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Filastrocche per un anno. Poesie e rime per la scuola dell'infanzia e primaria
Età di lettura: da 7 anni. -
... E poi il fiume giallo. Annotazioni linguistiche
Raccolta di annotazioni linguistiche dalla rubrica ""Appunti e spunti"""" del mensile letterario e di cultura varia """"Il Foglio volante - La Flugfolio"""""" -
Eugenio Montale kay aliaj liguriaj amtoroj
Antologia di autori liguri tradotti in esperanto. -
Correggio mon amour. Storia di storie della musica rock in una città della provincia emiliana. Con CD-ROM
Un libro polifonico, un'indagine a trecentosessanta gradi sui linguaggi giovanili, sulle radici e sulla musica a Correggio dagli anni Sessanta a oggi. Attraverso articoli, interviste, saggi, racconti e testimonianze dirette si ricostruisce il quadro dello sviluppo musicale nella nostra città sullo sfondo reggiano, emiliano, nazionale. Nel libro si parla di gruppi, rassegne, locali, negozi di dischi e di strumenti musicali, dj e radio libere: tutto ciò che ruota intorno alla musica e ha fatto di Correggio un ""distretto del rock""""! Con un ampio spazio dedicato ai concerti alla festa dell'unità e una sceneggiatura inedita di P. V. Tondelli sulla condizione giovanile nella Correggio degli anni Settanta. Nel CD in allegato, testi e immagini di approfondimento, tracce sonore delle interviste e brani musicali dei principali musicisti correggesi. Con scritti di oltre ottanta autori, fra i quali: Franco Fabbri, Massimo Zamboni, Gigi Cavalli Cocchi, Lorenzo Favella, Ernesto De Pascale, Fulvio Panzeri, Antonio Spadaro, Giuseppe Caliceti, Lorenzo Immovilli, Germano Nicolini, Fabrizio Tavernelli, Alberto Cottica, Federico A. Amico, Andrea Bonacini, Sara Dieci, Corrado Nuccini, Alessandro Gandino, Fabio Ferraboschi, Federico Bernocchi, Odoardo Semellini, Marco Truzzi..."" -
Giocare con la filosofia. L'arte di sognare con i piedi per terra
Questa pubblicazione è il risultato di un Laboratorio di filosofia condotto dagli studenti del Liceo ""Rinaldo Corso"""" di Correggio con i bambini della Scuola Elementare """"Gianni Rodari"""" di Correggio."" -
Nive Veroni. Quasi un'autobiografia
È il racconto a più voci della vita straordinaria di Nive Veroni che, partita da una casa popolare di Mandrio di Correggio, dove era nata nel 1924, ha fatto il giro d'Italia dal Sud, al Centro per poi tornare nella sua provincia di origine, ricoprendo importanti ruoli nel mondo associativo, istituzionale e politico. -
Tempus fugit historiae manent
Come si viveva a Correggio alla fine del Settecento? Che passioni e sentimenti hanno animato i giovani di allora, che hanno vissuto all'ombra degli stessi campanili o davanti alle stesse locande dove i ragazzi di oggi si danno appuntamento? Dopo un'accurata ricerca storica i ragazzi della classe IV A Scientifico del Liceo R. Corso hanno provato ad immedesimarsi nei loro coetanei, o quasi, di quell'epoca. -
I Roberti da Tripoli di San Martino in Rio tra Reggio Emilia e Ferrara
Nel corso dei secoli il territorio reggiano ha visto la presenza di illustri famiglie che, sotto numerosi e importanti aspetti, lo hanno profondamente segnato. Non sempre però la storia di questi casati è stata adeguatamente studiata e approfondita. È questo il caso dei Roberti da Tripoli di San Martino in Rio, a cui Rodolfo Pellini ha dedicato questo solido e argomentato volume. -
Sei un mito
Raccolta di racconti nata da un ambizioso progetto PCTO (ex Alternanza Scuola-lavoro) che ha coinvolto venti ragazze e ragazzi della 4ª A Classico Liceo R. Corso di Correggio. -
C'era una volta un'immensa foresta
