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Non so smettere
"Non so smettere"""" è il romanzo d'esordio di Luigi Vergallo, da lui stesso definito un'auto-bio-fiction. Esasperando alcuni frammenti di realtà, fino a renderli quasi sequenze di un film, l'autore ripercorre la storia caleidoscopica di un giovane che si de-forma nella Milano dell'ultimo trentennio." -
In un tempo molto vicino
"In un tempo molto vicino"""" riunisce i lavori di prosa e poesia di Valentina Todeschi, studentessa di prima media: a dimostrazione e riprova che la scrittura nasce da un'urgenza di carattere intimo che non ha età, ma che con l'età potrà solo migliorare." -
Juke-box per uomini soli
"[...] Sono uomini che combattono e spesso perdono una battaglia che per convenzione, ultimamente, si attribuisce più spesso a personaggi femminili: quella per l'amore. Questi protagonisti prendono sul serio la vita e la ricerca di una compagna, perfino quando lo negano. Vibra in loro un senso di nostalgia, di assenza, che si radica in antefatti e passati nei quali non è difficile notare che spesso la madre non c'è, mentre il padre è un'ossessione"""". (Dalla prefazione di Raul Montanari)" -
La musa della vita
È ormai sera... Le rassicuranti luci della mansarda scaldano il cuore e continuano a illuminare spazi dov'è tempo di nuova vita. Salomone ripercorre la sua in una notte e ne riafferma il senso attraversando il tempo in un susseguirsi di segnali e simbolismi in espansione. Un misterioso messaggio proveniente dalla Venezia del XVI secolo innesca una serie di riflessioni e coincidenze che, alla luce di fatti nuovi, divengono parte di una sospirata storia d'amore iniziata più di quattrocento anni prima e ancora alla ricerca del suo completamento. -
La Bibbia psicologica
"(...) Essere giovani vuol dire lasciarsi educare dai fatti, dalle persone, dalle cose (anche le più semplici) e una volta che le abbiamo interiorizzate il nostro libro non è Freud, o Fromm, o Erikson, il nostro libro è: tu sei il mio libro! (...) è giovane colui che vive la quotidianità, l'ordinario, in modo straordinario"""". (Dalla nota di don Antonio Mazzi)" -
Metti la sella all'ultimo cavallo
Attraverso la storia di Oreste Bonfiglioli, fattore di Grancia e filosofo ""malgré lui"""", e del suo rapporto con Lorenzo Sebastiani, giovane proprietario terriero e ombra di quel figlio che a Oreste è stato negato, si ripercorre la storia della Maremma - e non solo - agli inizi del Novecento, in bilico tra il mondo in lontananza che sta cambiando e la sfera immutabile della mezzadria in Toscana."" -
La mosca di Rousseau
La narrazione contenuta in questi quaderni è compresa fra le date 1 settembre 1976 e 28 ottobre 1988. Il protagonista ricerca una via d'uscita da un'agitata convivenza con una giovane studentessa. Attende dalla psicoanalisi una cura che di fatto lo delude e lo sospinge su vie ben più avventurose. Una nuova e intensa relazione amorosa lo lega poi a Sonia che lo metterà in contatto con l'insegnamento libertario di Bhagwan Rajneesh. Nel 1981, il protagonista vive un'esperienza visionaria che lo indirizza verso la cultura orientale. Per seguire Sonia, che ha assunto il nome di Nyaya, si reca in Oregon, nell'ashram di Bhagwan, e diventa sannyasi. Da allora si chiamerà Deva Meeten, il divino amico. A questo nuovo status corrisponde una nuova compagna di nome Alex con cui Meeten stringe un rapporto contraddittorio ma appassionato che indurrà i due ad affrontare enigmatici viaggi in India e Tibet alla ricerca di quella felicità a cui entrambi aspirano. Ma al terzo ritorno in Europa, Meeten mira ormai altrove e vede annunciata la vanità di ogni attaccamento. E nell'ultimo capitolo una crociera alle Baleari rivelerà il futuro. -
L' anello della teglia
