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In mani sicure
Ogni famiglia può raccontare una sua storia, ogni famiglia cristiana può raccontare una storia da essa vissuta: la storia della grazia, della bontà, della misericordia o della potenza di Dio. Alcune narrazioni abbracciano una generazione, altre sono completate nell'arco di una settimana. Gesù ci ha dato una grande riserva di storie che lasciano profonde impronte nella mente: sono chiamate parabole e, in duemila anni, non hanno perso minimamente la loro potenza e la loro efficacia. La storia raccontata qui è quella della famiglia Formisano e risale a più di 35 anni fa, quando l'autrice aveva 9 anni, ma per lei alcuni ricordi sono rimasti freschi come se fossero accaduti ieri. Cresciuta in una famiglia di credenti, la sua vita fino ad allora tranquilla, all'improvviso viene turbata quando l'amato fratellino, Silvano evidenzia una strana malattia. Vi è un rapido susseguirsi di visite e di ricoveri in due ospedali del Piemonte, dove i medici non sembrano avere una chiara idea della diagnosi o di come procedere. I genitori affrontano la situazione tra fiducia in un Dio buono e disperazione a causa della mancanza di spiegazioni adeguate da parte dei medici. Viene proposto un intervento esplorativo per la mattina seguente, ma è chiaro che i medici non sanno cosa aspettarsi. Durante la notte, mentre Silvano è tenuto in braccia dalla mamma, Dio interviene misericordiosamente. Oggi Sara Formisano ci racconta - con la Bibbia da una parte e le cartelle cliniche dall'altra - prima le sue impressioni di bambina ricordate e condivise con sua sorella, poi le riflessioni di una credente maturata nella fede eppure ancora commossa per la meraviglia di un Dio misericordioso e potente che ha sempre cura dei suoi figli. È un racconto adatto a chiunque abbia desiderio di leggere e conoscere il nostro Dio che è anche un guaritore. È un libro che si può regalare a qualsiasi persona curiosa di scoprire come il Signore ci guida e come Egli interviene nella nostra vita; è una validissima testimonianza. -
Libertà in Cristo. Guida del partecipante
Le chiese hanno visto molti convertiti, ma di questi troppo pochi sono diventati veri discepoli. Questo corso di discepolato ha avuto un lungo periodo di gestazione durante i molti anni di ministero del dott. Neil Anderson, da quando è diventato professore di teologia alla Talbof School of Theology in California. Il dott. Anderson osservò che gli studenti non sapevano chi fossero in Cristo e non avevano una relazione veramente intima con l'«Abba, Padre». Allo stesso tempo, la maggior parte di loro portava con sé un bagaglio di esperienze negative, personali o spirituali che impediva il loro progresso verso la libertà e la maturità cristiana per diventare veri discepoli di Gesù in grado di portare frutto. Per tale ragione, Neil Anderson iniziò una serie di insegnamenti sulla nostra identità, posizione, autorità e vittoria in Cristo; un insegnamento che ha, poi, riportato in molte chiese del Nord America. Dall'inizio del secondo millennio, Anderson ha collaborato sempre di più con Steve Goss in Gran Bretagna per creare il presente corso di discepolato, arrivato già alla sua seconda edizione. L'obiettivo del corso è offrire l'insegnamento e gli strumenti necessari a pastori e responsabili di comunità di qualsiasi denominazione cristiana, affinché le persone lavorino sul rinnovamento della loro mente afferrando la loro completa eredità e la loro vera identità in Cristo. Il corso ha, dunque, a che fare più con l'essere discepolo che con il comportamento del discepolo. È stato stimato che, dal 2004, già 250.000 persone solo in Gran Bretagna hanno fatto il corso, frequentato in circa 7.000 chiese con effetti molto positivi. Alcune testimonianze italiane sono riportate nella presente introduzione. Molte chiese hanno scelto di fare della libertà in Cristo uno stile di vita comunitario e, per questo motivo, ripetono il corso più volte, sempre con risultati migliori. -
