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La terra è femmina!
Una spedizione scientifica attraversa il tempo ed approda nella Terra del futuro. Ai quattro astronauti appare un mondo non troppo diverso da quello che hanno lasciato. Sembra però che solo le donne popolino il pianeta. E gli uomini che fine hanno fatto? L'interrogativo ci accompagnerà per tutto il romanzo. -
La scelta
Non essendo capace di distruggere quella miseria avrebbe voluto renderla invisibile. Avrebbe voluto spargere intorno a sé il gelo per non scottarsi e, al momento opportuno, un minimo di calore per non avvizzire. Avrebbe voluto tirare i remi in barca e tranquillamente godersi l'ultimo decennio d'insegnamento. I turbamenti avrebbero portato scompiglio in quella placida esistenza. Come avrebbe potuto nascondere quei fatti traumatici in un oscuro recesso della sua mente? Sì, aveva visto sei ragazzi della sua classe, in testa Paolo, infilarsi in quel vicolo... -
Fantasmi
Nella tua assenza ritrovo le parole che non ho mai detto. È rimasto il buio di una fiamma mai accesa. È rimasto il profumo dell'acqua fresca che lava i miei pensieri. -
I figli di Beowulf 2010. Il nuovo fantasy italiano
"I figli di Beowulf 2010"""" è un'antologia di narrativa e saggi brevi dedicati al fantasy italiano, una raccolta che spazia attraverso tematiche e stili diversi in modo originale e stimolante. Tullio Bologna ambienta il suo romanzo in una Siena del Futuro. Francesco Brandoli presenta una storia di vampiri dalla forte vena romantica. Dalmazio Frau narra le gesta del Capitano Thibaud, antieroe antimoderno. Maurizio Landini si occupa di Military Fantasy. Giuseppe Panella teorizza sul fantasy con un saggio. Altri testi completano l'antologia." -
Bran il paladino 2. L'ombra della profezia
L'avventura di Bran Llyr, Paladino di Ororia, continua in questo secondo romanzo in cui nel vortice degli accadimenti si mescolano lacrime e sangue, acciaio e fede: tinte forti di un affresco che solo chi ha il coraggio di essere ciò per cui è nato può dipingere. Coraggiosi sacrifici saranno votati agli Dei i quali elargiranno inaspettati doni; ma sia gli uni che gli altri, come gocce in un oceano di disperazione, si perdono nella follia di un odio atavico che ridesta echi nelle rocce e fremiti nei deserti di Gaia. Mentre l'esercito di Re Julius cerca di assestarsi lungo una linea di difesa, Bran e Nemrak dovranno mettere in salvo la popolazione del Sacro Regno. E le loro anime con essa: l'ombra di un'antica profezia, rinvenuta negli scantinati di casa Malstorm, ad Ororia, getta il suo cono inquietante sul destino dei due campioni. -
Sereno variabile. Il mio zibaldone
"Non pensare, scrivi ciò che pensi. Metti nero su bianco l'emozione, la tristezza, la gioia, il dolore, degli eventi che la vita ti propone. Commentali, cerca di dare loro un senso logico, e per un volta almeno getta il manto che ti avvolge, che ti protegge; mettiti a nudo di fronte agli altri. I giudizi? Le critiche? Sono la cosa che hai meno da temere: sei stato vero.""""" -
La finestra sul retro
La finestra sul retro è quella della stanza dove dormivo nella casa di mia madre. Un giorno, in un periodo di sofferenza, parlai con una donna saggia. Mi disse che la mia malinconia veniva dall'essermi affacciata un giorno a quella finestra, scoprendo cose meravigliose, di cui non riuscivo a cancellare il ricordo. Un po' come era accaduto a quel principe che aveva visto in sogno la sua sposa e che si era ammalato gravemente, non sapendo dove ritrovarla. Forse perché ne aveva un po' paura - a volte la bellezza è dolorosa - o era preso da troppe vertigini, a guardare nel cielo sconfinato. -
Il morto a galla
Chi racconta si guarda vivere, in uno scenario dove i personaggi sembrano proiezioni, in cui l'assenza di vicinanza con gli altri e di contatto con la realtà è percepito a volte con una sorda impotenza che si trasforma in angoscia, altre con sterile distacco, altre ancora con la serena malinconia di chi ha ancora l'immaginazione che fa compagnia. L'assenza di significato sembra permeare la vita dei vari io narranti, ma nonostante questa realtà angosciosa, in cui le emozioni sembrano vissute da dietro un vetro, il retrogusto che ci lasciano questi stralci di esistenza è sì amaro, ma non definitivo. Tanto più le emozioni restano mute, tanto più cresce il desiderio di provarle, più la vita sfugge più se ne coglie il valore; se ci è negato toccare la realtà cresce il sogno di essa. Quello che resta è una estemporanea speranza, silenziosa, mesta, è il fiore di mandorlo che profuma una stanza, è un attimo di pienezza al tepore del sole, è il desiderio di vicinanza con qualcuno mentre ci si abbandona, per un attimo, sul pelo dell'acqua. -
