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L' inutile secondo libro di Unicorno Triste
Torna Unicorno Triste, più disadattato e depresso che mai, insieme al cinico coniglietto Sweetchevitch e la patetica volpe Polly. ""L'inutile secondo libro di Unicorno Triste"""" raccoglie tutte le strisce del 2017 e del 2018 pubblicate nel web, per comporre un anno di tragicomiche avventure, all'insegna della cattiveria gratuita, della tristezza, del disagio e del fallimento, con un inedito capitolo extra: """"Sweetchevitch e Polly, amore disfunzionale""""."" -
Bottega italiana. Rare italian instruments from the Chi-Mei collection
19 violini, 2 viole e 1 violoncello sono stati selezionati dalla collezione di strumenti musicali della Chi-Mei Culture Foundation di Tainan (Taiwan). Si tratta di 22 strumenti costruiti da eccellenti liutai italiani, poco noti e non particolarmente prolifici, ma di grande valore artistico. Alcuni di essi, come Carlo Bergonzi, Pietro Guarneri da Mantova e Francesco Gobetti, possono essere considerati tra i migliori liutai che mai siano esistiti. Tutti i 22 strumenti sono stati oggetto della mostra omonima, allestita presso il Padiglione delle Esposizioni Temporanee del Museo del Violino di Cremona (22 Settembre - 13 Ottobre 2013) e sono presentati in questo catalogo attraverso foto ad alta risoluzione, schede destrittive e schede misure. -
Antonio Stradivari. Disegni, modelli, forme. Catalogo dei reperti delle collezioni civiche liutarie del comune di Cremona. Con DVD. Ediz. italiana e inglese
Dello straordinario patrimonio rappresentato dai reperti stradivariani e custodito dal 2013 al Museo del Violino di Cremona, esistono due precedenti inventari: il primo a cura di Simone Fernando Sacconi (1972), il secondo a cura di Andrea Mosconi e Carlo Torresani (1987). In entrambi sono pubblicate solo le schede di catalogazione dei 709 reperti ritenuti di proprietà di Antonio Stradivari. In questo volume, per la prima volta, sono invece presentati gli oltre 1300 reperti provenienti dalle storiche botteghe di Antonio Stradivari ed Enrico Ceruti: l'attenta ricostruzione storica, lo studio degli inventari precedenti, le indagini paleografiche e scientifiche accendono nuova luce su questo incredibile tesoro culturale, legato al lavoro del noto maestro e, più in generale, al saper fare liutario cremonese, riconosciuto nel 2012 dall'UNESCO ""Patrimonio immateriale dell'Umanità""""."" -
The absolute Stradivari. The Messie violin 1716-2016. Ediz. bilingue
Dal 13 settembre al 18 dicembre 2016 è tornato a Cremona, nelle sale del Museo del Violino, il Messia di Antonio Stradivari. A differenza di tanti violini di Stradivari, è stato suonato di rado: principalmente a questo fattore si deve il suo straordinario stato di conservazione. Lo strumento, tuttavia, oggi non è esattamente nelle sue condizioni originarie: J.-B. Vuillaume, proprietario dal 1855 al 1890, ne allungò il manico, montò una nuova catena, tastiera, piroli e una cordiera in bosso scolpito raffigurante la Natività di Cristo, con il solo scopo di renderlo suonabile, privilegio accordato occasionalmente - e solo in privato-a Joachim, Piatti, Alard e pochi altri. Acquistato in ultima istanza dagli Hill & Sons (1931), il Messia fu donato nel 1939 all'Ashmolean Museum, affinché fosse conservato come ""modello dal quale i futuri liutai possano imparare"""". In occasione dei 300 anni dalla sua costruzione e dell'eccezionale ritorno nella città natale, un pool di storici, liutai e ricercatori ha collaborato alla stesura di questo volume che presenta indagini, ricerche ed esplorazioni storico-scientifiche nuove ed inedite."" -
Alfredo Puerari e il Cremonese 1715. Un caso di educazione al patrimonio culturale