Libertà in Cristo. Guida del leader
Le chiese hanno visto molti convertiti, ma di questi troppo pochi sono diventati veri discepoli. Questo corso di discepolato ha avuto un lungo periodo di gestazione durante i molti anni di ministero del dott. Neil Anderson, da quando è diventato professore di teologia alla Talbof School of Theology in California. Il dott. Anderson osservò che gli studenti non sapevano chi fossero in Cristo e non avevano una relazione veramente intima con l'«Abba, Padre». Allo stesso tempo, la maggior parte di loro portava con sé un bagaglio di esperienze negative, personali o spirituali che impediva il loro progresso verso la libertà e la maturità cristiana per diventare veri discepoli di Gesù in grado di portare frutto. Per tale ragione, Neil Anderson iniziò una serie di insegnamenti sulla nostra identità, posizione, autorità e vittoria in Cristo; un insegnamento che ha, poi, riportato in molte chiese del Nord America. Dall'inizio del secondo millennio, Anderson ha collaborato sempre di più con Steve Goss in Gran Bretagna per creare il presente corso di discepolato, arrivato già alla sua seconda edizione. L'obiettivo del corso è offrire l'insegnamento e gli strumenti necessari a pastori e responsabili di comunità di qualsiasi denominazione cristiana, affinché le persone lavorino sul rinnovamento della loro mente afferrando la loro completa eredità e la loro vera identità in Cristo. Il corso ha, dunque, a che fare più con l'essere discepolo che con il comportamento del discepolo. È stato stimato che, dal 2004, già 250.000 persone solo in Gran Bretagna hanno fatto il corso, frequentato in circa 7.000 chiese con effetti molto positivi. Alcune testimonianze italiane sono riportate nella presente introduzione. Molte chiese hanno scelto di fare della libertà in Cristo uno stile di vita comunitario e, per questo motivo, ripetono il corso più volte, sempre con risultati migliori. -
Camminare ogni giorno nella libertà. 21 letture per saldare la tua identità in Cristo
Il libro contiene ventuno meditazioni ed è stato realizzato per una lettura quotidiana nell'arco di circa tre settimane. Ogni lettore però potrà passare più tempo, anche un'intera settimana, per gustare fino in fondo ogni singola meditazione. Per trarre un profondo beneficio dall'esercizio, nessuno dovrà sentirsi costretto a fare un percorso rigido nei tempi previsti dagli autori del libro. L'obiettivo è che esso sia un approfondimento rinfrescante e personale - per la mente e per la volontà - dell'impegno già assunto davanti al Signore. Nel percorso confronterai te stesso con Dio. Ogni meditazione ha un argomento particolare analizzato da tre differenti angolazioni: ""la verità su Dio"""", """"la verità su te"""" e """"la verità sulla libertà"""". Il libro è arricchito da numerosi passaggi biblici (da leggere!) e ogni meditazione viene incorniciata da preghiere appositamente elaborate per riflettere il tema da trattare o appena trattato. Dopo ogni meditazione è inserito uno spazio nel quale il lettore può riportare le proprie riflessioni e gli impegni da assumere in quanto discepolo. Questo libro non è per una lettura unica, ma è un testo da riprendere in mano periodicamente per aiutarci a rivedere il nostro progresso come discepoli di Gesù e controllare la risolutezza e forza con le quali il nostro cammino con Lui viene approfondito."" -
Riscattate e risollevate. La figura della donna nel ministero, nella missione e negli insegnamenti di Gesù
