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Vibrazioni sconosciute
Lontano dagli occhi degli uomini, nei ghiacciai sperduti dove le vette delle montagne toccano il cielo, vive l'Anima del mondo. Si vede inginocchiata in silenzio a pregare, unica cornice... il cielo azzurro terso e trasparente, è qui che nasce questa silloge, un fascio di luce accecante illumina i pensieri, parte da un crepuscolo soffuso di parole, arriva a comprendere le zone più nascoste e povere del Sud del Pianeta, per accendere i riflettori sulle piaghe che affliggono l'Umanità intera. -
Deambulo sul sogno tuo
Il filo conduttore della seguente poetica è indubbiamente l'amore, in tutte le sue forme, raccontato in modo esplicito in alcune liriche, in modo ermetico in altre. Si evince comunque che ogni verso si pone in continua evoluzione per ricercare a tutti i costi una poetica sopraffina, a volte all'eccesso. Semplice nella sua lettura che sprigiona sensazioni ed emozioni, riesce a comunicare al lettore, trasmettendogli i propri stati d'animo rendendolo così partecipe. Una presenza continua è il mare che con il ritmo di un'onda, sembra aggiungere musicalità alle composizioni dell'autrice. -
Jauttrhi tempi
Non c'è una logica nelle poesie Corrado Morale, ma ognuna nasce dalle emozioni, da una parola, da un profumo; ognuna nasce dall'innocente sguardo o dal sorriso di un bambino, nasce dalla sofferenza o da una gioia, nasce dal silenzio di un anziano, ""ca fa ciù scusciu r''e paroli"""". Nelle poesie dialettali traspare ancor più il profondo legame con la sua terra, con la nostra cultura, con la nostra gente. """"Quannu scrivu 'n Sicilianu 'u 'nchiostru mi nesci r''e manu"""", dice l'autore. Questo libro viene dedicato ai suoi genitori e ai suoi nonni che gli hanno fatto un grande dono: La vita. Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario """"Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone."" -
Mediterraneo. Un'isola al centro del mondo
Un isolano non può mai sentirsi sulla terraferma, quel gioco di terra e di acqua lo porta dentro e non ricorda l'odore del latte ma quello della salsedine. Questa silloge ripercorre dall'interno il grumo isolano che mai si scioglie, carico di memorie ed eredità non volute, di bellezze smisurate, di duro lavoro e volti aggrinziti dal sole cocente, nel diritto di sentirsi popolo libero. Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario ""Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone."" -
L' eternità morirà prima del mio amore
Ogni componimento di questa raccolta è figlio di un momento, di un'emozione, e la poesia ha anche quest'utilità, immortalare attimi di vita. Qualche poesia possiede un tono melanconico, altre sono inni alla vita, altre ancora vogliono esternare le gioie frutto dell'amore, tutte insieme rappresentano l'identità del poeta, il suo vero io. Scritte in un arco di tempo di quattro anni circa mostrano dalle più vecchie alle più recenti l'evoluzione caratteriale dell'autore; la tematica principale è l'amore, sublimata dalla figura di Danae, l'unico vero amore, a cui si affiancano i temi dell'amicizia perduta, della caducità della vita, dell'odierno contesto sociale, visti dall'occhio di un giovane fermo nei suoi valori ed ideali. In un'epoca in cui alla sensibilità e al romanticismo sono subentrati il materialismo e il culto dell'edonismo la poesia rappresenta l'oasi di salvezza per l'anima, ove ristorarsi e proteggersi dall'aridità del deserto. Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario ""Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone."" -
Intermittenze