Strumento didattico pedagogico per le scuole materne e primarie volto a sensibilizzare al rispetto della natura e dell'ambiente con il racconto di una fiaba. -
I bruchi nell'orto
Il libricino costituisce uno strumento didattico pedagogico per sensibilizzare i bambini al rispetto dell'ambiente e degli essere umani. Il tema è la valorizzazione dei prodotti naturali che la terra offre (esempio frutta e verdura) non trattati con fertilizzanti. -
Sportiva... mente. Nozioni di diritto dello sport
Il progresso dell'uomo ci insegna che lo sport è parte integrante della cultura di una società e si sviluppa in simbiosi con essa. Partendo da questa considerazione, gli autori hanno voluto evidenziare gli elementi giuridici che più caratterizzano il diritto dello sport, in particolare gli aspetti innovativi propri dell'intera disciplina. Il libro, infatti, non vuole essere un excursus sulla storia dello sport né un manuale di diritto dello sport, ma un testo pratico che, attraverso l'illustrazione di casi più o meno noti, offre una trattazione completa e aggiornata degli istituti giuridici che ""in concreto"""" disciplinano il mondo del diritto dello sport. Pertanto, il libro è indirizzato ad un vasto pubblico: non solo esperti del diritto, """"tifosi"""" o """"sportivi"""", ma anche tutti coloro che hanno interesse a conoscere e riflettere sul mondo del diritto del sport e delle sue regole sempre in continua evoluzione."" -
Normativa e procedure in materia di doping
Nel suo significato più profondo, lo sport dovrebbe stimolare divertimento, svago, passione, cultura, valori. Valori soprattutto etici. Tuttavia, episodi di doping finiscono per offuscare il vero significato di questo meraviglioso strumento sociale e di crescita dell'individuo. L'utilizzo di sostanze proibite, il cui scopo è alterare le prestazioni degli atleti, falsifica di fatto risultati e classifiche ma soprattutto minaccia in modo serio la salute stessa degli sportivi. Esistono delle regole e normative nazionali ed internazionali molto severe e stringenti sul tema. Partendo da questo dato, l'autore ha effettuato una rassegna degli elementi giuridici che più caratterizzano la lotta al doping sia in Italia che nel mondo, descrivendo le strutture e le organizzazioni più rilevanti che operano nel mondo dello sport. Il libro è indirizzato a tutti coloro che hanno interesse a conoscere e a riflettere su un fenomeno che, oltre ad avere un impatto sugli atleti, ha dei profondi riflessi sociali. -
C'era una volta un'immensa foresta
Età di lettura: da 3 anni. -
L' ammiraglio e l'America
Sullo sfondo di una storia d'Italia raccontata a partire dalle guerre coloniali di fine Ottocento, vengono narrati i destini irrevocabilmente e tragicamente segnati dei personaggi che trovano posto dentro questa grande vicenda corale. A cominciare da Vincenzo l'Ammiraglio che, col preciso intento di diventar ricco, lascia la casa del Guardabosco e va a cercar fortuna in Africa. Anche a suo padre, il temibile Guardabosco, una quarantina d'anni prima, quando ancora non aveva potuto sposare l'Orba, era capitata un'avventura simile: volontario in Africa per sfuggire alla fame. Alla campagna d'Abissinia il giovane nespolaro prende parte dopo essersi arruolato nell'esercito coloniale del Fascismo proiettato alla conquista di un posto al sole. Nell'ambiente africano Vincenzo sente la gloria a portata di mano. Ecco perché non si tira mai indietro: né col camerata Vanvitelli, né con la signora Filomena Quartuccio ora sposata al Vanvitelli e prima di costui al professor Sanfelice e ancor prima a un tal Filippo Spada. Ma nel destino di Vincenzo non c'è gloria: un mesto ritorno a casa e poi altri tragici eventi. Ad infittire la trama altri personaggi rappresentativi di un mondo le cui regole primitive e crudeli non cambieranno mai, contribuiscono a delineare nel loro insieme il quadro socio-antropologico dell'Italia di quegli anni. -