La posizione della donna nella cultura e nella società cambia radicalmente da Paese a Paese e di epoca in epoca. In alcuni momenti storici, ma anche oggi in diverse parti del mondo, la sua figura appare oppressa, pesantemente limitata e, a volte, vergognosamente umiliata. Il libro dell'americano Kenneth Bailey, esperto conoscitore di arabo e di altre lingue del Medio Oriente - regione in cui ha vissuto per la maggior parte dei suoi primi 60 anni -, ci porta dietro le quinte della storia per esaminare la cultura di due millenni fa. Sotto vari aspetti, quella cultura era rimasta quasi immutata per le donne nell'arco dei secoli. Un uomo però, in un momento cruciale nella storia, mentre la Palestina e l'intera regione si trovavano sotto il giogo dei Romani, è finalmente venuto ad alleviare la loro condizione e a contrapporsi agli atteggiamenti comuni che dominavano attorno a lui. Quell'uomo era Gesù. Quinta parte di ""Jesus Through Middle Eastern Eyes"""", opera estesa e profonda in cui l'autore esamina l'ambiente culturale nel quale i quattro Vangeli sono stati prodotti e trasmessi con l'aiuto dello Spirito Santo, questo saggio, preceduto dall'Introduzione generale dell'opera, presenta sei cammei di donne che hanno incontrato Gesù o che figurano nelle sue parabole. Gli insegnamenti che se ne ricavano, non certo validi per quei tempi soltanto, si rivolgono ancora a noi occidentali moderni per stimolarci a fare i conti con i nostri comportamenti e a permettere che la vera libertà - ottenuta a caro prezzo da Gesù tanto per gli uomini che per le donne - guidi e trasformi i nostri rapporti reciproci e la cultura sociale intorno a noi. Le sue osservazioni, così ampie e approfondite da offrire anche stralci - non conosciuti in Occidente - di commentari arabi antichi e moderni sui Vangeli, consentono ben più di un puro e semplice esercizio intellettuale : Bailey è convinto infatti che chi vuol amare Dio ed essere istruito da Lui deve permettere che tutti gli elementi della sua personalità - cuore, anima, mente e forza (vedi Luca 10:27) - siano coinvolti nella lettura. A chi ha già familiarità con i Vangeli, a chi predica o guida studi biblici, a chi sta cercando un sentiero sicuro per la sua vita, questi studi offriranno spunti """"rinfrescanti"""". La samaritana è venuta al pozzo a mezzogiorno per attingervi l'acqua sufficiente per una sola giornata, ma, come lei, ci sentiamo anche noi presentati a Colui che può dare l'acqua """"che scaturisce in vita eterna"""". E riguardo a quello specifico personaggio femminile Bailey scrive: """"Gesù tratta la donna come se fosse una teologa importante e le rivela l'insegnamento sull'adorazione, il più importante dell'intero Nuovo Testamento. Ancora una volta Egli la eleva come persona e nel fare questo, eleva tutte le altre donne con lei""""."" -
Le 4 croci del Golgota. Dove tutto è cominciato. Dove tutto è compiuto
La Croce è una realtà ed è il simbolo del sacrificio offerto per i nostri peccati, però Gesù lì ha realizzato qualcosa di più... Gli interventi di Dio nella storia della salvezza sono stati vitali, ma l'uomo, incluso il Suo popolo scelto e predestinato, facilmente dimentica o sottovaluta la Sua iniziativa nei loro confronti. Ghilgal e il Golgota sono due luoghi che Dio ha stabilito per aiutarci a ricordare quello che ha fatto e dove abbiamo bisogno di tornare per ricevere la grazia, la forza e la Sua guida per continuare ad avere un intimo ed efficace rapporto con Lui. Nel primo capitolo l'autore sceglie uomini dell'Antico Testamento e brevemente illustra la loro relazione con Ghilgal. Prosegue poi, adottando personalità intorno alla Croce, per fare un profondo esame del cuore e delle condizioni di ognuno - esame che coinvolge quelli dell'autore stesso - in questa insolita riflessione sull'impatto del Golgota nella vita personale, impatto che viene manifestato in quattro applicazioni diverse. -