"Tutte le liriche di Setola sono abitate da questi fantasmi, potremmo quasi dire assalite dagli spettri di questi versi: la brevità, la caducità e la riflessione - riflessione qui nella sua doppia valenza di meditazione e di rimando d'immagine. Perché sembra proprio un gioco di specchi il mondo di Setola. Perché non c'è unità; il mondo è frantumato, diviso, esploso. Come in un'allucinazione, è possibile osservarlo solo nella deflagrazione dei rimandi: lì il pescatore senza preda su un piccolo gozzo dove 'gli stivali di gomma cedono anni al sale', là un operaio lascia la famiglia nell'ingranaggio della fame, ai lati delle strade clochards, soldati, profughi da una follia all'altra, da una solitudine all'altra, da una fame all'altra. Nessuna regola, nessuna legge, nessuna norma: 'siamo tutti al di qua di Darwin'. L'istante non si ferma e il tempo fugge, e l'altro, chiunque altro, l'amico, l'amante, il genitore, si danno nella forma dell'assenza."""" (Angelo De Stefano) (Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario """"Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone)." -
Come rosa rossa
Le poesie nascono dalla quotidianità vissuta in ogni sua sfaccettatura, dai sentimenti più intensi e, soprattutto, dal bisogno impellente di esprimere su carta il sentire che le parole non potrebbero spiegare. Permeate da uno stile vagamente romantico, le tematiche sono per lo più pessimistiche, incentrate sul dolore del distacco dall'oggetto amato, sulle sensazioni fisiche e mentali innescate dal sentimento amoroso. Si prediligono ambientazioni naturali e sterminate, una collina, un campo, la riva del mare, dove meglio si identificano i voli pindarici della psiche e la necessità d'evadere dalla materia. (Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario ""Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone)."" -
L' inchiostro è un fermento di macchie in cerca d'asilo
Scrivere per raccogliere frammenti, scrutarsi, raccontarsi. Nella prospettiva intrecciata che osserva il ""mondo fuori"""" e quello interiore. Intensità e leggerezza spaziano insieme e danno forma a idee sparse, poi amalgamate. I luoghi sono quelli di tutti e di nessuno, i tempi si alternano e si incontrano dal lontano al vicino, dal conosciuto all'immaginato. La fantasia e il mondo onirico sono altri elementi naturalmente magici, nel creare suggestioni. Le immagini si fondono con i versi... quello che nasce può essere poesia, quando riesce a muovere onde emozionali. (Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario """"Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone)."" -
I giorni, le ore
"...I versi di Paola Surano sono di lettura immediata. Non ci sono orpelli, giri complessi di parole. Il linguaggio è semplice, il messaggio è chiaro. L'aggettivazione pulita. I concetti essenziali. Eppure, di grande efficacia espressiva. Ma qual è l'origine della sua poetica? Da dove nasce? Ad accendere la poesia in Paola Surano sono le immagini che coglie con i sensi. La sua poesia nasce dalla sensazione che infiamma l'emozione. Un'emozione discreta, intima, che implode nel petto e sfiora nella pacatezza dell'anima. È un dialogo interiore che si innalza. È ringraziamento. È preghiera ...Ma non è solo questo la sua poesia. Paola Surano coglie la realtà con un altro senso, intangibile, etereo. Concretezza e sensibilità sono i cardini del carattere di Paola Surano che vengono continuamente espressi nella sua poesia: il binomio materia ed essenza. La materialità delle cose che non è mai disgiunta dalla loro essenza (...)"""" (Elvira Pensa, 2011) (Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario """"Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone)." -
C'è un'isola nel mare senza tempo
I componimenti poetici di Fulvio Maiello sono la rappresentazione di emozioni del momento e non obbediscono alle regole proprie delle forme letteraria codificate. Non ci sono forme di disposizione obbligata per i versi né per la metrica, ma tutto viene trasposto sulla carta come sgorga dal pensiero. Non ha nessuna pretesa di superiorità ma si sottomette umilmente alle valutazioni di chi si trova a leggere i suoi scritti. Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario ""Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone."" -
Vorrei urlare al mondo tutto
"'Vorrei urlare al mondo tutto, la mia sofferenza, e il mio terrore'. Da questi versi di Nadia Turriziani si intuisce come la poesia si fa concreto sostegno per l'anima, una sorta di consolazione e speranza per alleviare uno stato di dolore. Nelle liriche troviamo un costante alternarsi tra amore e odio, gioia e dolore. Questo continuo contrasto ci consente di capire come l'autrice, attraverso la scrittura, tenti di ristabilire un equilibrio con se stessa e con il mondo che la circonda."""" (Michela Zanarella) Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario """"Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone." -