Si ricostruisce la storia della nascita e della concretizzazione del ""mito Stradivari"""", ripercorrendo le tappe che dalla riscoperta del sommo costruttore, negli anni 30 del Novecento, conducono ad Alfredo Puerari, direttore del Museo civico e presidente dell'Ente provinciale per il turismo: la sua lungimiranza gli suggerì di far acquistare nel 1961 a Cremona il violino di Stradivari con il quale prese origine la preziosa collezione d'archi, oggi custodita al Museo del Violino, e al quale non a caso venne attribuito il nome """"Il Cremonese""""."" -
Lo scrigno dei tesori-The treasure trove. Ediz. bilingue
Questo volume, edizione aggiornata e ampliata dell'edizione 2014, presenta la storia e le illustrazioni degli strumenti esposti nella sala dedicata: 11 violini e 1 violoncello costituiscono lo ""Scrigno dei tesori"""" del Museo del Violino. Le schede descrittive dei singoli strumenti, sono completate dalla storia dell'intera collezione del Museo e da cenni sulla tradizione liutaria cremonese."" -
Indimenticabile Cesare Rubini, un guerriero dello sport
È un volume che si legge d'un fiato, presi da una storia che ne attraversa mille altre, senza indulgenze e sconti. Vicende di sport e di vita come ne capitavano nel secondo scorso, quando lo sport aveva molte regole e poche eccezioni. Alle spalle dell'operazione c'è un progetto ambizioso e internazionale, ""Unforgettable Rubini"""", che destina i proventi del libro a favore di giovani allenatori o dirigenti di pallanuoto e basket: borse di studio che consentano loro di misurarsi in una esperienza internazionale, d'intesa con le federazioni mondiali di riferimento, Fiba e Fina, oltre alle nostre Federbasket e Federnuoto."" -
Manuale di oratoria per il leader. Il «De oratore» di Cicerone rivisto per i moderni
Le capacità oratorie sono state storicamente un elemento essenziale per chi doveva intraprendere la carriera politica: i grandi statisti dell'antichità sono stati anche sommi oratori. Pericle in Grecia e Giulio cesare a Roma ne sono l'esempio più eclatante. L'oratoria, quindi, veniva insegnata per anni a quanti, soprattutto figli delle ""gens"""" più importati, dovevano intraprendere la carriera di statisti. La cultura comunicativa moderna e contemporanea ha perso l'abitudine a creare specifiche scuole di oratoria, perdendo così l'applicabilità di un patrimonio e di una tradizione del parlare in pubblico che nell'antichità creò modelli ancora oggi insuperati. Il manuale intende riprendere fedelmente le tecniche e i metodi di insegnamento dell'oratoria quali li hanno codificati soprattutto Cicerone e Quintiliano nel De Oratore il primo e nella Insitutio Oratoria il secondo. Il manuale costituisce quindi un vademecum per imparare a costruire il discorso, a disporlo nelle sue parti, ad arricchirlo di figure retoriche suggestive, a memorizzarlo senza ricorrere a fogli o ad appunti e infine a rafforzarlo con la gestualità migliore."" -
Come l'acqua che adatta il suo corso... L'arte della guerra di Sun Tzu per essere manager di se stessi
L'Arte della Guerra di SunTzu è il più famoso classico di tecnica militare dell'antichità; scritto in Cina verso il IV sec. a.C. circa, è l'opera cinese più letta e diffusa nel mondo. Il pensiero strategico che anima l'Arte della Guerra è incentrato sulla capacità di evitare i conflitti, e, in subordine, di saperli gestire. Il nemico va conquistato, non distrutto. Di conseguenza l'approccio alla gestione dei conflitti ma, più in generale, alla gestione di tutta la vita è incentrata sulla flessibilità e l'adattabilità. Chi si sa adattare con lungimiranza e intelligenza al flusso della realtà può intuire la dinamica di tutti fattori che possono portare alla propria salvezza o alla sconfitta dell'avversario. Il generale in guerra e l'uomo in generale devono muoversi come l'acqua che incontrando degli ostacoli li aggira se non li può superare. La concezione che, attraverso l'Arte della Guerra, ci trasmette il pensiero cinese antico è che l'uomo non deve sviluppare una visione di sé monocentrica e dominatrice, bensì intuire per tempo il flusso delle cose di cui fa parte adattandosi con preveggenza e duttilità al variare dei fenomeni. -