Libero per essere te stesso
Quando abbiamo creduto in Gesù e siamo stati rigenerati dallo Spirito Santo, probabilmente non eravamo coscienti del grande rilievo di questo passo, pur notando subito cambiamenti notevoli. Purtroppo, molti di noi portano con sé bagagli del passato, vecchi conflitti ancora da risolvere. cercano di agire come pensano che un cristiano dovrebbe agire e scoprono che così non ce la fanno. Perciò, o abbandonano il cammino o si spengono. Il vero progresso, quello che porta molto frutto, inizia col rendersi conto che quando abbiamo ricevuto il Signore siamo diventati creature completamente nuove. Credere e vivere la verità ereditata in Cristo - di chi siamo ora - fa la grande differenza. La vita eterna che Gesù è venuto a darci non è qualcosa che otterremo quando moriremo, ma è una qualità di vita da vivere in ogni momento, che ci dà un significato straordinario e ci offre la sicurezza totale e l'assoluta accettazione di un Padre compassionevole. Conosci la verità, scegli di crederci e potrai cominciare ad essere la persona libera che sei stata creata per essere. Libero per essere te stesso è il primo di quattro brevi libri (ora tutti disponibili in italiano) che fanno da sfondo al Corso di Discepolato, ma la collana intende andare oltre questo scopo. Alla fine del libro troverai un riassunto delle sue finalità e del contenuto di ciascun libro della collana. -
Il corso sulla Grazia. Guida del partecipante
Formare discepoli per fare discepoli. Lasciati liberare dalla grazia di Dio per essere vero e portare molto frutto! Vivi una vita cristiana che porta frutto diventando la persona che Dio ti ha creato per essere. Non ""lavorare"""" per Dio o per altri, ma impara a servire per amore. Cammina a testa alta qualunque sia il tuo passato. Liberati dai pensieri di condanna e da quel fastidioso senso di colpa. Smetti di ricadere ogni volta negli stessi peccati. Non temere niente e nessuno tranne Dio stesso. Impara a servire partendo dal vero riposo. Collabora con gli altri per raggiungere il mondo per Cristo. Il Corso sulla Grazia è presentato dal ministero di Libertà in Cristo, che ha ideato anche l'acclamato Corso di Discepolato Libertà in Cristo. Questa Guida del Partecipante è pensata per accompagnarti nello svolgimento del corso."" -
Adele & Nicolò eroi 2.0
Età di lettura: da 12 anni. -
L' erba sogna il cielo
Raccolta di poesie. -
Il mare nei tuoi occhi
Una vita benedetta dal cielo, così definisce la sua, Rosalia, fotoreporter di professione, che si trasferisce da Vietri a Roma, città che ama sin da bambina. E da quel momento la sua esistenza subisce una vera e propria svolta. Nella città eterna, trova inaspettatamente l'amore, che per lei arriva nelle vesti di un attraente e riservato protettore del Papa. ""Il mare nei tuoi occhi"""" è un romanzo d'evasione ma tocca anche temi profondi, come la fede e la conversione. Una storia d'amore intensa e delicata al tempo stesso che insegna ad avere fiducia nella vita, anche nei momenti di difficoltà. Un romanzo dove la bellezza della capitale spicca e con essa anche il fascino del Vaticano."" -
Persia religiosa
Quattro grandi periodi scandiscono la storia religiosa e culturale dell'Iran: quello della religione antica col formarsi della dottrina di Zaratustra, quello della religione medievale mazdea, quello del primo Islam persiano, quello moderno in cui la Persia si isola dai mussulmani «ortodossi» e genera, in pieno sec. XIX, la nuova religione Bâbî-Bahâ'î. È possibile stabilire una continuità tra questi grandi momenti? Una continuità diretta, no; un aspetto unitario, si, derivante in ciascuna delle fasi dall'apporto del mondo gnostico-mesopotamico. Questa la tesi scientifica che il Bausani si propone. E tuttavia considerare il suo libro come una pura trattazione di storia religiosa sarebbe limitarne la portata. Subito il discorso si anima, fin dai titoli delle tre parti che lo compongono: Il Ciclo e l'Angelo (cioè il Tempo Ciclico, il platonismo angelizzato); l'Intelletto Rosso (nome preso in prestito ad un trattato mistico, per accennare all'universo di «simboli corposi» tipico della teologia iranica); l'Iddio che muta (cioè il Dio islamico, arbitrario e personale). -