Eowyn
"Nella raccolta """"Eowyn"""" l'autrice, fin dal primo componimento, mette in evidenza i temi fondanti della sua opera: il duplice aspetto dell'umana esistenza. Da un lato la gioia di vivere ogni momento come una scoperta affascinante e piena di raggi di luce, e dall'altra la profonda tristezza che ammanta di un'ombra ostinata l'animo. Anche l'assenza di punteggiatura e la scelta di usare versi metricamente sciolti concorre a rafforzare il messaggio delle poesie: ognuno soffre, ognuno è triste, ma in ogni tristezza c'è un anelito verso una forza capace di riprenderci, di redimerci. Le parole sembrano cascate purificatrici attraverso cui diventa chiaro che è l'amore a muovere tutto, quell'amore portatore di gioia con la sua presenza e, viceversa, causa di tristezza profonda con la sua assenza. L'amore è misura d'ogni cosa."""" (Francesco Vitellini) Quest'opera è stata selezionata nel concorso letterario """"Libri di-versi in diversi libri"""", nell'edizione 2011-2012 in memoria di Carmela Monteleone." -
La drammaturgia della «Lisistrata» di Aristofane
"Lisistrata"""" è la commedia di Aristofane che ha esordito il 26 giugno 2010 a Siracusa, con la regia di Emiliano Bronzino. """"Lisistrata"""" è il mio dono L'esperienza vissuta diventa inevitabilmente il punto di partenza della mia analisi, un'analisi che trova il suo input nella curiosità di capire come la stessa commedia sia stata realizzata nel 411 a.C., sulla base del testo, delle ricerche e delle considerazioni di vari studiosi che si sono occupati dell'argomento in questione e l'hanno variamente trattato nei loro scritti. Dopo una breve introduzione sulla commedia di Aristofane il mio lavoro si divide idealmente in due macrosezioni speculari: la prima riguarda la """"Lisistrata"""" del 411 a.C., la seconda la rappresentazione del 2010. Non esiste un supporto digitale o un VHS che possa riportare la messa in scena originale del 411 a.C., ma questo non vuol dire che non si possa contare su degli indizi, delle fonti alle quali attingere per congetturarla." -
Parrannu parrannu... Dizionario modi di dire proverbi del dialetto siciliano
"Gli autori negano di essere dei dotti falciatori delle messi dialettali; tuttavia, nel loro spigolare, raccogliendo spiga dopo spiga e chicco dopo chicco, hanno mietuto quelle messi che la loro memoria giovanile ha conservato integre e incontaminate, creando un granaio linguistico di tutto ciò che merita di essere custodito per tramandarlo a chi verrà dopo di noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti. Le parole, i proverbi, i modi dire e i dettami grammaticali elencati in questo volume, non solo accendono i ricordi e danno colore ai pensieri, ma rappresentano quella voglia di rappresentazione linguistica e verbale di tutto ciò che il tempo potrebbe trascinare al di là della nostra memoria e al di fuori della vita che quotidianamente viviamo."""" (Salvatore Di Pietro)" -
Ho visto due cuori
"L'opera in lirica di Patrizia Andrich è carica di patos e ciò si palesa dai suoi scritti dai quali emergono forti sentimenti che riescono a toccare l'appassionato di poesia nell'immediata lettura del testo. L'autrice riesce a percepire ed incanalare i propri sentimenti e le proprie sensazioni in maniera prorompente da definirsi 'Donna dall'anima marziallunare'. La scrittrice manifesta forti emozioni che a volte sono difficili da controllare, ma è proprio da questo modo di sentire, a volte un po' burrascoso, che prende vita quella poesia implacabile che sgorga come acqua pura dall'animus dell'artista. La poetessa mostra un sentimento emotivo ed impulsivo che è trapelante fra le righe delle sue poesie; a volte manifestando stati d'animo fanciulleschi che rendono più pulito il discorso poetico."""" (Alessandro D'Angelo)" -
Manifesto per un mondo senza lavoro