La capacità di vedere le cose come sono realmente, e non come le si vorrebbe; l'umiltà di sapersi arrendere quando è necessario, e nello stesso tempo la forza di combattere per ciò che fortemente si vuole; l'abilità di riconoscere le persone di cui fidarsi e non lasciarle andare via. Questo, ma soprattutto la volontà di creare attorno a sé un necessario focolare domestico, è quanto Giulia vuole raccogliere nell'anello della teglia: un desiderio così forte che non conosce ostacoli, poiché è proprio vero che quando si ha una meta, anche il deserto diventa strada. -
Giallomilanese 2012
Giunto alla sua ottava edizione, il premio Giallomilanese - istituito per la prima volta da ExCogita nel 2005 - vede oggi la pubblicazione in volume dei sedici racconti finalisti e del racconto ""trasformato"""" in cortometraggio. Il tema del concorso, come evidenzia il titolo, si impernia sul colore giallo e su Milano in tutte quelle accezioni che la fantasia degli autori suggerisce loro. Non manca quindi il genere """"giallo"""", inteso come racconto poliziesco o noir, ma neppure il giallo """"Maria Teresa"""" tipico delle case meneghine, quello del risotto """"alla milanese"""", con lo zafferano, quello del colore della pelle dei cinesi di via Canonica, della polenta - persino quello di una pallina da tennis - e tutte quelle sfumature, colorate o no, che si possono inventare sul tema."" -
La più bella del mondo tu sei per me
Il racconto prende vita in quegli anni '60 segnati dal perbenismo di una vita di provincia e di facciata ed evolve fino ai giorni nostri, seguendo Maria Elena, le sue drammatiche vicende, il suo desiderio di essere amata da un padre freddo e calcolatore, di essere compresa da una madre ormai succube e complice. Violenza, soprusi e prevaricazione, queste le parole chiave dell'infanzia e adolescenza di Maria Elena, che riscatterà il suo destino grazie a un'immensa forza e un'indomita volontà. Tuttavia la storia è anche lo spaccato di un'epoca, un periodo di importanti cambiamenti sociali e di pensiero, un momento storico che la nostra protagonista attraverserà con coraggio e determinazione, fino alla piena consapevolezza di sé e del fatto che tutto torna e che tutti i cerchi, alla fine, si chiudono. Una storia feroce, commovente e intensa, un racconto talvolta violento, ingiusto e ricco di colpi di scena. -
Storie minime. Racconti primi anni '60
Bene si attaglia, a questa raccolta di racconti pubblicati nei primi anni '60, la premessa di Antonio Ricci, che li introduce con taglio canzonatorio sulle priorità femminili di tutti i tempi. Essi infatti potrebbero, in certa misura, proporsi come una sorta di spaccato del passato da contrapporre allo specchio impietoso - fornito da Striscia la notizia, di cui Ricci è autore - del nostro stato attuale. Molti racconti segnalano una soluzione che è quasi sempre un ripiego in direzione della convenzione, del perbenismo (e, per conformità a tale impostazione, sono stati lasciati inalterati i loro titoli un po' ingenui). In queste pagine comunque la donna è dipinta proprio com'era allora: per lo più asservita a convenzioni che non consentivano deroghe all'osservanza di regole conformiste della società dei benpensanti. -
Solengo
"Questa è la storia che udii una sera dalla bocca di un vecchio, nella cantina del Grillo."""" La storia è quella di un fatto realmente accaduto nella seconda metà del XX secolo: la morte di un bracconiere indigeno e di un guardiacaccia forestiero che s'erano sparati in un palude dei dintorni...""""" -
Racconti del giorno e della notte
Alcuni racconti si ispirano a fatti realmente accaduti nell'arco dei secondi cinquant'anni del secolo scorso; i restanti sono frutto di pura fantasia. Al lettore non resta che scoprire qual è il confine che divide la fantasia dalla realtà. -
Teniamoci visti