Messaggio d'amore ( T.V.T.B. Mamy)
In quanti modi può, una madre, trasmettere al figlio adolescente consigli di vita, basandosi sulle proprie esperienze, affinché cresca nella piena realizzazione di sé? In quanti modi si possono comunicare a chi fa parte di noi, o a chi ruota intorno al nostro nucleo, emozioni e pensieri? L'autrice ci prova in un unico scritto, in cui una ""lettera antica"""" diviene un messaggio d'amore e moderni """"sms"""" sono piccole poesie del cuore."" -
Costruire giochi di legno. Un manuale di lavoro e gioco. Ediz. illustrata
"Costruire giochi di legno"""", tradotto dal tedesco, è intriso della volontà di dare al gioco la propria originale valenza sana che aiuta ad esprimere il proprio essere unico, originale e creativo. Con questo libro si è voluto dare rilievo all'importanza racchiusa nell'atto della costruzione del gioco, della lavorazione del legno necessaria per poi poter condividere con gli altri il proprio operato. All'introduzione dedicata all'ABC della lavorazione del legno segue un susseguirsi di schede con illustrazioni dettagliate, che spiegano la costruzione dei giochi stessi. In un'epoca in cui il momento ludico diventa per lo più un richiamo ai soli giochi inscatolati, """"Costruire giochi di legno"""" vuole offrire un'alternativa tesa ad un cambiamento di prospettiva e alla riscoperta di un valore gioco che sia riferito al """"costruire con le proprie mani"""", per sé e per coloro con cui si condividerà il gioco, per bambini e per grandi." -
Educare, amare e saltare nelle pozzanghere. Manuale per una formazione attiva e ludica
Per mettere in grado le persone di educare con la mente, col corpo e con il cuore. Uno stile formativo che è un po' ""fuori asse"""", ma che infonde la gioia di giocare e mettersi in gioco con tutto se stessi."" -
Il teatro in tasca. Itinerari nel Teatro mignon
Il Teatro Mignon è una forma particolare di teatro, adatta a bambini e adulti, professionisti e principianti, spettatori e attori. È un teatro che parla della vita, del passato e del domani, usando narrazioni brevi, materiali semplici ed essenziali. È un teatro rispettoso per chi lo anima e per chi lo guarda. Il Teatro Mignon trae le sue origini nei movimenti di educazione attiva, nelle esperienze di jeux dramtiques, nelle ricerche del teatro contemporaneo. Una della caratteristiche comuni a ciascuna di queste esperienze è l'attenzione rivolta alla persona che si trova in scena: la ricchezza creativa dipende dal lavoro che ogni narratore avrà compiuto su se stesso, in modo da essere capace di improvvisare, dentro un canovaccio predisposto. Il volume riporta alcuni esempi di Teatri Mignon realizzati con bambini e con adulti e mostra le tecniche ed i metodi per costruirne di nuovi. -
L' alfabetiere degli alfabetieri
Questo Abbecedario degli Abbecedari non è un'enciclopedia, né un testo che racconta la storia della scuola attraverso gli Alfabetieri e non è neppure una raccolta dei Sillabari di tanti paesi. Se volessimo attribuire un carattere al testo, si potrebbe dire che è un libro curioso. È curioso perché fa intravedere mondi talvolta inconsueti, curioso perché apre a mille variazioni, curioso perché tocca corde diverse, curioso perché inatteso. Attraverso le pagine che illustrano i ""millanta"""" Abbecedari, il testo porta il lettore ad interrogarsi su aspetti non pensati prima, lo conduce a scoprire nuove possibilità ed altre vie... La curiosità si fa pensiero e porta a riflettere su quanto gli Abbecedari di ogni tempo, oltre che strumento per apprendere a leggere e a scrivere, siano stati uno specchio della società e dei suoi valori."" -
I magnifici sette... Giochi di tavoliere
Tra scuola e gioco non c'è sempre stato un buon rapporto. Più spesso il piacere del ludico è stato utilizzato a scopi didattici o legato a specifici apprendimenti. Questo lavoro conduce insegnanti ed educatori verso la scoperta di una dimensione poco conosciuta: la ricchezza culturale e affettiva dei giochi di tavoliere. Passando attraverso i secoli ed i luoghi si incontrano scacchiere conosciute (come quelle degli scacchi) ed altre misteriose (come il Ludus Latrunculorum) dove abilità e strategie, intenzioni e calcoli si intrecciano per il piacere di superarsi, più che per superare l'avversario. Se poi il tavoliere viene costruito, decorato, disegnato dal giocatore, allora la partita non termina alla fine del gioco. Il suo sapore si prolunga anche fuori dalla scuola, alimentando il desiderio di riusare quel giocattolo, che profuma dello sforzo fatto per costruirlo. -
Pensare insieme. Al centenario dell'educazione attiva