Juliette cara
"[...] Juliette cara, il titolo di questo romanzo, corrisponde, com'è facile capire, alla formula di apertura di una lettera; e una lettera è, o meglio vorrebbe essere, il contenuto dell'opera: una lunghissima lettera che il protagonista, Ennio Corsini, uomo oramai attempato, scrive a Juliette, la donna da lui amata negli anni della prima giovinezza, poi perduta per sempre a causa della leggerezza di un momento, un tradimento che l'ha irrimediabilmente offesa, e divenuta quindi oggetto di una lunga quanto vana ricerca. Juliette è la donna della vita, perché su di lei Ennio aveva fondato tutta la sua felicità e le ragioni della sua esistenza, e a lei non è riuscito, dopo la separazione, a sostituire alcun'altra donna: da qui l'estremo bisogno di scriverle, trovando conforto nel ricordo dei bei momenti trascorsi insieme, ma anche nel racconto di altre vicende della propria vita passata e di quella presente. Ma perché concepire una lettera così lunga, da avere l'ampiezza e la complessità di un intero libro?""""." -
Teatro d'Avola in provincia di Siracusa
Questo libro sul Teatro di Avola è la riproposizione di un'opera già pubblicata nel 1875 dell'ingegnere Giovanni Priolo col titolo ""Teatro d'Avola in provincia di Siracusa"""" e col sottotitolo """"Sommaria esposizione"""", quasi a significare, da parte dell'autore, una personale e modesta valutazione su quanto scritto, e detto. Sommaria, come vedrete, non fu affatto e, invece, risulta essere un importante documento da leggere sotto molteplici aspetti."" -
Memoriale di un siciliano emigrato a Milano
Questo memoriale, di un siciliano, affezionato al paese nativo, costretto ad emigrare a Milano, vuole descrivere quali furono i motivi che lo costrinsero ad abbandonare il paese nativo. Questa descrizione autobiografica non vuole elogiare l'«io» o il «mio», ma vuole solo essere da esempio per chi nasce e cresce in zone sottosviluppate, per giovani che aspirano, con sacrifici, perseveranza e volontà a ottenere risultati personali che, nel futuro, consentono di collaborare e migliorare l'ambiente abbandonato, quell'ambiente che non dava possibilità di crearsi una propria personalità. -
L' autra facci... Poesie in vernacolo
Sintomatica la scelta del dialetto siciliano, e più propriamente avolese, per questo secondo volume di poesie di Angelo Rullini, ""L'autra facci"""", composto di 41 liriche di varia estensione a versi liberi, a ben quattro anni di distanza dal primo """"Ai figli di Marte"""". Il sistema di comunicazione non è abito soggetto alla moda, al fine, all'ambiente, è un sentire intimo che in questo caso si esprime, in modo personalissimo, con forme, immagini e spirito profondamente siciliani e non già con scialbe traduzioni, quali, a volte, possono divenire i pensieri che, nati nella madrelingua, in questo caso il siciliano, vengono poi tradotti in quella che è, di fatto, la lingua nazionale, ma che, in alcuni casi, non è atta a rendere le emozioni così come la prima. Chi parla un dialetto si auto-identifica col territorio, rafforzando così il legame culturale con la tradizione e creando maggiore complicità con gli interlocutori. Il dialetto aiuta a mantenere vive le tradizioni, che a loro volta costituiscono una guida per l'individuo durante l'intero corso della propria vita."" -
La legislazione scolastica nel Regno d'Italia e la situazione nella provincia di Noto
Nel libro di Mauro Giarrizzo le varie evoluzioni legislative nell'ambito della scuola pubblica in Italia.