Undici storie di ""naufraghi e naufragi"""". Naufragare è sinonimo di perdersi, smarrire la rotta, vuol dire confrontarsi con il fallimento dei propri progetti e non avere più punti di riferimento, ritrovarsi soli con le proprie insicurezze e le proprie paure. E se provassimo a vedere le cose in maniera diversa? Smarrire la rotta forse può voler dire anche avere di fronte infinite possibilità, poter scegliere una nuova strada, scoprirsi liberi da abitudini, consuetudini, sciolti da lacci e laccioli, liberi da percorsi che altri hanno scelto per noi, padroni del proprio destino, soli certo, ma della solitudine di chi può e deve contare unicamente sulla propria abilità di leggere il vento e i segni del cielo. Il rischio degli scogli e dei bassi fondali è forse il prezzo inevitabile di un'esistenza vissuta in prima persona."" -
Di te, di me, dell'albero
In questo libro, oltre al tenero ricordo del marito, Anita Sanesi rievoca poeti, scrittori, filosofi che si sono affacciati nella sua vita con Roberto Dylan Thomas, Ugo Mulas, Vittorini, Dorfles, Pinter, Eliot, Quasimodo, Guanda, Paci - e pittori e scultori italiani e stranieri, da Cheri Richards a Sutherland, a Tilson, a Maurice Henry e molti altri amici e collaboratori di fondamentale importanza per lo sviluppo delle linee del pensiero, della poetica e dell'arte di Roberto Sanesi. -
Diario '64-68
Saverio Tutino, giornalista, inviato de l'Unità a Cuba negli anni della rivoluzione, annota con grande attenzione, giorno dopo giorno, i cambiamenti voluti da Fidel Castro nella società cubana. -
Le quattro del mattino
Svegliarsi su un treno e non ricordare nulla del proprio passato; cercare in uno zainetto qualcosa del proprio presente, vivere per costruire un nuovo futuro... -
Bocca di pietra
Giovanni, sceneggiatore televisivo, tarda ad arrivare in aeroporto e rischia di perdere il suo volo. Qualche ora dopo, un terribile incidente aereo cambia completamente il corso della sua vita. Traumatizzato da un evento così drammatico, Giovanni usa la scrittura, per lui tanto facile e familiare, come strumento terapeutico per recuperare l'equilibrio perduto. Inizia così un racconto che alterna la storia della sua famiglia - ombrellai dell'Alto Vergante all'inizio del secolo scorso - a un processo di ricostruzione interiore che lo porta a esplorare i lati più nascosti della sua personalità. Il viaggio storico e quello interiore finiranno per trovare un punto d'incontro in un finale sorprendente, che congeda il lettore con un interrogativo aperto su dove si trovi la vera linea di confine tra immaginazione e realtà. -
Luciano Bianciardi i luoghi, il tempo, le parole
"Quando, qualche anno fa, un piccolo aereo si conficcò tragicamente nel Pirellone, fummo probabilmente in parecchi a pensare per un istante alla 'Vita agra', storia di un uomo che vagheggia di far saltare con la dinamite il 'torracchione' della Montecatini per vendicare i morti in un'esplosione di grisou in Maremma: riferimento chiaro alla tragedia del maggio 1954 a Ribolla, nel pozzo Camorra, dove avevano perso la vita quarantatré minatori.""""" -
Come un sole rosso acceso
Milano, aeroporto di Linate. Malina, una bimba dolce e curiosa, sbarca da un aereo come minore non accompagnato. Una hostess la accoglie per condurla dalla madre, con la quale però la piccola si rifiuta di andare. Milano, corso Magenta. Francesca Baldi Castelli, elegante cinquantenne dell'alta borghesia, cammina spedita verso lo studio della sua psicoterapeuta. La sua esistenza è stata sconvolta da una serie di delitti che riguardano persone a lei vicine e dei quali viene sospettata. Queste due storie, apparentemente così lontane, sono parte di una stessa trama che il destino intreccia e la follia disfa, in un avvicendarsi di colpi di scena che riportano a galla scelte sbagliate e legami profondi.