La regola benedettina. Testo latino a fronte
La Regola benedettina costituisce il primo documento organico di guida manageriale di una comunità di persone orientata a perseguire insieme un obiettivo di alto profilo. Dentro il drammatico scenario del disfacimento dell'Impero romano, emergono il pensiero e l'organizzazione di Benedetto che rifonda il nuovo evo sulle solide basi organizzative di cultura romana e secondo gli aneliti spirituali della nuova religione dell'Impero, il Cristianesimo. Esponente di un'antica famiglia senatoriale romana, Benedetto trasferisce nella Regola, e da questa, nei monasteri, il senso dell'organizzazione manageriale romana: senso della disciplina, radicamento alla propria realtà, priorità delle istanze comunitarie rispetto alle individualistiche, centralità dell'uomo, impulso alla formazione e al miglioramento continui dell'individuo. La rilettura della Regola costituisce ancora oggi l'occasione per tornare alle fonti vive di una saggezza antica che accomuna il sapere organizzativo della cultura imperiale romana con il nuovo senso della valorizzazione dell'uomo. -
La mia Qabalah. Viaggio attreverso un triennio di incontri domenicali
Cabalà o Cabalàh o Qabalah può significare ""Albero della vita"""", o rivelazione, o tradizione, anche se il suo significato originale sembra essere """"da bocca ad orecchio"""", il che è riferito alla sua trasmissione orale ad un ristretto numero di studiosi. La Qabalah è una strada di conoscenza che prescinde dalle religioni, è una tecnologia per l'anima. Con questa affermazione non si vuole negare lo stretto legame che esiste tra Qabalah e tradizione ebraica, ma si evidenzia che progressivamente la Qabalah è penetrata in molteplici culture, a livello mondiale, sino a trasformarsi in una conoscenza di carattere globale. Con lo studio della Qabalah e l'utilizzo delle sue metodologie è possibile raggiungere il proprio benessere sia materiale che spirituale. Questo libro guida il lettore attraverso un percorso originale e semplice, per scoprire le nozioni fondamentali della Qabalah."" -
I 12 strati dell'immortalità. Come attivare tutto il DNA e la tua dimensione divina, facendo «festa»
Dalle canalizzazioni di Kryon alle rivelazioni di Eugenio Siragusa, dalla scoperta dei significati nascosti della Genesi alle esperienze personali dell'autore, dalla Fisica alla Cabala, un patrimonio inestimabile di conoscenze che permettono di fare l'attivazione del proprio DNA in modo cosciente e consapevole. Ciò che è stato canalizzato si dischiude agli occhi del lettore in tutta la sua ricchezza e pienezza, per una esperienza che coinvolge la mente e l'anima. Il libro spiega anche i modi per allungare la propria vita, arrestando l'invecchiamento, per raggiungere, alla fine, l'immortalità. Un libro semplice da capire, ma ricco di spunti originali anche per i ricercatori che da anni si occupano del grande cambiamento in atto. L'intero rito dell'attivazione, e come eseguirlo, è spiegato in dettaglio. -
La luminosa Daria. Vol. 1
Età di lettura: da 4 anni. -
La luminosa Daria. Vol. 2
Età di lettura: da 4 anni. -
Bracesman. L'invasione degli sdentati
Età di lettura: da 4 anni. -
Nozioni di cucito. Vol. 2: Dall'autonomia alla professionalità.