Nell'estate del 1921, provenienti da varie parti del mondo, si ritrovarono a Calais un centinaio di educatori. Erano spinti dalla volontà di costruire una ""educazione nuova"""", pacifista, rispettosa del bambino, creativa e capace di formare persone impegnate e democratiche. Dal convegno scaturirono dei punti di riferimento che rimarranno una guida per tutti coloro che negli anni hanno cercato di mettere in pratica una """"educazione attiva"""". Quanti di questi riferimenti sono ancora oggi validi? Un gruppo di studiosi se lo domandano e - in questo scritto - dci danno un loro autorevole parere."" -
Girare intorno a Dante. Ediz. per la scuola
In tanti hanno scritto su Dante Alighieri. Le sue opere sono conosciute e studiate in tutto il mondo. Questo libro del Museo della Scuola ci porta alla scoperta di un Dante meno conosciuto. Cosa faceva Dante a scuola? Cosa mangiava? Quali giochi faceva quando era piccolo? Come si curava quando era ammalato? Come erano fatti i suoi vestiti? E la sua famiglia? Il libro ci invita a guardare a Dante come ad uomo del suo tempo, dove appaiono anche quelle piccole cose quotidiane che hanno plasmato la sua arte. Età di lettura: da 12 anni. -
Parola e comunicazione non verbale
Dopo un primo volume sulla comunicazione non verbale, come linguaggio silenzioso per esprimere l'emozione, per comunicare con gli altri e per trovare un intimo linguaggio per raccontarsi a se stessi, gli autori hanno sentito l'esigenza di proseguire la riflessione, sia sulle modalità di proposta e conduzione di tale attività, sia per sviluppare ulteriormente il ruolo della parola che indaga il sentimento e gli dà corpo. Il ritrovamento di documenti di alcuni amici dell'associazione toscana dei C.E.M.E.A. è sembrato un invito irresistibile al confronto, all'arricchimento del dibattito su questo tema, oltre che un omaggio a chi ha maturato un'ampia esperienza in questo campo. La parola, abusata, svilita, fonte di nascondimenti e di mistificazioni, rimane, comunque, lo strumento che meglio può rappresentare il pensiero in tutte le sue sfumature e, più di ogni altro mezzo, dare voce all'emozione, rendendola accessibile e comprensibile. La parola, quando ci si apre all'ascolto, può diventare l'arte con la quale ognuno può rappresentare le proprie immagini interiori, il senso della propria storia, l'essenza del proprio essere, la comunicazione più intensa con gli altri. -
I quaderni nella cartella
Qualcuno ha detto che la grande storia è fatta di tanti piccoli eventi. Anche i quaderni scolastici che i bambini hanno utilizzato in Italia da oltre un secolo, sono pezzi di storia. Ci raccontano di tanti piccoli episodi che rispecchiano la vita delle persone che hanno realizzato o che hanno tenuto in mano quel quaderno. E ci presentano anche immagini che evocano modelli e simboli di una certa epoca. Questo è un volume da vedere e da leggere. L'attenzione è rivolta soprattutto alle copertine dei quaderni. I quaderni di scuola sono un mondo sommerso che offre la possibilità di far emergere infinite letture e considerazioni, utili anche per il tempo presente e non solo. -
Principi e fate. Percorsi operativi per la didattica musicale rivolto ai bambini dai 5 ai 12 anni. Con CD
I bambini di oggi hanno più che mai bisogno di sognare, inventare, scoprire, sperimentare. L'avvicinamento alla musica può avvenire attraverso canali diversissimi, ma, sicuramente, il gioco è il maestro migliore ed il più amato dai bambini. Per partecipare ad un gioco è necessario imparare a rispettare le regole, accettare di perdere, saper ascoltare anche gli altri. I laboratori musicali di Paola Ariano sviluppano nel bambino la gioia di fare musica, ascoltando con tutto il corpo, partecipando a giochi dapprima semplicissimi poi più articolati, caratterizzati da obiettivi ben precisi e attentamente studiati. Le illustrazioni della piccola Anastasia, fantasiose e delicate, sottolineano l'ambientazione fiabesca dei tre laboratori musicali. -
Modelli educativi dell'esperienza coreutica: Livio Lupi da Caravaggio
Livio Lupi da Caravaggio è una figura significativa del periodo che è stato definito l'Età della Gagliarda. La sua fama è connessa all'opera a stampa uscita - in terra palermitana - in due edizioni successive: la prima, del 1600, per i tipi dell'editore Francesco Carrara (Eredi) con il titolo di Mutanze di Gagliarda Tordiglione, Passo è mezzo, Canari è Passeggi e la seconda, del 1607, presso l'editore Giacomo e Francesco Maringo con il titolo di Libro di Gagliarda, Tordiglione, Passo è Mezzo, Canari. Con la presente redazione la prima stesura di questo testo viene proposta in veste moderna dopo secoli di oblìo nell'auspicio di una rinnovata attenzione verso i fondamenti storico-educativi della nostra esperienza artistica italiana.