Il pensiero che guarisce
Il pensiero che guarisce è la tesi di laurea del celebre professor Giuseppe Calligaris, medico chirurgo specializzato in neurologia e psichiatria. Nato nel 1876, Calligaris fu docente e ricercatore universitario. Le sue scoperte lo collocano a buon titolo tra i più geniali medici dell'anima. Egli, infatti, individuò linee e placche sulla pelle dell'uomo, che mettono in relazione il corpo e lo spirito, la fisiologia e la psicologia. Nella sua rivoluzionaria tesi di laurea, Calligaris mostra come il pensiero agisca sul corpo, anticipando di svariati decenni le più recenti scoperte di neurofisiologia, biochimica e persino di fisica quantistica. -
L' islamismo e la cultura europea
Il libro di Aldobrandino Malvezzi ha per argomento una questione della massima importanza: la conoscenza dell'Islamismo in Europa. Esistono parecchie storie degli studi orientalisti europei, ma questa non riguarda tanto gli studi intorno all'islamismo, bensì le idee diffuse e secolarmente accettate in Europa così dagli ambienti colti come anche dalle tradizioni popolari. Lo studio di tali idee e delle circostanze che le hanno fatte nascere, accreditandole così a lungo, - è nota la loro influenza sul pensiero dei maggiori rappresentanti della cultura europea - ha un'importanza capitale per spiegare e confutare gli inveterati pregiudizi e il millenario malinteso che ha opposto l'una all'altra la civiltà cristiana e quella musulmana, con così grave scapito della pacifica loro convivenza e del generale progresso culturale e spirituale dei popoli. La revisione di queste posizioni, già effettuata nel campo politico, dacché il mondo musulmano dopo avere in gran parte acquistato la propria indipendenza è diventato un fattore tanto importante della politica mondiale, meritava d'essere compiuta per la storia della cultura. -
Il Giappone
"Questo libro è nato dal desiderio di fornire ai lettori italiani un breve orientamento sulla complessità e ricchezza spirituale del popolo giapponese. Non che manchino anche in Italia buoni studi sul Giappone; non si contano davvero a decine, ma qualcheduno ce n'è: tuttavia o sono troppo particolari o tali che non tutti possono leggerli con uguale interesse e profitto."""" (Giuseppe Tucci)." -
Ludus pythagoricus e divina proporzione. I privilegi della divina proporzione
Un brano dal primo capitolo ""I giudizi sineterici in sede estetica"""": """"Ai lettori di questa Rivista è certo nota la teoria estetica di Carmelo Ottaviano, quale egli l'ha esposta nella 3a ediz. della Metafisica dell'Essere Parziale, ed in Sophia, fasc. 1°, 1954, pp. 3-46. Come premessa a questo articolo la riassumerò brevemente. Con il declinare del dominio dell'estetica crociana e della sua visione dell'intuizione pura o lirica e della assoluta soggettività, anche in Italia si è incominciato a parlare di oggettività del bello. Ma l'Ottaviano ha fatto qualche cosa di più: riallacciandosi alle nostre grandi tradizioni, ha voluto identificare i criteri essenziali di tale valutazione. Nel Libro VI° della Metafisica, dopo ampia esposizione storica delle teorie estetiche da Platone a Croce, rilevato quanto era da rigettare e ciò che potevasi accettare, ha trovato uno spiraglio di luce nelle teorie di Aristotele, di Boezio, di Roberto Grossatesta e di Luca Pacioli, per i quali fondamento del bello è la proporzione. L'Ottaviano si è posto allora il problema in questi termini: Quale armonia di proporzioni è condizione oggettiva del bello?"""""" -