Uno spettro si aggira per il mondo: la disoccupazione. Semina disagio in giovani parcheggiati in scuole inutili ad affinare competenze per un mercato che non può assorbirle; annichilisce la stima e il rispetto di sé in persone mature e ancora valide ma non più necessarie ad aziende costantemente in fase di ""ristrutturazione"""" e non più in grado di competere con successo per i pochi posti disponibili; atterrisce e ricatta chi ancora il lavoro ce l'ha, costringendolo a patti vergognosi; fa esplodere di incontenibile rabbia chi il lavoro non l'ha mai avuto e vede il treno della vita passargli accanto senza poterci mai salire, senza poter alzare gli occhi con decoro di fronte ai propri figli o senza poterli mai avere, quei figli."" -
Chronicon vulturnense del monaco Giovanni
Dopo l'edizione critica del testo latino conservato nel codice Barberiniano lat. 2724 (sec. XII) della Biblioteca Vaticana, curata da Vincenzo Federici nel 1925, ora tanti, soprattutto giovani studenti, potranno avvicinarsi a quest'opera, frutto delle memorie raccolte su S. Vincenzo dal monaco Giovanni tra il 1111 e il 1139. Il codice è stato tradotto intregalmente dal latino medievale in italiano dalla prof.ssa Luisa De Luca Roberti il cui testo è stato revisionato dal prof. Massimo Oldoni dell'Università La Sapienza di Roma e dal prof. Federico Marazzi dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli. -
Agnone. Guida utile
Una guida utile su Agnone, uno dei borghi più belli d'Italia, perla del Molise, ""Atene del Sannio"""", come è stata meritoriamente definita, mancava nel panorama della pubblicistica turistica non solo regionale. Realizzata da capacità professionali e imprenditoriali tutte molisane, questa pubblicazione apre la strada ad altri strumenti simili, dotati di altrettanta cura fotografica e di approfondita ricerca testuale dedicate al territorio, mai del tutto esplorato, del Molise. Il volume presenta finalmente il quadro pressoché completo dell'inestimabile patrimonio storico-artistico di Agnone, volendo infonderne la consapevolezza non solo nel visitatore, ma anche negli stessi corregionali che non sempre conoscono fino in fondo la bellezza e la preziosità che gli angoli più belli della loro terra sanno offrire."" -
L' Italia s'è desta. Personaggi, fatti ed eventi risorgimentali nell'Alto Volturno
La ricercatrice Silvana Galardi ricostruisce gli eventi conclusivi della campagna politica e militare culminata con l'annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d'Italia. Tali eventi si verificarono nel periodo Ottobre-Novembre 1860 nel territorio molisano, ricompreso tra le terre attraversate dal Volturno, le Mainarde ed il Matese, terre di confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. La narrazione dei fatti suscita nel lettore interesse per gli episodi accaduti in quei giorni eroici al Macerone, a Venafro, ad Isernia. Dopo la lettura del presente libro avvertiamo un impulso a visitare quelle terre del Molise Sud-Occidentale, che si estende dal Ponte dei Venticinque Archi (Roccaravindola), al punto esatto dove il piccolo fiume S. Bartolomeo si congiunge al vorticoso Volturno in contrada Pentime di Sesto Campano. -
Cerro al Volturno. Territorio, lingua e cultura
Il volume nasce come esigenza di recuperare, conservare, trasmettere e testimoniare gli elementi fondanti della civiltà rurale cerrese, che il tempo, l'evoluzione sociale ed economica, l'apertura di questa comunità, come di ogni altra, ad influssi ed influenze di più evolute realtà regionali, nazionali ed anche ultranazionali. [...] Raccogliere, dunque, per non disperdere un patrimonio linguistico e di civiltà - tratto identitario specifico dei cerresi, per conservarlo e destinarlo soprattutto a bambini e ragazzi, che oggi - ove parlino il dialetto in casa e fra loro - si esprimono in forme molto più vicine all'idioma italiano ed ignorano del tutto - essi e tanta parte anche dei loro genitori - quanto questo volume ha saputo accogliere nella volontà di espletare l'importantissima funzione educativa del tradere (trans-do), ovvero del tramandare. In questo dare alle generazioni future è il segno primo della concretezza di questo lavoro.