumo. È ormai un fatto assodato che i bambini sono allo stesso tempo formidabili consumatori ed eccezionali centri di influenza dei comportamenti di consumo familiari. Meno conosciute sono la natura e le forme di interazione che presiedono queste attività. Al di là delle diffuse, quanto gratuite, immagini di bambini reucci e di genitori remissivi oppure di bambini vittime del marketing, il libro offre un'analisi che punta a mettere in primo piano come il consumo sia una pratica sociale a forte impronta negoziale in cui i bambini si dimostrano esperti, ingegnosi e attivi.