Realtà dell'androgine. Femminile e maschile: poesia di opposti
"dove l'affetto intiero è tutto convertito a Dio, cioè all'idea de le idee, dal lume de cose intelligibili la mente viene exaltata alla unità superessenziale, è tutta amore, tutta una, non viene a sentirsi sollecitata da diversi oggetti che la distraano, ma è una sola piaga, nella quale concorre tutto l'affetto, e che viene ad essere la sua medesima affezione."""" (Giordano Bruno). """"Colui il quale venera una divinità considerando che essa sia altra """"da sé, dall'atma""""»: altri è il Dio, e altri sono io"""", costui non sa. Per gli déi egli è come una bestia."""" (Upanishad). """"Il divino infatti è una combinazione cosmica nella sua totalità; rinnovata dalla natura, poiché questa ha la sua sede nel divino."""" (Corpus hermeticum)" -
Cristo perenne. L'eterno presente
Dalla premessa dell'autore: «Un'epoca di forti contrasti porta con sé il continuo affastellarsi di sollecitazioni: sacro (forse sarebbe meglio dire religioso) e profano si confondono tra le scorie del calvinismo. Nessuna cultura pare totalmente esente dalle malattie tipiche del forte bisogno di affermare se stessi. Si contrappongono, in maniera particolarmente significativa, una ""spiritualità"""" con profonde lacerazioni e un culto perplesso della personalità. L'interprete di quel mondo che si suppone reale è un uomo profondamente disorientato (e forse ne è tanto più interprete per quanto più sia disorientato) nelle more di certa religiosità laicista. Lo svuotamento di una civiltà non è progresso ma regresso verso stati illusi e fragili, estroflessi. Quanto accade oggi alle porte dell'Occidente è la prova della incapacità di vivere e della smania di cercare """"fuori"""" di sé quanto va invece trovato dove già risiede, nella più autentica e sincera dignità dell'uomo»."" -
Evidenze storiche ed archeologiche sulla fondazione di Roma e sul periodo regio. Preistoria e protostoria. Romolo non può essere un mito
Come l'arte per essere completa e perfetta deve racchiudere in sé le forme pittoriche, scultorie e architettoniche; come la poesia ha bisogno della conoscenza della filosofia, delle religioni e dei miti per esprimere pensieri chiari, così la storia, per essere spiegata perfettamente, deve ricorrere a tutti i coefficienti che la compongono. La storia, specialmente quella che riguarda il passato, per essere vicina alla verità deve essere completata dallo studio dell'antropologia, dell'archeologia e della religione. Ogni storia, anche la più completa, presenta sempre delle lacune causate dal silenzio che lo storico deve imporsi, in dati momenti, sia per opportunità politica e religiosa, sia per non urtare contro a dei pregiudizi morali di un popolo. -
Roma delle origini. Istituzioni e ideologia politico-religiosa
Punto di partenza della nostra ricerca è la riforma serviana: il nuovo ordinamento per centurie e, accanto ad esso, il censo e la divisione per tribù territoriali, con la scomparsa o, per lo meno, il declino della divisione ternaria, sostituita dalla divisione binaria. Su questo piano dobbiamo collocare le notizie dateci dalla tradizione circa le varie magistrature: in particolare la pretura, il consolato, l'edilità plebea e, infine, il tribunato della plebe. Prima di vedere quali rapporti esistano fra il titolo di «parens patriae» e il nome di Romolo, è opportuno vedere quali veramente siano stati i grandi romani insigniti del titolo glorioso, che logicamente li avvicinava al fondatore della città fino a renderli compartecipi della sua gloria (e questo potremo appresso dimostrarlo) e forse li identificava completamente col mitico eroe.