Manuale particolareggiato suddiviso per argomenti ordinati in modo progressivo con informazioni su vari materiali, cenni merceologici, tecniche di smacchiature naturali, nozioni di confezione e rifiniture sartoriali utilizzati dai professionisti nel campo dell'Alta Moda. -
Desiderio d'Africa. Dalle Langhe all'Etiopia, l'avventura dei fratelli Morra
Un viaggio verso l'ignoto nel cuore dell'acrocoro etiope, animato dall'entusiasmo di due giovani padri che volevano offrire ai propri cari benessere e qualità sociale, lontano dalla malora di Langa. Una testimonianza del periodo coloniale: descritte nelle memorie di viaggio Lalibela, Axum, Gondar sono le meravigliose città sacre ai ribelli, gli Sciftà di religione copta. I laghi Tana (sorgente del Nilo Azzurro) e Ashanghi sono invece le gemme turchesi incastonate nella terra degli Amhara, il palcoscenico naturale delle peripezie dei Morra. Qui nella cittadina di Dessiè a nord di Addis Abeba, i protagonisti costruirono in pochi anni una piccola fortuna che svanì come un miraggio nella disperazione della guerra e della prigionia in Kenya, luogo dove furono deportati dagli inglesi dopo l'invasione delle colonie italiane. Titolo originale: ""Dalle Langhe all'Etiopia - la grande avventura d'Africa di Michele e Luigi Morra"""" (Prima edizione Daniela Piazza editore, Torino 2014)."" -
Le trame del male
Le ""Trame del Male"""" propone in chiave fiction il piano di fuga dei gerarchi nazisti da Genova verso l'Argentina, conosciuto come Odesaa (di cui la stampa nazionale ha scritto ampiamente) e alcune delle reali motivazioni che hanno fatto scatenare la guerra dei Balcani negli anni Novanta. Scenari diversi, dove i protagonisti competono tra loro a ritmo serrato. Gli opposti schieramenti combattono un'odierna guerra senza quartiere, caratterizzata dallo spionaggio, da cruenti atti di terrorismo e da audaci azioni commando. La Liguria è uno dei più importanti palcoscenici della narrazione. Le città del Levante e del Ponente sono i campi di battaglia in cui il Mossad (l'Intelligence israeliana) contrasta una holding criminale di matrice nazista. Tuttavia gli attori principali sono delle persone comuni, ineluttabilmente coinvolte nel vortice degli eventi. Donne e uomini che si trovano costretti ad attingere a ogni loro risorsa psichica, fisica e intellettiva per affrontare gli eredi del Sole Nero."" -
Laigueglia. Lo sbarco dei saraceni
L'affascinante storia di Laigueglia è qui narrata in un breve percorso tematico, ricco di approfondimenti, curiosità e con una particolare attenzione al periodo delle razzie ottomane del XVI secolo. Allo ""Sbarco dei Saraceni"""" del 25 luglio 1546 è infatti dedicato il romanzo incluso nel libro: un racconto che saprà condurvi in quella che è stata una delle più grandi, drammatiche e appassionanti vicende storiche di Laigueglia."" -
L' imperatore ligure (Publio Elvio Pertinace)
Innovatore, riformatore e grande condottiero Publio Elvio Pertinace, figlio di uno schiavo liberto, fu eletto successore di Commodo nel 193 d.C. Precursore di una politica democratica, Pertinace concepì una società ugualitaria e solidale, probabilmente ispirandosi alle proprie origini liguri e al pensiero del Tribuno della plebe Tiberio Gracco. Un imperatore che tentò con tutte le sue forze di eliminare privilegi e corruzione a Roma: azioni virtuose che gli costarono la vita, infatti furono proprio i suoi pretoriani ad assassinarlo, dopo neanche tre mesi di regno.